Cittadella-Salernitana, Schenetti: “Alla fine del girone d’andata tireremo le somme! E se…”

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Un uomo per tutte le stagioni. O, meglio, per tutte le posizioni. Perché, approdato al Cittadella nell’estate 2014 per giocare da esterno, tutto dribbling e cross, Andrea Schenetti ormai da due stagioni si è riciclato mezz’ala, indossando il nuovo abito disegnato per lui da Venturato nel centrocampo a rombo granata. Con 11 presenze su 12 partite possiamo ritenerla uno dei fedelissimi del tecnico di Atherton. Lo confessi, le capita mai di andare in confusione tra una posizione e l’altra? «No», sorride il 25enne centrocampista milanese, cresciuto calcisticamente nelle file rossonere. «L’importante è stare bene fisicamente, e poi il mister ci dà sempre molte indicazioni sulle cose da fare in campo». Ha nostalgia di quando era più libero di sgroppare in fascia? «Ho iniziato la carriera da ala, ma mi piace questo ruolo, ormai la ricopro da tempo e mi ci trovo bene, anche se ci sono più compiti in copertura. E non è un problema nemmeno se Venturato mi chiede di giocare sulla trequarti in alternativa a Chiaretti, i movimenti li conosco. È un’alternativa in più, anche perché dobbiamo tener conto di quanto il campionato di Serie B sia lungo: avere più opzioni è utile». E sarà utile anche domani pomeriggio contro la Salernitana. Busellato, assieme a Donnarumma “ex “della partita, ha dichiarato che la sua squadra vi affronterà a viso aperto. Tolto il Brescia, gli avversari venuti al Tombolato non hanno mai avuto, però, troppo riguardo ad arroccarsi in dieci dietro alla linea della palla… «Non so che tipo di partita vorrà disputare la Salernitana, noi ci stiamo preparando sia per un avversario aggressivo sia per uno più chiuso. Quel che è sicuro è che sarà una sfida difficile. Davanti troveremo una squadra che ha buone individualità e sarà motivata anche dalla voglia di riscattarsi e cancellare il malumore che serpeggia fra i suoi tifosi».

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Avete acquisito una nuova consapevolezza? «Quando sei in alto in classifica, ti rendi conto che è bello rimanerci. Il primo obiettivo è comunque quello di arrivare ai 50 punti, che garantiscono la salvezza. Poi, alla fine del girone d’andata, tireremo le somme e, se saremo ancora lì, valuteremo quali prospettive ci sono». Il Cittadella ha sorpreso molti osservatori esterni. E lei, da cosa è rimasto stupito in questo avvio di stagione? «Non dal Verona, che è la squadra più attrezzata, per organico, qualità ed esperienza. La sorpresa è l’Entella, che ha un’ottima rosa, ma non era tra le favorite: sta giocando molto bene».

(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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