«Mi fa piacere tornare all’Euganeo dopo aver fatto due anni bellissimi, il mio cuore è rimasto a Padova». È passato poco più di un mese da quando Lazar Petkovic ha fatto le valigie con destinazione Carpi, ma dalle sue parole si capisce quanto sia ancora legato alla piazza biancoscudata. Avrà modo di riabbracciarla, per la prima volta nei panni di ex, domani alle 17.30 in occasione dell’amichevole con il Padova che vedrà il portierone serbo difendere la porta degli emiliani. Proprio all’Euganeo con il Feralpi Salò è stata la sua ultima presenza con i biancoscudati, dato che un infortunio alla gamba destra l’ha costretto a saltare quasi tutto il girone di ritorno. «Non immaginavo che quella potesse essere la mia ultima partita con il Padova, mi dispiace molto che le cose siano andate così. Ho ancora questo rammarico perché fino a quando ho giocato, ho fatto molto bene. Al primo anno in Lega Pro ho dimostrato il mio valore, e mi è dispiaciuto di non potere più scendere in campo a causa di un infortunio. Ora però sono perfettamente guarito, e sono felice di essere al Carpi. Conservo un ricordo bellissimo di Padova, anche se sono concentrato su questa nuova esperienza».
Non manca comunque ancora un flash sulle due stagioni all’ombra del Santo. «Entrambe sono state positive, anche se diverse. Il primo anno eravamo consapevoli che dovevamo solo vincere e c’era tantissimo entusiasmo attorno a noi, il secondo anno abbiamo incontrato qualche difficoltà e quando la squadra si è ripresa era ormai tardi». Quando indossava il biancoscudo, diceva che le sarebbe piaciuto arrivare con quella maglia in serie B. Ora invece la giocherà con gli emiliani. «Carpi è per me una bella vetrina, e sono in una squadra con obiettivi importanti: non parliamo di vincere il campionato, però siamo attrezzati per giocarcela. Sono in una grande squadra e ne sono contento, però non rinnego che il mio obiettivo era raggiungere la serie B con il Padova. Mi è rimasto nel cuore e gli auguro tutto il meglio possibile per il prossimo campionato». Le sue aspettative in vista della nuova stagione ormai alle porte? «Ho imparato che non bisogna programmare niente, ma dare il massimo giorno dopo giorno».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)