«Rientrare dall’infortunio e andare subito in gol è stato molto bello», le parole di Favalli, «se poi arriva anche la vittoria, come era accaduto a Santarcangelo, sono ancora più contento. La dedica va a tutta la squadra, perché dai momenti difficili siamo riusciti ad uscire bene, lavoriamo molto in settimana e ci stiamo meritando queste soddisfazioni». E con quello di sabato fanno due gol: è già record per lei? «Sì, e il calcolo è molto semplice da fare: quello che feci col Bassano, nella passata stagione, fu in assoluto il mio primo da professionista, quindi una rete era rimasta anche il mio record personale».
«Quest’anno sono già arrivato a due realizzazioni, il mio piccolo record l’ho già battuto e ne sono davvero contento». A Padova sta scoprendo un lato di lei che ancora non conosceva? «C’è da dire che in questo ruolo le occasioni arrivano più spesso: anche ad inizio partita, sabato, ne avevo avuta una molto interessante, ma il portiere della Feralpi lì era stato molto bravo perché aveva risposto con una grande parata. Giocando come quinto di centrocampo le occasioni arrivano, i miei compagni sono bravi a costruire le azioni, e io, chiudendo con cattiveria sul secondo palo, ho più possibilità di arrivare alla conclusione».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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«Per vincere bisogna anche sapere soffrire e quello che conta è non mollare mai perché, come noi, anche gli altri possono commettere errori». Alessandro Favalli, autore sabato del gol del pareggio con la Feralpi Salò, sottolinea la risposta caratteriale della squadra in un momento di difficoltà, una componente che potrebbe fare la differenza nelle due prossime trasferte a Parma e Venezia. «Con il Feralpi riprende ho apprezzato in primo luogo la nostra reazione dopo il vantaggio ospite e la traversa. Con il gol, poi, abbiamo trovato più forza ed energia per portare a casa la vittoria. E comunque mi è piaciuto pure il primo tempo perché abbiamo fatto le cose provate in settimana». Così sulla sua rete: «Nella posizione che occupo le occasioni arrivano più spesso e infatti mai avevo segnato due reti nell’arco di una stagione. È stato bravo Altinier a servirmi quella palla; io avevo una prateria davanti, gli avversari erano male posizionati e ho sfruttato l’opportunità. La dedica è per la squadra che lavora bene in settimana e non molla mai nelle difficoltà».
[…](Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)