Marco Martin è un pordenonese atipico, almeno calcisticamente. Sabato con la maglia granata giocherà in amichevole al Bottecchia. «Sono di Pordenone – spiega il terzino sinistro – ma sono cresciuto nel settore giovanile del Treviso e ho indossato la maglia del Pordenone soltanto negli ultimi sei mesi del campionato scorso. Mi fa piacere tornare a giocare nello stadio della mia città, anche perchè nel girone di ritorno dello scorso campionato ho avuto grandi soddisfazioni sia a livello personale, sia come squadra». Meno fortunato domenica scorsa il suo esordio in gare ufficiali con la maglia del Cittadella. «Non avremmo meritato la sconfitta con la Cremonese, ma il calcio è così. Abbiamo disputato un gran primo tempo e si doveva andare all’intervallo con un vantaggio maggiore, poi sono venuti fuori loro dimostrando di essere una buona squadra». Sulla sua prestazione e sull’espulsione nel primo tempo supplementare, continua: «Sono partito bene, poi ho seguito l’andamento della squadra. Sul primo giallo sono stato penalizzato perchè sono entrato sul pallone e porto ancora i segni di Cavion che mi ha colpito alla gamba. È stato un contrasto deciso, ma il fallo casomai era suo. Il secondo giallo, invece, è colpa mia perchè sono stato ingenuo entrando in ritardo in scivolata; forse è dipeso dalla stanchezza. Mi è dispiaciuto molto lasciare la squadra in dieci in un momento di difficoltà, ma sono stato punito negli unici due interventi in cui sono entrato in modo forse troppo determinato». Sul suo inserimento a Cittadella e sulle sue aspettative, conclude: «Mi trovo benissimo, il gruppo è meraviglioso e ognuno cerca di aiutare gli altri. Alloggio a Bassano con la mia compagna Federica e non ho hobby particolari. Ci tengo a fare bene sfruttando questa opportunità in serie B». Ieri la squadra si è allenata con un’ora d’anticipo per partecipare in duomo a Cittadella alla messa in ricordo di Lino Pierobon, deceduto un anno fa, per molti anni accompagnatore ufficiale della prima squadra. Domani alle 17 amichevole a Piove di Sacco, ingresso gratuito.
(Fonte: Gazzettino)