Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 21.30 – (Il Piccolo) […] Giusto per snocciolare il primo primato dell’Unione di Andreucci, dopo 10 turni sono rimaste solo quattro squadre imbattute nel vastissimo plotone delle compagini di serie D: oltre alla Triestina, nel gotha ci sono solo il Monza nel girone B, il Borgosesia nell’ A e l’Union Sanremo nell’E. Ma anche per punti raccolti in assoluto, la Triestina è sul trono della categoria: peccato che chi la precede si trovi proprio nello stesso girone, quel Mestre che nonostante abbia già conosciuto il sapore della sconfitta, viaggia speditissimo a 27 punti. Solo la Pergolettese nel girone B ha fatto altrettanto, mentre al terzo posto c’è appunto la Triestina con 26, appaiata proprio al Monza che della Pergolettese è la più vicina rivale. […] Anche nella differenza reti la Triestina non solo domina il girone con il suo +13 frutto di 20 gol fatti e 7 subiti, ma nel panorama dell’intera D è sesta. La precedono solo il Monza con un incredibile +23, poi Albalonga con +15 e quindi Vastese, Rieti e Pergolettese con +14. […] La difesa si conferma nettamente la migliore del girone con appena 7 reti al passivo, mentre l’attacco con 20 gol è secondo dietro proprio al Mestre. Dove la Triestina è inarrivabile a tutti i livelli è nel rendimento esterno. Anzi, anche qui si va a braccetto con il Monza. In ogni caso la striscia di 5 vittorie esterne consecutive è di quelle storiche e può essere ancora migliorata. Ma a proposito di record alabardati, questa Triestina, dopo 10 risultati utili consecutivi, è a un passo da un altro primato storico, quello della striscia iniziale più lunga di risultati positivi che spetta all’Unione della stagione 1995/96, quella con Roselli in C2, con un filotto di 11 match da imbattuta. Un record che l’Unione eguaglierà se uscirà indenne domenica da Vigasio. […]
Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Squalificati in tandem Bruno Tedino e Carlo Marchetto. L’allenatore e il suo assistente non saranno in panca sabato (16.30) in occasione della super sfida dei ramarri con la Reggiana, seconda in classifica. La notifica al De Marchi è arrivata ieri pomeriggio. «Squalifica per una gara effettiva si legge nella sezione Decisioni del giudice sportivo del comunicato nr. 70 della Lega pro ai danni di Bruno Tedino (allenatore) del Pordenone calcio per aver profferito durante la gara (Lumezzane-Pordenone 0-1, ndr) reiterate espressioni blasfeme». La stessa motivazione viene fornita per la squalifica di Carlo Marchetto (vice-allenatore) dei neroverdi. La comunicazione ha destato grande stupore nella società, in quanto non c’era stata alcuna avvisaglia della possibilità che ai due tecnici venisse comminata una squalifica. Ancora più sorpresi gli stessi Tedino e Marchetto. «Questo provvedimento – ha detto il mister-manager – ci lascia increduli entrambi. Non solo perché durante la partita non abbiamo ricevuto alcun avvertimento dal direttore di gara né dai suoi collaboratori, ma soprattutto non ricordiamo di aver profferito alcuna espressione blasfema. Le bestemmie non fanno parte del nostro linguaggio». […]
Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Non si può ancora parlare di tabù, non sarebbe corretto. Descriverlo come un problema, però, non è un delitto. Il Pordenone deve riconquistarsi il Bottecchia, lo stadio di casa che non ha garantito ai ramarri la giusta spinta che ci si aspetterebbe. Nessuna colpa da imputare ai tifosi, che hanno sempre riempito il velodromo e fatto sentire la loro voce. È il Pordenone stesso ad aver subìto qualche battuta d’arresto di troppo tra le mura amiche. Lo dice la classifica depurata dalle gare in trasferta, quindi da quelle che fino a oggi garantiscono al Pordenone una buona posizione in graduatoria. Al Bottecchia, infatti, gli uomini di Bruno Tedino hanno vinto solo due volte: la prima contro il Teramo di Lamberto Zauli, la seconda contro il Venezia di Pippo Inzaghi. Poi tre pareggi, contro Gubbio, Santarcangelo e Ancona, che uniti alla sconfitta inflitta dal Parma a metà settembre compongono un bottino sinora troppo magro. In casa il Pordenone ha fatto 7 punti meno di Bassano e Reggiana e 3 in meno di Parma e Venezia. Sono sedici, i punti conquistati dagli avversari di sabato e dai bassanesi; dodici quelli delle due favorite del girone (appunto Parma e Venezia). I ramarri, invece, ne hanno trattenuti tra le mura amiche solo nove, come Sudtirol e Lumezzane, squadre che navigano nella parte medio-bassa della classifica. L’occasione per far tornare il Bottecchia un fortino capita sabato, contro una Reggiana che in trasferta può soffrire: solo otto punti lontano dal Mapei Stadium.
Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Le zampe del ramarro su Filippo Tiscione, il Fabrizio Miccoli della serie C. Lo rivela Tuttolegapro, sito di riferimento della terza serie, che mette i neroverdi in lizza con Taranto e Catania per assicurarsi le prestazioni del mini bomber nel mercato di gennaio. Tiscione, 1.68 d’altezza, classe ’85, palermitano, è arrivato solo in questa stagione fra i professionisti in Lega Pro, ma si è subito messo in evidenza nell’Unicusano Fondi con 5 reti nelle prime undici gare. Giocate d’alta scuola, dribbling ubriacanti e facilità di tiro impressionante: così lo descrivono quelli che al Sud lo conoscono. […] Scontate le smentite del club neroverde quando mancano ancora due mesi alla riapertura del mercato, così come prevedibile era la smentita sulla possibilità che Luca Cattaneo possa lasciare il De Marchi nella sessione di gennaio. Tiscione però è un esterno sinistro d’attacco (la vecchia ala sinistra), ruolo che Tedino in questa stagione assegna proprio a Veleno Cattaneo. Inoltre il minibomber palermitano verrebbe a ingrossare le file di un reparto avanzato già in sovrabbondanza (Arma, Berrettoni, Azzi, Martignago, Pietribiasi, Raffini, De Anna e lo stesso Cattaneo). Se è vero che è lui l’indiziato numero uno a lasciare la truppa neroverde, Luca Cattaneo dovrà dare tutto sabato contro la Reggiana (una delle sue destinazioni più probabili insieme alla Juve Stabia). Dovrà lasciare il segno per far cambiare idea al tecnico e agli operatori di mercato. Ammesso che Tedino lo mandi in campo e che Veleno voglia restare a Pordenone.
Ore 19.50 – (Messaggero Veneto) Con la Reggiana, sabato, in panchina ci sarà Andrea Toffolo, collaboratore tecnico. Perché il giudice sportivo ha squalificato per una gara sia l’allenatore del Pordenone, Bruno Tedino, sia il suo vice, Carlo Marchetto. La motivazione? «Per aver proferito, durante la gara, reiterate espressioni blasfeme», recita il comunicato. Immediata la replica dei due: «Siamo rimasti increduli per il provvedimento e proviamo grande dispiacere. Durante la gara non abbiamo ricevuto alcun avvertimento né, soprattutto, ricordiamo di aver proferito tali espressioni, che non rientrano nel nostro linguaggio». Di sicuro per il Pordenone sarà una grave mancanza affrontare un turno così delicato senza tecnico e vice in panchina. Ironia della sorte, anche la scorsa stagione il mister dei neroverdi fu costretto a saltare il match con la Reggiana per squalifica. Al suo posto in panchina andò Marchetto. La squadra vinse per 1-0 (gol di Pasa), successo decisivo in ottica playoff. Che sia di buon auspicio. Nessun altro provvedimento per quanto riguarda sia il Pordenone sia la Reggiana. Intanto i neroverdi preparano la sfida: ieri seduta doppia al De Marchi, con tutti a disposizione eccetto Buratto. Quest’ultimo sta proseguendo nel suo piano di recupero. […]
Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) Ragazzi cresciuti assieme e per la prima volta rivali in una gara professionistica. Lo sport regala anche storie come questa, cioè Trevor Trevisan, classe ’83, pordenonese, che affronta con la sua Reggiana Matteo Tomei, classe ’84, altro pordenonese, portiere dei neroverdi: i due hanno militato assieme nel settore giovanile della Sacilese, tra esordienti e giovanissimi. In quella nidiata altri giocatori promettevano molto di più, ma alla fine a svolgere il mestiere del calciatore sono stati solo loro due. Sono anche stati compagni di classe, alle superiori. La scuola, l’Itc Mattiussi, dal 1998 al 2002. […]
Ore 19.10 – (Messaggero Veneto) È cresciuto in città (a pochi passi dallo stadio), ha debuttato in prima squadra proprio coi neroverdi: stagione 2001-2002, campionato di serie D, lui uno dei tanti giovani di quel team salito in C2. Da quella volta non è più tornato al Bottecchia e non ha mai giocato contro il Pordenone. Un viaggio lungo 14 anni tra i professionisti. Così, sabato Trevor Trevisan tornerà alle origini. Il difensore, classe ’83, figlio dell’ex Genoa, Angelo, sarà di scena al velodromo con la “sua” Reggiana. Dei granata è diventato subito capitano: normale, vista la sua grande personalità. Sarà una partita speciale per lui, emozionante, una prima volta per cui però non si commuoverà. «Chiedo strada al Pordenone: stiamo bene, vogliamo vincere e allungare il momento positivo», annuncia con tono da condottiero. Trevisan, sarà come riannodare il filo della sua carriera: allora andò a L’Aquila e non fece più ritorno… «Ci sto pensando in questi giorni. Sono passati tanti anni. Ho giocato in tante piazze e mai più a Pordenone, neanche da avversario. Sarà molto strano». […] Torniamo indietro: cosa si ricorda della sua esperienza a Pordenone? «Sono passati tanti anni. Non ricordo neppure qual è stata la mia ultima partita al Bottecchia. Di certo non mi sarei mai immaginato di tornare a giocare in via Stadio: mi farà molto piacere, anche rivedere persone che non vedo da tanto». Tra queste Matteo Tomei: cresciuti assieme, compagni di classe, per la prima volta rivali. «Incontrarsi da avversari in una gara professionistica sarà un momento molto particolare. Anche perché non ci sono molti giocatori di Pordenone tra A, B e C in giro per l’Italia». E se dovesse segnare? Esulterebbe? «Certo. È doveroso manifestare la propria gioia. Non bisogna però mancare di rispetto all’altra tifoseria, della quale sei stato un beniamino».
Ore 18.40 – (Giornale di Vicenza) Nel pieno di un ciclo vincente con 13 punti su 15 messi in cascina nelle ultime 5 partite, l’Albinoleffe nell’ultimo mese ha innestato una marcia da prima della classe, ed ora allo stadio Atleti Azzurri d’Italia attende il Bassano con la volontà di provare ad assaporare il gusto dell’alta classifica. […] I blucelesti, ripescati quest’anno in Lega Pro dopo aver perso i playout del girone A, sono allenati da Massimiliano Alvini, ex tecnico del Tuttocuoio, che sta conferendo alla sua squadra la capacità, al di là del risultato, d’imporre a tutti una propria idea di gioco. In questo senso, la formazione lombarda dimostra una spregiudicatezza che nel girone ha pochi eguali. Migliori realizzatori sono il difensore e centrocampista mancino Roberto Cortellini e il centrocampista italo-russo Juri Gonzi, entrambi con 3 reti.
Ore 18.20 – (Giornale di Vicenza) Col nome di un fustino, lui che fustone non lo è mai stato, Candido ora che finalmente sta bene può essere l’uomo adatto per smacchiare le imperfezioni offensive di questo Bassano che sfoggia il miglior attacco del campionato ma non ancora la capacità di assestare il cazzotto del ko a suggellare gare dominate.«È vero che certe partite potremmo chiuderle prima – ribatte il fantasista uscito dal vivaio dell’Inter – tuttavia rispetto allo scorso anno noto maggiore praticità. E questo è un bene». Alle spalle il noioso virus dell’estate, non manca tanto per rivederla a pieno regime… “Nella partita di Coppa a Padova non mi ero piaciuto. D’accordo che rientravo dopo una vita, ma al di là dell’errore che ha propiziato il loro raddoppio, ho chiuso esausto e non ero soddisfatto. Poi però quei 90 minuti filati mi sono serviti per mettere benzina nelle gambe e nella rivincita di campionato al Mercante sono stati utilissimi. Ecco lì, mi sono piaciuto decisamente di più perché sono stato efficace per la squadra, ma sono ancora lontano dal mio rendimento standard”. Venerdì a Bergamo contro un avversario che là non si riesce a battere… “Di sicuro non c’è il rischio di sottovalutarlo o considerarlo alla portata. Con D’Angelo non c’è pericolo di sbagliare l’approccio alla partita. Puoi essere in difficoltà perché trovi rivali più brillanti ma mai perché entri mentalmente scarico. Impossibile. L’Albinoleffe è superiore allo scorso anno, vive uno stato di grazia e sarà durissima, lo so già. Ma se vinciamo daremmo un segnale forte”. […]
Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tre settimane di squalifica e niente derby col Padova a bordo campo per Giorgio Perinetti. Ieri il giudice sportivo ha sanzionato il ds arancioneroverde in seguito all’allontanamento dalla panchina a fine primo tempo del match di sabato scorso a Santarcangelo. Perinetti è stato «inibito a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare il Venezia Fc nell’ambito federale» fino a tutto il 29 novembre, vale a dire fino all’indomani del derby di lunedì 28 novembre al Penzo (ore 20.45) contro il Padova. La sfida con i biancoscudati sarà la quarta che il dirigente lagunare dovrà seguire dalla tribuna, dopo quella di sabato a Sant’Elena col Sudtirol (ore16.30), quella 19 novembre a Salò e del 23 in Coppa Italia a Reggio Emilia. Per Perinetti anche un’ammenda di 500 euro «per comportamento offensivo verso la terna arbitrale». […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Entusiasmo alle stelle per mister Inzaghi che, sebbene abbia schierato le «seconde linee», ha avuto in risposta una prestazione maiuscola e il massimo impegno da ogni giocatore. Dalle sue parole traspare la consapevolezza della forza del suo gruppo. «È andata bene e non avevo dubbi. Chi ha avuto meno occasione di giocare mi ha dato una grande dimostrazione. Adesso sarà sempre più complicato scegliere, sarò in difficoltà nello schierare il mio undici per sabato, e questa abbondanza è proprio la nostra forza. Teniamo tantissimo alla Coppa Italia, che è una competizione importante. Nel prossimo turno incontreremo la Reggiana e sarà uno scontro bellissimo. Faccio davvero i complimenti ai miei ragazzi al di là dei quattro gol abbiamo giocato bene, fatto buone triangolazioni e abbiamo tenuto alta l’intensità per tutto il match. Vi assicuro che la cosa più bella per un allenatore è avere l’imbarazzo della scelta, perché so di poter contare su 25 giocatori che sono tutti sullo stesso livello. Questa deve essere la nostra forza per il campionato che è molto lungo». […]
Ore 17.05 – Adesso è anche ufficiale. La notizia era nell’aria, come riferito nella giornata di ieri, in questi minuti la Lega Pro ha inviato un comunicato per sancire la svolta: “La Lega, vista la richiesta avanzata dalla società Parma, in relazione ad esigenze organizzative, a ratifica degli accordi intercorsi tra le società interessate, ha disposto che la gara indicata in oggetto SABATO 19 NOVEMBRE 2016, Stadio “Ennio Tardini”, Parma, abbia inizio alle ore 16,30, anziché alle ore 20,30”.
Ore 16.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.40 – Qui Guizza: ultimi scampoli di partitella.
Ore 16.10 – Qui Guizza: inizia la ripresa. Assenti anche in questo secondo tempo De Risio, Mandorlini ed Altinier.
Ore 15.40 – Qui Guizza: inizia la partitella. Questa la formazione dei Biancoscudati: Bindi; Sbraga, Emerson, Russo; Fantacci, Mazzocco, Filipe, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Alfageme.
Ore 15.20 – Qui Guizza: prevista una partitella in famiglia con le Giovanili.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Quando la valanga arriva da valle. Il Venezia travolge il SudTirol con un roboante 4-0 e stacca così il pass per gli ottavi di finale della coppa Italia di Lega Pro. Il prossimo avversario degli arancioneroverdi sarà la Reggiana, in una insidiosa trasferta al Mapei stadium. Se Pippo Inzaghi cercava una risposta dalle seconde linee l’ha avuta: Pellicanò, Acquadro, Tortori e Malomo sfornano una prova maiuscola, Soligo gioca una gara di sostanza, attento a coprire tutti gli spazi e Stulac comincia a prendere confidenza con il campo, mostrando ottime doti per il presente e il futuro. Non può dire lo stesso l’ex di turno, William Viali, che non ha una panchina così lunga e nei prossimi giorni dovrà pensare a come mescolare le carte, per non bissare il poker incassato ieri nella rivincita di sabato, in campionato, al Penzo. Il Venezia imposta una gara estremamente offensiva fin dai primi minuti: Tortori furoreggia sulla destra, Pellicanò domina la fascia sinistra. […]
Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) Il Venezia tira un sospiro di sollievo: l’esame a cui si è sottoposto Vittorio Fabris, uscito per un risentimento muscolare sabato a Santarcangelo, ha dato esito negativo, tanto che il centrocampista di Asolo dovrebbe addirittura rientrare in gruppo nella seduta di stamattina. Fabris potrebbe essere quindi disponibile per la gara casalinga di sabato (ore 16.30) contro il Sudtirol. Da valutare anche i progressi compiuti da capitan Maurizio Domizzi. Inibizione. Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Venezia, è stato inibito fino a martedì 29 novembre con l’aggiunta di un’ammenda di 500 euro, dopo l’espulsione di sabato in Romagna, “per comportamento offensivo verso la terna arbitrale””. Perinetti, tra l’altro, è stato espulso anche ieri a Bolzano, insieme a Pederzoli. Solo un’ammonizione, invece, per Maurizio D’Angelo, il vice di Inzaghi, anche lui espulso a Santarcangelo “per comportamento non regolamentare in campo durante la partita”. […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Volto disteso, ma allo stesso tempo soddisfatto e concentrato per Filippo Inzaghi. Il tecnico del Venezia si gode il passaggio del turno e la bella vittoria di allo stadio “Druso” di Bolzano contro un Sudtirol che si è sciolto abbastanza presto. «Abbiamo fatto molto bene e sono contento perché chi ha avuto meno occasioni degli altri e ha giocato questa partita ha dato una grande dimostrazione» commenta senza esitazioni l’ex bomber del Milan «abbiamo dimostrato di tenere alla Coppa Italia, facendo una bella prestazione, trovando delle giocate che proviamo spesso. Non era una frase di circostanza quando dicevo che volevo la qualificazione al prossimo turno. Da ora in avanti aumentano le difficoltà per me nello scegliere la formazione, perché so di poter contare su venticinque giocatori che meriterebbero tutti di giocare. Purtroppo non giochiamo sempre tre gare alla settimana, altrimenti farei ruotare tutti, però questa abbondanza può rappresentare il nostro punto di forza». […]
Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) Troppo più forte il Venezia che archivia la pratica Südtirol come una formalità e si guadagna la Reggiana nel prossimo turno di Coppa Italia Lega Pro. I l Venezia stravince al “Druso”, annichilendo la formazione di casa, troppo giovane ed acerba per contrastare la corazzata di Pippo Inzaghi. Le riserve del Venezia potrebbero fare un campionato a parte e la dimostrazione sta tutta in questo match, giocato su buoni livelli – in particolare il primo tempo – e vinto con un roboante 4-0. Impatto devastante per il Venezia che al 10’ è già avanti, dopo una serie di occasioni fallite. Il secondo tempo si gioca solo per dovere, dato che la differenza di valori e la stanchezza si fanno sentire. L’undici di Inzaghi gestisce il doppio vantaggio poi piazza tris e poker, raccogliendo ottimismo in vista della sfida di sabato sempre con gli altoatesini. Allora sì che sarà gara (più) vera. Due cose si aspettava Inzaghi alla vigilia: il passaggio del turno e le risposte di chi ha trovato meno spazio. Si può ritenere soddisfatto sotto entrambi gli aspetti perché il Venezia conquista una qualificazione mai in bilico e con una formazione completamente diversa rispetto a quella che ha impattato a Santarcangelo di Romagna nell’ultimo turno di campionato. L’unico superstite della gara di sabato scorso era Cernuto, sostituito all’intervallo dall’altro centrale Modolo. […]
Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Tredici punti dopo altrettante giornate di campionato è il bottino del Vicenza di Pierpaolo Bisoli, che però la squadra biancorossa l’ha guidata per sei giornate essendo subentrato a Franco Lerda esonerato dopo la pesante sconfitta con l’Entella. Questo era anche lo score del Vicenza di due stagioni fa in cui Pasquale Marino subentrò a Giovanni Lopez alla dodicesima giornata. Ma va detto che una scalata come quella del Vicenza di Marino che sfiorò la serie A è quasi impossibile da ripetere vista la differenza di tasso tecnico tra le due formazioni. Un’analisi però di come il Vicenza ha collezionato i suoi 13 punti è corretto farla, anche per capire come è cambiata la squadra biancorossa dopo il cambio di guida tecnica che ha visto Bisoli subentrare a Lerda. […] Il tecnico piemontese, è corretto sottolinearlo, ha pagato con l’esonero anche per colpe non sue, ma il confronto tra i risultati dei due allenatori è al momento nettamente a favore di Bisoli che in sei giornate ha collezionato 8 punti contro i 5 di Lerda ottenuti in sette partite; una media da salvezza tranquilla quella di Bisoli, da retrocessione quella dell’ex allenatore biancorosso. Risultati che sono scaturiti con notevoli differenze nell’impostazioni del lavoro atletico della squadra, con Bisoli che fin dai primi giorni ha sottolineato la scarsa tenuta fisica ereditata, ma anche nella gestione e nella valutazione del valore dei giocatori a disposizione. […] Sabato contro il Latina l’occasione sembra propizia per centrare la prima vittoria interna e per dare ancora più importanza alla vittoria ottenuta sabato scorso a Trapani. E la società ha deciso di attivare una promozione con, in prevendita, i biglietti del settore Distinti a 10 euro e quelli per la Tribuna centrale a 20 euro. «Vogliamo uno stadio pieno, vogliamo sentire il calore, sempre presente a dire il vero, dei nostri tifosi — sottolinea il presidente, Alfredo Pastorelli — vogliamo che contro il Latina la squadra possa contare sulla forza del dodicesimo uomo in campo e, per venire incontro alle esigenze di tutti, ho pensato di ridurre i prezzi per questa partita. Il successo di Trapani ci ha dato slancio, ora vogliamo regalarci la prima gioia al Menti».
Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Forza. È questa – ancora – la parola chiave per il tecnico Pierpaolo Bisoli in vista di Vicenza-Latina. Ieri i biancorossi hanno svolto una doppia seduta al Morosini di Isola Vicentina e nel pomeriggio è stata effettuata, in chiusura, la classica partitella per mettere a fuoco i meccanismi studiati. La squadra che ha perso è stata obbligata a “pompare”, come si dice in gergo.Bisoli, infatti, com’è solito fare, non ha risparmiato le flessioni ai perdenti. Questo è stato il premio per la sconfitta. Al mattino il Vicenza aveva lavorato in palestra, mentre un gruppo, dopo una prima fase dedicata al riscaldamento, aveva svolto esercitazioni tattiche per la difesa sul campo. Al pomeriggio, la squadra ha svolto riscaldamento e una serie di partitelle su campo ridotto. Stefano Giacomelli ha svolto regolarmente l’intera seduta con i compagni di squadra; seduta differenziata (corsa e palestra), invece, per gli infortunati Salvatore D’Elia e Cristian Galano, che sembrerebbero in recupero. […]
Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) L’attesa per Vicenza-Latina sale, i prezzi scendono. “Tutti allo stadio!” è l’iniziativa che il club biancorosso ha promosso in vista della sfida del Menti di sabato (il fischio d’inizio è alle 18), quando il Vicenza sarà chiamato a centrare – o almeno provarci – la prima vittoria stagionale. Dopo 13 giornate di digiuno casalingo, in cui un intero stadio ha sperato, si è, in alcuni casi, disperato, l’incrocio tra forze quasi alla pari potrebbe regalare la prima soddisfazione di fronte al pubblico amico.Per vincere, il Vicenza ha pensato di fare leva sul dodicesimo uomo in campo, vale a dire i tifosi che anche a Trapani hanno dato il loro eccellente contributo. In quest’ottica, sulla vetrina del club di via Schio è comparsa una bella scritta: ribassi. Anche se non siamo nella stagione dei saldi, l’occasione è sembrata buona per avanzare un’iniziativa che farà felici i tifosi, grandi e piccini. Poco importa l’età e l’indice di gradimento dei colori biancorossi, la frequenza con cui il vicentino si reca al Menti. Lo scopo è uno solo: trasformare lo stadio in un catino bollente, che possa spingere i giocatori al successo e magari intimorire gli avversari.«Vogliamo uno stadio pieno, vogliamo sentire il calore e l’incitamento, sempre presente a dire il vero, dei nostri tifosi – sottolinea il presidente, Alfredo Pastorelli -. Vogliamo che contro il Latina la squadra possa contare sulla forza del dodicesimo uomo in campo e, proprio per venire incontro alle esigenze di tutti, ho pensato di ridurre i prezzi dei biglietti esclusivamente per questa partita. Il successo di Trapani ci ha dato slancio, ma ora vogliamo regalarci la prima gioia al Menti. E allora l’invito è di avere TUTTI ALLO STADIO! Perché insieme possiamo essere ancora più forti». […]
Ore 12.10 – (Giornale di Vicenza) A Latina ha lasciato il cuore. Nel senso più profondo e importante dell’espressione, visto che la sua fidanzata, Antonella, abita proprio lì: «Ed è pure abbastanza tifosa dei nerazzurri. Sabato sera, però, tiferà per me, ci mancherebbe!», assicura Andrea Esposito. Il difensore del Vicenza si prepara a vivere una partita diversa da tutte le altre contro la squadra in cui ha militato per tre stagioni, fino all’estate scorsa. Al Menti arriva il Latina: un pezzo importante del suo recente passato. “Sarà un incontro particolare, non lo nego. A Latina ho vissuto tre anni stupendi sia dal punto di vista sportivo, sia da quello personale: ho legato con tanti amici, dentro e fuori dal campo, lì vive la mia ragazza, c’è la sua famiglia. Ecco, magari i parenti e gli amici sabato potrebbero pure tifare per il Latina, ma ci sta: vorrà dire che spero di dar loro un piccolo dispiacere…” Dopo tre stagioni così intense come mai ha cambiato squadra? “Sono onesto, non è stata una mia scelta. Per tutti i motivi che ho accennato, io sarei rimasto più che volentieri, ma la società ha avuto l’esigenza di operare alcune cessioni. Il Vicenza mi corteggiava da un po’, ho provato a resistere, ma quando ho capito che era venuto il momento di partire non ho avuto dubbi nell’accettare questa proposta perché sapevo di venire in una piazza prestigiosa, con una tifoseria appassionata”. […] Bisoli adesso le ha affidato la guida della difesa a tre: una bella testimonianza di stima. “Mi fa molto piacere, perché significa che quello che faccio in campo viene apprezzato. Il ruolo per me è relativamente nuovo, perché in precedenza tra i tre ho giocato sempre a sinistra, ma il tecnico mi ha chiesto di provare a coordinare il reparto dalla posizione centrale e non ci sono stati problemi, grazie all’attenzione di tutti i miei compagni”. […]
Ore 11.40 – (Gazzettino) Domenica si giocherà Benevento-Cittadella, una specie di derby per Roberto Musso? Fosse ancora un giocatore in attività, lo sarebbe certamente, ma l’ex granata, ora collaboratore tecnico dell’allenatore Venturato, non potrà viverlo da protagonista, sul campo: «Sarebbe stata una gara particolare per me, da napoletano», le parole di Musso, che rivela che tra Napoli e Benevento c’è comunque poca rivalità calcistica: «Non c’è una grande tradizione tra le due squadre, da quanto ricordo io non c’è mai stato uno scontro diretto, le due realtà hanno militato sempre in categorie differenti». Musso riveste un ruolo particolare e delicato nell’organigramma tecnico del Cittadella, è la persone che spia da vicino le avversarie che affronterà la squadra granata, relazionando a dovere Venturato e i giocatori nelle riunioni tecniche. Ovviamente Musso ha studiato bene il Benevento anche nel vittorioso posticipo di lunedì sera con la Ternana. «È una squadra con un buon collettivo, al pari del Cittadella si sono portati in serie B l’entusiasmo della promozione dalla Lega Pro. La rosa è formata da ottime individualità, specie da centrocampo in su. Ritengo sia un’avversaria molto, molto difficile da affrontare, tra l’altro godrà dell’apporto del pubblico di casa, sempre tanto vicino ai giocatori». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) «Posso dirlo? Mi dava fastidio sentir dire “grande Cittadella, ma subisce troppi gol”». Filippo Scaglia sorride e allo stesso tempo sbotta. Il 2-0 contro la Salernitana ha consentito anche a lui di togliersi un peso, visto che da 5 partite consecutive i granata continuavano a incassare gol. «Io non amo parlare del reparto singolo, i gol non si prendono soltanto per colpa dei difensori, anche perché i primi a rendersi utili sotto a questo aspetto sono gli attaccanti, che facilitano il nostro compito. Per cui sì, è stata una prova positiva in fase difensiva, anche grazie a un Alfonso in giornata super. Avremmo potuto proporre un calcio più offensivo nel secondo tempo e credo che, con un campo in altre condizioni, avanti di due gol e di un uomo, lo avremmo fatto. Ma, sotto a tutta quella pioggia, non abbiamo rischiato: non c’era da vergognarsi a spazzare la palla in tribuna». […] Ma ha mai avuto il timore che dopo le tre sconfitte consecutive il giocattolo si fosse rotto? «Il rischio di incanalarsi in un tunnel c’era. Abbiamo superato un momento difficile, ci siamo ripresi e non era scontato. Io situazioni del genere nelle scorse annate le ho vissute, tanti altri no. Arriviamo da una stagione pazzesca, e in questa rosa ci sono una ventina di giocatori che da un anno erano in testa. A livello mentale il modo in cui avremmo reagito era un’incognita». Qual è stato il segreto per risollevarsi? «Non parlerei di segreti, abbiamo semplicemente cercato di rimanere sereni. Ne siamo usciti dimostrando di essere un grande gruppo. L’esame è stato superato e questo momento di difficoltà ci ha dato ulteriore forza. La serie B conta 42 partite, non le 34 dell’anno scorso, e periodi del genere ci stanno, per questo dico che ora non dobbiamo esaltarci». […]
Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Ieri è ripresa la preparazione del Cittadella in vista della trasferta di domenica a Benevento. Non ci sono squalificati, in ripresa Varnier dopo la lussazione a una spalla, ancora fuori Pascali, che tornerà a dicembre. Venturato dovrebbe confermare per la terza settimana consecutiva la formazione che ha battuto Latina e Salernitana, ma non sono da escludere sorprese, soprattutto a centrocampo dove i ballottaggi sono sempre serrati.
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Dettori è apparso leggermente sottotono. «Per me è stato uno dei più positivi in mezzo al campo. Sul gol stava difendendo palla, non aveva lo scarico perché Boniotti era troppo vicino, ma Falzerano gli è saltato sulle spalle». Da ieri è tornato De Risio. «È due mesi che non lo vedo, questa settimana verificheremo la sua condizione, anche se non può essere allo stesso livello dei compagni». Alla vigilia della gara con la Reggiana aveva sottolineato alcune anomalie nel suo recupero. «Non avevo accusato nessuno, era un dato di fatto: c’è voluto troppo tempo per recuperare dall’infortunio. Poi i medici fanno il loro lavoro, non sta a me ad andare a ricercare le responsabilità. Oggi (ieri, ndr) comunque è il primo allenamento che ho tutti i ragazzi a disposizione da quando è iniziato il campionato, anche se Neto non sta ancora benissimo e Filipe e De Risio non sono in condizione come gli altri». Proprio Filipe è stato protagonista in Coppa, sabato invece solo uno scampolo nella ripresa. «Non poteva giocare dall’inizio. Anche a Teramo aveva fatto bene per un’ora e pochi giorni dopo con la Sambenedettese era in grande difficoltà. Ma è normale perché quando un giocatore non riesce ad allenarsi con continuità, fa fatica soprattutto in due gare ravvicinate. Per me un giocatore è recuperato quando non ha più problemi e si allena da almeno due settimane. Mi piacerebbe avere tutti i giocatori che mi garantiscano novanta minuti per poter scegliere. Partire con due-tre che non sai se tengono tutta la gara, vuol dire iniziare con mezzo handicap e non va bene».
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Dispiace per la sconfitta perché potevamo portare a casa un risultato positivo, ma la cosa confortante è che siamo sulla strada giusta. Se riusciamo a limare qualche errore che ogni tanto facciamo, ce la possiamo giocare a viso aperto con tutti». La testa Oscar Brevi è rivolta alla Feralpi Salò, ma è inevitabile tornare sullo stop con il Bassano. «È stata una partita equilibrata e con qualcosina in più avremmo meritato il pareggio. Abbiamo perso qualche duello individuale e nei particolari purtroppo sono stati più bravi loro. Siamo stati abili a pareggiare dopo il loro vantaggio, occasione nella quale c’era anche un fallo su Dettori. Poi abbiamo concesso un’occasione a Minesso su un nostro errore, e da quel momento abbiamo avuto una discreta gestione della gara creando due volte i presupposti per il vantaggio. Anche nella ripresa con Mazzocco abbiamo avuto l’opportunità per pareggiare e c’è stata qualche altra situazione nella quale potevamo fare meglio. Però, eccetto una volta nel recupero, non abbiamo concesso ripartenze al Bassano che di solito è devastante». Nei gol incassati avete agevolato i giallorossi. «È mancata un po’ di attenzione. Nella prima circostanza Cappelletti era in marcatura, la palla è passata in mezzo alle gambe ed era una situazione nella quale l’azione andava interrotta. Potevamo fare meglio anche nel secondo gol. Però, ripeto, la gara è stata equilibrata. Loro ci hanno pressato una ventina di minuti, anche lì su situazioni che abbiamo concesso noi. È questo il rammarico più grande». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Si attende nelle prossime ore il via libera della Lega alla richiesta formulata dal Padova, e sposata dal Parma, per modificare l’orario della gara al Tardini di sabato 19 novembre: non più fischio d’inizio alle 20.30, ma alle 16.30 per venire incontro alle esigenze dei tifosi biancoscudati soprattutto nell’ottica di non dovere affrontare il viaggio di ritorno a notte inoltrata. Domani, invece, è atteso l’esito del sorteggio per l’appuntamento in Coppa Italia con la Carrarese di mercoledì 23 novembre. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] La buona notizia, però, è che adesso cambia tutto. Perché le sfide all’orizzonte sono comunque impegnative (Feralpi Salò sabato all’Euganeo, quindi la doppia trasferta con Parma e Venezia, e poi il Pordenone), ma l’infermeria è finalmente vuota. Anche se è prematuro pensare che De Risio e Neto Pereira già sabato possano essere del match. «Carlo? Non lo vedevo da due mesi», la spiegazione di Brevi, «e credo che questa settimana servirà ad analizzare il percorso di reinserimento. Non credo che possa avere la condizione fisica dei suoi compagni, ma giorno per giorno vedremo come risponderà. Filipe, invece, lo considererò pienamente recuperato quando non avrà alcun tipo di problema e si allenerà almeno due settimane continue con la squadra: ora, avendo perso un mese di lavoro, non posso pensare che tutto sia risolto. Favalli dovrebbe farcela, mentre per Neto dobbiamo valutare giorno per giorno, perché fino a che non riuscirà a spingere con una certa intensità non può essere considerato recuperato del tutto».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Parola d’ordine: attenzione. Quando manca, viene difficile ottenere i risultati sperati. E il Padova dovrebbe saperlo, visto che sabato scorso, a Bassano, è incappato nella terza sconfitta stagionale. A dettare l’imperativo è stato direttamente il tecnico: Oscar Brevi, pur avendo apprezzato il carattere della squadra, non ha mandato giù l’incredibile serie di errori che, in fin dei conti, è costata la sconfitta. «Anche rivedendo le immagini della gara», la spiegazione del tecnico biancoscudato, «l’impressione iniziale non è cambiata. Avremmo meritato qualcosa in più, ma nei particolari sono stati più bravi loro». […] Al di là della gara positiva, il passo indietro forse è arrivato proprio sotto il profilo della concentrazione: il Padova ha commesso tanti, troppi errori banali e gratuiti, nella gestione della palla o nella scelta dell’ultimo passaggio in attacco. «Purtroppo non credo che si possa parlare di “passo indietro”: sono stati fatti molti errori, e questo è vero, ma bisogna anche riconoscere che a Bassano non è stata la prima volta che questo è capitato. I ragazzi lo sanno che questa è una costante a cui dobbiamo cercare quanto prima di rimediare: anche col Modena abbiamo tirato verso la porta 17 volte, ma spesso abbiamo fatto la scelta sbagliata al momento della conclusione o dell’ultimo passaggio. Non è un passo indietro, è un problema che spesso abbiamo avuto e che dobbiamo necessariamente migliorare». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il progetto “Suoni Patavini” farà rivivere questa sera due miti dello sport padovano, in un evento inedito che metterà uno accanto all’altro Nereo Rocco e Memo Geremia. Da una parte il Paron, l’allenatore triestino che portò il Calcio Padova ai livelli più alti della sua storia con un terzo posto in Serie A, prima di conquistare il mondo con il Milan, restando fedele al suo stile schietto e ruspante. Dall’altra parte un simbolo storico del rugby padovano, colonna del Petrarca per il quale è stato allenatore, giocatore e dirigente. A raccontare i due saranno Guido Barbato, giornalista e autore del libro “Vinca il migliore? Speriamo di no” (dedicato a Nereo Rocco) e Giorgio Sbrocco, docente universitario di Scienze motorie e autore del libro “Nel segno di Memo”. Sport e cultura, quindi, a mescolarsi nuovamente per ricordare due figure chiave della città. Lo scenario non poteva che essere la Trattoria Da Dante alle Piazze in via Manin, nel luogo dove all’epoca sorgeva l’antica trattoria Cavalca, vero e proprio “covo” del Padova di Rocco. L’ingresso è libero a partire dalle 18 e per l’occasione saranno proposti due speciali menu a base di piatti tipici locali ispirati a Rocco e a Geremia.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La ferita è ancora fresca ma Oscar Brevi sembra averla metabolizzata bene. Quel che balza all’occhio dopo la sconfitta a Bassano, nella chiacchierata del martedì con l’allenatore del Padova, è un passaggio preciso. Quando, a precisa domanda su quanto aveva dichiarato prima della partita con la Reggiana, Brevi torna sul fuoco ardente degli infortuni di De Risio e di Filipe, argomento che aveva fatto scattare la polemica contro chi (staff medico? Strutture esterne? Diagnosti imprecisi?) gli aveva «tolto» due giocatori fondamentali per gli equilibri della squadra: «La mia non era un’accusa nei confronti dello staff medico — puntualizza l’allenatore — bisogna capire quello che è successo, magari lo staff medico non c’entra. Era un dato di fatto, erano infortuni per i quali i tempi di recupero erano troppo lunghi, non c’entra solo il dottore ma anche chi li ha visitati. Filipe era stato in grande difficoltà a San Benedetto dopo aver giocato a Teramo, finché non riuscirà a lavorare con continuità tutta la settimana con i compagni non potrà essere al meglio. Ci vorranno almeno un paio di settimane di pieno lavoro. De Risio torna dopo due mesi di assenza, l’ho visto per un solo allenamento, è presto per capire se potrà essere della partita dall’inizio con la Feralpisalò. Aspettiamo i prossimi allenamenti e potrò essere più preciso. Per la prima volta ho tutta la rosa a disposizione, Favalli compreso». […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano 25, Parma e Reggiana 24 Venezia 23, FeralpiSalò, Pordenone e Sambenedettese 21, AlbinoLeffe, Gubbio e Padova 19, Santarcangelo 16, Ancona 12, SudTirol 11, Fano, Lumezzane*, Maceratese*, Modena e Teramo 10, Fano 7, Mantova 9, Forlì 4.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della dodicesima giornata: Lumezzane-Pordenone 0-1 (De Agostini (Pn) al 32′ pt), Modena-AlbinoLeffe 0-1 (Virdis (Al) al 17′ pt), Santarcangelo-Venezia 1-1 (Valentini (Sa) al 39′ st, Baldanzeddu (Ve) al 45′ st), SudTirol-Ancona 1-1 (Bariti (An) al 2′ st, Gliozzi (St) al 18′ st), Teramo-Mantova 0-1 (Zammarini (Mn) al 3′ st), FeralpiSalò-Maceratese 2-0 (Gerardi (Fs) al 8′ st, Bracaletti (Fs) al 41′ st), Parma-Gubbio 3-1 (Ferretti (Gu) al 10′ pt, aut. Burzigotti (Pa) al 19′ pt, Calaiò (Pa) al 1′ st, Nocciolini (Pa) al 4′ st), Bassano-Padova 2-1 (Grandolfo (Ba) al 4′ pt, Russo (Pd) al 11′ pt, Bianchi (Ba) al 2′ pt), Fano-Forlì 1-0 (Gualdi (Fa) al 15′ pt), Reggiana-Sambenedettese 2-0.
Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.