Una nuova consapevolezza. La 5ª “Festa del Tifoso Granata”, andata in scena martedì sera sotto il tendone gastronomico di Villa Rina, ad anticipare la storica Fiera Franca ormai alle porte, ha lasciato soprattutto questa sensazione. Non solo per il grande coinvolgimento popolare, con 680 partecipanti, ma anche perché gli stessi protagonisti hanno chiaro che il piccolo Cittadella merita un posto di rilievo nel calcio nazionale. Prendete Roberto Venturato. A vederlo passeggiare sul palco brandendo il microfono, la voce ormai roca, non sembrava proprio la persona riservata, conosciuta nei primi mesi sotto le Mura. Il tecnico ha citato una frase presente nel menù, che l’ha colpito molto: «C’è scritto “vincere non è tutto, migliorare sempre è la nostra sfida”, e questa è l’aspirazione che ci guida ogni giorno. Cercheremo di scrivere una nuova, importante pagina nella storia della società». Prima di lui era toccato al presidente Andrea Gabrielli, introdotto da Pierluigi Basso, fare gli onori di casa: «Io non voglio dire quale sia l’obiettivo di questa stagione, ma rimarco questo: sono cambiate molte cose dalla festa dell’anno scorso. Ci eravamo ritrovati qui dopo la delusione della retrocessione e, se ci guardiamo indietro, vediamo un cammino straordinario».
[…]E poi Stefano Marchetti, il cui nome è ricorso nelle frasi di tutti: «Sono orgoglioso del mio percorso professionale e dei tanti giocatori, oggi in Serie A, passati a Cittadella. Ma adesso dobbiamo elogiare soprattutto questa squadra: se siamo qui, sempre più numerosi e sempre più uniti, il merito è di questi uomini (il braccio a distendersi, indicando il tavolo che ospitava Iori e compagni, ndr), e dico uomini, prima ancora che giocatori. Ci hanno dimostrato che possiamo competere con realtà più grandi di noi».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)