Il Padova è la squadra più… preparata d’Italia. O forse del mondo. In attesa di misurare sul campo il reale valore della formazione costruita da Giorgio Zamuner e Oscar Brevi, i biancoscudati hanno battuto un piccolo ma particolare record. Tra la data del primo allenamento stagionale e quella della prima partita di campionato, infatti, saranno passati la bellezza di 57 giorni. Quasi due mesi di preparazione per arrivare a disputare il campionato di Lega Pro, con in mezzo un’unica partita ufficiale, la gara persa ai rigori contro il Seregno il 31 luglio (ormai un mese fa) nel primo turno di Coppa Italia. Nessuno in Italia è stato costretto ad una preparazione così lunga per il campionato, nemmeno il Sassuolo chiamato ai turni preliminari di Europa League, visto che i neroverdi hanno iniziato la preparazione una decina di giorni prima del Padova (27 giugno, contro 8 luglio), ma hanno esordito in Serie A con due settimane d’anticipo. Un’estate anomala per il Padova, che rispetto ai piani originari ha anticipato di una settimana la preparazione visto l’impegno in Coppa Italia di fine luglio, e si è vista posticipare, per i tragici fatti del terremoto, l’esordio in campionato.
E così saranno passati quasi 4 mesi, la bellezza di 118 giorni, tra l’ultima partita della scorsa stagione contro l’Alessandria e il ritorno in campo di sabato prossimo con l’Albinoleffe. «In effetti abbiamo iniziato prima del solito, anche perché tanti giocatori avevano terminato presto il torneo precedente», il commento del tecnico Oscar Brevi. «Non giocare gare ufficiali per così tanto tempo è un’anomalia, una squadra ha bisogno di un confronto vero, da tre punti». Giovedì sera eravate pronti a scendere in campo, quindi è arrivato il rinvio. Che vi porta ad un’altra settimana di attesa. Logorante? Cambierà qualcosa nella preparazione? «Come detto, abbiamo bisogno di giocare, ma una settimana fortunatamente cambia poco. Appena saputo del rinvio, abbiamo variato l’allenamento di rifinitura e sabato abbiamo disputato un’amichevole tra di noi cercando di riprodurre l’intensità di novanta minuti veri. Da domani (oggi, ndr) lavoreremo per dare alla squadra la miglior brillantezza possibile. Guardando il lato positivo, abbiamo più chance di recuperare meglio gli acciaccati».
L’eliminazione prematura dalla Coppa Italia ha scombussolato il vostro piano di agosto? «È spiaciuto uscire così, anche perché ci ha impedito di disputare un’altra gara di livello in più. Ma per il resto è cambiato poco. Società e staff hanno lavorato bene, non vediamo l’ora di dimostrarlo sul campo. Ci vorrà qualche gara per entrare a regime, ma ci piacerebbe partire subito forte». L’esordio avverrà anche a mercato chiuso. Si aspetta qualcosa da qui al 31? «Sono convinto di avere tra le mani un ottimo potenziale, per questo lavoro sereno. Sono arrivate tutte le prime scelte che cercavamo, si è creato entusiasmo e la squadra è completa. Potrebbero esserci delle cessioni e in base a quelle valuteremo se operare ancora in entrata. Ma io sono molto contento anche così». Dell’esordio rinviato ha parlato anche il d.g. Zamuner, che da domani sbarcherà a Milano per provare a chiudere le ultime trattative: «Un’altra settimana di lavoro senza poi giocare è naturale che faccia crescere la tensione», il suo parere. «Debutteremo in casa, c’è tanta attesa e non vogliamo deludere le aspettative».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe)