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Ore 20.50 – (Il Piccolo) La trasferta di Tamai, che tra l’altro arriva dopo un deludente pareggio interno, non era forse la partita più adatta a un certo tipo di emergenze in casa alabardata, considerato il valore dell’avversaria (già sperimentato in Coppa Italia al Rocco, quando i tempi regolamentari finirono 0-0), ma una grande squadra deve saper dimostrare di superare anche gli ostacoli e i momenti difficili. E la Triestina è pronta a farlo, anche se dovrà fare a meno per squalifica del suo perno centrale che detta i tempi di gioco, ovvero quel Cecchi che sarà anche poco appariscente ma è fondamentale nell’economia del gioco alabardato. Aumenta dunque la curiosità per vedere come Andreucci affronterà il problema. Al momento, il maggior accreditato per sostituire Cecchi sembra Frulla, giocatore dalle caratteristiche diverse ma che si era cimentato in quel ruolo anche in precampionato. Un’altra possibile alternativa davanti alla difesa è Di Dionisio, che aggiungerebbe centimetri e prestanza fisica al settore, considerato il fatto che il meteo promette tanta pioggia e campo pesante domenica a Tamai. Ma ieri Di Dionisio non si è allenato causa febbre, e questa è un’ulteriore incognita sulle scelte in vista di domenica. […] Non va dimenticato infatti che in attacco mancherà l’infortunato Bradaschia, per cui è ovvio che in caso di schieramento a tre sarebbe Serafini a fare il trequartista dietro a Dos Santos e França. […]
Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Poche chiacchiere, adesso servono i punti». Poche chiacchiere, Emanuele Berrettoni torna titolare. Due frasi, una virgolettata e l’altra no. La prima l’ha detta ieri l’ex bambino prodigio della Lazio, sferzando l’ambiente; la seconda l’hanno pensata tutti dopo la gara con l’Ancona. Tocca al Berre presentare la partita di domani contro il Lumezzane. «In questo periodo siamo stati anche sfortunati – dice il 10 -. Non sono arrivati tanti risultati, ma le prestazioni ci sono state. Non è caduto il mondo. Abbiamo sbagliato più del dovuto, quello certamente, sia a livello individuale che di squadra». Con l’Ancona la partita è cambiata anche grazie all’ingresso di Berrettoni e Arma: «È vero, siamo stati più pericolosi nella ripresa, ma credo si sia trattato di un cambio nell’impostazione della squadra, che ha cercato più la vittoria rispetto al primo tempo. Chiaro che quando non gioco mi arrabbio. Uno con il mio carattere deve smettere, se non se la prende per una panchina. Sarebbe un problema se fossi tranquillo, senza alcun tipo di tensione. In quel caso mi preoccuperei. Ho ancora voglia di vincere e di arrabbiarmi, anche alla mia età. Ho pensato al ritiro, l’anno scorso, poi ho riflettuto: anche grazie alla mia compagna sono andato avanti, e adesso ho una gran voglia. Sono qui per far bene e vincere. Abbiamo un presidente ambizioso, chi è qui deve rispecchiare il suo modo di pensare». […]
Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «È la vita dell’allenatore di calcio – accetta lo scambio Bruno -. Io mi sento sotto esame sempre, sia quando vinco che, ovviamente, quando perdo. Ovvio che lo sia in questo momento. In entrambi i casi non cambia il mio metodo, costruito sulla cultura del lavoro». Altri tecnici, in altri tempi, a Pordenone, sarebbero stati a rischio. Tedino in questo momento attinge a piene mani dalla credibilità giustamente accumulata nei 15 mesi precedenti. «Più che altro la mia credibilità poggia sulle 10 ore come minimo di lavoro quotidiano che assieme al mio staff garantisco al Pordenone. Il presidente è venuto al De Marchi due volte questa settimana, ha assistito agli allenamenti, ci ha rincuorato e a me – riesce a scherzare Tedino – ha pure proposto il rinnovo del contratto sino al 2027». […]
Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Anche la seduta di ieri pare aver dato delle indicazioni chiare. Può succedere di tutto, anche perché deve ancora essere sostenuta la rifinitura (stamattina alle 10 a porte chiuse), ma salvo sorprese il Pordenone andrà a giocare a Lumezzane col 4-4-2. Nell’allenamento pomeridiano, dopo una fase di riscaldamento e alcune situazioni offensive e difensive provate per reparti, nella partita a campo ridotto Tedino ha assegnato le casacche agli undici visti nel lavoro di mercoledì pomeriggio. Quindi, davanti a Tomei, nella difesa a quattro c’erano Pellegrini, Ingegneri, Stefani e De Agostini; in mezzo al campo Burrai e Misuraca e sugli esterni Martignago e Cattaneo; davanti la coppia-gol composta da Berrettoni e Arma. Forse l’unico ballottaggio potrebbe esserci sulla fascia destra, con Pellegrini a sprintare col rientrante Semenzato per la maglia. Sulla linea mediana, poi, Misuraca sembra nettamente in vantaggio su Suciu come compagno di reparto di Burrai. […]
Ore 18.50 – (Messaggero Veneto) «Rispetto le scelte del mister, sempre, ma se io non gioco mi incazzo. Se accettassi con passività le scelte sarebbe giunta l’ora di ritirarsi». Prima fase a effetto. Quindi la seconda: «Certo che ho voglia di sbloccarmi, non vado in gol da più di un mese: ho segnato solo due reti, dovrei fare di più». E poi ci si chiede perché certi giocatori sono sempre in auge e perché sono sempre loro a disputare campionati di altissimo livello. Il Pordenone ha la fortuna di avere alla sue dipendenze un leader, oltre che un attaccante di assoluto spessore, come Emanuele Berrettoni. A poche ore dal match di Lumezzane, il 35enne attaccante laziale scuote se stesso e la squadra, con l’obiettivo di andare a prendere quei tre punti che mancano dalla sfida con il Venezia del 1° ottobre. «Siamo a 4 lunghezze dalla vetta – dice – il campionato è lungo, ma è giunto il momento di tornare al successo». Pordenone reduce da 2 punti in 4 partite. Cos’è successo? «Arriviamo da un periodo di risultati un po’altalenante: non è successo nulla di drammatico, ma allo stesso un ruolino di marcia così non va bene. Nelle ultime gare in caso siamo stati sfortunati, le avevamo interpretate nella maniera giusta. Con l’Alto Adige invece ci ha condizionato l’espulsione: in questo girone regna l’equilibrio, un uomo in meno lo paghi. Di sicuro abbiamo sbagliato più del dovuto, quindi dobbiamo fare in modo di evitare di commettere un’altra volta degli errori». Lei e Arma, salvo sorprese, sarete di nuovo titolari: con voi due sabato scorso la partita è cambiata… «Le cifre dicono che io e Rachid siamo due giocatori importanti, inutile nascondersi. Però credo che la gara non sia svoltata per la nostra presenza. Abbiamo iniziato il secondo tempo con un modulo più offensivo e, complice il calo dell’Ancona, la gara si è incanalata su altri binari». […]
Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Inzaghi non rischia Domizzi, Venezia a Santarcangelo senza il suo leader. A quella del solito Fabiano (riprenderà a correre la prossima settimana) si aggiunge nuovamente l’assenza del capitano arancioneroverde, che il tecnico lagunare non convocherà per i 90′ di domani pomeriggio (ore 14.30) in terra romagnola. «Non ci sono lesioni ma Domizzi si trascina da un po’ un problema muscolare che vogliamo superi al meglio e nei tempi giusti, possibilmente in tempo per la sfida di sabato prossimo al Penzo col Sudtirol – il piano-recupero fissato da Pippo Inzaghi -. L’importanza di Domizzi è nota ma preferisco si metta a posto, anche perché Cernuto e Malomo danno ampie garanzie. Chi giocherà con Modolo? Uno dei due, l’altro sarà titolare in Coppa Italia a Bolzano». Martedì prossimo il Venezia farà visita al Sudtirol (ore 14.30) per cercare il pass per l’ottavo di finale con la Reggiana, Inzaghi però ha in testa solo il Santarcangelo. «Già nel 2-2 di agosto in coppa ci eravamo reso conto che l’avversario è tosto, si difendono in dieci dietro la linea della palla e ripartono in contropiede. Noi siamo in costante crescita e in ottima condizione fisica, però dovremo avere pazienza. Certo vogliamo vincere, per cavalcare l’entusiasmo della gente e restare primi, a prescindere dai risultati degli scontri diretti (Bassano-Padova, Parma-Gubbio e Reggiana-Sambenedettese, ndr) di giornata». […]
Ore 17.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tra campionato e Coppa Italia. Sette giorni impegnativi per il Venezia, atteso da tre partite ravvicinate: domani la sfida a Santarcangelo in campionato per difendere la vetta della classifica e martedì l’impegno in coppa Italia con il SudTirol, avversario che gli arancioneroverdi affronteranno anche in campionato il sabato successivo. La squadra di mister Pippo Inzaghi però si vuole concentrare su una partita alla volta: testa quindi rivolta alla trasferta in Emilia Romagna, contro un avversario già «testato» nella fase a gironi della Coppa Italia (si giocò il 21 agosto e finì 2-2). Contro i gialloblù, Inzaghi però dovrà fare quasi sicuramente a meno di capitan Maurizio Domizzi, per un risentimento muscolare: il difensore sarà tenuto a riposo sia in campionato che in Coppa, con Cernuto pronto a prendere il suo posto in mezzo alla difesa. Per il resto tutto il gruppo a disposizione, ad eccezione di Fabiano e Stulac. […]
Ore 17.20 – (La Nuova Venezia) «Conosciamo bene il Santarcangelo, campo insidioso, non ci dimentichiamo che stavano per buttarci fuori dalla Coppa Italia». Filippo Inzaghi alza la guardia, nessun rilassamento dopo aver affrontato il Bassano, i romagnoli vincono poco (3 successi), ma non perdono quasi mai (2 sconfitte), anche se i due passi falsi sono arrivati con Bassano (0-4) e Padova (1-2). Venezia terza veneta per completare il tris, Venezia a Santarcangelo senza Maurizio Domizzi. «Non c’è niente di grave, meglio non rischiarlo per consentirgli di guarire completamente dal problema muscolare e averlo a pieno regime tra una settimana». È pronto Cernuto, più che Malomo, ad affiancare Modolo, mentre Garofalo sta smaltendo il colpo al piede. «Il Santarcangelo ha fermato Parma e Reggiana», ha aggiunto il tecnico, «stava vincendo a Pordenone a 5’ dalla fine segnando 3 gol, ha battuto la Feralpisalò. Risultati che confermano la compattezza della squadra di Marcolini, che pratica un 5-3-2 con quasi tutti gli uomini dietro al pallone, che ci concederà pochissimi spazi, puntando a farci del male nelle ripartenze. Non dovremo avere fretta nel voler sbloccare il risultato. Stiamo giocando bene, ne ho avuto la riprova, anche se lo sapevo, rivedendo la partita con il Bassano. Noi creiamo tante occasioni, giochiamo a ritmi alti, proponiamo 4 punte, magari servirebbe un briciolo di buona sorte in più, vista la lunga serie di pali e traverse colpiti nelle ultime partite». […]
Ore 16.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Trapani Adejo e Raicevic saranno disponibili: niente da fare per D’Elia, Galano e Fabinho. Pierpaolo Bisoli anche in Sicilia sarà costretto a rinunciare a giocatori importanti, ma pare aver già scelto lo schieramento con cui affrontare la squadra di Cosmi. Anche ieri il tecnico dei berici ha provato un nuovo modulo con tre difensori (Adejo, Esposito e Bogdan) e due esterni con Pucino a destra e Zivkov a sinistra. In mediana Urso, Signori e Siega si contendono due maglie, con Bellomo che è l’unico che pare sicuro di far parte dell’undici titolare. In attacco con Raicevic ci sarà Vita ma Giacomelli è pronto a subentrare. Un match molto delicato in cui nessuna delle due contendenti può permettersi di perdere. «La classifica parla chiaro – precisa il doppio ex Daniele Martinelli – e una situazione del genere non me la sarei aspettata per nessuna delle due formazioni». […]
Ore 16.20 – (Giornale di Vicenza) «Dovete sincronizzarvi con il mio orologio!»: sono le 15 e due minuti, Pierpaolo Bisoli è già a centrocampo e richiama la puntualità degli ultimi che arrivano di corsa. Inizia così l’ultima seduta a Isola prima della rifinitura di questa mattina (alle 9.30) sul sintetico di Grisignano. Con D’Elia e Fabinho che hanno lavorato a parte assieme allo squalificato Rizzo, a non scendere in campo è stato Galano che si è sottoposto alle solite terapie. In vista di Trapani Bisoli ha proposto un’ulteriore variante del 3-5-2 visto finora in settimana, ovvero il 3-4-2-1: se la linea difensiva è stata schierata con Adejo, Esposito e Bogdan, Pucino e Zivkov hanno agito come esterni di centrocampo con la coppia Urso-Signori in mezzo. A sostegno dell’unica punta – Raicevic – hanno agito Vita e Bellomo. […]
Ore 15.50 – (Giornale di Vicenza) «Una finale»: così il centrocampista del Trapani Luca Nizzetto ha definito la partita di domani contro il Vicenza dal punto di vista dei granata siciliani. La formazione di Cosmi, ultima in classifica, in questo confronto diretto si gioca la possibilità di centrare il sorpasso ai danni dei biancorossi, che li precedono di appena un punto, e rilanciarsi così nella difficile corsa verso la salvezza.Il tecnico non varierà nulla nell’assetto tattico della sua squadra: anche nell’amichevole di metà settimana, vinta contro la Primavera per 5-0, il Trapani si è sempre schierato secondo quel 3-5-2 che rappresenta la propria consolidata identità di gioco; lo stesso modulo che l’allenatore biancorosso, Pierpaolo Bisoli, pare intenzionato a contrapporre agli avversari, impostando dunque specularmente la “partita a scacchi” con il suo collega.Se in casa biancorossa si lamentano diverse assenze di rilievo (Galano, D’Elia, Fabinho per infortunio, oltre allo squalificato Rizzo), anche i siciliani contano più di un indisponibile: oltre a Raffaello, Coronado, Rizzato e Balasa, nella partitella con la Primavera l’attaccante De Cenco, autore di una tripletta nel test di allenamento e spesso inserito da Cosmi come primo cambio in attacco nelle gare di campionato, è uscito per un affaticamento muscolare che lo mette in dubbio.
Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) La partita doppia di Daniele Martinelli diventa innanzitutto la sua partita del cuore non più solo una questione di mera contabilità. Anche se 8 anni consecutivi di milizia biancorossa chiamano numeri importanti, 250 presenze e 6 reti al netto dei gettoni di Coppa Italia. Mentre il biennio a Trapani racconta di 33 gare coi granata, comunque i due club di maggiore militanza per lui. […] Trapani-Vicenza è già duello delicatissimo. Si aspettava una partenza del genere da parte di entrambe?«Sinceramente no. Ma Trapani ha patito il contraccolpo della serie A sfumata lo scorso giugno all’ultimo respiro. Dopo subentra la delusione e se non arrivano di nuovo i risultati poi si fa fatica. Prendo a esempio la sfida col Cittadella in casa: match dominato, loro che segnano al primo tiro in porta, ti crolla il mondo addosso. Dopo riprendersi è dura anche perchè le aspettative della gente all’indomani del campionatone precedente sono molto alte e non si accetta l’attuale posizione. Quanto al Vicenza l’ho visto live solo a Chiavari con l’Entella e non è stata proprio la sua migliore partita. Poi l’ho guardato in tv. Lì in estate è cambiato tantissimo, non solo la proprietà. Anche tanti giocatori sono partiti, si sapeva che sarebbe stato un torneo di sofferenza, ma francamente, al pari del Trapani, nemmeno io immaginavo così tanto…». E quindi come si mette?«Si mette che secondo me tutte e due hanno gli uomini per risalire la corrente, anche perchè il livello di questa B è più modesto del solito. Però attenzione: d’accordo che il campionato dopo è ancora lungo ma già domani inzia a pesare tanto. Perchè la regola è una sola: vietato farsi staccare in classifica. Finchè si rimane in scia rimediare è possibile, se si resta indietro di qualche punto, poi affiora sfiducia, si abbassa l’autostima e anche se possiedi qualità poi non ce la si fa più a raddrizzare la baracca. Perciò gambe in spalla da adesso».- Visto il Bassano?«Come no. La società ogni anno ha il merito, pur con investimenti saggi e oculati, di saper scegliere e indovinare le persone, prima ancora dei giocatori. La loro forza è quella».
Ore 14.50 – (Gazzettino) Lauria pronto a lasciare il Campodarsego a dicembre? È una voce che da qualche giorno circola nell’ambiente, e si è fatta sempre più insistente tanto da indurre il club a intervenire per stopparla definitivamente. «Ho sentito anch’io di un interessamento della Triestina – afferma il direttore generale Attilio Gementi – ma è fantacalcio che Lauria possa andare via. È un giocatore molto importante per la nostra squadra ed è assolutamente incedibile. Da quello che ci risulta il ragazzo è contento con noi, e mi ha detto di non voler cambiare aria». La parola all’interessato: «Una voce antipatica perché non ho mai chiesto alla società di voler andare via, tanto più che quando prendo una decisione sono il primo a comunicarla al club. E mi è dispiaciuto che in questi ultimi giorni tra addetti ai lavori ed ex compagni mi abbiano chiamato in tanti per chiedermi se era una cosa vera. Io, ribadisco, non ho mai chiesto di partire e al Campodarsego non è mai arrivata un’offerta. Sono un giocatore di questa squadra e andiamo avanti insieme. Poi il mercato è sempre imprevedibile, ma non ho mai detto di volermene andare».
Ore 14.20 – (Mattino di Padova) Un uomo per tutte le stagioni. O, meglio, per tutte le posizioni. Perché, approdato al Cittadella nell’estate 2014 per giocare da esterno, tutto dribbling e cross, Andrea Schenetti ormai da due stagioni si è riciclato mezz’ala, indossando il nuovo abito disegnato per lui da Venturato nel centrocampo a rombo granata. Con 11 presenze su 12 partite possiamo ritenerla uno dei fedelissimi del tecnico di Atherton. Lo confessi, le capita mai di andare in confusione tra una posizione e l’altra? «No», sorride il 25enne centrocampista milanese, cresciuto calcisticamente nelle file rossonere. «L’importante è stare bene fisicamente, e poi il mister ci dà sempre molte indicazioni sulle cose da fare in campo». Ha nostalgia di quando era più libero di sgroppare in fascia? «Ho iniziato la carriera da ala, ma mi piace questo ruolo, ormai la ricopro da tempo e mi ci trovo bene, anche se ci sono più compiti in copertura. E non è un problema nemmeno se Venturato mi chiede di giocare sulla trequarti in alternativa a Chiaretti, i movimenti li conosco. È un’alternativa in più, anche perché dobbiamo tener conto di quanto il campionato di Serie B sia lungo: avere più opzioni è utile». E sarà utile anche domani pomeriggio contro la Salernitana. Busellato, assieme a Donnarumma “ex “della partita, ha dichiarato che la sua squadra vi affronterà a viso aperto. Tolto il Brescia, gli avversari venuti al Tombolato non hanno mai avuto, però, troppo riguardo ad arroccarsi in dieci dietro alla linea della palla… «Non so che tipo di partita vorrà disputare la Salernitana, noi ci stiamo preparando sia per un avversario aggressivo sia per uno più chiuso. Quel che è sicuro è che sarà una sfida difficile. Davanti troveremo una squadra che ha buone individualità e sarà motivata anche dalla voglia di riscattarsi e cancellare il malumore che serpeggia fra i suoi tifosi». […] Avete acquisito una nuova consapevolezza? «Quando sei in alto in classifica, ti rendi conto che è bello rimanerci. Il primo obiettivo è comunque quello di arrivare ai 50 punti, che garantiscono la salvezza. Poi, alla fine del girone d’andata, tireremo le somme e, se saremo ancora lì, valuteremo quali prospettive ci sono». Il Cittadella ha sorpreso molti osservatori esterni. E lei, da cosa è rimasto stupito in questo avvio di stagione? «Non dal Verona, che è la squadra più attrezzata, per organico, qualità ed esperienza. La sorpresa è l’Entella, che ha un’ottima rosa, ma non era tra le favorite: sta giocando molto bene».
Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Dici Luigi Nasca e subito si drizzano le orecchie dei tifosi granata. Considerati i precedenti con l’arbitro di Bari, designato per la gara con la Salernitana, non c’è da stare allegri: 11 gli incroci, con un bilancio di 2 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. E, fra queste, alcune hanno lasciato il segno: come non citare le due con la Reggina al Tombolato nel 2011 (due rigori contro) e nel maggio del 2013, con il gol dell’1-1 convalidato nonostante un “mani” di Di Michele? Ma fece discutere già un Frosinone-Cittadella (2-1) del dicembre 2009, per non parlare del gol annullato a Stanco in Cittadella-Ternana (0-0) a fine 2015. A proposito di arbitri: per la terza giornata di fila Marinelli di Tivoli rimarrà a riposo: la sciagurata direzione di Cittadella-Ascoli, evidentemente, qualche segno l’ha lasciato. […]
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto) Il Cittadella aspetta la Salernitana, che ha anticipato di un giorno la partenza e che oggi si allenerà nel padovano. Nella lista dei convocati non figura il brasiliano Luiz Felipe, alle prese con un fastidioso problema alla caviglia destra, assenti anche Michele Franco e Drilon Cenaj per scelta tecnica. Regolarmente aggregati, invece, Massimo Coda e Gigi Vitale che restano in forte dubbio. Venturato è sempre più orientato a schierare subito Kouamé accanto a Litteri, che vivrà la seconda partita consecutiva da ex.
Ore 13.10 – Vigilia di Bassano-Padova e parola, come sempre, a Oscar Brevi: “Sarà una gara diversa rispetto alla Coppa ma non fa mai male vincere. Loro sono primi, noi siamo vicini, andremo a giocarcela. Anche il Padova sarà agguerrito, loro cambieranno molto e la partita sarà diversa. In campionato di solito si da qualcosa di più. Neto? Non è niente di serio, anche se non sarà disponibile. sempre Antinier? Sta bene e Favalli non sarà convocato. La squadra ha cercato di crescere col lavoro, è normale che più passa il tempo più i concetti vengono compresi. Dobbiamo tenere alta la concentrazione e avere l’atteggiamento giusto che è fondamentale. I segnali sono positivi e abbiamo ancora margini di miglioramento. Adesso inizia un ciclo difficile, ma siamo li anche noi, finora i valori sono molto simili e c’è molto equilibrio. I dettagli possono fare la differenza. Gli scontri diretti del week end ? Adesso non stiamo tanto a guardare le altre perché mancano troppe partite. Non sono punti determinanti, noi dobbiamo guardare a noi stessi, il resto sono valutazioni che si possono fare più avanti. Filipe? Lo stiamo valutando, le sue caratteristiche a questa squadra un po’ mancano. I novanta minuti di Coppa hanno dato buone risposte, vediamo se farlo partire dall’inizio o per un eventuale subentro. Alternative a Favalli ce ne sono, soluzioni ne abbiamo, ma chi ha giocato ha sempre dimostrato il suo lavoro. Vincere a Bassano potrebbe dare una scossa, ma noi cerchiamo sempre di fare il massimo, se riusciamo a dare continuità di risultati alla lunga paga. Il Bassano è una squadra organizzata, brava quando lavora su spazi aperti e va gestita bene la palla e i particolari. Hanno due soluzioni di modulo diverso, contano le caratteristiche. Possono usare sia il 4-4-2 sia il 4-3-1-2. È una partita che va giocata anche sui duelli individuali”.
Ore 13.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 12.50 – Qui Guizza: ultime battute dell’allenamento.
Ore 12.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2.
Ore 12.10 – Qui Guizza: spiccano le assenze di Favalli e Neto Pereira, mentre torna in gruppo Altinier.
Ore 11.50 – Qui Guizza: termina solo ora la lunga seduta video, Biancoscudati in campo per la rifinitura.
Ore 11.20 – Qui Guizza: seduta video per i Biancoscudati.
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Bassano cresce l’attesa per il derby di domani al Mercante con il Padova. «Non abbiamo paura di niente e di nessuno — dice Giovanni Formiconi — ma rispettiamo ogni avversario. Più che mai il Padova, che sta vivendo un buon di forma e di risultati. Hanno allestito una formazione importante, è una squadra competitiva». Insomma le premesse per un pomeriggio di calcio divertente e spettacolare ci sono tutte: l’antipasto di Coppa Italia all’Euganeo ha regalato un primo assaggio di quello che potrebbe accadere domani.
Ore 10.30 – (Giornale di Vicenza) Si può essere formichina e amministrarsi al centesimo. Oppure si può fare il Formiconi e non risparmiarsi mai, buttarsi istintivamente oltre qualunque ostacolo, svuotare il serbatoio della benzina a suon di corse e rincorse, raschiare il fondo del barile e consumare anche quello. Giovanni Formiconi è tutto questo: solo lui all’esordio con la Reggiana e la rete dell’atroce pareggio incassato al 93′ poteva un minuto più tardi catapultarsi nuovamente nell’area avversaria, seminare avversari e propiziare l’assalto del 2-1 liberatorio al fotofinish. E sempre lui a Lumezzane, con la corsia spianata verso la porta avversaria poteva inciampare come un bimbo dell’asilo mandando in malora l’occasione del vantaggio.A un giocatore del genere si può imputare qualunque cosa ma mai la capacità di spendersi oltre ogni limite, che poi è il tratto distintivo per il quale la gente adotta un proprio beniamino. […] «Ed io abbracciando senza esitazioni il giallorosso questa estate ho compiuto la scelta migliore che potessi fare – confessa – sono proprio felice a 360 gradi per tutto: risultati, ambiente, compagni, società, città. Il primato in classifica per me è gioia, non responsabilità e tantomeno ossessione. Sono quelli che devono vincere per forza che lo vivono male, non noi. Eppoi non c’è il rischio che il primo posto possa darci alla testa – sottolinea – in un campionato perennemente sul filo come questo non serve neanche perdere per scendere in graduatoria. Bastano due pareggi e da primo ti ritrovi quinto o sesto, guardate quello che è accaduto al Pordenone. Perciò noi teniamo i piedi sempre belli aderenti al suolo. Il Padova? Lo ritengo tra le primissime per valori tecnici assieme a Reggiana e Venezia, le mie due favorite. Ha costruito una gran squadra e difatti mi aveva stupito la sua falsa partenza, ora con 4 vittorie di fila sta mostrando il suo reale formato». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Altinier precauzionalmente ai box per qualche linea di febbre accusata mercoledì sera, Favalli in forte dubbio, mentre Filipe si candida per un posto da tiotolare dopo avere superato a pieni voti l’esame in Coppa Italia. […] «Sto effettuando – spiega Filipe – lavori specifici, il dolore non è ancora andato via del tutto, ma sto molto meglio tanto da essere riuscito a disputare una partita intera senza sentire tutto il male che accusavo prima. Adesso devo mettermi a posto con il fiato e con le gambe perché non è facile giocare senza allenarsi, ma posso dire di vedere la luce in fondo al tunnel». […] Dopo lo stop, il brasiliano è tornato in campo nelle gare con Teramo, Sambenedettese e Reggiana, salvo poi fermarsi di nuovo fino appunto a martedì. È lì che abbiamo visto il vero Filipe? «Sono venuto al Padova per mettere a disposizione le mie qualità, e se posso farlo con entrambi i piedi è meglio. Voglio solo stare bene e aiutare i compagni, pronto a prendermi la mia parte di responsabilità, come ce l’abbiamo tutti. Ora che vedo la luce, non voglio fermarmi più. Sabato conto di esserci, anche se le scelte spettano al tecnico. Ci attende una gara molto dura, ma anche il Bassano ha capito che è difficile batterci».
Ore 10.00 – (Gazzettino) Un aggiornamento sulle vicende biancoscudate e sulla questione Plebiscito. Questo il piatto forte dell’incontro andato in scena un paio di giorni fa tra il presidente Bergamin, l’amministratore delegato Bonetto e il sindaco Bitonci. Nell’occasione la proprietà del club ha sondato il terreno per capire la tempistica relativa agli interventi da effettuare al Plebiscito, che sarà il nuovo stadio di casa in vista dell’inizio del prossimo campionato. Il motivo è semplice: se malauguratamente non fosse pronto per quella data, potrebbe essere un problema giocare all’Euganeo visto che a luglio sarà teatro di alcuni concerti, con conseguente disagio per il tappeto verde. Intanto, proprio a riguardo del terreno di gioco, l’amministrazione comunale ha stanziato 14.566 euro in favore della società agricola Vivai Gardin per la rigenerazione del manto erboso del Plebiscito associata al miglioramento dello stato granulometrico del suolo. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Positivo è che questa volta, a differenza dell’anno scorso, nonostante la sua assenza la squadra sia riuscita a reagire. «Forse ciò significa che quella di quest’anno è una squadra più completa. Sicuramente l’ultimo mese è stato particolare, ma anche nei momenti difficili la società, lo staff tecnico e la squadra hanno saputo soffrire sapendo che il valore c’era e si trattava soltanto di tirarlo fuori. Alla fine la forza del gruppo si è vista, e anche se dobbiamo migliorare ancora tanto, almeno abbiamo trovato i risultati che ci mancavano. Io, del resto, sono uno come tutti gli altri, un giocatore che deve dire la sua e dare una mano. Non mi sento imprescindibile, qui c’è spazio e bisogno di tutti». […] Miglior attacco il Bassano, con 22 reti fatte, contro la miglior difesa del Padova, solo 8 subìte: un bel banco di prova. «Mi aspetto una bella partita, credo che loro giocheranno un buon calcio come al solito, ma noi stiamo attraversando un momento positivo e cercheremo di allungarlo il più possibile. Le prossime 5 gare con Bassano, FeralpiSalò, Parma, Venezia e Pordenone potrebbero dare una svolta al campionato: a inizio dicembre forse capiremo veramente dove possiamo arrivare». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dice di essere solo «uno come gli altri», non gli piace l’etichetta di «imprescindibile». Eppure fino a San Benedetto del Tronto non ci sarebbe stato nessun biancoscudato a pensarla in modo diverso. Ora Neto Pereira, il capitano del Padova, anche se a piccoli passi e facendo lo slalom tra qualche intoppo di troppo, sta per tornare. […] «Martedì mi sono preso un bello spavento», ammette Neto Pereira, di nuovo con il sorriso. «Ma è andata bene: non c’è niente di grave, posso continuare a lavorare tranquillamente». Cosa le è passato per la testa in quel momento? «Ho sentito una fortissima fitta al ginocchio e ho preso subito paura. Era la mia prima partita dopo l’intervento, e il timore di una ricaduta è stato grande. Fortunatamente il problema non c’entrava nulla con il menisco ed è stato un grande sollievo sapere di non aver toccato l’articolazione operata, ma che si trattava di una semplice infiammazione». […] Non sarebbe forse il caso, adesso, di procedere con maggiore cautela? «Mi sono fatto una puntura per lavorare un po’ con il dolore, mi dà ancora fastidio, ma dovrò imparare a conviverci. Il ginocchio è ancora un po’ “impastato”, il medico mi aveva avvertito che all’inizio avrebbe potuto capitare, e forse anche per questo mi è emersa questa piccola infiammazione».
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Difficile vederlo in campo dal primo minuto a Bassano, ma ieri era un piacere osservarlo già impegnato al massimo della potenza ad allenarsi con i compagni di squadra a due giorni dall’uscita di scena in Coppa Italia fa un certo effetto. Neto Pereira corre, scatta, tira e si allena regolarmente, la fitta al ginocchio avvertita nell’antipasto di Coppa Italia contro i giallorossi sembra già un ricordo. Presto per dire se sia tutto a posto, le tendiniti sono questioni delicate e l’età del capitano induce alla massima prudenza. Anche perché, a onor del vero, di infortuni gestiti male a Padova (De Risio e Filipe su tutti) ormai ce n’è già stato più di uno. […] Neto torna con la mente a Bassano-Padova dello scorso campionato, partita che avrebbe potuto regalare ai biancoscudati una chance concreta di agganciare i playoff all’ultima giornata. «Penso che sarà un Bassano diverso rispetto a quello visto in Coppa Italia — ammette il capitano — loro sono una squadra molto forte e che gioca bene. Lo hanno fatto spesso, vincere giocando un buon calcio propositivo e questo fa loro onore. Ma noi abbiamo ancora nella mente quella partita in cui avremmo potuto vincere in pieno recupero e sul contropiede successivo abbiamo perso. Se quel tiro di Petrilli fosse entrato a quest’ora staremmo qui a parlare di un’altra storia. In ogni caso dobbiamo concentrarci sul presente e sulla nostra classifica, che adesso è buona. Rispetto all’anno scorso stiamo andando forte ma il campionato è ancora lungo». […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano e Venezia 22, Parma, Reggiana e Sambenedettese 21, Gubbio e Padova 19, FeralpiSalò e Pordenone 18, AlbinoLeffe 16, Santarcangelo 15, Ancona 11, Lumezzane*, Maceratese*, Modena, SudTirol e Teramo 10, Fano 7, Mantova 6, Forlì 4.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati dell’undicesima giornata: Sambenedettese-FeralpiSalò 1-0 (Mancuso (Sa) al 20′ st), Forlì-Santarcangelo 1-1 (Sereni (Fo) al 2′ st, Cori (Sa) al 32′ st), Mantova-Reggiana 2-3 (Nolé (Re) al 20′ pt, Caridi (Mn) al 44′ pt, Bovo (Re) al 12′ st, Rozzio (Re) al 23′ st, Marchi (Mn) al 50′ st), Pordenone-Ancona 0-0, Venezia-Bassano 1-1 (Pederzoli (Ve) al 23′ pt, Pasini (Ba) al 11′ st), Fano-Parma 0-1 (Calaiò (Pr) al 41′ st), Padova-Modena 1-0 (Alfageme (Pd) al 32′ pt), Gubbio-Teramo 1-5, AlbinoLeffe-SudTirol 2-0. Rinviata Maceratese-Lumezzane.
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Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.