«Posso dirlo? Mi dava fastidio sentir dire “grande Cittadella, ma subisce troppi gol”». Filippo Scaglia sorride e allo stesso tempo sbotta. Il 2-0 contro la Salernitana ha consentito anche a lui di togliersi un peso, visto che da 5 partite consecutive i granata continuavano a incassare gol. «Io non amo parlare del reparto singolo, i gol non si prendono soltanto per colpa dei difensori, anche perché i primi a rendersi utili sotto a questo aspetto sono gli attaccanti, che facilitano il nostro compito. Per cui sì, è stata una prova positiva in fase difensiva, anche grazie a un Alfonso in giornata super. Avremmo potuto proporre un calcio più offensivo nel secondo tempo e credo che, con un campo in altre condizioni, avanti di due gol e di un uomo, lo avremmo fatto. Ma, sotto a tutta quella pioggia, non abbiamo rischiato: non c’era da vergognarsi a spazzare la palla in tribuna».
[…]Ma ha mai avuto il timore che dopo le tre sconfitte consecutive il giocattolo si fosse rotto? «Il rischio di incanalarsi in un tunnel c’era. Abbiamo superato un momento difficile, ci siamo ripresi e non era scontato. Io situazioni del genere nelle scorse annate le ho vissute, tanti altri no. Arriviamo da una stagione pazzesca, e in questa rosa ci sono una ventina di giocatori che da un anno erano in testa. A livello mentale il modo in cui avremmo reagito era un’incognita». Qual è stato il segreto per risollevarsi? «Non parlerei di segreti, abbiamo semplicemente cercato di rimanere sereni. Ne siamo usciti dimostrando di essere un grande gruppo. L’esame è stato superato e questo momento di difficoltà ci ha dato ulteriore forza. La serie B conta 42 partite, non le 34 dell’anno scorso, e periodi del genere ci stanno, per questo dico che ora non dobbiamo esaltarci».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)