Venezia-Padova, Scibilia: “Tacopina? Nulla di offensivo. Anzi, un po’ di pepe ci sta…”

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Scintille sull’asse Venezia-Padova. Il clima «da derby» è già infiammato a tre mesi alla partita, che si giocherà il 27 novembre. Colpa della frase «colorita» pronunciata dal presidente Joe Tacopina nel corso della presentazione del Venezia di lunedì. A bordo della chiatta, incitato dai tifosi, il numero uno arancioneroverde se ne è uscito con un’espressione gergale americana («we’ll kick Padova’s ass» ) che si può tradurre con «romperemo il c… al Padova». Frase accolta dall’ovazione dei tifosi arancioneroverdi ma che è chiaramente andata di traverso ai supporter del Padova, che hanno inondato i social di commenti non certo teneri nei confronti del Venezia e del suo presidente. Nel mezzo delle reazioni si è inserita la dirigenza biancoscudata, nella persona dell’ad del Padova Roberto Bonetto che si è rivolto direttamente a Tacopina: «Caro Presidente — si legge tra i commenti — si evince sempre di più che i soldi non ti fanno diventare un signore. Buon campionato e ci vedremo a Padova». La querelle è salita poi ai livelli istituzionali, quando nel pomeriggio di ieri è intervenuto il sindaco di Padova Massimo Bitonci che, dal proprio profilo Facebook, ha chiesto le scuse di Tacopina e si è poi rivolto al sindaco Luigi Brugnaro, presente lunedì sera, invitandolo a prendere le distanze: «Signor Tacopina — le parole del primo cittadino di Padova — hai scelto il modo peggiore per presentarti ai padovani e a tutti i veneti, “buttando in laguna” i valori della lealtà sportiva. Aspetto le tue scuse. Sono certo che il sindaco Brugnaro prenderà le distanze e censurerà il tuo svarione». Intanto la società arancioneroverde ha tentato di sdrammatizzare riportando il tutto a un contesto «goliardico». Tacopina ha preferito non parlare e ha affidato la replica con la posizione della società al dg Dante Scibilia. «La frase del presidente va ridimensionata, comprendendone il contesto. Non è stato detto nulla di offensivo, né nei confronti del Padova, né dei padovani. Abbiamo ottimi rapporti con la dirigenza biancoscudata, ci incontreremo per preparare il derby, ma non ci sembra il caso di fare polemiche. Si tratta di sano agonismo sportivo, nient’altro. Il presidente – ha proseguito il dg – si riferiva al clima di attesa che già si respira per un derby che manca da sette anni. Ha espresso il concetto in modo un po’ colorito, ma voleva solo dire che il Venezia batterà il Padova, utilizzando un’espressione gergale inglese. Non c’era nulla di offensivo. Anzi — ha sottolineato Scibilia — un po’ di pepe ci sta, se in un contesto di sano agonismo e fa bene anche al Padova, riaccende l’interesse delle piazze».

(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)




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