Samb-Padova, Neto Pereira: “Non vediamo l’ora di giocare! E siamo più forti dell’anno scorso…”

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L’esordio in campionato è ormai all’orizzonte e da oggi Neto Pereira e compagni inizieranno a mettere nel mirino la Sambenedettese per iniziare il cammino subito con il piede giusto. Proprio il capitano biancoscudato è uno dei pochi superstiti della passata stagione terminata con un quinto posto che quest’anno va migliorato, tanto più che in questi termini si è espressa a più riprese anche la proprietà. Il rodaggio nell’amichevole di sabato con il Carpi ha consegnato un Padova in ripresa rispetto alle precedenti uscite, sensazione condivisa anche da Neto Pereira: «Si è visto un passo in avanti, ed è normale alla luce dei carichi di lavoro che abbiamo svolto nei giorni scorsi. Stiamo lavorando per arrivare nella migliore condizione possibile al debutto in campionato. Cosa mi è piaciuto di più sabato? Senza dubbio come abbiamo affrontato l’impegno, mettendoci sin dall’inizio la concentrazione giusta. Sarà importante anche sabato con la Sambenedettese per partire con lo stesso piglio». Il Padova si farà trovare pronto a questo primo appuntamento? «Senz’altro, è dall’8 luglio che lavoriamo e non vediamo l’ora di giocare questa partita».

Rispetto a un anno fa l’asticella delle aspettative sulla squadra è stata alzata. Sentite questa responsabilità? «Siamo consapevoli che c’è questa attenzione su di noi, e anche che siamo una squadra di valore. Sono arrivati dei grandi giocatori, si è formato un bel gruppo: ci sono i presupposti per fare bene, anche se poi il verdetto spetta al campo». Sette-otto undicesimi della formazione titolare sono nuovi rispetto alla formazione dell’anno scorso. È più forte questo Padova? «Direi di sì. Ci sono giocatori più esperti, nel senso che sono arrivati molti ragazzi di categoria e anche di categoria superiore. Già la stagione scorsa eravamo una buona rosa, ma quest’anno è migliorata ed è attrezzata al meglio». Sempre in tema di termini di paragone, in panchina si è passati da Bepi Pillon a Oscar Brevi. «Sono due grandi lavoratori. Ciascuno ha naturalmente le sue idee tattiche, ma nel lavoro sul campo con la squadra si assomigliano, e anche nella loro capacità di trasmettere tranquillità ai giocatori». Quanto all’impronta tattica, si è passati dal 4-4-2 all’attuale 3-5-2. «È un modulo nuovo e lo stiamo assimilando, anche se c’è ancora da migliorare. Sono convinto che possiamo fare bene».

Spostando il focus sul reparto avanzato, oltre ad Altinier con il quale ha dimostrato di trovarsi a meraviglia nel campionato scorso, ha come colleghi Alfageme, Germinale e il giovane Fantacci. «Tutti giocatori di grande spessore, e abbiamo caratteristiche diverse. Per una serie di problemi purtroppo non abbiamo potuto lavorare finora tutti insieme, ma come reparto siamo uno dei più attrezzati del campionato». Dieci sigilli e altrettanti assist per lei una stagione fa. «Ripetersi vuole dire fare bene. Ma più che all’obiettivo personale preferisco arrivare al traguardo collettivo». In un’ipotetica griglia di partenza dove colloca i biancoscudati? «Parma e Venezia sono le compagini che hanno investito di più e sono le favorite. Poi dietro a loro ci sono tante squadre, incluso il Padova». Nelle prime giornate vi attende un calendario abbordabile (Sambenedettese, Albinoleffe, Forlì, Fano, Maceratese) e da sfruttare al massimo. «Tutte le squadre vanno rispettate, però indubbiamente sulla carta possiamo fare un bel gruzzolo di punti. Anche perché a novembre ci aspetta una serie di partite molto difficili ed è importante arrivarci avendo incamerato tanti punti».

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)




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