«Diciamo che mi sono dato molto da fare, in questo periodo». Marco Martin sorride. Potrebbe tranquillamente riferirsi ai chilometri che macina in campo lungo la corsia di sinistra del Cittadella, ma sta invece parlando della sua vita privata. «A inizio ottobre mi sono sposato con Federica, con rito civile, a Bassano. Più avanti, probabilmente nel 2018, lo faremo anche in chiesa». Nel 2018? Come mai pianifica così a lungo termine? «Perché è ormai imminente la nascita di nostro figlio, prevista per l’11 dicembre. Prima penseremo a lui, lo chiameremo Francesco».
[…]Qual è l’umore generale dopo gli ultimi due stop consecutivi? «Non è cambiato: non eravamo dei mostri prima e non siamo scarsi ora. Abbiamo commesso qualche errore di troppo e lavoreremo per fare in modo che non si ripeta. Al Curi ci siamo fatti sorprendere da un calcio d’angolo e non è la prima volta che accade. Peccato, perché quella con il Perugia è stata la classica partita che si decide per un episodio». Che idea si è fatto di questo campionato e di dove potrete arrivare? «Il Verona, per la qualità dell’organico, mi sembra di un’altra categoria. Con le altre ce la possiamo giocare. Al di là della giornata storta con il Brescia, nessuno ci ha messo sotto sin qui». Potrete rifarvi venerdì sera con l’Ascoli. «Un avversario che non va sottovalutato. Viene da un periodo difficile ma non significa nulla. E poi conta su elementi come Cacia e Gatto, che sono notoriamente pericolosi».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)