I paradossi di un campionato incredibile. Il Padova procede a piccoli passi e i gol arrivano con il contagocce, eppure, a suon di pareggi – per di più non sempre del tutto convincenti – domani pomeriggio a San Benedetto del Tronto ha la possibilità, con una vittoria, di portarsi a tre punti dalla vetta della classifica. Nello 0-0 di Teramo, il secondo consecutivo dopo quello con il Mantova, i biancoscudati hanno evidenziato qualche progresso sotto l’aspetto del gioco, ma anche, per l’ennesima volta, la cronica difficoltà ad andare in gol. «Sicuramente il nostro problema sta diventando un po’ pesante», ammette Cristian Altinier, unico attaccante della squadra ad essere andato a bersaglio in quest’inizio di stagione.
«Non è facile convivere con l’assenza di reti, dobbiamo cercare di creare ancora più occasioni se quello che stiamo facendo finora non basta. È un discorso di squadra, che non può limitarsi al reparto offensivo: dobbiamo cercare di migliorare le cose che stiamo facendo e sperare che sia solo un momento buio». Sabato in Abruzzo si è vista un po’ più di intraprendenza, se non altro. Forse è mancata la qualità sotto porta… «Può essere, nel senso che quando non fai gol è normale che qualche critica da muovere ci sia. Alla fine il verdetto del campo è sempre l’unico a contare, e qualcosa dobbiamo avere sbagliato per forza. La qualità forse ci manca, ma ci sono pure gare che si risolvono con due soli tiri in porta. Io sono contento innanzitutto del fatto che la squadra crei occasioni, la situazione era più preoccupante nelle ultime partite, quando non creavamo gioco, mentre a Teramo almeno abbiamo fatto un passo in avanti sotto tale punto di vista».
Come interpretare il secondo 0-0 consecutivo? «Ho visto progressi, ripeto, sul piano del gioco e a livello di squadra, per cui sono convinto che, se continueremo a migliorare, anche i risultati arriveranno. Non potevamo pretendere di avere cambiamenti immediati: stiamo lavorando per diventare una squadra, nelle ultime uscite avevamo perso qualcosa che ora stiamo recuperando, ma per diventare competitivi forse ci vorrà un po’ di tempo. Anche a noi piacerebbe essere già ad un livello superiore,la strada però è quella giusta e dobbiamo continuare a crederci». Quali, invece, le note positive? «Abbiamo ritrovato un’idea di gioco, alcune giocate interessanti e abbiamo avuto diverse palle-gol: era importante tornare a farlo, dopo qualche gara in cui non ci eravamo riusciti. In più, ancora una volta abbiamo chiuso con la porta inviolata: è scontato dire che noi per primi avremmo preferito portare a casa una vittoria, ma contro il Teramo abbiamo dimostrato di esserci e questa è di sicuro un’impressione molto positiva».
Che gara vi aspetta domani a San Benedetto? «Difficile sulla carta, contro un avversario che sta bene e che gioca in casa, avendo la possibilità, con un successo, di andare primo in classifica. Sarà l’impegno più ostico sin qui, ma paradossalmente abbiamo vinto proprio con il Gubbio, che è in testa in questo momento. Ciò deve insegnarci a non guardare troppo la graduatoria, ma fare quello che sappiamo senza paura». Non avete mai entusiasmato, eppure vincendo anche voi potreste entrare nel gruppone di testa. «Questo dimostra che, nonostante tutto, la continuità, la capacità di rimanere sempre vivi in questa categoria pagano. Anche se le aspettative erano molto alte e qualche risultato non ci ha dato ragione, finora non abbiamo fatto malissimo. Non abbattiamoci e cerchiamo la strada giusta per diventare ancora più competitivi».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)