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Ore 21.20 – (Il Piccolo) Ricordate la famosa questione dei punti di penalizzazione per il mancato pagamento nei tempi previsti allo staff di Costantini, una dei più pesanti fardelli della Triestina 2012 ereditati da Mauro Milanese? Ebbene ieri l’amministratore unico della Triestina (quella nuova ovviamente, la 1918) si è recato a Roma assieme all’avvocato Nicola Paolini alla Federcalci, presso la sezione disciplinare del tribunale federale nazionale, per l’udienza relativa. Come si ricorderà, considerate le inadempienze, avrebbero dovuto essere tre i punti di penalizzazione, che fra l’altro avrebbero potuto anche essere inflitti la scorsa stagione senza il lavoro svolto da Milanese per spiegare la situazione. In questi mesi si è sempre pensato, però, che si trattava di una zavorra che l’Unione avrebbe dovuto inevitabilmente pagare all’avvio del prossimo campionato di serie D. Ma dopo l’udienza di ieri, Milanese si è detto ottimista su un robusto sconto, se non addirittura su una totale cancellazione, dei punti di penalizzazione. «Abbiamo prodotto una memoria dettagliata – spiega l’amministratore unico alabardato – credo si sia capito che non c’è responsabilità diretta della nuova società, che anzi appena possibile ha sanato tutte le inadempienze della 2012. Abbiamo prodotto pagamenti e ricevute, segnalato precedenti: la nuova società ha avuto l’affiliazione appena a inizio luglio, pensiamo di aver dimostrato che non c’è assolutamente continuità con quella precedente, che questa faccenda insomma è responsabilità della vecchia proprietà ormai fallita. Siamo molto fiduciosi, ora attendiamo». E assieme a Mauro Milanese attendono tutti i tifosi alabardati, che si aspettano a questo punto una notizia positiva. Le sensazioni sono buone, ma contano i fatti. Pare comunque che la decisione possa essere presa già oggi. VOLTOLINI Intanto ieri la Triestina ha tesserato Matteo Voltolini, primo portiere ad essere arruolato nella rosa alabardata per la nuova stagione. Arrivato appena lunedì scorso in ritiro, in breve Voltolini ha convinto tutti, in primis il preparatore dei portieri Boldrin e lo stesso mister Andreucci. Radikon e Consol invece, che erano fin dal primo giorno a Pieve di Cadore, restano a giocarsi il ruolo di vice. Classe 1996, alto 195 cm, Voltolini è cresciuto nel vivaio della Reggiana e la scorsa stagione ha militato nell’Inveruno, serie D, dove ha collezionato 32 presenze. Vanta anche alcune convocazioni nella Nazionale Under 18 di Lega Pro. BRUNNER JR E a proposito di portieri, si è iscritto nei Pulcini alabardati Mattia Brunner, figlio di quell’Alex cresciuto nella Triestina che poi ha giocato in tante squadre di serie A e B e attualmente fa il preparatore dei portieri dell’Udinese. Mattia tenta di ripercorrerne le gesta, ma da difensore. Si ricorda che le iscrizioni al settore giovanile della Triestina sono aperte ancora per pochi giorni.
Ore 20.50 – (Gazzetta di Mantova) La prima gara ufficiale del nuovo Mantova sarà giocata domenica 7 agosto (probabilmente attorno alle 18-18.30) al Martelli contro il Santarcangelo di mister Marcolini, dell’ex Dalla Bona e dell’ex presidente Di Matteo, entrato di recente nella società romagnola con una piccola quota. La Lega Pro ha infatti ufficializzato i gironi di Coppa Italia e l’Acm è stata inserita nel gruppo con il Santarcangelo e il quotatissimo Venezia del tecnico Pippo Inzaghi. Dall’esito della prima sfida dipenderà poi il successivo impegno di Caridi e compagni. Se infatti il Mantova batterà il Santarcangelo, allora giocherà sabato 13 agosto sul campo del Venezia. In caso di pareggio o sconfitta con il Santarcangelo, i biancorossi giocheranno a Venezia il 21 agosto, dopo che i lagunari si saranno scontrati con il Santarcangelo in Romagna. In vista della Coppa Italia, dopo la sfida di domani con il Darfo il Mantova disputerà un’amichevole anche mercoledì prossimo, contro un’avversaria ancora da definire.
Ore 20.30 – (Gazzetta di Mantova) Giornata relativamente intensa ieri per il gruppo dei biancorossi sotto la guida di mister Prina. Al mattino è stata svolta una seduta in piscina mentre buona parte del pomeriggio è stata dedicata alla visione del video del test di mercoledì contro i dilettanti bresciani. La squadra ha fatto la sua comparsa sul campo di gioco dopo le 18 e l’allenamento è stato incentrato sulle esercitazioni tattiche e sui movimenti (soprattutto difensivi) del 3-4-3. Come sempre poi alla fine il prof Disderi ha diviso il gruppo in due parti facendo lavorare i calciatori sulla potenza aerobica riducendo sempre i tempi di recupero. Venendo alla situazione dell’infermeria, tranne Boccalari che dovrà smaltire la frattura del metatarso, gli altri lamentano solo acciacchi tipici di questo periodo. Ad esempio Carini è stato visitato dal dottor Zanini per una contusione al ginocchio rimediata nei giorni scorsi: ieri è stato fermo ma oggi dovrebbe già riaggregarsi al gruppo. Al quale invece si è già unito Marchi che ha superato a tempo di record il lieve stiramento al ginocchio. Tutto ok anche per Bonato, che ha ripreso a lavorare con il preparatore De Bernardin e pure per Sereni che comunque ha preferito non forzare. Tra le note positive, si è rivisto al campo Ciccio Ruopolo che però si è allenato a parte per gestire la condizione del ginocchio a suo tempo operato. Da solo ha lavorato anche il neoacquisto Nicolao, che ovviamente deve recuperare il tempo perduto prima di mettersi al passo dei compagni. Oggi la preparazione proseguirà con un’altra doppia seduta al Martelli: domani invece, riposo al mattino e nel pomeriggio (ore 17) andrà in scena il terzo provino, stavolta contro una squadra certamente più impegnativa, ovvero il Darfo Boario dell’ex Giovanni Arioli, neopromosso in serie D. Anche per questa gara ingresso gratuito.
Ore 20.10 – (Gazzetta di Mantova) Matteo Paro sì, Matteo Paro no: il dilemma della settimana biancorossa verrà sciolto a quanto pare entro domenica. A spiegare la situazione è il presidente del Mantova, Sandro Musso, che ieri mattina ha parlato al telefono con il 33enne regista, così come ha fatto mister Luca Prina. «Da quanto ho capito ci troviamo di fronte a una situazione simile a quella dello scorso anno – dice il numero uno di Viale Te, ricordando la firma sfumata in extremis per il passaggio del giocatore al Crotone in serie B -. Paro ha un’offerta da parte di Juric per andare a collaborare con lo staff tecnico del Genoa in serie A e sta ovviamente riflettendo sull’opportunità di fare una scelta che lo porterebbe a intraprendere un’altra carriera. Il ragazzo è però combattuto, perché vorrebbe continuare a giocare. Da parte mia non ho voluto forzare la mano e Paro mi ha detto di voler riflettere ancora un po’, per prendere una decisione definitiva. Ha aggiunto che verrà a Mantova soltanto se motivato al massimo e su questo non ho dubbi. Da parte nostra non abbiamo posto ultimatum, ma è stato lo stesso giocatore a dirmi che entro domenica ci darà una risposta. Che impressione ho? Al momento non saprei, direi 50% che Paro arrivi da noi e 50% che scelga diversamente». In attesa che le prossime 48 ore sciolgano questo nodo, che in caso di fumata nera costringerà il Mantova a cercare sul mercato un altro regista, in Viale Te ci si è concentrati sul tesseramento del 22enne esterno sinistro Giuseppe Nicolao. Il ragazzo, che giocava lo scorso anno nel Melfi ma arriva dal Napoli, già da alcuni giorni si sta allenando al Martelli e quella odierna dovrebbe essere la giornata giusta per l’ufficializzazione del suo approdo in biancorosso. Slitterà invece probabilmente a lunedì l’arrivo del 21enne portiere del Crotone (ma ex Pordenone) Luca Maniero, che prenderà il posto di Pane alle spalle del titolare Bonato. Gli arrivi imminenti si fermano qui, ma l’Acm lavora sodo anche sul fronte cessioni. E qui c’è da registrare l’interessamento del Forlì per l’attaccante Tripoli e per l’esterno Sereni. Per quanto riguarda Momentè, invece, non hanno avuto seguito per ora gli abboccamenti avuti con Siena e Carrarese. Per il centravanti potrebbe esserci un ritorno di fiamma dell’Albinoleffe, prossimo al ripescaggio in Lega Pro. Per completare la rosa, poi, il Mantova dovrà ingaggiare diversi altri atleti. Numericamente, al momento il reparto più scoperto è la difesa. I dirigenti di Viale Te seguono da un po’ il 25enne Cesare Ambrosini, difensore centrale svincolatosi dopo cinque stagioni nel Como (nell’ultima ha giocato 23 gare in B). Altro elemento che piace a mister Prina è il 22enne centrocampista Alberto De Francesco, che lo scorso anno ha giocato in Lega Pro con L’Aquila collezionando 28 presenze. Curiosità finale: l’ex biancorosso Sartore ha firmato per il Matera.
Ore 19.45 – Qui Padova: termina la presentazione.
Ore 19.41 – Qui Padova: presentate le nuove maglie.
Ore 19.37 – Qui Padova: sale sul palco la squadra.
Ore 19.33 – Qui Padova, Marcon (TiEmme Costruzioni): “È un orgoglio essere legati a questa città, a questa società, a questa squadra e a questa maglia!”.
Ore 19.29 – Qui Padova, Colombano (Italiana Assicurazioni): “Abbiamo trovato nel consiglio di amministrazione quei valori in cui crediamo e quella visibilità che cerchiamo!”.
Ore 19.25 – Qui Padova, Zanutta: “Siamo orgogliosi di affrontare questo viaggio insieme al Calcio Padova!
Ore 19.22 – Qui Padova, Edoardo Bonetto: “Dobbiamo essere belli in campo ma anche fuori, perché rappresentiamo una città favolosa! Anche nelle maglie c’è uno scudo grande, che risalta”.
Ore 19.20 – Qui Padova, Andrea Recaldin: “Dobbiamo sì vincere, ma portare anche con orgoglio questa maglia e questi colori!”.
Ore 19.17 – Qui Padova, Maurizio Saia: “Stiamo entrando nel vivo e le attese si alzano. Rappresento il sindaco e mi ha detto solo una parola da riferire: vincere!”.
Ore 19.15 – Qui Padova, Giuseppe Bergamin prende la parola: “Onore a questa maglia, che è storia, cultura ed arte!”.
Ore 19.10 – Qui Padova: inizia la presentazione delle maglie della nuova stagione presso i Giardini dell’Arena.
Ore 19.00 – (Gazzetta di Modena) Il matrimonio tra Stanco e la Cremonese potrebbe non celebrarsi prima della prossima settimana: il club grigiorosso, che avrebbe già pronto un contratto triennale per l’attaccante pavullese, non giudica ancora congrua la cifra richiesta dal Modena per il cartellino, ma le parti si stanno avvicinando. Stanco, tra l’altro, nei giorni scorsi avrebbe rifiutato un’offerta del Benevento per approdare alla corte di Attilio Tesser, restando in questo modo non troppo distante da casa e al tempo stesso mettendosi in gioco in una società che si presenterà al via della prossima Lega Pro con grandi ambizioni. Da Catania, invece, si dice che il Modena sia ancora in pressing su Luigi Falcone, attaccante esterno classe 1992 corteggiato anche da Catanzaro e Arezzo. Sfumato definitivamente Samuel Darko Appiah, che ha firmato con il Cosenza.
Ore 18.50 – (Gazzetta di Modena) Dopo tredici giorni di lavoro in quota, il Modena saluta Fanano. I canarini si congederanno in sordina, al termine di un ritiro che ha fatto registrare il minimo storico di tifosi e che ovviamente nemmeno si è concluso con la classica festa in paese. Il risultato di un’estate post-retrocessione vissuta tra mille incertezze, nel corso della quale le difficoltà societarie altro non hanno prodotto se non un clima di ulteriore preoccupazione e rabbia tra i tifosi. Se il ritiro non ha suscitato l’appetito della piazza, lo stesso non si può dire per Simone Pavan: il tecnico si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto in questa prima fase di preparazione e pure del gruppo che ora si trova ad allenare, finora imbottito di giovani e ancora in attesa degli elementi di esperienza. I canarini questa mattina sosterranno l’ultimo allenamento al Lotta, poi faranno rientro in città e alle 18 si rimetteranno al lavoro al Braglia, in condizioni climatiche pressoché identiche a quelle che troveranno domenica nel debutto in Tim Cup. Domani doppia seduta tra Zelocchi e Braglia con lo stesso programma, intramezzato dall’appuntamento delle 15,30 al Macron Store per la presentazione delle nuove maglie. TIM CUP. Modena-Francavilla sarà diretta da Emanuele Mancini di Fermo. I biglietti per assistere alla sfida si possono acquistare in prevendita, presso gli sportelli Bper, nei punti vendita Lis Lottomatica e su www.listicket.com, oppure ai botteghini del Braglia dalle 15 di domenica. Chi era abbonato nella passata stagione o si è già abbonato per la prossima entrerà al simbolico prezzo di 1 euro, tutti gli altri tifosi pagheranno 5 euro il biglietto di curva, 10 quello di tribuna coperta e tribunissima laterale, 15 quello di tribunissima autorità. CAMPIONATO. Il Collegio di Garanzia del Coni ha bocciato il ricorso della Paganese. Il club campano è dunque il sesto a saltare dopo Martina, Bellinzago, Lanciano, Rimini e Pavia. Ci sono 11 società da ripescare e una da riammettere al posto del Bellinzago, che ha rinunciato all’iscrizione: quest’ultima sarà il Fano, per le altre deciderà il Consiglio Federale del 4 agosto, anche se ufficiosamente si parla di Melfi, Fondi, Lupa Roma, Cavese, Racing Roma, Olbia, Albinoleffe, Forlì, Taranto, Reggina e Vibonese. Sarebbe il Monza l’unico club escluso tra quelli che hanno chiesto il ripescaggio. Il 4 sarà anche il giorno dei gironi, mentre per i calendari si parla non più dell’8 ma dell’11 agosto, con cerimonia al Teatro Regio di Parma.
Ore 18.30 – (Gazzetta di Reggio) Nella giornata di ieri l’Ac Reggiana 1919 Spa ha comunicato di avere sottoscritto il contratto con il centrocampista Federico Angiulli, con il centrocampista Simone Calvano (in prestito dall’Hellas Verona con opzione e contro opzione e con il giovane portiere Davide Narduzzo, classe ’94, proveniente dalle giovanili del Milan. Angiulli non ha certo bisogno di presentazioni: in maglia granata ha giocato 58 partite, con 9 gol e 7 assist.
Ore 18.20 – (Gazzetta di Reggio) Situazione ritiro. Dopo la gara amichevole di mercoledì, vinta con la Virtus Vecomp, Mr. Colucci ha lasciato i suoi uomini liberi nel pomeriggio di ieri, facendo eseguire loro in mattinata solo una seduta defaticante. Hanno svolto una seduta di lavoro differenziato il giovane Mecca, Jacopo Manconi (entrambi assenti in entrambe le amichevoli disputate dalla Reggiana) e Marco Guidone. Tutti e tre dovrebbero essere regolarmente con il gruppo per la doppia seduta di domani. Allanamento separato anche per Pedrelli che, proprio durante la partita di sabato scorso scorso contro la rappresentativa del Montagna, ha accusato una botta mentre ieri era fermo anche Lafuente per i postumi dell’ultima partiata giocata contro il Virtus Vecomp. Programma in altura. Ultimi due giorni di fatiche in quota a Villa Minozzo, doppio allenamento oggi e rifinitura domattina, poi, al termine di quest’ultima, la comitiva pranzerà a Le Boccede e saluterà l’Appennino alla volta dell’Hotel Airone, a Reggio, sede pre-partita della prima uscita ufficiale della stagione 2016-17. Domenica mattina è prevista la partenza verso il Garda dove alle ore 18, al Turina di Salò, prenderà il via la Tim Cup con un interessante Feralpisalò-Reggiana, due delle squadre più attrezzate della prossima Lega Pro. Designazioni arbitrali. Feralpisalò-Reggiana sarà diretta da Daniel Amabile di Vicenza coadiuvato da Fabio Tribelli e Nicola Badoer di Castelfranco Veneto.
Ore 18.10 – (Gazzetta di Reggio) Si è alzato il sipario sulle nuove maglie della Reggiana in vista della stagione 2016/17. I tifosi avevano potuto già avere un primo assaggio delle nuove divise poiché erano già state indossate dal presidente Mike Piazza e, in pochi minuti, le foto postate sui profili social del patron granata avevano fatto il giro del mondo, ma ora ogni dettaglio è stato svelato. La prima novità è certamente il nuovo sponsor tecnico, con la Reggiana che, per la prima volta indossa divise della Sportika, con la quale ha sottoscritto un contratto quinquennale. Come ammesso anche dal Dg Maurizio Franzone «le due parti hanno rivisto il contratto inizialmente stipulato poiché la Sportika, attraverso il marchio Reggiana, ha visto anche uno sbocco forte di mercato negli Stati Uniti». La speranza è certamente quella, con Sportika sulle maglie, di essere in categorie ben diverse. A presentare le nuove maglie presso la struttura de Le Boccede di Villa Minozzo erano presenti Gianfranco Medici e Maurizio Franzone. Proprio Medici ci ha tenuto a sottolineare: «Abbiamo pensato ad una maglia semplice, con il richiamo al Tricolore che è simbolo della nostra città, pensando che potesse essere una rappresentanza di quello che ha fatto questa società. All’inizio avevamo solo una piccola quota di minoranza, poi siamo cresciuti pian piano fino ad avere un presidente del calibro di Mike Piazza. Abbiamo voluto dare in tutto un taglio con il passato ponendo delle basi molto serie, per fare di questa società un modello da seguire, anche se siamo in Lega Pro». 1.a MAGLIA – C’è un ritorno al tutto granata, con il tricolore sul colletto e sulle bande laterali. I pantaloncini saranno granata, così come i calzettoni che riportano una lavorazione sulla parte frontale con lo scudetto della Reggiana. 2.a MAGLIA – E’ bianca con una banda granata verticale al centro, con il tricolore sul colletto e sulle bande laterali. I pantaloncini saranno granata o bianchi, così come i calzettoni che, anche in questo caso, riportano lo scudetto della Reggiana. 3.a MAGLIA – La terza è ancora in fase di ultimazione poiché è stata scelta dal concorso portato avanti dalla società insieme a Reggiana Gourmet che ha visto coinvolte 36 classi degli istituti primari della provincia. I NUMERI DI MAGLIA – Da questa stagione anche i giocatori di Lega Pro avranno la maglia personalizzata con il proprio cognome e, la società granata, ha deciso di inserire nei numeri l’immagine della Curva Sud in occasione della semifinale di andata contro il Bassano nella stagione 2014/15 perché, come dichiarato anche da Gianfranco Medici «quell’immagine è uno dei punti da cui vogliamo ripartire, considerato anche tutto l’entusiasmo che si respira in città in queste settimane».
Ore 17.50 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 17.35 – Qui Appiani: provato ora il 5-4-1, cambio Cappelletti -Russo in difesa e centrocampo a rombo con Filipe vertice basso, Dettori vertice alto e De Risio e Mandorlini interni. Unica punta Neto Pereira.
Ore 17.20 – Qui Appiani, questa la probabile formazione titolare per domenica: Bindi; Sbraga, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Filipe, Dettori, Favalli; Petrilli, Neto Pereira.
Ore 17.10 – Qui Appiani: si passa alle prove tecniche di 3-5-2, a cui non partecipa Altinier che continua a correre a parte.
Ore 16.50 – Qui Appiani: lavoro atletico, in gruppo anche Altinier.
Ore 16.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento,
Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Quello che arriverà domenica al Bottecchia sarà un Grosseto in tensione e ancora alla caccia di una fisionomia definita. Fino a pochi giorni fa, infatti, la squadra toscana (e con essa la sua tifoseria) ambiva ancora ad un posto in Legapro. Secondo al termine della scorsa serie D, il Grosseto era inserito tra quelle squadre in cerca del ripescaggio. Poi la doccia fredda, arrivata direttamente dagli Stati Uniti. Il presidente del club, Max Pincione, direttamente da oltre oceano ha fatto sapere di non aver presentato la domanda di ammissione alla terza serie, gelando così le ambizioni dei tifosi e allo stesso tempo scatenando una diatriba dai toni forti con l’amministrazione comunale grossetana. Il Comune, tramite le parole del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha accusato il club di non aver ancora pagato i debiti in essere con l’ente e ha definito «inaccettabili» le richieste della presidenza del Grosseto. Dall’altro lato della barricata c’è la presidenza, che ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale, rea – a detta di Max Pincione – di non aver messo in campo tutte le forze necessarie a garantire il ripescaggio in Legapro. La rosa della squadra non è ancora al completo: è stata allestita con molti giovani, in attesa di quella domanda di ammissione in terza serie che poi non è mai arrivata. Così al Bottecchia arriverà un team senza stelle e soprattutto senza troppe certezze. Non ci sarà neanche Matteo Nichele, il centrocampista ex Pordenone che l’anno scorso ha guidato i maremmani al secondo posto in serie D. ABBONAMENTI – Grande entusiasmo per l’avvio della campagna abbonamenti 2016/2017 del Pordenone Calcio. Le tessere sottoscritte sono quasi 300, un centinaio in più dello scorso campionato solo nel primo giorno di vendita libera.
Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Soddisfatto a fine gara Mauro Lovisa che ha assistito al match con i bianconeri in panchina a fianco di Marchetto, mentre Tedino ha vissuto tutta la gara in piedi per comunicare meglio con i suoi ragazzi in campo. «Il timone si vede – ha detto re Mauro – e si capisce che la squadra sa cosa deve fare e come deve muoversi. Mi è piaciuto Suciu – sottolinea Lovisa – giocatore che fa tutto con naturalezza, anche se si vede che non è ancora al meglio». Di buonumore anche Bruno Tedino. «È stato un test valido – ha detto il mister neroverde – contro un avversario giovane, di qualità. I miei ragazzi sono scesi in campo dimostrando grande disponibilità e voglia di mettere in pratica quanto imparato. A grandi tratti abbiamo anche giocato bene». Ora il Grosseto in Tim Cup, primo vero impegno ufficiale della stagione, domenica al Bottecchia. «Sì – annuisce Bruno – sarà una prova difficile perchè i toscani sono un buon complesso, allenato benissimo da Marco Cari che conosco e apprezzo. Noi oltre a tutto avremo assenze importanti a centrocampo e in difesa. Daremo comunque il massimo per partire con il piede giusto e non dissipare l’entusiasmo che è venuto a crearsi intorno alla squadra. Anche oggi al Bertoli i nostri supporters sono stati fantastici».
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È goleada anche con le giovani promesse dell’Udinese, anche se più moderata rispetto a quelle con i dilettanti nel ritiro di Arta Terme. Escono soddisfatti al termine i supporters naoniani giunti sino al Bertoli. È un ramarro che piace e favorisce pensieri stupendi. Tedino conferma il suo 4-3-3 schierando inizialmente Tomei fra i pali, Uliari, Stefani, Ingegneri e Semenzato in difesa, Buratto, Burrai e Cattaneo a centrocampo, Berrettoni, Arma e Pietribiasi in prima linea. La prima occasione arriva al 10′ quando Berrettoni ruba palla a Parpinel, vola verso la porta bianconera e tenta il pallonetto. Savoldelli è bravo ad abbrancare la sfera in tuffo. Non sbaglia 1′ dopo Arma che insacca a fil di palo su assist dello stesso Berrettoni. L’attivissimo ex Bassano indovina il pallonetto al 20′, su servizio di Semenzato. Verso la mezzora si fa vedere su piazzato Burrai. Savoldelli respinge e Pietribiasi è pronto a ribattere in rete il pallone del 3-0. Prima dell’intervallo va a segno Burrai con una splendida punizione alla Pjanic. Al rientro dal riposo Tedino cambia 8 undicesimi della squadra e si vede anche Suciu (buona personalità e qualche numero a effetto) nonostante l’evidente ritardo di preparazione. A sorridere e a scatenare l’applauso dei supporters neroverdi però è il giovane Salamon (’98) che al 60′ risolve quasi dal limite una mischia accesasi in area bianconera. La manovra non scorre più fluidissima come quella del ramarro dei primi 45′. Sale anche di tono la Primavera Udinese e per Martignago e compagni non è più semplicissimo arrivare in area bianconera. Provano a costruire Martignago, Azzi, Suciu senza riuscire però a incrementare il bottino. Si fanno ammirare i giovani Salamon davanti e Zavan che in difesa ha sostituito l’applauditissimo Stefani. Complessivamente comunque il ramarro c’è e sembra pronto per l’esordio in Tim cup di domenica al Bottecchia (20.30) contro il Grosseto quando sarà gara vera. Nell’occasione Tedino dovrà rinunciare agli squalificati Burrai e Suciu e all’infortunato Marchi. La vincente del match di domenica andrà poi a Terni a sfidare la Ternana sette giorni dopo.
Ore 15.40 – (Messaggero Veneto) Non dev’essere facile convivere con l’etichetta di nuovo Nesta. Giulio Parodi la porta con sé da quando, appena quindicenne, passò in prestito dal Bari alla Juventus. Prima ancora di vestire il bianconero si era conquistato una maglia della nazionale under 15. Attirando su di sé le mire dei tre club più blasonati del panorama nazionale: oltre alla Juve, Milan e Inter. L’hanno spuntata i primi, che, dopo un anno in prestito, se lo sono tenuto stretto. E ora lo manderanno a maturare a Pordenone. In arrivo. Max Allegri l’ha spesso aggregato al gruppo della prima squadra. Lo è tuttora nella tournée che i bianconeri stanno affrontando in Asia. Domani, alle 10, lo si potrebbe vedere all’opera al cospetto della formazione di Hong Kong South China: l’ultima amichevole con la Juventus, prima di diventare un giocatore neroverde. Parodi (classe ’97) è l’ultimo tassello del mercato dei “ramarri”. O almeno l’ultimo di un certo rilievo. Arriverà al termine della tournée, che si chiuderà domenica. Da allora, ogni giorno sarà buono per l’ufficialità del prestito. Duttile. Sulle rive del Noncello, dopo la proficua gavetta nel vivaio della Vecchia Signora, Parodi proverà a dimostrare di essere pronto per il calcio che conta. Non ha nemmeno 20 anni e sulle sue doti ci sono pochi dubbi, a prescindere dagli scomodi paragoni che lo accompagnano: può giocare sia da centrale sia da terzino. Sulla carta parte come rincalzo di lusso della coppia Stefani-Ingegneri. Ma per la sua duttilità potrebbe conquistarsi un posto anche sugli esterni. Deciderà Tedino, mago nel valorizzare i giovani. Amico-rivale. Da un futuro pordenonese a un naoniano Doc. Che dopo essersi fatto le ossa al Milan e tre anni al Teramo ricomincia dalla Reggiana. Per il portiere Davide Narduzzo (’94) contratto annuale con opzione per il secondo. Con tutta probabilità si troverà di fronte il Pordenone, visto che gli emiliani paiono destinati a essere inseriti nello stesso girone. Bagarre. A proposito: ulteriori novità sul fronte ripescaggi. Certa l’esclusione della Paganese. Il collegio di garanzia del Coni ha respinto il ricorso dei campani. Un’altra novità riguarda la sostituzione dello Sporting Bellinzago: non sarà il Lecco (la cui documentazione parrebbe incompleta), bensì il Fano a prendere il posto dei piemontesi. In bilico la Cavese, salgono le quotazioni del Monza. Rimane tanta incertezza, in attesa della riunione del consiglio federale del 4 agosto. Designazione. Meglio pensare al calcio giocato. Domenica (alle 20.30), nel primo turno di Tim cup, Pordenone – Grosseto sarà arbitrata da Giuseppe Zanonato di Vicenza.
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Dopo le due sgambate del ritiro di Arta Terme, ieri è andato in scena il primo vero collaudo per la ridisegnata macchina neroverde. Mister Tedino ha avuto buoni riscontri dal test amichevole in cui il Pordenone ha battuto la Primavera dell’Udinese a Maniago. Conta relativamente il 5-0 finale, erano importanti le risposte atletiche e tattiche del gruppo in vista dell’esordio ufficiale in Tim Cup con il Grosseto (domenica al Bottecchia, fischio d’inizio alle 20.30). Il classico 4-3-3 dei ramarri sfila con Tomei in porta, in difesa Uliari, Stefani, Ingegneri e Semenzato, in regia Burrai con Cattaneo e Buratto interni, Berrettoni e Pietribiasi a supporto di Arma. La posizione dei due esterni offensivi è il tema tattico in evidenza: Berrettoni e Pietribiasi agiscono a ridosso di Arma quasi da trequartisti di un 4-3-2-1. L’affiatamento è già invidiabile, nel primo quarto d’ora le combinazioni fra i tre producono due occasioni a tu per tu con il portiere e altrettante reti. La prima chance è un’imbucata di Berrettoni per Arma, stoppato in diagonale. Azione fotocopia al 12’, soltanto più profondo il corridoio indovinato dall’ex Ascoli per il nuovo bomber neroverde, bravo a freddare Savoldelli. Berrettoni show da regista offensivo, tutte le trame della banda di Tedino passano dai piedi del fantasista. Sul suo tocco vellutato, Pietribiasi si lancia nello spazio, Savoldelli è miracoloso di piede. Il 23 e il 10 si scambiano i ruoli in occasione del raddoppio: servizio dell’ex Bassano, pallonetto di “Berre” sul portiere in uscita. Tedino in panchina mantiene alta la tensione, chiede pressione costante sul portatore. Timbra anche Pietribiasi, dopo la respinta di Savoldelli sul tiro di Burrai. Proprio l’ex Siena, all’esordio, firma il poker con un piazzato al bacio dai 25 metri. Il regista sardo, che non ci sarà per squalifica nel primo impegno ufficiale, si è già preso le chiavi del centrocampo. Undici neroverde rivoluzionato nella ripresa: Suciu in cabina di regia, Burrai arretra vicino a Stefani nei quattro difensori. Davanti Azzi e Martignago a sostegno di Raffini. Al quarto d’ora c’è gloria per il giovane Salomon, bravo in area a battere sul primo palo. Finisce 5-0, tanti buoni segnali, in primis l’intesa nel tridente offensivo, in attesa della Tim Cup. Intanto, la società ha espresso grande soddisfazione per il risultato parziale della campagna abbonamenti: sono quasi 300 le tessere già sottoscritte al De Marchi, un centinaio in più dello scorso campionato soltanto nel primo giorno di vendita libera. L’obiettivo prefissato a quota 400 può essere raggiunto.
Ore 15.10 – (Giornale di Vicenza) Cinquina scacciapensieri per il Bassano che, chiaramente in maschera (dopodomani c’è l’Andria), liquida alla distanza il risorto Real Vicenza, gli ex Verona Stars per capirci. Tanti giocatori precauzionalmente a riposo, altri sottoutilizzati e così le curiosità sono essenzialmente due: le prestazioni confortanti dei giovani (doppietta per il diciassettenne asiaghese di Bassano, Munari, al terzo centro in 4 giorni), un altro bersaglio di Tronco, tipetto che vede spesso la porta e il bis di Fabbro, uno per cui il gol è sempre la migliore medicina.Poi, il secondo aspetto, dicevamo, è l’impiego del 4-4-2 come modulo di partenza. Una novità per i virtussini, non per D’Angelo.Nel primo tempo Maistrello-Rantier coppia offensiva con Tronco e Minesso esterni; nel secondo, invece, gli scattisti Fabbro/Tronco di punta con i baby Munari e Dalla Costa ai lati. Inoltre il trainer ha sperimentato Bortot sulla fascia mancina e ha fatto assaggiare il campo per la prima volta al neo ingresso Crialese. Si procede subito a ritmi altissimi, Maistrello e Rantier sfiorano ripetutamente la rete e prima della pausa al 37′ il francese becca in pieno il palo. Quando si riattacca, una sassata di destro dell’adolescente Munari rompe il ghiaccio, poi Tronco buca Bastianello capitalizzando l’assistenza del bimbo Dalla Costa e al 17′ sempre Munari timbra lo 0-3 con un mirabile inserimento dei suoi. E nel finale scatta il Fabbro-time: prima Michael si beve un paio di controllori diretti infilando poi il portiere, poi tesaurizza la smazzata di Soprano per azzeccare la cinquina.E dunque zero infortuni, l’unica considerazione che davvero contava e un totale di 15 sigilli contro 0 in due uscite. D’accordo che il pallone di luglio è scritto sull’acqua ma tenere la porta blindata anche contro formazioni di livello inferiore è sempre buona regola. Intanto, alla voce mercato prima di dare definitivamente addio a Caio De Cenco il digì Seeber avrà prima un colloquio con Pasquale Sensibile appena insediatosi sulla poltrona di ds in seno al Trapani, per capire le reali intenzioni dei granata. In alternativa piace sempre Francesco Grandolfo, che proprio domenica sarà possibile apprezzare live nel duello di Coppa Italia.
Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Mantova e Santarcangelo le avversarie del Venezia nel primo turno di Coppa Italia. La Lega Pro ha ufficializzato la composizione di 7 degli 11 triangolari, tenendone in sospeso quattro in attesa dei 12 ripescaggi dalla serie D (l’ufficialità arriverà dal Consiglio federale del 4 agosto) necessari per completare l’organico a 60 squadre del campionato 2016/17. Inserito nel girone C il team di Pippo Inzaghi osserverà come auspicato il turno di riposo nella prima giornata di domenica 7 agosto quando il Mantova ospiterà il Santarcangelo. La seconda giornata è in programma sabato 13 agosto e il Venezia giocherà in casa se il Santarcangelo avrà sbancato il Martelli, mentre scenderà in trasferta in Romagna in caso di pareggio o vittoria mantovana. Lagunari in campo nella terza giornata domenica 21 agosto, sempre con avversario, sede e orari da definire: al secondo turno si qualificherà solo la prima classificata. Il debutto il 13 agosto consente al Venezia di «salvare» l’ultima amichevole del ritiro di Norcia, in programma sabato 6 allo stadio Recchioni di Fermo con la Fermana di serie D. Dopodomani intanto (ore 18 a Cascia) sfida ai pari categoria della Sambenedettese.
Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) È un Venezia spuntato, capace di avvicinarsi spesso alla porta avversaria ma con le polveri bagnate in fase di finalizzazione, quello che mercoledì ha piegato su rigore la Jesina. Nella terza amichevole estiva, la prima contro un’avversaria di un certo livello (serie D), il successo è arrivato grazie al terzino sinistro Pellicanò che si è procurato la massima punizione, trasformata da un Marsura che poco prima aveva colpito la traversa con una botta dalla distanza. «È stata un’altra buona prova – il plauso del tecnico Filippo Inzaghi ai suoi, ritrovati a Jesi dopo due giorni di pausa – anche se purtroppo mancavano tutti e tre i centravanti e abbiamo sfruttato poco le occasioni che abbiamo creato». Dopo aver saltato i test con Aviano e Real Vicenza lo spagnolo Geijo sembrava pronto al debutto, ma essendo appena recuperato da una lesione a un muscolo dell’anca il Venezia ha preferito non rischiarlo. Affaticati e ai box anche gli altri numeri nove, Ferrari – oggi in gruppo – e Virdis – alle prese con un’infiammazione tendinea – , assieme a Garofalo, Luciani e Fabris. Guaio muscolare per Stulac nel test di mercoledì: i tempi di recupero sono in corso di valutazione. «La Jesina è stata brava, si è messa dietro la linea della palla per renderci la vita difficile, ma ciò che conta non è il risultato bensì la crescita della squadra – prosegue Inzaghi – che secondo me è costante, come l’impegno. Tutti quelli che giocano stanno dando il loro contributo e sono molto contento. Dobbiamo andare avanti così». Ieri alle 10 gli arancioneroverdi hanno lasciato Jesi diretti a Norcia (oggi è atteso il ds Perinetti) dove alle 17 Soligo e compagni sono scesi in campo per il primo allenamento in terra umbra. «L’atteggiamento è quello giusto, in questo momento a me interessa soprattutto non prendere gol perché dobbiamo essere sempre attenti, in qualsiasi partita e contro qualsiasi avversario. Poi sicuramente quando recupereremo i tre centravanti riusciremo anche a sviluppare meglio tutti i cross e le azioni che facciamo. Con la Jesina purtroppo abbiamo dovuto sacrificare a volte Basso, a volte Tortori e Marsura da prime punte, ma chiaramente non è il loro ruolo. Tutti e tre si sono impegnati molto pur non essendo stati messi nelle condizioni migliori per esprimersi».
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «È stata un’altra buona prova. Più che il risultato conta la crescita della squadra ed è una crescita costante». Dopo l’amichevole di mercoledì a Jesi, vinta 1-0 con il rigore, al 90’, di Marsura, mister Filippo Inzaghi si dice soddisfatto. «Vedo impegno, tutti quelli che giocano stanno dando il loro contributo». Tutto questo nonostante la formazione ampiamente rimaneggiata a causa di alcune assenze pesanti: «Ci mancavano i tre centravanti e così abbiamo sfruttato poco le occasioni avute», sottolinea il tecnico. All’appello mancavano Geijo, Ferrari e Virdis, le tre punte dell’attacco arancioneroverde che in stagione si alterneranno con l’unico obiettivo di fare il maggior numero possibile di gol. Ma mercoledì i tre hanno tutti dato forfait, a causa di problemini fisici che hanno costretto Ferrari e Virdis a guardare il match dalla tribuna, mentre Geijo si è fermato nel riscaldamento: per lo spagnolo sembrava fosse arrivato il momento dell’esordio dopo le prime due amichevoli ai box per un risentimento muscolare. Invece poco prima del fischio d’inizio, ecco il piccolo fastidio che ha fatto optare lo staff medico per il riposo precauzionale. Geijo si è dunque accomodato in panchina e al suo posto in campo ci è andato Fabiano. «Quando recupereremo i nostri tre centravanti – assicura mister Inzaghi – riusciremo a sviluppare meglio tutti i cross e le altre situazioni che creiamo. Nel corso della partita abbiamo dovuto sacrificare di volta in volta Basso, Tortori e poi Marsura da centravanti, ma chiaramente non è il loro ruolo». Positivi invece i segnali dalla difesa: «È sempre importante non prendere gol, perché fin da ora bisogna dare l’impronta di una squadra sempre attenta». Ieri intanto la squadra ha raggiunto Norcia, dove si svolgerà la seconda parte del ritiro. Domenica è in programma la quarta amichevole, stavolta con la Sambenedettese. Il ritiro terminerà il 6 agosto, con l’amichevole contro la Fermana. Poi inizierà la Coppa Italia. Il Venezia è stato inserito nel girone C, con Mantova e Santarcangelo che si affronteranno la prima giornata, prevista a Mantova il 7 agosto. Gli arancioneroverdi scenderanno in campo per la prima sabato 13 agosto e l’avversaria dipenderà dall’esito della prima partita: in caso di vittoria del Mantova, il Venezia giocherà con il Santarcangelo in trasferta; in caso contrario, giocherà al Penzo col Mantova.
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia ha raggiunto ieri mattina Norcia per cominciare l’ultima settimana di ritiro, ma Filippo Inzaghi deve fare i conti con l’attacco spuntato a causa dei problemi fisici dei tre centrali disponibili in rosa. Mercoledì sera a Jesi è arrivato il terzo successo consecutivo in questo precampionato che, se da un lato ha palesato qualche logico problema in fase realizzativa a causa delle assenze di Virdis, Ferrari e Geijo, dall’altro ha confermato la solidità difensiva e una porta rimasta ancora inviolata. «Abbiamo offerto una buona prova», ha detto a fine partita lo stesso tecnico Filippo Inzaghi, «mancandoci i centrali d’attacco abbiamo sfruttato poco le occasioni create, con Basso e Tortori che sono stati costretti a giocare fuori ruolo. La Jesina ci ha reso difficile la vita, ma il gruppo è in crescita e ho visto l’impegno che piace a me. Il non aver preso gol è l’effetto del lavoro che i ragazzi stanno svolgendo in questa fase di preparazione». Le note dolenti sono appunto i problemi fisici palesati in queste ore dai tre centrali di attacco. Geijo ha saltato la terza amichevole su tre, perché un paio di settimane fa ha subito una lesione di primo grado alla fascia muscolare esterna dell’anca. Ha seguito un percorso di terapie e riabilitazione e svolto un lavoro differenziato, allenandosi bene negli ultimi giorni. Per motivi precauzionali a Jesi lo staff tecnico ha deciso di non rischiarlo in partita. Ieri pomeriggio in allenamento ha lavorato a parte, e oggi verrà nuovamente valutato. Se l’esito sarà positivo tornerà in gruppo. Virdis ha subito invece nei giorni scorsi una botta alla tibia destra durante gli allenamenti, cosa che gli ha provocato una infiammazione tendinea. Ieri anche per lui lavoro differenziato e passerà al vaglio dello staff medico. Ferrari è invece rientrato regolarmente in gruppo. Un ultimo capitolo riguarda Stulac che, durante l’amichevole di mercoledì, ha preso un colpo dietro il ginocchio. È stato sottoposto ad accertamenti diagnostici, e sono da valutare i tempi di recupero. Sempre ieri sono stati pubblicati i gironi della prima fase di Coppa Italia di Lega Pro. Il Venezia è stato inserito nel girone C con Mantova e Santarcangelo che si sfideranno in casa dei lombardi il 7 agosto. Il Venezia esordirà il 13: al Penzo con il Mantova in caso di pareggio o di vittoria del Santarcangelo, in casa di quest’ultima se il 7 agosto arriverà un successo del Mantova.
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Mancava solo l’ufficialità, arrivata ieri: Nicolò Brighenti a tutti gli effetti è un nuovo giocatore del Frosinone. L’intesa fra le società era stata trovata martedì, mentre l’accordo tra il giocatore e la società ciociara è stato firmato ieri; per il difensore di Bussolengo un contratto di quattro anni. Partito Brighenti, il Vicenza è vicinissimo ad ufficializzare l’acquisto del difensore argentino con passaporto italiano Fabricio Bautista Fontanini, che ieri è arrivato a Vicenza e ha sostenuto le visite mediche. La società berica e l’entourage del giocatore erano d’accordo su tutto, per cui è stato facile ieri in tarda serata firmare l’intesa: per Fontanini un contratto di un anno, con un’opzione a favore del Vicenza per le prossime due stagioni. Fontanini è un difensore cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dell’Atlético de Rafaela, la principale squadra della sua città. La prima esperienza la vive a diciotto anni quando gioca da titolare nel Nacional B, la seconda serie argentina. Nelle due successive annate arriva due volte a disputare a fine stagione gli spareggi promozione contro una squadra di Primera Division, in entrambi i casi contro il Gimnasia de la Plata: nel 2009 la compagine della massima serie ha la meglio, ma nel 2010 sono i biancoazzurri di Rafaela a vincere ed a conquistare la promozione nel Gotha del calcio argentino. Milita poi nell’Atlético de Rafaela, tanto da meritarsi la chiamata di una delle società più importanti del calcio argentino, il San Lorenzo. Fontanini era stato avvicinato in estate alla Lazio quando sembrava che alla guida tecnica dei biancocelesti potesse arrivare Marcelo Bielsa, ma il nome del difensore argentino era già stato fato l’estate scorsa allo Spezia. Il colpo però è riuscito al Vicenza che ha scelto Fontanini come sostituto di Brighenti, con l’argentino che farà coppia con Daniel Adejo al centro della retroguardia berica. Un rinforzo importante per una squadra in costruzione con Franco Lerda che sta cercando di capire in quali ruoli è più necessario intervenire per rinforzare una compagine che si appresta a disputare il prossimo campionato di serie B con l’obiettivo fondamentale di centrare la salvezza. Il direttore sportivo del Vicenza Antonio Tesoro sta cercando di individuare un centrocampista che andrà a sostituire Francesco Urso che potrebbe partire verso Salerno, e un attaccante considerato che ci sono problemi per quanto riguarda l’adeguamento del contratto di Filip Raicevic che potrebbe quindi lasciare Vicenza. Sul fronte attaccanti piace dai tempi di Lecce Giacomo Beretta, ma non è escluso che si possa puntare anche a nomi importanti: al Bari piace il portiere del Vicenza Francesco Benussi, a Tesoro Riccardo Maniero. Trattativa ad oggi quasi impossibile, ma nel mercato mai dire mai.
Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) «Però non mi fare domande difficili». Disarmante, Massimiliano Giusti si gode il primo gol fra i professionisti con un po’ di ansia da prima volta. Arrivato dalla Thermal Abano e dal campionato di Eccellenza, il ragazzo, 21 anni a dicembre, sembra più a suo agio su un campo allagato che davanti al taccuino del cronista, del resto un salto in lungo di tre categorie qualche timore finisce con il crearlo. «Quando il mio procuratore mi ha detto del Vicenza, pensavo alla solita voce di mercato estiva. Poi ho capito che era vero e ho cominciato ad andare in agitazione. Certi treni bisogna essere pronti a prenderli al volo». Anche per un padovano doc? «Certo, come fai a dire no a certe proposte! Come se mio fratello, milanista, fosse richiesto dall’Inter: ci andrebbe subito». L’urlo del Menti lo incuriosisce, un conto sono i racconti di amici e colleghi un altro scendere in campo e vedere attorno a te una distesa di bianco e di rosso: «Non vedo l’ora di giocarci. O meglio, spero di poter esordire presto. Io sono una punta centrale, ma mi sto adattando anche giocare da esterno. Il gol? Mi piace prendere palla, rientrare vero l’interno e provare la conclusione sul palo lungo. È una mia caratteristica». Contro il Levico Terme ha messo a sedere anche tre difensori, presi in velocità, rimanendo alla fine in campo per oltre un’ora. Segno che anche la condizione comincia a sostenerlo. «Innanzitutto dedico questo gol alla mia famiglia che da sempre sopporta la mia passione. Riguardo alla preparazione, all’inizio è stato ovviamente duro, altri metodi, altra velocità rispetto a come ero abituato. Ora comincio a sentire fisicamente i benefici».
Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Partite vere per ricordare uomini e calciatori veri. Domani sera il Menti aprirà le porte per il primo derby della stagione. Vicenza-Cittadella (fischio d’inizio alle 20.30, 15 euro in tribuna, 10 nei distinti) è gara valida per il 21° memorial Alfonso Santagiuliana. Al termine dei 90′, in caso di parità, si andrà ai rigori. Oltre al trofeo per la squadra vincitrice, verrà consegnato quello al migliore giocatore della serata scelto dalla stampa.Il memorial, che negli anni ha visto protagoniste eccellenti formazioni, anche straniere, è stato presentato ieri dal dg Andrea Gazzoli. «Il tradizionale “Santagiuliana” e il primo memorial Piermario Morosini, che si svolgerà mercoledì 3 contro il Pescara, sono appuntamenti che finalmente ci riportano al calcio giocato e siamo felici di ospitare al Menti. Sono gare che mettono in palio qualcosa – ha aggiunto – e vogliamo prendere l’abitudine a vincere». In prima fila domani sera al Menti starà Antonio Santagiuliana, innamorato del Vicenza e della storia di un grande ex biancorosso degli anni ’50, suo padre. «Ringrazio il presidente Alfredo Pastorelli e suo figlio Nicola. Dopo tante peregrinazioni, il memorial è tornato a disputarsi in questo periodo e al Menti. Non resta che dire, forza Vicenza!».E intanto i biancorossi, che ieri hanno svolto una seduta mattutina caratterizzata da lavoro atletico e palestra (Signori, Adejo, Galano a parte) e oggi si alleneranno sia al mattino che al pomeriggio, non potranno presentarsi al completo col Cittadella. Difficile, infatti, vedere in campo Vita, Zivkov e Orlando, ieri alle prese con cure fisioterapiche, così come Adejo e Galano; quest’ultimo mercoledì ha rimediato un trauma contusivo al polpaccio destro.
Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Non si abbassano i toni della bufera scoppiata sull’adeguamento dell’ingaggio a Filip Raicevic. Anzi la vicenda sembra destinata a complicarsi ulteriormente. Ieri il presidente del Vicenza, Alfredo Pastorelli, è sceso in campo e lo ha fatto a modo suo: prima esternando poco dopo la mezzanotte su Facebook e poi con un comunicato stampa emesso dalla società in tarda mattinata (pubblichiamo entrambi a parte). Qui cerchiamo di riassumere il pensiero del massimo dirigente biancorosso che appare comunque chiaro: stimo moltissimo Filip Raicevic, il giocatore è rimasto a Vicenza grazie al mio intervento al calciomercato estivo perchè il ds Paolo Cristallini lo stava cedendo al Cittadella, durante la stagione per mia volontà è stato rivisto al rialzo il contratto del ragazzo, la cifra proposta dalla società mercoledì è stata di 320 mila euro lordi premi compresi, ma la richiesta dal procuratore è stata di 420 mila euro, cifra non sostenibile dal Vicenza.E questo è già il passato, ma ora cosa accadrà? Abbiamo rintracciato il presidente Alfredo Pastorelli proprio per capire come si muoverà la società. Ancora una volta la risposta è chiara. Intanto il massimo dirigente tiene a sottolineare: «Qui non siamo di fronte ad una vicenda come quella capitata con Brighenti, in quel caso il difensore aveva chiesto prima di non giocare una partitella a ranghi ridotti e poi quella con l’Arco, da qui il mio irrigidimento, perchè così facendo si era mancato di rispetto verso non solo la società, ma anche i tifosi». Diversa la posizione di Raicevic prosegue Pastorelli: «Lo considero un ragazzo serio e rispettoso, dunque la mia proposta è sempre valida (320 mila euro lordi compresi i premi), ovvio è legata all’accettazione da parte sua di allungare il contratto che ha con noi e che andrà in scadenza nel giugno del 2018». Quindi il presidente del Vicenza mette la parola fine alla trattativa: «Questa offerta, che io ritengo più che valida, non è ritoccabile ulteriormente».E il procuratore di Filip Raicevic, Gabriele Savino, come ha reagito a tutto questo? «Sono allibito». E poi aggkunge: «Una trattativa non si fa sui giornali, ci si parla, ci si confronta, magari si discute, ma tutto a quattr’occhi, non voglio e non mi metterò di certo ora a commentare cifre e altre cose. Ribadisco solo che Filip merita un adeguamento del contratto, oggi tra i più bassi di tutta la rosa, pari al valore che lo stesso Vicenza gli ha riconosciuto rifiutando, a gennaio, e proprio per volere di Pastorelli, l’offerta del Napoli di 1,5 milioni di euro». Il procuratore chiude con un riferimento che, si capisce, non è per nulla casuale: «Io facendo questo lavoro sono anche abituato a certe situazioni, mi possono dispiacere ma resto sereno, Filip invece è molto, ma molto arrabbiato per quanto sta accadendo». Dunque l’impressione è che si sia arrivati al muro contro muro. Da una parte Pastorelli che dichiara che se verrà rifiutata l’offerta della società, non ritoccabile, il giocatore resterà con l’ingaggio della passata stagione, dall’altra il procuratore che ribatte: ci guarderemo attorno, il mercato è ancora lungo. In mezzo il Vicenza che tra non molto inizierà gli impegni ufficiali. E se da un lato è giusto e doveroso puntare al risanamento economico della società, dall’altro non si può dimenticare che alla fine si dovrà riuscire a mettere in campo una squadra capace di mantenere la categoria.
Ore 12.20 – (Gazzettino) Pedrelli e Salvi da una parte, Benedetti e Martin dall’altra: il Cittadella ha due coppie di laterali difensivi di spinta, proprio come piacciono a Venturato. Quattro terzini di fascia che si sapranno alternare nel corso della lunga stagione di serie B, e che nelle gare di precampionato hanno già fatto valere le proprie qualità. I cross da fondo campo, infatti, fioccano con una certa regolarità, i due nuovi arrivati, Pedrelli e Martin, si stanno ambientando in tutta fretta: «Cittadella corrisponde a quanto avevo sentito dire e raccontare dagli addetti ai lavori – confida Ivan Pedrelli -. È una piazza sana, dove si può lavorare bene, senza pressioni. Da queste parti, poi, ci si può togliere qualche bella soddisfazione». Quelle che mancano da un pò di tempo al difensore: «La serie B quasi nemmeno me la ricordo, avendola fatta ormai una decina di anni fa. Sono quindi estremamente curioso di riviverla da protagonista, di rimettermi in gioco a trent’anni». Pedrelli confida nel gruppo: «Il Cittadella ha stravinto il campionato di Lega Pro perché era il più forte, ma soprattutto perché aveva assimilato la cultura del lavoro, dell’unità dello spogliatoio. I risultati si raggiungono con grande lavoro e sacrificio, e così dovrà essere vissuto il campionato di serie B: lungo, difficile, pieno di insidie». Salvi e Pedrelli a destra, chi la spunterà? «Il dualismo è giusto che ci sia in ogni squadra, basta viverlo in modo corretto. La sana competizione ti fa allenare in maniera più intensa, migliore, quindi la voglia di conquistarsi il posto è senz’altro positiva. Non bisogna però dimenticare che prima di tutto siamo compagni, e il bene principale è quello della squadra. In una stagione lunga come quella cadetta, poi, ci sarà posto per tutti, basta farsi trovare pronti». Le differenze tra lei e Salvi? «Lui ha più gamba di me, è più resistente. Io sono più veloce, ma siamo simili, anche come fisico». Si sente più propositivo o più difensore? «Cerco di leggere al meglio la situazione che si viene a creare in un determinato momento. Come dicevo, ci sono altri compagni di squadra che hanno più gamba del sottoscritto, quindi cerco di sganciarmi sulla fascia quando ne ravvedo l’opportunità». Venturato? «Non lo conoscevo, l’ho trovato davvero preparato, una persona che sa spiegare quello che vuole da noi giocatori».
Ore 12.10 – (Gazzettino) Piccoli acciacchi tipici del ritiro. Il Cittadella tira le somme dopo l’impegno di mercoledì con il Chievo, dove non hanno partecipato Benedetti e Salvi, solo per affaticamento muscolare, niente di particolarmente significativo tanto che i due difensori sono rientrati in gruppo. Da valutare invece Scaglia, ieri tenuto a riposo e stamattina sottoposto a un’ecografia: l’esame strumentale dirà se il giocatore dovrà stare fermo oppure riprendere subito l’attività. Anche Alfonso non si è allenato: il portiere con il Chievo ha preso una botta in testa, la tac ha dato esito negativo. Alfonso probabilmente salterà l’amichevole di domani sera a Vicenza, al rientro dal ritiro di Lavarone. Busellato, invece, non ha giocato l’ultima amichevole per scelta tecnica: cessione in vista?
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) «È stata una bella legnata. Non penso di aver mai ricevuto una botta in testa così forte in vita mia». Enrico Alfonso ora ci sorride, ma, lì per lì, pure lui si è preso un bello spavento, in seguito allo scontro con Inglese nel corso dell’amichevole pareggiata 2-2 fra Cittadella e Chievo mercoledì. Uscito dal campo dopo nemmeno un quarto d’ora e trasportato all’ospedale di Rovereto in ambulanza, ha svolto la Tac e tutti gli accertamenti del caso, uscendone con la diagnosi di una lieve commozione cerebrale e con il collare da tenere. Ieri ha riposato, «ma se starò bene, vorrei riprendere gli allenamenti il prima possibile, mi seccherebbe molto saltare l’amichevole di Vicenza di domani sera: da “ex” biancorosso aspettavo con ansia la partita in programma al Menti. Vediamo». Cosa ricorda di quegli attimi? «Ero uscito in presa bassa su un cross e mi sono scontrato con Inglese, prendendomi una ginocchiata in testa. Non ho mai perso conoscenza, ma, una volta rialzatomi, faticavo a focalizzare la palla». Ha lasciato il posto a Paleari. Com’è il suo rapporto con il nuovo arrivato? «Spendo volentieri una buona parola sia per lui che per Corasaniti, il terzo portiere, che non molte settimane fa ha conquistato, da Allievo, lo scudetto della Berretti. Condividiamo tutti e tre la stessa camera e fra noi e Pierobon si è creato un bel gruppetto, all’interno di quello più ampio della squadra. Tecnicamente con Paleari ci assomigliamo abbastanza, forse io sono un po’ avvantaggiato dal conoscere già il metodo di lavoro utilizzato». Con Jallow e Bobb vi siete salutati prima dell’amichevole con il Chievo? «Con Bobb non ho avuto modo, perché ho lasciato presto il campo, ma Jallow è stato il primo a venirci incontro. So che probabilmente andrà altrove (pare destinato al Benevento, pronto ad offrirgli 120 mila euro a stagione, ndr), ma sarebbe rimasto volentieri con noi: non credo che in altre società si troverà “in famiglia” come a Cittadella». Per quanto riguarda gli altri infortunati, Scaglia, uscito pure lui anzitempo per un problema muscolare, ieri non si è allenato e oggi si sottoporrà all’ecografia di controllo. Benedetti e Salvi mercoledì non sono invece stati impiegati in via precauzionale per un affaticamento. Intanto, in attesa dei calendari, che saranno diramati il 3 agosto, l’Assemblea di Lega B ha chiarito che saranno 5 i turni infrasettimanali della prossima stagione, e che si giocherà anche il 24 e il 30 dicembre, prima della sosta che terminerà il 20 gennaio 2017. Possibile novità il turno a Pasquetta. E novità anche per il d.g. Stefano Marchetti, che entra a far parte del Gruppo di lavoro per lo sviluppo dei Settori Giovanili della Lega B.
Ore 11.40 – Cambio di sede e di orario per l’allenamento dei Biancoscudati: si terrà alle ore 16.30 allo stadio “Appiani”.
Ore 11.20 – (Gazzettino) Tanto per cominciare Nicola Petrilli (due anni di contratto con il Padova) che è corteggiato dall’Ancona, possibile avversario dei biancoscudati in campionato. «Ho ricevuto una telefonata dei marchigiani, però non siamo vicinissimi. Il giocatore e il suo procuratore hanno dato la disponibilità al trasferimento all’Ancona, il problema è che al momento non ci sono i presupposti che l’operazione possa andare in porto». L’inghippo è esclusivamente di natura economica. «Noi abbiamo deciso di sacrificare il giocatore per una questione puramente tattica, di sicuro però non siamo disposti a pagare all’Ancona una parte del suo ingaggio. Credo che non sia proprio giusto dato che parliamo di un ragazzo che l’anno scorso ha segnato sette gol in campionato». Non resta quindi che attendere gli sviluppi. Altro attaccante sul piede di partenza è Oleg Turea, classe 1997, che è stato ufficialmente richiesto dalla Triestina allenata da Antonio Andreucci, ex tecnico del Campodarsego. In serie D Turea sarebbe un fuoriquota (c’è l’obbligo di utilizzare quattro giovani) e avrebbe l’opportunità di essere utilizzato con continuità. «Ci è arrivata questa richiesta, e ci siamo presi tempo fino a domenica per valutare il da farsi, anche se probabilmente è un giocatore che sarà in uscita».
Ore 11.10 – (Gazzettino) Sulla trattativa che riguarda Tavano interviene anche il presidente Giuseppe Bergamin. «Qualsiasi operazione di questo tipo richiede il tempo necessario. Personalmente non temo l’attuale situazione perché le parole del nostro direttore mi trasmettono una certa tranquillità. Poi se non dovesse arrivare Tavano, vorrà dire che arriverà qualche altro ataccante. Che sia Tavano o un altro giocatore è indifferente, ciò che conta è che sia motivato per ottenere i risultati che vogliamo». Intanto, proprio Tavano non ha partecipato ieri pomeriggio all’amichevole disputata dall’Avellino con la Casertana, un ulteriore indizio che il suo trasferimento all’ombra del Santo dovrebbe essere imminente. Restando alle operazioni di mercato, il responsabile dell’area tecnica biancoscudata si è soffermato anche su due giocatori in uscita, entrambi nel reparto avanzato.
Ore 11.00 – (Gazzettino) «Ho rimandato al procuratore di Tavano una proposta che è stata leggermente modificata con riguardo ai premi rispetto alla precedente, adesso attendo una sua risposta e confido che sia positiva». È Giorgio Zamuner a manifestare un certo ottimismo nel fare il punto della situazione sulla trattativa per il bomber che è in uscita dall’Avellino (ha un altro anno di contratto), a margine della presentazione della campagna abbonamenti. Ieri mattina Marco Sommella, agente dell’attaccante, ha avuto un faccia a faccia con i dirigenti irpini. «Ho sentito Sommella – prosegue Zamuner – che mi ha parlato dell’incontro. Per l’Avellino è in uscita, e il giocatore non vuole rimanere con loro. Resta da capire quanti soldi il club biancoverde è disposto a mettere per l’operazione. Ripeto, c’è questa trattativa, e sono abbastanza fiducioso. Se la risposta arriva entro domani (oggi, ndr), per fare i documenti ci vuole qualche giorno e si potrebbe chiudere lunedì».
Ore 10.50 – (Gazzettino) «I prezzi non hanno avuto aumenti importanti rispetto all’anno scorso – aggiunge Bergamin – Un buon numero di abbonati serve a creare un ambiente che ha fiducia nel lavoro della società, senza dimenticare che gli abbonati sono attori protagonisti del progetto del club e creano i presupposti per fare sì che lo stadio si riempia». Al suo fianco il vice Edoardo Bonetto. «Mai come oggi siamo fiduciosi di avere intrapreso una strada che ci può portare a realizzare il sogno di puntare a una stagione davvero importante. La società ha fatto sacrifici per allestire una squadra forte: naturalmente non mancheranno i momenti difficili e ai tifosi chiediamo di aiutarci per superarli insieme al fine di poter disputare un campionato stratosferico». Costo dell’abbonamento: poltrone oro 340 euro (200 euro ridotto per donne, giovani tra 15 e 23 anni, e over 60); tribuna ovest 190 (120); tribuna est 120 (80); tribuna Fattori 85 (60). Ingresso gratuito per i bambini nati dall’1 gennaio 2002 in avanti. Prezzo dei singoli biglietti: poltrone oro 40 euro (25 euro ridotto); tribuna ovest 28 (22); tribuna est 22 (17); tribuna Fattori 15 (9); curva nord ospiti 15.
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Non abbiamo record da battere. Mi auguro solo che ci siano tanti abbonati e che a fine campionato tanti avrebbero voluto farlo». Sono le parole con le quali il presidente Giuseppe Bergamin ha lanciato ieri pomeriggio la campagna abbonamenti 2016-2017, che ha come slogan «Chi si abbona, si vede!». La sottoscrizione scatterà lunedì per i vecchi abbonati che potranno esercitare il diritto di prelazione fino a sabato 13 agosto recandosi nella sede biancoscudata all’Euganeo da lunedì a venerdì (dalle 15 alle 20) e sabato (10-13). Per tutti invece la sottoscrizione comincerà martedì 16 agosto fino al giovedì antecedente alla prima partita casalinga di campionato da lunedì a venerdì (15-20) e sabato (10-13). L’abbonamento prevede diciassette partite casalinghe. Nel caso in cui il girone sia a venti squadre, quindi con diciannove gare interne, le due partite non incluse (ultima di andata e prima di ritorno) saranno acquistabili successivamente per gli abbonati con il pacchetto «Due partite al prezzo di una». A chi sottoscriverà l’abbonamento Italiana Assicurazioni riserverà una promozione per l’Rca auto.
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Tavano? Se arriva sono contento». Anche Oscar Brevi attende novità sul fronte del mercato. Intanto si dice soddisfatto per il test con l’Este. «È stato un buon allenamento e i nuovi hanno avuto la possibilità di fare una partita nel nostro stadio prima della sfida di Coppa Italia. Nella prima frazione ho voluto dare l’opportunità a chi finora è stato utilizzato di meno, ma avevamo preventivato di far disputare a tutti un tempo. Si sono visti dei segnali di miglioramento sul piano dell’aggressività, il problema è che in questo momento non si possono avere i novanta minuti con una certa intensità. Siamo comunque in linea con il lavoro dato che manca un mese all’inizio del campionato». Un flash sugli assenti. «Altinier sente ancora un pò di fastidio per il colpo preso al collo del piede, ma siamo fiduciosi che possa recuperare per domenica. Non sarà invece disponibile Germinale: essendo reduce da un infortunio sta effettuando un programma di lavoro diverso e ci vuole un pò più di tempo». Oggi alle 19 ai Giardini dell’Arena saranno presentate le nuove maglie.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Il Padova ne fa cinque nell’amichevole con l’Este all’Euganeo. Sugli scudi Mandorlini, Neto Pereira, Emerson e Dettori, autori dei sigilli biancoscudati. Niente test per Altinier, Germinale, Petrilli e Turea rimasti ai box. Brevi schiera due formazioni per tempo. Spazio inizialmente ai giocatori meno utilizzati nelle precedenti amichevoli. Lo schema tattico è sempre il 3-5-2, con Mazzocco e Ilari che a metà frazione si scambiano le fasce. In campo per la prima volta anche Gaiola, Fantacci e Mandorlini, con quest’ultimo protagonista di una prodezza in occasione del vantaggio: taglio dentro all’area, di testa si libera del difensore e infila il portiere con un diagonale di destro da posizione defilata. In realtà il ritmo non è elevato, e si bada soprattutto alla ricerca dell’intesa. Non manca qualche buon movimento, anche se alla mezzora è l’Este a rendersi insidioso con Munarini che, nonostante pressato da Dionisi, impegna Favaro all’intervento in due tempi. Pochi minuti e ancora Mandorlini ha sul desto la palla del raddoppio sugli sviluppi di un angolo, ma Lorello neutralizza. Nella ripresa via libera all’undici titolare, con la sola eccezione di Bottalico al posto di Altinier. Arriva subito il raddoppio firmato da Neto Pereira complice un errato disimpegno di Vecchio. Sul fronte opposto Dalla Via fa tremare l’incrocio dei pali con una punizione. Pochi istanti e arriva il tris con un rigore di Emerson (fallo su Neto Pereira), e a chiudere i conti è Dettori con una doppietta.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Ai tifosi voglio lanciare un messaggio: abbiamo grandi obiettivi, e un buon numero di abbonati crea fiducia intorno alla società e spinge verso l’alto il lavoro quotidiano dei giocatori. Vi vogliamo con noi, perché abbiamo una bella squadra e adesso ci serve che sia trascinata da uno stadio pieno e ricco di spettacolo». Il mercato. E il pezzo più pregiato della campagna acquisti potrebbe arrivare a giorni, facendo impennare ancora di più l’entusiasmo. «Ieri l’agente di Tavano ha parlato con l’Avellino, e siamo fiduciosi», le parole di Zamuner. «Il Padova ha fatto una nuova proposta, leggermente cambiata nei premi relativi agli obiettivi, e attendiamo una risposta: se arriverà (oggi, ndr), lunedì si potrebbe chiudere». In uscita, invece, nei prossimi giorni Turea potrebbe essere girato in prestito alla Triestina, mentre per Petrilli si è fatta avanti l’Ancona, ma le due società sono ancora lontane. Stasera alle 19, ai Giardini dell’Arena, verranno intanto svelate ai tifosi le nuove maglie da gioco.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Dall’1 al 13 agosto la prelazione: i vecchi abbonati potranno confermare il proprio posto e settore anche delegando un’altra persona. Dal 16 agosto la vendita sarà invece aperta a tutti. La sede aprirà dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13. I prezzi. Confermate le grandi agevolazioni: con un abbonamento di Tribuna Ovest, per esempio, il costo stagionale sarà pari a 8 biglietti comprati singolarmente. Un bel risparmio. Prezzi ridotti per donne, “over” 60 e ragazzi dai 15 ai 23 anni. Questo il costo della tessera stagionale: Poltrone Oro 340 euro (200 ridotto); Tribuna Ovest 190 (120), Tribuna Est 120 (80), Tribuna Fattori 85 (60). Il nuovo sponsor Italiana Assicurazioni, inoltre, proporrà agli abbonati speciali promozioni sull’RC auto. Gli obiettivi. «Non dobbiamo battere alcun record di quota abbonati, vogliamo solo raccogliere le adesioni di chi crede nel progetto della società», l’augurio del presidente Bepi Bergamin.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) “Chi si abbona, si vede”. Partirà lunedì, con questo slogan, la campagna abbonamenti del Padova. Prezzi aumentati di poco (5 o 10 euro a seconda dei settori), ma obiettivi ben diversi rispetto ad un anno fa: «Vogliamo costruire un sogno, oggi può partire una stagione importantissima», le parole del vicepresidente Edoardo Bonetto, ieri, alla presentazione. «Zamuner ha costruito una squadra importante, per la quale la società ha compiuto grandi sacrifici: vogliamo divertirci e divertire, è il momento di salire sopra il carro e remare tutti insieme per fare un campionato stratosferico». Le modalità. La Lega Pro probabilmente tornerà a tre gironi da 20 squadre l’uno, ma non se ne avrà certezza sino al 4 agosto. Per questo gli abbonamenti sono “tarati” sulle 17 gare casalinghe, come lo scorso anno: le due eventualmente in più non saranno comprese, ma gli abbonati potranno acquistare i biglietti per entrambe al prezzo di uno.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) L’esordio in Tim Cup di domenica si avvicina a grandi passi, e a Padova c’è voglia di calcio. C’era quasi un migliaio di spettatori ieri pomeriggio all’Euganeo per assistere all’amichevole tra la squadra di Brevi e l’Este, in preparazione al match con il Seregno: 5 gol e buone trame di gioco, nonostante in campo nel primo tempo siano scese solo le seconde linee biancoscudate. È stata comunque una buona occasione per vedere all’opera i nuovi arrivi: nel “3-5-2” iniziale subito in campo Cappelletti, Gaiola (nonostante il suo arrivo in prestito dall’Inter non sia stato ancora formalizzato del tutto), Fantacci e Mandorlini, e proprio quest’ultimo al 13’ ha aperto le danze con un bel gol in diagonale. L’Este dell’ex biancoscudato Florindo non ha comunque demeritato, creando un paio di occasioni pericolose. Nella ripresa, poi, Brevi ha calato sul campo l’undici titolare e la partita si è fatta subito più avvincente: Neto Pereira ha subito fissato il 2-0 sfruttando l’errato retropassaggio di Vecchio, mentre dalla parte opposta Dalla Via ha centrato l’incrocio dei pali direttamente da calcio di punizione. Al 16’, quindi, Emerson ha siglato il tris realizzando il penalty procurato dallo stesso Neto, prima che Dettori, sempre tra i più positivi in questo precampionato, timbrasse la doppietta personale tra il 28’ e il 39’ e, con essa, il definitivo 5-0. Non hanno preso parte all’amichevole Turea e Petrilli, probabilmente preservati in vista di una possibile partenza, così come Germinale e Altinier: per quest’ultimo programma differenziato per i postumi di una leggera botta alla caviglia patita in allenamento, ma con il Seregno ci sarà.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Non è andata come probabilmente Giorgio Zamuner si aspettava, ma dopotutto si tratta soltanto del primo round. L’incontro di ieri mattina ad Avellino fra il presidente Walter Taccone e l’agente di Francesco Tavano, Marco Sommella, non ha partorito la tanto attesa fumata bianca. Difficile dire se si tratti di schermaglie in attesa del via libera definitivo, o se dietro le quinte il Pisa si sia deciso a rompere gli indugi e possa rappresentare una minaccia concreta al buon esito dell’affare. Di sicuro balla qualche decina di migliaia di euro fra incentivo all’esodo (ma l’Avellino potrebbe non concederlo), buonuscita e premi. Il Padova ha leggermente modificato la propria offerta e adesso aspetta una risposta definitiva a stretto giro di posta. Ieri sera non era ancora arrivata, ma la novità è che, nonostante Tavano resti la prima, la seconda e anche la terza scelta, Zamuner ha già in tasca l’alternativa (smentite le piste Gianvito Plasmati, Emanuele Calaiò e Alessandro Cesarini, che chiede troppo e che è molto vicino alla Reggiana). Questo perché il dg biancoscudato non vuole farsi trovare impreparato nel caso la trattativa prenda una piega imprevista: «L’agente ha incontrato stamattina (ieri, ndr ) la proprietà dell’Avellino – spiega Zamuner – ma non siamo ancora arrivati a trovare la quadratura del cerchio. Abbiamo inviato una controproposta e confidiamo che la risposta in arrivo sia positiva. Stiamo discutendo sulla parte che dovrà mettere l’Avellino, aspettiamo. La risposta può arrivare da un momento all’altro, dovesse essere positiva andremmo a lunedì ormai con tutte le operazioni burocratiche che ci sono da fare». Zamuner ha confermato anche la possibile cessione di Nicola Petrilli all’Ancona, con cui è stata intavolata una trattativa. Ma il Padova non vuole contribuire al pagamento dell’ingaggio, fermo restando che è disponibile a cedere l’esterno torinese anche a titolo definitivo, alle giuste condizioni. Nel frattempo ieri nell’amichevole disputata ieri all’Euganeo contro l’Este il Padova ha vinto 5-0, mostrando progressi in tutte le zone del campo. Subito a segno Matteo Mandorlini, al debutto, in gol anche Dettori con una doppietta, Neto Pereira ed Emerson su rigore. Assente Altinier, che si è procurato una contusione al momento di segnare il secondo gol personale nell’amichevole di sabato scorso a Mezzano contro il Campodarsego. Domenica poi sarà la volta della prima ufficiale all’Euganeo alle 18 contro il Seregno. E il Padova vuole partire con il piede giusto.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Chi si abbona si vede». Uno slogan mirato, tanto entusiasmo, prezzi simili a quelli della passata stagione. E una speranza: che i tifosi capiscano gli sforzi compiuti dalla società per puntare alla Serie B e rispondano acquistando in massa il pass stagionale per l’ Euganeo. La campagna abbonamenti del Calcio Padova è stata presentata ieri pomeriggio. Si partirà con la prelazione lunedì 1 agosto e si andrà avanti fino a sabato 13 agosto. Da martedì 16 agosto via libera per tutti, con sconti per donne, under 23 e over 60. Gratuito l’ingresso per nati dal 1 gennaio 2002 in poi: « Un buon numero di abbonati – ha detto il presidente Giuseppe Bergamin – serve a creare un ambiente fiducioso e a spingere in alto la squadra. Saranno attori principali insieme alla squadra e alla società, trascineranno i giocatori». Gli fa eco il vicepresidente Edoardo Bonetto: «Parte la rincorsa ad un sogno – spiega il vicepresidente dei biancoscudati – perché insieme a Zamuner abbiamo costruito una squadra che farà divertire e che porterà molta gente allo stadio».