Cittadella-Brescia, Alfonso: “Sconfitte simili ci ricordano che dobbiamo sempre dare il 100%!”

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Da un paradosso all’altro. Dall’essere il migliore in campo quando la sua squadra incanta e vince per 5-1, come a Vercelli, all’esserlo comunque quando, invece, balbetta e incassa tre scoppole, come contro il Brescia. Davvero strano, per un portiere. Eppure, anche nella giornata più nera di quest’avvio di stagione, Enrico Alfonso si è confermato una sicurezza per il Cittadella. «Questo 0-3 colpisce per le proporzioni, ma la delusione sarebbe stata la stessa se avessimo perso con un solo gol di scarto», sottolinea l’estremo difensore padovano, prima di salire in sella alla sua mountain bike per una pedalata distensiva, giusto per non rimanere fermo del tutto nel secondo giorno di riposo concesso da Venturato ai suoi uomini (la ripresa è fissata per questo pomeriggio alle 15, al Tombolato). «In ogni caso, se ci avessero detto alla vigilia del trittico di impegni in sette giorni che avremmo incamerato sei punti e saremmo rimasti in vetta alla classifica, ci avremmo messo la firma». Già, ma proprio perché avete abituato tutti bene, gli errori individuali commessi da elementi che, di solito, sono delle garanzie, come Salvi, Scaglia e Pelagatti, stupiscono. Dalla sua prospettiva che impressione ha avuto? «Possono capitare e ci si allena proprio per limitarli il più possibile. In particolare ci hanno messo in difficoltà attaccanti rapidi come Morosini e Bonazzoli, che con il loro incessante movimento non hanno mai offerto punti di riferimento: probabilmente a livello difensivo ci esprimiamo meglio contro attaccanti più fisici. Dopodiché credo che il problema sia stato tutto nell’approccio alla gara: dopo cinque partite ad alto livello, forse inconsciamente ci siamo tutti po’ adagiati». Da come conosce le dinamiche interne al gruppo, teme che la sconfitta possa avere ripercussioni sul morale? «No, al contrario credo sarà uno stimolo. Servirà a ricordarci che, se non ci esprimiamo sempre al 100%, rischiamo di incappare in giornate del genere. Da questo punto di vista sono fiducioso: sabato andremo a Trapani per riprendere subito il cammino, anche se non sarà facile contro un avversario desideroso di riscattarsi dopo aver incassato la sua prima sconfitta stagionale (2-0 dalla Salernitana, ndr). Il segreto della nostra squadra, già dalla scorsa stagione, è sempre stato nella capacità di dimenticare in fretta quanto di buono ha fatto. Ci proveremo anche dopo questo stop: azzereremo tutto e ripartiremo». Sul piano personale non ha nulla da rimproverarsi: due strepitosi interventi in avvio e poi il rigore respinto a Torregrossa. Su tre calciati contro di lei in questa stagione, nessuno è entrato. È ormai un incubo per chi tira dagli 11 metri. «Sabato ero molto contento dopo la parata, perché pensavo che quel rigore potesse far accusare il colpo al Brescia e darci la scossa, invece purtroppo abbiamo preso gol un paio di minuti dopo». Certo che a capirci qualcosa, in questo campionato, si è bravi, considerando il cammino di voi “matricole”: il Benevento che travolge 4-0 il Bari al San Nicola, il Pisa alle prese con mille difficoltà societarie che però supera l’Ascoli e affianca i campani al terzo posto, a quattro lunghezze da voi… «La Serie B delle ultime stagioni ha spesso riservato sorprese analoghe, pensate alle doppie promozioni conquistate in anni recenti da Cesena, Carpi e Frosinone. Credo che ci siano due ragioni dietro a questi exploit: la prima è che le neopromosse possono contare su un impianto di gioco collaudato e sull’entusiasmo legato ai successi, perché vincere aiuta a vincere; e poi ce n’è un’altra: in Serie B si gioca sul serio a calcio e il livello tecnico è sicuramente più alto, ma in Lega Pro c’è sempre, in ogni campo, un clima da battaglia, una foga maggiore. E le neopromosse, abituate a quei ritmi più alti, almeno nella prima fase della stagione sono avvantaggiate». Ha citato tutte squadre salite in Serie A… «Speriamo di raccogliere la loro eredità».

(Fonte: Mattino di Padova)

Prima del Brescia, il Cittadella oltre ad avere il migliore attacco aveva anche la seconda migliore difesa del campionato, con 3 gol subiti in cinque incontri. Meglio solo il “bunker” del Pisa di Rino Gattuso, con una sola rete incassata. Sabato il patatrac: uno stop inaspettato, di quelli che fanno clamore sia perché si è trattato della prima sconfitta stagionale per la capolista, per giunta davanti ai propri tifosi, sia per il risultato finale (0-3). Tra i migliori in campo – in assoluto per il Cittadella – c’è Enrico Alfonso: strano a dirsi per un portiere che ha preso tre gol, ma il numero uno granata ha contenuto il passivo, e tenuto in partita i suoi finché ha potuto, parando anche un calcio di rigore a Torregrossa. «Perdere 1-0 o come è successo sabato fa poca differenza, sempre di una delusione avremmo parlato», le prime parole del portiere. Che rivive così l’incontro: «È vero che abbiamo concesso più del solito, e non è da noi, ma anche il Cittadella ha avuto le sue occasioni per riaprire l’incontro. Ricordo la grande parata di Minelli sul tiro di Chiaretti che ha preso il palo esterno, poteva essere il pareggio e la partita, forse, avrebbe preso una piega diversa». Un ko che non cambia la posizione di classifica della squadra di Venturato. «Avremmo tutti messo la firma per conquistare sei punti nelle tre partite in otto giorni. Il passo falso con il Brescia ci può stare, era impensabile poter vincere sempre». Alfonso non vuole però altri passaggi a vuoto del Cittadella. «La sconfitta con il Brescia ti fa capire che in serie B se non giochi sempre al massimo delle possibilità possono uscire partite come questa». I granata poi, dall’alto della vetta, sono studiati nei minimi dettagli. «L’inserimento di Morosini e Bonazzoli ci ha sorpreso, aspettavamo di vedere Caracciolo come terminale offensivo, forse la nostra difesa si comporta meglio al cospetto di avversari più fisici. Magari però si è trattato solo di un caso, perché in altre occasioni non abbiamo mai sfigurato, tutt’altro. La sconfitta la vedo più una questione di testa, abbiamo sbagliato l’approccio iniziale, non eravamo quelli di sempre». Adesso si riparte da Trapani. «Hanno perso anche loro per la prima volta, vorranno rifarsi davanti al proprio pubblico, ma pure noi vogliamo cancellare in fretta la gara di sabato. Il segreto di tutti i nostri successi è basato nel considerare una partita per volta, azzerando subito sia le vittorie sia le sconfitte. Ripartiamo, fiduciosi». Infine una considerazione sulla classifica attuale. «La serie B è sempre imprevedibile, le sorprese saltano fuori ogni anno, e le neopromosse dalla Lega Pro cominciano sempre bene. Non si tratta soltanto di entusiasmo, di gioco rodato come nel caso nostro: il campionato cadetto è molto più tecnico, ma secondo me si corre di meno, e chi è abituato a vivere le partite con una certa intensità, ne è sicuramente avvantaggiato, specie all’inizio».

(Fonte: Gazzettino)




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