Mercato Padova, pioggia di no alle pretendenti: Ilari, Dionisi, Giandonato e Petrilli bloccano Zamuner

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Quattro giocatori, quattro cessioni che fanno penare. Il direttore generale Giorgio Zamuner ostenta sicurezza, ma con il passare dei giorni i continui rifiuti alle destinazioni proposte da parte di Manuel Giandonato, Marco Ilari, Nicola Petrilli e Matteo Dionisi stanno condizionando le strategie finali biancoscudate. Ha cominciato Giandonato, rifiutando in un primo momento la proposta del Chiasso, club svizzero che gli avrebbe messo in mano volentieri le chiavi del centrocampo. La destinazione, però, non era gradita al centrocampista abruzzese, che ha storto il naso pure di fronte al biennale offerto dal Siena. Cifre troppo basse, a quanto pare, mentre la piazza a quanto pare è ok. Sarebbero gradite il Livorno, dove l’ex Juve ritroverebbe il suo vecchio scopritore Franco Ceravolo e la Reggina, ultima in ordine di tempo ad aver preso informazioni su di lui. Lo stipendio per la Lega Pro è elevato (50mila euro più bonus), mentre in Serie B sarebbe abbordabile ma per il momento non sono arrivate offerte. Dopo Giandonato, è stata la volta di Nicola Petrilli, che inizialmente non faceva i salti di gioia di fronte al corteggiamento della Lucchese. Quando finalmente si è convinto, è stato il club toscano a tirarsi indietro e non è detto che si rifaccia avanti.

Ci ha provato pure l’Ancona, con tanto di telefonata di Fabio Brini al giocatore, ma anche in questo caso niente da fare. Secondo Petrilli, non c’erano sufficienti garanzie, l’Ancona poi chiedeva un contributo sull’ingaggio. Al sud Petrilli preferirebbe non tornare, il Delta Rovigo lo ha cercato ma la D non interessa e si capisce che di fronte a tutti questi paletti è logico che la situazione sia di non facile risoluzione. Dopo Petrilli, ecco Ilari. Fra tutti, è quello che sta creando meno problemi, nel senso che negli ultimi giorni si è convinto a partire. La Casertana gli ha steso tappetini rossi, lui inizialmente ha nicchiato, il club campano lo aspetterà fino al 18 agosto. Il Delta Rovigo, oltre a Petrilli, ci ha provato pure con lui e qualche chance di successo dopo Ferragosto c’è. Infine Dionisi. Per lui si sono spalancate le porte di Rieti, città dove è nato e che vuole costruire una squadra da promozione per dare l’assalto alla Lega Pro. Gli hanno messo sul piatto la fascia di capitano e un contratto biennale. E anche in questo caso, la risposta è stata negativa. Dopotutto, a ben guardare, a Padova si sta bene. Sin troppo, verrebbe da dire.

(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)




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