Live 24! Padova-Modena, -2: porte aperte alla Guizza, e prove “anti-canarini”

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Ore 21.20 – (Il Piccolo) Piccolo allarme in casa alabardata. Un’ intossicazione alimentare ha messo ko nell’ordine França, Corteggiano, Aquaro, Cecchi e mister Andreucci, oltre al segretario Giuseppe D’Aniello. Per fortuna il problema si è manifestato tra martedì e ieri, per cui per i giocatori c’è ancora tutto il tempo per recuperare in vista di domenica, ma è ovvio che non può essere una settimana di allenamento come le altre questa per la Triestina. Mauro Milanese ha invece accusato un malore l’altra sera a teatro durante la prima dello Stabile del Friuli Venezia Giulia. Nulla di grave, per fortuna, si è già ristabilito. Ieri, con mister Andreucci forzatamente a riposo, Luca Bossi ha curato la parte atletica al mattino nella palestra del Rocco, mentre Princivalli ha diretto l’allenamento del pomeriggio a Prosecco. Sperando guariscano presto, è naturale però che França, Corteggiano, Cecchi e Aquaro difficilmente saranno al massimo domenica, visto che qualche allenamento lo stanno saltando. Sempre nella speranza che il problema si fermi qui e non si propaghi ad altri giocatori. […]

Ore 20.50 – (Il Piccolo) Il ritorno di Zoom. No, non si tratta dell’ennesimo sequel di una delle tante saghe di supereroi, ma dell’imminente ritorno in Italia di Ndzemdzela Langwa (ormai per tutti “Zoom” nell’ambiente alabardato per la sua velocità) e della conseguente concreta possibilità di vederlo finalmente vestire la maglia della Triestina. Un’ipotesi che, come noto, sembrava ormai tramontata. Come si ricorderà, a bloccare l’arrivo del giocatore classe 1998, che era con l’Unione già dal ritiro di Pieve di Cadore, sono stati alcuni problemi burocratici derivanti dalla particolare normativa canadese riguardanti atleti riconosciuti di valore. In pratica, l’ostacolo più rilevante per il suo permesso di soggiorno è il fatto che la Triestina milita nei dilettanti. La società si era mossa in tutte le sedi per sbloccare la situazione, finché, una ventina di giorni fa, tutto pareva perduto. Di fronte ai continui intoppi, infatti, la pista si era raffreddata e sembrava che Langwa fosse in procinto di accasarsi in Spagna. Nelle ultime ore il colpo di scena. Innanzitutto “Zoom” è calcisticamente libero, ovvero in questo periodo non è stato tesserato da nessuna società, e la Triestina in realtà non ha mai abbandonato la speranza di arruolarlo. Inoltre pare che proprio ieri in casa Triestina si stesse lavorando per prenotargli il volo per l’Italia. In pratica, Langwa dovrebbe essere di nuovo a Trieste nei prossimi giorni, per cominciare la prima tappa dell’iter che in società si era riusciti a organizzare per sbloccare finalmente il suo caso. […]

Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) L’undicesima giornata, in programma sabato, propone il superscontro al vertice fra Venezia e Bassano, appaiate davanti a tutti quota 21. In condizioni normali sarebbe un’occasione unica per il ramarro (17), che affronterà l’Ancona (10), di accorciare le distanze dalle battistrada. Già, in condizioni normali. Ma qual è lo stato di salute psicofisica di Stefani e compagni dopo 4 partite (fra campionato e Coppa) durante le quali hanno raccolto solo un pareggio e incassato 3 sconfitte? […] Nei giorni scorsi Bruno Tedino e il suo staff non hanno trascurato nulla pur di riportare sulla retta via tutta la truppa, a parte i tre assenti praticamente obbligati. Hanno così recuperato dagli acciacchi Tomei, Pietribiasi e Pellegrini, che saranno regolarmente a disposizione del tecnico-manager. Sono recuperi importanti, dal momento che contro i marchigiani mancheranno Burrai e Semenzato, squalificati, e Buratto, ancora infortunato. Ieri ha lavorato a parte Arma (affaticamento). Il bomber dovrebbe comunque essere regolarmente al suo posto, intenzionato a ribadire il suo status di capocannoniere del girone B. Il match con l’Ancona al Bottecchia verrà diretto da Daniel Amabile di Vicenza; Elkhayr e Zampese gli assistenti.

Ore 19.50 – (Messaggero Veneto) Sono molti i giocatori ex neroverdi o pordenonesi legati all’Ancona. Cominciamo dai doppi ex: Maurizio Peccarisi (classe ’78) e Rodolfo Giorgetti (’71). Il primo, difensore, ha giocato in città nel primo anno di Lega Pro (venendo ceduto a gennaio) e nelle Marche per tre anni, dal 1999 al 2002, a inizio a carriera. Stessa cosa per il vice-allenatore di Zauli nella prima parte della stagione di C, che giocò in biancorosso nel 1990-1991 quando aveva 19 anni. Più ampio invece il capitolo legato ai pordenonesi di scena allo stadio Adriatico. Una sola stagione, ma molto positiva, per Filippo Cristante (’77): 35 presenze e 1 gol nella stagione 2009-2010, in cui l’Ancona lottò per un breve periodo per salire in A. […]

Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Che Mirko Stefani sia un elemento insostituibile per il Pordenone è risaputo. Così come il fatto che lui voglia stare in neroverde il più a lungo possibile, magari arrivando a insidiare i recordman di presenze del club. Il difensore trentino è sulla buona strada. Sabato scorso, a Bolzano, il capitano dei ramarri ha disputato la sua cinquantesima partita con la società di via Stadio.

Ore 18.50 – (Messaggero Veneto) Le assenze di Burrai e Semenzato sono certe, causa squalifica. Due titolari fissi di cui Tedino dovrà fare a meno. A questi potrebbe aggiungersi il gioiello della formazione, Rachid Arma. Il bomber del Pordenone, capocannoniere del torneo con 8 reti in 10 gare, ieri non si è allenato col resto della squadra per un problemino muscolare. Lo staff tecnico si augura che lo stop sia solo precauzionale, che il dolore non sia nulla di grave: con l’Ancona c’è bisogno della presenza del marocchino, anche se Pietribiasi sta meglio e può non fare rimpiangere il bomber. […] Ieri, nel test in famiglia, Tedino ha iniziato a pensare come potrebbe essere il Pordenone anti-Ancona. Ha provato due alternative: il 4-4-2 in un tempo, il 3-4-3 nell’altro. La prima versione vedeva il rientrante Tomei in porta (ha recuperato in anticipo rispetto alle 2-3 settimane comunicate dalla società); Pellegrini (anche lui al rientro), Stefani, Ingegneri e De Agostini in difesa; Cattaneo e Martignago esterni di centrocampo e la coppia Suciu-Misuraca interni; davanti Berrettoni e Pietribiasi. Nel 3-4-3, con Tomei tra i pali, c’erano Ingegneri, Stefani e Marchi in difesa; Broh, Suciu, Misuraca e De Agostini in mezzo; Cattaneo, Pietribiasi e Berrettoni nel reparto avanzato. Su queste due alternative Tedino lavorerà in questi giorni e prenderà poi una decisione nella rifinitura di domani. […]

Ore 18.20 – (Giornale di Vicenza) Botta di energia da parte di Alex Pederzoli, consumato playmaker del Venezia che in vista del faccia a faccia tra 48 ore carica per benino i compagni. «Tre punti in un match di questo spessore ci vorrebbero proprio – ha dettato alla stampa veneziana – innanzitutto per offrire un’altra robusta prova di forza dopo quelle delle scorse settimane, poi per chiudere al meglio una fase di campionato molto tosta che ci ha visto affrontare quasi tutti gli avversari più accreditati alla vigilia, tranne il Padova. Sinora l’unico scivolone è stato quello col Pordenone – incalza Perderzoli – per il resto abbiamo dimostrato di essere superiori e dobbiamo ribadirlo adesso anche col Bassano». Il regista si affida al pubblico. «Un clima sportivamente ostile potrebbe intimidire i nostri rivali e alla lunga pesare tantissimo…».

Ore 17.50 – (Giornale di Vicenza) Renzo Rosso ieri è volato a Shangai per improcrastinabili impegni di lavoro, una toccata e fuga nell’altro capo del mondo, visto che ha garantito che tornerà in tempo per sedersi in tribuna sabato al Penzo. Ma prima di imbarcarsi sull’aereo ha fatto tempo a ritornare per un attimo sul momentissimo dei virtussini. «Sì, è vero, è un periodo bellissimo per la nostra squadra – conferma il re dei jeans – normale sognare l’approdo prima o poi la serie B. Un traguardo che non rappresenta un obbligo ma che sarebbe un premio alla città, ai bassanesi e alla fine anche a noi e ai soci che ci accompagnano ormai da anni in questa esaltante avventura… Speriamo, per adesso c’è tanta positività attorno all’ambiente». […]

Ore 17.20 – (Giornale di Vicenza) Seduto su entrambe le panchine in tempi diversi, Stefano Sottili è stato brillante timoniere arancioneroverde dopo aver raccolto a metà gennaio di 3 anni fa l’imbarcazione lagunare alla deriva in mezzo al mare, pilotata poi felicemente al porto della promozione in C1. Col Bassano, invece, è storia ancora fresca e sgocciolante: un goloso terzo posto avendo ereditato le macerie della finale playoff sfumata e soprattutto i veleni del balzo in B clamorosamente indirizzato altrove l’anno precedente dai tribunali sportivi. Così è proprio il Sottilone la persona adatta per leggere in anticipo il braccio di ferro del Penzo. «Mi aspetto una gran bella partita tra due splendide squadre – comunica l’attuale tecnico dell’Arezzo nel girone A – del Venezia sappiamo tutto, è la grande favorita del campionato, è stata costruita per salire dritta in serie B, ha tutto ma proprio tutto per riuscirci, sta facendo benissimo e in più gioca in casa. Quanto al Bassano non mi sorprende affatto. Da anni questo gruppo poggia la sua forza su una intelaiatura collaudata accresciuta dal valore di club e proprietà che rappresentano un’assoluta garanzia di successo. Quindi il Bassano lassù a lottare con le prime non mi stupisce per niente. Non mi chiedete un pronostico perchè se indovinassi sempre i risultati probabilmente adesso avrei già azzeccato la sestina vincente del Superenalotto – sorride Stefano – però di sicuro se volete sapere come andrà a finire a giugno vi dico sin d’ora che Venezia e Bassano saranno lì a giocarsela sino alla fine. Anzi faccio sin d’ora i complimenti a D’Angelo e ai ragazzi per come si stanno comportando. Chi vedo davanti nella bagarre per la serie B? Secondo me inciderà la lunga finestra di mercato di gennaio. Perchè c’è una bella differerenza tra chi a gennaio compra e chi invece vende. Sembrano dettagli ma spostano gli equilibri e scava il solco tra chi i campionati li vince e chi li perde». […]

Ore 16.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.Qui Guizza: ultima serie di cross e tiri in porta.

Ore 16.10 – Qui Guizza: regolarmente in gruppo Madonna, da considerarsi pienamente recuperato.

Ore 15.50 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2.

Ore 15.30 – Qui Guizza: si rivede Filipe, che salta la corda e inizia a corricchiare a parte.

Ore 15.10 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] L’attualità è invece quella di due team appaiati in vetta a quota 21 punti dopo 10 giornate. «Un primato cui arriviamo in maniera diversa osserva il difensore Alessandro Malomo Il Bassano ha un importante zoccolo duro di giocatori chiave, abituati a stare assieme da diverso tempo, il Venezia invece è tutto nuovo ma sta dimostrando grandi potenzialità e la forza di rimontare con regolarità. Speriamo ovviamente non sia più necessario, perché battere il Bassano e restare soli in testa sarebbe un segnale forte in un torneo tanto equilibrato». Malomo a Modena era stato preferito da Inzaghi a Baldanzeddu come terzino destro. «Sto trovando continuità in allenamento e in partita così qualche soddisfazione arriva sorride l’ex Pavia La nostra classifica è di spessore perché abbiamo già incontrato quasi tutte le squadre più accreditate, il Bassano è una di queste e giocando con pazienza e senza frenesie potremo ottenere un altro grosso risultato che confermerebbe la maturità, personalità e sicurezza del nostro gruppo». […]

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] A vivere con particolare emozione l’atmosfera del derby è Giacomo Cenetti, da quattro stagioni in giallorosso, ma con un trascorso in arancioneroverde: il centrocampista ha vestito la maglia del Venezia nel 2013, arrivando dal Carpi, sotto la gestione di mister Stefano Sottili. «Quando in una squadra ottieni una promozione ti rimane un qualcosa in più, come successo anche a Carpi, per questo ricordo con molto piacere la mia esperienza a Venezia», commenta il giocatore originario di Acerra. Con il Bassano, Cenetti ha vissuto la terza promozione in quattro anni con Mario Petrone, per ritrovare poi Stefano Sottili nel 2015. Ora con Luca D’Angelo in panchina gli spazi per lui si sono un po’ ridotti. «La squadra sta girando alla grande e capisco le scelte del mister, che però ci fa sentire tutti importanti durante il lavoro settimanale. Sta a me farmi trovare pronto». Le aspettative per sabato sono alte: «Sarà una di quelle partite in cui gli stimoli verranno da sé. Queste sono gare belle da giocare e da vivere. Non siamo una squadra capace di gestire, per questo — chiude — andremo a Venezia per fare il nostro gioco e per conquistare i tre punti». […]

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) Tempo di derby con profumo di primato solitario. Vale per il Venezia, vale per il Bassano, squadra in striscia positiva da 5 partite, con 13 punti conquistati e 14 reti realizzate. Un primato non casuale, quello dei giallorossi del Grappa, visto che nelle ultime due stagioni hanno conquistato una finale (persa con il Como) e una semifinale (persa con il Lecce) nei playoff per salire in serie B. «Il Bassano è da tanti anni al vertice del campionato», ha spiegato Alex Pederzoli, che ha sfidato i vicentini con Pavia e Pordenone nelle ultime due stagioni, «è stata creata una mentalità positiva e vincente, inoltre c’è un gruppo di giocatori che sono insieme da tempo, mentre il Venezia è una squadra costruita dalle fondamenta la scorsa estate. Ho l’impressione, però, che il Bassano abbia cambiato atteggiamento quest’anno. È vero che segna tantissimo, ma rispetto alle stagioni precedenti la sensazione è che dietro conceda qual cosina in più agli avversari». La sfida cade solo alla decima giornata, un po’ presto per essere già decisiva. «Sì’ è vero, qualunque sia il risultato», ha ammesso il centrocampista arancioneroverde, «conquistare i tre punti in una partita del genere ci darebbe un’ulteriore iniezione di fiducia, confermando quanto di buono il Venezia ha dimostrato quando ha affrontato le altre pretendenti alla serie B». […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Perdere una partita in cui sei stato avanti nel punteggio per 86 minuti lascia solo molta amarezza. Per il Vicenza una sconfitta in 120 secondi dopo che il Brescia aveva creato le occasioni per pareggiare e i biancorossi buttato alle ortiche le chance per andare sul 2-0. Non resta che guardare avanti visto che domenica si gioca al Menti con il Perugia cercando di rompere il digiuno interno. «Per un’ora abbiamo avuto in mano il match ma abbiamo avuto il grave torto di non raddoppiare pur avendone avuto più volte l’occasione — spiega Alessio Vita — io per primo potevo segnare il 2-0 all’ultimo minuto del primo tempo e a metà ripresa ma il loro portiere è stato bravo in entrambe le occasioni. Peccato perché abbiamo perso una partita incredibile, abbiamo giocato una buona partita per 70’ su un campo difficile, ma non è bastato. Il calcio è questo: c’è una regola non scritta che recita che se non chiudi la partita poi vieni punito, purtroppo è andata proprio così». […] Domenica si torna in campo con il Perugia dell’ex Cristian Bucchi al Menti e forse rigiocare subito può essere un vantaggio. «Di sicuro c’è tanta voglia di cancellare questa partita — sottolinea Vita — e preparando quella con il Perugia magari penseremo di meno a quanto che è successo a Brescia. Davanti al nostro pubblico non abbiamo ancora vinto ed è una situazione che vogliamo cancellare al più presto, in primis per la classifica ma anche per i nostri tifosi che meritano di festeggiare una vittoria tra le mura amiche». […]

Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) I numeri che i tifosi biancorossi ricorderanno, con rimpianto ed amarezza, sono l’86 e l’88: i minuti finali della partita che con i gol di Vassallo e Pinzi hanno trasformato la serata del Rigamonti da gloriosa a nefasta senza neanche il tempo di rendersene conto. Una beffa, indubbiamente: il Vicenza poteva e doveva chiudere sullo 0-2 una partita che a quel punto andava vinta, in qualunque modo e a qualunque costo. Analizzando gli altri numeri che fotografano l’andamento dell’incontro, tuttavia, risulta incontestabile che la vittoria del Brescia sia stata piena e legittima. […] Il dato dei tiri in porta è inequivocabile: ben 26 (di cui 8 nello specchio) per il Brescia, 8 (di cui 3 nello specchio) per il Vicenza. A rimarcare la prevalenza della squadra di Brocchi ci sono i minuti di presenza nella metà campo d’attacco (14 e 55 secondi, più del triplo rispetto ai 4 minuti e 15 secondi dei biancorossi), i calci d’angolo (9 a 1) e l’indice sintetico di pericolosità da 1 a 100 (69,3 per le rondinelle, 36,3 per la formazione di Bisoli). Non stupisce che in una partita di sofferenza il giocatore più efficace per il Vicenza, nonostante i due gol subiti, sia stato proprio il portiere Benussi. Come sempre, non si è risparmiato nella lotta a metà campo il “mastino” Rizzo, rientrato da titolare a pieno servizio con la stessa caparbietà che i tifosi vicentini avevano già avuto modo di apprezzare prima dell’infortunio muscolare: è stato lui in assoluto il miglior “rubapalloni” della partita (27), seguito dai bresciani Calabresi (25) e Pinzi (23). […]

Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Si può vincere la palma del migliore in campo avendo subìto due gol in due minuti? Se il giocatore in questione è Francesco Benussi sì. […] Benussi, è dura uscire sconfitti sapendo, nel suo caso, di aver fatto l’impossibile. “Ma c’era un po’ da aspettarselo, nel senso che senza girarci tanto attorno, il secondo tempo si può riassumere così: l’attacco del Brescia contro la difesa del Vicenza”. Quindi si aspettava il gol da un momento all’altro? “Purtroppo quando le palle vaganti girano nella tua area di rigore, con tanta facilità e soprattutto in maniera costante, la rete la prendi prima o poi. Per questo dobbiamo fare il mea culpa”. Eppure il Vicenza non solo stava vincendo ma anche giocando bene. “Sì, c’è la consapevolezza di aver disputato una buona partita, creato qualcosa dalle parti di Minelli. Stavamo facendo bene. Ma nella ripresa, a fronte di un calo nostro c’è stata la crescita degli avversari”. […] Persino un Benussi in giornata di grazia non è riuscito a “salvare” il risultato. “Al di là delle mie parate, che lasciano il tempo che trovano, dobbiamo imparare a ragionare di squadra e questo significa provare a stare il più lontano possibile dalla nostra area di rigore. Questo a Brescia non è successo”. Se poi si aggiungono gli errori in fase realizzativa da parte vostra… “Nella ripresa abbiamo fallito tre gol clamorosi. Se fossimo stati capaci di andare sul 2-0, un po’ come doveva capitare anche col Frosinone, avremmo parlato di una partita diversa”. Dove sta il problema? “Se in due mesi di campionato abbiamo realizzato soltanto 7 gol, dobbiamo pensarci. Sono numeri dai quali non possiamo scappare e fotografano bene la nostra situazione di classifica”. Il guaio è che non segnano gli attaccanti. “Tocca a noi mettere nelle migliori condizioni possibili chi gioca davanti”. […] Qual era il clima in spogliatoio? “Scusate la parola, ma eravamo tutti incazzati. Non basta però. Questa rabbia va portata immediatamente sul campo di allenamento. Il fatto è che ci teniamo così tanto a conquistare i tre punti! Perché lo meritiamo”. […]

Ore 12.50 – (Gazzettino) Anche la Coppa Italia conferma che il momento del Campodarsego è delicato. C’è ben poco da salvare nella débâcle in casa dell’Adriese, con l’eliminazione già quasi certificata al termine del primo tempo in virtù dei sigilli di Adriano e Roveretto. Non basta un tentativo di reazione nella ripresa a raddrizzare la partita, perché Zanellato chiude i conti calando il tris e quello di Lauria suona come il classico gol della bandiera. D’accordo che Cunico nell’ottica del turnover manda in campo i giocatori finora meno impiegati, salvo qualche rara eccezione, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più. E anche in campionato i conti non tornano (otto punti di distacco dalla Triestina e sette dal Mestre), per cui nonostante le recenti parole rassicuranti del presidente Pagin, la panchina del tecnico sta iniziando a scricchiolare. […] Così a fine gara il tecnico Cunico: «Loro sono partiti forte e ci hanno messo in difficoltà nel ritmo e nell’intensità. Nella ripresa c’è stata la nostra reazione, abbiamo creato due-tre opportunità per segnare, poi il 3-0 ci ha tagliato le gambe». Un flash del diggì Gementi: «Al di là dell’ampio turnover è stata una brutta partita e la sconfitta ci lascia un po’ di amaro in bocca. Voltiamo subito pagina perché domenica ci attende una sfida molto importante con il Legnago».

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Dopo due pareggi consecutivi in campionato, l’eliminazione dalla Coppa Italia certifica il momento-no del Campodarsego. L’Adriese, dopo aver eliminato Abano ed Este nei turni precedenti, si conferma bestia nera delle formazioni padovane e, con il 3-1 inflitto ai biancorossi nei sedicesimi del trofeo nazionale di Serie D, passa il turno e si vendica anche della sconfitta che due stagioni fa la estromise dalla Coppa di Eccellenza, poi vinta proprio dal Campodarsego. Agli ottavi ci vanno i rodigini, per il “Campo” la corsa si chiude qui. E la panchina del tecnico Enrico Cunico adesso traballa davvero. Non hanno pagato il massiccio turnover e il tandem d’attacco composto da Meloni e D’Appolonia: il Campodarsego, troppo arretrato e senza grandissime idee non appena ha provato ad alzare la squadra, s’è fatto infilare dalla formazione rodigina in velocità. […] Ora la crisi in casa Campodarsego, comincia a mostrare pesanti avvisaglie: la posizione del tecnico Cunico non è più così stabile, e domenica contro il Legnago, al “Gabbiano”, potrebbe già essere tempo di ultima chiamata. A meno che la società non decida di operare il ribaltone alla guida della squadra.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Checché se ne dica, il Cittadella con o senza Litteri non è la stessa cosa. L’attaccante in maglia granata ha trovato la sua dimensione ideale per fare valere tutte le sue doti. Di realizzatore, innanzitutto, con i sedici gol in Lega Pro nella passata stagione, e i sei nelle prime dieci giornate di campionato in serie B. Litteri è diventato anche uomo-squadra, un riferimento per tutta la manovra del Cittadella: non solo finalizzatore, ma anche assist-man e uomo ovunque su tutto il fronte offensivo del Cittadella. Con buona pace di Arrighini, Strizzolo e del giovane Kouamè, tutti elementi di indubbie qualità, l’unico giocatore davvero insostituibile in attacco è Litteri. Non a caso Roberto Venturato lo ha sempre schierato in campo quando disponibile: a La Spezia nell’anticipo di lunedì il centravanti è stato costretto ai box dal giudice sportivo, in seguito alla discussa espulsione rimediata contro l’Ascoli. […] La gara di lunedì l’ha vista da casa, un inedito per Litteri. «È stata davvero dura. Avevo un’ansia a mille, sudavo in continuazione. In campo riesci a sfogarti, davanti alla tv te la tieni dentro. Adesso capisco cosa prova l’allenatore in panchina…». Buona la prova del Cittadella, specie nel primo tempo. «Mi è piaciuta la squadra, dobbiamo migliorare sulle palle inattive, lo sappiamo e ci stiamo lavorando. Sono errori che si possono evitare con un po’ più di attenzione da parte di tutti». Sabato si gioca Cittadella-Latina: lei è un ex. «Non ho vissuto una bella esperienza, non serbo un buon ricordo di quei sei mesi, anche perché eravamo messi male in classifica. Non ho niente però contro il Latina». In casa il Cittadella perde da tre turni, bisogna invertire il trend. «Dobbiamo continuare come fatto a La Spezia, la mentalità è quella giusta, con un pizzico di attenzione in più ai dettagli possiamo tornare al successo. Abbiamo vinto cinque partite di fila, il vero Cittadella è quello di inizio campionato».

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Ci voleva un arbitraggio sciagurato per fargli saltare una partita. Gianluca Litteri, per la prima volta in questa stagione, non è sceso in campo. Il bomber del Cittadella, che scontava una giornata di squalifica, ha assistito davanti alla tivù alla gara pareggiata 1-1 dai suoi compagni a La Spezia. «L’ansia era a mille e non l’ho saputa gestire bene, sudavo più che in campo» sorride il ventottenne centravanti catanese nel giorno di riposo concesso da Venturato prima della ripresa degli allenamenti, fissata per le 15 di oggi. «Quando giochi riesci a sfogarla, guardando la gara da casa no. Diciamo che ho capito cosa prova il mister a ogni incontro». Non ha più avuto modo di commentare la sua espulsione contro l’Ascoli. A mente fredda, come valuta quanto è accaduto venerdì scorso? «È la seconda espulsione della mia carriera, sempre per doppia ammonizione, ma nemmeno mi ricordo più quanto tempo è trascorso dalla prima. Quando ho visto il secondo cartellino giallo non ci volevo credere, mi sono detto: non è possibile. Ho realizzato soltanto sotto la doccia quanto era successo. Certo, io potevo evitare di chiedere all’arbitro che ammonisse l’avversario, ma sono cose che si vedono cento volte a partita. Va bene far rispettare il regolamento, ma allora lo devi far rispettare sempre». Avete il sospetto della premeditazione, ripensando a come il signor Marinelli ha diretto il confronto? «Se consideriamo i 9 cartellini affibbiati a noi contro nessuno a loro, qualche dubbio viene, ma preferisco pensare a una sua giornata storta, come possono capitare a tutti. E comunque non cerco alibi, perché avremmo potuto segnare prima che venissi espulso: la serata sarebbe stata diversa». […]

Ore 11.00 – (Gazzetta di Modena) Vincere l’emergenza e trovare la spalla ideale per sostenere Balint “Big” Bajner. Continua a lavorare con questi obiettivi Simone Pavan, che nella seduta effettuata alle 18,30 di ieri a Marzaglia ha potuto sorridere a metà, avendo ritrovato solo due giocatori, Accardi e Olivera, dei nove che alla ripresa degli allenamenti erano rimasti ai box oltre al lungodegente Marino. Ancora seduta differenziata, dunque, per Laner, Giorico, Osuji, Salifu, Cossentino e Schiavi, sempre più a rischio forfait per la gara di sabato all’Euganeo. Da valutare anche le condizioni di Besea, il cui principio di pubalgia non è ancora risolto nonostante la mezzora giocata sabato scorso contro il Venezia. La certezza è che contro il Padova sarà ancora emergenza, con tante inevitabili conferme di formazione rispetto all’ultima gara giocata: nel 4-4-2, modulo che non dovrebbe subire variazioni, Chiossi sarà ancora nella zona nevralgica del campo assieme ad Olivera ed anche Popescu potrebbe essere confermato a destra, con uno tra Basso e Loi sulla corsia opposta. Nella difesa, orfana di Cossentino, le soluzioni sono due: Accardi accanto ad Aldrovandi, con il ritorno di Calapai nel ruolo di terzino destro, oppure l’inserimento al centro di Zucchini, che ha scontato i due turni di squalifica rimediati dalla panchina nella sfida con il Sudtirol. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Si tratta di capire – spiega il suo agente Jerry Palomba – se il fastidio è legato alla calcificazione di un vecchio edema da assorbire, e questa sarebbe la soluzione migliore che è stata prospettata, oppure se si tratta di un frammento che si muove nell’articolazione che richiederebbe un intervento di aspirazione e tempi un po’ più lunghi. Speriamo si trovi una soluzione perché De Risio sta soffrendo molto per questa situazione». Non ci sono invece sostanziali novità sul fronte di Filipe, l’altro centrocampista raramente a disposizione del tecnico Brevi in questo avvio di stagione. «È stata confermata – riprende Zamuner – la diagnosi della fascite plantare. Svolgerà specifiche terapie conservative ed esercizi per rafforzare l’arco plantare, ma per queste patologie non ci sono tempi definiti. Il giocatore si deve gestire, andare per sensazioni e convivere con il dolore che, una volta venuta meno l’infiammazione, sparirà». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Non ci sono ancora responsi ufficiali, ma trapela un cauto ottimismo su un recupero in tempi brevi di Carlo De Risio, fermo da inizio campionato, salvo un paio di apparizioni, per un problema alla caviglia. Il giocatore è stato sottoposto a visita specialistica dal professor Antonio Volpe. «Ora aspettiamo l’esito di un ulteriore e più approfondito esame radiografico chiesto dal medico – sottolinea il diggì Giorgio Zamuner – ma se verranno confermate le impressioni della visita, il problema sembrerebbe meno grave e complicato del previsto. Nell’arco di una settimana il giocatore potrebbe riprendere a correre per poi mettersi a disposizione». De Risio si è sottoposto a una tac tridimensionale a Firenze in una delle poche strutture dotate di questo macchinario.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] A proposito, il suo percorso fin qui è davvero strano. Finora con il Padova ha giocato 65 partite, segnando 3 gol nelle prime 8 disputate e nessuno nelle restanti 57. Che è successo? «Sono diventato scarso tutto d’un colpo», scherza con un pizzico di rabbia. «Non so veramente spiegarmelo, non è il mio compito segnare, ma il gol mi manca davvero. Spero che arrivi presto questa benedetta prima rete tra i professionisti, a Santarcangelo ci sono andato vicino, vorrei sbloccarmi». Crede di aver avuto qualche problema di adattamento nel salto dalla D alla Lega Pro? «All’inizio un po’, poi mi sono calato bene nel campionato. Devo solo imparare a non sottovalutarmi, a credere sempre in me stesso e non abbattermi. A volte tendo a rimuginare sugli errori, invece devo guardare sempre avanti e non buttarmi giù se sbaglio una partita». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La coperta del centrocampo biancoscudato è corta, ma non è detto che tra le sue pieghe non possano nascondersi sorprese interessanti. Basta farsi trovare al posto giusto al momento giusto. È quello che si è messo in testa anche Davide Mazzocco, il baby veterano. […] Adesso spera sia arrivato il suo momento e non sarà un piccolo acciacco all’adduttore, che ieri l’ha costretto ad allenarsi a parte, a fermarlo. «Non è nulla, domani (oggi, ndr) conto di tornare in gruppo e per sabato sarò disponibile», sorride Mazzocco, tornato titolare sabato a Santarcangelo e autore di una prova più che positiva. È stata la sua prestazione più convincente in Lega Pro? «Credo di aver fatto altre buone partite tra i professionisti, ma sabato mi sono veramente piaciuto. Sono contento e devo continuare così». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Non c’è chiarezza sulle condizioni di De Risio, sui suoi tempi di recupero e a cascata sull’eventualità di tesserare Leandro Vitiello. Gli esiti degli esami alla caviglia a cui si è sottoposto De Risio non hanno ancora dato un responso chiaro, il Padova ha intenzione di fare nuovi approfondimenti e la situazione resta congelata. Ieri Vitiello ha disputato per intero la partitella giocata contro la Berretti, ma è in in ritardo di condizione, visto che è fermo da diversi mesi. Continuerà ad allenarsi con la squadra e solo la settimana prossima sarà deciso se ingaggiarlo o meno. Filipe, invece, prosegue nel lavoro specifico per curare la fascite plantare che lo affligge, le sue condizioni sono monitorate, difficilmente sarà in campo sabato. […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) In tutto questo va anche considerata la posizione di Riccardo Gaiola. Acquistato in estate in prestito dall’Inter con premio di valorizzazione, è stato impiegato solo una volta da titolare nella partita con il Mantova. I risultati, purtroppo, non sono stati positivi e, raccogliendo qua e là i report dei vari allenamenti, sembra lapalissiano che il regista padovano, 30 presenze lo scorso anno a Prato, non sia riuscito a inserirsi nei meccanismi della squadra. Avrà altre possibilità di riscatto? Al momento le porte sembrano chiuse, se poi dovesse essere tesserato anche Vitiello a gennaio qualcosa potrebbe anche accadere sul mercato. E De Risio? Un infortunio alla caviglia, una prima diagnosi che, in tutta evidenza, non è stata quella corretta e ora nuovi accertamenti per capire perché l’ex centrocampista della Juve Stabia ci metta così tanto a tornare a disposizione. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Chi entra e chi esce. Chi è in sospeso e chi, al contrario, non sa ancora se potrà essere tesserato. Il Padova scopre la necessità di far quadrare i conti a centrocampo, un reparto che porterà con sé il probabile (ma non certo) ingaggio di Leandro Vitiello, la situazione a dir poco precaria di Carlo De Risio, fermo da settimane e i tormenti di Filipe, rientrato in squadra a mezzo servizio e nuovamente fermato da Oscar Brevi, che ha spiegato come in queste condizioni il brasiliano non può essere utile come vorrebbe. […] Leandro Vitiello, 31 anni, nelle idee della società sarebbe quel jolly di centrocampo in grado di coprire le spalle a Filipe, quantomeno fino a quando il brasiliano (che quanto a ingaggio è uno dei più pagati della rosa) non sarà al top della condizione e di giocare nell’eventualità anche da mezzala.

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano e Venezia 21, Gubbio 19, FeralpiSalò, Parma, Reggiana e Sambenedettese 18, Pordenone 17, Padova 16, Santarcangelo 14, AlbinoLeffe 13, Ancona, Lumezzane, Maceratese, Modena e SudTirol 10, Fano e Teramo 7, Mantova 6, Forlì 3.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della decima giornata: Lumezzane-Forlì 0-0, SudTirol-Pordenone 3-1 (Semenzato (Pn) al 9′ pt, Tulli (St) al 32′ pt, Obodo (St) al 12′ st, Spagnoli (St) al 44′ st), Teramo-AlbinoLeffe 1-3 (Bulevardi (Te) al 26′ pt, Mastroianni (Al) al 9′ st, Giorgione (Al) al 28′ st, Anastasio (Al) al 37′ st), Ancona-Gubbio 0-2 (Valagussa (Gu) al 21′ pt, Ferretti (Gu) al 11′ st), Reggiana-Maceratese 1-0 (Sbaffo (Re) al 19′ pt), FeralpiSalò-Fano 0-0, Santarcangelo-Padova 1-2 (Russo (Pd) su rigore al 22′ pt, Favalli (Pd) al 34′ pt, Dalla Bona (Sa) al 22′ st), Bassano-Sambenedettese 4-3 (Minesso (Ba) su rigore al 24′ pt, Fabbro (Ba) al 38′ pt, Mancuso (Sa) al 42′ pt, Minesso (Ba) su rigore al 45′ pt, Grandolfo (Ba) al 5′ st, Sabatino (Sa) al 11′ st, Di Massimo (Sa) al 40′ st), Modena-Venezia 1-2 (Bajner (Mo) al 28′ pt, Geijo (Ve) al 32′ pt, Modolo (Ve) al 9′ st), Parma-Mantova 1-0 (Baraye (Pr) al 37′ pt).

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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