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Ore 21.10 – (Il Piccolo) Sarà un lancio della campagna abbonamenti in grande stile quello della Triestina, abbinato anche alla presentazione della maglia e del merchandising ufficiale. La kermesse è in programma mercoledì prossimo 3 agosto: l’appuntamento per i tifosi è dalle ore 18 in poi presso la Tribuna Pasinati dello stadio Rocco per festeggiare il via alla campagna abbonamenti per il prossimo campionato di serie D e anche per la presentazione ufficiale della maglia della prossima stagione. Per i tifosi ci sarà la possibilità di sottoscrivere fin da subito le prime tessere (e chissà, magari ci sarà pure una piccola cerimonia per l’abbonamento numero 1) e acquistare la nuova maglia o altri prodotti del merchandising (con sconti proprio per gli abbonati). La Triestina offrirà anche ai sostenitori che verranno alla presentazione un piccolo rinfresco, pare una pastasciutta rossoalabardata, nello spazio retrostante la Tribuna Pasinati. Per i tifosi sarà anche l’occasione di incontrare alcuni giocatori della prima squadra e i componenti dello staff tecnico che parteciperanno all’iniziativa. Poi gli abbonamenti potranno essere sottoscritti, oltre che in sede della Triestina, anche al Centro di coordinamento dei Triestina Club in via dei Macelli e alla Libreria Luglio presso la Galleria Rossoni in Corso Italia. AMICHEVOLE Intanto oggi si chiude il ritiro di Pieve di Cadore e stasera è in programma il secondo test stagionale per la Triestina: la squadra di Andreucci infatti, sulla strada di ritorno dal ritiro, si fermerà a Treviso dove stasera alle ore 20.30 affronterà allo stadio Tenni la squadra locale. Una sfida che evoca antiche rivalità quella con il Treviso, ma che oggi, al di là del carattere amichevole della partita odierna, è decisamente ridimensionata visto che non solo la Triestina è in serie D, ma il Treviso naviga addirittura in Eccellenza. Sarà comunque un’ottima occasione per mister Antonio Andreucci per testare alcune soluzioni, verificare il lavoro svolto in allenamento e proseguire nel cammino di crescita della squadra. PUNTI Tutto rimandato alla prossima settimana invece per quanto riguarda l’attesa decisione sui punti di penalizzazione. Ieri la sezione disciplinare del Tribunale nazionale federale della Figc ha emesso un comunicato, ma fra le tante decisioni (tra le quali 1 punto di penalizzazione all’Ufm e un deferimento per il presidente monfalconese Brugnolo) non c’era quella riguardante la Triestina, che evidentemente non è ancora stata discussa e sarà oggetto di un altro comunicato, che uscirà probabilmente martedì o mercoledì della prossima settimana. In casa alabardata comunque c’è molto ottimismo: si spera addirittura in un azzeramento o, mal che vada, in un solo punto di penalizzazione rispetto ai 3 previsti.
Ore 20.50 – (Alto Adige) “Ieri abbiamo fatto una cosa per noi inedita, presentando ai giocatori il vertice della società. Questo significa che vogliamo stare attenti ad ogni particolare, il giusto presupposto che ci aiuterà a far bene durante la stagione”. Il settimo anno di presidenza di Baumngartner si preannuncia ricco di potenzialità. Percorso in cui il massimo dirigente biancorosso è tornato a calarsi con rinnovato entusiasmo. “Vogliamo migliorare ancora sotto ogni aspetto, compresi anche quelli organizzativi e infrastrutturali. Siamo idealmente un cantiere sempre in attività dove si cresce sempre, anno dopo anno. Il successo sportivo non è programmabile ma, invece, lo è tutto quello che accade attorno ad esso. Se miglioreremo le nostre perfomance, arriveranno anche i risultati ed al momento giusto. Qual è l’aria nuova dell’Alto Adige. Quella che promana dal miglioramento negli ambienti relazionali, a tutti i livelli, dal rapporto con i tifosi a quello con i media”. Hans Krapf promana una visibile soddisfazione. Nella scorsa stagione era stato proprio il vicepresidente ed azionista di maggioranza a lanciare il “grido di dolore”, osservando una compagine senza “attaccamento alla maglia”. Per Krapf quest’anno la musica sarà diversa. “Vedo una società ed una squadra già unita, questo vuol dire che stiamo diventando davvero una vera famiglia. L’Alto Adige si presenta con uno staff tecnico preparato e con giocatori seri. Ieri ho letto nei loro occhi una luce intensa, brillante, questo vuol dire che hanno voglia di dare il massimo. Sono convinto che faremo un buon campionato…basta che ogni domenica si entri in campo con la necessaria determinazione e fornendo il centodieci per cento. Nella vita non si può sempre vincere, ma quando si sarà dato tutto quello che si ha in corpo allora ogni obiettivo sarà possibile. Il consiglio ai giovani? Devono essere convinti di arrivare ma in primis per lo stessi, per il loro futuro. Io sono uno che vuole sempre vincere, nella mia vita di imprenditore partendo dalla gavetta ho attraversato tante fasi di luce ed altre buie…questo per dire che se si vuole arrivare bisogna essere convinti di quello che si da quotidianamente”.
Ore 20.40 – (Alto Adige) Per mister Viali si è trattata di una seconda investitura, successiva a quella della sua presentazione ufficiale. Da domenica prossima si comincia a far sul serio ed il suo nuovo Alto Adige dovrà dimostrare di aver metabolizzato concetti e filosofie, bypassati dal tecnico milanese nei venti giorni di ritiro. “Questa prima fase di lavoro – ha detto Viali – mi ha permesso di conoscere meglio l’intero ambiente, esperienza importante e per questo voglio ringraziare la società per l’opportunità che mi ha fornito. In queste prime amichevoli, la squadra ha fornito un segnale molto forte, dimostrando, con poche gambe e con grande fatica, ciò che sarà in grado di fare durante il campionato”. Nei giorni di ritiro si è anche praticamente completata la rosa a disposizione di Viali, il cui ultimo tassello arriverà la prossima settimana con l’ufficializzazione dell’attaccante Patrick Ciurria, classe ’95. “Sono soddisfatto della rosa che il ds Piazzi mi ha messo a disposizione. Obiettivi? Sono quelli che la società si è prefissata, soprattutto in termini di atteggiamenti. Vogliamo provare a migliorare il piazzamento della passata stagione, anche se sarà un campionato diverso, partendo dalla numerica a venti squadre ed anche sotto il profilo tecnico, che è ancor più elevato rispetto al precedente. Un altro obiettivo sarà quello di lavorare sulla mentalità dei ragazzi, trasmettendo loro lo spirito battagliero. Spirito che ci permetterà di reagire nei momenti meno brillanti, con grande serenità e grande coraggio”. Rosa ampia e soprattutto giovane perché il gruppo biancorosso vanta una media anagrafica di 24 anni. Sarà questo il valore aggiunto della prossima stagione? “Certamente…anche se tutto dipenderà dalla predisposizione mentale di ognuno. Sino ad oggi i ragazzi hanno dimostrato una profonda dedizione al lavoro. Soprattutto nei confronti dei più giovani, toccherà a noi aiutarli a fare il primo salto di qualità. I giovani hanno grandi entusiasmo, grandi qualità naturali e quindi in grado di fare questo salto. Nello stesso tempo dovremo essere bravi noi, staff tecnico e società, a sostenerli durante i momenti difficili della stagione”. Annunciati i ripescaggi, la composizione dei gironi è ancora da definire ma il girone A si preannuncia come un raggruppamento di ferro. Quali potrebbero essere le difficoltà? “Credo che quello dello scorso anno, dal mio angolo di visuale, sia stato un girone ancora più complicato. C’erano diverse grandi squadre e poche squadre medio-piccole. Questo per dire che così come ho affrontato con grande serenità il passato campionato, lo stesso faremo quest’anno, indipendentemente dall’avversario che avremo davanti”. Domenica si parte con la Tim Cup e ad Ancona ci saranno in palio i primi tre punti… “Sicuramente c’è curiosità nell’affrontare una squadra di pari categoria – conclude Viali – della quale in questo periodo è difficile conoscerne le caratteristiche. Conosco però il suo allenatore (Fabio Brini, ndr) per cui ho idea della mentalità che viaggerà all’intera di questa compagine. La nostra prima idea, invece, sarà quella di vedere lo stesso atteggiamento e la stessa anima che i ragazzi hanno dimostrato nelle amichevoli, chiaramente il tutto condito dal risultato che adesso, a differenza dei test, conta davvero. E’ chiaro che lavorare tanto e non cogliere un risultato positivo non aiuta a crescere. L’obiettivo è il passaggio del turno. I tifosi? Non mi piace fare proclami particolari però è giusto inviare messaggi positivi perché avremo bisogno attorno a noi del giusto clima ed atmosfera. Tocca noi creare le basi di tutto questo ma è altrettanto chiaro che avremo bisogno della giusta spinta da parte di tutto l’ambiente”.
Ore 20.30 – (Alto Adige) Stessa spiaggia stesso mare. “Ridanna Beach” non è Malibù, Racines non è il “buen retiro” di Montpellier e se vogliamo nemmeno mister Viali è l’ex ct Antonio Conte. Però scorre sangue leccese nelle vene del nuovo allenatore dell’Alto Adige che in Salento ha vissuto un capitolo importante della sua carriera calcistica. Al mare l’Alto Adige ci andrà veramente visto che domani farà il suo debutto in Coppa Italia ad Ancona in quello che non è nemmeno calcio d’agosto dato che siamo ancora in luglio ma che mette in palio punti autunnali perchè ci si gioca la qualificazione al secondo turno della Tim Cup. La squadra è fatta. Ieri si è aggregato al gruppo Marco Baldan, difensore multiuso cresciuto a Perugia e nei prossimi giorni verrà messo a libro paga anche Patrick Ciurria, attaccante 21enne uscito dal serial “Saranno famosi” . È un Alto Adige che ha messo i punti di sutura alle ferite della passata stagione, anestetizzato le parti doloranti e rivitalizzato l’organico e lo spirito. E in effetti è proprio lo spirito positivo che emerge dalla presentazione di ieri all’ Hotel Schneeberg di Ridanna, tra turisti incuriositi che prendono il sole sulla spiaggia del laghetto naturale o rifiatano dopo il bagno di fieno. Non è Malibù ma sembra la California e lo “smile” è il segno distintivo di squadra e società. Luca Piazzi, il direttore sportivo che lo scorso anno di questi tempi sembrava alla periferia del progetto è tornato centrale nell’allestimento della squadra e nella predica del verbo calcistico ovvero quel “4-3-3” del quale mister Viali è apostolo. Novità nell’assetto societario. L’azionista di maggioranza non ha ceduto ai cinesi è di questi tempi questa è già una notizia ma anzi ha aumentato la sua partecipazione acquisendo nuove quote. Roberto Zanin che da giovane promettente stopper della Stella Azzurra sognava di giocare in serie C in effetti è riuscito a coronare il suo sogno anche se dietro la scrivania e non rincorrendo il pallone. È il nuovo vice-presidente, garante della “santa alleanza” con la Virtus Bolzano e con delega ai rapporti con il mondo di lingua italiana. Un Alto Adige con i buoni propositi che ha cambiato la denominazione inserendo il nome Bolzano nel logo, e adottando un nuovo inno, bilingue, con parole e musica del fratello musicista di Fabian Tait. Ovviamente ora tutto l’interesse è rivolto alla squadra perchè in campo ci vanno i giocatori e l’Alto Adige ha un bisogno assoluto di tornare a vincere e dare spettacolo dopo due stagioni in chiaroscuro e riprendere quel discorso diretto con la serie B che si era interrotto due anni fa a Vercelli. E in effetti Piazzi sembra che abbia lavorato bene, allestendo una squadra che abbina gioventù ed esperienza, lotta e governo, ordine e progresso, genio e sregolatezza. In panchina Viali è da scoprire ma a sensazione sembra un tecnico moderno, moderato nell’approccio e nelle idee, non integralista che mette l’uomo e non lo schema al centro del suo gioco. Dovrà essere un Alto Adige in grado di raggiungere il risultato attraverso il bel gioco e quella solidità difensiva che è storicamente il marchio di fabbrica della squadra biancorossa. In porta un sano dualismo tra Coser e Marcone, in difesa Di Nunzio è l’esperienza e Lomolino la speranza, a centrocampo Fink la continuità, Obodo la sostanza e Vasco la scommessa, davanti Gliozzi il campione potenziale, Tulli la certezza, Sparacello la speranza e Torregrossa l’anarchia, Già perchè senza anarchia non ci sono rivoluzioni ed è chiaro che l’Alto Adige deve riuscire a mettere in pratica una sorta di rivoluzione per battere il Venezia dei dollari e il Parma degli spaghetti Barilla. Ma per ora godiamoci ancora un po’ di mare.
Ore 20.10 – (Gazzetta di Mantova) Piccolo colpo di scena in casa Mantova: il 22enne esterno sinistro Giuseppe Nicolao, che da giorni si stava allenando in biancorosso e che ieri avrebbe dovuto firmare il contratto, ha deciso di non accettare più l’offerta del Mantova. La società ha quindi già cominciato a guardarsi attorno per trovare eventuali alternative. I nomi che circolano sono quelli del 22enne ghanese della Lucchese Nii Nortesy Ashong (20 gare e un gol l’anno scorso), del 19enne Primavera della Roma Eros De Santis e del 22enne Davide Guglielmotti (19 presenze) della Cremonese. Ci sarebbe stato anche un nuovo tentativo per il 22enne Andrea Beghetto, che però la Spal non sembra intenzionata a cedere. In Viale Te si aspetta poi la risposta definitiva di Matteo Paro, che dovrebbe arrivare oggi o domani e sulla quale ormai nessuno si sbilancia. La società nel frattempo ha puntato con decisione sul 25enne difensore centrale Cesare Ambrosini, che potrebbe svincolarsi dal Como, club con il quale nell’ultima stagione ha giocato 23 gare in B. Per completare il parco dei centrali, poi, un’idea potrebbe essere il 20enne portoghese Sandro Anibal, ex Atletico Madrid e attualmente in ritiro con il Genoa di Ivan Juric. Per le cessioni, la sensazione è che ormai bisognerà aspettare le mosse delle ripescate, che però non potranno essere concretizzate prima del 4 agosto. Per Tripoli, ad esempio, si sono mossi Reggina, Taranto e Forlì, tutti club che da giovedì prossimo dovrebbero tornare ufficialmente in Lega Pro. Per Momentè il Padova ha offerto uno scambio (Giandonato) che il Mantova non ha accettato, mentre per Sereni e per De Respinis non sono ancora arrivate offerte concrete. A dire il vero l’attaccante avrebbe mercato in D, ma non prende in considerazione l’ipotesi di scendere di categoria.
Ore 20.00 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova scende in campo oggi alle 17 al Martelli (ingresso gratuito) per la terza amichevole stagionale. Dopo le facili vittorie ottenute contro le selezioni dilettantistiche (3-0 a quella mantovana, 4-1 a quella bresciana), stavolta Caridi e compagni avranno di fronte un ostacolo più concreto, il Darfo Boario neopromosso in serie D. Una formazione allenata dall’ex Acm Ivan Del Prato e nella quale gioca anche il goitese Giovanni Arioli. I bresciani puntano a disputare un buon campionato e con loro ha iniziato ad allenarsi anche il 34enne attaccante Inacio Pià, che i tifosi ricorderanno avversario in serie B. Insomma, il test di oggi potrà dire qualcosina in più sul nuovo Mantova, fermo restando che quella di mister Prina è ancora una squadra in costruzione, un vero e proprio cantiere aperto sul quale sarà difficile esprimersi con compiutezza fino all’inizio del campionato. Nella circostanza il tecnico biancorosso dovrà comunque fare a meno di Ruopolo (che si sta allenando a parte), di Sereni (noie al polpaccio), di Cristini (affaticamento muscolare) e di Momentè (anch’egli affaticato). Nell’allenamento pomeridiano di ieri Prina ha provato a lungo i movimenti offensivi del modulo 3-4-3, concludendo la seduta con una partita a campo ridotto. Partita interrotta più volte per correggere lo sviluppo della manovra e ribadire concetti riguardanti soprattutto i cambi campo per soprendere le difese avversarie. Davanti a Bonato oggi il mister dovrebbe schierare una difesa composta da Menini, Siniscalchi e Carini; sulle corsie laterali agiranno Zammarini a destra e Bandini a sinistra; in mediana ci saranno come al solito Ibra e Raggio Garibaldi; in attacco, infine, Boniperti e Caridi affiancheranno Marchi, che ha smaltito i problemi al ginocchio e che ieri in allenamento è apparso decisamente in palla. Prina giustamente non dà eccessiva importanza a questi primi test, ma è chiaro che si aspetta dai suoi dei costanti passi in avanti, soprattutto nell’applicazione degli schemi che quotidianamente fa provare e riprovare sul prato del Martelli. Dopo la partita odierna, i biancorossi giocheranno un’ultima amichevole mercoledì, sempre al Martelli (ore 18), quasi certamente contro il Rezzato, squadra di Eccellenza targata anch’essa Sdl e Sandro Musso. Quella sarà la “prova generale” in vista del debutto in Coppa Italia, fissato per domenica 7 agosto.
Ore 19.40 – (Gazzetta di Modena) Il Modena da ieri pomeriggio si è rimesso a lavorare in città, dopo 13 giorni di preparazione in quota nel ritiro di Fanano. Mister Pavan ha fatto allenare la squadra allo Zelocchi alle 18, lo stesso orario nel quale domani si giocherà la sfida di Tim Cup con il Francavilla in Sinni. Il programma odierno prevede una doppia seduta di allenamento, quella pomeridiana probabilmente andrà in scena sul terreno di gioco del Braglia. Alle 15,30 i canarini saranno protagonisti al Macron Store, in viale Virgilio 52, per la presentazione delle nuove divise ufficiali di gioco, che non saranno quelle “d’emergenza” indossate nelle quattro amichevoli disputate a Fanano. Un evento aperto a tutti i tifosi. L’azienda bolognese è subentrata ad Errea firmando un accordo quinquennale con il club gialloblù.
Ore 19.30 – (Gazzetta di Modena) Poco più di ventiquattr’ore e per il primo Modena post-retrocessione sarà tempo di togliersi i veli di fronte al pubblico del Braglia, quei pochi intimi che non rinunceranno ad assistere al debutto dei canarini nel primo turno di Tim Cup contro il Francavilla in Sinni (ore 18). Dal giorno del ritorno nella vecchia serie C sono passati più di due mesi, la ferita è ancora aperta ma Simone Pavan, chiamato a ricostruire il gruppo dalle ceneri di quella squadra, ha tanta voglia di convincere i tifosi che nella prossima stagione ci si potranno comunque togliere soddisfazioni, puntando sull’entusiasmo dei tanti giovani che attualmente compongono la rosa. La missione, appena iniziata, sembra assai complicata, ma al via ufficiale del campionato manca ancora un mese e il ds Luigi Pavarese ha assicurato a tecnico e tifosi che arriveranno anche i rinforzi esperti necessari per completare la rosa, a maggior ragione se alcuni dei pochi big rimasti decideranno di non proseguire la loro avventura in gialloblù. Il primo Modena di Pavan sarà dunque ancora una squadra in divenire. Superare l’esame e regalarsi un test ben più probante contro lo Spezia, la squadra che attende la vincitrice del confronto di domani nel secondo turno di Tim Cup, è l’obiettivo da centrare, mostrare progressi a livello di condizione e di meccanismi di squadra quello che si aspetta di vedere Pavan. Il mister sin dall’inizio del ritiro ha puntato sul 4-3-1-2 , un sistema di gioco nel quale il rombo è il cardine. Non a caso è proprio il centrocampo il reparto nel quale il Modena vanta il maggior assortimento a livello di interpreti: Giorico e Schiavi sono punti fermi rispettivamente davanti alla difesa e dietro le punte, Osuji e Olivera le due mezzali candidate a vestire la prima maglia da titolare. Tutto questo con i giovani Besea, Salifu e Sakaj in rampa di lancio, nonostante la mezzala albanese sia ora bloccata da un infortunio che, al pari di Loi, gli impedirà di essere in campo domani. In attacco Stanco, capitano nelle amichevoli giocate a Fanano, è ad un passo dall’approdo alla Cremonese: Pavan domani punterà comunque su di lui, affiancandogli Diakite. Stesso discorso fatto per l’attaccante pavullese vale per Rubin: una sua cessione porterebbe soldi. Per questo in ritiro è stato spesso provato Popescu nell’ipotetica difesa titolare, quella che sulla destra vede agire Calapai e al centro la coppia Aldrovandi-Accardi. Cossentino, smaltito l’infortunio, è però pronto a prendersi una maglia.
Ore 19.10 – (Gazzetta di Reggio) Nel campionato 2016-17 la Reggiana ritorna nel girone B, che sarà di ferro. L’ultimo Consiglio direttivo di Lega Pro ha optato per la suddivisione verticale del territorio, l’ennesima rivoluzione. A far compagnia ai granata di Leonardo Colucci saranno tutte le squadre delle sponda adriatica, a partire dal Teramo sino al Sud Tirol di Bolzano. Dentro anche il Parma e il Modena e le corazzate Venezia e Pordenone. Il modello della riorganizzazione della terza swerie è contenuto in una bozza di lavoro arrivato sul tavolo dopo che nel consiglio federale si è parlato dei possibili ripescaggi. Sono certe di passare tra i professionisti Albinoleffe, Melfi, Lupa Roma, Racing Roma, Olbia, Forlì, Fano, Taranto e Reggina. La Vibonese prenderà il posto della Paganese, che si è vista bocciare il ricorso, il Monza è candidato a subentrare alla Cavese se non supererà problemi con la Comisoc per una storia di vecchi allenatori non pagati. Anche il Fondi dovrebbe farcela. Rischia l’esclusione il Lecco, che ha problemi con la fideiussione e la sicurezza dello stadio Rigamonti, con conseguente via libera del Fano, comunque promosso, senza pagamento della super tassa da 250mila euro. La Pro Patria è stata bocciata dal Collegio di garanzia dello sport a causa delle penalizzazioni subite per illeciti, lo stesso motivo che ha messo fuori dai giochi Aquila, Savona e Ischia che avevano fatto domanda di ripescaggio. Ad ovest, girone A, confluiranno le formazioni lombarde, piemontesi, toscane, la Viterbese, le due romane e le due squadre di Piacenza. Nel girone B, secondo indiscrezioni, ci sarebbero Parma, Reggiana, Modena, Forlì, Sant’Arcangelo, Padova, Venezia, Pordenone, Virtus Bassano, SudTirol, FeralpiSalò, Lumezzane, Mantova, Gubbio, Ancona, Fano, Maceratese, Sambenedettese e Teramo. Per completare il girone, che ritorna a 20 squadre, manca una casella. Si è discusso a lungo sul ruolo della Cremonese, i diversi consiglieri avrebbero spinto per inserirla nell’altro raggruppamento del nord, ci sarebbe dunque spazio per una squadra tra Albinoleffe, Monza e in subordine una delle piacentine. Il girone C metterà a confronto tutte le squadre del sud, che sono esattamente il numero richiesto. Giovedì prossimo ci sarà a Firenze il consiglio di Lega Pro che ufficializzerà tutte le scelte, l’8 agosto sono previsti i calendari. Da valutare domani la caratura del FeralpiSalò: potrebbe essere un’altra scomoda formazione in chiave play off, con Parma, Venezia, Pordenone e Reggiana su tutte. Da sperare a questo punto che la Cremonese sia dirottata effettivamente nel girone A.
Ore 19.00 – (Gazzetta di Reggio) Il giovane talento spagnolo Hector Otin Lafuente, racconta i primi giorni da granata. Due reti al debutto, un inizio importante per lei. «Per questo tecnico non fa differenza giocare contro una squadra della Montagna in una sfida amichevole o fare la finale di Champions League. In queste prime settimane stiamo dando tutti il massimo». Squadra già affiatata? «Si è già vista una buona intesa e sono contento di questo gruppo». Nel suo reparto vede già buona intesa? «Sì: sia con Guidone che con Marchi. Per giocatori dalle caratteristiche come le mie, Manconi o di Nolè avere già feeling con le punte agevola». L’arrivo di Cesarini la disturberebbe? «No, diventerebbe sempre più bella, poi una squadra come la Reggiana ha bisogno di molti attaccanti quindi lotterò per avere il posto». Anche se non fosse tra le prime scelte? «Preferisco partire dal basso, so di avere davanti molti giocatori ma sono proprio queste le sfide che mi piacciono di più». E’ pronto a regalarci un gol ufficiale già a Salò? «Speriamo».
Ore 18.50 – (Gazzetta di Reggio) Dopo l’ufficializzazione di Angiulli, Calvano e Narduzzo, inizia qualche giorno di stallo per il mercato granata. Il passo importante è stato tesserare i tre sopracitati prima della sfida di Tim Cup: in tal modo saranno a disposizione del tecnico o Colucci che, con il parere positivo su Calvano, ha fatto andare in porto la trattativa col Verona. Angiulli constatata anche la fiducia dimostratagli subito dal mister e ripagata con una prestazione che ha evidenziato tutte le qualità che avevano portato il giocatore ad essere uno degli idoli dei tifosi, sarà una delle colonne portanti della Reggiana. Narduzzo sarà l’alternativa a Perilli, la cui titolarità non è in discussione. La prossima settimana sarà ufficializzato anche Cesarini: è stato a Reggio mercoledì mattina per definire tutti i dettagli con la società e, in questi giorni, sosterrà gli ultimi accertamenti per valutare il recupero dall’operazione per risolvere un problema di pubalgia, ma può essere considerato già granata. Grammatica ora lavorerà per il difensore centrale di struttura ma senza fretta, poiché la coppia Spanò-Sabotic offre ampie garanzie ed è tra le più forti della categoria. L’obiettivo numero uno resta Esposito, anche se la pista non è semplice per le richieste che arrivano dalla serie B. Per questi il diesse potrebbe scegliere di portare a Reggio Figliomeni, facendolo magari allenare con un nulla osta e dando così modo allo staff tecnico granata di valutarlo principalmente sotto l’aspetto fisico. Negli ultimi giorni di mercato potrebbe poi arrivare l’ultima ciliegina sulla torta con Staiti che, ancora svincolato, andrebbe ad elevare ulteriormente il tasso di qualità del centrocampo. Ex granata: Mirko Bruccini si è accasato alla Lucchese, il portiere Matteo Voltolini alla Triestina.
Ore 18.40 – (Gazzetta di Reggio) Nolè resta, Nolè parte: questo è il dilemma. Vedremo a fine mercato se la voglia di rifarsi della brutta stagione scorsa prevarrà su alcuni interessamenti che il giocatore lucano ha ricevuto da altri club ambiziosi. Nella prima amichevole è apparso pimpante ed ha segnato una doppietta. «Segnare, ad un attaccante fa sempre bene ma l’importante è raggiungere gli obiettivi di squadra portando a casa i maggiori punti possibili». Avverte sensazioni diverse dall’anno scorso? «Vorrei parlare solo del presente che è molto positivo, si lavora intensamente con un gruppo di amici con cui si spera di costruire qualcosa di importante». Ha feeling anche con mister Colucci? «Mi trovo bene fisicamente, mentalmente e tatticamente con lui perché è un grande motivatore: ti sa tirare fuori tutto quel che serve in partita. E’ un amico che parla con noi facendosi sentire uno di noi». Per ora viene impiegato largo a sinistra o dietro le punte: vedremo forse il vero Nolè? «L’anno scorso giocavo in un ruolo a cui non ero abituato, adesso partendo da esterno a sinistra col piede opposto riesco ad accentrarmi e proprio per questo spero di fare bene e riscattarmi». Quindi ha deciso di restare a Reggio? «Ho un altro anno di contrattoe finché sarò qui suderò e lotterò per questa maglia; tutti i minuti che il mister mi concederà». Non pare convintissimo… «Sono pronto a restare poi vedremo, per ora Reggio è la mia prima scelta perché vorrei riscattare la scorsa stagione». Ha avuto chiamate? «Sono un giocatore navigato e qualcosa si è mosso però, trovandomi bene qua, spero che il feeling continui sia col gruppo che con la società per metterci attorno ad un tavolo e trovare un accordo giusto». Domani è pronto a fare uno scherzo al suo ex maestro Asta nella sfida di Salò? «Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui: siamo simili anche caratterialmente quindi alcuni litigi e tanti abbracci. Spero che faccia un buon percorso ma che domani si fermi un attimo». Un pronostico? «Conoscendo mister Asta e giocatori come Davì sarà per me una partita speciale con tanti ricordi positivi… poi che vinca il migliore». La spaventa il fatto che abbiano appena piegato la Sampdoria in amichevole? «Nelle gare d’estate ci sono sempre sorprese, chissà che stavolta non si possa essere noi la loro sorpresa». Peccato non giocarla a Reggio… «Il campo ti da sempre uno stimolo in più, soprattutto a Reggio Emilia, ma avremo altre occasioni». Vuole invitare i tifosi granata alla trasferta? «Per come hanno risposto alla prima amichevole qua a Villa Minozzo non credo che ci sia bisogno di fare inviti o appelli particolari».
Ore 18.30 – Padova-Seregno: staccati in prevendita 521 biglietti.
Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La federazione ha comunicato che Suciu e Burrai potranno giocare domenica la partita di Tim cup contro il Grosseto: sconteranno la squalifica nella prima giornata di Coppa di Lega Pro. Intanto il nome Assiteca comparirà anche sulle nuove casacche personalizzate del Pordenone. L’intesa per il rinnovo dell’accordo di sponsorizzazione è stato raggiunto nei giorni scorsi fra il presidente Mauro Lovisa e i vertici della compagnia che svolge attività di consulenza, intermediazione assicurativa e analisi tecnica dei rischi aziendali a livello nazionale e internazionale. Assiteca è partner del Pordenone sin dal 2011 con impegno sempre crescente. Così come è cresciuta nel tempo l’importanza della società neroverde che la scorsa stagione si è classificata al secondo posto nella stagione regolare ed è poi arrivata sino alla semifinale playoff per la promozione in serie B. Dei contatti per rinnovare e accrescere l’impegno avevamo già dato anticipazione a maggio. La formalizzazione è arrivata da Milano con la dichiarazione di Luciano Lucca, presidente di Assiteca spa. «Il Pordenone – ha dichiarato Lucca – è la nostra squadra. Nella scorsa stagione – ha ricordato come un “ramarro” a tutti gli effetti – siamo arrivati a un passo dalla categoria superiore: un sogno che vogliamo contribuire a realizzare nel breve-medio periodo». Ovvia anche la soddisfazione della società neroverde che, attraverso le parole del presidente Lovisa, ha ringraziato per la fiducia accordata .
Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pordenone nel girone B con Parma e Venezia. Si fa sempre più strada l’ipotesi di una suddivisione verticale per le squadre del centro-nord. A rivelarlo è Mauro Lovisa che fa parte del consiglio di Lega e ha partecipato recentemente a un gruppo di lavoro di alcune fra le più rappresentative società di terza serie. La decisione definitiva uscirà dalla riunione del consiglio del 4 agosto. CENTRONORDEST – Nell’ipotesi prevista da Lovisa nel B verrebbero inserite le squadre di Marche, Emilia Romagna, Veneto e Umbria più il Teramo. «Ci troveremo a confrontaci – profetizza re Mauro – con squadroni come Parma, Venezia, Reggiana, Padova, Bassano, poi Feralpisalò, Teramo, Ancona, Fano e Santarcangelo». Possibile che le due “predestinate” Venezia e Parma vengano messe nello stesso gruppo con il rischio che una debba rinunciare, nonostante la loro potenza economica e il supporto politico di cui godono, al ritorno immediato in serie B? «Più che possibile – risponde Lovisa -. Il girone A non è da meno di squadroni come Cremonese, Alessandria e Livorno». SENZA PAURA – Se la tesi Lovisa dovesse essere confermata per il popolo neroverde svanirebbe ogni sogno di gloria. Già durante le amichevoli di Arta gli ultras hanno cantato “Serie B”. «Premesso – afferma il presidente – che non abbiamo obiettivi obbligati, credo che il mio Pordenone possa giocarsela con tutte». Può essere, ma scendere al Tardini di Parma gremito da 30 mila spettatori e sperare di far risultato suona come un’utopia. «Neanche su questo sono d’accordo – risponde re Mauro -. Se fosse capitato a me di giocare in una situazione simile avrei avuto una carica tale da permettermi di fare qualsiasi impresa. Non bisogna aver paura, ma orgoglio di essere arrivati a fare partite da raccontare un giorno ai nipoti». RIPESCATI – Intanto l’organico di Lega Pro è stato completato con una riammissione e 11 ripescaggi per arrivare a quota 60. Il Fano risparmia 250 mila euro e subentra al rinunciatario Bellinzago. Con il sistema dell’alternanza si mettono in scia Melfi, Lupa Roma, Racing Club Roma e Albinoleffe tra le retrocesse. Fondi, Cavese, Olbia, Forlì, Taranto, Reggina e Vibonese tra le dilettanti. L’AFFARE LECCO – Il Fano è stato riammesso senza pagare l’una tantum, perchè è subentrato al Lecco, escluso perchè la polizza fideiussoria esibita non con la domanda di riammissione non conteneva, secondo la Covisoc, i crismi richiesti dal regolamento. Tutto chiaro? No. Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha rilasciato una dichiarazione in base alla quale la competenza sulla valutazione della correttezza della domanda del Lecco spetterebbe alla Figc e non al consiglio di Lega, scatenando un caso di competenza “politica” sulla vicenda. Prima (e probabilmente anche dopo) il 4 agosto ne vedremo ancora delle belle.
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Salvatore Burrai e Sergiu Suciu arruolabili per il primo impegno ufficiale in Tim cup: è questa la notizia del giorno in casa Pordenone. Entrambe le squalifiche risalgono alla scorsa coppa Italia di Lega Pro, competizione distaccata dal più prestigioso torneo nazionale. Pertanto, i due nuovi acquisti neroverdi saranno disponibili domani contro il Grosseto. Ieri è arrivata la conferma ufficiale dalla Federazione. Sorride Bruno Tedino, il tecnico dei ramarri evita una bella gatta da pelare e avrà un direttore d’orchestra di ruolo per il suo 4-3-3. A oggi, Burrai è l’indiziato numero uno per partire dal primo minuto, lanciato in cabina di regia nell’amichevole di giovedì contro l’Udinese Primavera. L’ex Siena ha risposto presente, sia dal punto di vista tecnico (anche se su questo non c’erano particolari dubbi) che dal punto di vista fisico, disputando gli interi novanta minuti. Giocate pulite, velocità di pensiero, proprietà balistiche, duttilità: il regista sardo ha già deliziato i suoi nuovi tifosi. L’erede di Pederzoli ha convinto, la “maledetta” con cui ha siglato il 4-0 ha strappato la standing ovation del pubblico, da una sua imbucata per Berrettoni è nato il primo gol di Arma. Nella ripresa, per mettere benzina nella tanica, Tedino l’ha provato anche da centrale arretrato vicino a capitan Stefani. Bene Burrai, quindi, meglio ancora il reparto offensivo. Un vero spettacolo l’intesa tra Berrettoni, Arma e Pietribiasi, al netto delle retroguardie non irresistibili incontrate nelle prime uscite. I tre si fiutano, si muovono e si trovano con i tempi giusti, nonostante i pochi giorni di lavoro insieme. Un tridente atipico, formato da due attaccanti pesanti e un fantasista, molto stretto centralmente, con Berrettoni, l’uomo più in forma, ad agire quasi da trequartista, aprendo la corsia di destra per gli inserimenti di Buratto. Si vedrà anche un “Veleno” Cattaneo molto più mezzala che esterno offensivo, Tedino potrebbe sfruttare le sue capacità organiche per impiegarlo nel ruolo ricoperto da Mandorlini lo scorso anno. Sono attesi test più probanti per avere riscontri dalla difesa, mai impegnata neppure dall’Udinese mercoledì. Una difesa che dai primi giorni della prossima settimana potrà contare su Giulio Parodi, terzino classe ’97 della Juventus, al momento protagonista nella tournée asiatica dei campioni d’Italia. In attesa del suo arrivo, Tedino ha lanciato il giovane Matteo Uliari, classe ’98, prodotto del settore giovanile neroverde.
Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) Parola d’ordine in casa Pordenone calcio: continuità. In campo, nelle ambizioni e sulle maglie (neroverde e bianca), al centro delle quali anche nella stagione 2016-2017 comparirà il main sponsor Assiteca. Una partnership, avviata nel 2011, sempre più forte e che va di pari passo con la crescita del progetto sportivo neroverde. Assiteca: è il più grande broker assicurativo italiano. «Il Pordenone è la nostra squadra e ne siamo orgogliosi – ha dichiarato il presidente Luciano Lucca –. Nella scorsa stagione siamo arrivati a un passo dalla categoria superiore: un sogno che vogliamo contribuire a realizzare nel breve-medio periodo. La società è seria, crede nei giovani e nel territorio, nostri valori cardine, e non possiamo che dare continuità a questa collaborazione». Il presidente Lovisa ringrazia Assiteca: «Perché ci dà fiducia e prosegue con noi un percorso importante, il migliore di quasi 100 anni di storia societaria. Le sinergie e partnership con le realtà del territorio sono fondamentali per proseguire questo comune percorso».
Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) La Fidelis Andria, primo rivale virtussino domani sera al Mercante in Tim Cup ci tiene a presentarsi col vestito della festa e sta potenziando ogni giorno di più il suo organico. Soltanto questa settimana ha ingaggiato il difensore Colella, la giovane promessa di centrocampo Masiero e ieri ha chiuso anche con la mezzala Riccardo Berardino, 26 anni, quest’anno al Martina e in passato alla Paganese. Per Berardino, originario proprio di Andria, si tratta di un ritorno alla casa madre che ha galvanizzato enormemente il ragazzo.Nel frattempo entro la settimana prossima è previsto il lancio della campagna abbonamenti per la nuova stagione: prima la società voleva verificare l’esatta composizione dei gironi (se cioè in maniera tradizionale o con la separazione verticale est-ovest). Come nelle prossime settimane è prevista la presentazione delle nuove maglie per l’annata che verrà, un particolare che crea attesa tra gli appassionati, specie per i collezionisti di questi particolari cimeli. Una divisa creata appositamente da Diesel e Lotto che sostituisce la casatta camuflage che ha regalato un triennio di memorabili soddisfazioni ed è già divenuta storica.
Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) Quindici giorni di lavoro in altura dentro tre settimane complessive senza sosta non bastano ancora. Bassano che ieri sera è sceso da Asiago torchiato secondo prassi da Alessandro Dal Monte in versione sergentone dei marines, non rifiaterà un solo secondo. Nessun break per il Soccer Team che oggi si allenerà ugualmente in pianura poiché domani alle 20 incombe la Tim Cup con la Fidelis Andria al Mercante, è l’ouverture ufficiale e questa, a differenza della Coppa Italia di categoria, un senso ce l’ha eccome.C’è un mucchio di gente che ci tiene (il fresco ex D’Angelo ad esempio e l’ex di passata Minesso, tra gli altri), ci tengono la proprietà e i tifosi e siccome si gioca in casa bisognerebbe provare ad animare una figura un minimo decorosa.Inoltre coi pugliesi sarà presumibilmente in pista Francesco Grandolfo, il centrattacco che in via Piave stanno monitorando da oltre un mese e che considerano l’alternativa più credibile a Caio De Cenco, il sogno ad occhi aperti della Virtus e forse destinato a rimanere tale. Tra l’altro, l’ultima apparizione dell’Andria su queste bande è roba di oltre 4 anni fa: primavera del 2012, Bassano si gioca un pezzo grande così di salvezza al velodromo coi pugliesi. È uno scontro diretto, chi perde ha più di un piede e mezzo in C2: è una partitaccia, nessuno combina un accidente, finchè a 20 minuti dalla fine non si sveglia il centravanti Del Core che firma una doppietta e stende i boys Diesel fermi alla traversa di Corrèa. Minesso, per la cronaca, era in campo con quell’Andria. La posta in palio domani vale a malapena un decimo di quella volta, tuttavia staccare il pass qualificazione irrobustirebbe le certezze estive che son sempre fragili e sbilenche per tutti. Nell’attesa il Bassano deve occuparsi nell’ordine di un paio di questioni: verificare una volta per tutte i tempi di recupero di Pippo Stevanin che ieri è stato sottoposto a ulteriori esami strumentali di approfondimento sul ginocchio malconcio, quindi decidere nei prossimi giorni cosa fare di Davide Xamin, il ventenne prelevato dal Cittadella, per scegliere se arruolarlo oppure no. Xamin ha la dinamite nei garretti, la traversa che ha colpito da oltre 30 metri nell’amichevole con l’Unione Settecomuni sta ancora tremando ma Seeber e D’Angelo devono valutare se affidarsi là in mezzo a un mediano strutturato, a un cingolato di centrocampo o se invece preferire la taglia da torello e il moto perpetuo dell’ex granata.
Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Quello che sta nascendo è un Venezia molto molto forte». Sembra pronto ad accettare scommesse Davide Marsura, autore mercoledì del gol che ha piegato la Jesina (serie D) regalando a Pippo Inzaghi il terzo successo in altrettante amichevoli. Il team arancioneroverde prosegue la preparazione a Norcia e domani (ore 18) sfiderà a Cascia i pari categoria della Sambenedettese, mentre il 22enne di Valdobbiadene si gode la sua meritata iniezione di fiducia. «Quel rigore mi ha fatto bene sul piano della fiducia, perché nelle prime uscite ero stato sfortunato in area e con la stessa Jesina ho colpito una traversa. Sono gol estivi ma per un attaccante è sempre positivo farsi vedere e sentire come contributo». Il giovane esterno offensivo lagunare, come Tortori e Basso, si è dovuto adattare a giocare prima punta. «Mancavano Geijo, Ferrari, Virdis e abbiamo fatto un po’ a turno. È un po’ più complicato giocare senza una vera prima punta, io conosco Geijo (alle prese con un problema muscolare all’anca, ndr) e so quanto sia più facile per le altre punte avere un riferimento come lui. Lo dico perché è un giocatore molto altruista, che sa concludere e trovare la porta ma davvero perfetto per il gioco di squadra». A proposito di gioco contro la Jesina il Venezia pur imballato ha già mostrato qualcosa di buono. «Abbiamo vinto al 90′ ma poco conta, l’aspetto più positivo è proprio aver cercato incessantemente la manovra. Davanti avevano un avversario molto chiuso e arretrato nella propria metà del campo, quindi in questo senso è stato un test molto utile poiché spesso in campionato ci troveremo nella stessa situazione. Il Venezia sarà una delle squadre da battere, faranno di tutto per non concederci il contropiede, starà a noi costruirci varchi contro difese schierate. Di sicuro sta nascendo un grande gruppo, tutti siamo scesi in Lega Pro per risalire in fretta almeno in B». Oggi a Tambre (ore 10) la Berretti conclude il suo ritiro affrontando una rappresentativa locale dell’Alpago, mentre domani al Taliercio (ore 18) sfiderà gli Under 17 del Roadrunners di Chicago.
Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia si prepara all’amichevole di domani a Cascia contro la Sambenedettese (ore 18), alzando ancora un po’ l’asticella nel percorso di preparazione in vista di Coppa Italia e campionato di Lega Pro. La squadra di Inzaghi ha completato ieri il secondo giorno di ritiro a Norcia, facendo i conti con il caldo e con l’infermeria per la quale sono transitati parecchi giocatori nelle ultime ore, specie gli attaccanti centrali. Geijo è stato sottoposto a risonanza magnetica per l’infortunio muscolare che da due settimane lo affligge tra anca e gluteo, ma solo oggi se ne saprà di più, mentre Virdis ha lavorato a parte e Stulac è stato sottoposto ad alcune terapie specifiche per recuperare dopo il colpo subito dietro il ginocchio sinistro durante l’amichevole contro la Jesina di mercoledì sera. Ferrari è invece rientrato in gruppo a tutti gli effetti. Domani, di conseguenza, Inzaghi potrebbe essere costretto ancora una volta a rinunciare ad alcuni dei suoi attaccanti. Difficile che Geijo venga rischiato, più probabile un utilizzo sin dal primo minuto per Ferrari. Resta un punto di domanda su Virdis, mentre a centrocampo Stulac potrebbe essere risparmiato per questo impegno, con il rientro invece di Fabris e Garofalo che hanno saltato l’amichevole contro la Jesina tre giorni fa, restando a seguire i compagni dalla tribuna. Comunque è un Venezia in crescita, ma che deve fare i conti con i notevoli carichi di lavoro imposti dallo staff tecnico in questa terza e ultima fase del ritiro precampionato. Finora sono tre i test disputati dagli arancioneroverdi con 13 reti fatte e nessuna subita. Un aspetto, quest’ultimo, che ha rimarcato lo stesso Inzaghi. In questa fase il tecnico sta seguendo in modo particolare i risultati determinati dal lavoro in fase difensiva. Ieri i giocatori si sono concentrati in brevi partite 6 contro 4 proprio per mettere pressione sulla difesa, mentre nel finale ne è stata disputata una undici contro undici di 20’. Venezia che dopo l’amichevole con la Sambenedettese avrà altri due impegni prima di rientrare il 7 agosto a Mestre. Giocherà infatti il 3 agosto contro il Porto d’Ascoli a Norcia e poi il 6 agosto a Fermo contro la Fermana. In queste ore a Norcia è arrivato anche il direttore sportivo Perinetti, mentre dagli Stati Uniti il presidente Tacopina dovrebbe rientrare il 10 agosto.
Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ stata una settimana in cui il mercato l’ha fatta da padrone: la cessione di Nicolò Brighenti al Frosinone, l’arrivo in biancorosso del difensore argentino Fabricio Fontanini, e la polemica tra Gabriele Savino, procuratore di Filip Raicevic, e il presidente del Vicenza Alfredo Pastorelli sull’adeguamento del contratto del bomber montenegrino. Sono stati giorni intensi, con il fine settimana che concede una pausa e lascia spazio al calcio giocato con l’amichevole tra il Cittadella e la compagine biancorossa che si disputerà stasera al Menti alle 20,30. Quello che scenderà in campo sarà però un Vicenza molto rimaneggiato, con numerose assenze in tutti i reparti. Tra i pali è in dubbio la presenza di Benussi, colpito duro all’arcata sopraccigliare destra contro il Carpi e richiesto dal Bari che cerca un portiere di esperienza da affiancare al giovane Micai. In difesa mancheranno D’Elia, alle prese con i soliti problemi ai flessori, Adejo, ancora ai box per il persistere del dolore al ginocchio destro, oltre ovviamente a Fontanini che è arrivato a Vicenza giovedì e assisterà al match dalla tribuna. Incerta è anche la presenza di Pinato, mentre è probabile che Pucino continui il lavoro atletico per mettersi alla pari con i compagni. Non va meglio a centrocampo dove Rizzo è lontano dalla migliore condizione, Signori è in forse e Vita e il giovane Orlando lamentano problemi muscolari patiti nell’amichevole giocata domenica contro il Carpi. In attacco non saranno della partita Maritato e Pozzi che non rientrano nei piani tecnici della società, e se al lungo quadro degli assenti si aggiungono Giacomelli e Bellomo che ne avranno per almeno un altro paio di mesi, si capisce che quello che affronterà il Cittadella sarà un Vicenza del tutto sperimentale. «Contro il Cittadella dovrò schierare tanti ragazzi nuovi — sottolinea Franco Lerda — abbiamo molti indisponibili e quindi per forza di cose sarà un Vicenza sperimentale. La formazione e il modulo saranno in funzione di chi è disponibile, di conseguenza molti movimenti e schieramenti che avrei voluto vedere in campo non potrò provarli. Ci adatteremo — continua l’allenatore del Vicenza — puntando sulla voglia di fare bene dei ragazzi, molti dei quali vengono da categorie inferiori: è normale che qualche difficoltà la possano incontrare». Lerda sarà costretto a schierare una difesa di ventenni con Bianchi, Madrigali, Bogdan e Beduschi, un centrocampo in cui Urso avrà il compito di guidare la squadra, e il solo reparto offensivo in cui qualche possibilità di scelta e di ricambio c’è. Al centro dell’attacco giocherà Raicevic, al centro di una querelle per l’adeguamento del contratto e sotto osservazione di squadre di serie A e B, pronte a cogliere l’occasione. Contro il Cittadella ci sarà l’occasione per rivedere Galano e conoscere i nuovi, Siega e il giovane Cernigoi, in particolare. Sarà una partita di fine luglio e il risultato varrà poco per non dire niente, ma Lerda cercherà di capire meglio di quanti rinforzi ha bisogno il Vicenza per presentarsi competitivo al via del prossimo campionato.
Ore 15.50 – (Giornale di Vicenza) È da qualche tempo che si parla di incontri tra i dirigenti del Vicenza e Tullio Tinti, procuratore di Nicola Pozzi e Thomas Manfredini. Entrambi i giocatori hanno ancora un anno di contratto con la società biancorossa, ma per Thomas Mandredini pare si sia ai saluti, si arriverà infatti probabilmente alla risoluzione del contratto. Il difensore, infortunatosi nuovamente al tendine d’Achille il 30 gennaio del 2016 a Como, potrebbe decidere di chiudere la carriera. Per Nicola Pozzi si potrebbe invece arrivare a un accordo: spalmatura dell’ingaggio, ma prolungamento del contratto di un altro anno del contratto. Fosse anche così non è detto che il Vicenza rinunci ad arrivare a Giacomo Beretta, attaccante, classe ’92, che sta seguendo da settimane e il cui cartellino è di proprietà del Milan. Ieri è circolata pure una voce preoccupante che vedrebbe il Bari interessato a Francesco Benussi. Il portiere, arrivato a Vicenza a fine gennaio scorso, si è fatto apprezzare per la sua serietà e bravura ed è diventato un punto di riferimento della squadra tanto che la stessa società lo aveva messo tra i giocatori da cui ripartire. La speranza è che le sirene pugliesi non si facciano troppo sentire anche perchè la situazione portieri in casa biancorossa non è delle migliori.A giorni si dovrebbe arrivare alla risoluzione con Niccolò Corticchia rientrato dal prestito alla Paganese. Per quanto riguarda le uscite Francesco Urso interessa sempre a Salernitana e Barletta, mentre per Piergiuseppe Maritato si sono mosse Forlì e Lumezzane.
Ore 15.30 – (Giornale di Vicenza) Il mare è un ricordo lontano, i tacchetti hanno ripreso il posto delle infradito. È il “Santa-day”, il giorno del memorial Alfonso Santagiuliana. Lo onoreranno un incerottato Vicenza e il neopromosso Cittadella al Menti (inizio alle 20.30, tifosi in tribuna e nei Distinti al prezzo di 15 e 10 euro) in un antipasto di B che accende la curiosità. Biglietteria aperta dalle 17.Santagiuliana. Sarà la ventunesima edizione del memorial dedicato ad una bandiera biancorossa degli anni Cinquanta: Alfonso Santagiuliana, cornedese di nascita, terzo giocatore di sempre del Vicenza con 311 presenze, vincitore di uno scudetto nella stagione ’45-’46 con il Grande Torino. Il torneo è un appuntamento fisso da anni e nel tempo ha visto protagoniste squadre eccellenti, pure straniere (un anno fa il Kallonis). Nell’albo d’oro sono sono presenti la Samp, vincitrice nel ’95, il Bari di un giovanissimo Antonio Cassano nel ’99, il Lecce nel 2005, il Torino nel 2008; 11 le vittorie per il Vicenza.Qui Vicenza. Con la partita di questa sera, che mette in palio il primo trofeo della stagione, si comincia a fare sul serio. Il Vicenza è rientrato questa mattina da Andalo dove ha terminato il ritiro. Ha sostenuto 4 impegni per un bilancio di 3 vittorie e una sconfitta, quest’ultima arrivata nel test più duro, contro il Carpi, a Pergine. Il Vicenza si presenterà con tante assenze e un caso, quello che riguarda il centravanti Filip Raicevic, che scotta. Lo stesso tecnico, Franco Lerda, lamenta una situazione difficile alla vigilia. «Purtroppo non ci presentiamo in condizioni ottimali, ci sono diversi giocatori indisponibili. Faremo comunque il massimo per onorare questo appuntamento». L’infermeria biancorossa è piuttosto affollata e dal momento che siamo ancora in luglio, non c’è da stare sereni. Non saranno della partita Adejo, Vita, Bertaso, Zivkov, Orlando e difficilmente ce la farà Signori. A questi si aggiungono Pucino e Rizzo, pure loro alle prese con qualche problema fisico. Non è ancora arruolabile il nuovo difensore argentino Fabricio Fontanini, perchè mancano ancora alcuni passaggi burocratici. La buona notizia è il recupero di Galano, che aveva rimediato un trauma contusivo al polpaccio destro ma ieri è tornato in gruppo. Sarà un Vicenza molto giovane e probabilmente poco attendibile, viste le numerose defezioni.Qui Cittadella. I “cugini” arrivano al Menti con tanto entusiasmo, e non solo per la stagione che li ha visti grandi protagonisti con il ritorno in serie B. Pure l’estate sta sorridendo al Citta (colonia di vicentini ed ex, come il portiere Enrico Alfonso, Gianluca Litteri, il valdagnese Filippo Lora e il bassanese Massimiliano Busellato, gli ex virtussini Carlo Pelagatti e Filippo Scaglia, in attacco c’è pure l’ex Real Vicenza Luca Strizzolo), che ha ben impressionato nelle prime 4 amichevoli (3 vittorie contro squadre dilettantistiche e un pareggio, 2-2, col Chievo). I granata di Roberto Venturato dovrebbero scendere in campo col 4-3-1-2 e uno degli assenti potrebbe essere proprio Alfonso – l’estremo difensore aveva stretto un legame importante con la tifoseria biancorossa tra il 2013 e 2014 – che contro il Chievo, dopo uno scontro con Inglese, ha rimediato una lieve commozione cerebrale. Al posto di Alfonso dovrebbe giocare Paleari. In forte dubbio anche Scaglia, alle prese con un affaticamento muscolare. Intanto la campagna abbonamenti del club biancorosso viaggia ad una buona velocità: è già stata superata quota 3.000.
Ore 15.10 – (Gazzettino) Primo atto per la neonata Vigontina San Paolo, ai nastri di partenza del campionato di serie D, che si è ritrovata giovedì al ristorante Al Vigò di Vigonza per presentazione ufficiale. Vigontina e San Paolo, due nomi importanti del calcio dilettantistico padovano che si sono uniti per ripartire insieme. La nuova realtà è forte di circa 450 tesserati che vanno a comporre uno dei settori giovanili più importanti della zona. A fare gli onori di casa è stato lo storico presidente della Vigontina Ivo Righetto che oltre a dirsi molto felice di questo nuovo progetto ha chiesto ed ottenuto l’applauso dei presenti per il lavoro svolto dai due artefici della fusione, Cristian Bozzato e Ennio Marini. «Siamo molto felici di questa unione – ha esordito Bozzato, che della nuova società è il presidente – Tutto è successo in tempi molto rapidi e c’è ancora molto lavoro da fare. La serie D è un grande campionato ma la cosa che ci preme sottolineare di più è il valore del settore giovanile. Ci saranno due scuole calcio, una a Padova in via Canestrini (sede della società, ndr) e una a Busa di Vigonza. Questo grande movimento sarà il nostro motore. Non a caso alla prima squadra sono stati aggregati per questa preparazione sei ragazzi della juniores». Il mercato ha portato nomi importanti come quelli degli esperti Rossi Chauvenet e Thomassen dall’Abano; dal Campodarsego sono invece arrivati Vanzato, Cacurio, Michelotto e Favero. Questi sono solo alcuni dei nuovi tesserati che vengono dalla serie D. Elementi di categoria che si uniscono a diversi giovani. «Durante il periodo di preparazioneo – ha aggiunto Bozzato – valuteremo, insieme anche al tecnico Italiano, tutta la rosa e interverremo ancora sul mercato se sarà necessario. Il nostro obiettivo per il prossimo campionato è quello di mantenere la categoria». Una scommessa anche il nuovo allenatore, l’ex capitano biancoscudato Vincenzo Italiano, fortemente voluto dal presidente Bozzato: «Sono onorato di questa opportunità. Il calcio per me è una passione che ha sempre fatto parte della mia vita. Voglio fare l’allenatore ora e in futuro, questa è una grande prova che affronterò con umiltà e abnegazione. La mia intenzione è quella di schierare la squadra con il 4-3-3». LA ROSA. Portieri: Enrico Rossi Chauvenet, Marco Vanzato; difensori: Stefano Amato, Riccardo De Biasi, Edoardo Favero, Alessio Rigon, Alexander Rumleanschi, Matteo Scandilori, Dan Thomassen; centrocampisti: Massimiliano Boccato, Riccardo Brugnolo, Marco Cardo, Stefano Parpaiola, Mattia Topao, Matteo Vigo; attaccanti: Alessio Busatta, Raffaele Carcurio, Mattia Episcopo, Nicolò Masiero, Andrea Michelotto, George Vladut Roman, Luca Scala. STAFF TECNICO. Allenatore Vincenzo Italiano, vice Gianni Tommasin, preparatore dei portieri Luca Sovegni, preparatore atletico Alberto Griggio, fisioterapista Luca Springolo.
Ore 14.50 – (Gazzettino) Appuntamento con la storia oggi alle 18 al “Gabbiano” per il Campodarsego che fa il debutto nella Tim Cup. Davanti ci sarà la Maceratese, terza nell’ultimo campionato di Lega Pro (girone B), per quella che è una sfida secca: in caso di parità al termine del tempo regolamentare, previsti supplementari ed eventuali rigori per stabilire chi affronterà il Carpi nel secondo turno della competizione (domenica 7 agosto). Tra i convocati c’è anche l’ultimo acquisto, che è stato perfezionato proprio ieri: si tratta del portiere classe 1997 Lorenzo Andreatta, girato in prestito dal Venezia, che potrebbe anche debuttare dal primo minuto. Ecco il tecnico Enrico Cunico, al suo “battesimo” in una partita ufficiale sulla panchina biancorossa: «Servono motivazioni, carattere e determinazione. Voglio una squadra che dia il cento per cento. La competizione è molto sentita, ci dà la possibilità di affrontare una squadra di categoria superiore e passando il turno di incontrare una formazione che nel campionato scorso era in serie A. Lavoriamo da sole due settimane: l’amalgama del gruppo non potrà essere perfetta, ma non voglio alibi: non possiamo sbagliare». Quindi aggiunge: «Sotto l’aspetto tecnico e tattico siamo ancora un cantiere aperto, ma già nella prima amichevole con il Padova abbiamo messo in mostra delle buone trame e con una settimana in più di lavoro sulle gambe mi aspetto qualche ulteriore passo in avanti. A differenza del campionato non c’è l’obbligo di schierare i giovani, quindi manderò in campo diversi “over” in più, soprattutto per una questione di esperienza e di abitudine a disputare gare importanti. Cercherò di mandare in campo un Campodarsego che se la possa giocare». Che avversario si aspetta? «Abbiamo analizzato l’amichevole che hanno disputato la settimana scorsa con lo Spezia. La Maceratese è una squadra con buone trame, che cerca il gioco palla a terra e che ha in rosa alcuni giocatori sicuramente validi per la loro categoria. Ma al di là dell’aspetto tattico, saranno la voglia e la determinazione a fare la differenza». Se per il Campodarsego è la prima volta nella Tim Cup in quarantadue anni di storia, Cunico ha già avuto modo di assaggiare la competizione qualche anno fa quando era alla guida dell’Altovicentino: «In quella occasione abbiamo giocato con l’Aquila, arrivando ai tempi supplementari. In queste gare le motivazioni sono diverse perché si tratta della prima gara ufficiale e hai i riflettori puntati addosso: se fai qualcosa di importante, sai che ne parlerà tutta l’Italia e questo ti porta a dare qualcosa in più. Noi ci crediamo». Intanto, sugli spalti si attende il pienone con la società che ha chiamato a raccolta il proprio pubblico per questo evento storico, reso possibile dal fatto che la Maceratese ha chiesto l’inversione del campo. Oggi dalle 10 alle 12 i tifosi potranno acquistare in prevendita il biglietto nella sede del club a Reschigliano al costo di dieci euro (ridotto cinque euro per i ragazzi under 16). Alle 17 apriranno invece le biglietterie dello stadio. Vicino al gazebo del merchandising biancorosso ci sarà uno stand del main sponsor India che regalerà uno dei suoi prodotti ai primi 250 tifosi che si presenteranno muniti del tagliando per la gara.
Ore 14.30 – (Mattino di Padova) Allo stadio “Gabbiano” oggi si fa la storia. Perché in caso di vittoria con la Maceratese (calcio d’inizio alle 18, arbitro Giampaolo Mantelli di Brescia) il Campodarsego andrebbe poi ad affrontare il Carpi (domenica 7 agosto), appena retrocesso dalla Serie A. Ma il primo turno eliminatorio di Tim Cup contro la ruspante compagine marchigiana di Lega Pro rappresenta già di per sé un enorme traguardo per capitan Maurizio Bedin & co. Il Campodarsego, è bene ricordarlo, poco più di un anno fa trionfava nell’ Eccellenza veneta mentre ora si ritrova, e con merito, in una competizione nazionale: «Affronteremo una squadra di categoria superiore ma le motivazioni sono altissime» afferma l’allenatore Enrico Cunico. «Il divario tecnico, talvolta, può essere compensato dall’agonismo e noi vogliamo guadagnarci la sfida con il Carpi». «Non sarà facile affrontare una partita ufficiale dopo appena quindici giorni di preparazione e un’amichevole, pur importante, con il Padova» aggiunge il trainer vicentino. «Ho avuto modo di visionare la sgambata della Maceratese con lo Spezia (persa 2-0) e mi sono fatto un’idea ma in questo periodo, con il mercato ancora nel vivo, non si può fare grande affidamento sui singoli test». La Maceratese – che non giocherà il primo turno eliminatorio fra le mura amiche per una querelle tra società e Comune sull’utilizzo dello stadio Helvia Recina – è allenata da Federico Giunti, ex giocatore di Parma, Milan, Brescia e Besiktas. Il trainer biancorosso potrebbe schierare, come a Norcia con lo Spezia, un 4-3-1-2 votato all’attacco, così come il collega dei padovani Cunico, intenzionato a mandare in campo tutti i giocatori più esperti, visto che la Tim Cup non prevede la regola dei fuori quota. In porta, invece, ci sarà Lorenzo Andreatta (dal Venezia, nella foto), ufficializzato ieri. Formazione Campodarsego (4-3-1-2): Andreatta; Sanavia, Beccaro, Severgnini, Buson; Bedin, Pignat, Radrezza; Lauria; Meloni, Aliù. All. Cunico
Ore 14.00 – (Gazzettino) Si conclude oggi il ritiro di Lavarone. Nel primo pomeriggio il Cittadella scenderà in pianura, più precisamente al Menti di Vicenza, per contendere alla squadra di casa la 21. edizione del Trofeo Alfonso Santagiuliana. La partita inizierà alle 20.30: i prezzi variano dai 10 euro del settore distinti ai 15 euro per la tribuna centrale. La partita servirà al tecnico Venturato per saggiare ulteriormente i progressi della squadra. Ci sarà spazio anche per Christian Kouamé, il giovane attaccante della Costa D’Avorio che completa il reparto offensivo del Cittadella. «È un giocatore che stavo trattando da giorni, ho cercato di tenere più segreta prossibile l’operazione per evitare intromissioni da parte di altre società», racconta il diggì Marchetti. Che poi aggiunge: «L’ho seguito durante le finali del campionato Primavera, dove mi è piaciuto molto. È di grande prospettiva, può diventare un attaccante davvero bravo». Ecco le caratteristiche di Kouamé. «Ha un buon fisico, sa attaccare gli spazi. Deve crescere e maturare, a Cittadella troverà l’ambiente giusto per farlo». Possiamo in qualche modo paragonarlo a Jallow? «È più prestante, di testa è sicuramente più forte, Jallow magari ha una gamba migliore, ma Kouamé è due anni più giovane e il futuro è tutto suo. Speriamo possa rendersi utile durante la stagione di serie B». Marchetti lo vede più prima o seconda punta? «Per me è una seconda punta, anche se ha il fisico da centravanti». In attacco non ci saranno ulteriori arrivi. «Quando dicevo che oltre a Jallow c’erano altre trattative in corso mi riferivo a Kouamé. Sono contento di averlo portato a Cittadella, ha fatto esperienza nella Primavera dell’Inter e già tra i professionisti, con lui in attacco siamo al completo». Movimenti in uscita? «Al momento attuale, niente. C’è ancora un mese di mercato, ma ora è tempo di riflettere sulle rose allestite. Ognuno farà le proprie valutazioni, poi negli ultimi dieci giorni si cercherà di intervenire dove se ne ravvisasse la necessità». Il Cittadella è a posto? «Penso sia praticamente fatto, ma anch’io valuterò le risposte della squadra nei prossimi impegni. Ritengo che l’arrivo di Kouamé, unito alla valorizzazione dei nostri giovani, possa completare per bene il nostro organico. Abbiamo costruito un buon mix tra giovani e giocatori esperti, sono molto contento del lavoro portato avanti». NUMERI MAGLIE. Questi i numeri scelti dai giocatori per il prossimo campionato: 1 Alfonso, 18 Arrighini, 3 Benedetti, 5 Busellato, 24 Caccin, 12 Corasaniti, 26 De Leidi, 14 Fasolo, 4 Iori, 27 Kouamè, 10 Chiaretti, 9 Litteri, 8 Lora, 25 Maniero, 21 Martin, 22 Paleari, 23 Paolucci, 20 Pasa, 29 Pascali, 11 Pedrelli, 19 Pelagatti, 2 Salvi, 6 Scaglia, 7 Schenetti, 17 Strizzolo, 15 Valzania, 13 Varnier.
Ore 13.40 – (Mattino di Padova) Da un derby all’altro. Dal confortante 2-2 di Rovereto con il Chievo Verona, al test con i cugini del Vicenza in programma allo Stadio Menti stasera alle 20.30. In palio c’è la ventunesima edizione del “Trofeo Alfonso Santagiuliana” e, al contempo, la prima del “Trofeo Morosini”. È pur sempre un’amichevole, ma per il Cittadella e i suoi tifosi è anche una sorta di antipasto di quello che offrirà la prossima Serie B, con i botteghini aperti alle 19 e con i prezzi che vanno dai 10 euro per il settore distinti ai 15 per la tribuna centrale. La gara chiuderà la prima fase della stagione: dopo la seduta di stamattina i granata lasceranno il ritiro di Lavarone per dirigersi direttamente a Vicenza. Poi, dopo la partita, ci saranno i primi due giorni di riposo da quando è iniziata la preparazione, con la ripresa fissata per martedì pomeriggio. Chi difficilmente sarà in campo è Filippo Scaglia, che però può dirsi sollevato: uscito anzitempo nel corso del match con il Chievo per un fastidio muscolare, ieri ha effettuato l’ecografia di controllo, «e per fortuna non è emerso nulla di preoccupante. Il mio è solo un affaticamento, mi sono fermato prima che la situazione peggiorasse», spiega il forte difensore centrale piemontese che, ieri, ha svolto terapie. Sin qui, in tutte le precedenti amichevoli, Scaglia è stato provato da Venturato soprattutto assieme al nuovo arrivato Pasa e mai con l’altra new entry Pelagatti. «Il tecnico ha sempre mischiato chi è appena arrivato ai vecchi proprio per facilitare il loro inserimento. In quest’ottica avrebbe avuto poco senso impiegarmi con Pascali, visto che già ci conosciamo bene. Sulla scelta delle coppie, però, dovete chiedere a lui. Le mie impressioni? Pasa è un elemento molto tecnico e bravo a impostare, Pelagatti è rapido e ferrato sulle marcature». Fra i nuovi, quello che però più l’ha colpito è Valzania. «Tutti gli altri li conoscevo, lui meno. Mi piace molto come centrocampista: può assomigliare a Zaccagni, che c’era nella scorsa stagione, ma ha più fisico». Da valutare, stasera, l’impiego di Alfonso, che ha ripreso ad allenarsi ieri dopo la botta in testa ricevuta con il Chievo; quello dello scontento Busellato, tenuto ai box per l’intera partita contro i veronesi pur non avendo problemi fisici, e quello di De Leidi, vicino a trasferirsi al Prato.
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto) Quando Roberto Venturato, dopo l’amichevole col Chievo di mercoledì, aveva dichiarato che «la cosa più importante è che non ci siano stati infortuni gravi» probabilmente sapeva già che né Enrico Alfonso né Filippo Scaglia si erano procurati guai seri al Quercia di Rovereto. E, in effetti, alla vigilia della seconda amichevole di lusso della settimana contro il Vicenza (si gioca al Menti alle 20.30), per il portiere c’è stato solo un grosso spavento per uno scontro di gioco tremendo con Roberto Inglese, mentre per il difensore granata dall’infermeria arriva solo un codice bianco di semplice affaticamento muscolare, senza alcuna rottura o guaio più serio. Dei due, probabilmente solo Alfonso sarà al suo posto stasera, anche perché rischiare non vale proprio la pena. Ora che il mercato conoscerà una pausa di riflessione in attesa di comprendere se uno fra Massimiliano Busellato (Ternana?) e Filippo Lora (Reggiana?) staccheranno il pass d’uscita, ci si può concntrerare sui primi impegni ufficiali in arrivo. Dopo l’amichevole odierna contro una squadra di categoria, domenica 7 agosto è in carnet la prima uscita di Tim Cup contro la vincente fra Cremonese e Fermana. Chi, invece, scenderà in campo già oggi per il primo turno di Tim Cup alle 18 sono i cugini del Campodarsego, che hanno appena rinunciato al riammissione in Lega Pro e che affronteranno la Maceratese al Gabbiano. Con il sogno Sgrigna sempre nel mirino: «La competizione è molto sentita – ammette l’allenatore Enrico Cunico – e ci dà la possibilità di affrontare una squadra di categoria superiore. Passando il turno addirittura di incontrare una formazione che l’anno scorso era in Serie A. Lavoriamo da sole due settimane, e per questo l’amalgama del gruppo non potrà essere perfetta, ma non voglio alibi: non possiamo sbagliare. Per me non sarà la prima volta nella Coppa Italia dei grandi. Mi era già accaduto di affrontare L’Aquila quando allenavo l’AltoVicentino, arrivammo ai supplementari e purtroppo fummo sconfitti».
Ore 12.50 – (Gazzettino) L’ultima parola di nuovo a Bergamin: «Ringrazio tutti gli sponsor per il loro contributo fondamentale al progetto che dobbiamo portare avanti con entusiasmo e con l’obiettivo di ottenere il massimo risultato, fermo restando che il campo è giudice unico. I presupposti ci sono, mi auguro che sia un anno all’insegna del divertimento mantenendo i nervi saldi quando sarà necessario e non esaltandosi quando le cose andranno bene. Insomma, bisogna avere il giusto equilibrio pur consapevoli della nostra forza e credere fortemente in noi stessi e nel gruppo». I numeri delle maglie: 1 Bindi, 2 Dionisi, 3 Favalli, 4 Filipe, 5 Dettori, 6 Mandorlini, 7 Ilari, 8 De Risio, 9 Altinier, 10 Neto Pereira, 11 Petrilli, 12 De Bastiani, 13 Sbraga, 14 Giandonato, 15 Bottalico, 16 Madonna, 17 Turea 18 Mazzocco, 19 Russo, 20 Scevola, 21 Tentardini, 22 Favaro, 23 Cappelletti, 24 Marcandella, 25 Emerson, 27 Germinale, 28 Fantacci. Non ancora assegnato ufficialmente il 26 che dovrebbe andare a Gaiola.
Ore 12.40 – (Gazzettino) Poi è il turno del vice presidente Edoardo Bonetto: «Ringraziamo la Macron che ci ha accompagnato sin dalla nascita del club. Abbiamo cercato di migliorare alcuni aspetti della maglia cercando di darle uno stile un po’ retrò, mentre lo scudo è molto grande». A pochi passi è presente Gianluca Trulla della Macron, quindi c’è spazio per gli sponsor che sottolineano l’orgoglio di fare parte del Padova: l’ingegnere Gianluca Zanutta dell’omonima azienda, Luca Colombano di Italiana Assicurazioni e Francesco Marcon di Tiemme Costruzioni. Proprio Zanutta e Italiana Assicurazioni sono i main sponsor sul petto, Tiemme Costruzioni compare dietro alla maglia, mentre Dermomed è presente sulla manica sinistra. Il momento clou arriva quando vengono tolti i veli alle nuove maglie, non prima che sul palco siano stati chiamati i giocatori e tutta l’area tecnica. Novità di quest’anno è che oltre ai numeri, ci sono i nomi dei giocatori. A indossarle sono i portieri Bindi (maglia verde) e Favaro (nera), i brasiliani Neto Pereira ed Emerson (bianca), De Risio e Favalli (rossa). La terza maglia (nera) sarà pronta tra pochi giorni. Così capitan Neto Pereira: «È un motivo d’orgoglio indossare questa maglia, i miei compagni sanno l’importanza che ha».
Ore 12.30 – (Gazzettino) «Onore a questa maglia che è imbevuta di storia, cultura e arte». Sono le parole con le quali davanti a una cinquantina di tifosi il presidente Giuseppe Bergamin ha aperto ieri la presentazione delle nuove maglie del Padova, che per il terzo anno di fila avranno come sponsor tecnico la Macron. A fare da coreografia i Giardini dell’Arena. «Abbiamo scelto questa location proprio perché la Cappella degli Scrovegni è uno scrigno di arte, cultura e storia. Il paragone con il calcio può sembrare irriverente, ma la maglia è lo scrigno nel calcio ed è una fede per chi ama questo sport». Accanto al patron biancoscudato ci sono anche le istituzioni cittadine. Ecco l’assessore Maurizio Saia che porta un messaggio del sindaco Bitonci rivolto ai giocatori: «Mi ha detto di dirvi solo una cosa: vincere. I nuovi anni sono sempre accompagnati da aspettative e speranze, sono convinto che farete bene». Un flash di Andrea Recaldin, capo ufficio del gabinetto del sindaco: «Oltre a vincere, bisogna avere anche l’orgoglio di rappresentare questa città».
Ore 12.20 – (Gazzettino) Tutto rimandato a lunedì per Tavano, anche se un ulteriore piccolo passo avanti è stato compiuto. L’Avellino, infatti, ha risposto nelle ultime ore alla nuova proposta formulata da Giorgio Zamuner per il trasferimento del bomber in biancoscudato, ma tra le parti c’è ancora qualche differenza economica per la copertura dell’ingaggio del giocatore. Della serie, il Padova è disposto ad arrivare fino a un certo punto e chiede agli irpini di fare un altro piccolo sforzo, tenuto conto che risparmieranno comunque una bella cifra cedendo il giocatore (circa 450 mila euro lordi). Tra l’altro c’è anche un retroscena: Zamuner aveva provato inizialmente a inserire nell’operazione anche il cartellino di Giandonato, ma l’ipotesi non è stata presa in considerazione dai biancoverdi. Intanto, proprio Giandonato potrebbe finire nel mirino del Livorno che è a caccia di un regista. Altra trattativa aperta è quella con l’Inter per il prestito del centrocampista Gaiola, padovano doc: i nerazzurri avevano già un accordo per rinnovare il prestito con il Prato, ma quando il giocatore ha saputo dei biancoscudati ha optato per tornare all’ombra del Santo.
Ore 12.10 – (Gazzettino) Allenamento all’Appiani ieri per i biancoscudati che hanno fatto le prove generali in vista della sfida con il Seregno in programma domani alle 18 all’Euganeo, e valida per il primo turno della Tim Cup. Con i compagni si è rivisto Altinier, che però ha corso a parte per quasi tutta la seduta saltando il lavoro tattico, il che lascia aperto ancora qualche dubbio su un suo eventuale recupero dopo non essersi allenato per tutta la settimana a causa di una botta al collo del piede rimediata nell’amichevole con il Campodarsego. Quanto alla probabile formazione, Brevi ha schierato i biancoscudati con il 3-5-2 impiegando come interpreti gli stessi effettivi utilizzato l’altro ieri nel secondo tempo del test con l’Este: Bindi tra i pali; difesa con Sbraga, Emerson e Russo; Madonna e Favalli sulle corsie laterali, e in mezzo il trio De Risio, Filipe e Dettori; davanti Neto Pereira affiancato da Petrilli che, nonostante la trattativa in piedi con l’Ancona, potrebbe essere utilizzato nel caso di forfait di Altinier. Il tecnico ha comunque provato anche un’altra soluzione tattica, ovvero il 5-4-1, con un centrocampo disposto a rombo: Filipe davanti al pacchetto arretrato, De Risio e Mandorlini interni, e Mandorlini vertice alto alle spalle dell’unica punta Neto Pereira. Questa mattina alle 10, sempre all’Appiani, altra seduta dedicata alla rifinitura per mettere a punto gli ultimi dettagli.
Ore 11.50 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Oscar Brevi alla vigilia di Padova-Seregno: “È tempo di gare ufficiali, dobbiamo vincere per andare avanti nella competizione ma anche per iniziare a formare la giusta mentalità. Emozione? Siamo umani quindi è normale che ci sia, anche perché siamo a Padova… Ci metteremo il massimo impegno e la massima determinazione per onorare al meglio questa maglia e questi tifosi! Come arriviamo alla partita? Coi giusti carichi di lavoro sulle gambe. Altinier? Ha questa botta sul collo del piede, non credo che lo impiegherò e valuteremo domani se portarlo in panchina. Petrilli il sostituto naturale? Lo vedo in quel ruolo, e mi aspetto che dia il massimo con questa maglia addosso, indipendentemente da ogni voce di mercato. Il Seregno? Abbiamo preso informazioni, perché il rispetto dell’avversario va al di là di ogni categoria, ma più che su di loro dobbiamo concentrarci su di noi. Il modulo? Potremmo anche mettere un centrocampista in più cambiando qualcosa…”
Ore 11.40 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 11.20 – Qui Appiani: provati ora i calci di punizione.
Ore 11.00 – Qui Appiani: ancora prove su palla inattiva, mister Brevi incita i suoi con urla.
Ore 10.40 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva.
Ore 10.20 – Qui Appiani: prove tecniche di 3-5-2, assente Altinier sostituito da Petrilli.
Ore 10.00 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per la rifinitura.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) La prima maglia è quella classica, quasi intoccabile, ovvero bianca con inserti rossi sul colletto e sulle maniche.La seconda è tutta rossa come nella passata stagione. La terza divisa, invece, è rimasta ancora segreta: sarà svelata prossimamente, e pare che nello stile e nel colore possa rappresentare una grande sorpresa. Insieme alle nuove maglie sono stati decisi anche i numeri che i giocatori indosseranno per tutta la stagione, così come accade per la Serie A e la Serie B. . L’ambita numero 10 è finita al capitano Neto Pereira, la 9 sulle spalle di Altinier, il capocannoniere della passata stagione, mentre Emerson si è aggiudicato la numero 25 che aveva indossato negli ultimi anni a Livorno, e il faro del centrocampo, quel Francesco Dettori che tanto si è fatto apprezzare dai tifosi nelle prime amichevoli, si è preso il 5. Altinier a rischio. Questa mattina alle 10 è in programma all’Appiani l’ultima rifinitura della squadra biancoscudata in vista della partita di domani pomeriggio. E riguardo alle condizioni di Cristian Altinier non giungono buone notizie: dopo due giorni di allenamenti differenziati, ieri pomeriggio nell’impianto di via Carducci l’attaccante biancoscudato, rimasto ai box in questo inizio di settimana per i postumi di una botta al collo del piede rimediata sabato scorso contro il Campodarsego, ha svolto gli esercizi aerobici insieme ai compagni, ma subito dopo si è fermato, non prendendo parte alla partitella finale, a causa del dolore ancora forte. Se la rifinitura di questa mattina fornirà indicazioni confortanti, domani sera, all’Euganeo, Altinier sarà regolarmente al fianco di Neto Pereira nell’undici iniziale. Ma le possibilità di un completo recupero, a 24 ore dal match, non sono molte. E con Germinale ancora indietro di condizione, Brevi potrebbe avere un problema in attacco già dalla prima partita.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Le distanze sono ormai quasi del tutto limate: tra l’offerta del Padova al giocatore, e la domanda degli irpini per liberarlo con una buonuscita, pare ballino poche decine di migliaia di euro. All’inizio della prossima settimana la trattativa potrebbe finalmente chiudersi. Le nuove maglie. Solo una ventina di tifosi ieri sera nei Giardini dell’Arena sono state svelate le nuove divise che il Padova indosserà nella stagione che sta per iniziare. E a risaltare, sulle mute confezionate per il secondo anno consecutivo dalla Macron, è il grande scudo crociato sul petto: ben più grande, rispetto a quello delle passate stagioni, e certamente accattivante.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È la vigilia di Padova-Seregno: domani pomeriggio alle 18 si alza il sipario sul Padova di Oscar Brevi, che all’Euganeo si presenterà ai propri tifosi nel primo turno eliminatorio di Tim Cup contro i dilettanti lombardi. Ma ieri, nell’antivigilia dell’esordio ufficiale della stagione, è stato il momento per svelare le nuove divise e i numeri di maglia, che da questa stagione anche in Lega Pro torneranno personalizzati per ogni giocatore. In attesa, ovviamente, che sul fronte che porta all’attaccante Francesco Tavano giungano buone notizie. Ultimi dettagli. Lunedì può essere il giorno buono per la fumata bianca. Tra Padova e Avellino anche ieri sono proseguiti i contatti per arrivare alla chiusura positiva della trattativa che porterà in biancoscudato l’ex bomber di Livorno ed Empoli.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Sul taccuino i due nomi più caldi sono proprio quelli di Giandonato e di Massimo Loviso, in uscita da Alessandria. Per Petrilli c’è una trattativa in corso con l’Ancona, per Dionisi e Ilari si possono aprire possibilità importanti dopo l’ufficialità dei ripescaggi del Consiglio federale. Ieri, intanto, sono state presentate le nuove maglie griffate n con una cerimonia ufficiale andata in scena ai Giardini dell’Arena. Maglie pensate per andare incontro alle richieste dei tifosi nel pieno rispetto della tradizione: “La nostra maglia – ha detto il presidente Giuseppe Bergamin – rappresenta una città e la nostra storia. È arte, passione e volontà, i giocatori sanno quanto vale e cosa significa indossarla”. La terza maglia verrà presentata in un evento a parte che sarà allestito nel Macron Store di via della Crocerossa: “Lo faremo nei prossimi 15 giorni – spiega l’area manager del Triveneto Gianluca Trulla – vogliamo che sia una sorpresa, un momento speciale per tutti i tifosi. Ricordo quando due anni fa ci incontrammo ad Asiago col presidente Bergamin e col vicepresidente Edoardo Bonetto per tracciare le prime bozze in fretta e furia dopo quello che era accaduto alla società. Abbiamo fatto tanti passi avanti e siamo molto felici del rapporto sempre più stretto con questa società che ha valori consolidati”. Saranno quattro gli sponsor di maglia: Zanutta, Italia Assicurazioni, Tiemme Costruzioni e Dermomed: “Ringraziamo tutti i nostri partner – spiega Bonetto – che hanno creduto in noi e che si sono identificati col nostro progetto. Questo è un anno importante, stiamo cercando di inseguire un grande traguardo e abbiamo bisogno di tutti”
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Passano i giorni, scorrono le ore, ma ancora non arriva la fumata bianca tanto attesa per Francesco Tavano. Continua ad esserci fiducia per la positiva conclusione della trattativa con l’Avellino, ma c’è ancora una differenza economica sulla buonuscita da corrispondere al giocatore: “Siamo in attesa – si limita a commentare telegraficamente il direttore generale Giorgio Zamuner – noi la nostra offerta l’abbiamo fatta e non possiamo aspettare all’infinito. Una deadline? Non è che ci sia una deadline, però non andremo certo al 31 agosto. Noi come Padova abbiamo palesato la nostra volontà di averlo in squadra. Per questo lo abbiamo inseguito a lungo e abbiamo messo sul piatto una buona offerta. Di più non possiamo fare. Il Pisa, oltre alla categoria superiore, è anche più vicino a casa sua. Staremo a vedere”. Da quanto emerge, se entro lunedì Tavano non dirà sì, il Padova cambierà obiettivo. Molto difficile che l’alternativa all’attaccante casertano sia Alessandro Cesarini, le cui richieste sono troppo elevate. Per il resto la campagna acquisti vivrà molto anche sulle uscite: la novità di giornata è che Manuel Giandonato è in ballo a Livorno, dove Claudio Foscarini ha confermato che il club è alla ricerca di un regista.