Sabato, a Santarcangelo, c’è un’altra prova del nove, ma aver ritrovato il gioco, i punti e pure i gol di Cristian Altinier è sicuramente un buon viatico per iniziare la settimana con ottimismo. Non segnava da sei partite, l’attaccante mantovano: i 597 minuti di digiuno, dalla rete siglata all’Euganeo proprio col Forlì, cominciavano davvero a pesare. Eppure anche contro la “Regia” il lavoro chiesto al capitano biancoscudato (in attesa del ritorno di Neto) è stato ancora una volta ben lontano da quello più congeniale alle sue caratteristiche. Più vicino alla metà campo che all’area di rigore, troppo spesso con la spalle alla porta: per ritrovare la rete, il gol se l’è quasi dovuto fare da solo, ricevendo la palla, girandola a Favalli, e poi andando a deviare in scivolata il traversone dello stesso. «Ed è entrata così lentamente che mi ha lasciato col fiato sospeso», le parole di Altinier. «Vederla superare la linea è stata una vera liberazione. Per me il gol vale molto, mi dà fiducia ed entusiasmo, e non segnare da così tanto iniziava un po’ a pesarmi, lo ammetto. Anche questi periodi ogni tanto capitano, e io cerco sempre di affrontarli lavorando per la squadra e aspettando che il momento passi».
Non è stata comunque una partita facile per lei, costretto ad un lavoro “alla Neto” che le appartiene poco… «La svolta è stata trovare qualche alternativa. Eravamo entrati in un momento difficile per tutti, facevamo fatica ad esprimerci e tutta la squadra ne stava soffrendo. Stavamo cercando di creare più palle gol per le caratteristiche dei vari attaccanti, e con la Reggiana è andata un po’ meglio: dovremo migliorare ancora, e cercare soluzioni diverse a seconda delle caratteristiche di chi scende in campo. A poco a poco, però, Alfageme ed io ci stiamo conoscendo sempre di più, anche Germinale sta tornando in forma, e tra poco rientrerà Neto: quando ci saremo tutti l’attacco sarà ancora più competitivo. Spero che anche Luis trovi presto il gol: è un grande attaccante e gli serve morale ed entusiasmo, sta acquisendo la forma migliore e sarà importante per noi».
[…]Quale è l’aspetto più positivo? «Si è visto qualcosa di più, e oltre tutto contro la Reggiana, che mi è parsa di gran lunga la squadra più competitiva affrontata sin qui. Dobbiamo migliorare ancora, ma prendendo spunto dall’ultima gara possiamo scrivere un nuovo inizio».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Cristian Altinier, è stata una vittoria che ha riportato un po’ di sereno dopo giorni molto difficili con Brevi in bilico. «Ci voleva anche perché volevamo dimostrare a noi stessi che non eravamo quelli di San Benedetto. Ci serviva una prova di orgoglio e ritrovarci, è stato un successo doppiamente importante». Avete giocato e vinto per il tecnico. «Certo, quando dico noi stessi intendo anche l’allenatore, la società e anche i tifosi perché siamo noi i primi a essere dispiaciuti quando le cose non girano e ci teniamo a farle andare meglio». In campo siete apparsi trasformati. Cosa vi ha fatto scoccare la scintilla? «A volte ci sono momenti nei quali non venendo i risultati la testa fa brutti scherzi. Abbiamo cercato di allontanare i cattivi pensieri e di buttare tutto sul campo. Siamo stati bravi a riuscirci, fermo restando che siamo consapevoli di dover migliorare ancora molto».
[…]Come spiega le difficoltà che avete incontrato? «È una domanda da un milione di dollari, è complicato trovare un solo motivo. Di sicuro abbiamo perso un po’ di cattiveria e di fiducia nelle ultime partite e questo ha portato alla gara con la Sambenedettese che ha segnato un po’ tutti. Siamo stati bravi a riprenderci subito con una vittoria importante con una squadra costruita per vincere il campionato, e questo deve essere lo slancio per riprendere il cammino». Nei giorni più caldi della crisi il direttore generale Zamuner si è confrontato con i senatori della squadra, tra i quali anche lei. «Sono chiacchierate che si fanno quando le cose non vanno per il verso giusto, e il direttore ha fatto bene perché è giusto sentire tutte le campane per capire le nostre sensazioni e vedere se c’era qualcosa che non andava. Non ci sono problemi particolari, ciascuno di noi ha cercato di dare uno spunto. La questione fondamentale è che innanzitutto dovevamo ritrovare noi stessi e la voglia di riprenderci da questo periodo. E poi cercare anche di lavorare di più in settimana perché siamo consapevoli che dobbiamo crescere».
[…]Sabato con il Santarcangelo è vietato sbagliare. «Loro sono una sorpresa del campionato, hanno messo in difficoltà quasi tutti, e ci aspetta una gara tosta. Dobbiamo ancora studiarli, ma prima di tutto dobbiamo guardare a noi stessi e cercare di fare un ulteriore passo avanti sfruttando il successo con la Reggiana».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)