Dentro o fuori. Suona come un ultimatum quello rivolto dal Padova a Tavano, con i biancoscudati che si attendono una risposta definitiva a strettissimo giro di posta, anche se i continui slittamenti fanno pensare che l’attaccante non sia ancora del tutto convinto di approdare all’ombra del Santo. Il nodo da superare non è con l’Avellino, pronto a fare partire il giocatore, ma con il bomber e con il suo agente Sommella che hanno posto un ulteriore paletto nella trattativa: in caso di promozione in serie B, rinnovo automatico del contratto per un’altra stagione a una cifra considerata fuori portata dal club di viale Nereo Rocco. Della serie, il Padova è pronto ad assecondare la richiesta di prolungare il contratto se approda in cadetteria, ma la somma richiesta da Tavano è eccessiva. E i biancoscudati sono irremovibili nella loro posizione, pertanto se il giocatore accetterà le condizioni si arriverà alla fumata bianca, al contrario si virerà su altri obiettivi per rinforzare il reparto avanzato.
«Io ho fatto i passaggi che dovevo fare – spiega Giorgio Zamuner – Siamo arrivati più o meno a un accordo, ma ogni volta salta fuori qualcosa di nuovo. Più di questo non posso fare e non posso più aspettare. È vero che fino al 28 agosto non giochiamo partite ufficiali, però ho bisogno di giocatori motivati. E se uno viene per i soldi, non faccio il bene della squadra». Quella dell’entourage del giocatore potrebbe essere una strategia finalizzata a prendere tempo, nel senso che sulle tracce di Tavano c’è anche il Pisa. Soluzione gradita al bomber, a prescindere dalle dimissioni di Gattuso, dato che la sua volontà è quella di avvicinarsi a Firenze dove abita. Passando al fronte delle uscite, oggi dovrebbe arrivare l’ufficialità del trasferimento di Turea alla Triestina con la formula del prestito. Il giocatore, classe 1997, desidera andare a giocare dopo avere vissuto l’anno scorso una stagione in panchina e in terra giuliana avrebbe la possibilità di ritagliarsi un buono spazio dato che nel campionato di serie D devono essere schierati in campo per regolamento quattro giovani.
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)