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Ore 22.40 – (Il Piccolo) Era ormai nell’aria da giorni, ma da ieri è ufficiale: Matteo Serafini ha firmato e quindi è un nuovo giocatore della Triestina. Anzi da ieri è già al lavoro a Pieve di Cadore con i nuovi compagni. L’attaccante bresciano, 38 anni, va così ad arricchire un reparto che si presenta con le carte in regola per fare sfracelli, visto che oltre a Bradaschia ci sono i due brasiliani França e Dos Santos, che in due hanno segnato 46 reti lo scorso campionato. Ma anche Serafini quanto a realizzazioni non è stato da meno la scorsa stagione, visto con i suoi 20 gol ha contribuito in modo decisivo alla promozione del Venezia in Lega Pro. Cresciuto calcisticamente nella Cremonese, Serafini ha giocato in A, B e C vestendo, oltre a quella grigiorossa, anche le maglie di Arezzo, Livorno, Catania, Siena, Empoli, Brescia, Vicenza, Piacenza e Pro Patria, prima di approdare la scorsa stagione nel Venezia. In carriera ha vinto due campionati di C1 (Livorno e Arezzo), uno di C2 (Pro Patria) e quello recente di serie D con i lagunari. Da ricordare la tripletta che segnò in serie B col Brescia alla Juventus nel 2007 (finì 3-1). Per un giocatore che arriva, cinque che erano in prova in Cadore se ne sono invece già andati dal ritiro: la parola “scartati” è ovviamente poco elegante, ma in effetti la sostanza è questa. E non mancano le sorprese. Se i tagli del terzo portiere Russo e del canadese Andjelic erano un po’ nell’aria, fanno maggior notizia quelli di Romeo e di Abrefah, che cercavano la riconferma dopo la scorsa stagione. Soprattutto il centrocampista ghanese per tutta l’estate aveva conservato buone chance di rimanere, ma evidentemente in società hanno deciso altrimenti. Il quinto taglio riguarda invece Gianluca Maran, il figlio dell’ex allenatore alabardato Rolando: Maran jr nel week-end sembrava ormai quasi arruolato, considerata la sua duttilità (può giocare sia terzino che a centrocampo) e la stima che ha nei suoi confronti Andreucci. Evidentemente anche in questo caso si sono fatte valutazioni diverse, il giocatore comunque si è già accasato alla Virtus Vecomp Verona. Ieri intanto gli alabardati hanno concluso gli screening medici e atletici effettuati dal team Fisiosan: tutti dati che poi, utilizzati in sinergia con il preparatore atletico Luca Bossi, permettono di individuare i programmi di allenamento e preparazione poi idonei a migliorare la condizione dei giocatori e a prevenire gli infortuni. E domani ad Auronzo c’è il triangolare (tre incontri da 45 minuti ciascuno) contro Spal e Rappresentativa Cadore. Alle 17 la squadra di Andreucci affronterà la Spal, alle 18 la perdente dell’incontro giocherà contro la Rappresentativa Cadore e infine alle 19 la vincente della prima partita contro la compagine locale.
Ore 22.20 – (Gazzetta di Mantova) Ieri il Mantova ha ripreso la preparazione con una doppia seduta. Mister Prina insiste molto sulle esercitazioni tattiche, lasciando alla potenza aerobica la parte conclusiva dell’allenamento pomeridiano. Tra i volti nuovi il terzino sinistro Giuseppe Nicolao, giunto in città ma non ancora in grado di scendere in campo in attesa che il Napoli conceda il nulla osta: il difensore ha seguito i compagni dalla panchina e ha iniziato il ciclo delle visite mediche al termine delle quali la società deciderà se tesserarlo. A bordo campo, con una doccia gessata e una stampella anche Boccalari, regista della Berretti che si è fratturato il metatarso del piede sinistro. A riposo anche Ruopolo, il cui ginocchio si è leggermente gonfiato, che ha lavorato solo in piscina: oggi il bomber sarà visitato dall’ortopedico Zanini. De Respinis si è allenato a parte per un lieve affaticamento. Sgambata sul finale della seduta pomeridiana anche per Mattia Marchi: la visita ortopedica ha evidenziato un lieve stiramento nella zona meniscale che lo costringerà a non forzare per tutta la settimana. Nella partitella conclusiva, sono scesi in campo per la prima volta anche Bandini e Siniscalchi. Oggi nuova doppia seduta (ore 9 e 17.30), domani (ore 18) amichevole contro una mista di giocatori bresciani di Prima categoria e Promozione.
Ore 22.10 – (Gazzetta di Mantova) Aspettando Matteo Paro. Il Mantova ha presentato ieri la sua offerta al 33enne regista, che si è svincolato dopo una vittoriosa stagione (13 presenze) in serie B con il Crotone e attende (forse anche entro oggi) la risposta. La speranza dei dirigenti di Viale Te e di mister Prina, che ha speso parole importanti per Paro nei giorni scorsi, è ovviamente quella di riportare il calciatore in biancorosso, completando così il parco dei centrocampisti centrali e assicurandosi un elemento prezioso anche sotto il profilo della personalità e della conoscenza del modulo tattico 3-4-3. Se anche Paro desse una risposta positiva (e nel clan biancorosso si registra cauto ottimismo in merito), il Mantova avrebbe però l’urgenza di effettuare almeno una cessione prima di poterlo tesserare. L’Acm è infatti attualmente al limite del lordo degli stipendi (1.5 milioni) per cui basta la fideiussione da 350mila euro presentata in Lega lo scorso 30 giugno. Se si sfora quel budget, i nuovi acquisti non vengono avallati dalla stessa Lega finché il club non integra la fideiussione del 30% dello sforamento. Cosa che il presidente Sandro Musso ha escluso in maniera categorica fin dall’inizio di questa nuova avventura alla guida della società. E dunque il Mantova adesso è in pressing soprattutto sul centrocampista Perpetuini, che è il più richiesto sul mercato fra i cinque biancorossi in lista di cessione. Il procuratore del ragazzo ha promesso una risposta per oggi e in Viale Te incrociano le dita. In dirittura d’arrivo potrebbe essere anche la cessione di Tripoli all’Akragas. Per quanto riguarda gli attaccanti Momentè (potrebbe interessare all’Albinoleffe) e De Respinis e l’esterno Sereni l’impressione è che si dovrà aspettare l’esito dei ripescaggi, quando i club ammessi alla Lega Pro si lanceranno a caccia di giocatori di categoria. Il Mantova nel frattempo ha ufficializzato ieri l’ingaggio del 22enne esterno destro Andrea Bandini, che arriva in prestito dall’Inter (in cambio passa in nerazzurro il 12enne Lamine Savane) e che si sta già allenando agli ordini di mister Prina. Ieri allo stadio c’era anche il 22enne esterno sinistro Giuseppe Nicolao, che potrà però iniziare ad allenarsi soltanto dopo l’arrivo del nulla osta dal Napoli. E verrà tesserato soltanto dopo qualche giorno di lavoro e le approfondite visite mediche a cui verrà sottoposto stamani. A buon punto è anche la trattativa per portare a Mantova il 21enne portiere del Crotone Luca Maniero, lo scorso anno in forza al Pordenone. Anche in questo caso, però, l’Acm non potrà muoversi prima di aver effettuato delle cessioni. E proprio per questo l’obiettivo della società e di mister Prina è quello di chiudere alla svelta le operazioni Paro, Nicolao e Maniero (sperando che sia possibile grazie alla partenza di Perpetuini), per poi attendere agosto al fine di completare la rosa. All’appello mancherebbero infatti un paio di difensori (fra quelli tenuti d’occhio ci sono il 25enne ex Como Cesare Ambrosini e il 21enne del Genoa Giacomo Lucarini), uno o due esterni di centrocampo e uno o due attaccanti.
Ore 21.50 – (Gazzetta di Modena) Un esercito di 30 giocatori, molti dei quali non si sa bene se e quanto funzionali al progetto tecnico, ancora privo delle pedine di esperienza necessarie per affrontare il prossimo campionato di Lega Pro. Nella prima metà di ritiro il Modena ha vissuto il suo piccolo, grande paradosso, una situazione assai simile a quella che ha contraddistinto la passata stagione. Dal giorno del raduno Simone Pavan ha allenato la bellezza di 30 giocatori, portandoli tutti con sé a Fanano, ma quanti di questi saranno destinati ad essere protagonisti con la maglia gialloblù nella stagione alle porte? Tra giovanissimi della Beretti, esuberi quasi impiazzabili e quei pochi big reduci dalla passata stagione il cui futuro dipende ancora dalle possibili offerte in arrivo, viene da dire che soltanto la metà della rosa attuale farà effettivamente parte della squadra chiamata ad affrontare la Lega Pro. La sensazione, insomma, è che se questo ritiro fosse iniziato due settimane più tardi la squadra avrebbe avuto un volto diverso. Sarà comunque utile, fatta eccezione ovviamente per l’aspetto atletico, la preparazione in quota? Di sicuro un gruppo così nutrito è una manna in vista dell’ultima amichevole appenninica, la sfida in famiglia tra Modena A e Modena B in programma alle 17 di domani, ed è stata utile per rimpolpare anche un Rolo presentatosi domenica a Fanano rimaneggiato, visto che molti dei suoi giocatori erano impegnati nel Torneo della Montagna reggiano. Va detto che Pavan si è sempre mostrato soddisfatto del gruppo a sua disposizione, facendo intendere di contare su molti degli uomini che al momento si trova ad allenare, eppure dal mercato deve ancora arrivare tanto a livello di esperienza. Con un bugdet nullo, però, è difficile mettere a segno almeno un paio di colpi se non quando la sessione di trattative si avvicina alla chiusura. Il gruppo va rinforzato ma inevitabilmente sfoltito, perché il Modena ora sta lavorando in ritiro con un numero di giocatori, in costante aggiornamento, tale da fare invidia a chi deve preparare campionato e Champions League…
Ore 21.30 – (Gazzetta di Reggio) Procede a grande ritmo la campagna abbonamenti della Reggiana per la stagione che si appresta ad iniziare. Al termine della serata di ieri gli abbonati sono già 722 e la media è di più di 100 abbonati al giorno, un numero che fino a qualche stagione fa ci si poteva solo sognare. Viaggiando di questo passo e, con l’avvicinarsi dell’inizio del campionato il ritmo non potrà che aumentare, si potrebbe davvero stabilire un numero importante di abbonati, avvicinandosi a quelli della Serie A e superando, di gran lunga, certe piazze di Serie B. Ad oggi l’obiettivo del vice presidente Stefano Compagni dei 5000 abbonati non appare così lontano.
Ore 21.20 – (Gazzetta di Reggio) Con la doppia seduta di ieri sul terreno del comunale di Villa Minozzo, è iniziata le seconda ed ultima settimana in altura per gli uomini di Leonardo Colucci che, secondo programma, dovrebbero tornare in città sabato mattina all’indomani della festa che la località montana sta preparando nella serata di venerdì per salutare la squadra. Saranno tuttavia giornate molto intense perché culmineranno col primo impegno ufficiale di domenica, in Tim Cup nella trasferta di Salò (Stadio Lino Turina, inizio alle ore 18) contro il Feralpisalò, ma anche perché è prevista un’amichevole importante domani, mercoledì 27 luglio, con lo scopo di testare il livello di preparazione dei ragazzi, per poi scegliere l’undici titolare per la sfida con la squadra gardesana, tenendo conto anche dei vari affaticamenti che iniziano a farsi sentire. La partita amichevole, ufficializzata ieri dalla società, vedrà i granata opposti alla Virtus Vecomp Verona, una squadra di Serie D veneta, in quello che è ormai un classico appuntamento della preparazione estiva: il fischio d’inizio sarà alle ore 18 sul comunale di Carpineti. Inizialmente si pensava anche ad un’altra sfida il giorno successivo per poter valutare al meglio la tenuta dei 90’ da parte dei giocatori ma, al momento, sembra saltata. Situazione squadra. Tra le novità di ieri spicca in positivo il rientro a tempo pieno del portiere Demalija, dopo aver recuperato dall’intervento chirurgico, ma ci sono anche note meno positive perché ben cinque elementi sono alle prese con fastidi vari: Vernocchi, Panizzi e Guidone hanno lavorato al differenziato per affaticamento mentre Maltese e Pedrelli si stanno sottoponendo a terapie per i postumi dei colpi ricevuti nell’amichevole di sabato scorso. Fortunatamente nulla di grave, ma in questi casi è sempre necessaria la massima attenzione per evitare guai in futuro. Erano regolarmente in campo Manconi e Bartolomei che, invece, quella gara l’avevano saltata per problemi fisici. Leit motiv della seduta pomeridiana di ieri è stato il lavoro fondamentale delle mezzali in copertura e smarcamento. Oggi altra doppia seduta: al mattino alle ore 9.30 e nel pomeriggio alle ore 17.30.
Ore 21.10 – (Gazzetta di Reggio) Il ds Grammatica sta cercando gli ultimi tasselli per alzare il livello della formazione di Colucci e i nomi sono noti: Federico Angiulli e Alessandro Cesarini. Entrambi sembrano vicini a vestire il granata ma sono operazioni che non si concluderanno a breve. Angiulli vuole aspettare la fine del ritiro con il Benevento per capire quale spazio potrà avere nella formazione sannita che è stata schierata da mister Baroni con il 4-4-1-1; modulo che non si addice all’ex granata. Se invece il tecnico giallorosso virerà sul sul 4-3-1-2 Angiulli proverà a giocarsi le sue carte in cadetteria prima di accettare la corte della Reggiana. Che per lui sarebbe l’unica destinazione plausibile nel caso di partenza da Benevento. Cesarini ha ricevuto da tempo l’offerta da parte della Reggiana e Ghiringhelli, suo ex compagno a Pavia gli sta parlando in termini entusiastici di Reggio. Il terra pavese danno l’affare pressoché concluso, anche se il giocatore vorrebbe aspettare una decina di giorni per vagliare le eventuali possibilità in cadetteria (Cittadella e Salernitana su tutte). Sistemati questi due tasselli, Grammatica si lavorerà su un centrale di struttura, con Esposito che è il nome in cima alla lista.
Ore 21.00 – (Gazzetta di Reggio) Adesso è arrivata l’ufficialità, la sfida di Tim Cup Reggiana-FeralpiSalò, domenica 31 luglio alle ore 18, primo turno eliminatorio, si disputerà a campi invertiti. Da programma la gara si sarebbe dovuta disputare al “Città del Tricolore”, ma i lavori per la ristrutturazione portati avanti dalla proprietà non terminerannoin tempo. La Reggiana aveva avanzato l’ipotesi di spostare la gara in campo neutro ma in una località più vicina a Reggio per agevolare i tifosi che avevano tutte le migliori intenzioni di recarsi allo stadio, dopo la già splendida cornice di pubblico avvenuta in occasione della prima sgambata stagionale. La richiesta è stata però respinta poiché il regolamento ufficiale prevede la possibilità del campo neutro solo nel caso in cui entrambi gli stadi siano indisponibili. Il Turina di Salò lo è, da qui l’inversione di campo per questa partita secca la cui vincitrice andrà poi a sfidare la Pro Vercelli. La notizia dell’inversione del campo non è stata ovviamente accolta con entusiasmo dai supporters granata: il loro tam-tam sui social lamenta la mancata disponibilità del Mapei per la Reggiana ma la sua perfetta funzionalità solamente quattro giorni dopo per la sfida del Sassuolo in Europa League col Lucerna. Il Sassuolo ha provato a stemperare la situazione dichiarando che i lavori già messi in preventivo durante il periodo estivo hanno sforato i tempi previsti e, per questo motivo, l’impianto non è disponibile per Reggiana-Feralpi. I lavori riguardano lo spostamento delle panchine con la tombatura del fossato, il rifacimento di tutta la tribuna principale e la chiusura del fossato anche nell’area riservata alle persone disabili che, da quest’anno, saranno adiacenti il terreno di gioco. I tifosi granata faticano ad accettare questa situazione poiché già pregustavano l’esordio stagionale della squadra all’interno del proprio stadio. Conseguentemente hanno lanciato attraverso i social network una provocazione all’amministrazione comunale di Reggio che si è detta vicino alle vicende granata. « Caro sindaco e cara giunta, causa lavori nello stadio privato di Reggio Emilia, noi tifosi reggiani saremo costretti a migrare a Salò per la prima della nostra Regia di Coppa Italia. Siamo certi che anche voi come noi, preferirete seguire le sorti dei granata in terra bresciana piuttosto che accomodarvi, solo quattro giorni dopo, sui comodi e nuovi seggiolini bianchi e blu del nostro ex stadio a seguire le avventure europee della squadra di un’altra città…».
Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il ramarro si fa bello per la notte di Tim cup. La prima gara ufficiale della nuova stagione contro il Grosseto si giocherà sotto i fari del Bottecchia domenica alle 20.30. ABBONAMENTI – Tutti coloro che avranno sottoscritto l’abbonamento (ieri mattina è stata superata quota 100, la metà esatta delle tessere vendute nell’intera campagna del 2015) per le gare di campionato della stagione 16-17 entro sabato potranno acquistare il ticket per assistere al match di coppa pagando un solo euro. TEST BIANCONERO – Giovedì Stefani e compagni affronteranno il primo test-match veramente impegnativo, dopo le goleade confezionate nei giorni del ritiro con l’Arta-Cedarchis (19-0) e Bordano (21-1). Avversari saranno i giovani della Primavera dell’Udinese. Gara che si giocherà a Maniago con inizio alle 18. ALLENAMENTI – Intanto dopo i due giorni di riposo concessi da Tedino al rientro da Arta Terme, i ramarri hanno ripreso a allenarsi al De Marchi con il ritmo usuale. Domani e dopodomani doppia seduta. Al mattino alle 10 e al pomeriggio alle 16.30. Giovedì seduta mattutina alle 10 e amichevole con la Primavera Udinese nel pomeriggio. Venerdì e sabato solo seduta pomeridiana alle 16.30.
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Finalmente l’annuncio: Sergiu Suciu è un nuovo giocatore del Pordenone. Il centrocampista romeno ha firmato il contratto biennale che lo legherà al ramarro fino al 2018. Ha saltato la prima fase del ritiro neroverde, quella in altura ad Arta Terme, e si è presentato direttamente al centro sportivo De Marchi di Villanova. Suciu arriva dal Torino, dopo aver trascorso l’ultima stagione a Cremona, in Legapro. Una volta firmato il contratto, il centrocampista ha pronunciato le sue prime parole da calciatore del Pordenone. «Sono nella fase più importante della mia carriera – ha detto -. Pordenone è l’ambiente giusto dove dimostrare il mio valore. Arrivo in una realtà molto organizzata e con ambizioni, in una squadra che gioca una gran calcio, lo scorso anno al top in categoria. C’è grande entusiasmo, che ho riscontrato nel presidente, nel mister e in tutti i miei compagni: in pochi giorni mi sento già parte del gruppo». Poi il centrocampista acquistato dai neroverdi ha rivolto lo sguardo agli obiettivi stagionali. «Vogliamo avere un ruolo importante in un campionato che sarà di altissimo livello – ha dichiarato l’ex Cremonese -. È bello confrontarsi con squadre di prima fascia. Il mio ruolo? Sono una mezzala destra, ma mi metto a disposizione del mister. Ai tifosi, infine, dico che non vedo l’ora di scendere in campo». Il successore di Matteo Mandorlini si è presentato così, proprio nelle ore segnate dall’addio ufficiale del suo predecessore. Il figlio d’arte ieri ha rescisso il contratto che lo legava al Pordenone fino al 2017 e ora è libero di firmare con il Padova, la società che lo ha accolto in ritiro già da alcuni giorni. Chiuso l’affare Suciu, risolta la vicenda Mandorlini, ora il Pordenone aspetta Giulio Parodi, il diciottenne difensore della Juventus che rappresenterà il colpo giovane del reparto arretrato. Poi si penserà a sfoltire: i due partenti sono Finocchio e Valente, ma per loro al momento sembrano non esserci pretendenti di Legapro.
Ore 20.10 – (Messaggero Veneto) C’è chi si è spinto sino ad Arta. Ma c’è pure chi attende di vedere all’opera per la prima volta il nuovo Pordenone. L’occasione è servita dalla ripresa degli allenamenti. Dopo la fine del ritiro in Carnia e i due giorni di riposo concessi dal tecnico, il gruppo neroverde torna al lavoro oggi (alle 16.30) sui campi di casa del centro De Marchi. Domani, invece, doppia seduta: alle 10 e alle 16.30. Mentre giovedì, dopo l’allenamento mattutino, tutti in campo a Maniago per un’amichevole (alle 18: orario e sede da confermare) con la Primavera dell’Udinese. L’avvicinamento all’esordio ufficiale in Tim cup, di scena domenica (alle 20.30) al Bottecchia con il Grosseto, proseguirà venerdì e sabato con due sedute pomeridiane (alle 16.30). Oggi, intanto, si attendono di conoscere le condizioni del difensore De Agostini (in foto), leggermente infortunatosi durante il ritiro di Arta. Mentre non potrà allenarsi col gruppo il centrale Marchi, alle prese con il recupero dalla lussazione a una spalla. Bruno Tedino comincerà a sperimentare qualcosa in chiave anti-Grosseto, viste le sicure defezioni, oltre di Marchi, degli squalificati Burrai e Suciu. Entrambi nuovi acquisti che si portano in dote un turno da scontare nella stagione ormai alle porte.
Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) Minuto 40 di un Sampdoria-Torino di inizio stagione (2011-’12). Le due squadre insolitamente si trovano in serie B. Saliranno entrambe al termine del campionato. Il Marassi gremito gioisce per il provvissorio vantaggio di Costa, ma a 5 minuti dall’intervallo il popolo blucerchiato si ammutolisce: cross dalla destra di Stevanovic, splendido destro al volo di Suciu e palla alle spalle del portiere Da Costa. Sulla panchina granata si alza esultante l’allenatore Giampiero Ventura. Che festeggerà anche nella ripresa per il decisivo gol di Bianchi. Biennale. Si mandi avanti il nastro. Pomeriggio di una calda estate pordenonese: Sergiu Suciu, proprio colui che aveva fatto sobbalzare il neo ct della nazionale italiana, firma un contratto biennale con il Pordenone. L’attesa è finita. Il club neroverde ha comunicato ufficialmente l’innesto del centrocampista (classe ’90) ex granata: blindato sino al giugno 2018. L’ennesimo colpaccio di una pirotecnica estate. Tedino ha anche il “recupera-palloni” dai piedi raffinati che mancava per confezionare una squadra, sulla carta, da prime posizioni. A prescindere dalle rivali che il sorteggio deciderà di frapporle nel cammino. Attesa. Suciu è nato in Romania, ha esordito in serie A con la maglia del Toro, vanta 70 presenze in B tra granata, Juve Stabia e Crotone. La scorsa stagione ha militato nella Cremonese, dove è approdato a metà stagione dal Lecce, in Lega Pro. «Sono nella fase più importante della mia carriera – ha fatto sapere il neo centrocampista neroverde – e Pordenone è l’ambiente giusto dove dimostrare il mio valore. Arrivo in una realtà molto organizzata e con notevoli ambizioni, al top in categoria. Ho riscontrato grande entusiasmo nel presidente, nel mister e in tutti i miei compagni: in pochi giorni mi sento già parte del gruppo». Il suo ruolo? «Sono una mezzala destra – ha risposto Suciu – ma mi metto a disposizione del mister. Ai tifosi dico che non vedo l’ora di scendere in campo». Dovrà attendere ancora un po’. Domenica, infatti, a causa di un turno di squalifica arretrato, non potrà esserci nell’esordio di Tim cup con il Grosseto. Telenovela. Con il suo arrivo mercato chiuso? Nemmeno per sogno. Si attendono ancora lo juventino Parodi, un terzo portiere e un giovane terzino. Sul versante uscite, intanto, si è conclusa la telenovela Mandorlini: contratto risolto. Il Padova lo aspetta. I tifosi neroverdi, sui social, lo salutano con qualche frecciatina. Come tutti gli innamorati che si sentono traditi.
Ore 19.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Strategia chiara, un tassello alla volta. Ed ecco, l’esterno sinistro in arrivo: dopo Giovanni Formiconi , il Bassano pesca anche a Cremona e stavolta arriva un rinforzo sulla fascia opposta. Ecco Carlo Crialese , un giocatore molto gradito al dg Werner Seeber e su cui è arrivato l’ok di Luca D’Angelo e che andrà a sistemare un reparto rimasto «orfano» di Semenzato, passato nel frattempo al Pordenone. Nel pomeriggio di ieri è arrivata l’ufficialità. «La società Bassano Virtus 55 Soccer Team – si legge in una nota – ha acquisito, a titolo temporaneo, le prestazioni sportive di Carlo Crialese dall’Ac Cesena. Crialese, terzino sinistro classe ’92, nelle ultime due stagioni ha militato nella Cremonese, collezionando nell’ultima stagione 30 presenze. Ha vestito inoltre, in Lega Pro, le maglie di Nocerina, Vigor Lamezia e Aprilia». Sistemata la difesa, ora Seeber si dedicherà al centrocampo, dove si cerca un giocatore in grado di dettare i ritmi, ma che abbia capacità di copertura e un minimo di velocità di esecuzione. Per questo l’idea che portava a Manuel Giandonato , in uscita da Padova, è stata abbandonata. Si continua a scandagliare il mercato, mentre per l’attacco la situazione è ferma al punto di partenza. Il prescelto sarebbe sempre Caio De Cenco , che ha appena firmato un contratto biennale con il Trapani. Ma non è certo che l’ex centravanti del Pordenone resti in rosa, anzi il Bassano continua a sperare di poterlo tesserare, magari più avanti. E nel frattempo tiene viva anche la pista che porta a Francesco Grandolfo , che D’Angelo ha avuto lo scorso anno ad Andria. E lo stesso D’Angelo ha commentato la fine del ritiro di Asiago e l’imminente esordio di Coppa Italia con la Fidelis Andria, sua ex squadra. «Sono contento del lavoro fatto – ha spiegato – ho scelto Bassano per il programma e gli obiettivi ambiziosi. Speriamo di poter ripagare la fiducia con i risultati già con la prima partita con la mia ex squadra, la Fidelis Andria. Il cervellone mi ha fatto un bello scherzetto, sarà bello e stimolante per me». Insomma, il conto alla rovescia ai piedi del monte Grappa è già scattato.
Ore 19.20 – (Giornale di Vicenza) Luca D’Angelo non è un oratore nato. Pochi concetti, ma precisi, netti, inequivocabili. E così è tornato per un attimo sulla prima uscita dei suoi l’altroieri contro l’Unione Settecomuni, chiusa con la rigogliosa decina giallorossa. «Stiamo lavorando perchè si arrivi in condizione per il via del campionato – il pensiero del precettore abruzzese – se fossimo in forma ora ci sarebbe da preoccuparsi. Ma l’obiettivo è essere organizzati e dinamici e soprattutto possedere una straordinaria ferocia agonistica quando servirà. La mia squadra dovrà sempre sapere cosa fare e come farlo in ogni momento della partita». Poi per il trainer pescarese alcune rapide considerazioni extracalcio su queste primissime settimane da queste parti. «È vero che ho trascorso più tempo ad Asiago che a Bassano – ammette – ma di Bassano ho già visitato un po’ il centro storico e devo dire che è davvero una gran bella città, mi piace». E Asiago? «Paradossalmente Asiago ho avuto meno tempo per osservarla sinora – rivela – tuttavia la prima impressione è che si tratti di una località incantevole. Insomma, son capitato bene…». Intanto il trequartista Candido che ha saltato precauzionalmente il test con la formazione altopianese per un affaticamento muscolare, sarà presto a disposizione di D’Angelo. La sua presenza domenica con l’Andria in Tim Cup (via alle 20) non sembra in dubbio.
Ore 19.10 – (Giornale di Vicenza) Semenzato a Pordenone, Stevanin in infermeria con gli interrogativi su un ginocchio dissestato (oggi potrebbe arrivare il responso definitivo) e Bassano che pende pericolosamente a sinistra dove non ci sono interpreti di ruolo. E allora Seeber è immediatamente corso ai ripari e ieri ha scritturato Carlo Crialese, romano, 24 anni da compiere a novembre, difensore mancino le ultime due stagioni alla Cremonese e controllato dal Cesena. Crialese, un metro e 80 per 74 kg è un piede sinistro puro che prima di vestire il grigiorosso d Cremona (30 gettoni quest’anno, 21 l’anno scorso coronati da un gol) che in precedenza aveva militato anche con Nocerina e Vigor Lamezia. Ora però che Stevanin è in riparazione, se i tempi di recupero del laterale di Angarano non supereranno i 2 mesi l’organico resterà immutato. Diversamente la società tornerebbe sul mercato per reperire un alternativa under a Crialese consentendo all’ottimo Steva di guarire con calma. In ogni caso per il biondo di Angarano una colossale iattura, visto che questa sarebbe stata la stagione del suo completo decollo e qualunque sia l’entità del guaio riportato si tratta di un intoppo che ne frena comunque l’ascesa. La curiosità semmai è che con l’ingresso di Crialese il Bassano forma nuovamente assieme all’altro romano Giovanni Formiconi la coppia di terzini dell’ultima Cremonese. Per quanto riguarda invece il difficilissimo approdo a Caio De Cenco del Trapani, tutto si è complicato ulteriormente dopo il passaggio al Palermo del diesse siciliano Daniele Faggiano, il manager con cui Seeber aveva avviato il discorso riguardo al prestito dell’italobrasiliano. Ora il responsabile dell’area tecnica Werner Seeber attende che venga nominato il nuovo direttore sportivo dei siculi (in ballottaggio oltre al favorito Cristallini c’è anche l’ex Ternana Guglielmo Acri) per riallacciare i contatti e capire gli effettivi margini di manovra. Ma nell’agenda virtussina ci sono pure un paio di soluzioni di scorta.
Ore 18.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 18.40 – Qui Guizza: ultimi scampoli di allenamento.
Ore 18.20 – Qui Guizza: si torna al lavoro col pallone.
Ore 18.00 – Qui Guizza: alternanza tra lavoro atletico e lavoro col pallone. Regolarmente in gruppo Germinale, Cappelletti e Mandorlini.
Ore 17.40 – Qui Guizza: almeno cinquanta i tifosi presenti.
Ore 17.20 – Qui Guizza: lavoro atletico per i Biancoscudati. Non si allena Altinier.
Ore 17.00 – Qui Guizza: inizia il primo allenamento alla Guizza post-Mezzano.
Ore 16.40 – A sorpresa, ma con grande piacere. Nel primo giorno di lavoro alla Guizza compare un ex amatissimo quale Andrea Cano. Tutti lo credono presente nelle vesti di semplice “tifoso”, ed invece si avvicina ai cronisti presenti per un annuncio ufficiale: “Ho raggiunto con la società un accordo per il prossimo anno, sarò il responsabile dei portieri dell’Academy del Padova”. Per la precisione sarà il direttore responsabile della scuola portieri del settore giovanile biancoscudato e della Padova Football Academy. Continua Cano: “Per me inizia una nuova carriera, voglio dimostrare il mio valore sotto un’altra veste. Volevo tornare a Padova a tutti i costi, e sono felice ed orgoglioso di tornare nella grande famiglia Biancoscudataz La società mi ha chiesto di portare la mia esperienza al servizio dei ragazzi, e loro dovranno capire che devono rispettare la storica e gloriosa maglia che indossano!”.
Ore 16.30 – Giorgio Zamuner, direttore generale del Padova, ha fatto il punto della situazione in chiave mercato poco fa prima dell’allenamento pomeridiano alla Guizza. Queste le sue principali dichiarazioni: “Cosa manca a questo Padova? Dobbiamo chiudere la seconda punta, poi mancano un paio di giorni e dopo quelli siamo al completo. Tavano? Siamo in ballo, domani devo sentire il suo procuratore che è impegnato con la trattativa per Immobile alla Lazio. Bisogna incastrare i numeri tra la nostra offerta e quello che propone l’Avellino, ma se abbiamo fortuna potrebbe arrivare già nel fine settimana… Lui fisicamente sta bene e fino a due anni fa faceva regolarmente venti gol a stagione, mi basterebbe che ne facesse la metà… Gli Over? Con lui sarebbero 19, quindi dovremo “sfoltire” la rosa e fare a meno di tre giocatori. I quattro in uscita? Sono tutti bravi e forti… Germinale? Ci serviva come caratteristiche fisiche. E se arriva Tavano non è detto che poi magari non arrivi anche un giovane… Marcandella e Turea? Stiamo cercando di ritagliare loro uno spazio, ma se non dovessimo trovarlo potrebbero essere prestati per permettere loro di giocare con continuità. Bottalico? Per lui è un discorso diverso, visto che può anche fare la spola con la Berretti”.
Ore 16.20 – Matteo Mandorlini ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore del Padova oggi alla Guizza, prima del primo allenamento pomeridiano in pianura dopo il ritiro di Mezzano: “Lo svincolo? Era questioni di giorni, l’accordo c’era già. Come mai questo cambio? Avevo già espresso la mia volontà un mese prima perché conosco il direttore da molti anni e lo volevo seguire. Obiettivi? Siamo un buonissimo gruppo e vogliamo arrivare in alto, tra le prime quattro perché Padova lo merita! Io voglio tornare in B, e voglio farlo con questa squadra. Mio padre? Mi ha fatto l’in bocca al lupo, è molto contento di questa mia opportunità e sono orgoglioso di giocare in una piazza in cui lui ha allenato. Mi ha detto di dare il massimo e di fare del mio meglio. Mi piacerebbe essere allenato da lui? L’ho sempre pensato, e magari prima o poi succederà… I segreti del Pordenone della passata stagione? Semplicemente c’erano meno pressioni e la squadra era buona”.
Ore 16.10 – Matteo Mandorlini ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore del Padova oggi alla Guizza, prima del primo allenamento pomeridiano in pianura dopo il ritiro di Mezzano: “Lo svincolo? Era questioni di giorni, l’accordo c’era già. Come mai questo cambio? Avevo già espresso la mia volontà un mese prima perché conosco il direttore da molti anni e lo volevo seguire. Obiettivi? Siamo un buonissimo gruppo e vogliamo arrivare in alto, tra le prime quattro perché Padova lo merita! Io voglio tornare in B, e voglio farlo con questa squadra. Mio padre? Mi ha fatto l’in bocca al lupo, è molto contento di questa mia opportunità e sono orgoglioso di giocare in una piazza in cui lui ha allenato. Mi ha detto di dare il massimo e di fare del mio meglio. Mi piacerebbe essere allenato da lui? L’ho sempre pensato, e magari prima o poi succederà… I segreti del Pordenone della passata stagione? Semplicemente c’erano meno pressioni e la squadra era buona”.
Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Siamo orgogliosi del Portogallo che ha vinto l’Europeo in casa della Francia e senza Cristiano Ronaldo. Nel calcio un sogno può diventare realtà e finalmente il nostro si chiama Venezia». Non parlano una parola di italiano e cercano di spiegarsi a gesti, ma Francisco Pacheco e Alexandre Pimenta con sguardi e sorrisi trasmettono bene emozioni ed entusiasmo. I due 17enne portoghesi, atterrati domenica sera dopo un lungo volo da Lisbona con scalo a Madrid, oggi alle 7 saliranno sul pullman che porterà la Berretti di Andrea Turato in ritiro a Tambre. Così per i due talenti della Portimonense inizierà dopo una corsa ad ostacoli quel periodo di prova saltato nel marzo scorso per gli attentati terroristici all’aeroporto di Bruxelles. «Di quel 22 marzo mi resta dentro un ricordo intenso, perché mai avremmo pensato da un momento all’altro di passare dal sogno alla paura» confida Pacheco, mentre Pimenta aggiunge «Avevamo già fatto il check-in per imbarcarci verso Venezia, fortunatamente non eravamo vicinissimi all’esplosione però in quei momenti non sapevamo più cos’altro sarebbe potuto succedere. È bello essere qui a raccontarlo, di certo non potremo dimenticare». Entrambi mancini amano «CR7» e lo Sporting Lisbona. «Io ho avuto la fortuna di giocarci per un po’, sono un esterno offensivo e sono qui per far vedere cosa so fare, in un Venezia che mi auguro possa diventare la mia squadra. Chi non vorrebbe giocare in una città tanto famosa?» condivide le sue aspettative Pimenta. Da parte sua Pacheco, che di ruolo è terzino, pensa in primis alla sua famiglia: «Perché mi ha sempre appoggiato, e per Alex è lo stesso, incitandomi ad impegnarmi per provare a realizzare il mio sogno. Del Venezia so che è una società ambiziosa, l’eco del progetto è arrivato anche in Portogallo e io ce la metterò tutta per restare e arrivare un giorno in prima squadra e in serie A». Oltre a Pacheco e Pimenta la Berretti del Venezia ha in prova il francese Nicolas Mithra, esterno offensivo classe ’97 del Guingamp.
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Chiuso con l’amichevole di sabato il ritiro di Piancavallo, il Venezia si appresta ad affrontare la seconda parte della preparazione. Positive le indicazioni giunte dalla partita con il Real Vicenza, non solo per i quattro gol ma soprattutto perché la squadra sta già prendendo la forma voluta da mister Inzaghi. «Abbiamo cercato di mettere in pratica gli aspetti su cui abbiamo lavorato in questi giorni, disputando una buona prestazione, anche dal punto di vista tecnico», commenta Maurizio Domizzi. L’ex difensore di Napoli e Udinese ha già preso in mano le redini della linea difensiva arancioneroverde: «Ci stiamo sforzando di mettere in pratica quel che ci chiede il mister ma ci viene naturale, visto che i giocatori sono stati scelti con le caratteristiche adatte a questo sistema di gioco. In difesa Inzaghi ci chiede un sistema un po’ particolare: richiede del tempo per essere assimilato e bisogna crederci, ma alla lunga ci darà soddisfazione. Io per fortuna lo avevo già adottato e dunque sono un po’ avvantaggiato». Dopo due giorni di riposo, oggi la squadra partirà alla volta di Jesi, tappa intermedia che porterà gli arancioneroverdi al ritiro di Norcia. Il gruppo raggiungerà l’appuntamento odierno in ordine sparso: una decina di giocatori si ritroveranno stamattina al Taliercio per la partenza in pullman. Gli altri, staff tecnico compreso, arriveranno a Jesi per conto proprio. Il programma prevede un allenamento nel pomeriggio, mentre domani sera (ore 20,30) è fissata l’amichevole con la Jesina. Giovedì 28 la squadra si trasferirà a Norcia, dove si terrà la seconda parte del ritiro che terminerà il 6 agosto. Sono in programma altre tre amichevoli: domenica 31 luglio (ore 18) a Cascia contro la Sambenedettese, mercoledì 3 agosto a Norcia contro il Porto d’Ascoli, infine sabato 6 agosto a Fermo contro la Fermana. Ieri intanto al Taliercio si è radunata la squadra Berretti, guidata da mister Andrea Turato, in partenza oggi per il ritiro di Tambre. Si è svolta la prima sessione di allenamento per i giovani arancioneroverdi, compresi i due calciatori portoghesi Francisco Pachecho e Alexandre Pimenta che avrebbero dovuto sostenere un provino lo scorso 22 marzo, ma rimasero bloccati a Bruxelles a causa dell’attentato all’aeroporto e furono costretti a tornare indietro. E’ ufficiale il passaggio di Mattia Serafini alla Triestina. Dopo la rescissione con il Venezia, ieri è arrivata la firma con la squadra alabardata, seguita dall’immediata partenza del bomber per il ritiro a Pieve di Cadore. Non c’è stata invece la fumata bianca tra la Triestina e Paolo Carbonaro, che in questo momento è ricercato soprattutto da Fondi e Reggina. Mentre Riccardo Lattanzio dovrebbe accasarsi con il Bisceglie. Oggi infine scadono i termini per presentare le domande di ripescaggio in Lega Pro: l’obiettivo è raggiungere il format a 60 squadre, anche se al momento i posti liberi da colmare sarebbero ben tredici. Domani è prevista una riunione di Lega nella quale saranno esaminate le domande, mentre l’esito definitivo sarà comunicato dal Consiglio federale il 4 agosto: nella stessa data si dovrebbe conoscere la composizione dei gironi e sapere così quali saranno le avversarie del Venezia.
Ore 15.20 – (La Nuova Venezia) Conclusa la prima parte del lavoro a Piancavallo, e dopo i due giorni di riposo concessi dall’allenatore Filippo Inzaghi ai suoi giocatori e allo staff, riprende oggi il ritiro precampionato del Venezia. Una parte della squadra partirà alle 10 dal centro sportivo Taliercio in direzione Imola, dove il resto del gruppo salirà sull’autobus che porterà il gruppo fino a Jesi. Qui già nel pomeriggio è prevista una sessione di allenamento con seguente soggiorno in albergo, mentre domani alle 20.30 allo stadio comunale “Carotti” è in programma l’amichevole contro i dilettanti della Jesina. Il Venezia ripartirà poi giovedì alla volta Norcia dove proseguirà il lavoro fino al 7 agosto, data del rientro previsto a Mestre. La squadra soggiornerà all’hotel Europa e in programma avrà tre amichevoli: il 31 luglio alle 18 contro la Sambenedettese a Cascia, il 3 agosto (orario da definire) contro il Porto d’Ascoli a Norcia, e infine il 6 agosto alle 20.30 a Fermo contro la Fermana. Il direttore sportivo Giorgio Perinetti si unirà alla squadra in ritiro a Norcia venerdì, mentre il presidente Joe Tacopina rientrerà a Venezia non prima del 10 agosto. Intanto ieri mattina si è radunata al centro sportivo Taliercio anche la squadra Berretti allenata da Andrea Turato. Il gruppo al completo ha poi raggiunto Tambre d’Alpago dove resterà in ritiro fino al 30 luglio e soggiornerà all’hotel Alba.
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La notizia del giorno è l’esclusione definitiva di Nicolò Brighenti dalla rosa del Vicenza. Ieri, durante la conferenza stampa indetta per sostenere la mozione consiliare volta a intitolare via dello Stadio a Giulio Savoini (storico giocatore del Lane e recordman di presenze in biancorosso scomparso il 25 luglio 2015), lo ha riferito il presidente Alfredo Pastorelli. «Brighenti ha chiuso con il Vicenza», ha detto il numero uno biancorosso; parole che non lasciano dubbi e che aprono scenari nuovi sulla vicenda. «Se nessuna società lo dovesse acquistare — ha proseguito Pastorelli — qui comunque non giocherà più e di conseguenza a breve andremo a nominare un nuovo capitano». Di più è stato difficile sapere, anche perché Brighenti ha cortesemente declinato ogni invito a una replica. Cosa succederà adesso è difficile prevederlo, a meno che il confronto con la Spal — all’ordine del giorno proprio la posizione di Brighenti — non si concluda con un accordo tra le due società. L’interesse della Spal per Brighenti è confermato dalla dirigenza estense anche dopo l’acquisto di Michele Cremonesi, ex centrale difensivo del Crotone su cui stava puntando anche il Vicenza. Con l’esclusione di Brighenti dall’organico biancorosso e l’infortunio al ginocchio di Adejo, la situazione della retroguardia è di assoluta emergenza, visto che i vari Beduschi, Bogdan e Madrigali hanno dimostrato di non essere ancora pronti per un ruolo da titolare nel campionato cadetto. E di quanto dura sarà la prossima serie B, se n’è avuta conferma domenica a Pergine, con il Carpi che ha battuto per 3-1 il Vicenza. Una squadra scesa in campo senza gli infortunati Adejo, Bellomo e Giacomelli, e con gli ultimi arrivati, Pucino e Rizzo ancora in rodaggio. Ma la differenza tecnica è parsa netta, cosa che al termine della partita l’allenatore del Vicenza non ha negato. «Il Carpi è una squadra che lotterà per tornare in serie A – ha spiegato Lerda – e poi bisogna dire che loro hanno mantenuto l’intelaiatura che avevano lo scorso anno. Inoltre, dopo il gol a freddo, abbiamo dovuto scoprirci per rimontare e il Carpi negli spazi è molto pericoloso». Lerda ha poi analizzato le prove tattiche in campo. «In fase di non possesso giochiamo con lo stesso modulo dello scorso anno, con la difesa a quattro e i due mediani davanti. Abbiamo provato, e lo faremo ancora, ad attaccare con il 3-4-3, o con il 3-4-2-1, credo che ne abbiamo le caratteristiche. Qualcosa di buono ho visto, anche se è chiaro che dobbiamo fare meglio ma dopo una settimana di lavoro non potevo sperare in chissà cosa». Il tecnico del Vicenza analizza poi l’organico a disposizione. «Avevamo detto che alla fine del ritiro avremo fatto un primo bilancio. Fatto questo è chiaro che dovremo migliorare in tutti i reparti: lo so io e lo sa la società. Sono tranquillo perchè c’è tutto il tempo per farlo visto che il mercato chiuderà a fine agosto e c’è più di un mese a disposizione. Intanto dobbiamo continuare a lavorare al meglio perchè, come abbiamo visto, la serie B è dura e difficile. E il Carpi ce l’ha ricordato subito».
Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Si discuterà oggi, a Roma, davanti all’Alta corte di giustizia la vertenza aperta dal presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. Come si ricorderà il 29 giugno Gravina ha fatto ricorso al Collegio di garanzia dello Sport del Coni contro il Vicenza e contro la Lega di B chiedendo il contributo di mutualità dovuto quando una società viene promossa. Dunque a quella biancorossa il massimo dirigente della Lega Pro chiede la mutualità per l’anno 2014-15, per il 2015-16 e in caso di rilascio della licenza, cosa che nel frattempo è avvenuta, anche per il 2016-17, più gli interessi di mora maturati . I conti si fa presto a farli. Sono circa 774 mila euro a stagione, dunque moltiplicato per tre si arriva a circa 2,3 milioni che il Vicenza dovrebbe dare alla Lega Pro. Richiesta che il club di via Schio, tramite il suo avvocato Gian Luigi Polato, ha sempre rispedito al mittente in quanto il ritorno in serie B il Vicenza non lo ottenne sul campo, ma perchè ripescato per questioni extra sportive tanto che venne riammesso in extremis il 29 agosto 2014.
Ore 14.20 – (Giornale di Vicenza) La parola fine l’ha scritta ieri il presidente Alfredo Pastorelli: Nicolò Brighenti è fuori. Poi la retromarcia delle 23. Il capitano potrebbe rientrare. Vedremo come finirà. E intanto? Intanto la pista Chievo si era già complicata nei giorni scorsi e i veronesi, visto il clamore che la vicenda stava suscitando, avevano fatto un passo indietro. Ma prima ancora c’era stato il Frosinone dell’ex Marino. Anche in questo caso però la pista si è raffreddata, tanto che pare certo l’arrivo al club laziale di Lorenzo Ariaudo che piaceva pure al Vicenza e proprio per sostituire Brighenti. Poi c’è stato chi ha anche visto tramare il Frosinone dietro al Chievo. Sta di fatto che tutte e due le società oggi sembrano aver scelto di stare a guardare. Invece ieri è tornata alla ribalta con prepotenza la pista Spal, società neopromossa in serie B. L’abboccamento con il club di via Schio c’è stato, ma non si è arrivati a nulla, perchè l’offerta è stata ritenuta inadeguata. Dunque si è punto e a capo, anche se è ipotizzabile che proprio la Spal tenti un rilancio nelle prossime ore. Di sicuro, che Brighenti parta o no, ormai si deve trovare il suo sostituto, perchè pare quasi impossibile sanare la frattura che si è creata (salvo ripensamenti). Nomi ne sono usciti negli ultimi giorni, ma sembrano più una serie di verifiche su possibili trattative da avviare che contatti veri e propri. Per quel che riguarda possibili arrivi, circola il nome di Davide Raffaello, centrocampista dell’88 del Trapani. Ieri si è fatto avanti anche il Siena per Francesco Urso che aveva avuto richieste pure da Salernitana e Barletta. Ha sondato il terreno invece per Kevin Magri il Forlì.
Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Boooooom! Come nei fumetti. Ma accade al Vicenza, dove il presidente Alfredo Pastorelli ha pronunciato parole dirompenti. «Brighenti verrà messo fuori rosa e non avrà più la fascia di capitano». Il massimo dirigente biancorosso ha espulso il capitano. «Col Vicenza, ha chiuso». Poi, attorno alle 23, il ramoscello d’ulivo via Facebook. «Voglio tendere una mano – scrive Pastorelli – all’uomo Brighenti se indirà una conferenza stampa e chiederà in primis scusa ai tifosi, poi alla società, al mister e ai compagni sono pronto a rivedere la mia posizione e quella della società».Tutto era cominciato ieri mattina al Menti, dove Pastorelli è intervenuto in occasione dell’iniziativa presentata dal consiglio comunale, e appoggiata dal Vicenza, per intitolare via dello Stadio a Giulio Savoini, mancato il 25 giugno di un anno fa. Pastorelli, incalzato dalle domande, è sbottato. «Spero per Brighenti che qualche società venga a prenderselo, perchè con noi qui ha chiuso. Questo penso e questo dico, perchè il suo comportamento non mi è piaciuto affatto. Andrà in tribuna, senza problemi». Pausa. «Due volte ha chiesto di non giocare. Ha chiesto, non rifiutato, tengo a specificare. Ma questo non è un atteggiamento da capitano. A proposito, per me il nuovo capitano dovrà essere Giacomelli, ha la stoffa del leader ed è attaccatissimo ai colori biancorossi. Io in Brighenti – va avanti – credevo molto. Con lui ho sempre parlato e pure scherzato. Il comportamento del giocatore, che addirittura due giorni prima dell’amichevole con l’Arco ha chiesto all’allenatore di essere esentato dalla partitella a ranghi misti, mi ha disturbato molto. L’offerta del Chievo – ha proseguito – è reale. E noi, come Vicenza, avevamo scelto di compiere uno sforzo importante proprio perchè si trattava di Brighenti, il capitano, il leader di questo gruppo. Un ragazzo non qualsiasi. Che però non ha 18 anni, ne ha 27. E ha sbagliato, peraltro consigliato male dal suo procuratore, col quale mi sono scontrato quando è venuto per parlare dell’adeguamento economico del giocatore. Avevamo stabilito dei premi. E il procuratore in prima battuta mi ha domandato che fine avrebbero fatto i premi di Brighenti se la società fosse fallita. Ma scherziamo? Ho appena rilevato la società…». Pastorelli ha rivelato poi un altro particolare della vicenda-Brighenti. «Non ho controfirmato l’adeguamento economico perchè Dario Cassingena s’è dimenticato, tra un impegno e l’altro, di farmelo controfirmare».Gli “incedibili”. Il presidente ha ribadito che la società sta già lavorando per trovare il sostituto e che dalla rosa dei candidati spunta uno che è «forte quattro volte più di Brighenti. Sarebbe bello se questo giocatore arrivasse a Vicenza». C’è altro? «Guai se lasciamo partire Bianchi e Orlando, sono due giovani che mi piacciono molto. La via “maestra”. Cosa commenterebbe il grande Giulio Savoini? Un anno è passato senza di lui e ieri è stata presentata la mozione per intitolargli una via. Non una via comunque ma via dello Stadio La proposta è stata così motivata dal presidente del consiglio comunale, Federico Formisano: «Per Savoini parlano i fatti, il suo curriculum di giocatore e anche allenatore del Vicenza giustifica la nostra iniziativa. Perchè proprio questa via e non un’altra? Vi sono poche abitazioni e immaginiamo quindi meno problematiche per le persone». Perchè via dello stadio diventi via Giulio Savoini bisognerà attendere l’autorizzazione della sindaco e della giunta e la deroga del regolamento comunale affidato alla commissione toponomastica, perchè la legge vuole che siano trascorsi 10 anni dalla morte di una persona per potergli intitolare una via o una strada. «Giulio Savoini ha il potere di metterci tutti dalla stessa parte» – le parole di Francesco Rucco, consigliere, accompagnato da Sandro Pupillo, Matteo Celebron e Giacomo Possamai.
Ore 13.30 – (Gazzettino) Dopo il Campodasarsego e l’Este, già al lavoro da una settimana, è scattata ieri la stagione delle altre formazioni due padovane impegnate nel campionato di serie D. Al Ceron di Selvazzano si è radunato l’Abano, guidato quest’anno da Luca Tiozzo. Con i neroverdi si è aggregato anche l’ultimo acquisto Federico Nardi, centrocampista centrale classe 1998 che arriva dal Mestre. «È un ragazzo che avevo portato qualche volta in prima squadra – spiega Tiozzo – anche se ha fatto soprattutto il suo percorso con la squadra juniores. Il direttore Andrea Maniero l’ha visto all’opera e abbiamo deciso di tesserarlo. È un giocatore dotato di buone qualità fisiche e di una tecnica discreta, che deve però ancora migliorare sotto alcuni punti di vista, incluso quello dell’approccio alle partite. Ma è un ragazzo che ci tornerà utile perché impiegandolo mi permetterà di giocatore davanti con quattro giocatori over». Tutta la settimana degli aponensi, e anche la prossima, proseguirà al ritmo di doppie sedute giornaliere. Sabato il primo test in famiglia, mentre domenica sarà concessa una giornata di riposo. Si è messa al lavoro nella struttura di Busa la neonata Vigontina San Paolo, affidata all’ex biancoscudato Vincenzo Italiano. Anche i bianconeri hanno piazzato un innesto dell’ultimo minuto tesserando Alessio Busatta, attaccante classe 1998 che arriva con la formula del prestito dal Bassano, società con la quale nell’ultima stagione ha giocato con la squadra Berretti. Si tratta di una classica prima punta dotata di un fisico imponente che va a completare un reparto che annovera anche Nicolò Masiero (confermato) e i nuovi rinforzi Mattia Episcopo (Giorgione), Raffaele Cacurio e Andrea Michelotto (Campodarsego). All’appello manca un centrocampista centrale per completare la rosa che sarà presentata giovedì alle 18 al ristorante Al Vigò di Vigonza in via Roma. Quanto al programma settimanale degli allenamenti, sessioni doppie oggi, giovedì e sabato, sessione singola mercoledì e venerdì, mentre per vedere all’opera la squadra nella prima amichevole stagionale l’appuntamento è per martedì 2 agosto sul campo dei pari categoria del Calvi Noale.
Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Due anime storiche del calcio dilettantistico padovano ci riprovano in un colpo solo. È partita ufficialmente ieri la nuova avventura della Vigontina San Paolo, la società che ha ereditato il titolo sportivo della Luparense San Paolo, riportando Vigonza in Serie D dopo 11 anni. Si riparte da tante novità, a cominciare dal presidente Cristian Bozzato, dal suo vice Vanni Nappari, e da un settore giovanile gigante suddiviso tra la scuola calcio in via Canestrini a Padova e il resto del vivaio a Vigonza. La continuità con il San Paolo è rappresentata dall’amministratore delegato Bepi Tramonti, mentre l’ala vigontina fa riferimento al direttore sportivo Alessandro Bragagnolo. «È un’esperienza nuova anche per me», confessa il ds. «Il progetto è molto interessante, ma avendo cambiato praticamente tutto non ce la sentiamo di fare proclami. Ci vogliamo godere quest’avventura mantenendo sempre una grande umiltà». Per la panchina è stato scelto un nome altisonante come Vincenzo Italiano, che ieri ha diretto il primo allenamento: «Per me rappresenta una bella opportunità», il commento dell’ex capitano del Padova. «Sono molto carico e non vedevo l’ora di cominciare. L’aspirazione di ogni allenatore è quella di lavorare con una prima squadra, per me è il debutto e ho voglia di far bene. L’obiettivo è mantenere la categoria, la squadra è quasi fatta, dobbiamo solo valutare un po’ di giovani. Certo, il mercato è lungo, e se arriva qualche opportunità, cercheremo di coglierla». Durante questa prima fase di preparazione la squadra si allenerà tutti i giorni al campo di Busa di Vigonza (dove giocherà anche in campionato), alternando una sessione singola a una doppia. Previste due amichevoli, contro Calvi Noale e Godigese. Presentazione ufficiale giovedì 28 alle 18.30 al ristorante Vigò di Vigonza. La rosa. Portieri: Enrico Rossi Chauvenet, Marco Vanzato. Difensori: Stefano Amato, Leonard Castello, Riccardo De Biasi, Edoardo Favero, Alessio Rigon, Alessandro Rumleanschi, Matteo Scandilori, Dan Thomassen. Centrocampisti: Massimiliano Boccato, Riccardo Brugnolo, Marco Cardo, Stefano Parpaiola, Mattia Topao, Matteo Vigo. Attaccanti: Alessio Busatta, Raffaele Carcurio, Mattia Episcopo, Nicolò Masiero, Andrea Michelotto, George Vladut Roman, Filippo Rossi, Luca Scala.
Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Nuovo tecnico, nuovo progetto e nuova mentalità. Senza dimenticare che di nuova, in fin dei conti, è anche gran parte della rosa. È cominciata ieri mattina, con una sgambata sul sintetico del “Ceron” di Selvazzano, la stagione dell’Abano. In casa neroverde è cominciata una nuova era, e non solo perché in panchina ora c’è Luca Tiozzo, che dal Mestre è arrivato sotto i Colli carico di grinta e di voglia di fare. Solo a guardare la rosa, infatti, è evidente il taglio con il passato: tutti i “senatori” delle ultime stagioni, da Bortolotto a Barichello, da Thomassen a Rossi, hanno preso strade diverse, e solo alcuni giovani sono rimasti in rosa. «Sono andati via tanti giocatori che per questo gruppo erano un riferimento», le parole del nuovo tecnico neroverde al raduno della squadra. «Ed è per questo che il percorso sarà lungo e difficile. Comincio questo primo giorno con grande emozione: da quando sono arrivato qui, la società e il direttore mi hanno sempre trattato come un figlio, e questo mi spinge a dare ancora di più». Nei primi due giorni di preparazione l’Abano sarà impegnato con test atletici e fisici, ma già da domani il nuovo tecnico porterà le sue idee sul campo, cominciando a lavorare con il pallone. In panchina Tiozzo avrà un aiutante d’eccezione come l’ex centrocampista Alessandro Ballarin, che, appesi gli scarpini al chiodo, assumerà il ruolo di suo vice, oltre a prendere in mano la guida della Juniores. Quanto all’idea tattica, invece, debutterà un modulo iper-offensivo. «Lo definirei “4-2 e fantasia” come il Milan di qualche anno fa. Di solito schiero 5 giocatori offensivi, con i terzini che spingono: il nostro principio sarà tenere il pallino del gioco, ed essere cattivi in fase di non possesso». La rosa. Portieri: Alex Ruzzarin (1997), Giacomo Bettin (1996), Riccardo cazzoli (1999). Difensori: Davide Boscolo Berto (1991), Giancluca Meneghello (1992), Marco Frison (1995), Federico Cuccato (1998), Mattia Ceccarello (1999), Alessandro Tescaro (1997), Filippo Zattarin (1996), Denis Fadin (1999). Centrocampisti: Michael Pagan (1991), Emanuele Busetto (1992), Riccardo Serena (1996), Federico Nardi (1998), Sasha Demechenko (1996), Lorenzo Seno (1999), Andrea Nobile (1991), Alberto Baccarin (1993). Attaccanti: Ndiaye Elhadji (1997), Alberto Turrini (1998), Filippo Fracaro (1992), Francesco Rampin (1995), Patricio Spada (1993), Mattia Baldrocco (1991).
Ore 12.20 – (Gazzettino) Un Paolucci da leccarsi i baffi quello visto domenica nell’amichevole con il Levico Terme. E c’entra poco lo spessore dell’avversario, perché il centrocampista granata ha deliziato il pubblico presente a Lavarone oltre che con le sue solite geometrie anche – e soprattutto – con due gol di pregevole fattura, uno più bello dell’altro, il primo su punizione e il secondo con un gran destro dalla distanza. Merito, forse, anche del “bite” per i denti che Paolucci ha cominciato ad usare con regolarità: «Questa estate prima di cominciare il ritiro abbiamo fatto dei test e indossando questo aggeggio ci siamo accorti che ne traggo vantaggio. Ho avuto più di qualche infortunio in carriera, e il bite aiuta l’equilibrio, la postura». Il bite non è altro che un apparecchio realizzato in resina acrilica che porta la mandibola ad assumere la posizione corretta, correggendola nella sua postura. È simile al paradenti usato dagli sportivi durante le gare: «Io lo porto in allenamento e in partita. Sto facendo bene, non so se sia davvero merito del bite oppure no, ma continuiamo così». Dopo questa curiosità, lo stesso giocatore sottolinea la prova convincente della squadra: «Stiamo lavorando con carichi importanti, questo tipo di partite ci aiutano a scaricare un po’ di fatica. Ben vengano le amichevoli, con il Levico abbiamo fatto bene, eravamo molto più sciolti che non con l’Altovicentino». Aldilà della tenuta atletica, il Cittadella ha convinto per le trame di gioco: in campo si cercano gli inserimenti, il movimento senza palla. «Ci siamo allenati proprio su questo, sugli aspetti tattici. L’allenatore ha un’idea di gioco che stiamo sviluppando in questi giorni. Il pallone dev’essere mosso sempre in verticale, ci proviamo. Il Cittadella cerca di tenere in mano la partita, per quanto possibile». Bene anche i nuovi. «Con la base dell’anno scorso è più facile costruire l’amalgama nello spogliatoio, direi che si stanno ambientando senza fatica».
Ore 12.00 – (Gazzettino) Prosegue senza particolari intoppi la preparazione del Cittadella. Pelagatti e Schenetti, tenuti precauzionalmente a riposo nell’amichevole di domenica per un affaticamento muscolare, lavorano regolarmente con il gruppo. Domani la sfida più impegnativo del precampionato granata: il Cittadella infatti andrà a fare visita al Chievo, in ritiro a Rovereto. Dopo la bella prova con il Levico Terme un test di spessore, con Venturato che probabilmente terrà in campo i giocatori scelti per più di un tempo come invece fatto finora. Si cercherà di aumentare l’autonomia nelle gambe degli atleti, con il Chievo prima e sabato prossimo a Vicenza. Ieri intanto anche la Primavera di Giulio Giacomin ha ripreso l’attività: una settimana di lavoro in pianura poi il ritiro a Lavarone. MASCOTTE. Gianni De Traquilli, in arte il mitico “Torrion Torrione” che nell’intervallo delle partite casalinghe passeggia con la mascotte attorno al rettangolo di gioco, anche quest’anno è salito a Lavarone in bicicletta: 173 chilometri per salutare la squadra in ritiro, un “rito” che ripete dai tempi di Falcade, nei primi anni di serie B.
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Il tira-e-molla si è fermato al “molla”. Sembrava fatta per il ritorno di Lamin Jallow al Cittadella, con tanto di “mezzo” annuncio in piazza Pierobon, nel giorno della presentazione ufficiale della squadra granata prima della partenza per il ritiro di Lavarone. Invece, proprio dalla località trentina, e in occasione di un altro appuntamento pubblico come la “Festa del tifoso”, il direttore generale Stefano Marchetti ha chiarito: «Jallow non lo prendo più», precisando che la “colpa” non è del Chievo, proprietario del cartellino, «che si è comportato correttamente». La rottura sarebbe con lo stesso attaccante gambiano, e fa particolarmente specie, visto che il d.g. l’ha sempre trattato come una sorta di figlioccio calcistico, accudendolo come tale nel corso della sua prima stagione in Italia. A quanto risulta, il problema sta nel mancato accordo economico con il giocatore, che sta affrontando la preparazione estiva nel ritiro di Brentonico agli ordini di Rolando Maran, e che anche nell’ultima amichevole dei clivensi si è messo in luce, realizzando una doppietta nel 3-3 contro l’Altovicentino. Jallow chiedeva un sostanzioso ritocco dell’ingaggio, che, per riutilizzare le parole di Marchetti, «non sarebbe stato vantaggioso per il Cittadella». Dietro alle pretese ci sarebbero le offerte di due club di Serie B, pronti a giocare al rialzo: Novara e Benevento. Più difficile, invece, che Lamin resti al Chievo, peraltro prossimo avversario del Cittadella, in amichevole, domani a Rovereto. La società granata cercherà comunque di portare a casa un’altra punta, fermo restando che il giovane Fasolo, in ritiro con Iori e compagni, rimane sotto osservazione. Di sicuro non sarà Pozzebon, attaccante della Primavera della Juve passato nelle scorse ore al Groningen, «per il quale» sono ancora parole del d.g., «c’era stato un contatto con i bianconeri, ma mi sono defilato ancora una ventina di giorni fa perché non c’erano le condizioni economiche per chiudere». Fra i nomi in ballo quello dell’azzurrino Cutrone, del Milan, «ma bisognerà anche valutare, più avanti, se i rossoneri vorranno muoverlo». Intanto, ieri pomeriggio è ripartita la stagione della prima squadra giovanile granata. In bacheca da poco più di un mese il Trofeo “Dante Berretti”, il Citta-baby si cimenterà quest’anno con la 55ª edizione del Campionato Primavera, riservato a società di A e B. Alla guida sempre Giulio Giacomin, fresco vincitore dello scudetto con i suoi ragazzi. In programma una settimana al Tombolato, alla quale seguiranno sette giorni a Lavarone, dando il “cambio” agli uomini di Venturato. Già fissate alcune amichevoli: la prima, mercoledì 3 agosto alle 17, sarà ospitata dal campo sportivo in località Bertoldi, e sarà con i “cugini” del Campodarsego.
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Una brutta notizia per il Cittadella. La rottura con Lamin Jallow rappresenta una svolta sorprendente, considerato che non più tardi di una settimana fa sul palco di piazza Pierobon le dichiarazioni del dg Stefano Marchetti sembravano una conferma sulla chiusura dell’affare. Di solito non si sbilancia mai, il dg, il fatto che si fosse sbottonato faceva pensare che la trattativa fosse in dirittura d’arrivo. E invece, non per colpa del Chievo, l’affare è saltato. Non c’è stato accordo economico, nonostante il club gialloblù si fosse reso disponibile a far tornare il giocatore nella città murata. E dietro le quinte avanza il Novara, oltre al Benevento, che hanno fatto offerte economiche allettanti. Per Massimiliano Busellato c’è la possibilità di tornare a Terni, ma non c’è l’accordo fra i due club. Al momento è favorito il club piemontese, che cerca un sostituto di Gonzalez , ma il mercato è ancora lungo. Per Alessandro Sgrigna si è aperta una pista che porta a Campodarsego. Il club guidato da Daniele Pagin sta pensando alla ciliegina sulla torta di un’ottima campagna acquisti. Ma la novità più grossa è arrivata domenica, con la rinuncia alla Lega Pro. Ufficialmente per mancanza di tempo per presentare tutti i documenti, in realtà c’era il timore di fare il passo più lungo della gamba e mandare i conti fuori controllo.
Ore 10.50 – (Gazzettino) A non rientrare più nei piani del club sono tre giocatori della vecchia guardia, ossia Dionisi, Ilari e Petrilli, oltre a Giandonato. Tutti e quattro sono stati già messi al corrente dalla società. Per le uscite comunque non si prospettano tempi rapidissimi, dato che al momento non sono arrivate offerte allettanti ai diretti interessanti. Tornando alle entrate, c’è anche il tema dei giovani da tenere d’occhio. Uno dei papabili ad approdare all’ombra del Santo è Riccardo Gaiola, centrocampista classe 1996. In realtà il suo sarebbe un ritorno visto che è un padovano doc ed è cresciuto proprio nelle fila del settore giovanile biancoscudato. Attualmente è sotto contratto con l’Inter e la formula del trasferimento sarebbe il prestito secco, con una sorta di valorizzazione a favore del club di viale Nereo Rocco. Zamuner è solo in attesa del via libera dai nerazzurri, dopodiché è pronto a chiudere la trattativa. Alle spalle, tra l’altro, Gaiola ha già un’esperienza in Lega Pro avendo collezionato ventisette presenze con il Prato.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Le certezze invece sono rappresentate dalle ufficializzazioni di Mandorlini e Germinale che arriveranno in giornata. Il centrocampista ha effettuato ieri la risoluzione del contratto con il Pordenone e oggi firmerà un biennale con i biancoscudati. L’attaccante si legherà al Padova per una stagione, con opzione per quella successiva con incentivi nell’ingaggio legati a presenze, gol e obiettivi. Proprio su Germinale, ecco un flash di Zamuner: «Lo avevamo aggregato alla squadra già da qualche giorno, ma non si trattava di dover convincerci pur essendo reduce da un infortunio, ma volevamo inserirlo un po’ prima. Avevamo già preso la decisione sul suo conto». Naturalmente con gli arrivi di Cappelletti, Mandorlini, Germinale e probabilmente anche di Tavano, la lista dei sedici over da avere in rosa per accedere ai contributi viene sforata di tre elementi, il che significa che il direttore generale biancoscudato dovrà darsi da fare anche in uscita per fare tornare i conti.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Non c’è solo il Padova sulle tracce di Ciccio Tavano che ha qualche pretendente in cadetteria, ma quella biancoscudata è la soluzione più gradita alla società irpina e all’attaccante. Di sicuro l’attaccante non resterà con i biancoverdi, pur mettendosi in mostra domenica in occasione dell’amichevole con i dilettanti della rappresentativa Sturno: due pali per lui nella ripresa e l’incitamento dei tifosi che lo vorrebbero anche l’anno prossimo convinti nel suo riscatto dopo una stagione tra luci e ombre. In realtà, appunto, Tavano ha le valigie in mano (con Tesser non è mai scoppiato l’amore) e la destinazione biancoscudata è quella più calda, con il benestare dell’Avellino. I rapporti di Giorgio Zamuner con il collega campano Enzo De Vito sono all’insegna dell’amicizia, il che favorisce l’operazione che dovrebbe vedere un sostanzioso contributo del club irpino all’ingaggio del giocatore. In queste ore le due società sono in attesa che il procuratore del bomber, Marco Sommella, concluda l’operazione Immobile alla Lazio per poi riprendere il discorso che potrebbe sfociare nel lieto fine entro qualche giorno.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Dopo avere goduto di due giorni di riposo al termine del ritiro di Mezzano, per i biancoscudati è arrivato oggi alle 17 il momento di tornare ad allenarsi al centro sportivo della Guizza per mettere a fuoco il primo impegno ufficiale della stagione, ossia la sfida di Tim Cup con il Seregno in programma domenica all’Euganeo (ore 18). Sarà la prima sgambata della nuova stagione nell’impianto amico, e la prima volta in assoluto per il nuovo tecnico Oscar Brevi. Le tappe di avvicinamento alla gara prevedono domani una doppia seduta di lavoro, mentre negli altri giorni è fissata una sola seduta. SET UP. È stato ratificato l’accordo di partnership tra il Padova e la Set Up, società nata per affiancare gli imprenditori nell’ottimizzazione delle risorse umane. Set Up sarà presente allo stadio per tutta la stagione con un maxi banner di 170 metri quadrati sopra alla tribuna Est. «Accogliamo con entusiasmo l’ingresso di Set Up nel network di sponsor biancoscudati – afferma il vice presidente Edoardo Bonetto – Come la nostra società, abbiamo colto in loro serietà, passione e voglia di emergere».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Tavano, slitta l’incontro. Sul fronte relativo a Francesco Tavano, il “sogno” per l’attacco, ieri non si sono registrati sostanziali passi in avanti. Il procuratore del giocatore, Marco Sommella, è stato infatti impegnato fino a tarda sera a Roma per chiudere l’affare che porterà alla Lazio Ciro Immobile, e per questo l’incontro con l’Avellino, per discutere della rescissione del contratto di Tavano con relativa buonuscita, dovrebbe essere rimandato alla giornata odierna. Le parti, comunque, sono fiduciose sulle possibilità di una fumata bianca, magari già entro la settimana. A giorni, inoltre, a Milano andrà in scena un incontro tra lo stesso Zamuner e la dirigenza dell’Inter, per ufficializzare il passaggio alla corte di Brevi del giovane regista Riccardo Gaiola, padovano e cresciuto calcisticamente nel vivaio del club di viale Rocco.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Espletato questo passo necessario, il giocatore oggi si legherà al Padova con un contratto biennale, e sarà quindi già a disposizione di Oscar Brevi per il match di Tim Cup, all’Euganeo, contro il Seregno. «È un elemento che ci serve, che per le caratteristiche che ha ci manca», la spiegazione del direttore generale Giorgio Zamuner, «e per questo abbiamo deciso di procedere con il tesseramento, nonostante non siano ancora state formalizzate le uscite che ci permetteranno di inserirlo nella lista degli “over” per il campionato. Così facendo, il mister potrà utilizzarlo già da domenica». Insieme a lui, oggi pomeriggio alla Guizza, sarà già un giocatore biancoscudato anche Domenico Germinale, che dopo i primi giorni di ritiro a Mezzano ha convinto definitivamente la dirigenza e lo staff tecnico biancoscudati: «Abbiamo deciso di tesserarlo: ci sono stati riscontri positivi sulle sue condizioni fisiche e atletiche dopo il grave infortunio dell’anno scorso, l’abbiamo visto bene e sarà dei nostri», le parole del d.g.. Per l’ex attaccante di Spal e Bassano, a differenza di Mandorlini, è pronto un contratto sino al 30 giugno 2017.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Due innesti nel giro di poche ore, in attesa di sistemare la difesa con l’arrivo di un giovane e con un orecchio sempre teso a quanto succede ad Avellino. Nel giorno in cui alla Guizza comincia la settimana che porta al primo impegno ufficiale in Tim Cup, il Padova è pronto a chiudere formalmente due nuovi arrivi: oggi è il giorno di Matteo Mandorlini e Domenico Germinale, che diventeranno a tutti gli effetti due nuovi elementi della rosa biancoscudata. Domani, quindi, si attendono novità importanti per ciò che riguarda la delicata trattativa relativa a “Ciccio” Tavano, mentre prima della fine della settimana è atteso anche l’arrivo dall’Inter di Riccardo Gaiola. Doppio ingresso. Ieri, dopo quasi una settimana di attesa, c’è statala rescissione del contratto che legava il figlio d’arte, Matteo Mandorlini, al Pordenone. A malincuore, e non senza le rimostranze di parecchi tifosi friulani che non hanno certo preso bene questo epilogo, la società neroverde ha formalizzato la risoluzione consensuale del rapporto che avrebbe legato il centrocampista romagnolo ai “ramarri” per un’altra stagione.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Comincia oggi pomeriggio per il Padova di Oscar Brevi la marcia di avvicinamento al primo impegno ufficiale che conta, la Coppa: la squadra tornerà ad allenarsi in pianura alle ore 17, al Centro sportivo Geremia, alla Guizza. Ieri, intanto, la Lega di Serie A ha ufficializzato gli orari del primo turno di Tim Cup, in programma nel prossimo week end: Padova-Seregno si giocherà domenica 31 alle 18 all’Euganeo, Campodarsego-Maceratese sabato 30, alla stessa ora, al “Gabbiano”.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Tutte le attenzioni, però, sono concentrate su Francesco Tavano. Ieri sarebbe dovuto andare in scena un contatto telefonico fra l’agente del giocatore Marco Sommella e la proprietà dell’Avellino. All’ora di cena non c’erano ancora segnali in questa direzione, anche se in casa biancoscudata regna ottimismo. Certo, Zamuner non si farà trovare impreparato. Nel caso in cui la trattativa dovesse saltare, difficilmente il sostituto sarebbe Alessandro Cesarini , che è libero dopo il crac del Pavia, ma che chiede troppo.Al momento le carte sono sul tavolo: l’Avellino vuole liberare Tavano, il giocatore vuole il Padova e ha accettato la proposta biancoscudata (top secret le cifre, ma si può ragionevolmente ipotizzare un investimento tra 80 e 100mila euro). Ad Avellino, Tavano percepisce 220mila euro fra bonus presenze e gol e stipendio. L’impressione è che, in un modo o nell’altro, si farà, ma ci vorrà pazienza. Certo, il Padova spera di poterlo presentare già domenica all’Euganeo in occasione della prima ufficiale col Seregno. E di lanciare, così, la campagna abbonamenti. Staremo a vedere.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Le notizie di giornata: Matteo Mandorlini ha rescisso ufficialmente il proprio contratto col Pordenone. E adesso ha il via libera per trasferirsi al Padova. Ancora nessun annuncio ufficiale, quello arriverà oggi, ma Oscar Brevi ha il suo rinforzo anche per il centrocampo. E con Mandorlini, l’altra notizia di giornate è che firmerà pure Domenico Germinale , nell’ultima stagione a Bassano. È bastata meno di una settimana per convincere la società a formalizzarne l’ingaggio. A questo punto gli «over» in rosa sono 18: Bindi, Dionisi, Emerson, Sbraga, Cappelletti, Russo, Madonna, Filipe, Dettori, De Risio, Favalli, Altinier, Neto Pereira, Germinale, Giandonato, Ilari, Petrilli, Mandorlini. Se arrivasse il botto Francesco Tavano sarebbero 19, con quattro sulla lista di partenza: Giandonato , Ilari , Dionisi e Petrilli . Se dovessero essere ceduti tutti, gli over rimarrebbero 15, con un ultimo slot disponibile, eventualmente per un difensore (è stato valutato anche Trevisan che sarebbe un giocatore bandiera, ma che ha chiuso male il suo rapporto con la tifoseria; si è parlato anche di Bovo , altro possibile giocatore bandiera). In arrivo ci sono anche alcuni giovani: Monteleone dal Palermo e Gaiola dall’Inter, altri giovani potrebbero essere ceduti in prestito (su Turea ci sono Lentigione e Triestina, Bottalico ha molto mercato in serie D e ci sono un paio di richieste anche in Lega Pro).