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Ore 21.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Premesso che nessuno, nemmeno il presidente Lovisa ci impone di vincere il campionato – ha premesso Tedino -, è vero che ottobre sembra averci ridimensionato. In realtà non siamo nemmeno stati fortunati. Con Maceratese e Ancona avremmo meritato di vincere e con 4 punti in più saremmo ancora lì, con le prime». Si parla di Pordenone in crisi. «Questo è un campionato equilibrato in cui bastano due partite per cambiare radicalmente la situazione in positivo o in negativo. I numeri dicono che abbiamo fatto 2 punti nelle ultime 4 gare, ma la prestazione del secondo tempo con l’Ancona durante la quale abbiamo costruito una mezza dozzina di palle gol mi dicono che la squadra è viva. Ci siamo trovati davanti un portiere (Scuffia, ndr) in giornata di grazia. Sul piano dell’impegno e delle occasioni costruite non posso certo lamentarmi. Anzi, ho fatto i complimenti ai ragazzi. Se continueremo con questo impegno e con il lavoro intenso durante la settimana torneremo presto a farci valere». […]
Ore 21.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Contro l’Ancona Tedino ha finalmente utilizzato uno dei suoi pianisti (lui oltre a tutto ne ha due soli) più noti in Italia e amati a Pordenone: Luca Cattaneo. L’ha relegato però sulla fascia mancina (poi a destra) e per fargli spazio ha lasciato fuori l’altro pianista: Emanuele Berrettoni. Non sono stati pochi, sempre fra i più vecchi, coloro che in tribuna hanno evocato Ferruccio Valcareggi (con tutto il rispetto) che non riusciva a schierare insieme in Nazionale Rivera e Mazzola. «Si vince di squadra», ripete sempre Tedino. Il gruppo prima di tutto. In questo ultimo mese per spiegare 2 pareggi e 2 sconfitte in campionato e l’eliminazione dalla coppa Italia ha però aggiunto: «Paghiamo gravi errori dei singoli». […] «Per fare bene – è un’altra delle frasi di Tedino – dare il 100 per cento non basta. Bisogna fare di più». Vero. Se ogni ramarro dà più del 100 per cento e segue le indicazioni del tecnico il Pordenone ha ottime possibilità di vincere anche contro i marziani (vedi il match di quest’anno con il Venezia). Non è umano però che il livello di un gruppo sia al di sopra del 100 percento per 38 partite. Lo ha confermato l’ottobre neroverde. È in momenti in cui gli ingranaggi non girano più che non si può rinunciare a chi può risolvere le partite con una deliziosa pazzia. I solisti non vanno lasciati in platea o confinati ai margini dell’orchestra. Devono suonare per la gioia di ascolta o (fuori metafora) guarda. Ti puoi privare dell’assolo se la sinfonia è perfetta. Se non lo è perchè qualcuno stona, solo i virtuosismi dei pianisti sulla tastiera ti possono salvare e scatenare l’ovazione del pubblico. Gli altri che si carichino il piano in spalla.
Ore 20.50 – (Messaggero Veneto) Se il Pordenone non ha vinto, al cospetto dell’Ancona, il motivo non va cercato negli assenti. Di sicuro però disporre di tutti gli uomini è una situazione ideale e così Tedino può stare tranquillo in vista del Lumezzane. Sabato prossimo, infatti, con i bresciani il tecnico del Pordenone ritrova Semenzato e Burrai, che hanno scontato la giornata di squalifica rimediata dopo l’espulsione con l’Alto Adige. Non solo: potrebbe rivedersi almeno in panchina Matteo Buratto, che la scorsa settimana ha iniziato ad allenarsi in campo (seppur a parte), mentre Rachid Arma è pienamente recuperato e torna a lavorare con il gruppo da oggi. […]
Ore 20.40 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone benedice un aspetto: che il mese di ottobre è finito. Sono stati solo 5 i punti ottenuti negli ultimi trenta giorni, una media da zona calda della classifica. Solo Mantova (1), Forlì (2), Lumezzane (3) e Albinoleffe (4) hanno fatto peggio: a onor del vero, queste ultime due possono ancora incrementare il bottino visto che hanno una partita da recuperare. Dal punto di vista dei risultati non è un bel periodo per la squadra di Tedino, che sabato prossimo a Lumezzane deve vincere evitare la crisi. […] Sabato il Pordenone al Bottecchia avrebbe meritato i tre punti, se non altro per quanto ha attaccato e ci ha provato nella ripresa. Un assedio, reso tale grazie agli ingressi decisi da parte di Tedino di Arma e Berrettoni. A tal proposito, un’altra volta si è dimostrato quanto sono importanti questi due giocatori: per quanto Martignago sia incappato in una giornata storta, e Cattaneo abbia bisogno di continuità e fiducia per esprimersi al top, la coppia è il massimo dal punto di vista della qualità per questa squadra. Con loro in campo la musica è letteralmente cambiata, Pordenone pericoloso dal 1’ al 45’ della ripresa dopo un primo tempo privo di vere occasioni. Da ricordare che mancava anche Burrai, la cui assenza si è sentita. È verosimile che il trio torni a Lumezzane, dove c’è un tabù di due sconfitte di fila in queste stagioni di Lega Pro da sfatare. Non solo: l’anno scorso nel Bresciano arrivò il primo ko in campionato dell’era Tedino. […]
Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La precauzione di esser rimasto negli spogliatoi nell’intervallo di Venezia-Bassano, dovrebbe scongiurare un altro stop per Maurizio Domizzi. Le condizioni del capitano arancioneroverde, fermato da un indurimento muscolare, saranno verificate già oggi pomeriggio al Taliercio alla ripresa degli allenamenti. Sabato 5 novembre il team di Pippo Inzaghi farà visita al Santarcangelo, che conta 15 punti contro 22 e che nel girone B è la regina dei pareggi con 6 segni X in undici giornate. Allo stadio Valentino Mazzola si giocherà alle ore 14.30 poiché le due società hanno convenuto di anticipare il fischio d’inizio rispetto a quello originario delle 18.30: il Venezia così potrà allenarsi già domenica mattina in vista del match di Coppa Italia di martedì 8 contro il Sudtirol, sfida ad eliminazione diretta per accedere agli ottavi di finale che si giocherà sempre alle 14.30 allo stadio Druso di Bolzano. […]
Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Noi colpiamo 2-3 legni a partita e la palla esce, i nostri avversari ne hanno presi due in undici giornate con un palo-gol e un palo-assist. Bisogna dire la verità, siamo sfigati». Fatica Davide Facchin a digerire l’1-1 casalingo con il Bassano, derby tra capoliste prima e anche dopo il 90′ ma che non ha dato la spallata auspicata in casa arancioneroverde. «Sia chiaro che non è che non vinciamo per colpa dei pali o traverse, perché sarebbe riduttivo fermarsi a questo, tuttavia è chiaro che dopo queste prime partite la sfortuna qualcosa ci hanno tolto si rammarica il portierone lagunare È sempre una questione di episodi. Il Bassano stesso, squadra davvero ben preparata e che certo non ha fatto per caso i nostri stessi 22 punti, ha avuto però molti episodi (non arbitrali la sua precisazione, ndr) e situazioni a suo favore. Pure contro di noi, perché la partita sarebbe potuta finire 3-0. Mi auguro solo che sulle 38 giornate giri meglio anche per il Venezia». […] Ovviamente indigesta a Facchin la dinamica del pareggio vicentino. «Ci eravamo studiati bene a vicenda e a decidere il risultato sono stati due calci piazzati. Sul nostro almeno Pederzoli è stato bravo a calciare bene la punizione, l’1-1 invece è venuto casuale, perché 99 volte su cento la palla dopo aver colpito il palo non va in quella direzione. Invece contro ogni legge della fisica è finita proprio sui piedi di Pasini. In settimana avevo letto le parole del loro patron (Renzo Rosso su alcuni siti internet, ndr), persona peraltro rispettabilissima, che parlava del loro orgoglio contro l’arroganza dei soldi: io dico che il Venezia ha dimostrato sul campo quanto vale e che quel che ottiene è perché lavora più degli altri. Siamo primi e viaggiamo a due punti a gara, proseguiamo così».
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il colpaccio di Parma resta l’apice, poi però al Penzo sono uscite indenni Reggiana (1-1), Sambenedettese (2-2) e Bassano (1-1). Il Venezia piace ed è davanti a tutti pur senza esser riuscito a decollare nei big match, soprattutto a Sant’Elena dove finora sono cadute solo le piccole Forlì (1-0), Lumezzane (2-0) e Teramo (3-1). «Dobbiamo crescere ancora in personalità e fiducia in noi stessi, perché sabato abbiamo pagato un po’ l’atteggiamento del Bassano, più sfrontato rispetto al nostro, e non c’è motivo perché ciò accada tantomeno in casa nostra – l’incitamento del ds Giorgio Perinetti alla squadra -. Forse anche l’arbitro è stato troppo paciere e poco decisionista. Ad ogni modo bisogna rendersi conto che il campionato è questo, c’è un grandissimo equilibrio e capita che il Teramo vinca 5-1 a Gubbio e il Parma solo in extremis a Fano». Nel post partita il tecnico Pippo Inzaghi si era rammaricato per il rientro soft dopo l’intervallo. «Sia nel primo sia nel secondo tempo abbiamo avuto due approcci timidi, dobbiamo capire perché ed evitare che si ripetano – ammette il dirigente lagunare -. È pur vero che Facchin ha fatto un paio di parate, ma il loro portiere è stato decisivo e abbiamo concesso poco a un Bassano che assieme al Parma è la nostra antagonista destinata a durare». […] Dal ds Perinetti una frecciata nemmeno tanto velata al Bassano. «L’ipocrisia è uno dei problemi del nostro calcio. Il loro patron Renzo Rosso ha parlato su qualche sito di arroganza dei soldi riferendosi al Venezia, quando semplicemente noi siamo stati onesti dichiarando le nostre ambizioni e di voler provare a vincere non nascondendoci dietro a una finta umiltà». […]
Ore 19.10 – (La Nuova Venezia) Classifica incompleta ma stavolta il Venezia può guardare con distacco. Stasera (ore 20.30) si gioca il posticipo AlbinoLeffe-Sudtirol e se anche vincono i bergamaschi arrivano a quta 16, mentre resta poi da recuperare Maceratese-Lumezzane, e con i problemi che stanno crescendo nelle Marche per via del terremoto non è certo la data del recupero una questione importante. Si torna in campo sabato 5 e la partitissima sarà Parma-Gubbio: da una parte gli emiliani reduci dal successo in trasferta a Fano con un gol del vecchio bucaniere Calaiò, dall’altra i rossoblù umbri strapazzati dal Teramo (1-5) costretti a dimostrare che si è trattato solo di un sabato maldestro. L’altro big match è invece posticipato al lunedì e sarà la sfida serale tra Reggiana e Sambenedettese. Due scontri diretti che finiranno per costringere le squadre a togliersi punti tra loro, e in questo quadro si può aggiungere anche Bassano-Padova, dove non è detto che sia tutto facile per la formazione del presidente Renzo Rosso.
Ore 18.50 – (La Nuova Venezia) «Ho visto un bel Venezia, esperto, di ottima qualità. Ma ho visto anche un Bassano molto organizzato, abile nel gioco palla a terra. Sì, due squadre che meritano la classifica che hanno, ma che dovranno fare i conti anche con altri avversari». Il commento è di Alessandro Calori, presente in tribuna l’altro ieri al Penzo. L’ex difensore del Venezia, ora allenatore, al momento non ha squadra, anche se dovrebbe essere questione di poco tempo, essendo sul mirino di alcuni club in procinto di cambiare guida. «Sul piano della qualità oltre al Venezia ritengo attrezzatissima la Reggiana» riprende Calori «ma ho la sensazione che alla fine a giocarsi la promozione in serie B possano essere, proprio come si diceva alla vigilia del campionato, proprio Venezia e Parma». […]
Ore 18.30 – (La Nuova Venezia) Preso in estate per dare ordine al centrocampo del Venezia. È stato uno dei colpi del direttore sportivo Giorgio Perinetti per cercare di far fare il salto di qualità in un torneo dove, sin da subito, la società non ha nascosto le proprie ambizioni. La manovra degli arancioneroverdi passa tra i piedi di Alex Pederzoli, sempre presente in queste prime undici giornate di campionato, impreziosite da due reti, sempre da fermo e sempre al Penzo: una su rigore per riaprire la gara contro la Sambenedettese, l’altra su punizione con il Bassano, scavalcando la barriera e mettendo la sfera nell’angolino basso, imprendibile per Bastianoni. In entrambe le occasioni non ci sono stati i tre punti sperati ma pareggi. «Anche lo scorso hanno ho fatto due gol dalla posizione di sabato» racconta il centrocampista «e peccato non aver portato a casa i tre punti, sarebbero stati meritatissimi». Pederzoli, classe 1984, torna sul big match con il Bassano e non ha alcun dubbio: l’unico risultato giusto sarebbe stato il successo. «Con il Bassano dovevamo vincere» spiega il centrocampista «sia per le occasioni create sia per quanto si è visto nell’arco dei 90 minuti. Loro sono forti ma stavolta dovevano perdere, il calcio è questo. Sarebbe stato importante dare un segnale alle avversarie portando a casa il bottino pieno ma siamo contenti della prestazione. Credo che a fine campionato gli episodi favorevoli e contrari si compensino, il Venezia è in credito e dobbiamo continuare su questa strada». […]
Ore 18.10 – (La Nuova Venezia) Noi pensiamo “che noia, che barba” quando gli allenatori ci raccontano che «tutte le partite sono diffcili e che questa Lega Pro è un campionato tanto balordo quanto indecifrabile». E forse abbiamo ragione. Però un po’ di ragione ce l’hanno anche loro. Non si spiega altrimenti che il Gubbio, in vantaggio per 1-0 sul Teramo a 20’ dalla fine, finisca per perdere in casa 1-5 e soprattutto finisca per perdere la possibilità di diventare capolista da solo, approfittando del pareggio tra Venezia e Bassano. Così proprio Venezia e Bassano restano al comando, ma sentono ormai sul collo il fiato degli inseguitori, tra i quali rispunta il Parma, che ha superato la sbandata del mese scorso. Attenzione perchè anche il Padova sta riportandosi in alto, sta attraversando un buon momento e il derby con il Venezia non è poi così lontano. Dopo undici partite di campionato comunque i valori si stanno delineando e la classifica in fin dei conti dice la verità: il Venezia è primo e il suo posto è là, anche se ci sarà da lottare con le unghie per difenderlo e mantenerlo. Il punto di forza sta nella difesa, attualmente la meno battuta (otto gol al passivo, come Modena e Padova) del campionato. E con la difesa forte si fa strada. Se ci sono situazioni da sistemare sono dalla metacampo in avanti, nonostante i buoni segnali delle ultime partite. […]
Ore 17.50 – (Giornale di Vicenza) La preoccupazione ce l’ha stampata in faccia, quella faccia che a fine gara il direttore sportivo Antonio Tesoro decide di metterci.Stavolta nessun giocatore a disposizione della stampa ed è lo stesso dirigente biancorosso a spiegare: «E’ giusto che la società, che io rappresento, si confronti, non c’è nessun silenzio stampa, ma vorremmo che i giocatori riflettessero sulla prestazione e determinati atteggiamenti».In una serata così negativa, ancora più imperdonabile l’espulsione rimediata da Rizzo. «Infatti sarà multato, non è più un ragazzino e deve imparare a contenere la foga agonistica, ma non diamogli la croce addosso”. Tesoro parla di campanello d’allarme, ma dopo aver cambiato l’allenatore che si può fare ancora? E il diesse lo spiega ricordando l’obiettivo del Vicenza. «Da qui fino alla fine lotteremo per salvarci, lo sapevamo. Le prestazioni erano migliorate e stavolta che eravamo attesi a dare una risposta psicologica importante siamo venuti a mancare». […] Stabilito che è apprezzabile che Tesoro si sia messo davanti e che ad andare in campo sono i giocatori, c’è pur sempre una società dietro con un presidente e forse sarebbe il caso di fare un esame di coscienza collettivo.«Io il mio lo faccio – ha continuato Tesoro – certo ad inizio stagione si è scelto di coniugare le esigenze di bilancio con il risultato sportivo. È naturale che così il coefficiente di difficoltà aumenta, ma siamo convinti di raggiungere l’obiettivo salvezza e non è certo questo il momento di fare allo scarica barile». […]
Ore 17.40 – (Giornale di Vicenza) Lo chiude male, anzi malissimo, il libro dei ricordi Pierpaolo Bisoli. Il Perugia abbatte il Vicenza in un primo tempo da incubo, ma il tecnico biancorosso a fine partita si carica sulle spalle la squadra e la difende. Come? Partendo dalla seconda frazione di gioco. «Nei secondi 45′ – ha detto Bisoli- la squadra si è espressa in modo dignitoso ed ha fatto ciò che doveva, purtroppo siamo partiti male e contratti e me ne assumo la responsabilità».Come lo spiega questo primo tempo disastroso?Evidentemente le scorie della sconfitta di Brescia ci sono rimaste sulle spalle, così come è chiaro che questa squadra deve essere tranquillizzata. Io analizzo solo le mie cinque gare, le altre non le guardo.E che bilancio ne fa ?Abbiamo raccolto cinque punti ed è una media quasi da salvezza, in più di queste cinque in quattro ci siamo espressi bene, stavolta invece il primo tempo è stato sottotono, ma ci può stare visto che eravamo alla terza gara in una settimana, così come ha pesato l’essere rimasti in dieci.[…] E adesso? Chiariamo una cosa: sono venuto con una missione, salvare il Vicenza. La situazione era disastrosa. Di cosa ho bisogno? Dell’aiuto di tutti e poi guardate a questa squadra non si può rimproverare la mancanza di impegno. Capisco i tifosi e i fischi finali, ma i problemi vanno risolti, se possibile, tutti assieme, altrimenti farò da solo, ma ci riuscirò! […]
Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Truppe allo sbando, generali in fuga. Finisce 1-4: una Caporetto. E per dire di quali truppe, e soprattutto di quali generali, si potrebbe aprire un altro capitolo di storia, poco nobile, e difficile anche solo immaginare che possa un giorno essere raccontato ai nipotini: si abbia pietà di loro.Il Vicenza è questo: quello che alza le mani chiedendo scusa ai tifosi annichiliti da un primo tempo orripilante al punto da indurli ad ammainare le bandiere; quello che nella ripresa tenta una reazione che lo porta al gol, un gollonzo che non salva la faccia ma se non altro ha il potere di segnalare la presenza in campo della squadra biancorossa. Ma il Vicenza è anche, se non soprattutto, quello di chi l’ha costruito dopo aver smontato pezzo per pezzo quello della passata stagione cercando di riassemblarlo non si dice alla meno peggio ma di certo con un occhio al risparmio e l’altro pure: non c’è rischio di strabismo, l’obiettivo è stato centrato e i risultati sono questi. […] Dovere di cronaca impone di ribadire giusto due, tre cose: che la difesa resta tendenzialmente ballerina; che romboidale o lineare che sia, il centrocampo ha troppi e diversi assetti per cominciare a dare un’identità e un riferimento certo alla squadra; che l’attacco… be’, l’attacco resta la nota di segno negativo più appariscente: fuori Raicevic per infortunio,con Cernigoi tenuto ai box da Bisoli per momentanea inadeguatezza alla categoria (concetto espresso ieri l’altro dallo stesso tecnico emiliano), Giacomelli pur scalpitante ma certo lontano da condizione e minuti necessari a sostenere una gara dall’inizio, Galano alla ricerca di una posizione certa e degli spazi vitali per giocare e – vivaIddio – concludere a rete, il dubbio che troneggia da inizio stagione è tanto ingombrante quanto irrisolto: chi segnerà in questa squadra? Sì, qualcuno di tanto in tanto la butta dentro ma giornate come quelle di Salerno e Pisa rischiano seriamente di essere episodi a se stanti in un panorama di rovine.La classifica dice che il Vicenza resta sprofondato in zona rossa, a quota 10 come Latina e Cesena sconfitte a loro volta: peggio sta solo il Trapani, fermo a 9, caduto a Verona ma con onore. È il prossimo avversario del Vicenza. Sabato in Sicilia sarà l’ora della verità anche se la sensazione è che sia già scoccata. E indica una verità che fa male. Il futuro resta un’ipotesi.
Ore 17.20 – (Giornale di Vicenza) Una cosa buona c’è. Forse il risultato avrà regalato un mezzo sorriso ai perugini, che in queste ore vivono un dramma che sembra infinito. Un abbraccio e l’augurio di essere più forti di tutto.Disastro. Per il resto… tocca parlare di calcio. Tocca parlare di un Vicenza disastroso, che perde male, ma proprio male. Seconda sconfitta consecutiva, quattro gol in casa, l’amara percezione che dopo mezz’ora sia tutto finito… La gara di ieri ha enfatizzato le lacune di questa squadra, ma non serviva l’arrivo del Perugia per capire che la difesa balla, che il centrocampo ha dei limiti e che in attacco se non c’è il Rapace del Montenegro (quando è in giornata, il che purtroppo non è sempre scontato…) son dolori. Tocca parlare di calcio, tocca ripetere che alla prima finestra utile sarà opportuno muoversi sul mercato. Non inganni il fatto che il Vicenza ha giocato in dieci per un tempo: tre gol il Perugia li aveva fatti in 11 contro 11. […]
Ore 16.50 – (Mattino di Padova) Dopo la gara, il mister dell’Abano Luca Tiozzo è una furia. Non gli va giù, infatti, la decisione dell’arbitro Virgilio di non assegnare il rigore per un fallo di Merli Sala su Baldrocco (al 25′), che avrebbe potuto propiziare il 2-0, oltre all’espulsione dello stopper vicentino. «Se vogliamo parlare delle questioni tattiche, penso fosse una partita da pareggio, nella quale sia noi sia l’Altovicentino abbiamo giocato a sprazzi un buon calcio» afferma il tecnico neroverde. «Penso che l’Abano sia stato punito dalle decisioni dell’arbitro, che non ha assegnato due rigori su Baldrocco e Busetto». «Contro squadre forti come l’Altovicentino bisogna fare fatica, certo» aggiunge, «ma se ci si mettono di mezzo pure decisioni arbitrali discutibili non è più finita». […]
Ore 16.40 – (Mattino di Padova) Alla fine sono tutti incavolati. I giocatori, il mister Luca Tiozzo, il patròn Gildo Rizzato. Pesa, infatti, la sconfitta dell’Abano con l’Altovicentino: un 1-2 subìto in rimonta, per una mezza indecisione di Cottignoli nella ripresa, e forse pure per un fischio mancato da parte dell’arbitro Virgilio al 25′ del primo tempo. Fatto sta che i neroverdi, nonostante una buona prestazione e un match tiratissimo da punticino guadagnato, si vedono beffati in campo e in classifica proprio dal sorpasso dell’Altovicentino, ora quinto a quota 14 punti. Insomma, capitan Nobile e colleghi sono gli imbufaliti di giornata, spesso bloccati nel corso del match ma sempre e comunque sul pezzo. […]
Ore 16.30 – (Mattino di Padova) Il presidente dell’Este Renzo Lucchiari ha un diavolo per capello: «Abbiamo toccato il fondo. In 12 anni al timone dell’Este non avevo mai visto una classifica del genere. La squadra deve assolutamente tirarsi su e domenica prossima, contro l’Abano, sarà decisiva per tutti: per il mister e per i giocatori stessi. Dopo una sconfitta come quella di Montebelluna non ce la sentiamo di prendere decisioni a caldo. Dobbiamo riflettere, riorganizzarci e pensare subito alle prossime due sfide». Porta la firma di Nicola Fasan il gol che vale la seconda vittoria stagionale, nonché il terzo risultato utile di fila, per un Montebelluna ancora a corrente alternata. La banda Fonti sale in cattedra nella ripresa, trascinata dal suo gioiellino classe ’98, destinato a un futuro nel calcio pro. L’Este, penalizzato dalla precoce espulsione di Montin e vicinissimo alla marcatura al 16’ con Munarini, viene sorpassato in classifica dal Monte, da ieri quartultimo. […]
Ore 16.20 – (Mattino di Padova) Bilancio più che positivo per il presidente della Vigontina San Paolo, Cristian Bozzato (fermo restando che a un cento punto avrà sognato anche il colpaccio), che si è presentato in sala stampa per sopperire all’assenza dello squalificato Italiano. «Sono estremamente soddisfatto, anche perché abbiamo continuato il trend positivo dell’ultimo periodo. Dopo la partita con il Campodarsego, che lotta per i primi tre posti, abbiamo fatto bene anche a Trieste. La nostra filosofia è di giocarcela contro tutti senza chiuderci. I primi 15′ sono sotto gli occhi di tutti – afferma il massimo dirigente bianconero – poi i ragazzi hanno fatto di tutto per proseguire a far bene, sacrificandosi per tutta la partita. Alla fine abbiamo raccolto un punto positivo su un campo difficile».
Ore 16.10 – (Mattino di Padova) Una Vigontina San Paolo tirata a lucido strappa un ottimo pareggio allo stadio Nereo Rocco, al cospetto dell’ormai ex-capolista Triestina, che si presentava all’appuntamento reduce da cinque vittorie di fila e imbattuta da otto turni. I bianconeri di Luca Sovegni (squalificato Vincenzo Italiano) si sono dimostrati spigliati e più pericolosi nei primi 45’ contro un’Unione timida e compassata, che ha cercato piuttosto i lanci lunghi rispetto al suo tradizionale gioco. […]
Ore 16.00 – (Mattino di Padova) Il presidente del Campodarsego Daniele Pagin appare soddisfatto e disteso: «Finalmente una partita con il cuore. Ora però voglio che i miei giocatori combattano fino alla fine, dobbiamo fare un campionato all’altezza di quello dell’anno scorso. Fino a questa domenica non eravamo contenti, né dell’assetto tattico e tanto meno delle prestazioni di alcuni giocatori». Il riferimento è soprattutto per Giuseppe Meloni, con cui il rapporto è terminato nei giorni scorsi. L’allenatore in seconda Luciano Stevanato commenta: «È stata una vittoria scacciacrisi, peraltro senza subire gol, dopo gli errori delle altre volte». […]
Ore 15,50 – (Mattino di Padova) Dopo una settimana travagliata per l’esonero dell’allenatore Enrico Cunico, e la chiamata di Cristiano Masitto a sostituirlo in panchina, il Campodarsego torna a sorridere grazie a una vittoria di misura contro il Legnago. Un risultato maturato attraverso una rete segnata nel primo tempo, ma nel corso di una gara equilibrata che gli ospiti hanno combattuto fino alla fine, seppure tra momenti di sfortuna e imprecisioni. I biancorossi di casa sono sembrati meno traballanti nella fase difensiva, in virtù dei cambiamenti tattici operati dall’allenatore in seconda Luciano Stevanato. […]
Ore 15.20 – (Gazzettino) […] Il presidente Andrea Gabrielli ha tanti motivi per sorridere dopo il successo sul Latina: «Abbiamo vinto di stretta misura, ma credo che in campo si sia vista tutta la differenza che c’è tra le due squadre. Potevamo senz’altro finire con un vantaggio più cospicuo». Per lunghi tratti si è rivisto il Cittadella di inizio stagione: attento, determinato, di grande temperamento e con un pressing applicato a tutto campo. «Credo di sì, abbiamo aumentato l’intensità, e ritrovata l’intesa dei momenti migliori. Mi auguro di continuare su questa strada». Magari con una maggiore precisione al momento di concludere a rete. «Già, mi sarebbe piaciuto un gol di Litteri, che non è arrivato per questione di centimetri, anche per merito del portiere avversario. Anch’egli merita di tornare a timbrare il cartellino, ma tutto sommato sono molto soddisfatto della prestazione di sabato». […] Secondo posto in classifica dopo 12 turni, i valori si stanno delineando e il Cittadella resiste nelle primissime posizioni. «Non siamo lì in alto per caso», afferma Gabrielli, che spende due parole sul giovane Kouame, al primo gol in maglia granata: «È una sorpresa fino a un certo punto perché Marchetti da tempo ne parla bene e fa affidamento sul ragazzo. È esplosivo quando gioca, sono convinto che il gol lo aiuterà a crescere ancora». Diamo un’occhiata al calendario: Salernitana, Benevento e dopo Verona. Pensa già al derby con gli scaligeri? «Sarà uno scontro al vertice, il massimo che ci potessimo augurare. Giocheremo nell’anticipo, sarà una serata di grande festa per Cittadella, vedremo un Tombolato pieno. Cercheremo di farci onore al cospetto di un’avversaria molto forte». […]
Ore 15.00 – (Mattino di Padova) «Il gol? Avrò qualcosa da raccontare alla mamma». Signore e signori, Christian Kouamé, in tutta la sua essenza. Sky aveva appena proclamato la sua rete al Latina come la più bella della 12ª giornata in Serie B e, dopo le ovazioni dei tifosi granata raccolte in campo, nella sala-stampa del Tombolato tutti i giornalisti gli si sono assiepati intorno, curiosi di “scoprire” questo 18enne ivoriano (ne compirà 19 il 6 dicembre prossimo), al primo centro tra i cadetti. E lui ha conquistato tutti con la sua naturalezza, il sorriso spontaneo del bravo ragazzo. Il volto da copertina di questo Cittadella tornato finalmente a vincere anche davanti al proprio pubblico. «M’ispiro a Drogba». «Sono contento perché inseguivo questo gol da un sacco di tempo. Per ora è il più bello della mia carriera e poi è stato importante, perché è stata la rete della sicurezza. Sono felice anche perché è simile a quella realizzata da uno dei miei idoli, Didier Drogba, che in un Chelsea-Everton di qualche anno fa fece uno stop di petto e andò in rete con una girata da fuori. Bisogna avere dei modelli importanti a cui ispirarsi e lui lo è sicuramente, perché sa fare tutto. Io non ho preferenze, in campo sto dove mi chiede il mister. Ho giocato come esterno un paio di anni fa e nelle giovanili dell’Inter, ma ultimamente in attacco». […] È al Cittadella in prestito, ma il d.g. Marchetti potrà esercitare il diritto di riscatto. Piedi per terra. Qualche mese fa, dopo un’intervista, capitan Iori lo prese bonariamente in giro: «Christian, questa è l’ultima che fai!», come a chiarirgli che non bisogna montarsi la testa. Tuttavia, a parlarci assieme, sembra davvero un’ipotesi remota per questo ragazzo, che spiega: «Noi facciamo quello che sappiamo, poi se siamo lassù bene, ma dobbiamo soltanto pensare alla prossima gara». Già sabato, contro la Salernitana, Venturato avrà i suoi problemi nel decidere quale coppia d’attacco schierare. «Problemi? E perché? Lui continuerà a fare le sue scelte e noi lo seguiremo».
Ore 14.40 – (Mattino di Padova) Richmond Boakye ieri mattina è stato sottoposto ad un nuovo controllo medico all’ospedale di Cittadella: la diagnosi conferma il trauma cranico commotivo, ma esclude in pieno lesioni ossee ed emorragie dopo lo scontro aereo con Scaglia, che l’ha costretto ad abbandonare il Tombolato in ambulanza, nel corso del match fra Cittadella e Latina. Il calciatore è cosciente e vigile, ma resterà in osservazione nella struttura padovana fino a domani, come da prassi. Con una nota ufficiale sul proprio sito, il Latina Calcio ringrazia i componenti del servizio di emergenza e lo staff dell’ospedale di Cittadella per la disponibilità e la professionalità con cui si sono adoperati per prestare le cure del caso al proprio tesserato. […]
Ore 14.10 – Tutto rinviato. Ancora nessuna decisione riguardo all’eventuale tesseramento di Leandro Vitiello nonostante il triumvirato Bergamin-Bonetto-Zamuner riunitosi alla Guizza prima dell’allenamento odierno. Queste le dichiarazioni rilasciateci dal direttore generale Giorgio Zamuner al termine della rifinitura: “Decidiamo domani per Vitiello, ci siamo confrontati sull’aspetto tecnico ed economico e vogliamo valutare bene. Sarebbe una spesa che non avevamo in preventivo ma è un giocatore importante… De Risio? Sta finendo le terapie in questo centro specializzato e dice che lunedì prossimo torna per poi rientrare subito in gruppo. Filipe? Domani dovrebbe giocare un tempo, sta traendo beneficio dalle terapie che sta facendo e bene o male ha sempre fatto qualcosina… Lunedì scorso quando abbiamo portato su Vitiello sembravano due infortuni più gravi mentre adesso la situazione appare diversa…”
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) A Venezia non hanno preso bene il pari del Bassano al Penzo. Il portiere Davide Facchin, non risparmia considerazioni al vetriolo. «Sul nostro gol è stato bravo Pederzoli, il loro è stato casuale: 99 volte su 100 la palla non termina lì dopo aver colpito il palo, è contro la legge della fisica…». […] Facchin che se la prende con Fabbro («Ci ha preso in giro per tutta la partita»), si è forse dimenticato di Bassano-Pavia, due anni fa, alla prima giornata con lui che difendeva la porta pavese. Fu un monologo virtussino in 10 contro 11 e vinse il Pavia, per stessa ammissione del tecnico Maspero, immeritatamente.
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) L’insuccesso ha dato alla testa al Venezia, esageratamente rancoroso nel post partita, ma al netto dei veleni circolati in sala stampa, figli di toni caricati all’eccesso in laguna durante la settimana, il braccio di ferro del Penzo consegna un Bassano a tratti di una brillantezza abbagliante. La stessa creatura che ha stecchito Samb e Pordenone col medesimo cipiglio, sfoggiando la personalità e la statura caratteriale chiesta alla vigilia dal suo timoniere D’Angelo, per sopperire al deficit di esperienza nei confronti degli scafatissimi arancioneroverdi. […] Nicola Pasini non era lo stopper designato per il derby. Lo è diventato il venerdì quando Barison, frenato da un guaio muscolare, ha dovuto alzare bandiera bianca. E allora dentro Nicola Pasini che l’altro ieri ha dimostrato molto di più del farsi trovare semplicemente pronto a prescindere dalla rete risolutiva. Ha saputo arginare e contenere tanto Geijo che Ferrari, due briscoloni d’area di rigore che a queste latitudini sanno sempre imbucarla con regolarità. E in più ha inchiodato l’essenziale timbro della parità. «Conosciamo il valore del Venezia» riflette il centrale difensivo originario della Val Chiavenna, «si tratta di una squadra fortissima che ha ribadito la sua forza in una partita molto bella e combattuta. Quanto al mio gol, ho avuto il merito di seguire l’azione e appena il pallone è stato respinto dal palo ero semplicemente al posto giusto nel momento giusto. […] Ora prepariamoci per il duello di Coppa domani a Padova sapendo che probabilmente ci sarà spazio per chi sinora ha giocato meno». […] CUORE CENETTI. Il combattente di Bassano non ha dubbi. «La verità è che siamo una grande squadra» sgombra il campo dagli equivoci Jack il medianone, «il risultato è stato sacrosanto e ottenuto con un signor avversario. Ora pensiamo subito al doppio faccia a faccia con il Padova: in Coppa Italia ci teniamo a cercare il passaggio del turno, mentre sabato al velodromo mi aspetto ancora una gran bella cornice in gradinata dei nostri supporter. Anche sabato al Penzo erano parecchi e dal primo anno che sono qui vedo sempre più aficionados che ci seguono in casa come fuori. Una sensazione piacevolissima». […]
Ore 12.50 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Oscar Brevi alla vigilia di Padova-Bassano: “È una gara ufficiale quindi dobbiamo cercare di ottenere il massimo. Chi ha avuto meno spazio avrà un’opportunità importante. Magari ci sarà meno aggressività ed intensità, bisogna anche pensare che si potrebbe andare ai supplementari. Cambio di modulo? Dobbiamo pensare di mettere in campo i nostri ragazzi nel migliore dei modi, ovvero per sfruttare le caratteristiche di ognuno. Neto Pereira? Ci sarà, da vedere se per tutta la gara o meno… Abbiamo dei giocatori in fase di recupero, andranno analizzate tutte le situazioni. In campo anche qualcuno che ha giocato col Modena? Può essere che qualcuno possa venire in panchina o addirittura utilizzato, vediamo… Filipe? È un’altra verifica che dobbiamo fare, ma qualcosa dovremo pur rischiarla… Monteleone? È arrivato con un problema che conoscevamo, ma adesso si sta allenando senza problemi già da quasi un mese e anche lui avrà l’opportunità di dimostrare le sue qualità. La Coppa Italia? È cambiata la formula e ti dà un vantaggio per i playoff in caso di vittoria, ma dipende sempre quando arrivano queste partite ed avendo ora qualche problema dobbiamo fare delle valutazioni. Non la vogliamo sottovalutare però!”.
Ore 12.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 12.20 – Qui Guizza: provato l’undicesima anti-Bassano, oltre allo spazio alle seconde linee si prospetta un cambio di modulo. Probabile passaggio al 4-4-2?
Ore 12.00 – Qui Guizza: allenamento defaticante per i titolari di sabato, assente Favalli.
Ore 11.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 11.20 – Qui Guizza: in corso un summit Bergamin-Bonetto-Zamuner, si decide per Vitiello.
Ore 10.50 – (Gazzettino) […] «Noi ci abbiamo sempre creduto – spiega Nicola Madonna – anche perché in avvio di stagione avevamo perso qualche punto pur giocando bene e sapevamo che prima o poi la qualità di questo gruppo sarebbe venuta fuori. Come si usa dire, poi, vincere aiuta a vincere e questi tre successi di fila costituiscono un bottino importante per portare ottimismo nell’ambiente e maggiore fiducia in tutti noi». Cosa è cambiato all’interno della squadra dopo la sconfitta con la Sambenedettese? «La brutta figura rimediata ci ha fatto scattare qualcosa perché volevamo dimostrare di non essere quelli e adesso speriamo di continuare su questa strada». […] E ora via con il ciclo terribile. «Il nostro girone, con tante squadre raccolte in pochi punti, si sta dimostrando il più complicato. Arriviamo a questi impegni in buone condizioni, sappiamo che saranno difficili, ma le nostre avversarie penseranno lo stesso di noi. L’importante è interpretarli al meglio e teniamo pure a quello di Coppa perché vincere quel trofeo equivarrebbe ai fini dei play off a un secondo posto in campionato».
Ore 10.40 – (Gazzettino) La continuità in casa biancoscudata paga e apre nuovi orizzonti. Venti giorni fa, dopo la brutta sconfitta nel recupero a San Benedetto del Tronto, il Padova viaggiava al decimo posto con un ritardo di sette lunghezze dalla capolista, proprio l’undici marchigiano. L’esperienza in panchina di Brevi sembrava al capolinea, erano seguiti giorni convulsi e poi è invece arrivato un trittico di convincenti successi contro avversarie emiliano-romagnole che hanno portato la squadra a tre soli punti dalla vetta, complice anche un campionato decisamente equilibrato nei quartieri alti della classifica. In questo lasso di gare solo il Parma è riuscito a fare il pieno, seguito da Bassano, Venezia (sette). Guardandosi indietro, una sola volta nella passata stagione il Padova, in quel momento guidato da Pillon, ha saputo conquistare tre successi di fila, superando in sequenza il Renate in casa, il Mantova fuori e il Pavia all’Euganeo, il tutto tra il 27 febbraio e il 12 marzo. Rispetto a un anno fa sono cinque i punti in più conquistati da Altinier e colleghi. Il successo con il Modena porta poi la firma decisiva di un attaccante (Alfageme) dopo un periodo in cui a colpire erano stati soprattutto i difensori e al tempo stesso rimette al comando il pacchetto arretrato padovano che, insieme a Venezia è Modena, è quello che ha finora subìto meno reti (otto di cui una sola nelle ultime tre partite). […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Una domenica di riposo e poi tutti in campo questa mattina per preparare al meglio la doppia sfida settimanale con il Bassano. Domani alle 16.30 all’Euganeo è in programma il primo atto valido per la Coppa Italia, con replica in campionato allo stadio Mercante sabato alle 18.30. I giocatori non utilizzati con il Modena si sono allenati sabato sera al termine della partita con gli emiliani, anche in previsione di un po’ di turnover da attuare nel match di coppa in cui potranno trovare spazio anche gli elementi meno utilizzati in questo periodo. Da verificare la possibilità di uno spezzone di gara per Neto Pereira, non ancora convocato sabato scorso per una condizione inevitabilmente non al top dopo lo stop per l’operazione al menisco, ma pure per il ginocchio che si è gonfiato dopo i primi allenamenti con i compagni. Ancora fuori causa i lungodegenti De Risio, che la prossima settimana, completate le terapie, si riaggregherà al gruppo, e con ogni probabilità Filipe che deve convivere con i dolori al piede dovuti alla fascite plantare. Da verificare infine le condizioni di Favalli, uscito zoppicante sabato dopo il pesante intervento su di lui a opera di Basso da cui è scaturita l’espulsione del giocatore emiliano. Questa mattina è inoltre previsto un summit tra società e staff tecnico-dirigenziale per valutare l’ingaggio del centrocampista Leandro Vitiello. L’impressione è che si vada verso la fumata bianca, ma difficilmente arriverà il transfert per l’impegno di domani. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Protagonisti della lotta al vertice. Sperare si può”) Non diciamolo troppo forte, altrimenti rischiamo di essere subito smentiti, anzi accontentiamoci di un profilo basso, ma il calcio di casa nostra, con le sue massime espressioni a livello professionistico, il Cittadella e il Padova, è protagonista sia in Serie B che in Lega Pro. E lotta per qualcosa di importante in entrambi i casi. Prospettiva impensabile, decisamente, la scorsa estate per i granata di Venturato, più credibile – soprattutto a sentire i proclami lanciati dalla dirigenza – per i biancoscudati di Brevi. […] Altinier e soci si sono resi interpreti di una piacevole metamorfosi, che grazie a tre partite azzeccate, con altrettante vittorie, li ha spinti a ridosso delle battistrada del girone B, è vero, di tre lunghezze ma comunque attaccati al carro che conta e sul quale si lotta per il salto di categoria. Gli spareggi-promozione, l’altra opzione possibile, non sembrano obiettivamente un problema, ma è chiaro che, con una classifica diventata finalmente importante, dopo i giorni bui e tesi della crisi seguita alla figuraccia di San Benedetto del Tronto, il Padova ha il dovere di provare a puntare al traguardo più ambito, il primo posto finale. […] Sull’asse Padova-Bassano si consumerà un altro sabato thrilling in terza serie, dopo quello vissuto con la sfida dei biancoscudati al Modena e il derby in laguna fra le prime della classe, concluso in parità. Della prestazione con i gialloblù emiliani, e di quella parte finale della ripresa deficitaria sul piano atletico, abbiamo già riferito nell’edizione di ieri, ma va sottolineato come la rinascita della squadra di Brevi sia passata anche attraverso un netto miglioramento della difesa, testimoniato dai numeri: 7 partite (compresa quella sciagurata con la Samb) e solo 3 gol subìti, contro i 6 realizzati fra il Gubbio e il Modena. Merito dei tre attuali titolari del reparto (Cappelletti, Emerson e Russo) e di un portiere che, pur incappando in qualche errore (vedi la rete-beffa di Santarcangelo), hanno lavorato sodo per ridurre al minimo le… amnesie delle giornate iniziali. La verifica di Bassano, contro una delle due capolista, capita a fagiolo: se si dovesse uscire imbattuti, avremmo la conferma della bontà delle scelte compiute da Zamuner, anche se fa specie che uno dei migliori della passata stagione – Sbraga – sia costretto alla panchina. È rimasto solo Favalli della seconda miglior retroguardia del precedente torneo, sebbene giochi più avanti di 10-15 metri. Ma sperare si può, adesso. Auguriamoci di non essere traditi.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Anche contro il Modena, così come a Santarcangelo, il Padova ha tenuto aperta fino all’ultimo una gara che avrebbe potuto mettere in ghiaccio. Vi manca la lucidità per chiudere i conti? «Si sono create delle ripartenze che avremmo potuto gestire meglio per giungere al raddoppio e chiudere la gara. Dobbiamo migliorare su tale aspetto, ma sono soddisfatto perché nelle ultime partite non sono arrivati solo i punti, ma siamo cresciuti anche come gioco». È evidente che sia scattato qualcosa dopo il pesante ko di San Benedetto del Tronto, che aveva visto lo staff tecnico finire nella bufera. Cos’è cambiato? «Di sicuro dopo quella sfida abbiamo tirato fuori l’orgoglio, perché volevamo assolutamente dimostrare che non eravamo quelli. Nelle prime gare abbiamo perso qualche punto per strada, ma l’avevamo messo in preventivo, visto che siamo un gruppo rinnovato e ci stava un periodo di assestamento. Adesso ci stiamo conoscendo bene e la squadra ha un proprio equilibrio». […] Come si affronta la sfida di martedì? «Ci teniamo, perché quest’anno chi vince la Coppa è come se arrivasse secondo. È una competizione importante e vogliamo far bene».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Dopo aver rintuzzato una crisi nera, con tre vittorie consecutive che hanno rinsaldato la panchina di Oscar Brevi, il Padova è atteso adesso dal mese della verità. Quattro partite-chiave, di cui tre in trasferta, contro le tre squadre che guidano il girone B: Bassano e Venezia, appaiate in testa a quota 22, e Parma, terzo a 21 (con Reggiana e Sambenedettese). Appena dietro ci sono i biancoscudati, che sembrano aver svoltato, anche se una risposta più precisa sulle loro ambizioni potrà darla solo questo “ciclo terribile”. Ma, oltre alle prestazioni in crescita, anche i numeri sembrano sostenere Altinier & C. L’attacco fa ancora fatica ma si è sbloccato e deve solo diventare più cinico, mentre la difesa, andata un po’ troppo a corrente alternata il mese scorso, è diventato il vero punto di forza. Contro il Modena è arrivata la sesta gara (su 11) chiusa a reti inviolate, e proprio assieme a “canarini” e veneziani il Padova vanta la miglior retroguardia, con 8 gol subìti. Il segreto? Un terzetto di centrali che ormai è sempre lo stesso e che in vari momenti della partita si trasforma in un quintetto grazie all’instancabile lavoro degli esterni. Chiedere per conferma a Nicolò Madonna, forse il migliore in campo sabato. «Abbiamo disputato una buona partita, subendo solo un tiro da lontano, qualche mischia e nulla più», il parere dell’esterno bergamasco. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Un solo allenamento, e poi sarà già tempo di ritornare in campo. Questa mattina, alle 11, il Padova si ritrova al Centro sportivo della Guizza per il primo allenamento settimanale in vista della doppia sfida con il Bassano: domani in Coppa Italia di Lega Pro, all’Euganeo alle 16.30, e sabato in campionato, stavolta al “Mercante”. C’è davvero poco tempo, quindi, per preparare la partita che tra ventiquattr’ore metterà in palio il passaggio del turno nel trofeo della terza serie: una sola seduta, praticamente di rifinitura, per testare l’undici anti-vicentini che, a 72 ore dalla gara vinta contro il Modena, potrebbe variare in diverse zone del campo rispetto a sabato. Questa mattina, però, in viale Rocco andrà in scena anche un’importante vertice societario: si deciderà infatti se tesserare o meno Leandro Vitiello, che da martedì scorso si allena con i biancoscudati. E l’instabile situazione clinica di Filipe potrebbe davvero indurre la società a riempire l’ultima casella della “lista” campionato rimasta ancora vuota.
Ore 09.00 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano e Venezia 22, Parma, Reggiana e Sambenedettese 21, Gubbio e Padova 19, FeralpiSalò e Pordenone 18, Santarcangelo 15, AlbinoLeffe 13*, Ancona 11, Lumezzane*, Maceratese*, Modena, SudTirol* e Teramo 10, Fano 7, Mantova 6, Forlì 4.
Ore 08.50 – Lega Pro girone B, i risultati dell’undicesima giornata: Sambenedettese-FeralpiSalò 1-0 (Mancuso (Sa) al 20′ st), Forlì-Santarcangelo 1-1 (Sereni (Fo) al 2′ st, Cori (Sa) al 32′ st), Mantova-Reggiana 2-3 (Nolé (Re) al 20′ pt, Caridi (Mn) al 44′ pt, Bovo (Re) al 12′ st, Rozzio (Re) al 23′ st, Marchi (Mn) al 50′ st), Pordenone-Ancona 0-0, Venezia-Bassano 1-1 (Pederzoli (Ve) al 23′ pt, Pasini (Ba) al 11′ st), Fano-Parma 0-1 (Calaiò (Pr) al 41′ st), Padova-Modena 1-0 (Alfageme (Pd) al 32′ pt), Gubbio-Teramo 1-5. Stasera, ore 20.30 AlbinoLeffe-SudTirol. Rinviata Maceratese-Lumezzane.
Ore 08.40 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.30 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.