Dopo tre vittorie di fila si ferma la marcia del Padova. Fatali i sigilli incassati in avvio delle due frazioni, anche se sul gol di Grandolfo c’era un fallo in partenza ai danni di Dettori. Se nel primo tempo i biancoscudati hanno avuto comunque la forza di rimettere subito le cose a posto con Russo, nella ripresa non sono più riusciti a raddrizzare la gara, cambiando anche modulo (4-3-1-2), ma finendo per pagare la scarsa vena di molti interpreti. Alla fine non resta che masticare amaro, anche perché fallisce l’aggancio in classifica al Bassano, ora in vetta solitaria, mentre i biancoscudati sono ottavi in compagnia di Albinoleffe e Gubbio. Brevi si affida al solito undici: l’unica novità è Boniotti preferito a Tentardini e Fantacci sulla fascia mancina. Non c’è tempo per le schermaglie tattiche perché il Bassano parte a razzo. Tanto che dopo la deviazione di testa di Grandolfo, per i biancoscudati la gara si mette subito in salita. Falzerano in pressing su Dettori commette fallo, non è dello stesso avviso l’arbitro: pronto Formiconi ad impossessarsi della sfera e a pescare in area Grandolfo, abile nell’anticipo su Cappelletti e a depositare in rete. Incassato il colpo a freddo, il Padova ha il merito di non sbandare e in occasione del primo calcio d’angolo pareggia. Batte Emerson e la doppia trattenuta di Bizzotto su Cappelletti e di Bianchi su Mazzocco proprio sotto gli occhi dell’arbitro viene sanzionata con il penalty. Dal dischetto per la terza volta di fila (Reggiana e Santarcangelo in precedenza) si presenta Russo che battezza l’angolo alla sinistra di Bastianoni, bravo nella respinta, ma la palla torna a Russo che questa volta non perdona.
[…]Anche la ripresa è con partenza a handicap. Falzerano mette al centro, Madonna perde Bianchi, la prima conclusione ravvicinata è salvata da Bindi che non può niente sul secondo tentativo.
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)