Tavano il sogno, Germinale e Mandorlini le realtà, e Cappelletti in dirittura d’arrivo. È stata una giornata di full immersion in chiave mercato per il direttore generale Giorgio Zamuner con l’obiettivo di rendere ancora più competitiva la rosa del Padova. TAVANO. Non è più un ragazzino, ma le sue qualità sono fuori discussione. E Zamuner sta trattando il suo approdo all’ombra del Santo, conti economici permettendo. Se la quadra non dovesse essere trovata, altra pista aperta è quella che porta a Cesarini, svincolato dal Pavia, che però è fermo sulle sue pretese economiche. Tavano, invece, è più propenso a venire incontro ai biancoscudati, anche se per l’eventuale fumata bianca ci vorrebbe un contributo sostanzioso dell’Avellino nel pagare il suo ingaggio, dato che al momento ha un altro anno di contratto con gli irpini, dai quali è considerato in uscita. «Si vorrebbe avvicinare a Firenze dove abita – spiega Zamuner – e ha espresso gradimento al trasferimento al Padova perché ha voglia di giocare e di essere protagonista dopo una stagione un po’ particolare. Ho visto le sue prestazioni con l’Avellino, fisicamente è a posto e le ha fatte bene. Se i numeri si incastrano, mi piacerebbe prenderlo».
GERMINALE & MANDORLINI. Da ieri si sono aggregati ai compagni. Fino a qualche anno fa Germinale aveva come procuratore proprio Zamuner, e ha già avuto Brevi come tecnico alla Spal. Al momento non ha ancora firmato con i biancoscudati. «Lo abbiamo aggregato perché ha le caratteristiche che cerchiamo – afferma il diggì – e vogliamo verificare il discorso fisico visto che è reduce da un infortunio. E comunque fino a quando non esce un altro giocatore, non può entrare. Se sta bene, sarà la nostra quarta punta». Un flash di Germinale: «Darò tutto me stesso, non vedo l’ora di spaccare il campo». Passando a Mandorlini, il suo futuro sarà sicuramente al Padova per i prossimi due anni. Lunedì il centrocampista rescinderà l’attuale contratto con il Pordenone, e martedì si legherà ai biancoscudati. Zamuner l’ha già avuto l’anno scorso proprio nei “ramarri”. «Ho chiesto una cortesia alla società friulana, ossia se il giocatore poteva cominciare ad allenarsi con noi e conoscere il gruppo. È un ragazzo eccezionale, un lavoratore che mette sempre il gruppo davanti a tutto. Possiede le caratteristiche che ci mancavano, nel senso che abbiamo un centrocampo tecnico nel quale solo De Risio è un giocatore di forza e di corsa, e adesso abbiamo anche Mandorlini. Tra l’altro è un giocatore duttile, dato che all’occorrenza può fare l’esterno se dovesse mancare Madonna, e a Pisa ha fatto anche il centrale».
CAPPELLETTI. È lui il prescelto per puntellare ulteriormente il pacchetto arretrato. «È da una settimana che parlo con il suo procuratore Cavadini. Abbiamo smussato un po’ gli angoli, e attendo una sua telefonata». Il giocatore si è svincolato dal Cittadella, e il Padova ha offerto un biennale. Ecco Cappelletti, che ha già vestito la maglia biancoscudata in serie B nella stagione in cui si sono avvicendati in panchina Calori e Dal Canto: «Sono in attesa che arrivi la documentazione per firmare. Conosco già la piazza che merita categorie superiori, in questo momento mi sto allenando da solo a casa (abita a Cantù, ndr) e spero di potermi aggregare al più presto». IN USCITA. Con gli arrivi di Mandorlini, Cappelletti, Germinale e Tavano (o in alternativa Cesarini) è scontato che qualche biancoscudato attualmente in organico dovrà fare le valigie, visto che c’è da fare quadrare i conti riguardo alla lista dei sedici over per accedere ai contributi dei giovani. Con quattro innesti, gli esuberi sarebbero tre. Ecco allora che a centrocampo l’indiziato principale in uscita è Giandonato, mentre in attacco è Petrilli. E poi sul piede di partenza potrebbe essere uno tra Dionisi e Ilari.
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)