Live 24! Padova, doppia seduta alla Guizza a dieci giorni dal via

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Ore 21.20 – (Il Piccolo) Domenica prossima, i tifosi alabardati potranno seguire la Triestina nel primo impegno ufficiale di Coppa Italia nello stadio di casa, il Nereo Rocco. Praticamente risolto infatti il dubbio che restava da alcuni giorni sulla sede della partita contro il Cordenons, valida per il turno preliminare di Coppa Italia. Resta in bilico ancora l’orario, ma è quasi certo che la sfida, originariamente prevista per le ore 16, verrà spostata in fascia serale. La società alabardata ieri ha richiesto ufficialmente che orario d’inizio sia fissato per le ore 20. Oggi la decisione. Intanto c’è almeno la sicurezza sul terreno di gioco dove si giocherà. Già, il terreno. Era proprio questo il fattore di incertezza: a inizio agosto, in occasione dell’apertura della campagna abbonamenti, molti tifosi che si sono affacciati in Tribuna Pasinati, hanno potuto appurare personalmente le brutte condizioni del manto erboso del Rocco. Qualche giorno dopo, il Comune ha provveduto alla semina in modo da rivitalizzare l’erba e migliorare la situazione, un’operazione che per andare a buon fine necessita di un certo periodo di riposo per il terreno. Alla fine però Triestina-Cordenons si giocherà proprio al Rocco: a parte che qualche giorno dalla semina è già passato, è stato proprio il Comune ha dare il benestare per poter giocare, segno che si ritiene tutto sommato innocua la disputa della partita in questa fase. A dire il vero, esclusa totalmente l’inversione di campo, la Triestina aveva anche fatto un sondaggio per poter giocare la partita a Monfalcone, ma una volta ultimate tutte le verifiche, organizzativamente lo spostamento era decisamente più oneroso, pertanto la soluzione è stata definitivamente accantonata. E così, sperando che per il terreno di gioco non ci siano davvero problemi, la buona notizia è che i tifosi alabardati potranno godersi a casa la prima uscita ufficiale, in modo da soddisfare così la fisiologica curiosità per la nuova Triestina. Come detto, resta ancora in ballo l’orario di inizio. Ma anche qui si vorrebbe venire incontro ai tifosi. La Triestina vorrebbe giocare nella fascia serale e il Cordenons non dovrebbe opporsi. Alla fine, il fischio d’inizio dovrebbe essere in un orario compreso tra le 19 e le 20.30, pare escluso invece si cominci alle 16. L’ufficialità comunque dovrebbe arrivare nella giornata odierna. Ricordiamo che in caso di parità alla fine dei tempi regolamentari, si procederà direttamente ai calci di rigore. Se la Triestina supererà il Cordenons, domenica 28 agosto affronterà il vero e proprio primo turno di Coppa Italia, in casa del Tamai. Ieri pomeriggio intanto, dopo tre giorni di riposo in occasione del Ferragosto, gli alabardati sono tornati al lavoro per preparare appunto la partita di domenica con il Cordenons. Oggi la squadra di Andreucci affronterà una doppia seduta, mentre domani, oltre alla seduta mattutina, è prevista una partitella in famiglia con la formazione Juniores. Poi venerdì e sabato allenamenti mattutini, quindi domenica la partita.

Ore 21.00 – (Corriere delle Alpi) Bello di notte. Il Belluno stasera attende la luce di riflettori per la sua terza amichevole estiva, la quarta considerando anche i due mini match nel triangolare con San Giorgio Sedico e Plavis. Alle 20 la squadra di Vecchiato sarà di scena a Lignano, contro il club locale che ha appena vinto il campionato di Promozione, e si prepara così al torneo d’Eccellenza. Si gioca nel bellissimo impianto della località di mare. Un vero e proprio gioiello che potrebbe fare la sua bella figura anche in Lega Pro, figurarsi in Eccellenza. Ed è facile che qualche tifoso bellunese approfitti del periodo di ferie per stare vicino a Corbanese e compagni. L’impegno è probante e sarà anche l’occasione per valutare come potrà giocare la squadra senza Gianmarco Brotto. Difficilmente infatti l’ex Union Ripa potrà essere della partita, dopo il problema al collaterale occorso sabato contro il Nervesa. Facile che, tra oggi e l’uscita di sabato in trentino con il Bleggio di Prima Categoria, si cerchi di aumentare il minutaggio dei possibili titolari. Intanto per mercoledì 24 è stata organizzata un’amichevole a Marostica contro la Marosticense.

Ore 20.40 – (Il Centro) Ripresa degli allenamenti con un volto nuovo in casa Teramo. Si è aggregato ieri al gruppo, per svolgere la seduta pomeridiana, il difensore centrale Filippo Capitanio, classe 1993. Entro la giornata di oggi è attesa l’ufficialità dell’arrivo di Capitanio in biancorosso. Restano infatti da definire alcuni dettagli con il Cesena, società proprietaria del cartellino del giocatore di origini venete. A Capitanio, ex Santarcangelo, verrà affidato il compito di vice-Speranza essendo, tra l’altro, di piede mancino. Non è da escludere la partenza di un difensore, entro il 31 agosto, per snellire il reparto arretrato a livello numerico. Potrebbe essere questa la settimana decisiva per risolvere, finalmente, la situazione del mediano Stefano Amadio. Secondo indiscrezioni, è attesa a breve una proposta economica concreta da parte del Latina per cercare di convincere il Teramo a privarsi del faro del suo centrocampo, sotto contratto con i biancorossi per un’altra stagione. Se la proposta dei pontini dovesse soddisfare la società di via Oberdan, l’affare è destinato ad andare a buon fine. Sono giorni decisivi, quindi, in un senso o nell’altro. La sensazione è che il matrimonio tra il Latina e il centrocampista romano si farà, magari trovando a metà strada l’intesa economica tra i club. Il ds Fabio Lupo, nel frattempo, lavora sottotraccia per non farsi trovare spiazzato dalla probabile partenza di Amadio. Non trova conferme la voce circolata a Ferragosto di un sondaggio per Gennaro Acampora, 22enne centrocampista dello Spezia. Piuttosto potrebbe interessare il camerunense Kelvin Matute, classe 1988, ex Casertana. In settimana, inoltre, è previsto il tesseramento del portiere Nicola Modesti (’90), che ha positivamente impressionato lo staff tecnico nei giorni di prova. A Modesti verrà assegnato il ruolo di terzo portiere alle spalle di Rossi e Calore. La ripresa. Questo il programma settimanale degli allenamenti in casa Teramo: oggi doppia seduta, alle 10 e alle 17; domani e venerdì seduta pomeridiana (ore 17); sabato seduta mattutina (ore 10) e in serata, alle 20.30, l’amichevole di prestigio allo stadio Bonolis contro il Perugia (serie B). La società renderà note nelle prossime ore le modalità di acquisto dei biglietti per assistere al test con gli umbri. Annullata, per motivi logistici, l’amichevole originariamente in programma nel pomeriggio di oggi sul campo del Fontanelle (Promozione).

Ore 20.20 – (Gazzetta di Mantova) Il primo volto nuovo di un giocatore ad affacciarsi sul prato del Martelli da quando c’è stato l’avvicendamento societario è quello del 24enne Juan Pablo Gargiulo, arrivato in prova dal Marbella, seconda divisione spagnola. Argentino di Mar del Plata, con un’esperienza giovanile nel Parma, Gargiulo ha tempo fino a sabato per convincere lo staff tecnico dell’Acm. «È un ragazzo molto professionale e possiede la cattiveria agonistica giusta, la classica “garra” argentina – dice di lui Prina -. Di contro viene da un calcio meno veloce del nostro. Lo valuterò da esterno destro nella difesa a tre. Fino a sabato resterà qui in prova». Il Marbella ha concesso il nulla-osta al suo impiego e sarebbe favorevole al prestito con opzione per la stagione successiva. Nei prossimi giorni potrebbero arrivare altri giocatori in prova, sempre provenienti da campionati esteri (si parla di ragazzi provenienti dall’Olanda e dalla Croazia). Il team manager Paolo Musso ha però escluso che gli eventuali arrivi si concretizzino nei prossimi giorni. Questi giocatori sono stati selezionati dall’entourage dei nuovi soci romani. In uscita attenzione a De Respinis. Si è rifatto vivo il Siracusa, anche Tuttocuoio e Melfi però hanno preso informazioni sull’attaccante. Momentè invece resta appetibile per l’Ancona, ma non c’è ancora la firma.

Ore 20.10 – (Gazzetta di Mantova) Alla ripresa della preparazione, facendo di necessità virtù, Luca Prina elogia la prova dei biancorossi nel ko di sabato a Venezia, costato all’Acm l’eliminazione dalla Coppa Italia. «Dal punto di vista mentale siamo usciti dal Penzo molto bene – è l’analisi del tecnico -. La squadra ha offerto una prestazione di elevato livello e i ragazzi ne sono consapevoli. Soprattutto mi conforta il fatto che sia stato messo in pratica quanto provato durante la preparazione, naturalmente secondo le nostre possibilità e i limiti che ci penalizzano. Non mi preoccupa tanto la scarsa pericolosità offensiva, perché conosco Marchi e Boniperti e so che sono un po’ indietro ma su di loro conto ad occhi chiusi. La nostra priorità è piuttosto la costruzione del gioco a centrocampo, laddove ora siamo più carenti anche a livello numerico». Poi tocca l’argomento della rosa da completare: «Il nostro deve essere un mercato di opportunità – spiega il tecnico – la squadra è da costruirsi in modo razionale con pazienza e consapevolezza dei propri mezzi. Ciò che non deve mancare è la fame che vado cercando in ogni elemento, perché non possiamo permetterci di sbagliare alcun giocatore. Chi viene a Mantova deve essere convinto, sarà una stagione di lacrime, sudore e sangue. Farò il possibile per il recupero di Di Santantonio, perché è una risorsa importante della società e può fare il quarto di centrocampo. Tripoli? Ha parecchie delle qualità che cerco in un giocatore che fa al caso nostro».

Ore 20.00 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova versione romana è in attesa di diventare qualcosa di definito. Dopo la notizia dello “smarcamento” della Costruzioni Generali Zoldan, che per bocca del suo amministratore unico ha sottolineato l’estraneità all’operazione Acm, il clima in Viale Te è sembrato di attesa. Attesa di capire se e quando arriveranno le prime garanzie tangibili della solidità della nuova compagine societaria che dal 5 agosto vede in Enrico Folgori l’amministratore unico e in Marco Claudio De Santcis il vice presidente. Sembra infatti che la prima tanche di fondi promessi dai soci romani dovrebbe arrivare entro sabato. Nelle parole dovrebbe essere il primo segno tangibile della volontà di inserirsi a pieno regime nella vita quotidiana del club. Al momento infatti non c’è stato ancora nessun esborso da parte dei romani. Promesse sì, la prima era quella di formare un pool di aziende in grado di finanziare il progetto biancorosso. Tra queste anche la Costruzioni Zoldan Srl, impresa della Capitale che porta lo stesso identico nome di quella costituita ad hoc per gestire il Mantova. Stefano Zoldan però ha sottolineato la sua totale chiusura nei confronti del calcio, in particolar modo quello mantovano: «Conosco Folgori – ha dichiarato domenica Zoldan – e mi aveva parlato della sua volontà di acquisire la maggioranza del Mantova. La mia azienda però non farà parte del progetto». Chiamato in causa per commentare questa rivelazione raccolta dalla Gazzetta, il presidente Sandro Musso si dimostra sereno. Una sorta di calma olimpica quella del numero uno di Viale Te: «Per noi non è un problema se la Zoldan si è defilata – dichiara – e per certi versi per noi non è nemmeno una notizia. Gli accordi ci sono e tutto procede senza intoppi. Il 20 agosto (sabato, ndr) dovrebbero arrivare i primi soldi dai nuovi soci romani». In attesa che tutto ciò si traduca in fatti, resta aperto il nodo squadra. Le lacune della rosa potrebbero essere coperte in questi giorni con l’arrivo di alcuni giocatori e il “reintegro” di altri (vedi Tripoli). Per gli arrivi i canali aperti dai soci romani sembrano definiti: Juan Pablo Gargiulo ad esempio arriva dal Marbella, club spagnolo dove opera Alessandro Gaucci come direttore sportivo. Marco Claudio De Sanctis in passato ha lavorato proprio con Gaucci nello staff del Perugia come osservatore e se due indizi fanno una prova sembra chiaro il legame tra la squadra spagnola e il nuovo corso di Viale Te.

Ore 19.40 – (Gazzetta di Modena) L’ultima amichevole precampionato vedrà il Modena ancora una volta opposto ad una formazione di serie D, come già accaduto in occasione dei test con Imolese, Castelvetro e Castelfranco oltre che nella sfida di Tim Cup contro il Francavilla in Sinni. La Correggese del tecnico fiumalbino Massimo Bagatti ha infatti ufficializzato sul proprio sito di aver concordato con il club gialloblù una amichevole da disputarsi sabato, esattamente una settimana prima del derby al Braglia con il Parma che aprirà il campionato dei canarini. Luogo ed orario sono ancora da ufficializzare, perché nessuna delle due formazioni potrà usufruire del campo di casa, come specificato nel comunicato del club reggiano: al Borelli di Correggio sono infatti in programma alcuni interventi in vista della prossima stagione di D, al Braglia bisogna preservare il manto erboso in vista dell’inizio del campionato. Probabile, dunque, che anche l’amichevole tra Modena e Correggese si giochi a San Damaso, sul campo che ha già ospitato le sfide dei canarini contro Castelvetro e Castelfranco la scorsa settimana.

Ore 19.30 – (Gazzetta di Modena) Il Modena è pronto a rimettersi al lavoro allo Zelocchi con il mirino puntato sul debutto in campionato di sabato 27: un battesimo di fuoco attende infatti i canarini nel match inaugurale della loro stagione in Lega Pro, con la corazzata Parma dell’ex Gigi Apolloni attesa allo stadio Braglia. Da questa mattina, insomma, si inizierà a fare davvero sul serio ed anche i carichi di lavoro, con l’avvicinarsi dell’esordio, saranno sempre meno pesanti per evitare di presentarsi “ingolfati” all’appuntamento. A partire dalla doppia seduta di allenamento in programma oggi, però, si attendono anche novità per quanto riguarda la rosa. Non lo aveva nascosto nemmeno il ds Gigi Pavarese dopo l’amichevole con il Castelfranco, preannunciando novità di mercato in questa settimana e la volontà di colmare in fretta il vuoto lasciato da Francesco Stanco. Il problema principale, in questo momento, è proprio l’attacco: ad eccezione di Diakite non c’è una prima punta di ruolo, con l’aggravante che l’ivoriano si trova ora ai box per un problema agli adduttori della coscia destra. È però risaputo quanto il mercato degli attaccanti sia complesso e spesso si trascini per le lunghe. Le piste sono ormai note, ma tutte di giorno in giorno sembrano essere sempre meno percorribili: in pole ci sarebbe Giuseppe Caccavallo (’87), che preferisce restare alla Salernitana per provare a giocarsi le sue carte in B, mentre per arrivare a Francesco Virdis (’85) bisognerebbe presentare al Venezia una proposta di acquisto del cartellino oltre a garantire un ingaggio importante al giocatore, cosa che al momento non sembra essere nelle possibilità del Modena. Dunque la scelta dovrebbe ricadere su un attaccante svincolato o ai margini nella squadra di appartenenza, cioè che possa rescindere o essere venduto a prezzi di saldo, ed in tal senso i nomi si sprecherebbero. Pavarese aveva sondato anche attaccanti più duttili, non vere prime punte, ma le trattative non sono decollate: Maikol Negro (’88) sembra pronto ad accasarsi al Matera, Luca Giannone (’89) lascerebbe la Casertana solo di fronte ad un’offerta di ingaggio non inferiore rispetto a quanto percepisce nel club campano, Luigi Falcone (’92) è finito fuori dai radar del mercato. C’è anche chi partirà, magari già nelle prossime ore: su Andrea Doninelli c’è il Siena, Filippo Minarini piace invece alla Maceratese. Entrambi sono già nel mirino del Messina. Ore calde anche per quanto riguarda Matteo Rubin, mentre per Daniele Giorico la Salernitana sarebbe pronta a farsi da parte, ritenendo eccessive le richieste del Modena.

Ore 19.10 – (Gazzetta di Reggio) La Reggiana è tornata ad allenarsi ieri pomeriggio in via Agosti, festeggiando il 22esimo compleanno del portiere Davide Narduzzo, dopo un paio di giorni di riposo in occasione del Ferragosto. Adesso mister Leonardo Colucci avrà dieci giorni di tempo per preparare il debutto in campionato a Bassano – non sono ancora state ufficializzate la data e l’ora del match ed essendo l’unica gara in calendario ad agosto non rientra nelle tre fasce appena determinate dalla Lega – e per recuperare tutti quei giocatori che hanno manifestato problemi di affaticamento dopo i grandi carichi di lavoro del ritiro. In quest’ottica preoccupa solo Daniele Pedrelli che continua a svolgere la riabilitazione post-intervento, mentre ha ripreso regolarmente Simone Calvano e Dario Maltese, che ieri ha svolto lavoro differenziato, è quasi pronto per tornare in gruppo. Gruppo che, invece, hanno definitivamente lasciato i due centrocampisti in prova, Martina e Tripsa, che non hanno convinto lo staff. Tecnica, tattica e partitella finale sono stati gli ingredienti dell’allenamento. Il programma. La settimana dei granata prosegue con la doppia seduta odierna (ore 10 e 17), lavoro pomeridiano domani, altra doppia seduta venerdì mentre per sabato pomeriggio la società pensa di organizzare un’amichevole su un impianto della provincia con inizio alle ore 16. Inizialmente si ipotizzava di utilizzare il campo comunale di Rubiera, o in alternativa quello di Scandiano, per una sfida di lusso col Carpi, compagine di Serie B, mentre adesso sono prese in considerazioni anche squadre di Lega Pro del girone A ma comunque sarà il tecnico granata ad avere l’ultima parola, in base alle valutazioni fisiche della squadra. Abbonamenti. Altri 156 tifosi si sono abbonati alla Reggiana per la nuova stagione. Il numero complessivo delle tessere vendute è quindi salito a quota 2.909.

Ore 19.00 – (Gazzetta di Reggio) «Otin Lafuente sarà un giocatore che cercherà di farvi divertire, perché non mi piace il calcio noioso. Fare calcio bello e divertente non significa tuttavia rinunciare ad aggredire o dare il cuore, quindi i tifosi devono sapere che Otin tiene tanto a questa squadra e farà di tutto per farli divertire». Vietato parlare di impegno al 100% e massima determinazione. Quelle dovrebbero essere caratteristiche scontate, soprattutto per un ventenne aragonese, Hèctor Otin Lafuente, in cerca di un posto in una squadra piena di talenti e giocatori esperti. State riuscendo a fare gruppo fuori dal campo? «Sì. Questo fa la differenza tra una squadra che fa un bel campionato e una che vuole essere protagonista. Le qualità in campo ci sono, ma quando un gruppo è così legato questo ti porta a raggiungere obiettivi importanti». Parma e Venezia sono avversarie importanti. «In serie C è aumentato il livello. Ci sono squadre con grandi qualità, ma noi abbiamo il nostro percorso da fare e i nostri obiettivi da perseguire. Rispetto per tutti, ma paura di nessuno». La Reggiana inizia ad avere una sua identità. Qual è la peculiarità principale della squadra, secondo lei? «Cerchiamo di giocare sempre il pallone, partendo dal basso. L’aspetto importante di questa squadra non è con la palla, perché se hai giocatori di qualità questo viene naturale; piuttosto, in fase di non possesso, cerchiamo di aggredire i portatori di palla avversari». La concorrenza, in attacco, non manca. Rischia di giocare poco. «Come avevo già detto, questo fa parte del mio percorso da giocatore. Sono sceso dalla serie B (Virtus Entella, ndc) ben conscio che sarei venuto a giocarmi il posto con gli altri. Una volta che un giocatore riesce a fare trenta partite in categoria, allora puoi dire che quel giocatore è di serie A o B. Per ora, devo cercare di sfruttare le occasioni che mi verranno concesse». Con Marchi e Guidone ha tanto da imparare, vero? «C’è sempre da imparare, soprattutto nei piccoli gesti di tutti i giocatori. Non solo tecnicamente, ma anche l’approccio agli allenamenti di Marchi o la fame di giocare di Guidone, nonostante abbiano superato i trent’anni». Quasi tremila abbonamenti: che effetto le fa? «Non ho mai calpestato il terreno del Mapei Stadium, però tremila abbonati, e ancora ne mancano credo, per una squadra di serie C sono davvero tanti. Sarà una bella esperienza, in questa categoria ci sono poche squadre che possono vantare tanti tifosi così». A bruciapelo: calcio italiano o spagnolo? «Il calcio italiano è quello che mi piace meno, ma è quello che ti prepara meglio per tutti gli altri, soprattutto di testa. Che squadra tifo? Quella della mia città, il Real Saragozza».

Ore 18.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 18.20 – Qui Guizza: ultimi scampoli di quadrangolare.

Ore 18.00 – Qui Guizza: mini-quadrangolare a campo ridotto.

Ore 17.40 – Qui Guizza: lavoro col pallone dopo quello atletico svolto in mattinata.

Ore 17.20 – Qui Guizza: a parte Altinier, Gaiola e Germinale, lavoro in palestra per De Risio.

Ore 17.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento pomeridiano.

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Oggi rientrano in gruppo Riccardo Martignago e Stefano Pietribiasi che, assorbiti i rispettivi infortuni, riprenderanno ad allenarsi insieme ai compagni agli ordini di Bruno Tedino e del suo staff. Rimangono fuori al momento soltanto Marchi (lussazione a una spalla), Zavan (affaticamento) e ovviamente Berrettoni, infortunatosi nei primi minuti del match con il Cittadella. SOTTO OSSERVAZIONE – Rimangono ancora da accertare bene proprio le condizioni di Berrettoni. «Sì – annuisce Bruno Tedino -, Emanuele si è procurato una distorsione alla caviglia destra e ha sentito un dolorino anche al ginocchio, quello operato. Si è giustamente preoccupato. Per questa settimana resterà a riposo, ma dalla prossima – confida il tecnico – lo riavremo in gruppo». Peccato, perché il “Berre”, grazie anche a una struttura fisica più leggera rispetto a tanti altri compagni, è stato in questo inizio di stagione il ramarro più brillante. IL GIUDIZIO DI BRUNO – Tedino, si sa, non ama disquisire sulle prestazioni dei singoli e nemmeno dei singoli reparti. Gli piace parlare della squadra. Sollecitato, accetta tuttavia di valutarne le fasi di gioco. «In non possesso – afferma – direi che è già buono il contenimento negli ultimi 30 metri. Da parte di tutti, non solo dei difensori. Dobbiamo ancora perfezionare i meccanismi per recuperare la palla più alta e quindi ripartire più pericolosamente. In fase di possesso invece – continua – mi soddisfano la disposizione mentale e l’applicazione verso le situazioni che proponiamo noi tecnici. Bisogna però accorciare la distanza fra i reparti, in particolare quella fra centrocampo e attacco. Inoltre – suggerisce – dobbiamo giocare la palla più velocemente, se vogliamo sorprendere gli avversari». RISPOSTA ALLE CRITICHE – Contro il Cittadella (0-2) hanno deluso Semenzato e Suciu, che dovrebbero essere due punti di forza del Pordenone 2016-17. «Daniel (Semenzato, ndr) era un po’ stanco. Con Pellegrini è forse quello che ha accumulato più minuti nelle gare di questo precampionato – puntualizza il mister-manager -. Una flessione è accettabile. A Terni e a San Donà aveva fatto benissimo. Sergiu (Suciu, ndr) è arrivato in corsa. Inoltre entrambi hanno un fisico imponente: logico che soffrano in questa fase di preparazione. La cosa non mi preoccupa. Anzi – sorride -, sarebbe preoccupante se loro e tutta la squadra fossero già in condizione. Ci aspettano una stagione lunga e un campionato di 38 partite, più l’appendice. Stiamo incamerando energie – conclude Tedino rassicurando i tifosi – per arrivare sino in fondo senza soffrire». AMICHEVOLI – Venerdì partitella in famiglia per i ramarri con i giovani colleghi della Beretti allenati da Filippo Cristante. Si giocherà al De Marchi con inizio alle 16.30. Tedino cerca anche un test più impegnativo per il giorno dopo. È stato contattato il Mestre (allenato quest’anno da Mauro Zironelli, ex di Altovicentino e Sacilese), che deve ancora dare una risposta definitiva. Il test dovebbe essere disputato sempre al De Marchi.

Ore 16.20 – (Messaggero Veneto) Per quanto riguarda i giocatori a disposizione, un discorso a parte lo merita Emanuele Berrettoni, semplicemente perché è l’elemento più forte della rosa e da cui dipendono i destini tattici offensivi della squadra (4-3-1-2 con lui in campo, 4-3-3 senza di lui). Ecco, in seguito al colpo accusato sabato scorso in amichevole col Cittadella il fantasista laziale dovrà per forza saltare l’intera settimana di allenamento. Tornerà, forse, la prossima: già, perché ancora non si sa qual è l’entità della botta rimediata a caviglia e ginocchio in uno scontro di gioco. Lo staff spera non sia nulla di grave, cioè qualcosa che lo costringa a saltare il debutto in campionato col Gubbio al Bottecchia di fine agosto. Nelle prossime ore ci si augura di saperne qualcosa di più. Da stabilire anche il giorno e l’orario della sfida con gli umbri. Il comunicato della Lega Pro, infatti, comunica soltanto che i match da settembre a novembre si giocheranno sabato. Ma agosto, con la sua unica giornata? C’è un vuoto legislativo oppure la Lega Pro accorpa la prima giornata al blocco che va da settembre in poi? In queste ore i vertici sono chiamati a pronunciarsi. Per chiudere, due news di mercato: il centravanti di Pordenone Federico Gerardi, classe ’87, sta sempre flirtando con la FeralpiSalò mentre Trevor Trevisan, anche lui pordenonese, difensore classe ’83, dopo la Salernitana potrebbe accasarsi in una tra Paganese e Lucchese, in Lega Pro.

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Ieri il Pordenone ha ripreso ad allenarsi dopo i due giorni di riposo dati da Tedino. É stata l’ultima, vera, sosta: adesso si riparte seriamente, perché il campionato scatta tra poco più di una settimana (match col Gubbio in casa) e quindi non si scherza. A pochi giorni dal via, come sta la squadra? Quali sono le certezze? E su cosa deve ancora lavorare? Ecco il punto della situazione e le due priorità del tecnico dal punto di vista del lavoro in questo periodo: migliorare la velocità della trasmissione della palla e alzare il baricentro e aggredire l’avversario più in alto possibile. Cosa funziona. Tedino è soddisfatto di molti aspetti. Il primo: a poco dallo start del torneo, ha il gruppo al completo. O meglio, non deve più intervenire sul mercato. La rosa è questa ed è un gran privilegio, visto che per imporre i suoi principi di gioco ci vuole tempo. La stagione scorsa, a metà agosto, mancava ancora qualche pezzo (Pederzoli sarebbe arrivato da lì a poco) e l’avvio – per quanto buono, con 5 punti in 3 gare – poteva essere ancora più positivo con un tempo maggiore a disposizione. A Tedino piace poi la solidità difensiva, almeno quando la squadra sta sotto la linea della palla. Il Cittadella, sabato scorso, si è reso poco pericoloso perché il Pordenone ha esibito ordine e organizzazione. Dove migliorare. Il punto forte dell’ultima versione dei neroverdi è stata la velocità e l’intensità delle giocate. Serve crescere da questo punto di vista: nel corso dei 10 giorni da qui al debutto in campionato Tedino baserà gran parte del suo lavoro. Più la palla viene trasmessa velocemente e più c’è la possibilità di far male. Collegato a questo aspetto, la distanza tra mediana e attacco che deve essere la più breve possibile per poter far viaggiare la sfera in maniera rapida. Dal punto di vista difensivo, Tedino continuerà a battere il tasto sul suo caposaldo: conquistare la palla più vicino possibile alla porta avversaria, in modo tale da poter essere rapidi a ripartire e dunque far male. Se si perde palla serve – molte volte – non tornare verso la propria metà campo, ma fare l’esatto opposto. Buratto, sabato scorso, ha interpretato molto bene il concetto: anche per questo su di lui Tedino fa affidamento. Il più longevo dei giocatori in neroverde è una garanzia assoluta. A disposizione. Di Berrettoni si parla a parte. Per il resto Tedino sta per ritrovare tutti i suoi ragazzi. Ieri De Agostini è ritornato in gruppo mentre domani gli farà compagnia Pietribiasi. Si attende per l’inizio del torneo Marchi, ancora alle prese con il fastidioso infortunio alla spalle rimediato a Imponzo.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Bassano pensa già al campionato dopo l’uscita di scena di domenica sera a Marassi contro la Sampdoria al terzo turno di Tim Cup. Il 3-0 non scalfisce le certezze di Luca D’Angelo, che adesso cerca un ultimo tassello in difesa, un jolly che possa fare entrambe le fasce: «Voglio fare un plauso a questi ragazzi – spiega l’allenatore – per averci provato fino alla fine e ai nostri tifosi giunti fino a Genova. E’ stata comunque una bella esperienza. Ora pensiamo al campionato dove sono certo che ci faremo trovare pronti». Entusiasmo in città dopo l’ottima partenza di Coppa Italia, che ha scatenato la voglia di grande calcio della tifoseria. Nella prima settimana sono state ben 200 le tessere in abbonamento (dato aggiornato a ieri) staccate dal club giallorosso. Numeri importanti, considerati i precedenti poco esaltanti.

Ore 15.10 – (Giornale di Vicenza) Nemici mai. Ci sono addii consumati alzando calici di veleno, altri che invece scatenano ancora il magone quando non spicchi di nostalgia. Ma il legame resta intatto e rivedersi è un piacere che sposta l’umore. Così la rimpatriata di una notte di Simone Iocolano che l’altra sera a Marassi si è presentato in tribuna a Marassi per salutare i vecchi compagni nella serata d’onore con la Samp appartiene a questi attimi felici. Ioco, ex bandiera virtussina oggi all’Alessandria (ma non avversario nel prossimo campionato dei giallorossi) ha incontrato Renzo Rosso e il Grande Capo dopo le pacche e gli abbracci di rito ne ha approfittato per scattare un selfie con Simone il ricciolone da immortalare e conservare nella sua personale galleria di ricordi. Prima di lui l’hanno preceduto diversi tifosi, che incrociando Iocolano nei pressi dello stadio non hanno perso l’occasione di un click sorridente con Ioco. A Genova si è visto anche Dario Toninelli, altro ex pilastro del Soccer Team che dopo 5 anni a Bassano ha accettato la proposta del Livorno ma che non ha saputo resistere al richiamo dei suoi antichi amici. Tra l’altro Toninelli era presente anche al Mercante pure con l’Avellino. Segno che in un modo o in un altro staccare completamente il cordone ombelicale con Bassano per chi ha vissuto e respirato intensamente l’aria del Grappa e del velodromo e dei suoi dintorni è sempre più difficile. Ci si lascia, certo, come no, ma con Bassano e il Bassano per nessuno è un addio definitivo. Quasi sempre un arrivederci.

Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Forse il Bassano non è ancora come il Barça parafrasando la frase generosa e gonfia di stima dettata alla vigilia da quell’ineguagliabile signore che è Marco Giampaolo, precettore Samp, tuttavia è innegabile che questo triennio vissuto sulla cresta dell’onda abbia fatto guadagnare ai giallorossi il rispetto e la considerazione dell’Italia calcistica pur abitando in Lega Pro. Ultima squadra di terza serie a uscire dal tabellone nobile della Tim Cup, in quelle parole magari un po’ enfatiche di Giampaolo, atte a tenere alta la tensione dei suoi, ci sta per l’ammirazione del pallone che conta verso una formazione che nel tempo ha tirato più di qualche atrocissimo scherzo a rivali più qualificati e referenziati e che da rivelazione ogni stagione ha sempre giocato a sbalordire conquistando i titoli di giornali e tv sotto Ferragosto. Bene, adesso che la ricreazione è finita si torna al posto a sgobbare per la prima interrogazione in scaletta il 28 agosto al Mercante con la Reggiana (ma è facile che si vada in campo sabato 27). D’Angelo avrà parecchio da lavorare per portare in condizione e inserire nei meccanismi di gioco gli ultimi ingressi Bianchi e Grandolfo anche se al momento il vero problema del Soccer Team è la valanga di infortuni, quasi tutti di origine traumatica e quindi, a differenza dei guai muscolari, non imputabili a un cattivo sistema di prevenzione. Pura jella per capirci, visto che Stevanin è stato tolto di mezzo dal crociato del ginocchio per il quale sarà riattivabile a febbraio inoltrato, mentre Cenetti lamenta lo stiramento del legamento collaterale dello stesso ginocchio e quasi sicuramente rientra a settembre. Va meglio al portiere di scorta Guadagnin per il quale la ginocchiata alla coscia lo ripristinerà a fine mese. A loro si aggiunge l’altro guardiano Rossi, in riparazione per la pulizia del tendine e nuovamente tra i pali a ottobre e purtroppo il virus che ha messo ko Candido. Niente di grave ma se ne riparlerà a settembre inoltrato per una completa guarigione. Fossero tutti sani il Bassano starebbe benone così e invece l’improvvisa emergenza estiva obbliga il digì Seeber a tornare sul mercato. D’ accordo col tecnico D’Angelo il general manager di via Piave dragherà il circuito delle trattative per firmare un terzino sinistro che possa alternarsi a Crialese in attesa che si rimetta Stevanin. Questa è la priorità più urgente, poi tutto dipenderà dall’evoluzione degli altri convalescenti. Se non si allungheranno i tempi previsti, l’organico non verrà ulteriormente ritoccato. Se invece Cenetti e Candido dilateranno le loro tempistiche di riapprodo agonistico, in tal caso sulle ultime curve di mercato Seeber potrebbe chiudere qualche nuova operazione. Ma al momento non c’è questa volontà e anzi per colmare lo spot sugli esterni lasciato libero da Candido si è preferito bloccare per adesso la cessione di Sciancalepore inserendoolo nelle rotazioni delle ali, anche se Scianca ha caratteristiche quasi opposte da Candido, ma possiede però un piede morbido ed educato e ragguardevole struttura fisica. In più vede la porta. Nell’attesa potrebbe salire il minutaggio di Alberto Tronco come cambio dei cursori, visto che è quello che più si avvicina al passo di Candido. Intanto, Matteo Momentè è stato ingaggiato dall’Ancona. Sarà sulla strada di Bassano già alla terza puntata.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia apre le porte a Zamparini. A scanso di equivoci, diciamolo subito, in ballo non c’è nessun clamoroso ritorno in laguna. Tuttavia dati i trascorsi, tanto vincenti quanto turbolenti, è per lo meno singolare che ieri mattina a Mestre l’ex patron lagunare Maurizio Zamparini abbia varcato proprio l’uscio della sede arancioneroverde per provare a garantire un futuro al suo Palermo. Ad accoglierlo in viale Ancona il numero uno del Venezia Joe Tacopina assieme a Frank Cascio, imprenditore statunitense di origine palermitana interessato a rilevare la società rosanero. Un contatto frutto del lavoro di intermediazione di Tacopina, partito mesi fa quando Zamparini aveva chiesto all’avvocato newyorkese di sondare il mercato americano per trovare potenziali acquirenti di un Palermo che, dopo la sofferta ma fondamentale permanenza in serie A, costa circa 50 milioni di euro. L’incontro conti alla mano è stato «arbitrato» da Tacopina (oggi di rientro negli States) con l’assistenza dello studio legale Tonucci, ed era stato in qualche modo annunciato dallo stesso Frank Cascio con una foto del Canal Grande scattata dal ponte dell’Accademia e pubblicata a Ferragosto sul suo profilo Instagram. «Tacopina sta facendo solo da tramite e dà una mano, da parte sua non c’è alcun interesse per il Palermo e in testa ha solo il Venezia» ha ribadito il ds Giorgio Perinetti. In casa arancioneroverde sul fronte mercato sempre bloccata la cessione dell’attaccante Virdis (ad oggi in esubero essendo il 17. senior rispetto ai 16 imposti dal regolamento) mentre non c’è nessun ritorno di fiamma per Caccavallo (cercato a luglio quando però il giocatore preferì la Salernitana e la serie B) visto che il tecnico Inzaghi nel ruolo di esterno destro d’attacco ha a disposizione Fabiano e l’ultimo arrivato Edera. Ieri pomeriggio al Taliercio sono ripresi gli allenamenti in vista della trasferta di domenica (ore 17.30) in casa del Santarcangelo, secondo match di Coppa Italia dopo quello vinto 1-0 sabato scorso al Penzo con il Mantova. In gruppo sono rientrati Geijo, Domizzi e Vicario, ancora a parte Stulac, Virdis assieme a Garofalo e Baldanzeddu. Da oggi parte la vendita libera degli abbonamenti dopo le 405 tessere sottoscritte durante la prelazione.

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Capitano, a sorpresa. Quasi una novità assoluta per Marco Modolo, al quale Filippo Inzaghi ha consegnato la fascia prima della gara contro il Mantova. «Mi ha fatto piacere, una bella emozione» racconta il difensore centrale del Venezia, «mi era capitato una sola volta alla Pro Vercelli, nel Venezia mai in partite ufficiali, né durante la prima esperienza nel 2009, né nella passata stagione. In precampionato ho portato la fascia in un’amichevole perché non ha giocato Soligo e anche sabato Evans è partito in panchina. Un motivo d’orgoglio per un veneziano». Sta bene Marco Modolo, un anno fa non aveva ancora una squadra. «Me lo ricordo, sono arrivato il 23 agosto, il Venezia giocava in amichevole a Scorzè. Sembrano essere passati anni, invece stiamo parlando di dodici mesi fa. Per un giocatore è fondamentale la preparazione precampionato insieme ai compagni, lo scorso anno ho faticato tantissimo nei primi due-tre mesi». Il Venezia continua a non prendere reti. «Lavoriamo moltissimo a perfezionare la fase difensiva, se una squadra non prende gol non è merito solo del portiere o dei difensori. E poi, è assodato, il campionato lo vince la squadra che incassa meno reti. Adesso sta diventando anche obiettivo ricercato: continuare a non prendere gol come abbiamo fatto finora tra amichevoli e coppa». Santarcangelo. E a proposito di Coppa, si giocherà alle 17.30 la partita di domenica prossima a Santarcangelo di Romagna (stadio “Mazzola”, arbitro Fabio Natilla di Molfetta), che chiuderà il programma del girone C della Coppa Italia di Lega Pro. Venezia che avrà a disposizione due risultati su tre per passare al tabellone a eliminazione diretta. Il Mantova è out, i romagnoli dovrebbero vincere per forza. Intanto dalla segretaria arriva la notizia che gli abbonamenti hanno superato quota 400 (per la precisione 405). Infermeria e mercato. Particolarmente ricco il bollettino medico alla ripresa degli allenamenti: Geijo è finalmente rientrato in gruppo, a breve lo seguirà anche Stulac, che ieri ha fatto lavoro differenziato, è rientrato anche Vicario, che sabato ha saltato la gara con il Mantova a causa di un trauma alla spalla destra rimediato in allenamento. Problema al piede superato da Domizzi. Postumi della gara di coppa per i due terzini: Garofalo (contusione alla caviglia destra) e Baldanzeddu (leggero affaticamento muscolare). Da valutare anche il recupero di Virdis, sempre in procinto di lasciare il Taliercio. Nonostante il Venezia abbia “piena” la lista dei 16 giocatori senior (in attesa di sapere lo status di Cernuto), altri giocatori vengono abbinati al club: l’ultimo in ordine di tempo è l’esterno offensivo Giuseppe Caccavallo della Salernitana, dove è arrivato il 5 luglio dalla Paganese.

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quindici giorni alla fine del calcio mercato, ma l’attenzione di Franco Lerda è rivolta la 27 agosto quando il Vicenza affronterà al «Menti» il Carpi nel match valido per la prima di campionato della nuova stagione. Il tecnico biancorosso è un po’ preoccupato perché la sua squadra è indietro nella tabella di marcia che il suo staff aveva preparato. «La condizione atletica non è buona per diversi giocatori – precisa l’allenatore del Vicenza – ma soprattutto a livello generale non è omogenea perché molti dei giocatori arrivati a ritiro in corso hanno lavorato poco nelle loro società di appartenenza». Dal punto di vista tecnico il rinforzo più urgente è quello del centrale difensivo, visto che Adejo è ancora ai box per il problema al ginocchio e Fontanini è apparso in ritardo di condizione. «La società sa cosa deve fare – sottolinea Lerda – e quindi non resta che lasciar lavorare la parte tecnica».Il direttore sportivo Antonio Tesoro monitora diverse piste al momento è sempre complicatissimo arrivare a Nicolò Cherubin che ha ribadito di voler restare a giocare in serie A, ed è in salita anche la strada per arrivare a Dario Zuparic del Pescara. In alternativa vengono valutate con attenzione le piste che portano a Cristian Zaccardo in uscita da Carpi e a Riccardo Brosco del Latina.

Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) Spunta il nome di un campione del mondo per rinforzare la difesa biancorossa. Il trentacinquenne Cristian Zaccardo, in uscita dal Carpi con il quale sta trattando la rescissione, è infatti un profilo che potrebbe rispondere alle esigenze del Vicenza, considerando che può ricoprire tutti i ruoli del pacchetto arretrato, anche se in prevalenza in carriera ha giocato da terzino destro. L’esperto difensore, tra gli azzurri di Marcello Lippi a Berlino nel 2006, in carriera ha giocato con Bologna, Spezia, Palermo, Wolfsburg, Parma e Milan, prima del trasferimento al Carpi, dove l’anno scorso da capitano ha giocato 27 partite in serie A segnando un gol. Zaccardo entra dunque in quella lista di difensori – assieme a Volta del Perugia e Zuparic del Pescara, mentre pare quasi del tutto sfumata l’ipotesi del vicentino Cherubin, attualmente al Bologna – tra i quali il direttore sportivo Antonio Tesoro proverà a individuare l’innesto da “regalare” al più presto a Franco Lerda, anche se si tratta di obiettivi non semplici considerando il budget a disposizione.Nel frattempo, in uscita, oltre a lavorare alla risoluzione con Pozzi (un nuovo incontro è previsto in settimana), si sta valutando la possibilità di cedere in prestito in Lega Pro Giusti, per consentire al giovane attaccante di giocare con più continuità. Sul fronte offensivo, in caso di mancato accordo con Raicevic, oltre a Beretta della Pro Vercelli si segue il ventiduenne Jallow del Chievo, lo scorso anno tra i punti di forza del Cittadella.

Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Ad Empoli il nuovo Vicenza ha dimostrato che ha bisogno di lavorare a fondo ad Isola in questi ultimi giorni di precampionato (e di trovare anche qualche rinforzo “pronto all’uso” sul mercato) per poter arrivare preparato all’appuntamento con l’esordio in serie B, sabato 27 agosto al Menti contro il Carpi. Nella fiduciosa attesa che questo tempo sia sfruttato a dovere, i tifosi biancorossi ad Empoli intanto hanno potuto scoprire un altro tassello del nuovo Vicenza: al Castellani, infatti, ha debuttato la nuova divisa ufficiale più attesa, quella biancorossa.Una prima maglia realizzata dallo sponsor tecnico Macron nel segno della tradizione, con strisce verticali abbastanza larghe e dominante bianca sui fianchi, sui calzoncini e sui calzettoni: sicuramente promossa per estetica, sobrietà e buona leggibilità dei numeri.GEMELLAGGIO… A METÀ. Già in occasione del Trofeo Morosini e della partita di Coppa Italia con la Casertana, invece, si era vista la terza divisa della stagione 2016/17: una maglia a strisce verticali biancazzurre per celebrare il quarantennale gemellaggio tra la tifoseria del Vicenza e quella del Pescara, che per ricambiare ha giocato il Memorial Morosini in biancorosso. A sorpresa, però, quando pochi giorni più tardi sono state presentate ufficialmente le maglie ufficiali degli abruzzesi per il prossimo campionato di serie A, di quella divisa con i colori dei “fratelli” vicentini non c’era più traccia, anzi: gialloblu (tu guarda il destino…) la seconda, blu scura con banda orizzontale biancazzurra la terza maglia. E quella biancorossa? Utilizzata “una tantum” solo per il Morosini, a quanto pare. Con buona pace del gemellaggio iniziato quasi quarant’anni or sono..NERA LA SECONDA? Nel frattempo, per quanto riguarda il Vicenza, resta solo da vedere “in azione” la seconda maglia: se saranno confermate le anticipazioni dello scorso giugno, dovrebbe essere nera con bordini biancorossi. Si rinnoverebbe così una tradizione relativamente recente ma molto amata dai tifosi, visto che la prima divisa “black” del Lane risale agli anni d’oro del Vicenza di Francesco Guidolin.IL VERONA… PARMALAT. Spulciando un po’ tra le maglie ufficiali delle altre squadre cadette per il prossimo campionato, emergono diverse curiosità. Gli sponsor e i “geni” del merchandising e del marketing, infatti, quest’anno si sono particolarmente sbizzarriti, osando soluzioni e colori originali soprattutto per quanto riguarda le seconde e le terze maglie. Ma c’è anche chi ha azzardato forzare molto sulle prime maglie: spicca in particolare il caso del Verona, che ha accettato la proposta della Nike di una divisa gialloblu a strisce orizzontali. Una maglia che ricorda molto quella del Parma nell’era Parmalat, a dire il vero, anche se lo sponsor tecnico ha preferito portare come riferimento una divisa del Verona degli anni Trenta; i tifosi scaligeri, però, non hanno apprezzato molto, almeno a giudicare dalla marea di commenti negativi e disperati che si sono rincorsi sul web. E sono piovute critiche pesanti anche ad Avellino, per le strisce verticali di due tonalità di verde diverso giustapposte nella nuova prima maglia, ma soprattutto per il grande logo stilizzato di un drago bianco al posto del tradizionale lupo irpino. Apriti cielo. Dopo le rimostranze dei tifosi, la società ha fatto un parziale passo indietro: restano le strisce con i due verdi (come negli anni Ottanta), ma il drago dello sponsor tornerà ad essere un piccolo logo.I MONUMENTI DI BARI. A Bari la nuova società ha invece deciso di promuovere turisticamente la città: sulla parte inferiore delle tre maglie, infatti, saranno impresse le silhouette del lungomare, del teatro Petruzzelli e della cattedrale di San Nicola, monumenti simbolo del capoluogo pugliese. Torna anche il simbolo del galletto sul petto come negli anni Settanta, che era stato tolto dalla gestione Paparesta. A Benevento intanto, per lo storico primo approdo in serie B, all’interno dei numeri sulla schiena saranno inserite le silhouette di piccole streghe, una per ogni cifra, da sempre simbolo del club campano.COLORI INSENSATI. Restano da segnalare alcune scelte cromatiche discutibili (più insensate che originali, ci sia concesso): si prenda ad esempio la terza maglia arancione fluo del Latina, degna degli operai dell’Anas sui cantieri autostradali; la seconda verde pisello della Spal; o ancora la terza del Cesena, giallo fluo, molto simile alle divise degli arbitri. Cosa non si fa per sperare in un rigore a favore in più…

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Un nuovo tornante per il Campodarsego. Ieri la società biancorossa ha ufficializzato l’ingaggio di Luigi Rizzo, svincolato dal Vicenza. Terzino sinistro originario di Pompei, Rizzo è cresciuto nelle giovanili di Juve Stabia, Juventus e, appunto, Vicenza. Il giocatore potrebbe già scendere in campo nell’amichevole di oggi allo stadio “Gabbiano” contro il Cittadella (fischio d’inizio alle 17). Il “Campo”, tra l’altro, farà una doppia sgambata: alle 19.30, sempre in casa, parte della squadra (con tanti giovani aggregati dalla Juniores) affronterà la Berretti del Padova. Le amichevoli delle padovane di Serie D. Giovedì, alle 17.30, l’Abano scenderà in campo a Pozzonovo contro la formazione di Eccellenza allenata da Massimiliano Sabbadin. I neroverdi se la vedranno poi con la Primavera del Vicenza, sabato prossimo, al centro sportivo di Isola Vicentina (alle 17). Sabato sarà giorno di test pure per la Vigontina, impegnata a Chioggia contro la Clodiense (sempre alle 17) mentre alle 17.30 il Campodarsego disputerà un triangolare a Mestrino con i padroni di casa e il Montecchio. Chiuderà la settimana di fatiche l’Este di Michele Florindo, in trasferta a Trissino per un altro triangolare con Arzignano e Trissino.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Il Cittadella ha ripreso ieri la preparazione dopo i due giorni di sosta ferragostana concessi dal tecnico Roberto Venturato. Faceva caldo al Tombolato, ma un venticello che arrivava da oriente si incanalava nel tunnel, sfiorando a destra la gigantografia del presidentissimo Angelo Gabrielli e accogliendo i giocatori all’ingresso negli spogliatoi. L’allenamento era fissato per le 17, ma gli arrivi si susseguivano da ben oltre un’ora prima, alcuni giocatori per un programma personalizzato in palestra, altri per massaggi o terapie. Sintetico il capitano Manuel Iori, che si limita a un «fa caldo», mentre Alberto Paleari appare più esuberante: «Mi sono comprata la bici, così giro meglio la città. In questi due giorni mi sono mosso solo per una visita al castello di Soave con alcuni amici». AMICHEVOLI. Dopo le due trasferte ravvicinate di venerdì e sabato scorsi con Piovese e Pordenone, è prevista oggi alle 17 un’altra amichevole a Campodarsego (ingresso libero), mentre sabato alle 17 il Cittadella sarà di scena in casa del Giorgione (ingresso 5 euro). Il tecnico granata vuole far fare minutaggio a tutti i suoi giocatori, integrando la preparazione al Tombolato in vista dell’esordio in campionato a Bari sabato 27 agosto. Anche oggi, quindi, coloro che scenderanno in campo ci resteranno probabilmente per l’intera partita. A proposito del Campodarsego, ieri ha ingaggiato l’esterno sinistro classe ’97 Luigi Rizzo, svincolato dal Vicenza. ARRIGHINI. È uscito dal campo a Pordenone alla mezz’ora del primo tempo, dopo uno scontro fortuito con un avversario. Spiega il giocatore: «Stavo proteggendo la palla quando Semenzato mi ha colpito da dietro al polpaccio destro. Non è nulla di grave, oggi (ieri per chi legge, ndr) ho fatto l’ecografia, l’ematoma è quasi completamente assorbito, ora potrò riaggregarmi al gruppo». Sul resto della preparazione, sottolinea: «C’è ancora da lavorare e migliorare. A Lavarone abbiamo caricato tanto e bene, ma siamo parecchi nuovi e ci sono da perfezionare gli schemi come ci chiede l’allenatore. Facciamo ancora degli errori, che stiamo limitando, ma che dobbiamo eliminare del tutto. Nei due giorni di sosta – conclude – sono stato con i miei in famiglia a Pisa e ho potuto rilassarmi». CACCIN. Il giovane centrocampista venerdì con la Piovese è stato costretto ad uscire all’inizio della ripresa. «Mi sono infortunato da solo – racconta – scivolando su una zona umida mentre allungavo la gamba per proteggere la palla. Sabato scorso mi sono sottoposto a ecografia». La risonanza magnetica ha evidenziato una lesione all’adduttore femorale sinistro. Per il campione d’Italia con la Berretti la promozione in prima squadra è gratificante. «È una grande soddisfazione – continua Giacomo Caccin – e un’opportunità di crescita, anche se è più difficile giocare con i “grandi”. Tutti mi aiutano, in particolare Iori e Pascali, gioco mezzala destra nel ruolo di Schenetti, Paolucci e Lora che sono prodighi di consigli. Sto imparando tante cose come calciatore, ma anche come persona. Il mio modello? Anche se sono milanista, mi piace Marchisio per l’eleganza del suo gioco». ABBONAMENTI. Staccate finora 1.020 tessere: c’è tempo fino al 3 settembre.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Altre due amichevoli per rodare gli ingranaggi in vista dell’imminente debutto in campionato. Dopo la pausa di Ferragosto, il Cittadella è tornato ad allenarsi ieri al Tombolato e oggi sarà di nuovo in campo per un test amichevole. Avversario sarà il Campodarsego, che ospiterà i granata alle 17 allo stadio Gabbiano (ingresso gratuito). Le due gare ravvicinate della settimana scorsa hanno lasciato qualche piccola scoria nel gruppo granata, con il mediano Giacomo Caccin che ha rimediato uno stiramento all’adduttore sinistro. I prossimi esami chiariranno l’entità dell’infortunio ma sicuramente salterà l’esordio di campionato a Bari. Non ci saranno oggi nemmeno il terzino Martin (alle prese con una lieve distorsione al ginocchio) e l’attaccante Arrighini, che a Pordenone ha rimediato una botta al polpaccio. L’occasione dovrebbe essere quindi utile per scoprire uno degli ultimi arrivati in casa Cittadella, il diciottenne ivoriano Christian Kouame, passato anche per le giovanili dell’Inter e chiamato a raccogliere l’eredità di Lamine Jallow, rimasto al Chievo (anche se potrebbe essere girato in prestito al Vicenza), dopo aver ben impressionato la stagione scorsa. «Rispetto a Jallow, Kouame è più attaccante. Ha corsa e qualità, è un giocatore da seguire», il parere di mister Venturato che oggi potrebbe far riposare qualche giocatore, per poi schierarlo dal primo minuto nell’ultima amichevole di sabato prossimo alle 17 a Castelfranco contro il Giorgione (ingresso a 5 euro). Il Citta in queste ultime due settimane di mercato è chiamato anche a sfoltire l’organico. Al momento i giocatori over a disposizione sono 19, uno in più del tetto dei 18 fissato dalla Lega. Per forza di cose il dg Marchetti dovrà vendere e in uscita c’è Alessandro De Leidi, che per ora non ha accettato i corteggiamenti di Prato, Taranto e Mantova in Lega Pro, ma dovrà fare le valige per non rischiare di essere messo fuori rosa. Novità anche per la campagna abbonamenti, che ieri ha superato quota 1.000 tessere sottoscritte. La società potrebbe anche prorogare il termine di chiusura della campagna, previsto al momento per sabato 3 settembre. Qui Campodarsego. Per gli avversari granata quella delle 17 non sarà l’unica amichevole odierna. Per dare un minutaggio alto a tutti i giocatori, il Campodarsego giocherà pure alle 19.30 contro la Berretti del Padova.

Ore 11.10 – (Gazzettino) Tramontata la pista Ancona, non tanto per la piazza che era gradita al giocatore, ma perché non sembravano esserci garanzie finanziarie nel medio-lungo periodo, è freschissimo l’interessamento del Pordenone che sta cercando un elemento con quelle caratteristiche. Il giocatore ha ricevuto proposte anche da Paganese e Vibonese che però non stuzzicano il suo appetito, mentre qualche settimana fa si era fatta sotto la Lucchese, ma da allora i contatti si sono interrotti. Non rientra poi nei piani biancoscudati anche Manuel Giandonato, tornato sotto la procura di Silvio Pagliari. E proprio quest’ultimo si sta muovendo per trovare una soluzione al suo assistito, tanto che ha comunicato ieri al direttore generale biancoscudato di tenersi pronto, anche se resta top secret la possibile nuova destinazione (nei giorni scorsi si era parlato della Reggina). Intanto, Luca Rossettini, ex biancoscudato nonché padovano dell’Arcella, ha firmato ieri per il Torino che l’ha acquistato dal Bologna per circa due milioni di euro.

Ore 11.00 – (Gazzettino) L’inghippo da risolvere è di natura economica, dal momento che deve essere ancora trovata la quadra sulla base di un anno di contratto (la stessa durata che il giocatore ha con il Padova), ma ci sono buone possibilità che l’affare possa andare in porto. Ha le valigie in mano anche Marco Ilari. Fermo restando che appare molto difficile l’ipotesi che possa scendere di categoria dopo averlo già fatto per il Padova (si è fatto sotto il Delta Porto Tolle Rovigo), resta viva l’ipotesi Casertana. Il direttore sportivo dei campani è Luca Pensi, che ha già avuto Ilari ai tempi del Martina, e adesso spinge per riaverlo nei granata. La Casertana ha ridimensionato le sue ambizioni rispetto all’ultima stagione, ma resta una piazza appassionata e alla fine l’esterno romano potrebbe convincersi ad accettare questa soluzione che gli consentirebbe anche di avvicinarsi a casa. Da un esterno offensivo a un altro, ovvero Nicola Petrilli che a differenza dei colleghi sul piede di partenza ha altri due anni di contratto con il club di viale Nereo Rocco.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Scollinato anche Ferragosto, è il nodo delle partenze a dovere essere sciolto entro la chiusura della sessione estiva del mercato, fissata a fine mese. Ci sono da liberare almeno tre posti nella lista degli over (devono essere sedici per accedere ai contributi dei giovani), anche se il diggì Giorgio Zamuner punta a compiere quattro operazioni in uscita in modo da potersi giocare un jolly in entrata nelle ultime ore delle trattative. E non è un mistero sui nomi che compongono il poker di partenti, tre dei quali appartenenti alla vecchia guardia che ha riportato il Padova nei professionisti. Una pista concreta è quella che porta Matteo Dionisi alla Sambenedettese, prima avversaria tra l’altro dei biancoscudati in campionato. È forte l’interessamento del club marchigiano nei confronti dell’esterno (se ne era parlato anche all’inizio del mercato), che gradisce questa soluzione e ha dato mandato al suo procuratore Alessandro Ranieri di trovare un’intesa. A volere Diosini a San Benedetto del Tronto è la famiglia Fedeli, proprietaria da un anno della società, e che in precedenza guidava il Rieti dove in passato ha avuto modo di apprezzare l’esterno biancoscudato.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Ripresa della preparazione ieri per i biancoscudati in vista dell’amichevole in programma sabato alle 17.30 all’Euganeo con il Carpi, compagine di serie B. Sul campo con i compagni si è rivisto Altinier che ha ripreso a correre, sicuramente un buon segnale dopo che l’attaccante è rimasto ai box per una botta al collo del piede rimediata nell’amichevole con il Campodarsego a fine luglio. Lavoro invece ancora differenziato per altri due biancoscudati. De Risio non è ancora al top per il problema alla caviglia rimediato una settimana fa nel test con la Vigontina San Paolo, mentre Germinale effettuerà un accertamento clinico oggi: venerdì in allenamento aveva accusato un risentimento all’adduttore tanto da non giocare all’indomani l’amichevole con il Mestrino, e se avrà il via libera riprenderà ad allenarsi con il gruppo. Niente test invece domenica con il Delta Porto Tolle Rovigo: la squadra riposerà alla luce della decisione della Lega di fissare le partite dei biancoscudati al sabato nei primi tre mesi di campionato, a cominciare dal 27 agosto quando la squadra farà il suo esordio sul campo della Sambenedettese.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Sono 100 le tessere staccate nel primo giorno di apertura a tutti i tifosi della campagna abbonamenti. Le sottoscrizioni, ora a quota 1.819, andranno avanti fino a giovedì 1 settembre, prima dell’esordio casalingo con l’Albinoleffe. La sede dell’Euganeo è aperta da lunedì a venerdì (15-20) e sabato (10-13). Costo dell’abbonamento: poltrone oro 340 euro (200 euro ridotto per donne, giovani tra 15 e 23 anni, e over 60); tribuna ovest 190 (120); tribuna est 120 (80); tribuna Fattori 85 (60). Ingresso gratuito per i ragazzi nati dall’1 gennaio 2002 in avanti. CARPI. Apre domani la prevendita per l’amichevole di sabato all’Euganeo con il Carpi. I biglietti sono nominativi e possono essere acquistati nei punti vendita Ticketone e nell’omonimo sito internet fino alle 14.30 di sabato, giorno nel quale le biglietterie sud delle stadio apriranno alle 15.30. Resterà chiusa la tribuna est. Prezzi in prevendita: poltrone oro 20 euro (escluso diritti di prevendita), tribuna ovest 10, tribuna Fattori e curva nord ospiti 5. Prezzi alle biglietterie dello stadio: poltrone 25 euro, tribuna ovest 15, tribuna Fattori e curva nord ospiti 10.

Ore 10.10 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento mattutino, dedicato soprattutto al lavoro atletico.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Sarà dura, ma mai dire mai: vediamo giorno dopo giorno come sto, e poi si vedrà. La squadra in queste ultime settimane, anche senza di me, comunque sta crescendo. I percorsi precampionato vanno sempre presi con le pinze, ci sono partite che servono solo per migliorarsi e non tanto per fare il risultato. La squadra secondo me è in crescita, si sta formando un amalgama e visto che si è ripartiti con uno staff nuovo si sta cercando di costruire qualcosa di importante». E con l’arrivo di Germinale e Alfageme, anche l’attacco sembra più attrezzato. La prevendita dei biglietti per l’amichevole di sabato con il Carpi (ore 17.30 all’Euganeo) scatterà domani attraverso il circuito Ticketone con i seguenti prezzi: Poltrone Oro 20 euro, Tribuna Ovest 10, Tribuna Fattori 5 (Tribuna Est chiusa). L’amichevole programmata per domenica contro il Delta Rovigo, invece, è stata annullata.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Il piede comincia a darmi meno dolore, e per questo dovrei ricominciare la preparazione atletica dopo aver perso tre settimane di lavoro. All’inizio sembrava solo una botta, come in effetti è stato, ma si pensava che avrei recuperato in una decina di giorni, invece c’è stato un edema osseo abbastanza fastidioso che non mi permetteva nemmeno di appoggiare il piede, e quindi mi impediva anche solo di camminare. È stata una grana fastidiosa, inizialmente ho continuato a lavorare per cercare di mantenere la forma, ma poi quando abbiamo capito che il piede andava in sofferenza e peggiorava abbiamo deciso di fermarci completamente». Il capocannoniere biancoscudato della passata stagione proverà in tutti i modi ad esserci il 28 agosto, ma le possibilità che ci riesca non sono molte.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È diventato a tutti gli effetti il mistero d’inizio stagione, ma finalmente la soluzione sembrerebbe essere più vicina. Era dall’amichevole in quota con il Campodarsego, ed eravamo ancora a fine luglio, che Cristian Altinier non si allenava con i compagni. Un’assenza prolungata e inattesa, che probabilmente ha pesato sul risultato del match col Seregno, e che potrebbe ripercuotersi anche sull’inizio di campionato, con la differenza non marginale che, rispetto alla sfida di Tim Cup, ci sarà un Alfageme in più tra le possibili scelte. L’attaccante mantovano ieri ha ripreso ad allenarsi dopo tre settimane di stop, ma a meno di due dall’inizio della Lega Pro sarà difficile rivederlo pronto già per la sfida in casa della Sambenedettese. «Finalmente sto meglio», la spiegazione di Altinier.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Finalmente il mercato in uscita del Padova si muove. Marco Ilari ha deciso di fare le valigie, deve solo scegliere la destinazione: la Casertana aspetterà fino a domani una risposta, l’Arezzo rimane sullo sfondo, il Delta Rovigo spera ancora. La novità più importante riguarda Nicola Petrilli: il Pordenone si è fatto avanti in modo deciso e nei prossimi giorni presenterà un’offerta ufficiale, anche perché Bruno Tedino vuole un giocatore in grado di saltare l’uomo e il nuovo infortunio di Martignago complica parecchio la vita all’allenatore neroverde. Per Giandonato siamo arrivati quasi sul rettilineo finale: la Reggina è pronta a sferrare l’assalto decisivo, ma ci sono pure il Siena e il Livorno. Ma nelle ultime ore sembra vicino un epilogo positivo. Novità pure per Matteo Dionisi: la Sambenedettese è tornata a bussare.




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