Le voci dalla sala stampa dello stadio Euganeo per Padova-Maceratese
Oscar Brevi (allenatore Padova): “Se partiamo dal gol loro a dieci secondi dalla fine ovviamente si poteva far meglio, ma devo rivedere l’azione per poterla analizzare al meglio. I ragazzi oggi non hanno demeritato, anche sull’uno a zero oltre al rigore hanno avuto due-tre situazioni di raddoppiare e loro non avevano fatto molto prima del pareggio. Non mi sento di buttare la croce sulla squadra o su un singolo giocatore… I gol sono delle situazioni al limite della bravura dell’avversario o dei propri errori! C’è il rammarico per non aver vinto la partita. Ci è mancata un po’ di velocità, poi purtroppo sono stati sbagliati gol importanti, succede.”
Roberto Bonetto (amministratore delegato Padova): “La partita aveva preso la giusta piega, ma non si può pareggiare una partita simile! La medicina? Difficile capirla, ma come amministratore delegato mi devo mettere in discussione. La pressione inizia ad essere pesante, forse ho sbagliato e non è detto che possa farmi da parte! Tutto può succedere…”
Francesco Dettori (centrocampista Padova): “Non so che dire, abbiamo buttato via una vittoria! È successo quello che non doveva succedere… Perdere due punti a venti secondi dalla fine fa male, soprattutto per come abbiamo giocato nel primo tempo. Potevamo chiuderla nel secondo tempo, ma è lo specchio di ciò che stiamo attraversando… Non è facile con nessuno, e la partita di oggi ne è stata la dimostrazione”
Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Dovevamo portarla a casa, ma dopo non siamo riusciti a gestire a dovere il vantaggio dimostrando poca professionalità. Una squadra esperta come la nostra doveva . Io in discussione come Bonetto? Non credo che sia né il momento né la situazione per gettare a mare quanto fatto e quanto costruito… Non penso che sia il caso di parlare facendoci prendere dall’emotività, ma bensì compattarci e risollevarci per quanto sia comprensibile la delusione nostra e quella del pubblico, che ha criticato la prestazione ed il risultato. Le cose si possono risolvere senza pensare a stravolgimenti vari…”