A una settimana dall’inizio del campionato – sabato sera il Cittadella debutterà a Bari – il presidente Andrea Gabrielli carica squadra e tifosi per il ritorno in serie B. Categoria nella quale i granata hanno vissuto per sette anni di fila nell’era-Foscarini, e ora sono pronti a fare altrettanto con un nuovo timoniere, Venturato, che al primo tentativo ha riportato la sua squadra tra i cadetti. L’importante è partire bene, con il piede giusto: «L’ho detto ai ragazzi sabato scorso a Pordenone, quando ho fatto visita al gruppo. A Bari si deve cominciare positivamente, per mantenere alto l’entusiasmo della squadra. Vorrei vedere un Cittadella giocarsela alla pari, dobbiamo presentarci al San Nicola pronti fisicamente e mentalmente». Andrea Gabrielli era in vacanza durante la preparazione estiva del Cittadella, ma si è sempre tenuto informato sui progressi della squadra. «Sono rimasto in continuo contatto, specie con Marchetti. L’unica partita che ho visto in precampionato è stata quella di Pordenone, mi è sembrata una buona prova dei nostri colori, direi secondo le aspettative generali». Forse il presidente non si sarebbe invece immaginato la prematura eliminazione dalla Tim Cup. Qualche mese fa il Cittadella era arrivato in fondo alla Coppa Italia. «Ma quella era un’altra competizione, ben diversa. La prima partita era contro un’avversaria di categoria inferiore, però la Cremonese mi hanno detto che ha costruito una squadra di assoluto e primissimo valore, impostata per puntare alla promozione. È vero che in Coppa Italia quand’eravamo in serie B il Cittadella era sempre riuscito a passare il turno, pazienza: ci concentreremo meglio sul campionato, da subito. Mi è rimasta un po’ di delusione, non lo nego, per aver fallito il primo appuntamento davanti a nostri tifosi». Ha fatto il punto della situazione attuale con Stefano Marchetti, a dieci giorni dalla chiusura del mercato? Manca qualcosa a questo Cittadella? «Più che altro penso che i nuovi debbano ancora assimilare i concetti dell’allenatore. In generale direi che bisogna crescere nella concentrazione, abbiamo infatti imparato che in serie B i dettagli fanno la differenza. Anche con la Cremonese, tutto sommato, la partita era stata portata a termine positivamente, nel recupero una disattenzione ha rimesso in discussione il risultato finale. Pure a Campodarsego, dopo un buon primo tempo, il Cittadella ha abbassato la guardia nella ripresa e rovinato tutto quanto di buono aveva fatto in precedenza. Ecco, non voglio cali durante i novanta minuti, lavoreremo su questi aspetti. Il gruppo comunque c’è, mi sembra valido e all’altezza della categoria, tanto che posso dire che non sono previste ulteriori operazione di mercato». Parliamo degli abbonati, siamo a 1.200 tessere sottoscritte. Lei presidente si è posto un punto di arrivo? «A me piacerebbe superare quota 1.600, c’è ancora tempo per farlo, la campagna abbonamenti è aperta fino ai primi di settembre, alla seconda partita in casa. Per questo è fondamentale partire bene in campionato». Il Cittadella ritrova la serie B, ma perde il suo speaker storico dello stadio, Stefano Albertin. «Un grande tifoso di questi colori, ha lavorato all’interno della società, gli auguro ogni bene, lo incontrerò nei prossimi giorni. Albertin è l’esempio delle persone di cui avverti l’assenza quanto ti vengono a mancare». Presidente Gabrielli, concludiamo con le sue favorite: «Prime fra tutte le fornazioni retrocesse, Verona in testa, poi c’è qualche squadra che ha speso molto. Anche il Cittadella, comunque, può starci benissimo in serie B».
(Fonte: Gazzettino)