Ancora una medaglia per lo sport veneto alle Paralimpiadi. Arriva dal nuoto e ancora una volta è merito di Francesco Bettella, argento nei 50 dorso, categoria S1: era stato proprio lui a inaugurare il medagliere azzurro con un altro argento, stavolta nei 100 dorso. L’ingegnere padovano si è classificato secondo in 1’12″49 alle spalle del fortissimo ucraino Hennadi Boiko, capace di trionfare in 1’00″85. Terzo posto sempre per l’Ucraina con Anton Kol, che ha chiuso in 1’15″42. Raggiante Bettella, che si prende medaglia d’argento e ribalta sotto i riflettori: «Stavolta ho capito subito di essere arrivato secondo, anche se questa non è proprio la mia gara. Arrivo dai duecento e non sono un velocista, ma mi sentivo bene nelle ultime settimane e meglio non sarebbe potuta andare con due gare e due medaglie». Il nuoto paralimpico ha regalato ben 12 medaglie all’Italia: «Siamo andati davvero forte – esulta Bettella – se posso fare un invito ai ragazzi che sono a casa di venire a nuotare perché ne vale la pena, mettendoci impegno e sacrificio magari non tutti possono arrivare fin qui ma sicuramente togliersi grandi soddisfazioni. Questo argento lo voglio dedicare a tutto lo staff della federazione che è qui e lavora per noi, in particolare a Enrico Testa che ormai da sette anni mi accompagna 24 ore su 24 nelle trasferte, a Riccardo Vernole che mi ha telefonato il Ferragosto del 2009 comunicandomi la convocazione per i primi Europei. Le fisioterapiste che fanno un lavoro incredibile. Sono stati per me sette anni intensi, perché ho fatto due Paralimpiadi, due Mondiali, tre Europei. Non avevo ancora raggiunto l’apice ed è una cosa stupenda che mi porterò sempre dietro».