Padovagoal news: un vecchio numero di cellulare scovato in una vecchia agenda, un paio di verifiche con operatori del settore e mi dicono che Francesco Tavano non lo ha mai cambiato. Sarà ancora buono? Sono passati anni dall’ultima volta che l’ho composto, ci provo di nuovo anche se so già come andrà. Nel tardo pomeriggio il telefono squilla, lui risponde. Sempre gentile, sempre disponibile come quando era ad Empoli e a Livorno, a Roma e a Valencia. Due parole di numero, tanto già sapevo quale sarebbe stata la risposta, anche perché ormai i paletti degli uffici stampa fra cui devi fare slalom sono sempre più stretti: “Sai che non posso dire nulla”. Poi dall’altra parte sento un sorriso. Esattamente quando gli nomino Padova. Saluti, a risentirci, ciao, in bocca al lupo, a presto. Magari per una conferenza stampa di presentazione? La sensazione è che ormai siamo quasi sul rettilineo finale. Non c’è ancora la bandiera a scacchi, eppure al di là delle dichiarazioni che contano come il due a briscola, contano le notizie, gli aggiornamenti. Eccole, dunque. Marco Sommella, il suo agente, domani sentirà la proprietà dell’Avellino al telefono. E magari fisserà un appuntamento. Magari in giornata, più probabilmente martedì, comunque non si andrà per le lunghe, non troppo almeno. Sommella abita a Napoli, ad andare ad Avellino impiegherà pochissimo. Tutti gli indizi convergono in un’unica direzione. L’Avellino vuole cederlo, il Padova vuole comprarlo, gli ha fatto un’offerta che è stata accettata, lui vuole lasciare Avellino, ma deve rescindere e non è un passaggio formale. Ballano non pochi euro, vedremo. Ciccio fu convinto fra mille dubbi da un contratto sontuoso quando si trattò di lasciare Empoli, ma con Attilio Tesser non è scoccata la scintilla, prima titolare, ma troppo lontano dalla porta, poi ancora più dietro, infine in discussione. L’esatto contrario di quello che avrebbe voluto. Certo, non sarà più il Tavano che segnava a raffica anche in Serie A, eppure è motivato. Lui e Neto sono agli ultimi fuochi, ma uno coprirebbe l’altro e magari talvolta giocheranno pure assieme, tutti e tre, anche con Altinier. Col 3-5-2 Ciccio giocherebbe vicino alla porta, come piace a lui, se Neto dovesse fare il trequartista pure. Ho chiesto a un po’ di persone come sta, cosa dobbiamo aspettarci se dovesse davvero sbarcare a Padova. L’ultimo anno è stato negativo, ma ci sono ragioni precise, quello prima è stato l’ultimo di Serie A e le polveri erano un po’ bagnate. Normale che a 35 anni non si possa ancora cavalcare l’onda come ai bei tempi, ma Ciccio vuole chiudere la carriera col botto, a 37 vuole l’ultima vetrina. E’ la Lega Pro, non è la Serie A: un Tavano a 37 anni, se ha le giuste motivazioni, può spostare gli equilibri. Ecco che arriva il Padova, pensate un po’ che la trattativa dura da settimane, forse addirittura da quasi due mesi, tutto sottotraccia, tutto in silenzio. L’ho scoperta quasi per caso, dopo che le smentite fioccavano a ripetizione, come un disco rotto. Adesso manca l’ultimo passaggio, la rescissione con l’Avellino. Attenzione: non è un passaggio automatico, non si può dire ancora che sia fatta. Ma dovessimo scommettere adesso diremmo che la trattativa potrebbe andare in porto. E Tavano potrebbe essere a Padova già a metà settimana, forse mercoledì, forse giovedì, forse chissà. Nessuna certezza, nel calciomercato non ne esistono fino alla firma. Ma domenica c’è la prima partita ufficiale dell’estate 2016, c’è la campagna abbonamenti in arrivo. Volete mettere il primo coro per Ciccio che echeggia in sottofondo? Com’è che faceva?