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Ore 21.30 – (Il Piccolo) Con l’imperiosa incornata aerea che ha regalato a Tamai il gol della sicurezza alabardato, il bomber della Triestina Carlos Franca si conferma in testa alla classifica dei cannonieri del girone C, in doppia cifra davanti a Sottovia (9 reti), e Trinchieri (8). Media-gol perfetta per il brasiliano, 1 gol a partita. […] La sua prestazione nel nuovo ruolo? «Mi sono trovato bene, il trequartista è un ruolo che ho già fatto parecchie volte, a volte ho anche sviato nel ruolo di mezzapunta in un attacco a due. Per me non è un problema anzi, sono sempre a disposizione dell’allenatore e della squadra, c’è qualche movimento diverso e cambia anche la corsa, ma penso di aver fatto abbastanza bene». […] Anche questa settimana il Mestre ha portato a casa la vittoria… «Noi dobbiamo guardare in casa nostra, il campionato non è solo noi contro il Mestre, ci sono altre sedici squadre, c’è tanta strada da fare, lavoro ne abbiamo e soprattutto questa squadra ha ulteriori margini di miglioramento». Vi troverete davanti la seconda trasferta consecutiva, dopo Tamai vietato sottovalutare il Vigasio. «Esatto, è una neopromossa, i giocatori si conoscono bene tra loro dal momento che giocano assieme da qualche anno. L’anno scorso hanno vinto i play-off di Eccellenza e sono ancora carichi di entusiasmo, inoltre troveremo di nuovo un campo particolare, piccolo. Il nostro allenatore certamente li conosce bene e ci darà tutte le soluzioni utili per affrontarli nel migliore dei modi».
Ore 21.00 – (Il Piccolo) «La trasferta di Vigasio sarà da affrontare come quella di Tamai». L’analisi del tecnico Antonio Andreucci a fine partita è saggia. E non potrebbe essere diversa. Perché la sua squadra ha ottenuto un en-plein nelle partite giocate lontano dal Rocco. I risultati contano, la personalità e la capacità della Triestina di tenere il campo pesano molto di più. Dopo dieci giornate di torneo i bilanci contano poco. Ma le indicazioni sono chiare. La Triestina è una squadra competitiva che fa fatica in casa perché non riesce ancora a trovare l’assetto e l’approccio più adeguato ad affrontare avversari che tendono a chiudersi. Lontano dal terreno amico l’Unione ha un percorso netto reso ancor più credibile dal fatto che pur in diverse circostanze (situazioni di svantaggio o di recupero degli avversari) mai nei finali la vittoria è stata messa in discussione. C’è da correggere qualcosa nelle prestazioni al Rocco ma non c’è da stupirsi vista la cornice inconsueta per la serie D e soprattutto per un gruppo che è stato costruito da zero appena quattro mesi fa. Le statistiche indicano che i sette gol subiti sono un patrimonio sul quale si costruiscono le vittorie nel corso di una stagione. I venti gol realizzati (la metà da bomber França) sono un’altra garanzia nonostante la distribuzione delle marcature sia poco omogenea. […]
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Scandali, fallimenti, calo di spettatori e d’interesse. Sono i mali che affliggono il calcio italico in generale, la Lega Pro in particolare, soffocata dallo show-business della serie A e in parte minore anche del campionato cadetto. Il Pordenone di Mauro Lovisa sembra essere un’isola felice in questo mare in tempesta. Non va scordato però che non molto tempo fa (2003), prima di re Mauro, anche i ramarri furono cancellati dall’allora C2 per inadempienze economiche. Proprio per la crisi in cui si trova tutto il sistema Italia saranno importanti le elezioni per il rinnovo delle cariche, in calendario il 15 novembre. Saranno o sarebbero? Meglio usare il condizionale, perché in questi giorni potrebbe arrivare il terzo rinvio, dopo quelli del 12 settembre e del 24 ottobre. […] L’uscente Carlo Gravina, che avrebbe i favori di una larga parte dell’assemblea ma non sarebbe gradito al presidente federale Carlo Tavecchio, ha già presentato il suo programma articolato in 10 punti. Riguardano valori (etica, crescita culturale e solidarietà), mission (valorizzazione del patrimonio giovanile, ruolo sociale e identità territoriale dei club), brand (immagine e marchio), governance (rapporti con le altre Leghe, ruolo dei club e riorganizzazione della Lega per funzioni), ricavi (autonomia finanziaria, diritti televisivi, marketing), sostenibilità (sistema di garanzie, salute finanziaria, qualità degli stadi), giovani (valorizzazione di vivai e Rappresentative giovanili), campionati (riforma di sistema, format e formule), integrità (lotta al match-fixing, salute degli atleti, fairplay finanziario) e comunicazione (centro studi, piattaforma digitale, contatti con la scuola, centri di aggiornamento e formazione). Al momento attuale è in competizione con Gravina solo Alessandro Barilli, ex presidente della Reggiana, che sarebbe più gradito a Tavecchio. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Non segna dal 16 ottobre, e sarebbe già una notizia in grado di reggere da sola un’analisi. Il bomber principe del Pordenone, tra qualche acciacco fisico e la condizione non proprio esaltante del reparto (l’attacco neroverde non colpisce su azione dalla trasferta a Macerata, il 24 settembre, con Berrettoni e Cattaneo), ha rallentato la sua corsa dopo un inizio da campione. Ma di fronte a Rachid Arma c’è ora la gara che lo metterà faccia a faccia con il suo recente passato. E anche con chi, in una piazza caldissima, è riuscito a criticare una punta capace di raggiungere la doppia cifra in Terza serie in ben 5 occasioni. La Reggiana e Arma, una storia interrotta. Il bomber marocchino era arrivato in maglia granata per aiutare un club impantanato in Lega Pro da troppi anni a compiere il grande salto. Era reduce dalla sua seconda miglior annata tra i professionisti (34 partite e 16 gol a Pisa) e l’aspettativa era altissima. Arma però non è riuscito a ripetersi, non confermando il livello messo in mostra in Toscana. Nell’anno vissuto al Mapei Stadium quello che oggi è il faro offensivo del Pordenone ha raggiunto ancora la doppia cifra, ma poi si è fermato. Dieci gol in 32 partite: sempre in campo, ma meno decisivo del solito. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il girone B parla veneto. Bassanese, non veneziano, come sarebbe stato logico aspettarsi dopo i dollari rovesciati in laguna da Joe Tacopina. Con il 2-1 sul Padova, contemporaneo all’1-1 del Venezia di Pippo Inzaghi a Santarcangelo, la Virtus è rimasta sola in testa. EQUILIBRIO GENERALE – L’exploit dei giallorossi è seguito con piacere da Ezio Glerean, che è stato sulla panca del Bassano in due diversi segmenti della sua carriera da allenatore: dal 1990 al 1993 e dal 2006 al 2009. «In realtà – inizia Glerean, con la sua consueta sincerità – non ho mantenuto un grande rapporto con la proprietà. Me ne andai perché il paròn (Renzo Rosso, ndr) preferiva ascoltare più i procuratori di me. Con la gente di là però mi sono sempre trovato bene. La Virtus – Ezio concorda con Mauro Lovisa – può farcela. Sono anni che sta là davanti. E poi – ecco la prima stoccata – non si creda che a Bassano investano poco nella squadra. Girano soldi, come a Venezia e a Parma. Ormai in B, come in Lega Pro, non c’è più una grande differenza fra supposte grandi e cosiddette piccole. Basta vedere quello che hanno fatto Carpi, Crotone e Frosinone negli ultimi due-tre anni. Il Pordenone? Sì, può farcela anche il Pordenone. I ramarri hanno avuto un momento di flessione, ma possono riprendere la scalata». […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Arriverà a Pordenone come seconda forza del campionato, la Reggiana. Nel posticipo della dodicesima giornata, infatti, la squadra granata ha battuto al Giglio la Sambendettese (2-0), staccando i marchigiani e volando così a un punto dal Bassano e in compagnia dei cugini del Parma. A decidere l’incontro una rete di Nolè in apertura di gara (al 9’) e un centro di Manconi a metà ripresa (22’). Granata in grande spolvero, lo si ricordi: sono reduci da quattro vittorie di fila, tre in campionato (Maceratese, Mantova e Samb) e una in coppa Italia (con gli altri cugini, quelli del Modena). Per il Pordenone sarà un vero e proprio test di maturità, da cui si potrà capire se per ora la squadra può rimanere nei quartieri alti. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Non aveva iniziato benissimo il suo percorso in neroverde: espulso alla prima giornata col Gubbio, dopo una partita mediocre. Ha rimediato un altro “rosso” poche settimane fa, con l’Alto Adige. Eppure c’è il marchio indelebile di Salvatore Burrai in questo Pordenone. Il regista sardo, infatti, oltre ad aver segnato una rete, è entrato in ben 7 degli altri 19 centri segnati dai neroverdi grazie alla sua pericolosità sulle palle inattive. […] Dalla terza giornata, dopo aver scontato il turno di squalifica per l’espulsione col Gubbio, ha iniziato a incedere. Col Teramo ha segnato il suo unico centro in neroverde (su punizione) e ha provocato l’autorete del momentaneo 2-0, col Mantova ha battuto la punizione da cui è originata la rete del definitivo 0-2 di Martignago, con la Maceratese ha smazzato due assist, entrambi su corner: destinatari, Arma prima e Cattaneo poi. Quindi ha mandato in gol Misuraca con una punizione con il Santarcangelo, ha battuto il corner valso il momentaneo 0-1 con l’Alto Adige di Semenzato e, infine, ha calciato il piazzato da cui è arrivato il colpo di testa decisivo di De Agostini a Lumezzane. Totale, togliendo le reti segnate quando era assente (le due di Forlì, con l’Ancona, nessun centro), Burrai è entrato in otto gol su 18. […]
Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Chi sorride a 32 denti è il Bassano: primo e vincente. A guardarsi troppo allo specchio si rischia di rimanere abbagliati, tanta è la bellezza di una squadra che gioca, incanta e regala gioie al proprio pubblico. […] Il successo con il Padova, limpido al di là di qualche recriminazione arbitrale che non sposta di una virgola il senso del sabato pomeriggio al Mercante, ha confermato l’eccellente lavoro di Luca D’Angelo, un allenatore arrivato in punta dei piedi e capace di trasformare in oro zecchino quanto lasciato in eredità da Stefano Sottili e prima ancora da Antonino Asta e da Mario Petrone. D’Angelo ha seguito la traccia, inserendo gradualmente tutti i nuovi come per esempio Francesco Grandolfo, suo «pupillo» e voluto fortemente in estate, ma che non è stato lanciato fin da subito titolare. «La nostra forza è provare sempre a giocare — esulta Grandolfo — è l’unico modo per mettere in difficoltà gli avversari. Sta andando tutto a meraviglia, ho segnato 6 gol. Lo ripeto, siamo un grande gruppo: non ci fermeremo».
Ore 17.40 – (Giornale di Vicenza) […] Quando a Bassano stavano già proliferando gli orfani e le vedove di Guido Davì (e nemmeno noi avevamo nascosto in partenza qualche perplessità per la sua uscita), in via Piave hanno indovinato un innesto che si è inserito ottimamente . Preso a titolo definitivo dopo tanto girovagare (un campionato vinto col Novara proprio ai danni del Bassano, un’altra promozione a Monza, eppo nello scorso torneo a Cremona), il comasco Bianchi qui è deflagrato: 2 gol in campionato, uno in Coppa Italia. Sulle orme appunto di Davì. Anzi, di più.
Ore 17.20 – (Giornale di Vicenza) […] Ciccio Grandolfo viaggia che è un benessere, sta tornando ai livelli dell’attaccante che esplose giovanissimo in serie A. E inoltre gode di una claque di tifosi che gli dedicano ogni partita il coro personalizzato: «Segna per noi…Ciccio Grandolfo». Lui peraltro si è ambientato alla grande. «Quando uno dà tutto, poi i risultati arrivano queste reti le dedico a mia nonna, mancata pochi giorni fa e alla mia fidanzata».
Ore 17.00 – (Giornale di Vicenza) Tutte le volte che Bassano vagheggia di costruire case e alberghi a Parco della Vittoria e passare all’incasso, finisce sempre con l’impantanarsi su Bastioni Gran Sasso, cioè un Albinoleffe qualunque. È accaduto per due anni di fila, ecco perché fare bingo venerdì sera in anticipo nell’arena dell’Atalanta avrebbe (piccoli) contorni epici. […] Ora, terzo tentativo, non accompagnato da premesse incoraggianti (camionata di infortuni) ma innervato tuttavia dalla mentalità guerriera che questa squadra ha tatuata sottopelle. Occhio, però, l’Albinoleffe non è più quella montagna di stracchino retrocessa per due anni di fila e ripescata puntualmente anche grazie alla munifica volontà del suo presidente. Adesso si è proprio attrezzato bene, ha rintracciato la cosiddetta quadra, è reduce da un filottino di vittorie e procede da ottavo in graduatoria in piena zona playoff. Vincono abbastanza (5 volte) segnano con frequenza (17 reti, nemmeno malaccio), non paiono proprio impermeabili (13 gol subiti) e specialmente annoverano tanti bei nomi: il navigato Nordi tra i pali, il centrale Gavazzi e l’ex Scrosta in retrovia, il piede vellutato del metronomo Loviso a centrocampo e davanti il tandem assortito: il gigante Mastroianni, pescato dall’Este in D e il puntero Virdis (2 gol a testa sinora) che vanno sulla scia di Cortellini, centrocampista dagli inserimenti felici (3 sigilli all’attivo). […]
Ore 16.30 – Coppa Italia Lega Pro, passano il turno Venezia (vittoria per 4-0 a Bolzano contro il SudTirol) ed Ancona (1-0 col Fano).
Ore 16.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.50 – Qui Guizza: partitella finale a campo ridotto.
Ore 15.30 – Qui Guizza: primi test tattici anti-FeralpiSalò.
Ore 15.10 – Qui Guizza: si allena coi compagni anche Favalli. Gruppo al completo.
Ore 14.50 – Qui Guizza: regolarmente in gruppo De Risio e Neto Pereira.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento pomeridiano.
Ore 14.10 – Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico Oscar Brevi prima dell’allenamento odierno: “Riguardando la gara l’idea di fine partita è rimasta, anzi è stata fortificata perché con qualcosina in più avremmo meritato ed ottenuto il pareggio! Ma abbiamo perso duelli individuali, e loro sono stati più bravi nei particolari… E di solito non parlo degli arbitraggi, ma il primo gol è stato viziato da un fallo netto su Dettori. Abbiamo creato delle azioni da gol concedendo poco ad una squadra che sa essere devastante ed a cui nel secondo tempo abbiamo concesso solo una ripartenza in pieno recupero… Sono però sereno perché abbiamo imboccato la strada giusta, ora la squadra dovrà solo limare gli errori commessi soprattutto per disattenzione. Comunque non abbiamo affatto demeritato, questo è il mio rammarico! Gol a parte siamo stati bravi ed attenti, ma dobbiamo migliorare dal punto di vista delle palle inattive e dei cross, perché ne abbiamo sbagliati troppi… Questa sconfitta non rappresenta però un passo indietro! La scelta di Boniotti a sinistra? Perché da quella parte Falzerano solitamente tende a buttarsi dentro e ad accentrarsi mentre dal settore opposto volevamo andarli a prendere più alti. E comunque Falzerano su quella fascia non ha saltato solo lui… Filipe? Non poteva partire dall’inizio perché se non si ha la continuità di lavoro si fatica a tenere i ritmi in due gare ravvicinate. De Risio? Non lo vedo da più di due mesi, voglio valutarlo in questa settimana e capirne la condizione fisica di giorno in giorno perché è un po’ presto per capirlo adesso… Infortunio lungo? È un dato di fatto che sia stato recuperato in troppo tempo, ma non sono qui a dare colpe specifiche a nessuno. Di certo oggi è la prima volta dal ritiro a Mezzano che ho tutti a disposizione! Favalli? Aveva una contrattura ma è recuperabile anche perché si è allenato anche stamattina. Neto Pereira? Va valutato di allenamento in allenamento, perché deve convivere con questo fastidio al ginocchio. Dettori in difficoltà? Secondo me sta facendo bene, anche a Bassano è lui che ha fatto i due assist per le due situazioni più pericolose! Anzi secondo me è stato uno dei più pericolosi sabato…”.
Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Il Venezia subito in campo, oggi in programma la Coppa Italia: trasferta a Bolzano (ore 14.30), ospiti del Sudtirol, nei sedicesimi di finale della competizione con l’obiettivo di raggiungere la Reggiana, avversario designato negli ottavi. Gara unica, senza ritorno, supplementari e calci di rigore in caso di parità. «Il Venezia ci tiene a questa Coppa Italia» parole di Pippo Inzaghi prima della partenza per l’Alto Adige, «è un altro dei nostri obiettivi stagionali. Dalla nostra parte del tabellone sono già uscite Alessandria e Cremonese, noi a maggior ragione vogliamo qualificarci». Grande spazio a chi finora ha giocato poco. «L’ho sempre detto e sempre lo ripeterò» insiste Inzaghi «queste partite di Coppa Italia mi consentiranno di dare spazio a chi finora ha giocato poco, ho venticinque giocatori molto bravi. Il Sudtirol ha eliminato il Pordenone, quindi dovremo fare molta attenzione». […] Così in campo (stadio Druso, ore 14.30). Sudtirol (4-3-3): 12 Fortunato; 2 Martinelli, 15 Di Nunzio, 6 Bassoli, 20 Brugger; 23 Packer, 8 Furlan, 3 Vasco; 18 Torregrossa, 19 Spironello, 14 Spagnoli. A disposizione: 22 Marcone, 21 Tait, 4 Obodo, 13 Ciurria, 7 Cia, 9 Gliozzi, 11 Tulli, 25 Casella, 26 Dallago, 27 Breschi. Allenatore: William Viali. Venezia (4-3-3): 22 Vicario; 2 Luciani, 5 Malomo, 14 Pellicanò, 3 Galli; 21 Acquadro, 8 Soligo, 15 Stulac; 11 Tortori, 19 Moreo, 20 Edera. A disposizione: 1 Facchin, 12 Sambo, 13 Modolo, 23 Baldanzeddu, 25 Cernuto, 26 Garofalo, 27 Santinon, 4 Pederzoli, 7 Bentivoglio, 16 Strechie, 9 Ferrari, 17 Marsura. Arbitro: Meraviglia (Pistoia).
Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Sono trascorsi ormai quattro mesi dall’operazione alla caviglia destra ma Stefano Giacomelli è ormai vicino ad una condizione ottimale. A Trapani mister Bisoli l’ha buttato nella mischia a mezz’ora dal termine della partita e l’ex pescarese ha mostrato di essere in progresso. […] Giacomelli, così come tutti i suoi compagni, è conscio che il primo tempo con il Perugia è stato assolutamente negativo e non cerca scusanti né giustificazioni. «Abbiamo esaminato gli errori fatti e ci siamo detti che non potevamo ripeterli. C’era bisogno di dare una sterzata e sapevamo bene che doveva venire con un risultato positivo a Trapani, contro un avversario che aveva e ha le nostre stesse problematiche di classifica. Abbiamo vinto con merito, magari anche con un pizzico di buona sorte, ma quella bisogna anche andarsela a cercare». […] Per dare ancora più valore alla vittoria di Trapani, sabato prossimo bisognerebbe battere il Latina al Menti. «E noi daremo tutto per farcela — dice Giacomelli — lo vogliamo per noi, per la classifica ma soprattutto per i nostri splendidi tifosi che ci hanno sostenuto anche a Trapani, erano quasi in cento… In questo torneo non abbiamo ancora ottenuto due vittorie consecutive e questa è davvero una grande occasione per centrarle».
Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) Il Vicenza ha vinto a Trapani. Bene, bravo, bis. Ma nonostante l’ultimo successo sia importante e pesante per la classifica, non si può certo dire che i biancorossi giochino a memoria. Almeno, non sono ancora arrivati a farlo. E il motivo è tutto sommato abbastanza semplice.La colpa è di Pierpaolo Bisoli, che ancora non ha memorizzato i nomi dei suoi giocatori. Le facce sì, ma sui nomi si fa cogliere leggermente in fallo. Da quando in panchina siede il tecnico di Porretta Terme, infatti, Francesco Urso in allenamento è diventato improvvisamente D’Urso. Che con Barbara, la conduttrice, nulla ha a che fare. Matteo Di Piazza, forse anche per amore della semplificazione, è divenuto Piazza. «Vai sul primo palo, bravo. Sì Piazza, è buono questo». Salvatore D’Elia, presto atteso sulla corsia mancina, è «Elia».Bisoli, che non ha la bacchetta magica ma si sta impegnando molto per far risalire la china al Vicenza, non risparmia la variante sul nome nemmeno al giovane Petar Zivkov. «Vai Zirkov, questo è un cross da serie A» – gli ha urlato convinto il tecnico venerdì mattina a Grisignano. C’è poi «Bello» (Bellomo), che ha deciso su punizione la sfida del Provinciale.
Ore 12.10 – (Giornale di Vicenza) Fuori casa il Vicenza viaggia a ritmo playoff. Con la fondamentale vittoria di Trapani, i biancorossi hanno inanellato il terzo successo esterno in campionato: 9 punti in 7 partite lontano dal Menti costituiscono un bottino di tutto rispetto, che posiziona Benussi e compagni al quinto posto assoluto per il rendimento in trasferta, preceduti solo da Verona (14 punti), Cittadella (13), Perugia (12) e Carpi (11). […] Il nuovo modulo disegnato dal tecnico del Vicenza ha portato i frutti sperati. Il 3-4-2-1 ha infatti consentito alla squadra di correre meno rischi dietro, come certificato anche dal dato sulla protezione dell’area (61,5 in una scala da 1 a 100; 57 il dato del Trapani). Al tempo stesso, in fase di ripartenza, la manovra del Vicenza si è rivelata più efficace di quella avversaria (40,3 l’indice sintetico di pericolosità, contro il 35,1 raggiunto dai siciliani), e sui 10 tiri scoccati verso la porta da entrambe le squadre i biancorossi hanno avuto una mira leggermente migliore (6 nello specchio, 5 per il Trapani). Rimane una costante il fatto che il Vicenza ceda agli avversari il maggior possesso palla (53% a 47%) e i minuti di permanenza nella metà campo d’attacco (7 e 53 secondi contro 6 e 25): questa squadra non è fatta per dominare le partite, deve quindi saper utilizzare al meglio altre armi, proprio com’è riuscita a fare al Provinciale. […]
Ore 11.40 – (Gazzettino) Prima ancora di Litteri, il protagonista assoluto di Cittadella-Salernitana è stato lui, Enrico Alfonso. Perché se è vero che l’attaccante ha realizzato due gol, il portiere granata ne ha evitati altrettanti, se non di più, con interventi davvero prodigiosi. E dopo cinque gare dove ha sempre raccolto dal fondo della rete almeno un pallone, sabato la sua porta è rimasta inviolata. «Dobbiamo migliorare sotto certi aspetti, è fuori discussione, perché avanti di due gol e in superiorità numerica abbiamo concesso occasioni che non si dovevano – sottolinea Alfonso – Non parlo di fase difensiva come reparto, bensì nel suo insieme di squadra. Quando non riusciamo a restare compatti, soffriamo, per questo serve l’aiuto e il supporto di tutti i compagni, proprio come avviene nella costruzione e finalizzazione della manovra dove partecipa l’intera squadra». Bene davanti, un po’ meno dietro quindi. «È quello che ci è mancato nelle gare dove abbiamo faticato di più, forse perché ci siamo un po’ adagiati. Se vogliamo mirare a grandi traguardi, c’è da migliorare ancora». Il Cittadella costruisce tanto, lei più di una volta è chiamato a risolvere le grane dietro: le secca trovarsi spesso e volentieri tra i migliori in campo per i suoi interventi? «No, mi arrabbio solo quando non vinciamo, vanificando il lavoro della settimana. Il portiere è messo lì per parare, io cerco di fare il mio nel modo migliore possibile». […] Lei para, Litteri fa gol, e il Cittadella è tornato a vincere, consolidando il secondo posto in classifica. «È stato bello ricominciare a far punti dopo una parentesi non all’altezza delle nostre possibilità. Il morale è tornato alto». Benevento prima, Verona poi: cresce l’attesa tra i tifosi. «Tutti aspettiamo Cittadella-Verona per vedere da vicino lo squadrone scaligero, ma prima pensiamo solo al Benevento, una trasferta molto difficile, contro un’avversaria tosta, neo promossa come noi e che si è rinforzata parecchio».
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Chi fa e chi disfa. Da una parte Litteri, che con la sua doppietta ha demolito la Salernitana, regalando al Cittadella la seconda affermazione consecutiva. Dall’altra, non meno importante, Enrico Alfonso. Che, ed è quasi paradossale, continua a essere fra i migliori in campo in una squadra che gioca un ottimo calcio. Strano, no? «Il portiere è messo lì per parare, ben venga se riesco a dare una mano», la risposta del numero uno granata. «Avevamo bisogno di ricominciare a far punti dopo che, un po’ per sfortuna e un po’ per un minimo appannamento, abbiamo interrotto la nostra marcia. Più che per la mia prova sono contento perché questi risultati riportano in alto il morale». In ogni caso, per la prima volta dopo cinque gare, pur correndo qualche rischio ha mantenuto inviolata la porta. «In alcuni momenti è venuta meno la compattezza di squadra. Attenzione, non parlo di reparto difensivo, ma del lavoro di tutti: abbiamo subìto di più proprio quando è mancata quella compattezza che è sempre stata la nostra forza. Dopodiché ci sta che ci si adagi nel corso di una partita come quella di sabato, incanalata nella nostra direzione. Ma se vogliamo pensare in grande dobbiamo migliorare anche sotto quest’aspetto». La parata più difficile? «Ho rivisto l’incontro, e credo di aver vissuto una giornata di grazia. A livello stilistico, forse la più bella è arrivata sul colpo di testa di Coda nel primo tempo, anche se pure quella nella ripresa sul tiro a incrociare di Donnarumma non è stata male: lì ho saputo anticipare la conclusione». […] A un certo punto l’abbiamo vista sbottare all’indirizzo di Scaglia come, forse, non era mai successo. «Non ero arrabbiato con lui: neanche sull’autogol più clamoroso me la sono mai presa con un compagno, perché gli errori ci stanno. Quella reazione è stata dettata dall’adrenalina e dal fatto che ero preoccupato: stavamo concedendo troppo, avessimo subito gol avremmo corso il rischio di infilarci in un tunnel psicologico che poteva anche portarci a riaprire una partita già chiusa. Ho solo voluto alzare l’attenzione di tutta la squadra. Che davanti a me ci fosse Scaglia, poi, è una fatalità: è la persona più importante per me nello spogliatoio, è il compagno con cui ho legato di più, ci mancherebbe che me la prendessi con lui». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Il Citta non riparte dal Tombolato ma da… Tombolo. Per l’esattezza dall’impianto comunale del paese confinante che, questo pomeriggio alle 15, ospiterà l’allenamento con cui gli uomini di Venturato riprenderanno la propria preparazione, nella settimana che sfocerà nella trasferta di domenica a Benevento. Alla base dello spostamento la risemina dell’erba nel campo principale e in quello abitualmente usato per gli allenamenti. Domani e venerdì Iori e compagni lavoreranno invece sul sintetico del Tombolato, mentre giovedì si trasferiranno a Montebelluna per disputare un’amichevole con il San Gaetano, squadra che partecipa al campionato di Promozione. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Immaginiamo che stare fuori così a lungo non sia stato semplice. «È stato molto brutto. Con i compagni mi sono sentito spesso, soprattutto prima delle partite, e ci incoraggiavamo a vicenda. Adesso desidero poter giocare con un po’ di continuità, non vedo l’ora di tornare a disposizione». Insomma, De Risio può essere il rinforzo in più in un periodo di fuoco per la squadra che affronterà in serie Feralpi Salò, Parma, Venezia e Pordenone. «L’ultimo mese è stato positivo con quattro vittorie, Coppa inclusa, anche se con il Bassano è arrivata una sconfitta. Abbiamo davanti delle belle sfide e dobbiamo affrontarle con entusiasmo e senza paura, consapevoli della nostra forza che va dimostrata non a parole, ma sul campo. Sono cinque-sei le squadre che hanno gli stessi valori e tra queste si siamo anche noi, lo dice pure la classifica. Fondamentale è dare continuità a prestazioni e risultati».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Sono passati quasi tre mesi dall’infortunio alla caviglia sinistra nell’amichevole con la Vigontina San Paolo, e Carlo De Risio torna finalmente a pieno servizio. Ieri ha effettuato tutto l’allenamento con i compagni, e questa sembra essere la volta buona perché dopo un suo primo rientro nella trasferta con il Fano e appena diciotto minuti con la Maceratese, il centrocampista era stato costretto a dare di nuovo forfait. Segno eloquente che il problema non era stato risolto e che qualcosa non era andato per il verso giusto, tanto che lo stesso Brevi alla vigilia della sfida con la Reggiana si era lamentato del fatto che il giocatore non fosse ancora a disposizione. Adesso, invece, ci siamo. E dopo che era stata paventata anche la possibilità di un intervento chirurgico, tanto che la società si era tutelata facendo arrivare per alcuni giorni lo svincolato Vitiello, si sono rivelate determinanti per il recupero le tre settimane di lavoro effettuate dal giocatore in un centro specializzato a Cesena. «È stato un piccolo calvario – racconta De Risio – ma la cosa più importante è che oggi sono qui. Sto bene e sono contento di rientrare con il gruppo. Cosa mi ero fatto? Una forte distorsione. Si pensava che non fosse niente di grave e dopo una decina di giorni ero tornato in campo, ma non stavo benissimo. Avevo bisogno di tempo per recuperare forza e per rimettermi a posto. A Cesena ho svolto tutti i giorni un lavoro specifico per rinforzare la caviglia. E ora, ripeto, ciò che conta è che sono guarito». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) L’aspetto peggiore, anche dal punto di vista psicologico, è stata la mancanza di certezza su tempi e modalità di recupero. Al punto che un paio di settimane fa era stata anche paventata l’ipotesi di un’operazione chirurgica che avrebbe allontanato ancor di più il suo rientro in campo. «Ho sentito pareri di diversi specialisti, si è parlato anche di operazione, ma era l’ultima cosa che volevo. Fortunatamente il lavoro svolto a Cesena mi ha rimesso a posto e adesso sono pronto. Durante le tre settimane in Romagna mi allenavo tutto il giorno per rinforzare la caviglia e guarire definitivamente». Già pronto per tornare sabato all’Euganeo? «Lo spero e ci conto. Devo testare la mia condizione, ma spero di essere il più avanti possibile con la forma perché comunque sono sempre rimasto in allenamento. Star fuori è pesante, ora desidero solo dare continuità alle mie prestazioni perché è quello che mi è mancato. Farò delle sedute specifiche ma spero di esserci già contro la Feralpi Salò». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Pur non giocando, è stato l’uomo più chiacchierato dell’ultimo mese in casa biancoscudata. Carlo De Risio è tornato solo ieri alla Guizza dopo aver penato per un infortunio balordo, dopo essere stato al centro (suo malgrado) del celebre sfogo di mister Brevi che non è quasi mai riuscito ad averlo a disposizione per gli acciacchi alla caviglia, dopo aver rischiato anche l’operazione chirurgica che avrebbe indotto la società a tesserare un sostituto a centrocampo. Per il centrocampista abruzzese è stato quasi come un primo giorno dell’anno, visti gli abbracci con i compagni e lo staff che non lo vedevano da tre settimane, durante le quali è rimasto chiuso in un centro specializzato nel cesenate, dove ha svolto uno specifico e inteso lavoro di riabilitazione per guarire dalla distorsione alla caviglia. Un infortunio patito addirittura il 10 agosto, inizialmente sottovalutato e che ha portato il giocatore a tornare in campo quando ancora non stava bene, a giocare sul dolore e a trascinarsi un problema più serio del previsto. L’infortunio adesso è alle spalle, l’operazione chirurgica è scongiurata e ieri De Risio si è allenato con il gruppo, puntando a tornare tra i convocati già sabato prossimo contro la Feralpi Salò: «Sono reduce veramente da un piccolo calvario», ha spiegato il centrocampista prima dell’allenamento di ieri, «mi sono fatto male in fase di preparazione, ad agosto, all’inizio si pensava che la distorsione non fosse grave, invece ho avuto bisogno di tempo per recuperare».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Questo pomeriggio Oscar Brevi potrebbe avere a disposizione la rosa biancoscudata al completo per la prima volta dall’inizio del campionato. Dopo una lunga e varia serie d’infortuni, il Padova sta pian piano recuperando i pezzi e l’unico che ha lavorato a parte ieri è stato Alessandro Favalli. Il terzino soffre ancora per la contusione alla caviglia rimediata contro il Modena e che l’ha costretto a saltare il match di Bassano, ma oggi, o al massimo domani, dovrebbe tornare a lavorare con i compagni. Assieme al gruppo, ieri, oltre a De Risio c’era anche Neto Pereira, che sta smaltendo il fastidio al ginocchio accusato la settimana scorsa in Coppa. Ieri, prima della ripresa degli allenamenti, il tecnico ha tenuto a rapporto, in campo, i suoi giocatori, spronandoli a una maggior attenzione per evitare di commettere gli errori costati i due gol subiti a Bassano. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Corre, suda, lavora per tutta la seduta con i compagni. Sembra stare bene, la condizione non può essere ancora al top, ma Carlo De Risio è finalmente pronto a tornare in campo, dopo un’assenza lunghissima. Ben oltre quello che ci si poteva attendere. Adesso, però, sembra finalmente tutto alle spalle e quanto sia mancato De Risio al Padova lo sottolineano tutti gli addetti ai lavori ogni volta che si parla delle difficoltà del centrocampo biancoscudato. Già sabato contro la Feralpisalò, De Risio potrebbe tornare titolare, anche se una decisione definitiva verrà presa soltanto nei prossimi giorni, una volta terminata la settimana di lavoro. De Risio ieri è tornato a parlare e non ha voluto alimentare polemiche, anche se dietro le quinte nelle ultime settimane se ne sono dette di tutti i colori. «Sicuramente il recupero è stato più lungo del previsto — ha spiegato l’ex centrocampista della Juve Stabia — è stato un piccolo calvario ma la cosa importante è che oggi sono di nuovo con i compagni e rientro con il gruppo, sto bene e di questo sono contento». De Risio racconta gli eventi delle ultime settimane, spiegando come il problema alla caviglia fosse stato forse valutato in modo non corretto non appena presentatosi. «Ho avuto una forte distorsione alla caviglia sinistra — spiega — all’inizio si pensava che non fosse nulla di grave e quindi sono tornato in campo dopo dieci giorni, ma non stavo benissimo. Avevo bisogno di più tempo per recuperare forza e rimettermi a posto, sono stato a Cesena facendo un lavoro specifico tutto il giorno per rinforzare la caviglia. Ora sto bene e posso fare tutto». […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano 25, Parma e Reggiana 24 Venezia 23, FeralpiSalò, Pordenone e Sambenedettese 21, AlbinoLeffe, Gubbio e Padova 19, Santarcangelo 16, Ancona 12, SudTirol 11, Fano, Lumezzane*, Maceratese*, Modena e Teramo 10, Fano 7, Mantova 9, Forlì 4.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della dodicesima giornata: Lumezzane-Pordenone 0-1 (De Agostini (Pn) al 32′ pt), Modena-AlbinoLeffe 0-1 (Virdis (Al) al 17′ pt), Santarcangelo-Venezia 1-1 (Valentini (Sa) al 39′ st, Baldanzeddu (Ve) al 45′ st), SudTirol-Ancona 1-1 (Bariti (An) al 2′ st, Gliozzi (St) al 18′ st), Teramo-Mantova 0-1 (Zammarini (Mn) al 3′ st), FeralpiSalò-Maceratese 2-0 (Gerardi (Fs) al 8′ st, Bracaletti (Fs) al 41′ st), Parma-Gubbio 3-1 (Ferretti (Gu) al 10′ pt, aut. Burzigotti (Pa) al 19′ pt, Calaiò (Pa) al 1′ st, Nocciolini (Pa) al 4′ st), Bassano-Padova 2-1 (Grandolfo (Ba) al 4′ pt, Russo (Pd) al 11′ pt, Bianchi (Ba) al 2′ pt), Fano-Forlì 1-0 (Gualdi (Fa) al 15′ pt), Reggiana-Sambenedettese 2-0.
Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.