Se il Padova non ha trovato ancora il passo giusto sul piano dei risultati come testimoniano i nove punti in classifica, c’è un dato nel quale eccelle. Ci riferiamo al numero dei gol subiti: cinque al pari del Modena, alle spalle solo di Reggiana (quattro) e Venezia (tre). Senza tralasciare che tre sono stati incassati in un colpo solo nella trasferta con il Fano, occasione nella quale tra l’altro Giacomo Bindi era stato costretto al forfait durante il riscaldamento pre gara. Il che significa che il portierone ex Pisa è quello finora meno battuto. «Fa senz’altro piacere, ma è ancora presto per andare a vedere queste cose. Di sicuro è solo un bene che la squadra sia sulla strada giusta per raggiungere una buona compattezza e che abbia preso pochi gol, anche se in questo momento il nostro obiettivo è essere più concreti e incisivi».
Sul piano del gioco infatti i biancoscudati non hanno ancora trovato la chiave giusta per decollare. Da cosa dipende? «Non è per il fatto che ci chiamiamo Padova che si deve pensare di stravincere tutte le partite giocando bene. Il processo di crescita avviene gradualmente attraverso le prestazioni, le vittorie e limando di volta in volta gli errori. Anche perché siamo una squadra che è stata messa insieme quest’anno ed è impensabile un processo repentino. Se lo capiamo noi e l’ambiente che ci sta attorno, si riuscirà a creare quella compattezza che serve. In questo momento è fondamentale avere fiducia in noi stessi e che i tifosi capiscano che ci vuole tempo». Alle porte c’è la sfida con il Teramo, prima delle due trasferte ravvicinate dato che martedì è fissato il recupero della prima giornata con la Sambenedettese. «Affrontiamo due squadre fortissime, e dire che siano partite facili sarebbe da bugiardi. Il Teramo ha un attacco con nomi tra i più forti nella categoria, la Sambenedettese è in un ottimo momento di forma. Sono trasferte difficili che comporteranno un grande dispendio di energie fisiche e mentali, e servirà tutta la rosa per affrontarle al meglio considerato anche il successivo impegno con la Reggiana. Non dobbiamo pensare che sarà la settimana risolutiva, ma di sicuro dobbiamo affrontare questo trittico con massima concentrazione perché è importante fare punti».
A Teramo ha giocato due volte nella passata stagione con Siena e Pisa. «Loro puntano molto sul fattore campo, dato che è un sintetico assolutamente non in condizioni ottimali e nel quale è anche pericoloso giocare essendo fine e duro. Dovremo adattarci presto perché loro saranno più pronti di noi, tenendo botta inizialmente per poi aggredirli e andare a fare gol. Senza dimenticare che il Teramo va a caccia di punti dato che anche per loro la classifica è un pò inaspettata avendo allestito una squadra per stare nelle prime posizioni. Due anni fa avrebbero vinto il campionato senza l’illecito sportivo, e hanno mantenuto buona parte di quella rosa aggiungendo elementi di qualità». È Sansovini il pericolo numero uno? «Lui è quello che ha segnato di più in carriera, ma c’è da prestare attenzione anche a Jefferson e a Croce».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)