Gubbio-Padova, Bindi: “Non mi spiego il disfattismo di questi giorni. Serve ottimismo…”

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«Un po’ di malumore gli ultimi risultati lo hanno creato, ma non mi spiego il disfattismo di questi giorni»: parola del portiere biancoscudato, Giacomo Bindi. «È un inizio di campionato come tanti altri, siamo solo caduti in qualche piccolo errore, ma dentro lo spogliatoio c’è un ambiente positivo. Se si vogliono analizzare gli errori, bisogna farlo in un’ottica di crescita, e non per continuare a rivangare ciò che è stato fatto. Bisogna creare un ambiente costruttivo, che dia la possibilità a tutti di crescere: se al primo errore l’unico pensiero è castigare il presunto responsabile, non ne usciamo più. È per questo che noi giocatori non ci scoraggiamo: siamo consapevoli che c’è ancora tutto il tempo per rifarci, abbiamo una mentalità vincente, e non può essere un passo falso a creare un clima negativo intorno a noi».

La piazza, però, negli ultimi giorni non è stata affatto tenera nei confronti della squadra né in quelli del tecnico Brevi. «È dal mio primo giorno a Padova che avverto un po’ di scetticismo. E per questo sapevo che qualche malumore, se non fossero arrivate subito tante vittorie, sarebbe venuto fuori: non sono nessuno per dire ai tifosi come devono comportarsi, ma credo che le continue critiche non diano certo al gruppo la spinta di cui ha bisogno. Se vogliamo creare un ambiente in cui tutti possano dare di più, forse un po’ più di ottimismo sarebbe opportuno. A lungo andare questa situazione potrebbe danneggiare la squadra, ed è per questo che all’interno dello spogliatoio ci siamo fatti forza e ci siamo detti di dare meno peso possibile a tutto questo. Forse è troppo presto per tirare le somme: i 5 punti che abbiamo raccolto sono pochi rispetto al nostro obiettivo, ma spero che siano preziosi per un percorso di crescita».

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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