Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 21.20 – (Il Piccolo) Oggi la Triestina di Milanese si presenta finalmente davanti ai tifosi alabardati. Il triangolare di Auronzo e l’amichevole di Treviso, infatti, erano riservate solamente ai pochi che ne avevano approfittato per una gita estiva, mentre oggi basterà salire in Carso per soddisfare la curiosità di vedere all’opera la nuova Unione allenata da Andreucci: alle ore 18, sul campo di Santa Croce, la Triestina affronterà in amichevole il Vesna, formazione che milita in Eccellenza. Sarà un test probante dunque, utile al tecnico alabardato per verificare alcuni movimenti e qualche disposizione tattica sulle quali ha già iniziato ovviamente a lavorare. Quanto alla condizione, bisogna tener conto che è appena finito il ritiro, per cui ci sarebbe da preoccuparsi se le gambe girassero già adesso a tutta. Comunque i motivi di interesse e curiosità per gli aficionados dell’Unione non mancano di certo, a partire da Voltolini, per ora unico portiere ad essere tesserato, e dai tanti terzini giovani, come Crosato, Francescutti e il canadese Langwa “Zoom”, oltre al montenegrino Bajic ancora in prova. Per il ruolo di difensori centrali comincerà la sana concorrenza fra tre big come Leonarduzzi, Marchiori e Aquaro. Se a centrocampo i titolari sembrano Cecchi, Corteggiano e l’under Carraro, ci sono da vedere anche Frulla, Miani e l’ultimo tesserato in ordine di tempo (ha firmato ieri), ovvero Alessandro Celestri, un promettente classe 1998 proveniente dalle giovanili del Torino, con un trascorso nelle Nazionali under 16 e under 17. Grazie al fatto di essere un 1998, Celestri permetterà ad Andreucci, nel caso, diverse soluzioni a proposito di under. Ma c’è curiosità anche per un altro under, ovvero il 1997 ex Padova Oleg Turea, forse di difficile collocazione essendo soprattutto un esterno destro, ma al quale Andreucci saprà certamente dare una posizione utile. E poi l’attacco atomico, con Bradaschia, Dos Santos, Serafini e si spera anche Carlos França, prudenzialmente ai box nelle precedenti amichevoli per una leggera contrattura. JUNIORES. È stata presentata intanto ieri la rosa della Triestina Juniores, una squadra che si annuncia di qualità e costruita in proiezione futura, con elementi che fin da subito ruoteranno attorno alla prima squadra. Il 70 per cento proviene dalla provincia di Trieste, ma ci sono anche elementi che hanno militato negli allievi nazionali di Pordenone e Udinese. Questi i convocati della squadra allenata da Lotti con con Roncelli preparatore dei portieri: Brandmayr, Calcagno, Caramelli, Cociani, Cofone, Cossovel, Crevatin, Dekovic, Giabbai, Luglio, Mulè, Pizzul, Rovtar, Simic, Vasquez. Lunedì arriveranno in prova anche un portiere, un difensore centrale e un centrocampista rumeni.
Ore 21.10 – (Gazzetta di Mantova) Ieri i biancorossi si sono allenati solamente al mattino e mister Luca Prina ha provato l’assetto con l’ormai consueto 3-4-3, con Bonato fra i pali; Menini, Siniscalchi e Carini in retroguardia; a metà campo Zammarini, Ibra, Raggio Garibaldi e Bandini; in avanti Boniperti, Marchi e Caridi per quella che dovrebbe essere la formazione da schierare all’inizio del match contro il Santarcangelo (Martelli ore 17.30, arbitro Meraviglia di Pistoia). Ieri mattina è arrivato in sede e da stamane (allenamento alle 9,30) sarà regolarmente a disposizione del tecnico il portiere Luca Maniero, classe 1995, arrivato dal Crotone dopo la stagione al Pordenone dello scorso anno.
Ore 21.00 – (Gazzetta di Mantova) Alla sua seconda stagione con la maglia del Mantova il portiere Francesco Bonato punta dichiaratamente a migliorare il già eccellente rendimento del campionato scorso: «Siamo in un girone particolarmente impegnativo – sottolinea – ma non per questo affronteremo le nostre avversarie in tono dimesso». Rispetto allo scorso anno il lavoro con mister Prina è più improntato alla fase offensiva, stiamo facendo la nostra parte per presentarci al primo appuntamento stagionale in condizioni adeguate». Domani al Martelli tornerà per al seconda per il centrocampista Dalla Bona: «Loro – spiega Bonato – sono una bella squadra, ci proveremo comunque a scendere in campo per conquistare i tre punti perchè sarebbe la maniera migliore per iniziare una stagione che per noi è di grande importanza». Bonato sa che all’orizzonte ci sono vere e proprie corazzate, quali Venezia («ci ho giocato e vinto la D» dice), Parma, Reggiana e Modena ma non si ambascia: «Giocando con la necessaria concentrazione e con la condizione giusta potremo toglierci delle soddisfazioni. Questo deve essere il nostro obiettivo». Sul fronte delle partenze si segnala come possibile nella giornata odierna la conclusione dell’avventura di Samuele Sereni in biancorosso; l’esterno toscano avrebbe un’importante offerta dal Forlì e starebbe valutando se accettarla. Restano invece ancora in alto mare le posizioni di Tripoli, Momentè e De Respinis: «Non saranno convocati per la partita di Coppa – sottolinea il team manager Paolo Musso – è chiaro che queste scelte non si discutono più». Rimane anche da stabilire il futuro del centrocampista Di Santantonio, che da circa tre mesi non riesce ad allenarsi con regolarità a causa di un pboblema alla caviglia. D’intesa con la società il giocatore sta curandosi in Francia e la speranza di tutti è che la prossima settimana l’ex Genoa potrà rientrare nei tempi prefissati, dopo avere svolto le terapie necessarie, e in condizioni fisiche ottimali. Un mancato rientro, oppure un ulteriore prolungamento dei tempi di cura oltralpe, potrebbero portare pensieri strani nella mente di una società che ha necessità di disporre di elementi in salute con tempistiche diverse da quelle che in questo periodo hanno contraddistinto la vicenda dell’infortunio.
Ore 20.50 – (Gazzetta di Mantova) Politico di centrodestra (è stato consigliere provinciale a Roma), imprenditore edile e appassionato di calcio. Il nuovo amministratore delegato del Mantova, Enrico Folgori, negli ultimi anni è stato impegnato su più campi. Se consideriamo soltanto quelli verdi con le righe bianche e le porte, le sue esperienze non sono state felicissime. Ora ha deciso di riprovarci con il Mantova insieme all’imprenditore Marco Claudio De Sanctis, anch’egli romano e alla Costruzioni generali Zoldan srl, società che ha rilevato il 75% dell’Acm. Folgori, nato nella Capitale nel 1972, negli anni scorsi è stato presidente dello Zagarolo (sul sito della società dilettantistica oggi si legge «Rinasce dalle ceneri il calcio Zagarolese dopo il coma profondo dell’era Folgori»), poi patron del Civitavecchia in D dal dicembre 2012 (a fine stagione retrocessione in Eccellenza) e nella scorsa stagione presidente del Martina Franca, formazione di Lega Pro che si è salvata ai playout e successivamente non si è iscritta al campionato che inizierà il 28 agosto. Prima dell’esperienza al Martina Franca il nome di Folgori era stato accostato a Ternana e Lecce, società con cui pare l’imprenditore avesse avviato trattative per l’acquisto. In entrambi i casi si arrivò ad un nulla di fatto tra le polemiche. «Sapevo che la trattativa con la Zoldan e gli altri imprenditori sarebbe andata a buon fine – ha detto ieri il presidente dell’Acm Sandro Musso – Sono persone di alto livello. Hanno deciso di sposare il progetto: il Mantova non cambierà i suoi piani, continueremo con spese oculate. I nuovi soci non faranno follie. La pensano come noi e quindi andranno avanti per gradi senza voler strafare». Musso assicura che la cessione della maggioranza porterà benefici al Mantova: «Saranno i diretti interessati ad entrare nei dettagli – conclude il presidente – Per il momento posso dirvi che hanno creato una società ad hoc per gestire il club, la Zoldan srl».
Ore 20.40 – (Gazzetta di Mantova) Questo il comunicato con il quale è stato annunciato il cambio societario: «Nella giornata odierna, con atto notarile è stato acquisito il 75% del capitale sociale del Mantova dal gruppo imprenditoriale rappresentato dalla Costruzioni Generali Zoldan s.r.l.Tale gruppo di aziende e sponsor, interessati ad entrare nel progetto del Mantova, sono stati coordinati nella trattativa dai manager Marco Claudio De Sanctis, Enrico Folgori e Massimo De Simoni. L’acquisizione è stata perfezionata dopo un intenso lavoro di due diligence effettuato dall’Avv. Prof. Giovanni Del Re e dal figlio Avv. Guido Del Re, con uffici sia a Roma che a Milano. In una logica di riservatezza si è così potuto portare a termine, con soddisfazione di tutte le componenti, una acquisizione delicata e complessa. La nuova proprietà è pertanto composta da Costruzioni Generali Zoldan S.r.l., titolare di maggioranza, nonché i signori Sandro Musso, Serafino Di Loreto, Giambattista Tirelli, Bruno Bompieri e Carlo Giovanardi. Il nuovo Cda vede la conferma come Presidente di Sandro Musso, quindi Vice Presidente Marco Claudio De Sanctis, l’Amministratore Delegato Dott. Enrico Folgori e consiglieri l’Avv. Serafino Di Loreto e Andrea Barberis. I soci cedenti, da sempre vicini alla società per tifo, passione, affetto e condivisione, hanno comunque garantito il loro sostegno, come sempre disinteressato. Il Presidente Sandro Musso ha poi dichiarato: «Questo ampiamento e consolidamento societario segna un momento importante per il rilancio del Mantova FC, dei suoi programmi e delle giuste ambizioni sportive che si prefigge di conseguire. Mantova, i tifosi e la collettività tutta meritano una compagine sportiva solida per un programma di uno sviluppo certo». Il Vice Presidente, Marco Claudio De Sanctis, ha aggiunto «Siamo molto soddisfatti. Nonostante la corsa contro il tempo per perfezionare in tempi rapidi, visto l’imminente avvio della stagione sportiva, il nostro ingresso nel Mantova FC, possiamo gioire per la positiva definizione dell’acquisizione, che ci vede felicemente coinvolti insieme agli amici di Sdl Musso e Di Loreto, ed i soci mantovani Bompieri, Tirelli e Giovanardi, in un progetto ambizioso come è la guida di un club di altissimo livello e blasone come il Mantova, che siamo onorati di rappresentare, sicuri del massimo impegno da parte nostra e di tutte le componenti, per un Mantova forte sia come società che in campo». Nei prossimi giorni verrà convocata una apposita conferenza stampa nella quale la nuova governance del Mantova Fc Srl».
Ore 20.35 – Padovagoal news: Daniele Celiento, classe 1994, può essere il vice di Nicola Madonna sulla corsia esterna destra. Trattativa già abbozzata col Napoli, ma congelata in attesa che vengano perfezionate le cessioni di Marco Ilari e Matteo Dionisi. Celiento non entrerebbe nella lista degli over e arriverebbe in prestito dal club partenopeo.
Ore 20.30 – (Gazzetta di Mantova) Ospitaletto Bresciano, studio notarile Francesco Trapani: è qui che nel tardo pomeriggio si consuma l’ennesimo colpo di scena di una telenovela che non accenna ad estinguersi, che rende intricato anche ciò che c’è di più semplice e che solo Dio sa quanto vorremmo fosse all’”happy end”. Un gruppo di imprenditori romani, facenti riferimento alla Costruzioni generali Zoldan di Roma e rappresentato dai manager Marco Claudio De Sanctis, Enrico Folgori e Massimo De Simoni acquisisce con apposito atto il 75% delle quote del Mantova e da stamane deciderà le sorti della società secondo un progetto che per ora non ha visto alcuna mutazione nell’assetto dirigenziale (se non la variazione delle quote) ma che fin dai prossimi giorni dovrà mettere a disposizione delle Istituzioni e degli sportivi quelle risposte che nel travagliatissimo anno (e poco più) di gestione al 55% Sdl sono arrivate a singhiozzo, quasi mai con l’intensità desiderata dagli stessi proprietari. L’entusiasmo classico delle grandi occasioni riecheggia anche nelle dichiarazioni a fine incontro da parte del patron Serafino Di Loreto e del presidente Sandro Musso, quest’ultimo impegnato in prima persona innanzitutto nell’isolare con tonnellate di materiale insonorizzante le sgangherate pareti della sede di viale Te, poi abile nel portare a termine l’accordo senza mai dare agli interlocutori la sensazione di avere incanalato la trattativa nel binario desiderato. Gli attuali dirigenti manterranno a breve le loro cariche e verranno affiancati dai rappresentanti della cordata romana, ai quali va dato atto di avere raggiunto un accordo importante per il futuro del calcio a Mantova. È nel diritto dei rappresentanti capitolini l’autonomia di gestione che il possesso delle quote sancisce; è peraltro nel pieno e legittimo diritto della tifoseria, di chi governa Comune e Provincia, delle rappresen tanze industriali e di chi fa informazione la possibilità di non sdilinquirsi anzitempo in applausi che male farebbero prima di tutto ad una squadra che domani, finalmente, compie il primo passo ufficiale nella sua stagione da tre punti. Mai come stavolta l’attesa di conoscere le reali intenzioni di chi vuole mettere il suo denaro nel Mantova va rispettata, perchè in viale Te sono passati negli ultimi anni fior di individui che fanno a botte col buon senso e la sana gestione sportiva. Ripensando a quanto è accaduto in giugno e luglio, con i tentativi di scalata da parte di personaggi dispensatori di bonifici persisi per l’Estremo Oriente o improbabili ristoratori cinesi, non si può non mantenere il dente levato, pur apprezzando la sollecitudine per la conclusione della trattativa e la discrezione con la quale l’intesa è stata realizzata. Bisognerà attendere martedì o mercoledì, date annunciate per la conferenza stampa, per conoscere le reali intenzioni di un gruppo che gli sportivi vogliono imparare ad apprezzare. Chi è passato in questi anni ha scavato un solco nell’animo della gente che difficilmente può essere colmato con dichiarazioni di facciata. Al cospetto delle corazzate che quest’anno solcheranno il girone B c’è bisogno di un Mantova più forte di quello attuale, lo chiedono in primis la città e il mister. Quando i nuovi soci avranno realizzato questo obiettivo Mantova sarà davvero con loro.
Ore 20.20 – (Gazzetta di Modena) La giornata di ieri non ha portato novità di mercato. Ciò significa che Francesco Stanco è ancora un giocatore del Modena, protagonista più o meno volontario di quella che sta diventando una telenovela. L’accordo per la cessione dell’attaccante pavullese alla Cremonese, dopo aver subito una frenata ad inizio settimana, sembrava potersi concludere con la canonica fumata bianca nelle ultime ore. Invece Stanco resta un giocatore del Modena e solo oggi si scoprirà se verrà preso in considerazione per la sfida di Tim Cup con lo Spezia. Mister Pavan, in tal senso, nella conferenza pomeridiana che ha anticipato la rifinitura della vigilia ha detto tutto e niente: «Io e Francesco parleremo in modo sereno e tranquillo, dopodiché verrà fatta la scelta più opportuna». In entrata i nomi monitorati restano gli stessi degli ultimi giorni, con problematiche annesse e connesse: Negro (Benevento) e Giannone (Casertana) non hanno ancora rescisso i rispettivi contratti, Caccavallo (Salernitana) è per ora incedibile, per Falcone (Catania) l’interesse è più timido. Mirino sempre puntato anche sul giovane esterno del Brescia, Bertoli.
Ore 20.10 – (Gazzetta di Modena) Pavan non si è voluto sbilanciare sulle possibili novità di formazione, limitandosi a parlare di giocatori acciaccati e non chiarendo la posizione di Stanco, sempre in procinto di partire ma alla fine ancora gialloblù. Il fatto che poi, fino alla tarda serata di ieri, non fossero noti nemmeno i giocatori effettivamente partiti per La Spezia, in parole povere i convocati, non aiuta a risolvere alcuni dubbi. Uno su tutti, le condizioni di Giorico, che per tutta la settimana ha lavorato a parte assieme agli infortunati Sakaj e Loi. Il buon senso ne sconsiglierebbe l’impiego, così dal primo minuto dovrebbe essere schierato Besea, che ha già fatto le prove generali nell’amichevole con l’Imolese. In difesa, Cossentino scalpita per trovare una maglia e chissà non possa riuscirci, a scapito di uno tra Aldrovandi ed Accardi. Il neoacquisto Marino, che ha appena iniziato ad allenarsi, verrà al massimo portato in panchina, dove sembra destinato a finire nuovamente Rubin. Mezzali, trequartista e coppia d’attacco dovrebbero essere gli stessi visti all’opera con il Francavilla, ma non vanno scartate le opzioni Salifu e Ravasi. QUI LA SPEZIA Così, alla vigilia, il tecnico Domenico Di Carlo: «Massimo rispetto per il Modena, ma vogliamo passare il turno ed andare a sfidare l’Udinese». Il dubbio principale di formazione riguarda la prima punta del tridente, con Iemmello in vantaggio su Nenè.
Ore 20.00 – (Gazzetta di Modena) Difficile parlare di vittoria quando si va a sfidare una squadra, per di più alquanto forte, di categoria superiore. Simone Pavan, però, sin dal suo approdo sulla panchina del Modena ha dato un input ad ambiente e soprattutto giocatori: creare una mentalità vincente, concetto che si traduce nel non partire battuti. Mai. La sfida di Tim Cup contro una corazzata del calibro dello Spezia, là dove pochi mesi fa cominciò una lenta agonia culminata con la retrocessione, sarà il miglior banco di prova per misurare la propria fame di vittorie e prendere le misure ad una rivale di livello, testando la capacità di soffrire e di tenere testa il più possibile a giocatori di altra categoria. Insomma, un esame di inizio agosto utile per capire come ci si troverà di fronte a squadroni del calibro di Venezia e Parma, che dalla B hanno pescato diversi rinforzi tra i quali proprio l’ex cannoniere spezzino Calaiò. Dopo aver battuto in scioltezza il Francavilla in Sinni nel primo turno, il copione questa volta è destinato ad essere a parti invertite, ma il Modena vuole provare a fare bella figura. Più ne farà, più sarà possibile cullare anche il sogno del passaggio del turno, che regalerebbe un’altra sfida di spessore sabato prossimo in casa dell’Udinese. Non pensa tanto a questo, mister Pavan, ma al fatto che i suoi mostrino ulteriori progressi e sappiano far sudare lo Spezia tiene particolarmente: «Sappiamo di affrontare una squadra di livello ben diverso rispetto al Francavilla, una squadra che punta alla promozione in A già da anni, ma voglio che i miei ragazzi continuino a darmi risposte confortanti. Bisogna dare continuità, che sia un’amichevole, una gara di coppa o campionato. Solo così si può ricreare una mentalità vincente, soprattutto quando provarci non costa nulla ed è solo uno stimolo. In settimana si è respirato un ottimo clima, la squadra ci ha dato dentro come si deve e ho avuto risposte comunque buone anche dall’amichevole con l’Imolese. Devo gestire alcuni giocatori acciaccati, ma in questo precampionato tutto sta andando per il verso giusto». Pavan ha appena abbracciato un nuovo rinforzo, il difensore Antonio Marino, e non vede l’ora di riabbracciare il pubblico del Braglia: «Marino è un giocatore molto interessante, ha tanta voglia di giocare e di fare bene con questa maglia. Per il momento cerchiamo di fargli trovare la forma migliore, avendo saltato il ritiro. Gli oltre mille abbonati? A loro e a chi ci ha seguito con il Francavilla posso dire solo grazie. Sarà una stagione lunga e difficile, con un girone tosto da affrontare, ma cercheremo di ripagarli con impegno e sacrificio».
Ore 19.50 – (Gazzetta di Reggio) Dopo aver messo a segno il colpo Andrea Bovo, ieri Andrea Grammatica ha scelto chi, nella sua rosa di candidati, è il preferito per il ruolo di difensore centrale. Si cerca un profilo con caratteristiche diverse da Spanò e Sabotic, dunque un giocatore che potesse garantire anche grande fisicità ad un reparto bisognoso di almeno un innesto. La scelta è caduta su Paolo Rozzio, difensore centrale classe 1992, alto 1.90, che ha appena conquistato la serie B con il Pisa, ma proprio le d incertezze che stanno regnando in questo momento sul club toscano hanno spinto il giocatore a guardarsi attorno. La Reggiana ha già fatto pervenire alla… torre di Pisa la propria offerta: la risposta che dovrebbe arrivare entro i primi giorni della prossima settimana. Saluta invece la Reggiana Paolo Bartolomei: ieri ha accettato la proposta del Cittadella e si aggregherà subito alla compagine veneta che quest’anno disputerà la B. Daniele Mignanelli, indimenticato da parte dei tifosi granata, dopo essere stato vicino al secondo ritorno alla Reggiana durante il mese di luglio sta definendo gli ultimi dettagli con l’Ascoli, che lo acquisirà a titolo definitivo facendogli firmare un triennale. Dopo la brutta esperienza di Pescara nella scorsa stagione, per il forte terzino mancino si sono nuovamente aperte le porte della serie B e, Mignanelli farà di tutto per giocarsi le proprie carte, proprio in quello stadio dove, con tutti i granata festeggiò l’accesso alla semifinale play off nella stagione 2014/15.
Ore 19.30 – (Gazzetta di Reggio) Questo alle 17 sui campi di via Agosti la Reggiana sosterrà la rifinitura per la gara di domani a Vercelli (ore 20.30). Ci sono assenze pesanti in tutti i ruoli ma si faranno sentire soprattutto a centrocampo: Calvano si è fermato per un problema muscolare, Maltese accusa un fastidio al ginocchio (si tenterà i recupero) mentre la partenza di Bartolomei dovrebbe essere compensata subito da Bovo, che dimostra di essere già al passo coi nuovi compagni: al momento la linea mediana sarebbe composta da Bonetto, Bovo ed Angiulli. In difesa Giron è pronto a subentrare all’infortunato Pedrelli componendo la linea insieme a Sabotic, Spanò e Mogos. Davanti, il protrarsi del problema al gluteo per Manconi potrebbe spianare la strada a Guidone sulla fascia destra, con Marchi al centro e Nolè sulla sinistra. Nella doppia seduta di ieri la squadra ha lavorato principalmente per reparti alla mattina mentre nel pomeriggio si sono visti alcuni schemi da proporre in partita.
Ore 19.20 – (Gazzetta di Reggio) La Pro Vercelli, prossima avversaria di Coppa, con la Reggiana ha dato vita – Massimo Varini a parte – a tanti incroci di giocatori tra le due società. A Reggio sono appena arrivati Marchi e Lombardo, in Piemonte giocano Bani, Ardizzone, Sprocati, Castiglia e soprattutto quel Dejan Danza tornato all’ovile dopo la parentesi granata dello scorso anno. Per lui battere la Reggiana, che ritiene essere diventata “molto, molto forte”, significherebbe sfidare il Torino, con la cui maglia ha vinto il tricolore Primavera nel 2015. I tifosi si aspettavano di rivederla ma dalla Pro sono arrivati “solo” Marchi e Lombardo. «Era finito il prestito, ora sto facendo le mie valutazioni». E’ la sua grande occasione di provare la serie B? «Insieme al mio procuratore sceglieremo la cosa più giusta, che possa permettermi in futuro di fare qualcosa di importante nel calcio». Ironia della sorte: il primo match ufficiale della Pro Vercelli la mette subito di fronte ai suoi ex compagni… «Non so ancora se sarò in campo domani sera ma sarà certamente bello rivedere i miei vecchi compagni. Poi, essendo una gara di inizio stagione, me l’immagino come una bella partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre». Se giocasse dovremmo aspettarci la sua vendetta? «Non ho nessun sassolino da togliere dalla scarpa e nulla da dimostrare a nessuno. Spero si tratti solo di un arrivederci perciò sarò contento di salutare tutte quelle persone che mi hanno accolto e mi hanno voluto bene a Reggio. Lì, oltre che giocatori, eravamo amici e mi sento tuttora con tanti di loro, Ale Spanò in particolare. E poi come farei a dimenticare i tanti tifosi granata che mi hanno sempre stimato: li saluto davvero tanto e sarà bello rivederli in massa qui a Vercelli sperando che ricambino l’affetto che ho nei loro confronti». Insomma, se vince la Regia non le dispiace? «Calma. Non sarà facile ma spero proprio di batterla perché vogliamo andare noi all’Olimpico di Torino».
Ore 19.10 – (Gazzetta di Reggio) Tre gare giocate in granata, due amichevoli e la sfida di Tim Cup vinta a Salò, con una costante per Ettore Marchi: sempre in gol. Un bel biglietto da visita per il bomber eugubino che domani sera troverà sulla propria strada, nel secondo turno di Coppa, quella Pro Vercelli per la quale ha segnato 38 reti nell’ultimo triennio. «In questo momento tutte le partite sono importanti per la nostra crescita – spiega il bomber – poi i numeri personali lasciano il tempo che trovano». Lei però sta dando esempio ai colleghi anche nei ripiegamenti difensivi… «Quel poco fatto finora è stato tutto basato sull’impegno, il sacrificio e l’abnegazione nel lavoro: quando tutte queste cose mi vengono riconosciute fa piacere». Il feeling con Colucci è nato qua a Reggio? «Lo conoscevo solo per fama e per averlo affrontato qualche volta quando io ero a Sassuolo e lui al Modena, qui ho avuto una grande impressione di lui da subito». Le piace il suo scacchiere avanzato? «Per me va benissimo, il mio ruolo è questo. E quando c’è volontà di fare le cose per bene si vedono i frutti». Sa che i tifosi si aspettano molto da lei? «È uno stimolo importante. Garantisco la massima dedizione alla causa e se questo sarà seguito dai risultati, saremo tutti contenti. Ma vorrei essere visto e ricordato come una persona perbene perché sul campo non sempre tutto riuscirà alla perfezione». Sotto con la Pro Vercelli, allora… «Per un secondo turno di Coppa, Vercelli è perfetta perché là ho vissuto tre anni importanti e credo di aver lasciato buoni ricordi». Inoltre là si orienterà bene sul campo. «Ma le porte (sorride) sono uguali ovunque». Ha già dato qualche dritta al tecnico? «Lui ed il suo staff conoscono vita, morte e miracoli della Pro Vercelli e non avrà bisogno di me. Inoltre mi pare che abbiano cambiato molto anche loro». E’ rimasto soddisfatto del girone della Reggiana? «Mi interessa poco perché sarà il campo a decidere la forza effettiva della squadre. Certo ci saranno i derby che sono sempre stimolanti ma, ripeto, prima di giocare di compagini favorite non ne vedo. Tutti dicono che Parma, Venezia e Padova sono forti ma nell’altro girone sono finite corazzate come Cremonese ed Alessandria». Tra l’altro sfiderete anche il Gubbio. «E’ la mia città, nonché ex squadra, quindi fa piacere tornarci anche se da avversario». L’obiettivo adesso è il Torino al terzo turno? «Sarebbe un avvicinamento importante al campionato, una gara ufficiale in più nelle gambe e poi c’è il prestigio».
Ore 18.50 – Giorgio Zamuner ai microfoni di Padovagoal: “Per Alfageme siamo in dirittura d’arrivo, gli faremo due anni di contratto, la linea che abbiamo acquisito. La proposta del Siena a Giandonato per il momento non va bene, ma l’interesse è reale e credo che nei prossimi giorni ci si possa avvicinare fra le parti. Contribuire per l’ingaggio? Non mi pare opportuno, sono state ripescate dieci squadre, avranno pure bisogno di prendere qualche giocatore… In uscita ci sono anche Petrilli, Ilari e Dionisi, secondo me a breve qualche novità ci sarà a breve. Dopo l’attaccante vediamo se riusciamo a fare tutte le uscite dell’over, in quel caso si potrebbe intervenire in qualche reparto in mano. Dovrebbe arrivare un difensore giovane, un esterno giovane per fare il vice a Madonna e magari un’occasione dell’ultimo momento che proveremo a cogliere”
Ore 18.30 – Capitolo attacco: Altinier ha un problema al collo del piede, un infortunio che gli ha provocato un edema osseo e che lo costringe a un continuo lavoro differenziato. Elongazione muscolare per Neto Pereira, segnalato però già sulla strada del rientro. Germinale ha superato gli ultimi test fisici, dovrebbe essere presto arruolabile
Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Come hanno accolto i gironi le avversarie dei ramarri? La Gazzetta di Parma sottolinea il «ritorno del derby con la Reggiana dopo 20 anni» ed enfatizza la sfida con il Venezia, «una delle favorite per la promozione in B». E conclude: «Non male le sfide con Modena e Mantova». Risponde da Reggio Emilia (dove sono già stati venduti quasi duemila abbonamenti) il dg Maurizio Franzone: «Torna il derby col Parma. Sono ovviamente consapevole di quanto sia sentito, so che i tifosi lo volevano e sono felice per loro. Chiaramente la speranza è che sia una giornata di festa per lo sport reggiano. Siamo in un girone molto equilibrato, con valori importanti e piazze di grande tradizione e cultura sportiva. Di questo dobbiamo essere tutti molto contenti». Sul sito ufficiale del Venezia, il ds Giorgio Perinetti commenta: «Sicuramente il nostro è il più impegnativo dei tre gruppi. Mi aspetto un campionato difficile, incerto e teso sino alla fine. Il Parma è la squadra favorita, ma non dobbiamo sottovalutare neppure le altre compagini, prime fra tutte Padova, Reggiana e FeralpiSalò». Da Bassano il ds giallorosso Werner Seeber parla di «mancanza di equilibrio, con il girone B nettamente superiore come difficoltà rispetto agli altri». Giuseppe Bergamin, presidente del Padova, ricorre all’ironia: «Tutto come previsto, anche se mi aspettavo la Giana al posto del Parma». Non una parola sul Pordenone. Proprio come piace a Bruno Tedino, che con il ramarro sottotraccia riesce a confezionare le sorprese migliori.
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Saremo la scheggia impazzita del girone di ferro». A Bruno Tedino non fanno paura gli scontri con Parma, Venezia, Reggiana, Modena, Padova e Bassano. GRUPPO DI FERRO – «Dei tre il nostro è sicuramente il gruppo più difficile – giudica il tecnico del Pordenone -. Ci confronteremo con realtà che hanno grande tradizione e passato. Andremo in stadi da serie superiore. Ci misureremo con giocatori di altissima levatura. Nomi e targhe però non fanno punti: noi opporremo la nostra fatica, la nostra determinazione e la nostra organizzazione. Le stesse armi che ci hanno permesso di chiudere la stagione 2015-16 al secondo posto e di arrivare sino alla semifinale playoff. Saranno – prevede – gare emozionanti per noi e per i nostri supporter, che dovranno confrontarsi civilmente con le tifoserie avversarie e, sono certo, ci sosterranno numerosi e appassionati. Prevedo – conclude – un Bottecchia costantemente esaurito. Non ci poniamo obiettivi se non quello di non sfigurare con nessuno. Quando e se perderemo, dovremo lasciare il campo convinti di aver dato tutto». RIVALI – Riepiloghiamo le avversarie dei ramarri in ordine alfabetico: Ancona, Bassano, Fano, FeralpiSalò, Forlì, Gubbio, Lumezzane, Maceratese, Mantova, Modena, Padova, Parma, Reggiana, Sambenedettese, Sant’Arcangelo, Sudtirol, Teramo e Venezia. Si aggiungerà probabilmente l’Albinoleffe, grazie al rigetto da parte della Figc delle domande di ripescaggio di Cavese, Rieti e Pro Patria, che però possono ricorrere. In ogni caso entro mercoledì verrà presa una decisione definitiva. LE MIRE DI RE MAURO – Galvanizzatissimo Mauro Lovisa, che già una decina di giorni orsono aveva anticipato la suddivisione dei gironi e le sfide con Parma e Venezia. «Sarà elettrizzante», garantisce re Mauro, che non vede l’ora di cominciare a viaggiare per mezza Italia insieme ai suoi ramarri, portando alto il vessillo neroverde. Di certo sarà un campionato equilibrato, senza lepri come il Cittadella della scorsa stagione. «A meno che – azzarda con un largo sorriso il presidente – non si metta a correre più degli altri proprio il ramarro». LA PROMESSA – Poi Lovisa si lascia sfuggire una promessa. «Io credo nel gruppo che Bruno, Denis (Fiorin, ndr) e Matteo (suo figlio, ndr) hanno messo insieme – gli brillano gli occhi -. Ma per aiutarci a fare una figura ancora più bella e a regalare altre gioie, prenderemo un’ultima ciliegina. Un giocatore che innalzerà il tasso tecnico della rosa – assicura – e ci renderà ancora più competitivi». CALENDARI – Ora non resta che attendere la compilazione del calendario, che verrà presentato giovedì al Teatro Regio di Parma, con diretta tv su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre e canale 225 di Sky).
Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) “Nel calcio d’agosto le sorprese sono dietro l’angolo, la differenza di categoria conta relativamente”. Tanti addetti ai lavori si rifugiano dietro questa sorta di luogo comune. L’ha usato Bruno Tedino prima del match con il Grosseto, poi stravinto, di certo lo farà anche Christian Panucci, domani, alla vigilia della sfida del Liberati in programma domani alle 20.30. Perché questo Pordenone è già in palla e fa paura anche alle rivali più accreditate. I ramarri hanno fallito il primo anno fra i “pro”, hanno imparato la lezione e si sono fatti le ossa. Al secondo tentativo non hanno sbagliato, hanno raggiunto la semifinale playoff, si sono costruiti un nome. Oggi la società del presidente Lovisa calamita l’attenzione dei top player della categoria, e perchè no, di un top club nazionale ed europeo come la Juventus. La stretta collaborazione con i campioni d’Italia, affascinati dalla politica della società e dalle strutture neroverdi, prosegue sulla falsariga della scorsa stagione, quando a gennaio i bianconeri spedirono Stefano Beltrame in riva al Noncello. Più ombre che luci per l’attaccante, dovuto soprattutto a qualche problema fisico di troppo, la speranza è che i suoi due “sostituti” juventini, Matteo Gerbaudo e Giulio Parodi, possano essere più decisivi nella nuova stagione dei ramarri. Gerbaudo non ha recuperato dalla contusione che gli ha impedito di essere presente nel debutto con il Grosseto, il centrocampista non dovrebbe essere convocato non essendosi mai allenato con il resto del gruppo. Parodi, invece, con la truppa di Tedino soltanto dall’altro ieri, è già arruolabile per la sfida in Umbria. «Il Pordenone è la realtà giusta per crescere – ha dichiarato al suo arrivo al De Marchi –. La società è ambiziosa, il centro sportivo è molto bello, i compagni e lo staff tecnico mi hanno accolto benissimo». Il difensore ha lavorato in preparazione con la prima squadra della Juventus, partecipando alla tournée in Australia. «Confrontarsi con giocatori del calibro di Pjanic e Dybala non può che farti crescere». Parodi è pronto, così come il resto della squadra, che ieri ha svolto regolarmente la rifinitura nonostante il maltempo. Oggi è in programma la partenza per Terni, fuori causa ancora Marchi e De Agostini per infortunio. Se il Pordenone riuscirà nel colpaccio, sfiderà la vincente del confronto fra Cesena e Arezzo. Intanto è stato designato l’arbitro per il match del Liberati: il fischietto sarà Daniele Martinelli, sezione di Roma.
Ore 17.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Ad Avellino per vincere e per sognare ancora. Domani sera allo stadio Mercante (fischio d’inizio alle ore 20) i giallorossi di Luca D’Angelo cercheranno di staccare il pass per il terzo turno di Tim Cup. E lo faranno con Francesco Grandolfo al centro dell’attacco, considerato che Luca D’Angelo lo conosce molto bene. Ma se attorno all’impiego da titolare di Grandolfo c’è ancora un minimo di incertezza, chi giocherà sicuramente è Giovanni Formiconi, esterno destro difensivo prelevato dalla Cremonese. «Quando mi hanno detto della possibilità di approdare a Bassano – ammette Formiconi – non ci ho pensato due volte. Lo scorso anno con la Cremonese avevo giocato contro i giallorossi, la società negli ultimi anni ha costruito sempre rose competitive, lottando per il vertice della classifica. Anche quest’anno sarà così, la squadra è giovane ma ha tutti elementi con esperienza, sarà un campionato ancora più competitivo rispetto a quello dello scorso anno, ma noi vogliamo puntare in alto». Formiconi garantisce notevole spinta offensiva e anche in fase di copertura fornisce sempre prestazioni all’altezza: «La mia qualità migliore – sottolinea Formiconi – è la corsa e l’appoggio alla manovra offensiva. Cerco ovviamente di fare bene entrambe le fasi, in quanto il primo compito come terzino deve essere quello di chiudere gli spazi in fase difensiva. Sono un ragazzo umile, cerco di stare sempre in gruppo e qui ho trovato un gruppo che mi ha accolto benissimo». Formiconi ha un padre (Pierluigi) allenatore di pallanuoto a ottimi livelli (al momento guida la Sis Roma: «Ricordo la conquista dell’oro alle Olimpiadi di Atene 2004 con il Setterosa – sorride Giovanni – il numero di sacrifici fatti dalle atlete che hanno rimandato la maternità di 4 anni dopo Sidney 2000 per prepararsi al meglio alla competizione. Credo questo sia un insegnamento molto importante sui risultati che si possono raggiungere attraverso la forza di volontà e lo spirito di sacrificio».
Ore 16.50 – (Giornale di Vicenza) Di Janis Cavagna si ricorda innanzitutto il nome, greco, in omaggio al nonno Giovanni e quello dei suoi fratelli: Ingmar, Yuri, Earvin e Isaac. Non proprio battesimi convenzionali per chi è originario della Val Seriana. «I miei sono bergamaschi ma non gli piacciono i nomi convenzionali». Si era intuito. Anagrafe a parte, Cavagna si fa apprezzare anche per le idee chiare, testa pensante questo ventunenne uscito dalla rinomata Primavera dell’Atalanta di cui è stato capitano, centrocampista di regia che lo scorso anno era impiegato con continuità al Trapani in B prima di fracassarsi mascella e setto nasale. «Stavo giocando con frequenza – racconta – 13-14 presenze. Poi l’infortunio mi ha tolto di mezzo per qualche mese e quando sono rientrato la squadra viaggiava a mille e mi è toccata parecchia panchina. Questa estate, tuttavia, avevo diverse proposte dalla B ma ho scelto io di venire a Bassano per rilanciarmi, inseguire più spazio e mettermi in mostra perchè un giorno voglio tornare alla mia Atalanta» sottolinea da orgoglioso bergamasco con la Dea tatuata nel cuore. Ruolo da ragionatore in campo e mai parole a vanvera fuori. «Il mio idolo ovviamente è Pirlo – rivela – ma sono cresciuto ammirando Cigarini a Bergamo che è comunque un signor playmaker». La lettura come hobby preferito, Cavagna sa già cosa aspettarsi. «Col Bassano vogliamo mettere in difficoltà qualunque avversario – dice – , mentre io conto di migliorare negli inserimenti offensivi e salire nell’interdizione senza poggiare tutto sul giro palla. Dal secondo tempo in poi con l’Andria abbiamo lottato alla grande, si è vista una formazione che ha carattere e che corre tantissimo».Intanto con l’Avellino domani toccherà di nuovo a lui dall’inizio accanto a Proietti visto che purtroppo per Cenetti si va per le lunghe: distorsione al ginocchio per il Cene che rischia serissimamente di saltare anche l’esordio in campionato del 28 agosto e che impone in ogni caso al club di reperire sollecitamente un medianone di stazza sul mercato visto che ancora manca il rilievo del partente Davì: Bianchi della Cremonese è il nome più accreditato (non l’unico), secondo qualcuno la chiusura potrebbe arrivare entro lunedì. Nel frattempo Seeber non ha gradito la composizione dei gironi. «Dovevano essere più equilibrati – osserva indispettito – e invece per il secondo anno di fila siamo dentro al gruppo di ferro». Quanto all’ingaggio del terzino spagnolo Juan Cruz per ora è ipotesi remota.
Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) A una settimana dalla Coppa Italia prove generali per il Venezia contro la Fermana. Ultima amichevole per il team di Pippo Inzaghi in campo stasera allo stadio Recchioni di Fermo (ore 20.30), ospiti dei «canarini» nel 3. Memorial Rossetti. Un test contro un’avversaria di categoria inferiore – serie D rispetto alla Lega Pro in cui il 28 agosto torneranno gli arancioneroverdi – ma che si preannuncia probante. La Fermana infatti, lo scorso anno ai playoff in «quarta serie», ha già disputato domenica la sua prima gara ufficiale andando a rendere la vita durissima alla quotata Cremonese, che solo nei minuti finali si è imposta in rimonta per 4-3 nel primo turno della Tim Cup. Sabato prossimo invece, 13 agosto, il Venezia debutterà nella Coppa Italia di Lega Pro, resta da vedere se al Penzo contro il Mantova o in trasferta a Santarcangelo di Romagna: a stabilire l’agenda di Soligo e compagni sarà la sfida tra virgiliani e romagnoli di domani alle 17.30 al Martelli di Mantova. Il test di questa sera farà dunque calare il sipario sulla preparazione itinerante dei ragazzi di Inzaghi, iniziata l’11 luglio scorso a Mestre e proseguita tra Piancavallo, Jesi e Norcia, mentre da martedì gli allenamenti riprenderanno al Taliercio. Anche contro la Fermana non sarà della contesa l’attaccante spagnolo Geijo, atteso in gruppo la prossima settimana dopo l’esame di controllo che chiarirà lo stato di guarigione dallo stiramento all’anca che ha costretto l’ex Granada e Watford a spettatore nelle cinque amichevoli sin qui disputate. Numeri alla mano il Venezia finora ha mantenuto inviolata la propria porta senza mai «esagerare» sul piano realizzativo, complice l’assenza di Geijo e gli acciacchi accusati dai pari ruolo Ferrari e Virdis. Lunedì è previsto il ritorno in città del presidente Joe Tacopina che martedì presenterà la campagna abbonamenti. «Riteniamo che il Venezia sia competitivo al massimo, ad ogni modo con Tacopina e mister Inzaghi faremo il punto a conclusione del ritiro per valutare assieme se alla squadra occorra o meno qualche aggiustamento» fa sapere il ds lagunare Giorgio Perinetti.
Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sarà pur vero, come sostiene il direttore generale Giorgio Perinetti, che «Marco Modolo rimarrà a Venezia» e pure, come sostiene il suo agente, che «il giocatore ha fatto tanti sacrifici per tornare in laguna e che adesso non si muoverà per andare in club di Serie D», fatto sta che dietro le quinte si racconta una verità diversa. E cioè che, alle giuste condizioni se andrà bene a tutte le parti in causa, Modolo troverà un’altra sistemazione entro il 31 agosto e il Venezia proverà a sostituirlo con un difensore di caratura superiore, magari in arrivo dalla Serie B. Come per esempio Lino Marzorati, che nelle scorse settimane ha rifiutato due destinazioni cadette, fra cui il Cittadella, e che pareva in dirittura d’arrivo per andare a Lecce. La trattativa, contrariamente a quanto trapelato da alcune fonti, non è assolutamente chiusa. Il Lecce deve cedere alcuni giocatori in esubero prima di poter procedere e Marzorati è uno dei nomi in ballo, sia pure molto gradito al diesse Mauro Meluso. Ecco spuntare all’orizzonte proprio il Venezia, che potrebbe cedere come detto (nonostante le smentite) Marco Modolo e puntare su un difensore di spessore per completare il reparto. Marzorati, dunque, al momento è sospeso fra Venezia e Lecce, mentre il giocatore avrebbe rifiutato Padova, Cittadella e Vicenza. Nel frattempo oggi alle 20.30 ecco servito l’antipasto di Coppa Italia di Lega Pro, in attesa dell’esordio ufficiale nella competizione. Si gioca a Fermo contro la Fermana, le vere e proprie prove generali in vista della seconda giornata di Coppa. Il Venezia riposerà domani, mentre scenderanno in campo Mantova e Santarcangelo, le altre due squadre del raggruppamento. Se vincerà il Mantova si giocherà al Penzo, in caso di pareggio o di successo del Santarcangelo si giocherà in Romagna.
Ore 15.40 – (La Nuova Venezia) Il Venezia disputerà stasera (ore 20.30) l’ultima amichevole del ritiro precampionato. Allo stadio Bruno Recchioni di Fermo sfiderà i padroni di casa della Fermana, formazione che milita in serie D. La squadra di Filippo Inzaghi arriverà a questo appuntamento ancora imbattuta, forte di quattro successi e un solo pareggio (contro la Sambenedettese, ndr) e soprattutto senza aver subito neppure un gol. Un aspetto sul quale il tecnico arancioneroverde sta puntando moltissimo in vista del prossimo campionato al via il 28 agosto. Sicuri assenti per la partita di stasera saranno Stulac e Geijo, mentre è in dubbio ancora Virdis, rimasto in panchina tre giorni fa contro il Porto d’Ascoli. Un Venezia che sta lavorando moltissimo, con carichi notevoli per prepararsi al meglio a una stagione che sarà lunga e logorante. Ma al quale Inzaghi ha lasciato pure un po’ di respiro, come l’altro ieri quando il gruppo si è concesso un po’ di rafting nei torrenti umbri attorno al ritiro di Norcia. Domani mattina il gruppo ripartirà per rientrare a Mestre e concludere così oltre due settimane di ritiro trascorse tra Piancavallo, Jesi e appunto Norcia. A giocatori e staff sarà concesso un giorno e mezzo di riposo, con la squadra che riprenderà il lavoro martedì alle 18 al centro sportivo Taliercio. Sempre nella giornata di martedì dovrebbe essere presentata la campagna abbonamenti. Il club ha infatti atteso la pubblicazione dei girone da parte della Lega Pro per poi decidere le modalità da presentare alla tifoseria, e questo perché fino a giovedì mattina ancora non si sapeva il format effettivo del campionato tra 18 o 20 squadre. Domani il Venezia conoscerà inoltre il primo avversario in Coppa Italia di Lega Pro. A Mantova i virgiliani ospiteranno il Santarcangelo. In caso di successo dei padroni di casa il Venezia esordirà il 13 agosto allo stadio Penzo contro il Santarcangelo. In caso di pareggio o vittoria esterna, la prima sfida sarà in Emilia Romagna. Al momento non sono previste ulteriori amichevoli, mentre lunedì farà il suo ritorno a Mestre anche il presidente Joe Tacopina. Già in programma un incontro con il direttore sportivo Giorgio Perinetti e l’allenatore Filippo Inzaghi per decidere mosse e strategie dei prossimi giorni. Mercoledì invece si saprà il nome della 20ª squadra inserita nel girone B di Lega Pro, e giovedì saranno infine stilati i calendari.
Ore 15.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Da domani si torna a fare sul serio con la Coppa Italia. Al Menti contro la Casertana che nel primo turno ha superato ai supplementari il Tuttocuoio, c’è in palio la possibilità di andare a giocarsi la qualificazione ai sedicesimi contro l’Empoli. Franco Lerda dovrà ancora fare i conti con tanti assenti e quindi l’undici che scenderà in campo sarà ancora una volta decisamente rimaneggiato. In difesa sarà ancora out Adejo, alle prese con un problema al ginocchio sinistro e l’argentino Fontanini, neo acquisto, non è ancora pronto. Il tecnico del Vicenza dovrà affidarsi quindi ancora ai giovani ed inesperti Bogdan e Beduschi, in attesa che nel ruolo arrivi un difensore di esperienza e qualità. A centrocampo è in forte dubbio la presenza di Signori, il senza dubbio il giocatore di riferimento del reparto; la coppia di mediani che agirà davanti alla difesa sarà quindi composta da Urso e dall’ex perugino Rizzo, con quest’ultimo che ha bisogno di lavorare ancora molto per arrivare alla miglior condizione. Anche in attacco le scelte di Lerda sono ridotte al lumicino considerato che Giacomelli, Vita e Fabinho sono ai box, anche se per gli ultimi due il rientro dovrebbero essere questione di giorni. Contro la Casertana Lerda dovrà affidarsi a Galano e Siega dietro alla punta centrale, Raicevic, con l’ultima maglia in ballottaggio tra il giovane Giusti e Di Piazza. Con l’ex centravanti dell’Akragas in campo dal primo minuto, il Vicenza avrebbe una spiccata trazione anteriore ma non è escluso che in una partita da vincere a tutti i costi, il mister scelga di farli giocare tutti insieme fin dal fischio d’inizio. «Siamo consapevoli che sarà un impegno complicato – sottolinea l’esterno del Vicenza Nicolas Siega – ma noi vogliamo vincere ed andare avanti nella competizione. Abbiamo qualche assenza e qualche giocatore non al meglio della condizione, ma chi scenderà in campo darà il massimo in un periodo in cui del resto tutte le squadre non sono al top e con le gambe appesantite dai carichi di lavoro svolti in ritiro». Siega, autore del gol contro il Pescara nel test di mercoledì valido per il primo trofeo Morosini, conta di ripetersi. «Se capita l’occasione ci riprovo – sottolinea l’ex reggiano – anche perché segnare in gare ufficiali è senza dubbio più significativo che farlo in un’amichevole. L’importante però è che vinca il Vicenza, chi segna i gol conta meno».
Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Non solo “El Muro”, il centrale argentino Fabricio Fontanini, con la speranza di blindare la difesa. I frequentatori abituali del centro tecnico Morosini di Isola, in questi primi giorni di allenamento, hanno assistito con curiosità e un pizzico di apprensione anche alla preparazione di un’altra barriera: attorno al campo numero uno, quello immediatamente adiacente alle palazzine dove negli scorsi anni la squadra si è allenata più frequentemente, è stata infatti predisposta una schermatura realizzata con centinaia di metri di teli scuri. Si vuole realizzare un campo “blindato”? A fare chiarezza è il direttore generale del Vicenza, Andrea Gazzoli: «Nessuna necessità o desiderio di allontanare i nostri tifosi, ci mancherebbe – assicura -. Semplicemente vogliamo avere la possibilità, quando l’allenatore lo riterrà utile o necessario, di metterlo nelle condizioni di svolgere una seduta a porte chiuse che sia veramente tale senza dover “emigrare” in altri campi». Non ci sono ancora tempistiche o modalità settimanali predefinite: «Queste valutazioni spetteranno all’allenatore – puntualizza Gazzoli – ma sono certo che le porte chiuse saranno l’eccezione, e non la regola».
Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Chi volete che indossi la fascia (di capitano) se non uno che gioca in fascia? Ma se Salvatore D’Elia aveva la “C” sul braccio contro il Pescara – e in altre occasioni l’ha avuta – il motivo è sicuramente un altro. L’allenatore e la società vedono nel pendolino napoletano la stoffa del leader. Con Giacomelli, il capitano designato da Alfredo Pastorelli in una precedente uscita, sarà un bel derby allora… «A me fa tanto piacere indossare la fascia, è un onore. Però è un dettaglio. E con Giacomelli, in questo senso, nessuna rivalità». Intanto l’importante è che D’Elia resti in biancorosso. «Conosciamo il mercato e i suoi possibili sviluppi. Io sono legato al Vicenza ancora per due anni, qui sto bene e finora ho ricevuto tutto. Perchè andarmene?». No, meglio che D’Elia non se ne vada, anche perchè altrimenti la difesa verrebbe completamente smantellata. «Il mister sta cambiando molto in questo precampionato, d’altra parte con le partenze e gli infortuni è costretto a farlo. Proprio per questi continui cambiamenti abbiamo bisogno di tempo perchè tutti gli ingranaggi siano ben oliati».D’Elia è atteso dal primo “derby” personalissimo di stagione: domani con la Casertana in Coppa, lui che è napoletano doc… Ma il derby che tutti attendono, quello con l’Hellas fa rabbrividire anche il mancino di Lerda. «Sarà il primo derby col Verona per me, e potete immaginare quanto lo stia aspettando. Non vedo l’ora di scendere in campo». Il calendario ha riservato una partenza che scotta. «Sì, la prima giornata al Menti col Carpi sarà veramente tosta, ma noi ci siamo e cercheremo di sfruttare questi giorni per lavorare forte in quantità e qualità».
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Fabinho, nessuna lesione. Sollievo per il Vicenza, che contro il Pescara, aveva tremato. Per l’esterno, uscito anzitempo per una forte contusione al ginocchio sinistro, sono state scongiurate lesioni. Ecco che l’infortunio viene così ridimensionato. I tempi di recupero saranno valutati in base all’evoluzione del quadro clinico. Nell’allenamento di ieri mattina il brasiliano, che indosserà nella prossima stagione il numero 29 – si spera con maggiore fortuna rispetto a Modic, passato al Brescia – ha svolto una seduta differenziata, effettuando principalmente lavoro atletico. Il Vicenza ieri ha saltato l’allenamento pomeridiano. Non per mancanza di voglia, naturalmente. La decisione è stata presa di comune accordo da società e staff tecnico, che in vista dell’impegno di Coppa Italia con la Casertana, ha voluto preservare alcuni giocatori; vista anche la coperta corta che in questo momento Lerda ha a disposizione. C’è stata quindi solo una seduta mattutina in cui Bertaso, Zivkov, Orlando e Vita si sono dedicati ad un lavoro differenziato sul campo e a cure fisioterapiche. La squadra si ritroverà direttamente oggi pomeriggio, alle 18, per la rifinitura.Nel primo turno di Coppa è esclusa la presenza di Adejo (quanto manca la sua forza fisica là dietro…), che in campionato vestirà la maglia numero 23. Senza voler dare i numeri, sta bene che Pozzi abbia il 9, come i veri rapaci d’area, ma si spera di vederlo in campo, prima o poi… Il 10 a Giacomelli, come nella passata stagione; con l’augurio che il 2016/17 sia proprio da 10 in pagella. Fontanini (molto difficile vederlo al via contro il Carpi) avrà il 5, Raicevic resta legato al 13.
Ore 14.20 – (Giornale di Vicenza) Cinque sconfitte, sei vittorie. È il bilancio del Vicenza al debutto in Coppa Italia negli ultimi undici anni. Domani, al Menti (fischio d’inizio alle 18.30, arbitra Mainardi di Bergamo) arriva la Casertana (Lega Pro, girone C) che ha eliminato il Tuttocuoio nel primo turno grazie a un sofferto successo, arrivato dopo i tempi supplementari. Bisogna vincere per andare a Empoli sabato 13.Precedenti. Al battesimo i biancorossi a volte hanno festeggiato. Ma non è mai stata una passeggiata, vuoi per la caratura dell’avversario, vuoi perchè in agosto la squadra è un cantiere. Nel 2005 il Vicenza è partito con una sconfitta (2-1 e Pavia avanti), idem nel 2006 contro la Cremonese, che ha vinto di misura (1-0); si trattava di primo turno. Brucia il ko con l’Hellas Verona, al secondo round, nel 2011 (1-2), ma l’anno dopo è arrivata l’abbuffata con la Fidelis Andria (6-0 al Menti, ma in realtà i pugliesi si erano presentati con una formazione assai rimaneggiata). Nel 2014, il Vicenza ha perso il derby col Bassano (1-2) e nella passata stagione il passaggio del turno si è materializzato dagli undici metri: 4-2 col Cosenza dopo i calci di rigore.Muro…no. Poteva essere, ma non è. Domani il Vicenza avrebbe potuto incrociare un ex, Michele Murolo, che fino ad un paio di mesi fa vestiva la maglia della Casertana. Il difensore, transitato all’ombra dei Berici nella stagione 2013-2014, ha rescisso con il club rossoblu dopo due stagioni condite da 48 presenze e 6 reti. Murolo era arrivato a Vicenza col vento in poppa. Per l’allora tecnico Giovanni Lopez, il centrale campano pareva avere tutte le carte in regola per mettere la squadra al riparo dai gol. Fisico prestante, profilo del guerriero, atleta di Cristo, legato – sosteneva ogniqualvolta veniva interpellato – ai veri valori. Ma ahimè la sua permanenza a Vicenza è stata legata all’espulsione nel giorno dell’esordio (contro il Venezia) e ad opache prestazioni, oltre alla squalifica del Tribunale Federale Nazionale, formalizzata nel mese scorso, per fatti che risalgono all’epoca in cui era tesserato per il Real Marcianise: Murolo aveva tentato, assieme ad altri soggetti, di alterare il risultato di Gallipoli-Real Marcianise (Lega Pro, girone B).Lerda e il tabù a metà. Per il tecnico del Vicenza sarà una partita spinosa e non solo per le assenze a cui dovrà fare fronte, soprattutto in difesa, dove l’assetto, con Adejo ai box e gli addii di Sampirisi e Brighenti, è ancora tutto in fase di evoluzione. Lerda l’11 ottobre del 2014, quando era alla guida del Lecce, inflisse una sonora sconfitta ai rossoblu, non tanto nel punteggio (2-0), ma sotto il profilo del gioco e delle occasioni create. Da calciatore, invece, Lerda non è riuscito a battere né tantomeno a far gol alla Casertana. Stagione ’91-’92, serie B. Allora l’attaccante indossava la maglia del Cesena. Finì 1-1. Al ritorno, romagnoli al tappeto e Lerda non pervenuto.Capitolo abbonamenti. Il dato di ieri lancia il Vicenza oltre le 3500 tessere vendute. È un bel viaggiare, in attesa che la squadra venga completata e che arrivino le prime vittorie in gare ufficiali.
Ore – (Mattino di Padova) Una scorpacciata di amichevoli per le quattro squadre padovane di Serie D. Ieri l’Abano ha disputato un test a Loreo contro la formazione locale di Eccellenza. I neroverdi hanno battuto i rodigini 3-0 mostrando già un gioco votato all’attacco. Particolarmente vivace il nuovo acquisto Andrea Nobile, autore del primo e del terzo gol (50′ e 83′). Nel mezzo, il sigillo dello stopper Davide Boscolo Berto. Oggi scenderanno in campo Vigontina ed Este. I bianconeri di mister Vincenzo Italiano, alle 17, affronteranno la Godigese dell’ex tecnico Alessandro Bertan allo stadio di Castello di Godego. La compagine atestina sarà impegnata a Castelbaldo (a partire dalle 16.30) in un triangolare con Cerea e Montebelluna. Il Campodarsego chiuderà domani contro la Belfiorese a Monteforte d’Alpone la settimana di ritiro a Folgaria (16.30).
Ore 13.50 – (Gazzettino) Paolo Bartolomei, classe 1989, centrocampista proveniente dalla Reggiana è un giocatore del Cittadella e il suo cartellimo è stato acquisito dalla società granata a titolo definitivo. Rimpiazza nell’organico a disposizione di Roberto Venturato Massimiliano Busellato, che giovedì scorso è passato in prestito alla Salernitana. Cresciuto nel vivaio del paese natale, Val Dottaro in provincia di Lucca, Bartolomei a 16 anni si è trasferito a Prato, poi è passato in C2 a Castelnuovo, quindi Massese, Pontedera, Teramo e Reggiana. «Ho sempre giocato a centrocampo – spiega il giocatore toscano – ricoprendo tutti i ruoli, in particolare quelli di mezzala e di mediano. Mi so adattare alle esigenze della squadra». Il suo trasferimento a Cittadella è arrivato all’improvviso, ma i contatti con la società granata erano incominciatii già da diverso tempo. «Ho saputo dell’interessamento del Cittadella un mese e mezzo fa – riprende – e questa opportunità mi ha fin dall’inizio entusiasmato. Il passare del tempo, però, mi ha fatto ritenere che questa prospettiva non fosse tanto forte, invece in questi ultimi giorni è andata a buon fine e ne sono felicissimo perchè ci tengo alla serie B e in particolare qui a Cittadella dove mi è stato riferito che si lavora bene in una realtà piccola e molto ben organizzata. Sono arrivato oggi (ieri per chi legge ndr) a mezzogiorno giusto per trovarmi a pranzo con alcuni miei nuovi compagni». Fra i giocatori granata ne conosceva soltanto qualcuno. «Ho giocato assieme a Andrea Arrighini durante i miei due anni a Pontedera, è stata una esperienza molto positiva avendo raggiunto i playoff nel girone B della Lega Pro. Inoltre avevo conosciuto Manuel Iori per averlo incontrato da avversario quanto lui era a Pisa». Da una esperienza positiva e una meno fortunata. «È stato un anno fa a Teramo con la società coinvolta nelll’illecito sportivo e quindi con la squadra retrocessa dalla serie B. Ci sono rimasto soltanto due mesi, poi sono andato a Reggio Emilia». Sulle sue aspirazioni future, conclude Bartolomei: «Vengo a Cittadella carico di tanta voglia di far bene e con la mentalità giusta. Ho lavorato parecchio per raggiungere questa possibilità di giocare in serie B. Sono a disposizione dell’allenatore per poter dare il mio contributo alla squadra nel raggiungere i suoi obbiettivi, spero di dimostrare di fare bene in questa società e in questa categoria».
Ore 13.40 – (Gazzettino) Domani alle 20 sarà Marini di Roma a dirigere al Tombolato Cittadella-Cremonese, secondo turno di Tim Cup. Il tecnico granata Roberto Venturato non avrà a disposizione Massimiliano Busellato (andato in prestito alla Salernitana), il portiere Alfonso e il difensore Benedetti (squalificati); valide altenative però non mancano. Il terzino sinistro, fra l’altro, si allena in gruppo da tre giorni avendo lavorato a parte e senza fretta per smaltire l’affaticamento agli adduttori della coscia sinistra che si portava dietro dal ritiro di Lavarone. I biglietti per la partita di domani si possono acquistare oggi in sede dalle 9 alle 11,30, oppure domani dalle 18 nei botteghini allo stadio, inoltre presso la tabaccheria in Borgo Bassano, i punti vendita e on line sul sito «Tiket-One». Procede la campagna abbonamenti per il campionato, finora quelli già staccati sono oltre 900. La campagna rimarrà aperta sino a settembre. Mentre il tecnico Venturato si concentra giustamente su una partita alla volta, i tifosi sognano già il terzo turno di Tim Cup domenica 14 agosto a Bergamo contro l’Atalanta e stanno predisponendo il pullman.
Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Chi viene e chi va. Appartiene alla prima categoria Paolo Bartolomei, nome nuovo del centrocampo del Cittadella. Alla seconda s’iscrivono invece Massimiliano Busellato, che ieri si è aggregato alla Salernitana di Sannino, e, quasi certamente, Alessandro De Leidi, destinato al Prato. Ma è bene andare con ordine. LA NEW ENTRY. 81 presenze in Lega Pro, condite da 4 gol e 8 assist, toscano di Lucca, il 21 agosto Bartolomei compirà 27 anni. È’ stato prelevato a titolo definitivo dalla Reggiana, dopo aver giocato per due stagioni nel Pontedera ed essersi concesso una fugace apparizione al Teramo, club retrocesso d’ufficio la scorsa estate perché coinvolto in uno scandalo di partite truccate. Ieri si è presentato sotto le mura già in mattinata, ha pranzato con alcuni dei nuovi compagni e, nel pomeriggio, ha preso parte al primo allenamento agli ordini di Venturato. «Posso giocare da mezzala o mediano basso, in un centrocampo a due o a tre, ma in carriera ho ricoperto pressoché tutti i ruoli nel reparto», si descrive Bartolomei. «Il primo contatto con la società granata c’è stato un mese e mezzo fa, quando ci siamo sentiti con il direttore Marchetti. Al tempo sembrava che l’interessamento non fosse così forte, invece negli ultimi giorni la cosa ha ripreso corpo e io, sinceramente, attendevo con ansia che accadesse, perché la Serie B è un sogno che avevo sin da bambino, in più mi è rimasto l’amaro in bocca dall’anno scorso, quando sono rimasto due mesi a Teramo prima di trasferirmi alla Reggiana. Per me questa è un’occasione importante, che voglio sfruttare. Del Cittadella conosco Arrighini, con cui ho giocato assieme a Pontedera, mentre altri li ho incontrati soltanto da avversari». BYE BYE BUSE. Di fatto, Bartolomei prende il posto di Busellato nella rosa. Già all’inizio del ritiro Massimiliano aveva ammesso al “mattino di Padova” di non vedersi coinvolto nel progetto di Venturato e di essere disponibile a valutare eventuali offerte. Non è arrivata quella che auspicava, dalla Ternana, club che l’aveva accolto nella passata stagione, senza riscattarlo. Sono giunte invece quelle dell’Entella e dei campani, che hanno vinto la concorrenza trovando un accordo per i prossimi tre campionati. La Salernitana ha forzato i tempi nelle ultime ore, anche perché in vista dell’impegno in Coppa Italia di domani con il Benevento si trovava praticamente senza centrocampisti, avendo ceduto Bovo proprio alla Reggiana. I 18 OVER. I conti, però, non tornano ancora. Perché Busellato era una delle due “bandiere” in rosa – oltre a Paolucci -, per cui l’arrivo di Bartolomei, sommato alla sua cessione porta comunque a sforare il tetto dei 18 over tesserabili. Diventa perciò a questo punto scontata la cessione di De Leidi al Prato, pur non ancora formalizzata. Intanto, resta da vedere se sarà convocato per il match di Coppa Italia con la Cremonese, che va in scena domani sera alle 20 al Tombolato.
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto) Lo si era capito subito, il primo giorno di raduno, quando si era presentato con il volto scuro di chi aveva già deciso di cambiare aria. Massimiliano Busellato ha firmato ieri per la Salernitana. C’era anche l’Entella, ma alla fine la proposta del club campano è stata la migliore. Tre anni di contratto, cessione a titolo definitivo, legame col passato reciso di netto dopo il prestito della passata stagione alla Ternana. Busellato, dunque, da oggi inizierà la sua nuova avventura in Campania. Al suo posto, contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal direttore generale granata Stefano Marchetti, che aveva parlato dell’arrivo di un giovane, è stato acquistato un «over» e cioè Paolo Bartolomei, classe 1989, prelevato a titolo definitivo dalla Reggiana. Una trattativa lampo, quella imbastita da Marchetti, arrivata alla fumata bianca in poche ore: «E’ ufficiale – ha scritto sul suo profilo facebook Bartolomei – sono un giocatore del Cittadella. Ringrazio la società Reggiana per tutto e le auguro il meglio perché merita tanto. Dispiace esser andato via ma era una chiamata troppo importante per la mia carriera e non potevo perdere nuovamente un altro treno. Da ora inizia il mio cammino più importante che fin da piccolo ho sempre sognato e finalmente. Dopo tanti sacrifici e duro lavoro son arrivato a giocarmela. Forza Cittadella!». In definitiva, adesso resta da capire se arriverà un altro rinforzo in attacco e il destino di Filippo Lora, cercato nelle scorse settimane dalla Reggiana, che poi ha virato su Bovo. L’impressione è che al Cittadella non dispiacerebbe affatto una sua cessione, ma che il giocatore non voglia saperne di cambiare aria. Certa la partenza di Alessandro De Leidi, che ha già un accordo di massima con il Prato e che aspetta la dal club granata. Ci potrebbe volere qualche giorno, ma l’impressione è che alla fine la cessione al club toscano andrà in porto, in un modo o nell’altro. Oggi, intanto, è in programma l’ultima rifinitura prima del debutto in Coppa Italia contro la Cremonese, fissato per domani alle 20 al Tombolato. Venturato non avrà a disposizione lo squalificato Benedetti (al suo posto Martin), mentre c’è bagarre a centrocampo, dove Paolucci scalpita per un posto, ma dove Schenetti e Iori sono certi di una maglia e dove andrà in scena un ballottaggio a tre fra lo stesso Paolucci, Lora e Valzsania. In avanti Litteri e Arrighini.
Ore 12.40 – Qui Guizza: finisce la partitella e l’allenamento. A segno Filipe con uno splendido sinistro sotto l’incrocio e Madonna di testa. Appuntamento a lunedì alle 17 per la ripresa.
Ore 12.20 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 12.00 – Qui Guizza: mister Brevi richiama i suoi ragazzi, predicando ad alta volte maggiore intensità e concentrazione.
Ore 11.40 – Qui Guizza: lavoro tattico e partitella.
Ore 11.20 – Qui Guizza: assente Altinier, mentre Neto Pereira, Germinale e Russo lavorano in palestra.
Ore 11.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 10.30 – (Gazzettino) L’arrivo di Alfageme consentirebbe al direttore generale Giorgio Zamuner di concentrarsi sul mercato in uscita, per liberare spazio nella rosa ed eventualmente inserire altri elementi. Ieri è arrivata intanto la notizia della risoluzione consensuale dei contratti con il tecnico e il direttore sportivo della promozione dalla serie D, Carmine Parlato e Fabrizio De Poli. Il Padova una volta completate con queste mosse il mercato sarebbe pronto a pensare all’impegnativo girone venuto fuori dalle decisioni della Lega: «Per molti commentatori il nostro sembra essere il girone più complicato – ammette ancora Brevi – Ci sono sei sette squadre che puntano a un campionato importante, tra cui il Padova. Un torneo impegnativo, ma anche stimolante, sicuramente ci sono tante gare impegnative, da giocare in stadi pieni. Ma tra le squadre blasonate c’è anche il Padova e anche gli altri dovranno preoccuparsi di noi».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Intanto sul fronte mercato, dopo che ieri erano girate sul web fantasiose notizie di un approdo in biancoscudato addirittura di Bobo Vieri, è sempre più vicino l’arrivo a Padova di Alfageme per completare il reparto d’attacco: «L’obiettivo è completare il reparto avanzato, con giocatori con caratteristiche anche diverse» sottolinea Brevi, che non sembra rammaricarsi troppo del mancato arrivo di Tavano, che qualche giorno fa sembrava ormai pronto a a fare le valigie per la città del Santo: «Al di là delle qualità è importante che un giocatore sia convinto di venire a Padova e lo faccia con entusiasmo. Dal mio punto di vista se un giocatore non è determinato e non arriva con la testa giusta diventa difficile. Per questo abbiamo fatto delle altre valutazioni, anche sulla base della gara di coppa. Abbiamo visto che ci mancava forza e giocatori che sappiamo giocare la palla dentro l’area. L’atteggiamento comunque è fondamentale perchè chi viene deve giocarsela con gli altri che sono già con noi».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Niente amichevole con l’Altovicentino oggi per il Padova. La prevista sfida dell’Euganeo è stata infatti annullata perchè Oscar Brevi ha ritenuto che i suoi uomini, dopo le prime settimane di preparazione e i 120 minuti giocati in Tim Cup con Seregno sette giorni fa, non fossero pronti per un’altra partita: «Una partita del genere non era in preventivo – spiega Brevi – Avevamo fatto solo tre test da 45 minuti e venivamo da un lavoro importante a livello fisico. Per questo abbiamo dovuto cambiare il programma d lavoro di questa settimana. Sommando a questo qualche piccolo acciacco a Neto, Altineir e Russo e a vari fastidi abbiamo preferito non giocare». Oggi ancora un allenamento alla Guizza (alle 10), quindi riposo domenica e poi per la settimana prossima almeno due amichevoli, per dare a tutti minuti in campo, anche con una formazione di categoria superiore in base ai risultati della coppa di domenica.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) È stata annullata l’amichevole con l’Altovicentino che sarebbe dovuta andare in scena oggi all’Euganeo. «Stiamo cercando di lavorare in una certa maniera e i 120 minuti della gara di domenica scorsa non erano previsti», spiega Brevi, «Abbiamo anche un po’ di acciacchi per Neto, Altinier e Russo, oltre a Germinale che non è ancora pronto, quindi per questo faremo un semplice allenamento (stamattina alle 11 alla Guizza, ndr) senza rischiare». Ieri pomeriggio, intanto, il Padova ha risolto consensualmente i contratti con Fabrizio De Poli e Carmine Parlato. Gli ex diesse e tecnico hanno trovato l’accordo per la risoluzione anticipata del contratto che li avrebbe legati a viale Rocco sino al prossimo giugno.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Credo che nemmeno quest’anno si possa parlare di divisione equilibrata, almeno sulla carta. In questo momento ci sono tre squadre, Venezia, Parma e Reggiana, che stanno investendo molto e che partiranno come squadre da battere, ma poi, come ogni anno, ci saranno le sorprese». Nel mentre, anche il Padova prosegue nell’opera di rafforzamento: l’attaccante Luis Alfageme è sempre più vicino a vestire la maglia biancoscudata e martedì potrebbe essere ufficializzato. «Ci stiamo muovendo per cercare di completare il reparto avanzato», la spiegazione del tecnico, «E per avere un attacco forte servono giocatori con caratteristiche diverse a seconda della gara. Di Tavano si è detto e scritto tutto: al di là delle sue qualità, è importante che un giocatore venga a Padova con l’entusiasmo e la determinazione che servono. Alfageme non ha le caratteristiche di Tavano, ma in certe partite ci servono forza e centimetri».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) «Sarà un campionato stimolante. Gare impegnative, stadi importanti e belle cornici di pubblico: sarà una bella stagione». All’indomani della composizione dei gironi della Lega Pro, tocca al tecnico biancoscudato tirare le somme sulle avversarie che il Padova incontrerà sul suo cammino. Un girone, il B, che molto assomiglia ad una Serie B/2, visto che ai blocchi di partenza ci sono squadre che la cadetteria l’hanno vista decine di volte: Padova, Venezia, Parma, Reggiana, Mantova, Ancona, Modena e Sambenedettese su tutte. «Ci sono tante squadre blasonate e devo dire che, nel complesso, il nostro sembra sicuramente il girone più difficile e impegnativo», le parole di Oscar Brevi.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Nella giornata di giovedì sono stati convocati in sede Marco Ilari, Matteo Dionisi, Nicola Petrilli e Manuel Giandonato. Giandonato può andare a Livorno (meno probabile il Siena), per Dionisi in questo momento non ci sono offerte neppure fra le ripescate e nemmeno in D, Petrilli è sempre in orbita Lucchese, Ilari potrebbe finire in una fra Pordenone, Feralpisalò e Delta Rovigo. Se non dovesse essere trovata una soluzione, potrebbero finire fuori dalla lista. La società ha ribadito ai quattro «esuberi» la necessità di trovarsi una sistemazione, in quanto nessuno di loro rientra nel progetto tecnico dell’attuale stagione. In entrata fra qualche giorno arriverà da Palermo il giovane difensore centrale Davide Monteleone, mentre negli ultimi giorni del mese potrebbe essere aggiunta un’ulteriore pedina con il giovane Victor Da Silva dal Chievo, da sempre gradito a Zamuner. Nella giornata di ieri, invece, hanno rescisso i propri contratti l’ex direttore sportivo Fabrizio De Poli e l’ex allenatore Carmine Parlato. Nessuno dei due, almeno per il momento, sembra avere un’alternativa credibile per il proprio futuro, la rescissione è stata effettuata per ragioni fiscali con un risparmio di tassazione grazie all’incentivo all’esodo che è stato corrisposto ai due tesserati. Mentre De Poli non ha richieste, per Parlato c’è qualche voce di un interesse di uno dei club ripescati. L’ipotesi con il Fano, però, è tramontata.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Non è ancora fatta, ma siamo a un buon punto». Franco Zavaglia, agente di Luis Alfageme, conferma che la trattativa per il passaggio del trentunenne attaccante della Casertana a titolo definitivo al Padova è entrata sul rettilineo finale. Meglio non dare troppe certezze, anche perché i precedenti anche piuttosto recenti (leggi Francesco Tavano, definitivamente tramontato nei giorni scorsi quando sembrava a un passo dalla maglia biancoscudata) inducono alla massima prudenza fino a quando non ci sarà il nero su bianco. Martedì, se tutto andrà come sperato, Alfageme dovrebbe arrivare nella città del Santo, firmare il contratto biennale e mettersi a disposizione di Oscar Brevi. E non sarà una cosa da poco, considerato che l’amichevole contro l’AltoVicentino inizialmente fissata per oggi è stata annullata perché l’allenatore, non avendo nessuno degli attaccanti della rosa a disposizione (Altinier, Neto Pereira e Germinale sono alle prese con acciacchi di vario genere), ha ritenuto inopportuno affrontare una formazione di Serie D senza avere la possibilità di provare gli schemi offensivi in vista dell’inizio del campionato. La prossima settimana verrà programmata un’amichevole, forse contro una formazione di pari livello, ma la questione è ancora in fase di valutazione. Giovedì prossimo 11 agosto sono in uscita i calendari e quel che preme maggiormente al direttore generale Giorgio Zamuner adesso sono le cessioni.