Un Paolucci da leccarsi i baffi quello visto domenica nell’amichevole con il Levico Terme. E c’entra poco lo spessore dell’avversario, perché il centrocampista granata ha deliziato il pubblico presente a Lavarone oltre che con le sue solite geometrie anche – e soprattutto – con due gol di pregevole fattura, uno più bello dell’altro, il primo su punizione e il secondo con un gran destro dalla distanza. Merito, forse, anche del “bite” per i denti che Paolucci ha cominciato ad usare con regolarità: «Questa estate prima di cominciare il ritiro abbiamo fatto dei test e indossando questo aggeggio ci siamo accorti che ne traggo vantaggio. Ho avuto più di qualche infortunio in carriera, e il bite aiuta l’equilibrio, la postura». Il bite non è altro che un apparecchio realizzato in resina acrilica che porta la mandibola ad assumere la posizione corretta, correggendola nella sua postura. È simile al paradenti usato dagli sportivi durante le gare: «Io lo porto in allenamento e in partita. Sto facendo bene, non so se sia davvero merito del bite oppure no, ma continuiamo così». Dopo questa curiosità, lo stesso giocatore sottolinea la prova convincente della squadra: «Stiamo lavorando con carichi importanti, questo tipo di partite ci aiutano a scaricare un po’ di fatica. Ben vengano le amichevoli, con il Levico abbiamo fatto bene, eravamo molto più sciolti che non con l’Altovicentino». Aldilà della tenuta atletica, il Cittadella ha convinto per le trame di gioco: in campo si cercano gli inserimenti, il movimento senza palla. «Ci siamo allenati proprio su questo, sugli aspetti tattici. L’allenatore ha un’idea di gioco che stiamo sviluppando in questi giorni. Il pallone dev’essere mosso sempre in verticale, ci proviamo. Il Cittadella cerca di tenere in mano la partita, per quanto possibile». Bene anche i nuovi. «Con la base dell’anno scorso è più facile costruire l’amalgama nello spogliatoio, direi che si stanno ambientando senza fatica».
(Fonte: Gazzettino)