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Ore 23.00 – QUI STARHOTEL: TERMINA LA SESSIONE ESTIVA DEL CALCIOMERCATO!
Ore 22.40 – Qui StarHotel: ultimi venti minuti, grande fermento nella hall per il possibile passaggio in extremis dell’ex biancoscudato Federico Viviani al Bologna.
Ore 22.20 – Qui StarHotel: la Reggiana batte in extremis la concorrenza del Parma e si aggiudica Alessandro Sbaffo dall’Avellino!
Ore 22.00 – Qui StarHotel: la Reggiana si rinforza ulteriormente assicurandosi le prestazioni di Luigi Falcone, esterno sinistro proveniente dal Catania.
Ore 21.40 – Qui StarHotel: Si apre la pista-Parma per Mazzarani, che ha appena rescisso col Crotone.
Ore 21.30 – Qui StarHotel: un’ora e mezza alla chiusura della sessione estiva di calciomercato.
Ore 21.00 – Qui StarHotel: la Reggiana cede in prestito Christian Maldini (figlio di Paolo) all’Hamrun Spartans.
Ore 20.40 – Qui StarHotel: doppio colpo per l’Ancona, che si rinforza con Scuffia ed Agyei.
Ore 20.20 – Qui StarHotel: il Parma cerca il colpo-Gavazzi, centrocampista classe 1986 dell’Avellino.
Ore 20.00 – Qui StarHotel: Reggiana sull’attaccante Alessio Viola.
Ore 19.40 – Qui StarHotel: altro colpo per il Santarcangelo di mister Marcolini, dalla Pro Vercelli arriva in prestito Dejan Danza.
Ore 19.30 – Qui StarHotel: il Santarcangelo acquista la punta Mattia Marini dalla Pistoiese.
Ore 19.10 – Qui StarHotel: il Lumezzane punta al ritorno dell’attaccante Simone Russini, attualmente in forza alla Ternana.
Ore 19.00 – Qui StarHotel: la FeralpiSalò si è assicurata le prestazioni del difensore Giacomo Gambaretti, proveniente dalla Cremonese.
Ore 18.40 – Qui StarHotel: brutte notizie per Parma e Reggiana, che hanno visto rifiutarsi le rispettive offerte per Alessando Sbaffo, centrocampista dell’Avellino.
Ore 18.30 – Qui StarHotel, mercato Padova: nuovo rilancio della Folgore Caratese per Matteo Dionisi. Il club di Michele Criscitiello ha alzato la proposta economica per l’esterno biancoscudato. Ma è arrivato un altro no e sono saltate pure le piste che portavano alla Carrarese, alla Lucchese, alla Lupa Roma e alla Sambenedettese. A Rieti Dionisi per ora non ci vuole andare, anche se il trasferimento potrebbe essere concluso anche dopo il 31 agosto, in quanto si procederebbe alla rescissione contrattuale e alla stesura del nuovo contratto. Giorgio Zamuner ha lasciato Milano, non ci saranno colpi last minute. Dionisi potrebbe essere messo fuori lista.
Ore 18.20 – Qui Appiani, risultato finale: Padova-Arcella 9-0.
Ore 18.15 – Qui Appiani: doppietta personale per Fantacci, 9-0.
Ore 18.05 – Qui Appiani: rete di Mazzocco, 8-0.
Ore 17.48 – Qui Appiani: a segno Fantacci dopo 14 minuti, 7-0.
Ore 17.34 – Qui Appiani: inizia la ripresa, in campo anche Boniotti.
Ore 17.20 – Qui Appiani, fine primo tempo: Padova-Arcella 6-0.
Ore 17.14 – Qui Appiani: poker di Altinier, e Padova che “chiude il primo set”. 6-0.
Ore 17.10 – Qui Appiani: Biancoscudati sul 5-0, rete di Neto Pereira.
Ore 17.03 – Qui Appiani: tripletta per Altinier, 4-0 dopo mezz’ora di gioco.
Ore 17.01 – Qui Appiani: Padova sul 3-0 e doppietta personale per Altinier.
Ore 16.40 – Qui StarHotel, mercato Padova: Siamo davvero ai dettagli per Ilari al Delta. Da Rovigo danno la cosa fatta, il giocatore sta assistendo a Padova-Arcella e dopo la partita con tutta probabilità firmerà.
Ore 16.37 – Qui Appiani: raddoppio del Padova, a segno Altinier su rigore. 2-0.
Ore 16.35 – Qui Appiani: Padova in vantaggio, a segno De Risio al secondo minuto.
Ore 16.33 – Qui Appiani: inizia l’amichevole Padova-Arcella.
Ore 16.20 – Qui Appiani: assenti gli acciaccati Filipe, Germinale e Sbraga. Presenti in tribuna anche Ilari e Dionisi.
Ore 16.10 – Qui Appiani, la formazione del Padova per l’amichevole con l’Arcella: Bindi; Cappelletti, Emerson, Tentardini; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; Altinier, Neto Pereira.
Ore 15.20 – Qui StarHotel: presente anche l’ex Biancoscudato Alban Ramadani, al momento senza squadra.
Ore 15.00 – Qui StarHotel, mercato Padova: offerta della Folgore Caratese per Dionisi, ma il giocatore non vuole scendere di categoria. Rimane in piedi la pista-Carrarese.
Ore 14.50 – Qui StarHotel: l’attaccante brasiliano Jefferson, ex Latina, è vicino al Teramo.
Ore 14.40 – Qui StarHotel, mercato Padova: Ilari al Delta Rovigo, scambio di documenti in corso con annessa risoluzione contrattuale per il passaggio a un club dilettantistico.
Ore 14.30 – Qui StarHotel: l’Ancona dopo Momenté si assicura anche Zampa, centrocampista della Ternana.
Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Trasferta milanese agli sgoccioli per Giorgio Perinetti. Da ieri il ds lagunare è al lavoro nella sede del calciomercato poiché entro oggi (ultimo giorno per chiudere trattative) conta di cedere l’esterno Basso. In pole position ci sarebbe sempre il Modena per un giocatore che, più difensivo che offensivo, ha trovato pochissimo spazio nelle rotazioni di Pippo Inzaghi. Basso sabato scorso era in panchina e lunedì assieme ai compagni alla presentazione in Riva Sette Martiri, tuttavia la sua esperienza in arancioneroverde pare destinata a concludersi senza minutaggio. Nonostante le smentite di rito il mercato del Venezia, dopo aver già registrato il prestito di Virdis all’AlbinoLeffe, potrebbe concludersi in extremis con un innesto: Perinetti, infatti, per l’attacco sarebbe vicino a chiudere con il ’93 Moreo (ex Entella e Teramo) e sulle tracce del Primavera del Milan Stefano Vido, classe ’97. Gli abbonamenti sono vicini a quota mille, intanto al Taliercio prosegue l’avvicinamento alla trasferta di sabato a Mantova (ore 20.30): sicuro assente lo sloveno Stulac impegnato con l’Under 21, mentre si allenano ancora a parte Baldanzeddu e Fabris.
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Quel «calcione» ha sollevato un gran polverone dando inizio, con tre mesi di anticipo, a un derby già diventato un caso diplomatico. L’uscita di Joe Tacopina «We’ll kick Padova’s ass» («Prenderemo a calci in c… il Padova»), lanciata lunedì nel tramonto di Riva Sette Martiri sul finire della presentazione della squadra, è diventata se non un autogol quantomeno un boomerang per il patron lagunare. Il quale ieri, osannato sui social dai tifosi arancioneroverdi e, giocoforza, «crocifisso» da quelli biancoscudati, non ha ritrattato né rilasciato alcuna puntualizzazione.
E la stessa società lagunare non ha ritenuto di aggiungere alcunché alle parole rilasciateci dal dg Dante Scibilia nel pomeriggio, nemmeno in serata dopo la presa di posizione del primo cittadino di Padova, Massimo Bitonci, sulla sua pagina Facebook. «Signor Tacopina, hai scelto il modo peggiore per presentarti ai padovani e a tutti i veneti buttando in laguna i valori della lealtà sportiva. Aspetto le tue scuse. – l’accusa del sindaco della città del Santo, prima di rivolgersi al suo collega veneziano – Sono certo che il sindaco Brugnaro prenderà le distanze e censurerà il suo svarione». «Sembra si vogliano creare per forza delle polemiche, il presidente Tacopina ha pronunciato quelle parole in un momento di trasporto ed euforia, di festa con i tifosi – ridimensiona l’episodio Scibilia – Quella frase colorita dato il contesto in cui è stata pronunciata aveva una chiara connotazione goliardica». Goliardia però ben poco apprezzata. «Non c’era assolutamente la volontà di offendere né di mancare di rispetto al Padova, società seria e da stimare – prosegue il dg veneziano – Era uno sfottò come quelli che si fanno i tifosi, una dimostrazione della gioia di esser risaliti in Lega Pro e di poter tornare a vivere uno storico derby di campanile che mancava da molti anni. Sul campo vincerà il migliore, un po’ di pepe non ha mai guastato». Pur chiamato in causa da Bitonci il sindaco Luigi Brugnaro non si è invece pronunciato sul «derby», in atto con largo anticipo sulla data di sabato 26 novembre in cui al Penzo si sfideranno Venezia e Padova.
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Scintille sull’asse Venezia-Padova. Il clima «da derby» è già infiammato a tre mesi alla partita, che si giocherà il 27 novembre. Colpa della frase «colorita» pronunciata dal presidente Joe Tacopina nel corso della presentazione del Venezia di lunedì. A bordo della chiatta, incitato dai tifosi, il numero uno arancioneroverde se ne è uscito con un’espressione gergale americana («we’ll kick Padova’s ass» ) che si può tradurre con «romperemo il c… al Padova». Frase accolta dall’ovazione dei tifosi arancioneroverdi ma che è chiaramente andata di traverso ai supporter del Padova, che hanno inondato i social di commenti non certo teneri nei confronti del Venezia e del suo presidente. Nel mezzo delle reazioni si è inserita la dirigenza biancoscudata, nella persona dell’ad del Padova Roberto Bonetto che si è rivolto direttamente a Tacopina: «Caro Presidente — si legge tra i commenti — si evince sempre di più che i soldi non ti fanno diventare un signore. Buon campionato e ci vedremo a Padova». La querelle è salita poi ai livelli istituzionali, quando nel pomeriggio di ieri è intervenuto il sindaco di Padova Massimo Bitonci che, dal proprio profilo Facebook, ha chiesto le scuse di Tacopina e si è poi rivolto al sindaco Luigi Brugnaro, presente lunedì sera, invitandolo a prendere le distanze: «Signor Tacopina — le parole del primo cittadino di Padova — hai scelto il modo peggiore per presentarti ai padovani e a tutti i veneti, “buttando in laguna” i valori della lealtà sportiva. Aspetto le tue scuse. Sono certo che il sindaco Brugnaro prenderà le distanze e censurerà il tuo svarione». Intanto la società arancioneroverde ha tentato di sdrammatizzare riportando il tutto a un contesto «goliardico». Tacopina ha preferito non parlare e ha affidato la replica con la posizione della società al dg Dante Scibilia. «La frase del presidente va ridimensionata, comprendendone il contesto. Non è stato detto nulla di offensivo, né nei confronti del Padova, né dei padovani. Abbiamo ottimi rapporti con la dirigenza biancoscudata, ci incontreremo per preparare il derby, ma non ci sembra il caso di fare polemiche. Si tratta di sano agonismo sportivo, nient’altro. Il presidente – ha proseguito il dg – si riferiva al clima di attesa che già si respira per un derby che manca da sette anni. Ha espresso il concetto in modo un po’ colorito, ma voleva solo dire che il Venezia batterà il Padova, utilizzando un’espressione gergale inglese. Non c’era nulla di offensivo. Anzi — ha sottolineato Scibilia — un po’ di pepe ci sta, se in un contesto di sano agonismo e fa bene anche al Padova, riaccende l’interesse delle piazze». Fuochi d’artificio, ieri sul mercato. Definito l’arrivo dall’Entella dell’attaccante Stefano Moreo, classe 1993 e che, nello stesso tempo, ha chiuso la cessione a titolo definitivo di Simone Basso al Modena. E attenzione, perché da Modena potrebbe compiere percorso inverso Wilfred Osuji, ex Padova, classe 1990. Nella lista degli over, infatti, con l’uscita di Basso il Venezia ha due posti liberi. Moreo, 5 gol in 33 partite con il Teramo, era stato cercato anche dal Cosenza.
Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Manca da sette anni, in calendario è a fine novembre, ma il derby tra Venezia e Padova si infiamma già a fine agosto. È stata sufficiente una battuta del presidente Joe Tacopina per accendere gli animi, provocando la reazione da parte dei dirigenti biancoscudati, innescando confronti “da tastiera” a distanza tra i tifosi delle due squadre. E non solo, vista la decisa presa di posizione da parte sindaco di Padova, Massimo Bitonci, che non è andato giù leggero nei confronti di Tacopina, chiedendo anche le scuse al presidente arancioneroverde. Ma cosa è accaduto? Lunedì sera, nel corso della presentazione ufficiale del Venezia in centro storico, Tacopina si è calato nella parte del condottiero, abile a infiammare i cuori dei tifosi, immedesimandosi nella parte dopo il coro “Chi non salta, padovano è”, tanto da chiudere il suo intervento con l’espressione colorita «We’ll kick Padova’s ass», , che deve essere collocata (“Prenderemo il Padova acalci in c…”) all’interno della serata. Una frase che ha acceso l’entusiasmo dei tifosi del Venezia, scatenando, a distanza di qualche ora, la comprensibile reazione da parte padovana, non appena la frase è stata riportata dai mass media o trasmessa da televisioni e social network. L’amministratore delegato Roberto Bonetto si è fatto sentire attraverso internet, la replica ufficiale è arrivata dal presidente Giuseppe Bergamin. «Non sono abituato a giudicare le persone che non conosco» ha spiegato il presidente del Padova, «detto questo, non mi sembra un’espressione molto elegante, soprattutto se viene detta da un presidente. Può essere anche una frase goliardica, ma sapendo la rivalità che separa le due squadre, io sarei stato molto attento a proferirla. Il Venezia è una squadra forte, vincerà il campionato, ma il Padova farà di tutto per batterlo nei due derby». Reazioni che hanno un po’ sorpreso la sponda arancioneroverde, che non si aspettava un polverone del genere. «Credo che sia necessario focalizzare il tono e il momento in cui quella frase è stata pronunciata. Bisogna inserire l’espressione all’interno della festa» ha spiegato ieri il direttore generale Dante Scibilia, al quale Tacopina ha delegato di commentare la vicenda, «il nostro presidente non ha sicuramente voluto mancare di rispetto né ai padovani né alla società che in questi due anni ha lavorato benissimo. C’è solo una rivalità sportiva tra Venezia e Padova. Il senso era che quando le due squadre si affronteranno il Venezia vorrà battere il Padova, tutto qua. E siamo contenti che dopo tanti anni sia ritornata questa sfida molto sentita. Non c’era nessun intento offensivo, è stata solo una frase goliardica. Se ho sentito qualcuno del Padova? No, credo che ci vedremo il 12 settembre per l’assemblea della Lega Pro a Firenze». Adesso c’è da capire se esistano i presupposti o meno per ritenere la frase di Tacopina una violazione del Codice di Giustizia Sportiva. E se il buon senso prevarrà sulle polemiche. Per avere le risposte in campo non ci sarà che aspettare sabato 26 novembre.
Ore 13.40 – Qui StarHotels: arriva anche l’ex Biancoscudato Andrea Raimondi, in uscita da Benevento.
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Ieri doveva essere il giorno di Cristian Zaccardo e l’esperto difensore, campione del mondo con l’Italia nel 2006, si può considerare un giocatore biancorosso. Ieri Zaccardo ha incontrato i vertici del Vicenza in mattinata, trovando un’intesa di massima che in serata è stata firmata nonostante l’ufficialità non sia arrivata. Il Vicenza ha discusso a lungo con il Carpi per inserire nell’operazione il portiere biancorosso Mauro Vigorito , ma l’operazione è slegata a quello di Zaccardo che, fortemente voluto da Franco Lerda, si può considerare un giocatore del Vicenza. Nel frattempo Filip Raicevic resta in bilico, con le ore che diminuiscono alla chiusura del calciomercato che avvicinano l’attaccante montenegrino alla conferma in biancorosso. Ieri mattina l’incontro tra i vertici del Vicenza e del Bari non ha portato a nessun passo avanti, considerato che tra le richieste della società berica e le offerte del Bari c’era notevole distanza. Il Vicenza è fermo nel valutare il giocatore 2,5 milioni di euro, con l’alternativa di una cessione in prestito oneroso a circa 600 mila euro, inserendo nell’accordo un diritto di riscatto obbligatorio in caso di promozione della società pugliese. Non è stato trovata un’intesa nemmeno tentando di inserire nella trattativa Riccardo Maniero , il forte centravanti del Bari che però ha un ingaggio fuori budget per il Vicenza. In tarda serata le due società si sono date un nuovo appuntamento per capire se è possibile trovare un’intesa ma l’impressione è che si vada verso un nulla di fatto. Raicevic quindi potrebbe estare a Vicenza, visto che anche lo Standard Liegi sembra aver mollato la presa: difficile pensare che venga ceduto nelle ultime ore della campagna trasferimenti. Tra i candidati Mame Thiam è andato al Paok di Salonicco, Matteo Ardemagni è irraggiungibile a causa di un ingaggio da serie A con il mercato che, salvo i soliti «saldi» delle ultimissime ore, offre lo svincolato Pablo Granoche e Leonardo Perez (Ascoli). Si registra invece qualche problema per H’Maidat che non ha superato le visite mediche: niente di insuperabile ma al momento la cosa blocca l’ufficialità. A centrocampo si lavora sempre all’uscita di Francesco Urso . In partenza ci sono anche i difensori Marco Pinato , Andrea Beduschi e Kevin Magri , con l’ingaggio di un altro difensore. In entrata si lavora a Gilberto della Fiorentina e con il Rijeka si sta trattando l’attaccante Andrija Filipovic . Mohamed Coulibaly è stato ceduto in prestito all’Aversa Normanna.
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Ultimo giorno di calciomercato, ultime ore di voci che si rincorrono e di porte girevoli negli spogliatoi. Un periodo frenetico per i dirigenti, i procuratori e i giornalisti che seguono il circo del pallone, ma stressante anche per gli stessi giocatori. «Non invidio proprio i miei compagni e colleghi che sono ancora al centro di trattative, in giorni “pazzi” come questi – conferma il centrocampista biancorosso Giuseppe Rizzo -. Per fortuna io mi sono sistemato quasi subito qui a Vicenza e da allora sto tranquillo, posso pensare solo al campo, ma è inevitabile che all’interno di ogni spogliatoio, compreso il nostro, fino a domani ci siano ancora un po’ di assestamenti».Oliare i meccanismi di squadra, così, diventa più difficile?Sicuramente, come è normale che un giocatore non possa essere del tutto sereno, fino a quando non sa con certezza dove giocherà. Ma ormai il calcio è fatto così, vale per tutti, non resta che aspettare che passi il mercato: per fortuna adesso ci siamo, poi tutto tornerà alla normalità.Nel frattempo, però, il campionato è già iniziato. Come valuta la sconfitta d’esordio con il Carpi?Male se devo guardare il risultato, c’è tanta amarezza. Però mi conforta il modo in cui abbiamo affrontato la partita e retto il confronto con un avversario che è sicuramente tra i maggiori candidati alla promozione in serie A.Ha riscontrato dei progressi nel Vicenza?Direi proprio di sì, se penso alla prestazione con l’Empoli in Coppa Italia. Da quella partita abbiamo lavorato sodo sul campo, e anche a livello di mentalità siamo cresciuti: contro il Carpi già nel riscaldamento iniziale avevo capito che avremmo giocato alla grande, che ci saremmo battuti tutti con coraggio, ed è stato proprio così. Peccato per i due gol in cui abbiamo facilitato il compito ai nostri avversari: purtroppo nel calcio capita a tutti di sbagliare, e stavolta è capitato a noi.Lei ha dovuto lottare e correre molto in mezzo al campo, recuperando tanti palloni…Quello è il mio modo di giocare, a prescindere dalla posizione: corro e lotto con tanto ardore, con generosità, anche perché i piedi non sono proprio raffinatissimi, quindi ci devo mettere dell’altro… Da centrale o da mezzala, ci metto comunque determinazione e agonismo, un po’ come fa Signori che voi conoscete già bene. Nel finale ho perso un po’ di lucidità e siamo stati tutti meno efficaci, ma per più di un’ora secondo me abbiamo giocato da squadra vera. E infatti alla fine il pubblico, che ringrazio per il calore, ci ha applauditi nonostante la sconfitta.Ha tentato anche la via del gol con un colpo di testa da buona posizione.Ero pure sotto la curva sud: segnare lì sarebbe stato il massimo. Magari mi capiterà quando sarà ancora più importante.Secondo lei quanto tempo servirà al Vicenza per raggiungere la migliore condizione?Non è semplice fare una previsione, ma deve essere evidente un progresso partita dopo partita, quella è l’unica strada: magari oggi arriverà anche qualche altro giocatore, ma a prescindere da questo noi sappiamo che abbiamo tanti margini di miglioramento e dobbiamo impegnarci per compiere ogni giorno un passo in avanti.Prossima tappa domenica a Ferrara contro la Spal: un’altra squadra che ha perso al debutto.Già, sarà una battaglia. Tra l’altro loro, pur neopromossi, hanno un organico di buon livello, con giocatori come Antenucci; noi però saremo pronti alla sfida, convinti di poterla vincere.
Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) Come nella migliore delle tradizioni si dovrà attendere oggi, ultimo giorno di mercato e magari proprio le ore 23, per sapere se Filip Raicevic partirà o resterà a Vicenza. CAPITOLO ATTACCO. Ieri mattina c’è stato l’incontro tra i dirigenti del club di via Schio e quelli pugliesi, ma al termine non si è arrivati ad una conclusione, insomma trattativa complessa e in salita. La cifra di cui si parla non è di poco conto e le parti sembrano ancora distanti. La via più percorribile resta quella della cessione del giocatore in prestito oneroso con diritto di riscatto, dunque circa 500 mila euro subito e 1 milione 600 mila tra un anno. Ma sono cifre, come abbiamo detto, ritenute troppo alte dal Bari, non solo, da quanto è trapelato la società pugliese uno sforzo economico così importante lo accetterebbe pure, ma solo in caso di promozione in serie A. Come dire: se a fine campionato vado nella massima serie esercito il diritto di riscatto, altrimenti no. Ecco perchè il Vicenza punta deciso al prolungamento del contratto di Raicevic, per tutelarsi qualora a giugno prossimo Filip dovesse tornare alla base. E lo Standard Liegi? Pare non si sia fatto più vivo dopo aver saputo la cifra richiesta dal Vicenza e della trattativa avviata col Bari. Probabile che la società belga abbia anche deciso di rimanere alla finestra magari per reinserirsi all’ultimo momento cercando però a quel punto di chiudere la trattativa su cifre inferiori. Comunque ieri avrebbe sondato il terreno anche il Palermo. Ma c’è pure un’ultima possibilità e cioè che Filip Raicevic, anche stavolta, alla fine resti a Vicenza, perchè il presidente Alfredo Pastorelli ha sempre dichiarato di non avere nessuna intenzione di svendere il giocatore. Scontato che se il montenegrino resterà in biancorosso non verrà preso nessun attaccante, in caso contrario Matteo Ardemagni sembra allontanarsi, troppo oneroso il suo ingaggio, più abbordabile lo svincolato Pablo Granoche. CAPITOLO DIFESA. Alle 21 di ieri sera Cristian Zaccardo ancora non aveva firmato. Pareva tutto fatto ed invece sembra siano sorti dei problemi. Il portiere Andrea Vigorito che doveva fare la strada inversa di Zaccardo non andrà al Carpi e così la trattativa deve essere reimpostata. Alla fine una soluzione dovrebbe essere trovata, ma mai dire nulla fino a quando non c’è nero su bianco. ALTRE TRATTATIVE. Procedono i colloqui col Latina per uno scambio tra difensori: là andrebbe Marco Pinato e a Vicenza arriverebbe Andrea Esposito, classe ’86. Il club di via Schio sta cercando di convincere Matteo Di Piazza ad accettare il trasferimento al Foggia, ma l’attaccante non pare sentirci proprio. Invece praticamente definita la cessione di Mohamed Coulibaly, il centrocampista andrà in prestito all’Aversa Normanna, in serie D. Tutto sospeso invece per quanto riguarda Ismail H’Maidat. Il giovane centrocampista della Roma,ha concluso le viste mediche e che hanno avuto esito positivo; formalizzate le pratiche, arriverà in prestito con diritto di riscatto.
Ore 13.00 – Qui StarHotels, mercato Padova: per Dionisi si fa strada l’ipotesi Carrarese. Ilari-Delta Rovigo, nuovi contatti e stavolta si può chiudere.
Ore 12.50 – Qui StarHotels: incrociamo nella hall dell’albergo milanese gli ex Biancoscudati Alberto Filippini e Davide Sinigaglia. Flash di Filippini su Boniotti, suo compagno di squadra nella scorsa stagione a Pordenone: “È un ottimo esterno, di corsa e sostanza”.
Ore 12.40 – Qui StarHotel: la punta Matteo Momenté approda all’Ancona.
Ore 12.30 – (Gazzettino) È stato il giocatore più inseguito e ricercato da Stefano Marchetti in campagna acquisti, l’attaccante che il Cittadella aveva messo in cima alla lista delle preferenze. L’obiettivo da raggiungere a tutti i costi. E alla fine il direttore generale, non senza sforzi, ha centrato l’obiettivo: Gianluca Litteri dopo i 16 gol realizzati in Lega Pro – che hanno avuto un peso specifico rilevante nella promozione – ha cominciato la nuova avventura in serie B nello stesso modo in cui aveva terminato il campionato precedente. Timbrando il cartellino. «È il suo compito», verrebbe da dire, ma non è così scontato: ogni stagione è un capitolo a sè, e anche Litteri in stagione affronterà marcatori di altro livello rispetto a un anno fa. «È stato un ottimo inizio, sia a livello collettivo che personale. Il Cittadella ha vinto all’esordio, e io sono andato a segno. Meglio di così non potevo immaginare il ritorno tra i cadetti». Già, perché l’attaccante conosce bene la categoria, l’ha affrontata con Vicenza, Ternana, Latina ed Entella, e questa volta vuole lasciare il segno con un’altra maglia, quella granata, che è sempre stata la sua prima scelta e che ha fortemente voluto. «Siamo un bel gruppo, vincere la prima al San Nicola è motivo di grande orgoglio, al cospetto di una delle formazioni più forti della B, e ci deve caricare in vista dei prossimi impegni». Ma eravate convinti di puntare al colpaccio? «Avevamo preparato bene la partita e sapevamo di poterli mettere in difficoltà. Abbiamo interpretato la gara nel modo giusto, con un grande pressing sul portatore di palla avversario e cercando di imporre il nostro gioco. Sabato ci siamo riusciti, magari altre volte non sarà così». Il Cittadella può fare leva su una squadra rodata da un anno vissuto assieme. «Può essere la nostra arma in più, soprattutto all’inizio. A livello tattico partiamo in una posizione di vantaggio rispetto a tanti avversari, e ci portiamo appresso l’entusiasmo della neo promossa, che vuole stupire». A Bari ha fatto coppia con Arrighini: è il suo partner ideale? «Io devo pensare a fare il mio compito, e mi devo adattare con tutti. Sia Arrighini che Strizzolo sono attaccanti di movimento, come lo sono io. Possiamo intercambiarci senza problemi. Sabato l’allenatore ha scelto noi due, ogni volta manderà in campo chi riterrà più in forma, anche in ragione dell’avversario di turno». Sabato sera al Tombolato arriverà la Ternana, una delle sue ex squadre: ha qualche sassolino da togliersi? «No, a Terni ci sono stato volentieri e mi sono trovato bene, non ho niente contro la Ternana, sarà una gara come le altre». Tatticamente come se la immagina? «Si affronteranno due squadre molto compatte, dovremo lottare su ogni pallone, ci sarà meno gioco rispetto a Bari. Servirà tanta pazienza, senza mai abbassare la guardia per poi colpire al momento giusto». L’anno scorso ha realizzato 16 gol, in serie B si è fermato a 8 centri. Il suo obiettivo personale? «Cercherò di dare il massimo contributo al Cittadella, la cosa più importante è la squadra. È ovvio poi che un attaccante vive per il gol, punto alla doppia cifra». E il Cittadella dove può arrivare? «Può ritagliarsi il suo spazio, siamo una squadra difficile da affrontare per tutti».
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) La prima volta ha portato fortuna, chissà che non sia di nuovo così. Il Cittadella giocherà di sabato sera, alle 20.30, anche il secondo match di campionato. La gara con la Ternana, inizialmente in calendario per domenica, è stata infatti anticipata di 24 ore. La motivazione, come spiegato nel comunicato ufficiale della Lega, “è da ricercarsi nello spostamento di data del recupero Terrnana-Pisa, fissato per mercoledì 7 settembre alle 20.30”. Agli umbri, dunque, verrà concesso un giorno in più per preparare la partita e da qui lo spostamento. «Un sentito ringraziamento alla società veneta per la sua disponibilità nel riprogrammare il match», da parte del presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi. «Cambia poco». E così i granata avranno un giorno in meno per prepararsi. Ad averlo saputo prima, forse Roberto Venturato avrebbe modificato i programmi settimanali, fissando la ripresa per lunedì e non per ieri: «Avevamo previsto una giornata di lavoro in più, ma non credo ci siano particolari problemi in questo momento della stagione. Vorrà dire che ci alleneremo di più la settimana prossima, ritrovandoci già lunedì in vista della gara di Vercelli». Il tecnico al San Nicola ha sfatato un doppio tabù: ha guidato i suoi alla prima scorribanda della storia granata nell’impianto pugliese ed è anche stato l’unico allenatore ad iniziare il campionato di Serie B con i tre punti, impresa mai riuscita ai predecessori Glerean e Foscarini. «Ho ricevuto tanti complimenti nelle scorse ore e fanno piacere dopo una vittoria che abbiamo cercato e voluto fortemente, ma dobbiamo essere consapevoli che siamo soltanto alla prima giornata. La gara di Bari ci ha regalato ulteriore consapevolezza nei nostri mezzi, ora però dobbiamo pensare a rimetterci subito in discussione», le parole pronunciate ieri di fronte ai suoi uomini. Litteri, niente rivalse. Tra i grandi protagonisti della prova di Bari, e non soltanto per il gol realizzato, Gianluca Litteri, che sabato affronterà una sua ex squadra, la Ternana: «Al San Nicola siamo stati bravi a mettere in pratica quello che ci eravamo detti, lottando su ogni pallone e provando ad imporre il nostro gioco. In questo senso aver confermato il blocco dei giocatori della scorsa stagione è un vantaggio non da poco: ci siamo presentati al via più preparati tatticamente rispetto ai pugliesi. Ora proveremo a ripeterci con la Ternana, un avversario contro il quale sarà difficile “fare gioco”, perché me l’aspetto molto compatta. Conservo un bel ricordo di quell’esperienza, non c’è nessuna rivalsa dopo essere andato via». Ecco Rozzi. Stasera alle 23, intanto, chiuderà il calciomercato. Stefano Marchetti sarà a Milano, anche se difficilmente effettuerà operazioni a meno di clamorose opportunità delle ultime ore. Intanto il d.g. pensa in ottica futura: si è infatti accaparrato dal Prato il 17enne Andrea Rozzi, che ha partecipato al ritiro di Fiumalbo con la prima squadra toscana e che lo scorso anno ha firmato 33 gol con gli Allievi Nazionali.
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) Sviluppo sorprendente, quello andato in scena ieri all’ora di pranzo, relativamente alla prossima giornata del campionato cadetto. La Lega di serie B ha comunicato che la partita Cittadella-Ternana, originariamente prevista per domenica alle 20.30, verrà anticipata a sabato sempre alle 20.30, allo stadio Tombolato. La motivazione è da ricercarsi nello spostamento di data del recupero Ternana-Pisa, fissato per mercoledì 7 settembre alle 20.30. Agli umbri, dunque, verrà concesso un giorno in più per preparare la partita e da qui lo spostamento del match, con l’accordo trovato dal presidente Andrea Abodi con il presidente del Cittadella, Andrea Gabrielli. «Un sentito ringraziamento alla società veneta — ha detto Abodi — per la sua disponibilità nel riprogrammare il match e a quella umbra per la collaborazione assicurata alla Lega nella ricomposizione del calendario». Nel frattempo oggi il dg granata Stefano Marchetti sarà a Milano per piazzare un eventuale colpo last minute, che potrebbe essere legato alla cessione di un giocatore della lista over dell’attuale rosa. Ma le certezze abbondano, fra cui Manuel Pascali, che ha 35 anni ha trovato il modo di debuttare in serie B segnando un gol pesantissimo: «E’ stato un esordio da sogno — sorride Pascali — non potevo chiedere di meglio. Per me, che sono salentino, segnare al San Nicola è qualcosa d’impagabile e devo dire di aver fatto al meglio tutto quello che potevo. Sono felice, mi hanno scritto in tantissimi anche dalla Scozia dove credo di aver lasciato un buon ricordo, visto che da Kilmarnock continuano a chiamarmi. Per me era quasi un derby, perché mia moglie Chiara è di Lecce e in tribuna, oltre a lei, a tifare c’erano i suoi genitori: i miei mi hanno seguito da casa su Sky, con un gruppo di amici». L’agente di Manuel Pascali, Alessandro Greco, ha anche parlato a Pianetalecce della possibilità di chiudere la carriera in maglia giallorossa: «Non ci sono mai state possibilità concrete — sorride — ma non si sa mai. Anche se credo che il direttore Marchetti non lo lascerebbe partire così a cuor leggero».
Ore 12.00 – Mercato Padova: trapela fiducia sulla cessione di Matteo Dionisi, il suo agente sta lavorando su due soluzioni tra cui la Lucchese.
Ore 11.50 – (Gazzettino) Da Venezia è tornato sull’argomento il direttore generale Dante Scibilia, provando a ridimensionare l’episodio: «Sembra si vogliano creare per forza delle polemiche. Il presidente Tacopina ha pronunciato quelle parole in un momento di trasporto ed euforia, di festa con i tifosi. Quella frase colorita, dato il contesto in cui è stata pronunciata, aveva una chiara connotazione goliardica. Non c’era assolutamente la volontà di offendere né di mancare di rispetto al Padova, società seria e da stimare. Era uno sfottò come quelli che si fanno i tifosi, una dimostrazione della gioia di esser risaliti in Lega Pro e di poter tornare a vivere uno storico derby di campanile che mancava da molti anni. Sul campo vincerà il migliore, un po’ di pepe non ha mai guastato». Apriti cielo poi quando si passa alle reazioni sui social del popolo biancoscudato. Se ne possono trovare per tutti i gusti: da quelle più piccate, a quelle più soft. Tutte comunque accomunate da un filo conduttore comune, vale a dire il risentimento nei confronti di quella che è percepita come una provocazione gratuita. E c’è anche chi ha pensato di buttarla sul piano dell’ironia. È il caso dei tifosi, meglio noti come Biancoscoppiati, che già in passato in altre situazioni hanno avuto modo di salire alla ribalta con alcune gag. Questa volta hanno realizzato sulla loro pagina Facebook un fotomontaggio, nel quale la faccia del presidente del Venezia è sulla scatola di un famoso farmaco con la scritta «Joe Tacopirina. Perché certe sparate più che «pillole di saggezza», sono «verità… supposte».
Ore 11.40 – (Gazzettino) «Non sono abituato a dare giudizi sulle persone che conosco, figuriamoci su quelle che non conosco. Ma un’uscita del genere fatta da un presidente è senz’altro poco elegante». Il presidente Giuseppe Bergamin replica così al collega americano Joe Tacopina, che l’altro ieri in occasione della presentazione ufficiale del Venezia è andato decisamente sopra le righe dichiarando «We’ll kick Padovàs ass», ossia «Prenderemo il Padova a calci in c…». Una sparata che avrà divertito i suoi tifosi, ma che resta di cattivo gusto e che ha scatenato una marea di reazioni. «Tacopina è un personaggio particolare – prosegue il patron biancoscudato – goliardico e si presenta in un certo modo, però – ribadisco – non è uscita elegante. Può essere anche pericolosa perché rappresenta una provocazione nei confronti del nostri tifosi, e non è di sicuro il modo migliore per preparare una partita che sarà importante. Mettendomi nei panni di un tifoso del Padova, mi arrabbio davanti a queste parole. Poi quando arriverà la partita, se il Venezia avrà la squadra più forte, vincerà e accetteremo il risultato. Ma in campo anche noi faremo di tutto per vincere». Non ha gradito naturalmente anche l’amministratore delegato biancoscudato Roberto Bonetto che a caldo su Facebook aveva replicato: «Un’americanata che si poteva risparmiare, ma signori si nasce, non si diventa…». La frase dell’avvocato statunitense, nonché attuale numero uno del Venezia, ha avuto l’effetto di uscire anche dall’ambiente sportivo tanto da non passare inosservata al sindaco Massimo Bitonci, che si è fatto sentire attraverso la sua pagina Facebook. «Signor Tacopina, hai scelto il modo peggiore per presentarti ai padovani e a tutti i veneti, buttando in laguna i valori della lealtà sportiva. Aspetto le tue scuse. Sono certo che il sindaco Brugnaro prenderà e distanze e censurerà il suo svarione».
Ore 11.30 – (Gazzettino) «Marco mi ha telefonato per dirmi che ha deciso di andare a giocare lì – sottolinea Zamuner – e mi ha un po’ sorpreso perché non pensavo che la trattativa fosse a uno stato così avanzato. Si tratta ora di sistemare i documenti, un accordo con il Delta lo troviamo». Un flash di Spinosi, agente di Ilari: «Si è preferito non aspettare l’ultimo giorno di mercato, la volontà di Marco è andare a giocare al Delta dove era richiesto». Ora resta da sciogliere il nodo della cessione di Matteo Dionisi. Il suo agente Ranieri sta parlando con la Lucchese allenata da Galderisi. Sempre ieri, qualche squadra di Lega Pro ha bussato alla porta di Zamuner: «Mi hanno chiesto se muovevo qualche punta, ho risposto che sono incedibili. Il mio parco attaccanti va bene così». Intanto si rinforza l’Albinoleffe, prossimo avversario dei biancoscudati: ufficiali gli arrivi del centrocampista Leo Di Ceglie e del giovane attaccante Simone Minelli. Infine l’ex biancoscudato Gianpietro Zecchin ha trovato sistemazione al Mestre, in serie D, dopo avere disputato la seconda parte della stagione passata con il Campodarsego.
Ore 11.20 – (Gazzettino) Boniotti, che sabato era in panchina nell’esordio del Brescia in B, oggi sarà subito a disposizione di Brevi nel test con l’Arcella. Il mercato in entrata del Padova dovrebbe essere terminato qui, a meno di una sorpresa last minute che al momento Zamuner sembra però escludere: «Penso di essere a posto così. Poi se capitasse l’occasione imperdibile, la valuteremo con la proprietà. Ma non la vedo all’orizzonte». E sul nome dell’attaccante Eusepi, fatto l’altro ieri, è categorico: «Era solo un esempio, non è un obiettivo». Passando alle uscite, lunedì è stato il giorno dei saluti per Petrilli (Maceratese), oggi lo seguirà Ilari con destinazione Delta Porto Tolle Rovigo in serie D: all’esterno romano è stato garantito che resterà ai rodigini in caso di promozione e il fatto di giocare a Rovigo gli permetterà di continuare a vivere a Padova.
Ore 11.10 – (Gazzettino) Alberto Boniotti è un nuovo giocatore del Padova, mentre Marco Ilari ha scelto il Delta Rovigo. L’ufficialità della duplice operazione arriverà oggi, anche perché alle 23 chiude il mercato. E ieri sera è stato annunciato l’ingaggio in prestito dal Palermo del giovane difensore Monteleone: il giocatore arriverà questa sera a Venezia. Boniotti, classe 1995, è il prescelto come vice di Madonna: arriva con la formula del prestito dal Brescia e questa mattina firmerà il contratto fino al termine della stagione. Un profilo che Giorgio Zamuner, da ieri nella nuova sede del mercato a Rogoredo, conosce alla perfezione dato che l’ha già avuto l’anno scorso al Pordenone, dove ha vissuto un campionato da protagonista come testimoniano le sue ventotto partite suggellate anche da un sigillo. «È uno dei primi giocatori che avevo provato a chiedere – spiega il diggì del Padova – solo che in quel momento il Brescia non lo voleva dare. Una decina di giorni fa si è riaperta la pista e l’altro giorno il Brescia mi ha chiamato per comunicarmi che avrebbe mosso il ragazzo. A quel punto ho voluto prenderlo perché lo reputo un giocatore forte, pur essendo giovane. Può giocare esterno sia in un centrocampo a quattro e a cinque, e può fare anche il terzo in difesa».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Prove generali oggi alle 16.30 all’Appiani per i biancoscudati in vista del debutto in campionato di sabato sera allo stadio Euganeo. Nell’amichevole con l’Arcella (ingresso gratuito) il tecnico potrà testare l’undici da schierare con l’Albinoleffe. Da monitorare le condizioni del brasiliano Filipe, che ieri per il secondo giorno di fila non si è allenato a causa di un dolore al tallone, e anche di Sbraga e Germinale che hanno lavorato a parte. Domani alle 20 invece la squadra sarà protagonista ad “Appiani in Festa” organizzata nella zona delle biglietterie sud dell’Euganeo: prima la cena con i tifosi e poi la presentazione ufficiale. PREVENDITA. Resterà aperta nei punti vendita Ticketone e sull’omonimo sito internet fino alle 18 di sabato, giorno nel quale le biglietterie dello stadio apriranno alle 19. Essendo biglietti nominativi, la società biancoscudata invita i tifosi ad acquistare il tagliando in prevendita per evitare possibile code ai botteghini. ABBONAMENTI. Ultimi due giorni, oggi e domani, per sottoscrivere l’abbonamento recandosi nella sede biancoscudata all’Euganeo dalle 15 alle 20. Ieri sono state staccate altre 81 tessere e il totale degli abbonati ha toccato quota 2.626.
Ore 10.40 – (Mattino di Padova) Parole dure, ma pronunciate senza replicare a tono: parlare da presidente è una cosa, ragionare da tifoso è un’altra. «E se devo parlare da tifoso del Padova, dico questo: il Venezia ha una squadra forte, ammazzerà il campionato, ma il Padova giocherà i derby per vincerli e i conti li faremo alla fine. Per ora non credo sia il momento di accendere gli animi in vista di una sfida già di per sé molto sentita». Le conseguenze. Il Codice di giustizia sportiva vieta di «esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi» di altri tesserati o delle istituzioni sportive, e la violazione della norma è punibile con un’ammenda dai 2.500 ai 50.000 euro e con uno o più turni di squalifica. Per fare un esempio, nel 2009 il tecnico dell’Inter Mourinho, per aver parlato di «prostituzione intellettuale», venne deferito alla Commissione Disciplinare, accusato di «alimentare inutili tensioni», e poi condannato a pagare 10 mila euro di ammenda. La palla, ora, passa alla Figc.
Ore 10.30 – (Mattino di Padova) Scontata, l’ovazione del pubblico veneziano è arrivata immediatamente, con tanto di coro «Chi non salta è un padovano», eseguito alla perfezione dallo stesso Joe Tacopina e dalla squadra al completo. Le repliche. A Padova, diversamente, la frase del patron lagunare non poteva non lasciare il segno. Dopo le prime repliche dei tifosi, arrivate “a valanga” sui social network anche con reazioni altrettanto poco diplomatiche, nel pomeriggio di ieri non si è fatta attendere la risposta della società biancoscudata. «Io non sono abituato a giudicare le persone, tanto meno quelle che non conosco personalmente», le parole del presidente Giuseppe Bergamin. «Ma mi sembra che, nonostante l’inglese, quanto detto da Tacopina sia facilmente comprensibile a tutti, e non sia affatto una frase elegante, soprattutto se detta da un presidente. Senza dimenticare, e questo non è un aspetto di certo secondario, che un’uscita del genere può anche rappresentare un pericolo: siamo ancora lontani dalla partita, ma questa provocazione non è di certo il modo migliore per garantire la serenità e la sicurezza del match. La goliardia va bene fino ad un certo punto, io starei attento a dire certe cose».
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Spirito sportivo, diplomazia o più semplicemente buon gusto. Chiamatela come volete: due sere fa, davanti ai propri tifosi in occasione della presentazione ufficiale della squadra a San Marco, il presidente del Venezia Joe Tacopina non ne ha di certo dato grande dimostrazione. È bastata una frase, pronunciata in inglese ma immediatamente comprensibile a chiunque, per scatenare le polemiche già a tre mesi di distanza dal primo derby tra Venezia e Padova, che si giocherà al “Penzo” sabato 26 novembre. Un affondo gratuito, che non ha mancato di far arrivare, immediate, le repliche dalla nostra città. La frase incriminata. Padova e Venezia si ritrovano quest’anno a sette anni di distanza dall’ultimo confronto, datato marzo 2009. E l’americano che oggi detiene la proprietà del club lagunare ha subito cavalcato l’onda di una sfida molto attesa. «We’ll kick Padova’s ass», ha urlato dal palco in occasione della presentazione della squadra. Il che, letteralmente, tradotto dall’inglese significa: «Prenderemo il Padova a calci nel c…».
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Intanto, Mario Merighi, presidente onorario dell’Aicb (l’Associazione dei club biancoscudati), ha scritto allo stesso Tacopina: «Io, tifosissimo del Padova, vivo da 60 anni a Venezia e questa storica rivalità – nelle reciproche vittorie o sconfitte – è stata sempre fonte di “sani” e divertenti sfottò, e sancite, alla fine, qualunque fosse stato il risultato, da lauti brindisi (con “bianco” o “rosso”). La sua battuta volgare non è consona a chi vuole essere presidente di una società come il Venezia, che io da acerrimo rivale riconosco essere gloriosa, e che perciò meriterebbe altro stile in chi la guida. Dopodichè potrà anche essere che questo “suo” Venezia vinca il campionato e ci batta; ma intanto desidero informarla che ci fu una volta, in Serie A, in cui a Venezia finì 8 a 0 per il Padova… Ma non per questo uso i suoi stessi termini. Mi limito ad urlare: FORZA PADOVA!».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Diventa un caso politico l’uscita, davvero infelice, di Joe Tacopina alla presentazione ufficiale del Venezia. L’altra sera l’avvocato americano, sbarcato in laguna un anno fa con l’obiettivo, piuttosto ambizioso, di riportare i colori arancioneroverdi in Serie A, ha “sfidato” provocatoriamente il Padova e i suoi tifosi parlando di “calci nel c…” quando ci sarà lo scontro diretto a fine novembre. La replica più stizzita, a parte quella dei dirigenti biancoscudati (ne riferiamo sotto), è arrivata dal sindaco Massimo Bitonci, che ha scritto testualmente sulla pagina del proprio profilo Facebook: “Signor Tacopina, hai scelto il modo peggiore per presentarti ai padovani e a tutti i veneti, “buttando in laguna” i valori della lealtà sportiva. Aspetto le tue scuse. Sono certo che il sindaco Brugnaro prenderà le distanze e censurerà il tuo svarione”. La replica è arrivata sempre ieri dal direttore generale del Venezia, Dante Scibilia: «Bisogna inserire l’espressione all’interno della festa, il presidente non ha voluto mancare di rispetto né ai padovani né alla società, che in questi due anni ha lavorato benissimo. Il senso era che, quando le due squadre si affronteranno, il Venezia vorrà battere il Padova, tutto qua. Nessun intento offensivo, è stata solo una frase goliardica».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ma il fronte è “caldo” anche in uscita: dopo Petrilli, accasatosi alla Maceratese e che quindi tra sole tre settimane tornerà all’Euganeo con la maglia dei marchigiani, si cerca una sistemazione pure per Ilari e Dionisi. Il primo, se non dovesse arrivare una proposta interessante dalla Lega Pro in quest’ultima giornata, scenderà in Serie D e si accaserà al Delta Rovigo, con cui milita già dall’inizio dell’estate l’altro “ex” biancoscudato Davide Sentinelli. Per Dionisi, invece, la situazione è più complicata: l’ipotesi Renate, emersa lunedì, sembra definitivamente sfumata, e se entro questa sera non spunterà un’alternativa il rischio è che il terzino reatino rimanga a Padova, dove ha un altro anno di contratto, ma venga estromesso dai 16 “over” della lista per il campionato. Tanto più se Zamuner troverà un colpo last minute, magari per l’attacco: Dionisi, in questo caso, sarebbe costretto a cedere l’ultimo posto disponibile in rosa.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il calciomercato è ormai alle battute finali: questa sera alle 23 suonerà il “gong” della sessione estiva di trasferimenti. E per il Padova saranno almeno due i nuovi arrivi. Il primo è quello, ormai deciso da settimane, del giovane difensore della Primavera dal Palermo Davide Monteleone. I contratti sono stati firmati da tempo, ma il giocatore sbarcherà soltanto oggi in città: sarebbe dovuto giungere già ieri, ma l’impossibilità di trovare posto su un volo dalla Sicilia in tempo utile ha fatto slittare il suo approdo in biancoscudato di ulteriori 24 ore. Il secondo ingresso è, invece, quello di Alberto Boniotti, classe 1995, di proprietà del Brescia: un giocatore che può fungere sia da vice di Nicola Madonna, come quinto di destra nel centrocampo di Oscar Brevi, sia all’occorrenza ricoprire un ruolo nei tre centrali di difesa. Boniotti arriverà in prestito dal club lombardo, che ne pagherà l’intero ingaggio, e per il direttore generale Giorgio Zamuner non è di certo una scoperta dell’ultimo minuto: dopo averlo visto crescere l’anno scorso con la maglia del Pordenone, l’ex d.g. neroverde ha deciso di portarlo con sé anche a Padova.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo il rinvio della sfida con la Samb, per la quale non c’è ancora la data del recupero, si avvicina il momento del debutto per il Padova: sabato, alle 20.30, allo stadio Euganeo arriverà l’Albinoleffe (arbitro Di Gioia della sezione di Nola) e per Oscar Brevi e la sua squadra scatterà l’obbligo di un’immediata rivincita dopo il primo, infelice approccio casalingo di fine luglio con il Seregno in Tim Cup. Il tecnico recupererà sia Altinier che De Risio, che non sarebbero stati pronti per San Benedetto cinque giorni fa, ma rischia di dover fare a meno del brasiliano Filipe, che da due giorni non si allena con i compagni per un fastidio al tallone. Oggi, alle 16.30, il mister potrà quindi testare le contromisure nell’amichevole che andrà in scena allo stadio Appiani contro l’Arcella (Promozione). Domani sera, invece, dalle 20.30 la squadra sarà presente ad “Appiani in Festa”, nel parcheggio Sud dell’Euganeo, per la presentazione ai tifosi, a cui parteciperanno anche alcuni protagonisti della promozione del 2001, tra cui Bergamo, Gastaldello, Thomassen, Bacchin e Centofanti. Sempre domani, infine, si chiude anche la campagna abbonamenti: a ieri risultavano staccate 2.626 tessere.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) «La frase del presidente va ridimensionata — ha detto Scibilia — comprendendone il contesto… Si tratta di sano agonismo sportivo. Ha espresso il concetto in modo colorito ma voleva dire “batteremo il Padova” utilizzando un’espressione gergale inglese». Nel frattempo oggi andrà in scena l’ultimo giorno di mercato, con tante incertezze ancora sul piatto per Giorgio Zamuner. Il dg biancoscudato ieri ha chiuso le trattative col Palermo per il giovane difensore Davide Monteleone , atteso in città alle 21 e con il Brescia per Alberto Boniotti . Entrambi arrivano in prestito per completare una rosa a cui mancherebbe soltanto la ciliegina sulla torta. Umberto Eusepi stuzzica parecchio, ma viaggia su cifre elevatissime e difficilmente arriverà. Prima bisogna completare le cessioni. Marco Ilari ha deciso di trasferirsi al Delta Rovigo, sembrava tutto a posto ma la dirigenza rodigina ieri si è resa irreperibile: tutto rimandato ad oggi. Per Ilari c’è anche l’opzione Catanzaro, apertasi all’ultimo momento così come la Vibonese, ma il giocatore vorrebbe rimanere vicino a Padova. Difficoltà per Matteo Dionisi . Il suo agente ieri ha parlato con Lucchese e Lupa Roma, ma entrambe le piste al momento non sono decollate. Oggi si tenterà in extremis una soluzione, ma se ci dovessero essere complicazioni non è detto che Dionisi rimanga biancoscudata. Potrebbe essere messo fuori lista, in attesa di un approdo in serie D dopo il 31 agosto, cosa permessa tramite la rescissione contrattuale dagli attuali regolamenti. Ieri, in serata, è circolato con insistenza il nome di Lino Marzorati , ancora senza una squadra. Da Padova smentiscono, ma chissà…
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Dopo la boutade di lunedì pomeriggio alla presentazione della squadra «We’ll kick Padova’s ass », anche ieri ha tenuto banco sull’asse Padova-Venezia la querelle innescata (involontariamente) dal presidente del club lagunare Joe Tacopina. Il quale, in slang americano, ha promesso ai biancoscudati di suonargliele di santa ragione in occasione del derby, ricevendo risposte molto piccate dalla città del Santo. Prima l’amministratore delegato Roberto Bonetto ha replicato con un eloquente «caro presidente si evince sempre di più che i soldi non ti fanno diventare un signore. Buon campionato e ci vedremo a Padova». Poi è intervenuto a gamba tesa pure il sindaco Massimo Bitonci, che ha duramente stigmatizzato l’affondo verbale di Tacopina: «Signor Tacopina, hai scelto il modo peggiore per presentarti ai padovani e a tutti i veneti, “buttando in laguna” i valori della lealtà sportiva. Aspetto le tue scuse. Sono certo che il sindaco Brugnaro prenderà le distanze e censurerà il tuo svarione». A Venezia, dopo un’iniziale sorpresa, ci ha pensato il direttore generale Dante Scibilia a ridimensionare un caso che, in realtà, ha solo aggiunto un po’ di pepe al derby che torna ad affacciarsi dopo tanti anni nel professionismo. E che ha divertito i tifosi, senza che arrivassero reazioni scomposte. Anzi, a Padova qualcuno ha addirittura apprezzato un’amarcord da vecchi tempi, con tanto di sfottò virati sul doppio binario.