Padova, Zamuner: “Siamo in ritardo fisicamente, ma attrezzati per arrivare in alto…”

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La data cerchiata in rosso sul calendario è una sola. E quel 28 agosto – o addirittura il 27, se la lega Pro decidesse di stravolgere gli orari della prima giornata – si fa sempre più vicino. A meno di due settimane dall’esordio a San Benedetto del Tronto, il Padova si interroga sulle condizioni di Altinier, a rischio già per la prima di campionato, sui prossimi sviluppi di un mercato che, entro la chiusura del 31 agosto, dovrà portare alle quattro cessioni – non facili – che le norme di Lega impongono, e soprattutto sulle condizioni di una squadra che nelle ultime amichevoli tutto ha fatto meno che impressionare positivamente. Il che, a 13 giorni dal debutto in campionato, non è certo una notizia confortante. «Sicuramente le ultime due uscite amichevoli hanno evidenziato un ritardo netto dal punto di vista fisico»: ammette il direttore Giorgio Zamuner, il primo che a questo punto dell’estate avrebbe preferito vedere tutt’altra squadra.

«Essendo partiti l’8 luglio “tarando” la preparazione in relazione alla data di inizio del campionato, però, dedicheremo le prossime due settimane al lavoro di scarico. È fisiologico che contro Vigontina e Mestrino non si sia visto un gran Padova, manca ancora un po’ per diventare la squadra che abbiamo in testa, ma magari contro il Carpi riusciremo a essere più brillanti, sono sicuro che vedremo già uno scattino in avanti». Però sul fronte del mercato Zamuner trova solo soddisfazioni. «Abbiamo centrato per caratteristiche, motivazioni e qualità i giocatori che avevamo in mente di prendere. Peccato per Tavano, nel senso che evidentemente non aveva troppa voglia di venire a Padova. Mi sembra che alla fine, andando a Prato, con tutto il rispetto per la società toscana, abbia fatto una scelta dettata da esigenze personali. Col senno di poi, pur essendo un giocatore validissimo, ci serviva di più un attaccante di corsa come Alfageme. Quindi è un bene che sia andata così».

Adesso però c’è ancora da fare. «Va sicuramente sfoltita la rosa», prosegue il direttore, «vanno presi un’alternativa giovane a Madonna, e un difensore giovane (Monteleone del Palermo, in arrivo questa settimana, ndr), per inserire gli ultimi tasselli. Poi, se completeremo le quattro uscite, avremo un posto libero su cui riflettere». Le quattro uscite obbligatorie, però, non sono un’operazione facile. «Negli ultimi giorni qualcosa si è mosso, io credo che i loro profili abbiano una certa caratura, e forse la difficoltà più grande è che i ragazzi si aspettano di trovare una piazza importante come Padova. Giandonato ha diversi contatti, Ilari sta ricevendo parecchie proposte, Petrilli pure ha ricevuto qualche chiamata. E Dionisi potrebbe essere un’idea per la Sambenedettese».

Che è anche l’avversaria del 28 agosto. Il che solleva un dubbio: farlo partire anche prima del 18 agosto, o trattenerlo fino a dopo la prima di campionato? «Tutti i ragazzi si sono comportati talmente bene, che non appena loro saranno contenti delle loro destinazioni li lasceremo liberi di andare, e non metteremo di certo i bastoni tra le ruote», assicura però Zamuner. Che guarda le avversarie e non ha paura: «Il Padova è una squadra attrezzata. Abbiamo giocatori forti, e anche se adesso siamo un po’ in difficoltà,siamo comunque competitivi. Anche per affrontare corazzate come Parma e Venezia».

(Fonte: Mattino di Padova)

Mercato, calendario e squadra. A poco meno di due settimane dal debutto in campionato è il direttore generale Giorgio Zamuner a fare una panoramica sul mondo biancoscudato. MERCATO. «Sono soddisfatto del mercato che abbiamo fatto fino a oggi perché abbiamo centrato per caratteristiche, motivazioni e qualità i giocatori che ci eravamo messi in testa, a grandi linee sono arrivati quelli che volevamo. Trattative difficili? Non ce ne sono state molte, i ragazzi hanno dato disponibilità in fretta. La trattativa che ci ha fatto perdere un pò di tempo è stata quella con Tavano, anche se probabilmente non c’era tutta questa volontà da parte del giocatore di venire a Padova indipendentemente dall’aspetto economico. Con tutto il rispetto per il Prato, mi sembra che abbia fatto una scelta dettata dalle sue esigenze personali di avvicinarsi a Firenze». Rammaricato per non averlo preso? «Assolutamente no. È un giocatore di grande qualità e talento, ma con il senno del poi ci serviva forse di più un giocatore di corsa e di forza come Alfageme».

Le operazioni in entrata e soprattutto in uscita non sono comunque finite. «Prenderemo un paio di giovani bravi: un’alternativa a Madonna, e un difensore che è Monteleone. Prima però va sfoltita la rosa con i ragazzi che sono in uscita e se vanno via tutti avremo qualche giorno per valutare come colmare il buco nella lista degli over». La preoccupa un pò la situazione dei quattro biancoscudati che deve sistemare in uscita? «No, sono giocatori con un certo profilo e i loro agenti hanno cominciato a sentire le altre squadre. La difficoltà più grande può essere quella che i ragazzi pensino di trovare una piazza che sia più o meno come Padova. Giandonato comunque sta ricevendo chiamate, Ilari ha ricevuto un paio di proposte, Petrilli ha fatto sette gol l’anno scorso e qualche chiamata l’ha ricevuta anche lui, Dionisi può interessare alla Sambenedettese». Quest’ultimo lo darebbe ai marchigiani anche prima della sfida di campionato con il Padova? «Sono ragazzi che si sono comportati talmente bene che appena sono contenti li lascio andare, non è questo un problema».

CALENDARIO. Esordio in trasferta con la Sambenedettese, doppio appuntamento casalingo con Albinoleffe e Forlì, Fano fuori e Maceratese a domicilio il cammino nelle prime cinque giornate. «Il sorteggio è stato abbastanza morbido, è un buon calendario con una buona partenza. Anche se giochiamo la prima partita in un campo difficile. Abbiamo visto un pò la rosa della Sambenedettese, sinceramente non conosco molto i loro giocatori. È comunque un ambiente caldo. Poi, in effetti, abbiamo qualche partita che sembrerebbe facile sulla carta, mentre le sfide importanti sono più avanti tutte di fila quando in teoria dovremo essere più rodati». Le favorite? «Se guardiamo ai nomi Parma e Venezia dovrebbero fare corsa a sè, ma il Padova è attrezzato per arrivare in alto. Abbiamo giocatori forti che in questo momento magari sono un pò in difficoltà dato che devono trovare amalgama e ritmo, però la squadra è competitiva».

SQUADRA. Dopo l’eliminazione con il Seregno nella Tim Cup, le amichevoli con Vigontina San Paolo e Mestrino hanno confermato che i biancoscudati devono lavorare ancora molto. Si aspettava di essere più avanti a questo punto della preparazione? «Le ultime due uscite hanno evidenziato un ritardo netto dal punto di vista fisico, però siamo partiti l’8 luglio ed è stata impostata la preparazione per l’inizio del campionato. Le prossime due settimane saranno di scarico, anche se è evidente che manca ancora un pò per essere la squadra che abbiamo in testa io e Brevi. Sabato affronteremo il Carpi, le motivazioni saranno diverse e vedremo già un passettino in avanti». Un flash sui rapporti con la proprietà. «Mi trovo benissimo, sono persone a modo e in gamba. È una proprietà seria, disponibile e presente. È chiaro poi che la differenza la faranno i risultati».

(Fonte: Gazzettino)




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