Uscire con i crampi non significa automaticamente aver dato tutto. Ma, nel suo caso, non ci sono dubbi. Manuel Pascali sabato a Trapani si è fatto sentire, eccome, offrendo un contributo sostanzioso alla ritrovata solidità difensiva del Cittadella. «A tanti miei compagni partite come quella non piacciono, perché si divertono solo quando la squadra riesce a proporsi più spesso in attacco, giocando in velocità. Io, invece, in gare del genere mi esalto. Le sfide in cui soffri, ma non concedi nulla, mi fanno impazzire. Lasci 8 calci d’angolo di fila all’avversario? E cosa importa se poi reggi? Incontri come quello di Trapani dicono che la squadra c’è». Intanto tranquillizziamo tutti: come sta? «Bene. Avevo avvertito un affaticamento all’adduttore con il Novara, per questo sono stato tenuto a riposo in via precauzionale con Avellino e Brescia. La settimana scorsa girava il raffreddore in spogliatoio e non mi ero sentito benissimo per un paio di giorni, forse per questo ho avvertito un po’ di stanchezza in Sicilia. Ma erano solo crampi». Occorrerà essere al meglio con il Frosinone. Le facciamo solo il nome di Dionisi: con i suoi 3,5 milioni di euro di valutazione il giocatore più costoso dell’intera Serie B. «Ci mancherebbe che non avesse mercato! Si era comportato molto bene nella categoria superiore e sono convinto possa arrivare fra i primi tre nella classifica marcatori. Ma il Frosinone non è mica solo lui. C’è Ciofani, ci sono due esterni che spingono, c’è una rosa rimasta pressoché invariata rispetto a quella che si è quasi salvata in Serie A». Una squadra, che, tuttavia, arriverà al Tombolato con il peso di due sconfitte consecutive sul groppone. «È solo questione di tempo per vederla scalare di posizioni. I due stop renderanno il Frosinone ancora più carico. Ma noi non saremo da meno». Si sbilanci: la vede come una potenziale rivale d’alta classifica? «Un attimo. Prima di capire dove potremo arrivare, aspettiamo gennaio: se saremo ancora lì, allora ci sentirete fare qualche ragionamento diverso. Per quanto riguarda le avversarie, sono convinto che Frosinone e Carpi risaliranno. Le altre? Sul potenziale del Verona c’è poco da discutere. E poi ci sono realtà che mi intrigano molto: l’Entella ci somiglia, è una squadra rognosa da affrontare; e poi c’è il Pisa, che ha il carattere di Gattuso, il suo allenatore. Tutti noi nel corso della carriera siamo incappati in una situazione societaria come quella che stanno vivendo in Toscana, l’orgoglio che mette in campo è solo da elogiare». Lora si ferma. Da due giorni Filippo Lora lavora a parte per una lombalgia: allenamento leggero e fisioterapia per il centrocampista scuola Milan. Serata churrasco. Ieri sera momento conviviale in salsa carioca. I giocatori hanno cenato fra loro nella sala-stampa del Tombolato: menù brasiliano suggerito da Chiaretti.