C’è anche lo stadio Euganeo tra gli impianti indicati dalla Fir per ospitare la Coppa del Mondo del 2023. Nella lettera di candidatura che la nostra Federazione ha inviato a Rugby World a sostegno della candidatura italiana, figurano altri 11 stadi: Olimpico e Flaminio di Roma, Meazza di Milano, Olimpico di Torino, Ferraris di Genova, Franchi di Firenze, Dall’Ara di Bologna, Friuli di Udine, San Paolo di Napoli, San Nicola di Bari e Barbera di Palermo. Come si vede l’Euganeo è il solo impianto del Veneto indicato, per cui se la candidatura andrà a buon fine, sicuramente qualche partita del mondiale si disputerà a Padova. Del resto che l’Euganeo sia gradito alla nazionale e adatto al rugby è provato e basta pensare che di recente il Comune ha raggiunto un accordo per ospitare tre test match degli azzurri; in novembre verrà a giocare qui Tonga, nel 2017 ci sarà il Sudafrica (già ospitato il 22 novembre del 2012) e nel 2018 sarà la volta dell’Australia (che è stata qui l’8 novembre 2008) Il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, afferma di essere molto fiducioso e di avere buone speranze che la candidatura italiana venga accolta, sostenendo che il rugby è uno dei pochi sport ad avere in incremento di tesseramenti e che il tutto esaurito che fa regolarmente registrare la nazionale è un ottimo biglietto da visita. C’è da aggiungere la grande passione veneta e che a Padova le società di rugby sono quanto mai numerose; Petrarca, Valsugana, Cus, Rubano, solo per citare le maggiori. Nella nostra città c’è insomma la sicurezza di riempire l’Euganeo anche se non ci giocano gli azzurri, cosa che non dappertutto è scontata. L’Italia non ha mai ospitato i mondiali di rugby: il 2023 è lontano, ma non poi tantissimo. E potrebbe essere la volta buona.
(Fonte: Gazzettino)