Live 24! Padova, doppia seduta alla Guizza per i Biancoscudati. Ed è caccia alla punta

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Ancora prima di iniziare il campionato, la Triestina mette a segno la prima vittoria con uno spettacolare gol di Mauro Milanese, e incamera i primi tre punti: si potrebbe riassumere così la decisione presa ieri dalla sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, che ha infatti escluso l’applicazione a carico della Triestina dei tre punti di penalizzazione, riconoscendo la mancanza di qualsiasi responsabilità dell’attuale proprietà. Sono state accolte dunque le tesi difensive contro il deferimento della Procura Federale che aveva proposto l’applicazione di tre punti di penalità da scontarsi nel prossimo campionato di Serie D, a causa, come si ricorderà, del mancato tempestivo pagamento dei tecnici Costantini, Tul e Di Just, per i quali sono state presentate le ricevute dei pagamenti effettuati dalla nuova società. Un risultato importante, ottenuto grazie al lavoro di Milanese, che la scorsa settimana era andato a Roma a perorare la causa assistito dall’avvocato Nicola Paolini. Evidenziando la mancanza di responsabilità diretta per le irregolarità commesse dal legale rappresentante della fallita Unione Triestina 2012, è stata dunque accolta la tesi di non punibilità presentata nella memoria difensiva dalla Triestina 1918, in quanto si trattava di violazioni ascrivibili appunto alla vecchia società alla quale è stata revocata l’affiliazione. È stato riconosciuto insomma che l’attuale Triestina non ha nulla a che vedere con l’Unione2012, avendone solo rilevato il titolo sportivo dal fallimento. Inammissibile pertanto il deferimento avanzato contro la Triestina Calcio 1918, perché nella realtà dei fatti notificato solamente alla fallita Unione Triestina 2012, e dunque nessuna sanzione da applicarsi. In pratica una vittoria su tutta la linea. Qualche mese fa, pareva già un grande risultato aver ottenuto che nella scorsa stagione quei punti di penalizzazione fossero stati congelati, perché in effetti sarebbero stati letali in quel finale di campionato. Ma per tutta l’estate si è data quasi per scontata una partenza ad handicap nel prossimo campionato. E invece, fra le tante cose realizzate in questo periodo, Milanese annovera anche questo successo. Amichevole Altro test precampionato per la nuova Triestina di Andreucci, che sabato alle 18 sarà impegnata a Santa Croce contro il Vesna.

Ore 20.40 – (Gazzetta di Mantova) È il giorno del derby Sdl: oggi alle 18.30 sul prato del Martelli si sfideranno le due squadre gestite dalla società bresciana del patron biancorosso Serafino Di Loreto e del presidente Sandro Musso. Da una parte il Mantova di Luca Prina, in cerca di conferme dopo le prime tre uscite stagionali dei suoi e dall’altra il Rezzato, ambiziosa formazione di Eccellenza. Il match odierno sarà importante in particolare per Alex Mihai Manolache, esterno sinistro italo-romeno classe 1996: il giovane cresciuto nell’Inter arriva da una stagione in serie D con l’Altovicentino e al momento è in prova con il Mantova. Durante la seduta pomeridiana di ieri Prina lo ha provato tra i titolari, esterno sinistro nel 3-4-3 e con tutta probabilità oggi scenderà in campo dall’inizio. Nel corso dell’allenamento pomeridiano il tecnico biancorosso ha lavorato molto sulla fase offensiva, specie con il tridente Boniperti-Marchi-Caridi. Il mister vuole qualità dagli attaccanti e insiste sul fraseggio stretto come arma per mettere in difficoltà le difese avversarie. Allo stesso tempo Prina chiede al centravanti e agli esterni d’attacco un gran lavoro in fase di non possesso per non scoprire eccessivamente la retroguardia. In questo senso Maccabiti, in determinate circostanze provate ieri, può dare molto sulla fascia, magari al posto di Caridi che ovviamente ha un tasso tecnico elevatissimo ma, carta d’identità alla mano, meno dinamismo. Aspettando novità di mercato (vedi articolo in pagina), con il Rezzato a centrocampo sarà confermata la coppia Raggio-Ibra con Zammarini a destra e il già citato Manolache sulla corsia mancina. Sempre stando alle indicazioni dell’allenamento, al centro della difesa dovrebbe partire titolare Siniscalchi con Carini sul centrosinistra (i due potrebbero giocare insieme per la prima volta, nell’ultima amichevole con il Darfo Boario il secondo era subentrato al primo). A completare il pacchetto arretrato ci sarà Menini. Ieri si sono allenati a parte Bandini, Ruopolo, Cristini e Sereni che oggi non saranno della partita.

Ore 20.30 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova continua a sondare il mercato alla ricerca di un centrocampista in grado di impostare l’azione. Il nome caldo resta quello di Loris Damonte, regista della Pistoiese. Il classe 1990 ha avuto un contatto serio con il Mantova e la trattativa è ben avviata. La società continuerà a marcarlo stretto, ma ancora non c’è una fumata bianca. Difficilissimo il colpo Massimo Loviso. L’ex Bologna attualmente all’Alessandria è stato sondato dagli uomini di mercato di Viale Te, ma al momento è davvero lontano dai parametri voluti dalla società. Inoltre potrebbe non rispondere al meglio alle caratteristiche richieste da Prina in quel ruolo così importante. Su di lui poi ci sono diverse società di Lega Pro. In un primo momento si era mossa la Sambenedettese, ora anche la Reggina sembra intenzionata a tesserare l’esperto centrocampista che nell’ultimo campionato non ha trovato molto spazio con i grigi. Il portiere Luca Maniero (Crotone) è cosa fatta: a meno di intoppi dovrebbe aggregarsi ai compagni oggi. Per la difesa poche novità, se non la conferma dell’interesse del Mantova per Cesare Ambrosini. Il Como (proprietario del cartellino del giocatore) lo vorrebbe tenere, l’intenzione del giocatore invece pare essere quella di un cambio di casacca. L’Acm sarebbe il porto ideale nel quale sbarcare, nei prossimi giorni potrebbero arrivare novità su questo fronte che sistemerebbe la retroguardia dei biancorossi sia a livello tecnico sia a livello numerico. In chiusura il capitolo più spinoso, ovvero quello legato alle cessioni. Domani la Lega Pro ufficializzerà la lista delle squadre ripescate e questo potrebbe aprire nuovi scenari all’Acm. Sulla lista dei partenti i vari De Respinis, Momentè, Tripoli e Sereni.

Ore 20.20 – (Gazzetta di Mantova) Partirà domani la campagna abbonamenti per il prossimo campionato del Mantova. L’idea della società è quella di creare un filo diretto con la tifoseria in vista di un torneo complicato ma che potrebbe regalare soddisfazioni ai sostenitori. Per far sì che si realizzi questo connubio la società ha dato un taglio deciso al prezzo delle tessere stagionali. Per assistere alle gare interne in Curva Te l’abbonamento costerà 75 euro (un anno fa erano 95); in Tribuna Laterale 180 euro (35 euro in meno rispetto alla passata stagione); per Poltronissime e Tribuna Centrale il prezzo dello scorso anno (rispettivamente 600 e 295 euro) non è stato ritoccato. La novità più interessante riguarda i Distinti. Non sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento in quel settore e durante l’anno verrà aperto solo in casi eccezionali per far fronte alle eventuali richieste di biglietti. Una zona storica del Martelli che quindi sarà deserta nella nuova stagione: va detto però che negli ultimi anni le presenze nei Distinti sono radicalmente scese e proprio per questo motivo la società ha preferito puntare sull’abbassamento dei prezzi negli altri settori: «Abbiamo fatto delle scelte precise – spiega il direttore generale Matteo Togni – per lanciare un segnale chiaro a tutta la collettività. I Distinti stavano diventando un settore numericamente poco utilizzato dagli appassionati. Per questo abbiamo deciso di abbassare radicalmente il prezzo dell’abbonamento in Curva Te e in Tribuna Laterale: chi andava nei Distinti e vuole continuare a spendere una cifra popolare potrà farlo sfruttando la Curva. Chi invece preferisce la visibilità centrale potrà sottoscrivere l’abbonamento in Tribuna Laterale che ha un costo accessibile». I biglietti per assistere alle singole partite sono rimasti gli stessi della passata stagione. Quello che è diminuito è il prezzo degli abbonamenti “popolari”. Questo in sintesi il programma della campagna tesseramenti dal titolo “Questo è il Mantova”. «Il concetto è che la squadra è un bene di tutti – commenta Togni – un patrimonio da valorizzare, apprezzare e difendere. Al centro di tutto ci sono i tifosi, ma il messaggio è rivolto anche a istituzioni, sponsor e simpatizzanti. Siamo tutti protagonisti all’interno di questo club, nessuno escluso». Le tessere saranno acquistabili a partire da domani al Mantova Point. Necessaria la tessera del tifoso, prelazione per i vecchi abbonati il diritto di prelazione è attivo fino al 20 agosto: «L’abbassamento del prezzo per la Curva Te vuole essere anche un ringraziamento a chi ci ha sostenuto sempre – conclude Togni – cercando di spronare la squadra anche in un anno complicato come quello passato. Vogliamo coinvolgere tutti, questo è il nostro primo e più importante obiettivo per questa campagna». L’anno scorso le tessere sottoscritte furono 1745. Coppa Italia. Sempre da domani saranno disponibili in prevendita anche i tagliandi per la gara di domenica contro il Santarcangelo. I prezzi: Curva Te 5 euro, Tribuna Laterale 10 euro; Tribuna Centrale 15 euro.

Ore 20.00 – (Alto Adige) Solo ventiquattr’ore. Domani, difatti, il Consiglio Federale comunicherà i nomi delle sessanta squadre partecipanti al prossimo campionato di Lega Pro. Scenario che proviamo ad anticipare partendo, oltre che dalle voci più accreditate, anche dal presupposto che vengano ratificate le richieste dei ripescaggi delle richiedenti (in regola con le norme). Quel che più ci riguarda, ovviamente, e capire quali saranno le compagne di viaggio dell’Alto Adige che sta per intraprendere la diciottesima avventura consecutiva tra i professionisti. Stando alle parole del presidente Gravina, espresse in queste giornate infuocate estive e caratterizzate dal susseguirsi di carte bollate, la carta geografica dei tre gironi più accreditabile, non dovrebbe ricalcare la suddivisione classica (nord, centro e sud), piuttosto quella del nord-ovest (o girone “tirrenico”), nord-est (o girone “adriatico”) e sud. Strategia diretta a “spalmare” un diffuso equilibrio tra i tre raggruppamenti, il che, in soldoni, equivarrebbe a dividere le due big della prossima stagione: ovvero Parma e Venezia. Il girone Nord-Ovest, o “Tirrenico” dovrebbe essere composto dalle lombarde Como, Cremonese, Renate e Giana Erminio, la piemontese Alessandria, i sardi dell’Olbia, le quattro formazioni emiliane: Parma, Piacenza, Pro Piacenza e Reggiana e la maggior parte di quelle toscane: Pistoiese, Prato, Tuttocuoio, Pontedera, Carrarese, Lucchese e Livorno. A completare il quadro le tre formazioni laziali: Lupa Roma, Racing Roma e Viterbese. Il girone che più ci interessa è quello Nord Est (o “Adriatico”), dove l’Alto Adige di mister Viali potrebbe essere chiamato a confrontarsi con un parterre sicuramente di livello. A cominciare dalle lombarde Mantova, Feralpisalò, Albinoleffe e Lumezzane, i tre moschettieri veneti Venezia, Padova e Bassano, la friulana Pordenone, le emiliane del Modena, Santarcangelo e Forlì, il duo toscano Arezzo e Siena, l’umbra Gubbio e l’abruzzese Teramo. Infine il girone Sud. Raggruppamento che, senza dubbio, sarà un girone dell’”inferno” alla luce del blasone delle concorrenti in gara. Il Fondi sarà l’unica laziale in lizza che andrà a far compagnia alle lucane Melfi e Matera, al tris campano composto da Casertana, Juve Stabia e Cavese. Da qui una sequenza di sfide all’ok Corral (leggi derbyssimi), garantite dalle calabresi Cosenza, Catanzaro, Vibonese e Reggina; dalle pugliesi Foggia, Lecce, Fidelis Andria, Monopoli, Virtus Francavilla e Taranto; e le siciliane Messina, Akragas, Catania e Siracusa. Come detto ci sono altre linee di pensiero, tendenti a definire una “divisione” più conservatrice che eviterebbe “spacchettare” Lombardia e Toscana. La terza ipotesi ci parla di un ritorno al passato con la classica divisione Nord, Centro e Sud. Il quadro generale potrebbe subire una variazione riguardo alla posizione della campana Cavese, società tra le più accreditate a non essere ripescata tra le aventi diritto. L’esito negativo riaccenderebbe le speranze del Monza.

Ore 19.40 – (Gazzetta di Modena) Francesco Stanco tiene pronte le valigie, nonostante la sua cessione resti in standby fino a quando i club interessati si avvicineranno alle richieste del Modena, così il ds Gigi Pavarese sta concentrando le sue attenzioni principalmente sui rinforzi da regalare a Pavan per il reparto offensivo. Prima di tutto un giocatore duttile, che sappia fare l’esterno così come la seconda punta e pure il trequartista. La priorità è non spendere nulla per il cartellino, con le due opzioni più gettonate che portano in Campania e potrebbero anche non essere alternative: Pavarese spinge infatti per portare a Modena Luca Giannone (’89), ma non ha affatto abbandonato un’altra pista battuta nei giorni scorsi come quella che porta a Maikol Negro (’88). Entrambi, prima di cambiare squadra, dovrebbero rescindere i contratti in essere rispettivamente con Casertana e Benevento. Negro è vicinissimo a farlo e il fatto che il suo procuratore (Mariano Grimaldi, ndr) sia amico nonché ex collaboratore di Pavarese potrebbe consentire ai canarini di avere una corsia preferenziale. Giannone invece potrebbe lasciare Caserta per la “spending review” in atto nel club e tornare in Emilia a distanza di 6 mesi, dopo due stagioni tra Reggio e Bologna. Sullo sfondo resta Luigi Falcone (’92), che non rientra nei piani del Catania. In uscita spunta un sondaggio della Reggiana per Osuji (’90), al momento non convinta dalle richieste del Modena.

Ore 19.30 – (Gazzetta di Modena) A tre giorni di distanza dal debutto ufficiale della nuova stagione, la sfida di Tim Cup al Braglia vinta per 2-0 contro il Francavilla in Sinni, il Modena torna in campo. Questa volta lo fa soltanto per un’amichevole, utile ad oliare ulteriormente i meccanismi di squadra e a prepararsi al test ben più impegnativo in programma alle 20,30 di sabato a La Spezia, di nuovo in coppa. I canarini saranno di scena alle 18 allo stadio Bacchilega di Imola per affrontare i padroni di casa, una compagine forte ed ambiziosa di serie D tanto quanto lo era quella lucana del Francavilla. Simone Pavan potrà così testare i progressi dei suoi e magari vedere all’opera anche chi ha avuto un minutaggio ridotto se non nullo nella gara di domenica scorsa. Il tecnico rischia di non avere a disposizione Giorico, che ieri si è limitato a svolgere un lavoro differenziato assieme agli infortunati Sakaj e Loi, mentre in formazione potrebbe ritrovare spazio Stanco. L’attaccante pavullese ha ripreso ad allenarsi regolarmente visto che ancora non si è sbloccata la sua posizione e, come sottolineato da Pavan e Pavarese, continuerà ad essere considerato al cento per cento un giocatore del Modena fino a quando non si concretizzerà un’eventuale cessione. Per fugare il campo da ogni equivoco che potrebbe generarsi tra chi non frequenta quotidianamente gli allenamenti, dunque, non esiste alcun caso e nemmeno si deve pensare ad un giocatore lasciato ai margini. A bordo campo, invece, ieri c’era un giocatore che solo fino a pochi mesi fa ha vestito la maglia gialloblù: Daniele Galloppa è infatti passato allo “Zelocchi” per salutare alcuni vecchi compagni, oltre ai membri di società e staff. Solo una visita, niente più, per un giocatore la cui avventura all’ombra della Ghirlandina si è interrotta bruscamente lo scorso anno per colpa dell’ennesimo infortunio al ginocchio. Galloppa ha svolto il ritiro precampionato con la Cremonese, club che non lo ha tesserato. GIRONI: MODENA A NORD-EST Domani mattina il Consiglio Federale comunicherà i nomi delle 11 squadre ripescate e di quella riammessa in Lega Pro. Nel tardo pomeriggio i 3 gironi: il Modena finirà nel B, quello del Nord-Est, perché si opterà per il “taglio” in verticale ad eccezione del girone del Sud. Ma sull’interpretazione e le possibili rivali ci sono ipotesi discordanti.

Ore 19.10 – (Gazzetta di Reggio) Continua lentamente ma in modo costante, la campagna abbonamenti della Reggiana anche se il proposito di arrivare a 5 mila abbonati continua, per ora, a restare un sogno o, comunque, una speranza. Anche ieri l’afflusso dei tifosi è stato costante ed ha registrato altri 142 abbonamenti sottoscritti dopo quelli del weekend. La suddivisione è la seguente: 7 tribune, 93 distinti e 42 curve. Il totale, quindi, fino a questo punto è di 1730 abbonamenti sottoscritti. OGGI LA REGGIANA si rimette a lavoro dopo i due giorni di riposo assoluto concessi dal mister Leonardo Colucci dopo la dispendiosa parttia di salò. In via Agosti il primo allenamento di giornata previsto è per le ore 9.30. Si replica alle ore 17. Domani un solo alle o7. Doppia seduta di nuovo, venerd. La rifinitura prima del match con la Pro Vercelli sarà sabato a partire dalle 17. DOMANI I GIRONI della Lega Pro saranno composti e resi noti. Al mattino si svolgerà il Consiglio Federale, con la scelta dei club ripescati, mentre nel pomeriggio verrà riunito il consiglio di Lega per stabilire la composizione dei tre gironi del campionato 2016-2017, che inizierà il 28 agosto.

Ore 19.00 – (Gazzetta di Reggio) Con l’inizio di agosto entra nel vivo l’ultimo mese di calciomercato estivo, con il Ds granata Grammatica che proverà a mettere a segno gli ultimi colpi per puntellare una rosa apparsa già molto competitiva nella prima uscita ufficiale sul campo della FeralpiSalò. Il Direttore Sportivo della Reggiana lavora a tre colpi di mercato, uno per reparto e, se per l’attacco il nome buono è quello di Cesarini a meno di clamorosi dietrofront legati presumibilmente alle condizioni fisiche del giocatore, che sta facendo gli ultimi accertamenti dopo l’operazione per la pubalgia. Se Cesarini dovesse saltare all’ultimo Grammatica tornerebbe forte su Filippo Lora, che il Cittadella non è convinto di tenere in Serie B e potrebbe mandarlo a giocare per fargli disputare un’altra stagione in Lega Pro. Questa operazione però potrebbe sbloccarsi solamente negli ultimi giorni di mercato, perché fino all’ultimo la società granata aspetterà Cesarini. Se per l’attacco tutto sembra essere ben definito per la difesa e il centrocampo ci sono ancora molti dubbi. Nel reparto arretrato Esposito vorrebbe aspettare una chiamata dalla Serie B e se accetterà la proposta della Reggiana lo farà solo a fine mercato, mentre Figliomeni non da le necessarie garanzie fisiche. L’alternativa a questi due potrebbe essere dunque Luca Crescenzi che nell’ultima stagione ha conquistato la Serie B con la maglia del Pisa ed ora è, come molti suoi compagni, coinvolto nel vortice delle insicurezze con la società neroblù e potrebbe decidere di cambiare aria. A centrocampo il tecnico Leonardo Colucci vuole valutare il completo recupero di Bartolomei prima di dire alla società su che tipo di giocatore muoversi. Negli ultimi giorni di mercato potrebbe concretizzarsi la pista Staiti, perché il giocatore per ora continua ad aspettare una chiamata dalla B o un’alternativa potrebbe essere Osuji, centrocampista in uscita dal Modena. Con l’infortunio di Pedrelli, che costringerà il giocatore ad uno stop di 5 settimane si era parlato anche di un possibile riavvicinamento tra la Reggiana e Daniele Mignanelli, ancora senza squadra, ma il terzino mancino in questo momento è seguito dal Latina (Serie B) e dalla Carrarese (Lega Pro) e quindi non farà ritorno a Reggio.

Ore 18.50 – (Gazzetta di Reggio) Ha preferito non salire a Salò perché «spaventato dalla prevedibile coda al rientro dal lago», ma Massimo Varini della prova della Reggiana ha parlato subito, domenica sera, con il suo allenatore Longo. Presente, lui sì, per vedere i prossimi avversari della Pro Vercelli. Le referenze di Longo sui granata sono positive. «Mi ha detto – afferma Varini – di aver visto una buona squadra, ma del resto su questo non avevamo dubbi. Per noi domenica non sarà facile». Longo non può saperlo, ma la differenza del modo di interpretare il calcio tra la Reggiana di Colucci e quella di Colombo? «Semplice: il campionato scorso adottava per lo più la difesa a tre, quest’anno a quattro, poi le stagioni non sono mai paragonabili, vuol dire poco che in campo c’erano sei-sette giocatori della passata stagione, ogni allenatore ha le sue idee, magari c’è chi un anno fa ha fatto male e farà benissimo o viceversa». Come si spiega la scelta, in assenza di Bonetto e Bartolomei , di spostare a centrocampo Ghiringhelli e non inserire Lombardo? «Non me lo spiego, non lo so; probabilmente Colucci in quel momento avrà preferito affidarsi all’esperienza, Lombardo è un ’95, deve ambientarsi ma ha tutte le qualità per fare bene in legapro». Il pensiero di Varini è già proiettato sul match di domenica prossima. «Ci teniamo – dice – a vincere per andare a sfidare il Torino; tra le due squadre, anche se antica, c’è una ricca storia, poi il nostro allenatore viene da lì e da ultimo perché andare avanti in coppa Italia ti consente di avvicinarti al campionato con impegni agonistici e non dover ricorrere ad amichevoli. E poi diciamo che Torino è molto vicina a Vercelli, lo spostamento sarebbe breve». «Pro Vercelli già completata? «No, faremo ancora qualcosa sul mercato, ma non credo prima di domenica, siamo contenti dei giovani inseriti; con la Reggiana saremo questi; speriamo di recuperare La Mantia, fermo da alcuni giorni per un problemino». Sarà la partita dell’ex Ettore Marchi… «Lui ha fatto una scelta, fosse stato per noi, al pari di Schiavone e Coly, non l’avremmo mai ceduto, aveva ancora due anni di contratto, ma ci ha detto di considerare chiuso il suo ciclo a Vercelli e di voler fare una nuova esperienza». Per la Reggiana un investimento anche oneroso… «Di cifre non parlo, so quel che guadagnava da noi e la Reggiana economicamente deve averlo accontentato, diciamo che Grammatica ha fatto un investimento».

Ore 18.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 18.20 – Qui Guizza: ultime battute dell’Allenamento.

Ore 18.00 – Qui Guizza: quadrangolare a campo ridotto.

Ore 17.40 – Qui Guizza: corrono a parte Neto Pereira e Russo, assente Altinier.

Ore 17.20 – Qui Guizza: lavoro col pallone dopo la seduta atletica mattutina.

Ore 17.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ramarri già al centro dell’attenzione dei media nazionali: è della truppa di Tedino il miglior risultato del primo turno di Tim Cup. «Dilagano Pordenone e Messina», titola Tuttomercatoweb.com. Entrambe le formazioni hanno vinto con uno scarto di 3 gol. Ma mentre il Messina ne ha rifilati 3 al Siena, Emanuele Berrettoni e soci ne hanno infilati ben 5 (subendone 2) nel sacco del Grosseto. Tre reti di differenza anche per il Matera, ai danni della Caronnese. Risultato quest’ultimo decretato però a tavolino, perché la Caronnese ha schierato Filippo Sgarbi, che doveva scontare una giornata di squalifica. ALLARME BIANCOSCUDATO – La sorpresa più grossa del primo turno è arrivata dall’Euganeo, dove il Padova è stato eliminato ai rigori (3-4) dai dilettanti del Seregno. Fra i colpevoli il «fuggitivo» (da Pordenone) Matteo Mandorlini, che ha sbagliato il suo tiro dal dischetto. Subito dopo la partita c’è stato un vertice, con il presidente Bergamin, il gm Zamuner e mister Brevi. «Avevo un impegno – così Bergamin ha sbrigativamente spiegato la sua inusuale assenza in sala stampa -. Certo non sono contento di avere perso, però non è un dramma. Andiamo avanti tranquilli per la nostra strada». L’impressione, tuttavia, è che Brevi (e di conseguenza Zamuner) abbiano già giocato uno dei jolly a loro disposizione. LA VIRTUS SU DC9 – Ha rischiato anche la Virtus Bassano, che ha eliminato la Fidelis Andria ai rigori (6-4). I vicentini sono addirittura andati in svantaggio (0-1), pareggiando solo nella ripresa (1-1). Tante le palle-gol sprecate dagli uomini di D’Angelo. Werner Seeber sta allora nuovamente «puntando» Caio De Cenco. Il ds giallorosso dovrebbe incontrarsi in questi giorni con il collega trapanese Pasquale Sensibile. Tema del colloquio: il ritorno nel Triveneto di DC9, che potrebbe quindi diventare un ex di lusso nelle prossime sfide fra vicentini e ramarri.

Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il primo giorno dopo il match con il Grosseto è stato tutto dedicato alla soddisfazione per l’esordio vincente in Tim Cup (5-2) che ha regalato anche la sfida al Liberati (domenica 20.30) con la Ternana, avversaria di serie B. Ieri, alla ripresa degli allenamenti al De Marchi, a tener banco sono stati quei 15’ di apnea in avvio di ripresa, durante i quali i ramarri hanno subito la verve (doppietta) di Vito Falconieri, classe ’86, un passato in A e B, l’anno scorso all’Altovicentino di Mauro Zironelli. È stata solo deconcentrazione dovuta al roboante 4-0 con il quale si era chiusa la prima frazione? IL GIOVANE E IL «FALCO» – Falconieri ha approfittato prima di uno sbandamento della retroguardia neroverde rimasta con la testa negli spogliatoi e poi di un’ingenuità di Alessandro Zavan, classe ’99, rientrato dal prestito alla Fiorentina e promosso nella rosa della prima squadra neroverde, per farsi fischiare un penalty a favore. Poco dopo l’esperto attaccante ha cercato il bis, afflosciandosi non appena Alessandro gli ha appoggiato una mano sulla spalla. Nell’occasione però l’arbitro (Zanonato) non è caduto nel tranello e lo ha ammonito per simulazione. Resta il fatto che il giovane ramarro dal fisico imponente ha vissuto minuti di grossa difficoltà, come è logico che sia per un ragazzo alle prime esperienze fra i professionisti. Con l’infortunio di Marchi (la lussazione alla spalla lo terrà fuori ancora per tre settimane), diventa indispensabile un inserimento veloce di Giulio Parodi, il difensore proveniente dalla Juventus (con la quale ha partecipato alla tournée australiana), atteso al De Marchi per venerdì. ZAVAN È IL FUTURO – Su Zavan spende lusinghiere parole Mauro Lovisa. «Anche lui come gli altri – tiene a sottolineare re Mauro – ha pagato il clima da calcio d’estate, quando la preparazione è in corso e i momenti di distrazione sono accettabili. Alessandro però è una potenza e la conferma che possiamo costruirci il futuro in casa. Sarà una delle rivelazioni del campionato». SODDISFAZIONE – A proposito di gioie dal vivaio, Giacomo Ferrazzo è stato confermato dalla Sampdoria. Il laterale difensivo, classe ’99, messosi in evidenza nella stagione 2014-15 tra gli Allievi nazionali neroverdi, era passato alla società blucerchiata la scorsa estate. La conferma gli apre una strada potenzialmente ricca di successi. SUCIU NO PROBLEM – Qualche critica anche per Sergiu Suciu, fatto esordire nella ripresa, che ha subito sbagliato un gol e non ha garantito l’apporto assicurato dall’applauditissimo e amatissimo Luca «Veleno» Cattaneo. Lovisa assolve pure il romeno: «Suciu è uno dei migliori giocatori mai arrivati a Pordenone. È completo, ha testa, fisico e tecnica. Ci porterà in alto e – promette – ci farà divertire».

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Prosegue la marcia di avvicinamento del Pordenone in programma domenica alle 20.30 contro la Ternana, valida per il secondo turno di Tim cup. La squadra di Tedino continua a sudare al De Marchi, oggi e domani doppie sedute, alle 10 e alle 16.30. Venerdì la rifinitura alle 16.30, ultimo provino prima della partenza per Terni, fissata per sabato. Lavorano a parte Ingegneri (uscito domenica scorsa contro il Grosseto per una botta), Gerbaudo, Marchi e il lungodegente De Agostini, ancora alle prese con il problema alla caviglia rimediato contro il Pisa. Ingegneri e Gerbaudo dovrebbero essere arruolabili per la sfida in Umbria. Quasi impossibile la presenza di Giulio Parodi: il difensore della Juventus, neoacquisto dei ramarri, è atteso al De Marchi domani o venerdì al massimo. Al momento non ci sono i tempi tecnici per una convocazione già nel weekend. Infine, sarà attiva dalle 15.30 di oggi la prevendita per il match di Terni: settore ospiti (Curva Ovest/San Martino) 5 euro + diritti di prevendita; distinti B intero 8 euro, bambini da 5 anni compiuti a 15 non compiuti 2 euro. Ingresso gratuito per i bambini fino a 5 anni non compiuti. Per i residenti in Friuli Vg obbligatorio il possesso della Supporter card.Rivendite autorizzate Bar Libertà e Caffè Nogaredo, sul web circuito Bookingshow.

Ore 15.40 – (Messaggero Veneto) Un’istituzione neroverde, dopo sei anni da giocatore e dieci da dirigente. Un beniamino rossoverde, grazie a quattro stagioni con tanto di promozione in serie B. Ternana-Pordenone, domenica al Liberati, sarà la partita di Claudio Canzian. L’ex centrocampista, originario di Zoppola, da due anni non ha più un ruolo nel club del presidente Lovisa. Ma al Bottecchia non manca mai e l’attaccamento alla squadra della sua città è indissolubile. Canzian, intanto come sta all’inizio del secondo anno ai box… «Benissimo. Ho trovato lo spazio per i miei interessi, che prima non riuscivo a ritagliarmi. Ho visto quasi tutte le partite in casa dell’Udinese, sono sempre al Bottecchia per sostenere i neroverdi. Seguo di più mia figlia che gioca a pallavolo». Difficilmente rientrerà in corsa, quindi. «Al momento lo escludo. Dopo tanti anni nel calcio (41 tra campo e scrivania, ndr) le motivazioni sono calate, è un impegno troppo importante per essere portato avanti senza gli stimoli giusti». Che ci dice di Ternana-Pordenone? «È una bella emozione, per diversi motivi sono le due squadre del mio cuore. Il Pordenone è la società in cui sono cresciuto e in cui ho concluso la mia vita calcistica, la Ternana è il club in cui mi sono tolto le maggiori soddisfazioni da giocatore. Ho un ricordo indelebile dei ternani, per quello che ho dato a loro e viceversa». Ci racconti… «Era l’estate del ’91, trovavo poco spazio nel Venezia in serie B. Colsi al volo l’opportunità di andare alla Ternana, all’epoca in C1. Conquistammo la promozione davanti ai 28mila tifosi del Liberati. Fu la soddisfazione più importante della mia carriera. Ma l’anno successivo, in B, fu un calvario: retrocedemmo e la società fallì e ripartì dalla serie D. Io rimasi altri due anni, nonostante il doppio salto all’indietro, per questo sono entrato nel cuore dei tifosi. In Umbria torno almeno una volta l’anno, ero allo stadio per gli ultimi due derby contro il Perugia». Domenica quindi non potrà proprio mancare. «Assolutamente. Parto con la famiglia venerdì, ci fermiamo tre giorni per ritrovare vecchi amici e poi vedere la partita. Sarà un match molto equilibrato nonostante la differenza di categoria, il risultato non è per nulla scontato. Il Pordenone ha entusiasmo, cosa che al momento a Terni non c’è. Il distacco tra tifoseria e società è evidente, il presidente fatica a investire pur avendo le possibilità. Sono già emerse delle tensioni anche con mister Panucci, ho detto ai miei amici ternani di fare attenzione al Pordenone». E se al Liberati dovesse scegliere quale delle due maglie indossare? «Brutta domanda… Non lo so. A Pordenone ho vissuto tantissime stagioni prima da giocatore poi da dirigente, a Terni solto quattro anni. Ma per come mi ha fatto sentire importante, la Ternana avrà sempre uno spazio nel mio cuore». Chiudiamo con un giudizio sul nuovo Pordenone. «L’entusiasmo dello scorso anno non sembra finito, la squadra non ha perso la voglia di giocare. I punti di riferimento saranno Stefani e Berrettoni, sono arrivati rinforzi già pronti, a differenza della passata stagione, quando tanti acquisti erano in cerca di rilancio. Per questo, i ramarri sulla carta sono ancora più forti e possono lottare di nuovo per le primissime posizioni».

Ore 15.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Dopo un balletto durato diverse ore, adesso la decisione è ufficiale: Avellino-Bassano non si giocherà allo stadio Partenio, come già trapelato nella giornata di lunedì, ma la vera novità è che le due società hanno concordato l’inversione di campo. La comunicazione definitiva è arrivata per mano della Lega di Serie A, che ha ratificato quanto già si era intuito. La ragione dell’inversione di campo, che sicuramente incontrerà il favore di tifosi e della società di Renzo Rosso, è che il manto erboso del Partenio è stato sottoposto ad ampia ristrutturazione e non c’è stato il tempo di completare i lavori. «La Us Avellino — aveva comunicato il club irpino — nella persona del presidente Walter Taccone, si scusa con i propri tifosi per la mancata realizzazione del manto erboso del Partenio-Lombardi, nei tempi inizialmente previsti, utili alla disputa in casa della prima partita di Coppa Italia». In attesa di completare la campagna trasferimenti con un centrocampista e un attaccante (c’è sempre De Cenco nei pensieri di Werner Seeber, con Grandolfo come alternativa), Luca D’Angelo sta facendo esperimenti, fra cui quello (riuscito) di Laurenti schierato nel ruolo di interno. «Effettivamente solo nelle giovanili ho ricoperto quel ruolo — ha detto il diretto interessato — ma ho cercato di dare il massimo. Il mister in ritiro mi ha provato spesso come terzino, a causa dell’infortunio di Stevanin, io posso dire di essere a completa disposizione. In questa prima uscita abbiamo dimostrato grinta e personalità, col tempo miglioreremo anche gli automatismi nel gioco, d’altronde ci alleniamo insieme da pochi giorni, ma dal punto di vista atletico contro l’Andria abbiamo dimostrato di essere già in grado di tenere il campo per 120 minuti». Nell’Avellino, intanto, tiene banco il «caso» Tavano. L’attaccante casertano viene spinto con decisione verso l’uscita dal presidente Walter Taccone, disposto a collaborare con il Padova. Ma adesso è il club biancoscudato, stanco dei continui tira e molla, a tirarsi indietro. Il tutto mentre il Pisa, dopo il cambio societario, si riaffaccia alla finestra. Ore  – (Giornale di Vicenza) Di nuovo tu? Ma non dovevamo rivederci più? C’è sempre Mimmo Toscano sulla strada di Bassano, una specie di maledizione. C’era lui due anni fa alla guida del Novara in Lega Pro in quel campionato che i piemontesi stavano perdendo e che poi hanno conquistato in Tribunale al fotofinish bruciando i giallorossi. C’era sempre lui un anno fa sulla panchina della Ternana al secondo turno di Tim Cup a piegare i virtussini 2-0 dopo essere stato graziato dalla traversa sull’1-0 al Liberati di Terni. E c’è ancora lui adesso al timone dell’Avellino, secondo rivale del Soccer Team in Coppa Italia come 12 mesi fa. Più che un allenatore avversario una specie di tassa da pagare.

Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Dunque la sfida con l’Avellino si gioca a Bassano come anticipato e adesso è stato ufficializzato anche l’orario: domenica alle 20 al Mercante. Da stamane è attiva la prevendita dei biglietti all’edicola Gioia, a quella del XXV Aprile e al My Sport di via Bellavitis in città, nonchè all’Edicola Zilio a Romano. L’inversione del campo si è resa necessaria poichè ad Avellino ci sono stati ritardi nella messa in posa del nuovo fondo in sintetico di ultima generazione al Partenio e l’impianto non era pronto. Così match trasferito ai piedi del Grappa e comunicato di scuse del club irpino ai propri tifosi irritatissimi. Chi passa stavolta incontrerà a Marassi la Sampdoria a ridosso di Ferragosto. Più in generale è una bella vetrina e un banco di prova arduo per i fanti di D’Angelo che affrontano un oppositore di categoria superiore e pure di quelli quotati poichè i lupi irpini strizzano l’occhio ai playoff. Naturalmente i biancoverdi sono favoritissimi, ma la voglia di complicare la vita a un interlocutore più titolato è insita nel gruppo Virtus che vuole migliorare la performance apprezzata con l’Andria, magari estendendo l’intensità e il piglio gladiatorio sin dal primo minuto e non solo dopo l’intervallo in poi. Per la circostanza rientrerà Proietti mentre i medici contano di rimettere in piedi anche il malconcio Cenetti che per niente al mondo vorrebbe perdersi questo duello. In modo da consentire a D’Angelo di avere assieme a Cavagna uno straccio di rotazioni in mediana in attesa che dal mercato arrivi la mezzala buona per surrogare la partenza di Davì. Detto che oggi sarà presentata la campagna abbonamenti che scatterà dalla prossima settimana, in questi giorni Stevanin sarà operato al crociato del ginocchio per accelerare i tempi di recupero ed averlo pronto indicativamente a febbraio. Il terzino che lo rileverà verrà prelevato nel circuito degli under disponibili e non è semplice trovare un mancino di qualità. Già la pesca di Crialese era stata notevole, con Stevanin formava una coppia di esterni bassi di prima fascia, adesso indovinare l’under di livello è arduo. Quanto all’attaccante per completare il cast delle punte bisognerà attendere. Sfumato De Cenco, gli affari migliori si fanno sempre nella seconda metà di agosto per le punte e quindi si procede nel frattempo con l’omone Maistrello perchè qui sotto sotto mirano a far deflagrare il bigman in tutta la sua potenza. Confidando che scocchi la sua ora.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Finora è stato suo malgrado il «grande assente», il sorriso e l’ottimismo però non mancano ad Alexandre Geijo. L’attaccante spagnolo sceso a Venezia dalla serie B dopo gli 11 gol di Brescia, è fiducioso infatti che l’amichevole odierna a Norcia (ore 17.30) con i dilettanti del Porto d’Ascoli (Eccellenza marchigiana) sarà una delle ultime gare da spettatore dei suoi compagni. «Giorno dopo giorno sto sempre un po’ meglio, gli effetti del lavoro fatto in palestra, tra terapie e bicicletta, si fa sentire e finalmente sto aumentando i carichi – fa il punto l’ex udinese -. Purtroppo ho subito un infortunio strano, il secondo giorno di ritiro a Piancavallo mi sono «lanciato» per tenere in campo un pallone durante una partitella e il piede sinistro mi è rimasto bloccato dietro. Un movimento strano che mi ha creato problemi all’anca, tutta colpa di un muscolo piccolissimo (l’otturatore, ndr) che nemmeno sapevo esistesse». Nel test con la Jesina il primo tentativo di rientro, sfumato nelle fasi di riscaldamento. «In questo momento non ha senso forzare correndo il rischio di stare peggio. La prossima settimana farò una risonanza e conto di aggregarmi ai compagni. Non vedo l’ora anche perché il gruppo è eccezionale, e ciò mi fa ben sperare perché senza la compattezza il talento dei singoli non basta per vincere i campionati».
Certezze che il «puntero» nato a Ginevra ha maturato nella sua carriera internazionale. «Ho vinto due campionati con Malaga e Granada conquistando il salto nella Liga, poi col Watford nella Championship inglese la promozione nella Premier l’ho vista sfumare in finale a Wembley contro il Crystal Palace. Sono venuto a Venezia per tornare a vincere, mister Inzaghi ha la stessa fame di quando segnava a raffica. Sta solo a noi seguirlo per volare in alto». Domani a Roma (ore 13) il Consiglio federale avrà al primo punto all’ordine del giorno «vacanze di organico nei campionati professionistici 2016/17»: nel pomeriggio l’ufficializzazione dei 12 ripescaggi in Lega Pro e la composizione dei tre gironi da 20 squadre, mentre sarà in discussione anche la proposta di varare un campionato nazionale sperimentale Under 16 Lega Pro. Confermata per giovedì 11 (ore 18) la pubblicazione dei calendari al Teatro Regio di Parma.

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il Venezia scalda i motori per la penultima amichevole del ritiro prestagionale: oggi gli arancioneroverdi scendono in campo a Norcia contro il Porto d’Ascoli, squadra di Eccellenza, per la quinta partita di preparazione al campionato. Fischio d’inizio anticipato di mezz’ora (ore 17,30) rispetto al programma iniziale, mentre l’amichevole di chiusura del ritiro è fissata per sabato 6 agosto contro la Fermana (stadio Recchioni, Fermo, ore 20,30). E dopo l’amichevole a reti bianche di domenica con la Sambenedettese, l’attacco arancioneroverde spera di tornare al gol. Ci spera anche Davide Marsura, che una settimana fa a Jesi ha siglato il rigore vincente sulla Jesina. «Ci aspettano le ultime due amichevoli — dice — nelle quali cercheremo di mettere in pratica ancora di più ciò che stiamo provando in allenamento, confidando di stare sempre meglio per quanto riguarda la condizione fisica». Dopo le abbuffate di gol delle prime due uscite, il Venezia è apparso un po’ imballato nelle successive amichevoli, ma si tratta di una condizione fisiologica in questa fase di preparazione. «Abbiamo caricato molto, soprattutto nel ritiro di Piancavallo. Ora stiamo lavorando sull’intensità e ci stiamo concentrando sugli aspetti tattici e sulla qualità del gioco», conferma l’attaccante ventiduenne di Valdobbiadene che sta sfruttando ogni occasione per mettersi in luce. In tema di assenze mancherà ancora Geijo, che però dovrebbe rientrare presto in gruppo e riprendere ad allenarsi con la squadra, dopo il problema a un muscolo dell’anca che lo ha fermato negli ultimi quindici giorni. Lavoro differenziato anche per Virdis e Ferrari. «Davanti siamo molto forti, ci sono tanti giocatori di qualità e questo aumenta per noi le probabilità di vincere — sottolinea Marsura che, quando hanno dato forfait contemporaneamente Geijo, Ferrari e Virdis, ha dovuto adattarsi nel ruolo di centravanti — non è il mio ruolo, ma per caratteristiche fisiche probabilmente sono quello che si può adattare meglio a ricoprire anche questa posizione. Ho cercato di adeguarmi e di fare il meglio possibile». Da esterno, però, gli riesce tutto più facile e le indicazioni di mister Pippo Inzaghi non fanno che agevolare il lavoro, il suo e quello di tutti gli attaccanti. «Ci troviamo molto bene con il 4-3-3 e con il modo di interpretarlo del mister. Ci lascia molta libertà, soprattutto a noi esterni, che possiamo spaziare sentendoci liberi di entrare o di rimanere larghi. Poi è ovvio che è lui a dirci quali sono le giocate migliori per noi e per la squadra. Sono tutte ottime idee e per questo ci stiamo trovando benissimo». Lunedì sera, intanto, nella sede del Venezia Fc si è tenuto l’incontro con le venti società gemellate al club: il programma illustrato dal responsabile del settore giovanile Mattia Collauto prevede la riproposizione dei «training concept» e di alcuni «day» con personaggi illustri del mondo del calcio. Domani intanto si attende dalla Lega Pro l’ufficializzazione dei ripescaggi per arrivare al format previsto di 60 squadre nei tre gironi e, contestualmente, la composizione dei raggruppamenti che potrebbero configurare la presenza delle due corazzate Venezia e Parma nello stesso girone. Infine l’ex attaccante arancioneroverde Paolo Carbonaro ha trovato l’accordo per accasarsi alla Vibonese anche se l’annuncio sarà dato solo dopo che arriverà la comunicazione ufficiale del ripescaggio del club in Lega Pro.

Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) Il Venezia disputa oggi il quinto test amichevole. La partita contro il Porto d’Ascoli (Eccellenza) si gioca a Norcia alle 17.30, anticipata di mezzora rispetto ai programmi iniziali. Inzaghi dovrà fare ancora a meno di Geijo e Stulac infortunati, mentre potrebbe riproporre Virdis in attacco e in recupero dai problemi muscolari degli ultimi giorni. Ieri doppia seduta di allenamento, oggi solo al mattino e senza eccessivi carichi di lavoro vista l’amichevole pomeridiana. Lunedì sera, intanto, il responsabile del settore giovanile Collauto ha incontrato i dirigenti delle venti società gemellate al club arancioneroverde. All’incontro hanno partecipato anche il responsabile scouting del Venezia, Fabiano Speggiorin, il referente tecnico per le società gemellate Marco Cancellada, e Marco Funes coordinatore della Venezia Soccer Academy.

Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Mancava solo l’ufficialità per l’arrivo in biancorosso di Fabio Ayres Fabinho dal Perugia, comunicazione che è arrivata ieri dal Vicenza con una nota sul sito ufficiale. L’attaccante brasiliano arriva a titolo definitivo e rappresenterà l’esterno offensivo che, complice anche l’assenza di Giacomelli per infortunio, porterà fantasia e capacità offensiva nella manovra d’attacco del Vicenza. Fabinho è un giocatore che può giocare su entrambe le fasce d’attacco, anche se riesce a dare il meglio si se stesso quando attacca a destra e rientra al centro per calciare con il suo piede preferito, il sinistro. Un rinforzo che nell’idea del ds Antonio Tesoro e del tecnico Franco Lerda, rinforzerà un reparto che deve ritrovare al più presto il miglior Galano e risolvere la questione legata alla permanenza di Filip Raicevic . Al momento non si registrano novità di rilievo nella trattativa per l’adeguamento del contratto del bomber montenegrino, la cui posizione rimane in bilico in un mercato che porterà ancora parecchi cambiamenti in casa biancorossa. «Siamo corti anche nel ruolo del portiere», aveva spiegato qualche giorno fa l’allenatore del Vicenza, che si trovava con Benussi malconcio dopo la forte contusione all’arcata sopraccigliare destra riportata nell’amichevole giocata a Pergine contro il Carpi, Vigorito ancora ai box dopo l’operazione alla spalla e con Dall’Amico che non ha ancora ottenuto l’idoneità sportiva. Proprio la vicenda dell’ex portiere dell’Arzichiampo è forse la pagina più triste di questo avvio di stagione e che la situazione sia delicata l’ha confermato Benussi al termine della partita di sabato contro il Cittadella. «A nome di tutti i miei compagni — ha detto — voglio far sentire la nostra vicinanza ad Alex in un momento per lui difficile. Ci auguriamo che possa risolvere i suoi problemi e tornare presto ad allenarsi e giocare insieme a noi». Parole che testimoniano come, purtroppo, il problema non sia di poco conto, con il giovanissimo Filippo Dani che in questo momento è chiamato a fare il secondo. In casa biancorossa sono giorni importanti anche per Thomas Manfredini , che ha giocato l’ultima partita con la maglia del Vicenza lo scorso 30 gennaio a Como, uscendo dal campo per la rottura del tendine d’Achille destro. Da allora l’ex atalantino ha lavorato per recuperare ma dopo sei mesi non è ancora pronto per l’attività agonistica. Probabile che si vada verso la rescissione del contratto. Manfredini potrebbe liberare il posto ad un difensore di esperienza e personalità, di cui la rinnovata difesa ha estremamente bisogno. Tra quelli che potrebbero lasciare Vicenza ci sono anche gli attaccanti Piergiuseppe Maritato e Nicola Pozzi . Sull’ex centravanti del Sudtirol e della Lucchese c’è il Lumezzane, mentre su Pozzi c’è il Padova che sta valutando l’opportunità di prendere in prestito l’ex centravanti di Empoli, Sampdoria e Chievo. Intanto questa sera al Menti secondo test consecutivo casalingo per la squadra di Lerda, che alle 20,30 affronterà il Pescara per il trofeo dedicato alla memoria dell’indimenticato Piermario Morosini.

Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Un occhio al mercato, l’altro al campo. Il Vicenza che si avvicina a grandi passi verso il debutto ufficiale in Coppa Italia (domenica al Menti arriverà la Casertana, fischio d’inizio alle 18.30) ieri pomeriggio ha ripreso la preparazione ad Isola Vicentina.Presenti anche i due nuovi acquisti, il difensore argentino Fontanini e l’attaccante esterno brasiliano Fabinho, e si registra il ritorno tra i disponibili anche di altri due nuovi acquisti, il terzino Pucino e il centrocampista Rizzo. Possibile, allora, che Franco Lerda nell’amichevole di stasera con il Pescara decida di “testare” qualche volto nuovo per avere poi maggiori indicazioni utili ad iniziare a ragionare sulla formazione da schierare domenica. Non ci saranno problemi per la disponibilità di D’Elia e Bianchi, usciti solo a scopo precauzionale con il Cittadella, mentre Vita dovrebbe riaggregarsi al gruppo a partire dalla prossima settimana. Per quanto riguarda il mercato, se l’arrivo di Fabinho pare avere completato la rosa dei trequartisti (con Galano, Vita, Siega, Orlando, in attesa di Giacomelli), resta l’esigenza di rimpolpare il centrocampo e di individuare un altro centrale difensivo di categoria da affiancare ad Adejo e Fontanini. In attacco, come noto, tutto ruota attorno alla conferma o meno di Raicevic, con le parti che stanno cercando l’intesa per l’adeguamento del contratto, con Di Piazza e Cernigoi che potranno comunque tornare utili. Nella giornata di ieri da Padova era rimbalzata anche la voce di un possibile interessamento dei biancoscudati per Nicola Pozzi, smentita però dal ds patavino Giorgio Zamuner.

Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) Mio figlio nascerà tra qualche settimana. Un giorno mi chiederà: «Papà, ma chi era Piermario Morosini?». A questo servono i “memorial” e le targhe commemorative affisse su vie, piazze ed edifici: a tramandare il ricordo di una persona, mantenerne una traccia che il tempo non possa cancellare, pungolando la curiosità di chi leggerà o sentirà quel nome per la prima volta. È stato così per Romeo Menti, che ogni tifoso biancorosso fin da bambino ha imparato a conoscere, pur essendo nato molti anni dopo il tragico schianto di Superga: «Papà, ma perché il nostro stadio si chiama così? Chi era questo Romeo?». È così, da oltre vent’anni, per Alfonso Santagiuliana, che rivive nell’estate biancorossa: «Papà, ma perché a questo giocatore dedicano una partita ogni anno, durante le vacanze?». E allora voglio sperare che, oltre al centro tecnico di Isola (il cui futuro al momento è incerto), all’associazione onlus impegnata a diffondere nel suo nome l’utilizzo dei defibrillatori, e al torneo giovanile di primavera, il Trofeo Piermario Morosini che debutterà stasera al Menti possa diventare una nuova tradizione destinata a consolidarsi nel nome del “Moro”, aiutando i tifosi biancorossi di domani a conoscerlo e ricordarlo.UNA GIOVANE PROMESSA. Quando arrivò per la prima volta a Vicenza, nel luglio 2007, Morosini aveva appena compiuto 21 anni. Cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, dopo gli esordi in serie A nel 2005 con l’Udinese aveva cominciato a farsi le ossa nel campionato di serie B 2006/07, giocando in prestito al Bologna. Se ne diceva un gran bene, tanto è vero che era già stato convocato nell’Under 21, ma non aveva ancora mai disputato una stagione intera da titolare. Fu Angelo Gregucci a dargli fiducia: Mario la ripagò diventando un perno fondamentale del centrocampo per due stagioni consecutive (66 presenze e 1 gol), meritandosi un posto fisso anche nel gruppo dell’Under 21 che con il ct Pierluigi Casiraghi conquistò il terzo posto agli Europei di Svezia nel 2009.Rientrato all’Udinese, non trovò spazio e venne girato nuovamente in prestito prima alla Reggina, poi al Padova, dove però non mise radici. Era a Vicenza che Mario voleva tornare, e ci riuscì nel gennaio 2011, vivendo altri sei mesi da protagonista. Dopo il nuovo ritorno alla “casa madre” friulana, il prestito successivo portò Morosini a Livorno per il campionato 2011/12: non giocò molto in quella stagione, ma era in campo il 14 aprile 2012 a Pescara, quando dopo mezz’ora un’aritmia cardiaca pose fine alla sua giovanissima vita; il processo per stabilire eventuali responsabilità penali nella carenza dei soccorsi prestati dai medici, in particolare per il mancato utilizzo dei defibrillatori pur presenti, è tutt’ora in corso.UN RAGAZZO D’ORO. Questo è stato il “Moro” giocatore. Ma forse ancor più importante è ricordare Mario come persona. Un ragazzo corretto, mite ed educato, che salutava sempre tutti con un sorriso gentile, nonostante la vita gli avesse fatto affrontare prove tremende fin dall’adolescenza: rimasto orfano di entrambi i genitori a soli 17 anni, Morosini si ritrovò ad essere il riferimento per i due fratelli, Francesco e Maria Carla, entrambi disabili; purtroppo Francesco si suicidò nel 2004. Una serie di tragedie che avrebbero annientato chiunque, ma non lui: sostenuto dall’amore degli zii, Mario è rimasto un ragazzo equilibrato e disponibile, aperto alla vita, trovando nel calcio il modo migliore per esprimersi e realizzarsi. «Lassù c’è qualcuno che mi ama», diceva spesso. Quaggiù, stasera alle 20.30, nella sua Vicenza, ci saranno tanti tifosi che applaudiranno e gli dedicheranno un pensiero pieno d’affetto e di malinconia. Un tributo sincero che si ripeterà in tutte le edizioni future di questo “memorial”, dedicato ad un calciatore che è nel cuore di tutti noi. «Papà, ma chi era Piermario Morosini?», mi chiederà mio figlio tra qualche anno, quando percorreremo mano nella mano via Giulio Savoini per avvicinarci al Romeo Menti e guardare insieme questa partita. Gli risponderò: «Un bravo calciatore e un bravissimo ragazzo, che ci ha insegnato a non abbatterci di fronte alle difficoltà, anche alle più grandi. Ho avuto il privilegio di conoscerlo, e gli sarò sempre affezionato».

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Una discreta partita con un buon pareggio tra Calvi Noale e Vigontina San Paolo. Prove di Serie D nella prima amichevole stagionale. Due le squadre, medesimi gli obiettivi, una salvezza tranquilla, ma si sa, per ora il calcio d’agosto può solo far vedere a quanto girano le gambe dopo nemmeno quindici giorni di preparazione. Possibilità così, per entrambi gli allenatori, Soncin da una parte e Italiano dall’altra, di far ruotare tutti gli effettivi schierando una squadra diversa per tempo, salvo poi i padovani dover fare a meno di Dan Thomassen. Passata la prima fase di studio, la Vigontina comincia a scaldare le sue bocche da fuoco con un paio di tiri da fuori imprecisi. Al 15’ vantaggio dei padovani dopo un rinvio maldestro della difesa noalese, preda di Masiero che non fallisce. Al 34’ Boccato ha sul sinistro la palla del raddoppio ma sbaglia la mira. Al 36’ il pareggio noalese con Gusella che trova solo a centro area Coraini, controllo e gol. Quasi allo scadere Scala sulla destra alza da ottima posizione. Buoni i ritmi anche nel secondo parziale, con la Vigontina che si dimostra comunque più vivace e la Calvi che forse paga i carichi di lavoro. All’11’ Sferruzza è impreciso dal limite e al 13’ N’Naji alza troppo il diagonale. Cresce il Noale e al 28’ è bella la spizzata di Bonaventura per l’inserimento di Barichello, ma la conclusione è debole tra le braccia di Vanzato. Al 32’ e al 38’ Barichello cerca per due volte Sferruzza sul secondo palo.

Ore 11.30 – (Gazzettino) Mentre la Primavera di Giulio Giacomin sta allenandosi in altura nel ritiro di Lavarone (oggi alle 16,30 giocherà in amichevole con il Campodarsego), il Tombolato è tornato ad essere la sede privilegiata della preparazione per la squadra di Roberto Venturato. Dopo il duro lavoro e le cinque amichevoli tra cui il successo a Vicenza sabato scorso contro una pari categoria nel 21° Trofeo Santagiuliana, ieri è iniziata la seconda fase della preparazione. Domenica, alle 20, il Cittadella affronterà la Cremonese al Tombolato per l’accesso al terzo turno di Tim Cup (avversario l’Atalanta), mentre stasera sarà reso noto il calendario della serie B. Finora quanto programmato è stato realizzato regolarmente con indicazioni alquanto lusinghiere sulle potenzialità del nuovo gruppo, dove i nuovi giocatori si sono inseriti molto bene nell’intelaiatura solida che ha vinto lo scorso campionato di Lega Pro. Il tecnico Venturato ha a disposizione una rosa ben coperta in ogni ruolo e con diversi giocatori duttili a coprire ruoli diversi. Fra questi c’è Carlo Pelagatti, difensore aretino arrivato dal Catania, che sabato sera a Vicenza ha giocato nel primo tempo terzino destro e centrale nella ripresa. «Sono cresciuto come terzino destro – spiega – ma le ultime stagioni le ho disputate prevalentemente come difensore centrale. Personalmente non ho preferenze e mi so adattare alle esigenze della squadra». I compiti comunque sono alquanto diversi, come sottolinea Pelagatti: «Giocando in fascia c’è la possibilità di spingere di più in fase offensiva, mentre come centrale ci vuole più attenzione in copertura perchè se sbagli l’avversario si trova davanti al portiere». «Faccio dell’esplosività la mia arma migliore – continua – sia cercando di anticipare l’avversario in velocità, sia nella fase aerea, nonostante non sia di statura molto alto». Per la prossima partita con la Cremonese, precisa: «In questi giorni gli allenamenti saranno più leggeri e mirati. A Lavarone abbiamo lavorato tanto e bene. Vogliamo riuscire al meglio sia in Coppa che in campionato. Le partite di Tim Cup saranno utili anche per entrare in condizione a fine agosto per il campionato. Le gare ufficiali sono altra cosa rispetto alle amichevoli, anche se tutte sono importanti, in particolare per l’allenatore che ha modo di verificare il percorso che stiamo facendo». Nella seconda quindicina di agosto, non essendoci partite di Tim Cup, sono state inserite due amichevoli il 17 (ore 17) a Campodarsego e il 20 (ore 17,30) con il Giorgione a Castelfranco Veneto, mentre la serie B prenderà il via sabato 27 agosto. Ieri si sono allenati regolarmente anche Scaglia e Salvi, dopo i controlli di routine per precedenti indolenzimenti muscolari, mentre ha svolto lavoro differenziato Benedetti, che non ha completamente smaltito l’affaticamento agli abduttori della coscia sinistra.

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Celo. Manca. A dispetto dei suoi 25 anni, Andrea Schenetti potrebbe rispondere così, alla maniera degli ultratrentenni che hanno immolato i propri pomeriggi alle figurine Panini. Ala? Celo. Mezzala? Celo, «ormai lo ritengo il mio ruolo». Trequartista? Celo, «all’occorrenza». Regista davanti alla difesa? Manca. «Ma in quella posizione c’è già Iori», sorride l’eclettico centrocampista cresciuto nelle giovanili del Milan che, ieri pomeriggio, ha ripreso la preparazione al Tombolato agli ordini di Roberto Venturato, dopo i due giorni di pausa successivi al ritiro di Lavarone. Con lui il gruppo quasi al completo: sono rientrati Scaglia e Salvi, non Benedetti, che continua nel lavoro differenziato per un problema ai muscoli adduttori della coscia sinistra. In queste due stagioni al Cittadella lei non si è fatto mancare nulla. In ultimo, sabato scorso nell’amichevole di Vicenza, l’abbiamo vista come trequartista. Studia da… Chiaretti? «Quel ruolo è suo, Lucas ha dimostrato di essere uno che sa fare la differenza. Però credo di poterlo ricoprire anch’io, come ho fatto alcune volte già nella scorsa stagione, sempre a gara in corso. È un’alternativa in più che abbiamo provato, anche perché dobbiamo tener conto di quanto il campionato di Serie B sia lungo: avere più opzioni si rivelerà utile». Intanto, in attesa dei calendari della prossima stagione, che saranno presentati stasera alle 19 al Teatro Bonci di Cesena, con la prima giornata fissata per il fine settimana del 27 agosto, un antipasto del clima agonistico lo avrete domenica in Coppa Italia, con la Cremonese al Tombolato. Proprio contro i grigiorossi giocaste l’ultima gara casalinga della scorsa stagione e lei andò pure in gol. Ripartiamo da lì? «Sarà un bel test. Già nella scorsa stagione la Cremonese era una squadra ben attrezzata, e su quella base ha inserito elementi di valore come Porcari e Stanco, attaccante che qui a Cittadella conosciamo bene, e che è vicino a firmare. Gente di categoria superiore, che permetterà loro di disputare una stagione importante. Ma noi non vogliamo steccare la prima davanti al nostro pubblico». Le amichevoli disputate fanno ben sperare. «Abbiamo lavorato tanto, a Lavarone, svolgendo carichi che ci saranno utili nel corso dell’anno. Le amichevoli sono state positive, anche se ancora ci manca la brillantezza che contiamo di raggiungere per l’inizio del campionato». Dei nuovi che dice? «Che si sono inseriti subito. Li conoscevo quasi tutti, alcuni per averli affrontati in campo, altri per averci giocato assieme, come Martin, ai tempi del Sudtirol. Proprio lui ha già fatto vedere quanto vale confezionando l’assist per il gol di Strizzolo che ha sbloccato la gara di Vicenza, sabato sera. È uno che in fascia sa spingere». Intanto, oggi è in programma la prima uscita del Citta Primavera: alle 16.30 se la vedrà con il Campodarsego al campo di Bertoldi di Lavarone, sede del ritiro dei ragazzi di Giulio Giacomin. Da lunedì, al Tombolato, hanno invece ripreso ad allenarsi Under 17 e 16 granata, agli ordini dei tecnici Stefano Romanin e Denis Gazzetta.

Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) Novità in vista a Cittadella per la prima ufficiale di Coppa Italia, ennesimo incrocio con la Cremonese. Avversaria, questa, foriera di grandi ricordi, compresa la memorabile promozione in B del 2008. Roberto Venturato, ex di turno, perderà Amedeo Benedetti per squalifica e schiererà Marco Martin. Buone notizie, invece, per Scaglia e Salvi, rientrati in gruppo dopo la visita di controllo effettuata ieri mattina. Si gioca domenica alle 20 al Tombolato, mentre oggi a Cesena si conosceranno i calendari della prossima stagione. Il campionato inizierà con l’open day venerdì 26 agosto e terminerà venerdì 19 maggio 2017. Sei i turni infrasettimanali con la pausa invernale a gennaio. Saranno rese note le cinque onlus vincitrici del bando di B Solidale, la piattaforma sociale della Lega B con la quale si sostengono, sui campi e con i partner, cinque onlus in altrettanti settori.

Ore 10.20 – Qui Guizza: in corso l’allenamento mattutino. Seduta prettamente dedicata al lavoro atletico.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Veniamo ai movimenti in uscita: Giandonato può andare a Livorno? «È una possibilità, ma c’è anche il Siena che sembra interessato a lui. So che nel fine settimana i toscani hanno chiamato il suo agente (che per la cronaca è Marco Sommella, lo stesso di Tavano, ndr) il quale ha risposto che il giocatore accetterebbe la destinazione. C’è un po’ di differenza economica, ma se serve il Padova può anche dare una mano». E gli altri? «Ilari potrebbe diventare un obiettivo del Pordenone, qualora riuscissero a liberare un posto in rosa tra gli “over”. Per Dionisi vediamo se si potrà muovere qualcosa, magari anche negli ultimi giorni di mercato a fine mese. Veniamo, infine, al campo. Si riparte dopo la brutta eliminazione dalla Tim Cup. C’è qualcosa che la sconfitta col Seregno vi ha insegnato? «La partita è andata come ci aspettavamo, ma non riuscendo a sbloccarla, sfruttando il nostro nervosismo il Seregno è riuscito a portarci fino ai rigori. Siamo qui a commentare l’eliminazione dalla Coppa per mano di una squadra di Serie D, ed è normale che la società non possa essere contenta. Ma alcuni aspetti positivi ci sono: la squadra segue le indicazioni del mister, e s’è vista anche qualche bella cosa sotto il profilo del gioco».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E questo perché? «Perchè quanto è successo negli ultimi giorni mi ha fatto un po’ pensare se le motivazioni con cui arriverebbe a Padova siano effettivamente alte: si è preso tanto tempo, senza peraltro arrivare ancora ad una decisione, e questo mi fa pensare che forse non sia del tutto motivato, o che sia motivato ma solo alle sue condizioni economiche». Quindi, traducendo, è il Padova a dettare le condizioni? «Non voglio che siano i soldi a convincerlo a venire qui. O non solo: avendo un ingaggio in essere con l’Avellino, Tavano cerca di rinunciare a meno soldi possibili rispetto a quelli che percepirebbe rimanendo lì, è normale. Ma se lui mi dice che viene a Padova per rimettersi in discussione, poi non può tirare fuori il problema economico». Quindi, lei come si muoverà? «Ho aperto qualche altra pista, per capire un po’ se posso arrivare ad un altro profilo, stante il fatto che stiamo comunque parlando di giocatori con un ingaggio abbastanza elevato. Ora mi prendo il mio tempo e valuto bene se non sia il caso di cambiare strada». Può essere Umberto Eusepi, attaccante del Pisa, uno di questi? «È uno dei papabili, in passato avevo valutato anche Lanzafame, che però ha richieste economiche ampiamente fuori dalla nostra portata. Pozzi non ci interessa, mentre Sforzini non credo sia una possibilità per questioni puramente tattiche: abbiamo bisogno di un attaccante con caratteristiche diverse».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il sogno estivo del marcato biancoscudato, per ora, rimane tale. Francesco Tavano, l’attaccante inseguito da Giorgio Zamuner per completare con il “colpo” ad effetto la rosa a disposizione di Oscar Brevi, per il momento non arriverà. Non è detto che non possa ancora accadere, ma gli ultimi giorni di tentennamenti, dopo che la settimana scorsa la trattativa sembrava vicina alla fumata bianca, hanno cambiato le carte in tavola. «La trattativa non è definitivamente chiusa, perché da parte loro c’è stata una nuova, piccola apertura», spiega il direttore generale biancoscudato. «Ma adesso sono io che rallento un po’ la corsa. Ho sentito il suo agente stamattina (ieri, ndr) dopo che per qualche giorno non si erano fatti vivi: io mi ero avvicinato alle loro richieste, ma nel weekend ho avuto la sensazione che non fossero più interessati». Quindi cosa è cambiato, adesso? «Probabilmente adesso è l’Avellino che fa una certa pressione affinchè Tavano scelga in fretta cosa fare, visto che è passata una settimana e non c’è ancora nessuna sostanziale novità. Ma ora, sono io che temporeggio».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo la cocente delusione dell’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dei dilettanti del Seregno, ieri pomeriggio il Padova è tornato ad allenarsi alla Guizza agli ordini di mister Brevi: tutti a rapporto al centro del campo, prima dell’inizio della seduta, ad ascoltare le parole del tecnico, che sicuramente avranno mischiato alla delusione per l’amaro epilogo di domenica la voglia di ripartire. La squadra oggi svolgerà un’intensa doppia seduta, ritrovandosi alle 10 per l’allenamento del mattino e replicando, dopo pranzo, con un’altra seduta alle 17. E nel weekend, visto che la sconfitta coi lombardi ha estromesso i biancoscudati dalla Tim Cup, torneranno di moda le amichevoli. Sabato alle 17, infatti, allo stadio Euganeo arriverà l’Altovicentino, anch’esso eliminato dalla Coppa dal Lecce. E il Padova troverà di fronte a sé non solo elementi usciti dal proprio settore giovanile, come il regista Caporali, ma anche l’ex allenatore dell’Este Andrea Pagan, che oggi guida proprio la squadra che fu la principale antagonista dei biancoscudati di Carmine Parlato in Serie D, e pure l’attaccante Sebastiano Aperi, che di quel team faceva parte. A proposito di tifosi, infine, dopo l’avvio positivo della campagna abbonamenti, che nel primo giorno di prelazioni, lunedì, aveva già fato registrare 205 tessere staccate in sole cinque ore, anche ieri le vendite si sono attestate su buoni livelli: alla chiusura, ieri sera, gli abbonamenti staccati hanno raggiunto infatti quota 335 tessere. In attesa che domani, a Firenze, la prossima stagione entri nel vivo con la formazione dei gironi per il prossimo campionato.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Fra i possibili obiettivi è spuntato anche il nome di Davide Lanzafame , in uscita da Novara. Ma il giocatore, che gradisce la destinazione, chiede troppo e per il momento la pista è stata abbandonata. Stessa situazione per Umberto Eusepi , che piace moltissimo ma che ha un ingaggio molto elevato. Per Francesco Stanco il Modena chiede un indennizzo e alla fine potrebbe anche rimanere a Cremona. In uscita ci sono diversi giocatori. Per Manuel Giandonato è confermato l’interessamento del Livorno, ma ieri alla lista di pretendenti si è aggiunta pure il Siena, con cui i contatti si sono intensificati. Per ora non c’è accordo sulla componente economica, ma la sensazione è che stavolta una delle due piste si concretizzerà. Non ci sono offerte per Dionisi , Turea è andato alla Triestina, mentre per Ilari ci sono due possibili destinazioni: una è la Feralpisalò e l’altra è il Pordenone, che ieri ha praticamente ceduto Valente al Siracusa e che presto potrebbe liberare un altro posto con la cessione di Francesco Finocchio , sempre in ballo a Pistoia. In entrata sono in arrivo i giovani Gaiola (Inter), che già si allena con i nuovi compagni e Monteleone (Palermo), già nel giro delle Nazionali giovanili.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Telenovela finita? Nossignori. Perché Francesco Tavano al Padova, dopo la brusca frenata (che pareva definitiva) del giorno precedente, non è un capitolo chiuso. Ieri mattina l’agente dell’attaccante casertano, Marco Sommella, allarmato dalle notizie in arrivo dalla città del Santo, ha contattato nuovamente il dg biancoscudato Giorgio Zamuner. Tavano, in tutta evidenza, gioca su due tavoli e pare lapalissiano che la sua prima scelta sia il Pisa. Solo che nel capoluogo toscano il caos è totale, dopo le dimissioni di Rino Gattuso (che aveva chiesto proprio Tavano), il suo possibile ritorno (per ora smentito) e la necessità di cedere Eusepi (e altri due esuberi) prima di poter acquistare. Chiaro che il Padova si sia spazientito e non stupisce nemmeno ascoltare direttamente dalla voce di Giorgio Zamuner che adesso è il club di viale Rocco a tirarsi indietro. «A questo punto sono io che non voglio procedere — spiega il dg — perché non può essere solo la motivazione economica a portare un giocatore a scegliere la nostra squadra. Mi prendo qualche giorno di riflessione, poi vedremo. È chiaro che non posso far finta che le cose non siano cambiate troppe volte negli ultimi giorni. Adesso sono io che devo valutare diverse cose. E magari abbiamo anche noi un coniglio dal cilindro…».




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