Lo hanno svegliato i messaggi continui, le notifiche whatsapp, le luci e i suoni che di primissimo mattino continuavano a illuminare il suo cellulare. Poi, quando l’orologio segnava quasi le sette, Matteo Dionisi si è svegliato assieme alla sua fidanzata Claudia e ha sgranato gli occhi: «Terremoto, stiamo tutti bene», «Tanta paura, ma tutto ok» e chi più ne ha più ne metta. Il sisma che ha distrutto Amatrice e altri comuni del rietino e sconvolto un’intera comunità ha colpito al cuore anche Dionisi, nato e cresciuto nella città che gli ha dato i natali. Il difensore del Padova ha subito iniziato il giro di telefonate: «Ho acceso la tv, visto le immagini, capito che purtroppo era successa una tragedia, poi ho chiamato casa, i miei familiari, gli amici più stretti, per fortuna tutti quelli che conosco stanno bene, anche perché io abitavo a Rieti centro e Amatrice è a oltre 35 chilometri di distanza».
Un attimo dopo il pensiero è andato al suo ex allenatore Sergio Pirozzi, che di mestiere fa il sindaco di Amatrice e che ha continuato a coltivare il suo hobby calcistico (allena il Trastevere): «L’ho avuto quando giocavo nel Rieti, poi il mister è diventato sindaco di Amatrice e ha continuato ad allenare – spiega Dionisi – volevo telefonargli, poi ho pensato che tanto non mi avrebbe risposto e gli ho mandato un sms. Non ha risposto nemmeno a quello, ma lo posso capire. Non vorrei essere nei suoi panni dopo tutto quello che è accaduto. Questa tragedia non ci voleva, interi paesi sono andati distrutti, per me è stato uno shock apprendere quello che è successo, quando ho visto le immagini, poi, è stato ancora peggio. Quando ci fu il terremoto a L’Aquila io ero a Rovigo, anche stavolta l’ho scampata, ma sono eventi che ti lasciano senza parole». Curioso che Dionisi fosse stato cercato nei giorni scorsi proprio dal Rieti, che sta tentando di costruire una squadra per tornare in Lega Pro. Gli era stata offerta la fascia di capitano e un contratto biennale a cifre più basse rispetto a quelle percepite a Padova. Ieri, malinconicamente, Dionisi è rimasto a guardare i compagni impegnati nell’amichevole vinta 6-1 contro il Mellaredo (doppietta per Alfageme e per il rientrante Altinier, rete di Neto Pereira e sigillo finale di Barzon), assieme a Petrilli e Ilari. I tre sono fuori dal progetto, ma finora i tra hanno rifiutato il trasferimento. Sabato a San Benedetto non ci saranno: a proposito, dopo gli iniziali allarmi, Sambenedettese-Padova si giocherà. E questa è già una notizia.
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)