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Ore 21.50 – (Il Piccolo) Ancora due super colpi in casa Triestina, per un mercato che si può definire davvero pirotecnico. Ieri hanno firmato per l’Unione Omar Leonarduzzi e Mateus Ribeiro Dos Santos, altri due ingaggi di peso che sottolineano le ambizioni della squadra alabardata. Leonarduzzi, 33 anni, è infatti un difensore centrale di grande esperienza che Milanese è riuscito a portare a Trieste nonostante la notevole concorrenza: friulano di Udine, Leonarduzzi arriva da otto stagioni con la Feralpi Salò, dove è stato capitano, bandiera e grande protagonista della scalata dalla serie D alla Lega Pro unica. Insomma un difensore che arriva da ben sette stagioni di serie C. In precedenza aveva giocato con Tivoli, Sanvitese e Bellaria. Assieme all’italo-svizzero Aquaro, Leonarduzzi formerà una coppia centrale di difensori di grande esperienza, perfetta da abbinare a due terzini under. Il secondo arrivo, il brasiliano Dos Santos, è invece un notevole rinforzo per l’attacco: 26 anni, notevoli mezzi fisici da prima punta veloce, gran sinistro, l’attaccante vanta ben 19 reti messe a segno lo scorso anno in serie D con la maglia del Chieti. In precedenza un’esperienza con la massima serie maltese, quindi un’altra stagione in D divisa fra Giulianova e Matera, maglia con la quale ha vinto il campionato, e prima ancora tanti gol in Eccellenza con il Civitella Roveto. Le operazioni sul fronte offensivo comunque non sono finite qui: quasi certamente oggi toccherà a un altro bomber, e l’indiziato principale è sempre Matteo Serafini, 38 anni, nella scorsa stagione protagonista della promozione del Venezia con 20 reti, mentre in precedenza ha giocato anche in C e B. Insomma, la Triestina che stamane partirà per il ritiro di Pieve di Cadore e viene consegnata ad Andreucci (che ha già diretto due allenamenti in questi giorni a Prosecco), vanta già quasi tutte le caselle al proprio posto. Oltre a quelli che hanno già firmato, in ritiro ci saranno comunque vari giocatori in prova proprio per occupare alcune caselle ancora mancanti, su tutte quella del portiere. È saltata intanto la prevista amichevole con la Spal. Il primo test ufficiale della nuova Triestina è quindi previsto a fine ritiro, a al Tenni di Treviso, sabato 30 luglio, alle ore 20.30, contro la locale formazione oggi in Eccellenza.
Ore 21.30 – (Corriere delle Alpi) Com’è quel discorso sulle bandiere nel calcio? I giocatori non affezionati alla maglia, sempre pronti a scappare dal miglior offerente, lasciando i tifosi nell’alone di tristezza dovuto al non potersi più rispecchiare nei propri calciatori. Tutto uguale, o forse no? Perché, guardando la rosa dei convocati del Belluno per la prossima stagione, qualche dubbio sorge sul fatto che non sempre tutto vada verso la stessa direzione. Ventidue giocatori tra i convocati di mister Vecchiato e ben sette hanno superato le cento presenze ufficiali in maglia gialloblù, con altri tre con la tripla cifra nel mirino. Parlare a Belluno di zoccolo duro non è esagerato. Podio. Davanti a tutti c’è forse una sorpresa. Non è capitan Simone Corbanese a detenere il record della rosa attuale, ma Stefano Mosca. Pronto all’ottava stagione di fila in gialloblù, il mancino agordino ha indossato la casacca del grifone per ben 228 volte: 213 in campionato, le restanti tra Coppa Italia, Play-off e Play-out. A questo dato ha aggiunto 31 reti, tra cui l’ultima in finale play-off a Campodarsego. Il “Cobra” segue appena dietro, fermo attualmente a 225. Un numero decisamente di rilievo e il capitano può anche vantare la soddisfazione di essere l’unico della rosa attuale ad aver giocato con il Belluno in C2. La terza piazza parla ancora agordino. C’è Yari Masoch a 166. Per un classe 1992, e quindi con ancora svariate stagioni davanti, un bel dato. Magari da migliorare ancora, in quella che per lui sarà la settima stagione di fila ai piedi del Serva. Altri centini. Giù dalle tre piazze d’onore si accomoda Sebastiano Sommacal. Il difensore limanese ha concluso la stagione scorsa a 145, con la cifra tonda di 150 a un passo. Numeri importanti anche per Marco Duravia. L’esterno trevigiano, confermato per la quinta stagione di fila, è già a 134. Qualche apparizione in meno per il feltrino Mike Miniati, sesto della speciale graduatoria con le sue 128 apparizioni. Ultimo della top seven Simone Bertagno. Arrivato assieme a Roberto Vecchiato nel 2013-2014, il regista ha 107 gettoni colorati di gialloblù. Tre all’inseguimento. Sono tre i giocatori a caccia della tripla cifra di partite con il grifone. Due sono a quota 71, ossia i difensori Nicola Calcagnotto e Giovanni Pescosta. Per entrambi quindi c’è la possibilità di raggiungere il traguardo già in questa stagione. Dovrebbe giocare praticamente sempre Gianmarco Brotto, che in sole due stagioni ha raggiunto le 65 presenze. Ma in questo Belluno di bandiere certi traguardi non sono di certo irraggiungibili.
Ore 21.10 – (Alto Adige) E sono otto, anzi nove. All’Aktivhotel Pulvererhof crescono le prenotazioni dedicate alla comitiva biancorossa. Da ieri, difatti, la reception della struttura in Val Ridanna, dove è in corso di svolgimento il ritiro dell’Alto Adige calcio, ha iscritto nel registro degli “ospiti” anche il nome di Davide Martinelli, diciannovenne terzino destro toscano prelevato dalla Sangiovannese. L’ottavo colpo firmato dal diesse Luca Piazzi ha firmato con l’Alto Adige un contratto annuale. Il talentuoso ragazzo, nato a Pescia (Pistoia) il 31 marzo 1997, è cresciuto nella scuola calcio della Montecatinimurialdo fino alla categoria esordienti. Traslocato per due stagioni nel vivaio della Lucchese, il difensore ha indossato la maglia del Prato con la quale ha conquistato lo scudetto tricolore (stagione 2014) rappresentando una delle pedine inamovibili della rappresentativa Allievi Nazionali Lega Pro. Nella passata stagione Martinelli ha collezionato cinque presenze con la maglia della Sangiovannese nella quarta serie nazionale. Il nono “acquisto” del mercato biancorosso, invece, porta il nome di Gabriel Brugger. In verità per il venticinquenne difensore pusterese si tratta di un rinnovo contrattuale (un anno). La novità (ce lo auguriamo) potrebbe essere rappresentata dal fatto che, nella stagione che sta per alimentare le passione dei tifosi, il centrale possa trovare una giusta e stabile dimensione, corrispondente ad una maggiore presenza in uno scacchiere che, nelle ultime due stagioni, lo ha visto inserito di rado. Nella stagione 2014-2015, difatti, il giovanotto, cresciuto nel vivaio del San Giorgio, ha trovato spazio solo in due occasioni: nella sfida con il Venezia e quella con l’Arezzo, nella quale, tra l’altro, il pusterese contribuì al successo firmando una delle tre reti. E’ andata leggermente meglio nell’Alto Adige di Stroppa, dove Brugger ha saputo mettere in cascina cinque gettoni di presenza in campionato (Mantova, Cuneo, Reggiana, Renate e Pro Piacenza) ed una in coppa con il Cittadella. Nell’era Viali il centrale pusterese potrebbe trovare la giusta collocazione, puntando a quella definitiva valorizzazione di una qualità che, a nostro avviso, è rimasta per lungo tempo tacitata ed inespressa. I lavori in corso che scandiscono i tempi del mercato biancorosso, non impediscono a mister Viali di cominciare a testare le prime idee di tattica e di schemi. Per Vasco e compagni bussano alla porta i primi test amichevoli che serviranno a saggiare le indicazioni provate e riprovate in questi giorni di ritiro. Per l’Alto Adige è previsto per oggi (ore 17) il debutto sul campo che avverrà al centro sportivo austriaco di Neustift in Val Stubai, sugellato da una sfida di prestigio contro il Genoa di mister Juric. I grifoni hanno “piantato le tende” in Austria dove svolgeranno il ritiro precampionato sino al 23 luglio. La compagine rossoblù ha già “rotto il ghiaccio” nella vittoriosa sfida maturata contro la rappresentativa della Val Stubai (incontro terminato con il punteggio di 18-1 con cinquina di Pavoletti). Nell’incrociare i tacchetti contro l’Alto Adige il tecnico Juric prevede di far debuttare il neo acquisto Gentiletti, trentunenne difensore prelevato dalla Lazio. Intenzioni che animano anche le idee di mister Viali, che oggi, molto probabilmente, farà ruotare sul capo l’intero organico a disposizione, compreso l’ultimo arrivato Kenneth Obodo. Per il neo acquisto Martinelli l’occasione è rimandata alla prossima sfida di “lusso” prevista per sabato a Racines contro il Verona.
Ore 20.50 – (Gazzetta di Reggio) La campagna abbonamenti della Reggiana prende il via oggi. Prezzi stracciati per le tessere stagionali, riduzioni per under25 (nati entro il 31 dicembre ’91), over65 (nati prima del 1 gennaio ’52), donne, invalidi, lavoratori disagiati e under18 (entro dicembre ’98), con questi ultimi che pagheranno un prezzo simbolico di 20 euro in ogni settore dello stadio. ASCOLTO. Il ripristino della riduzione per gli over65 è solo un esempio di come la nuova proprietà vogliA fare le cose per bene. Sono state ascoltate le richieste dei tifosi dopo la sottoscrizione della scorsa stagione che comunque aveva fatto registrare un record positivo di 2.600 tessere escludendo quelle per gli sponsor e quelle a invito. Una cifra che come sostiene lo stesso Compagni, la Reggiana ha intenzione di abbattere con un notevole carico di nuovi abbonamenti. ONLINE. Un’altra grande novità della campagna Sempre al tuo fianco #daicandom è la possibilità da parte di chi è già in possesso della Tessera del tifoso di sottoscrivere l’abbonamento via internet sul sito Ticketone.com e presso le sedi fisiche di “Edicola & Dintorni”, in corso Garibaldi e Mediaworld, nel centro commerciale I Petali. Sarà inoltre possibile abbonarsi presso i punti di raccolta dei partner commerciali Concessionarie Autostile (in via Disraeli, via F.lli Cervi, via Mazzacurati a Scandiano e via Radici Nord a Castellarano) e Officine Reggio Revisioni (Via Disraeli a Pieve, Via Sicilia a Ospizio, Via Guareschi a Bagno e via Gagarin alla Baragalla), compilando gli appositi moduli e allegando copia dei documenti, tessera del tifoso e il compenso, che il club granata ritirerà settimanalmente per poi emettere gli abbonamenti in sede. Per chi invece fosse sprovvisto di tessera del tifoso, la sede della Reggiana in via Mogadiscio è aperta dal lunedì al venerdì, ore 11-19. PREZZI CHOCH. Oggettivamente pochi i 90 euro per un intero nei Distinti, così come i 70 in Gradinata Sud. Donne, giovani, over65, invalidi e lavoratori disagiati, invece, spenderanno solo 50 euro sia che scelgano i Distinti sia che preferiscano la Sud. Prezzo simbolico per i ragazzi under18: 20 euro. Il che significa poco più di un euro a partita, considerata la teorica composizione dei gironi a venti squadre. Il prezzo del singolo biglietto non varierà rispetto alla scorsa stagione. Un incentivo ad abbonarsi. L’entusiasmo è alle stelle e già si preannuncia la battaglia tra i Comuni: in quello dove si sottoscriveranno più tessere, verrà organizzata un’amichevole della Reggiana.
Ore 20.40 – (Gazzetta di Reggio) E’ toccato al vice presidente Stefano Compagni presentare – al Don Papi di viale Piave che si conferma partner granata, – la campagna abbonamenti della Reggiana. «Vogliamo riportare i reggiani allo stadio – ha detto – cercando di vivere tutti insieme le emozioni che ci potrà regalare quest’anno la nostra amata Regia». Il vice presidente ha confermato quella che è stata l’intenzione principale della società e cioè favorire la sottoscrizione degli abbonamenti «facilitando l’operatività nell’eseguire l’abbonamento e la tessera del tifoso e crediamo di aver ottenuto un risultato più che buono anche se non sempre la burocrazia è dalla nostra parte e, proprio per questo motivo, abbiamo potuto fare il massimo di quello che era nelle nostre possibilità senza andare contro alle regole». L’aspetto dei possibili ricavi derivati dalla campagna abbonamenti non è stato minimamente preso in considerazione dalla società «perché crediamo che i tifosi faranno tutti insieme uno sforzo per abbonarsi. Non abbiamo considerato l’aspetto economico della campagna abbonamenti perché i prezzi sono stati abbassati rispetto a quelli della stagione precedente e abbiamo cercato di privilegiare soprattutto i giovani. Chiediamo davvero uno sforzo a tutti i tifosi perché la società sta facendo qualcosa di importante e crediamo che quest’anno non ci siano motivo per non sottoscrivere l’abbonamento alla nostra amata Reggiana». Non c’è un vero e proprio slogan per questa campagna abbonamenti: «E’ una nostra scelta, ma seguendo quello che sta succedendo e che ci trasmette anche Mike dagli Stati Uniti, proponiamo un motto che è quello che ci sentiamo dire tutti i giorni: dài c’andom. Questo è solo l’inizio, ma vogliamo subito partire forte fin dal primo giorno (oggi, ndc) quando la campagna abbonamenti inizierà ufficialmente». In conclusione Stefano Compagni ha espresso la sua speranza per il numero di abbonamenti: «Leggendo anche sui social network i tifosi scrivono un numero tondo, quindi proviamo a dire 5.000, perché se tutti coloro che erano in piazza il giorno dell’arrivo di Mike a Reggio convincessero un amico o il vicino di casa a sottoscrivere l’abbonamento raggiungeremmo dei numeri molto importanti. Miriamo a numeri elevati anche per far vedere a Mike che il suo arrivo ha dato ad ognuno di noi qualcosa in più. Ho visto molto entusiasmo anche tra giocatori, mister e Grammatica e credo che dovremmo esserlo un po’ tutti perché quest’anno ci potremmo proprio divertire». E il dg Franzone ha seminato ulteriore ottimismo dicendo che «ci sono già dodici richieste di tessere dagli Usa».
Ore 20.20 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova ha svolto ieri mattina il secondo allenamento stagionale al Martelli e mister Luca Prina, dopo aver fatto lavorare sodo i suoi sotto il profilo atletico, ha effettuato le prime prove di modulo tattico 3-4-3. Fra i baby della Berretti aggregati alla prima squadra si è messo particolarmente in luce il centrocampista Boccalari. Per ora è confortante la risposta ai primi allenamenti di Ruopolo, che fra l’altro si è presentato al via della stagione in perfetta forma, con 8 chili in meno. Nel gruppo si è inserito anche De Respinis, mentre Momentè non ha potuto rispondere alla convocazione perché colpito da un virus intestinale che l’ha costretto addirittura a un ricovero ospedaliero. Ai box resta poi Di Santantonio, che sta ancora recuperando dal grave infortunio alla caviglia subìto nel finale di campionato. Il centrocampista ha subìto la lesione di un legamento e in Francia si è curato con i fattori di crescita. Da oggi continuerà la riabilitazione nel centro di Volta del Green Park e lo staff medico biancorosso guidato dal dottor Enrico Ballardini stima i tempi di recupero in circa un mese. Oggi la squadra si allenerà di nuovo al mattino al Martelli, mentre per domani e venerdì mister Prina ha messo in agenda delle doppie sedute. Sabato i biancorossi si alleneranno al mattino, mentre nel pomeriggio (ore 17) giocheranno la prima amichevole stagionale al Martelli. Caridi e compagni sfideranno nella circostanza una selezione di calciatori delle squadre mantovane di Prima categoria e Promozione.
Ore 20.10 – (Gazzetta di Mantova) «Sono tornato dove sono felice». Bastano queste parole di Filippo Boniperti, accompagnate da un sorriso sincero, per spiegare la scelta del 24enne attaccante di ridursi drasticamente l’ingaggio pur di riabbracciare il club biancorosso. Una scelta per la quale, durante la presentazione ufficiale al ristorante pizzeria Marechiaro, il team manager Paolo Musso ringrazia Boniperti «a nome di tutta la società». La trattativa è nata in realtà da un “numero” di capitan Caridi: «Tano è uno dei compagni che ho continuato a sentire – racconta Boniperti – e mi ha buttato lì l’idea. Io ci ho riflettuto e ho deciso che tornare nel posto dove sono stato meglio nella mia carriera era la cosa giusta da fare. Da allora non ho preso in considerazione nessun’altra offerta e sono arrivato il prima possibile». Ad Alessandria Boniperti ha vissuto una stagione tormentata: «In realtà sono partito bene, poi ho avuto un problema all’addome e sono stato operato. In un mese e mezzo ero già pronto a rientrare, anche se avevo perso tono muscolare. Non c’è mai stata però la possibilità di rientrare sul serio in squadra e così le cose sono peggiorate. Ma fisicamente sto benissimo e torno qui non solo per i compagni e per i tanti amici lasciati in città. Non voglio vivere di ricordi, ma fare benissimo con la maglia biancorossa, restituendo ai tifosi l’affetto che mi hanno sempre dimostrato». Il Mantova aveva tentato Boniperti anche lo scorso dicembre: «Io e Pelliccioni – racconta Paolo Musso – avevamo fatto una telefonata, ma non era il momento». «Io però risposi – replica Boniperti – che se fossi andato via da Alessandria sarei tornato a Mantova. Ed eccomi qua». Sul prossimo campionato, l’attaccante è ottimista: «Noi dobbiamo stare tutti uniti e seguire mister Prina, come facemmo due anni fa con Juric, poi i risultati li darà il campo. Ma la Lega Pro è il campionato più imprevedibile che c’è: puoi spendere quanto vuoi ma poi in campo è dura contro tutti. E noi possiamo fare bene».
Ore 20.00 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova e Angelo Siniscalchi sono ormai vicinissimi. Ieri c’è stato un contatto con il 32enne difensore centrale che «ha dimostrato coi fatti» secondo i dirigenti biancorossi di voler tornare all’Acm. In sostanza sul piano economico c’è quasi un’intesa di massima che nei prossimi giorni potrebbe tramutarsi nella firma di un contratto. «Ci siamo quasi» afferma sorridente lo stesso Siniscalchi, che in questi giorni si sta allenando a Salerno e che non nasconde di sperare che il suo ritorno a Mantova si concretizzi nel giro di pochi giorni. In Viale Te, però, per dare l’ok defintivo all’operazione senza troppi patemi d’animo si preferirebbe effettuare prima un’altra cessione. Ieri è stata ufficializzata quella di Anastasi al Catania (biennale per il centravanti) e sono stati convocati in sede Sereni, Perpetuini, Tripoli e De Respinis (Momentè non è ancora rientrato a Mantova) per spiegare loro che non rientrano nel progetto tecnico e che l’auspicio del club è che trovino un’altra sistemazione al più presto. A tal proposito c’è da dire che per Tripoli si è fatta avanti l’Ancona, mentre Perpetuini per ora non ha accettato le offerte di Lucchese, Messina e Pistoiese (che offre in cambio il centrocampista Loris Damonte). Di Momentè, così come di Sereni, ha chiesto informazioni la Caronnese. Per l’attaccante, poi, ci sarebbe un interessamento del Padova, che per ora non trova conferme ufficiali. In attesa di altre cessioni, comunque, il Mantova potrebbe comunque tesserare alcuni giovani. In particolare per la giornata odierna è attesa una risposta dal 22enne esterno sinistro Giuseppe Nicolao, che dovrebbe rescindere il contratto con il Napoli. E un sì o un no è atteso anche dal 22enne esterno destro Andrea Bandini dell’Inter, che potrebbe avere una chance in B nella Ternana. A quest’ultima operazione è legato anche l’arrivo del 21enne portiere Luca Maniero del Crotone. Se Bandini non dovesse arrivare, l’alternativa sarebbe Stefano Lanini, anch’egli classe 1994 dell’Entella. Sembra invece fuori portata al momento il 22enne difensore centrale dell’Udinese Agostino Camigliano, che ha un contratto molto oneroso. Restano invece nel mirino il 21enne Giacomo Lucarini del Genoa e il 20enne Valerio Zigrossi dell’Entella. Tornando al mercato dei “big”, c’è da dire che il Mantova ha fatto un passo anche verso il regista Matteo Paro. Il quale ha chiesto un paio di giorni di tempo per verificare proposte dalla serie B (si parla di Latina e Ternana), assicurando nel contempo che la sua prima scelta in Lega Pro sarebbe il Mantova. Per chiudere, va detto che il 20enne centrocampista Ibrahima Pape Sene dovrebbe rientrare oggi dal Senegal e aggregarsi domani al Mantova.
Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Salgono a undici i posti vacanti in Lega pro. Con l’esclusione della Paganese, decisa ieri in consiglio federale, sono aumentati i ripescaggi necessari per presentare al via 60 squadre. Il nuovo parere non favorevole è arrivato dalla Covisoc su problematiche di natura fiscale. Dopo la fine di Martina Franca, Bellinzago, Lanciano, Rimini e Pavia, ai campani è stato bocciato il ricorso presentato. Pisa, Casertana, Lucchese, Siena e Maceratese, gli altri club che erano in bilico, sono stati ammessi all’iscrizione in Lega pro con accoglimento all’unanimità dei loro ricorsi. La Paganese potrà fare ulteriore ricorso entro il 26 luglio e sarà il consiglio federale la mattina del 4 agosto a emettere definitivamente il verdetto. Con le stesse tempistiche dei ripescaggi. Perché il 4 agosto, nel pomeriggio, dovrebbero essere composti anche i gironi serie C. Per l’8 agosto è prevista la pubblicazione dei calendari. RIPESCAGGI E GIRONI – Fra i club ripescabili in Lega pro ci sarebbe anche il Campodarsego, appartenente al girone di serie D in cui sono impegnate venete e friulane. Ammesso che risolva i problemi con lo stadio non a norma. Quanto alla formazione dei raggruppamenti, guardando nello specifico alle situazioni di Parma e Venezia – che interessano il Pordenone – il presidente della Lega pro, Gabriele Gravina, ha dichiarato «che da nessuna parte è scritto che debbano essere separate. Sono due società importanti, ma con gli stessi diritti di tutte le altre. Se riterremo che, ad esempio, l’Emilia-Romagna dovrà stare in un girone a parte rispetto al Veneto, allora le due compagini non si incontreranno. Ma la possibilità che si possano ritrovare insieme c’è. Dipenderà dalla geografia dei club ripescati». Molto più serena la situazione nel ritiro neroverde di Arta Terme. «Stiamo continuando un buon lavoro – fa sapere Bruno Tedino – e sono molto contento per come procede». «È stata una giornata di ripetute, con grande soddisfazione – sorride il tecnico – da parte di tutti. Perchè è chiaro che si viene in ritiro per lavorare, come per creare un gruppo di un certo tipo. Qui ci si sacrifica, ma con grande armonia». La tirata d’orecchie ai giovani ha sortito effetto? «Si stanno comportando molto bene, secondo il mio punto di vista. Mi aspetto, comunque, che mordano il freno ancora di più. Solo così è possibile anticipare l’inserimento in prima squadra, che richiede qualcosa di più rispetto al settore giovanile. Questo è il segnale che mi aspetto».
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Broh e Suciu, il Pordenone in un colpo solo mette a posto il centrocampo. E oggi Mandorlini dirà sì al Padova, lasciando ufficialmente i neroverdi. Le buone notizie, però, sono sufficienti a far dimenticare la partenza del biondo figlio d’arte. Ieri, infatti, il Pordenone ha chiuso due operazioni per puntellare la linea mediana: definiti gli ingressi sia di Jeremie Broh che di Sergiu Suciu. Mentre si continua a seguire anche Tommaso Bellazzini, centrocampista offensivo pisano, reduce dal fallimento del Pavia e quindi liberamente contattabile per un ingaggio. Giornata campale, quella di ieri, per il mercato del Pordenone, innanzitutto perché era fondamentale sistemare il centrocampo dopo la partenza di Mandorlini. In seconda battuta perché le operazioni si devono chiudere in fretta, per evitare l’intromissione del classico terzo incomodo. Per quanto riguarda Jeremie Broh è stato così: il Pordenone ha agito con sicurezza e il giocatore è arrivato in prestito annuale. Rimarrà di proprietà del Sassuolo, ma giocherà con un’altra maglia neroverde, quella del ramarro. Già nel giro delle nazionali giovanili italiane, Broh in passato ha militato nelle selezioni minori del Parma, fino al trasferimento al Sassuolo avvenuto nella stagione scorsa. Dotato di grande fisico, ma anche di intelligenza tattica, il giovane classe 1997 si candida a diventare uno dei mediani più promettenti del panorama calcistico italiano. A Pordenone avrà l’occasione di crescere, diventando il principale “rubapalloni” a disposizione di Tedino. Ed è praticamente completato anche l’acquisto del centrocampista rumeno Sergiu Suciu, che dal Torino (società proprietaria del cartellino) si trasferirà a titolo definitivo a Pordenone. Manca ancora la comunicazione ufficiale da parte del club neroverde, ma l’affare non subirà rallentamenti. Destro naturale, centrocampista centrale nato, Suciu ha giocato l’ultima stagione alla Cremonese. Proprio i grigiorossi l’avrebbero rivoluto tra loro, ma ha vinto il progetto del Pordenone. Sarà lui il sostituto esperto di Mandorlini. Infine la pista che porta a Tommaso Bellazzini. Il centrocampista offensivo ex Pavia interessa al Pordenone ed è conosciuto da Bruno Tedino che lo ha allenato alla Pistoiese. Si tratta però di un affare che non si concretizzerà nelle prossime ore.
Ore 19.10 – (Messaggero Veneto) Una giornata di mercato palpitante, conclusasi con un altro colpo del Pordenone. Parma, Venezia e Padova sono avvisate: anche la prossima stagione la squadra neroverde potrebbe trovarsi a lottare per il vertice. Questo dice, anzi conferma, l’ultimo arrivo: Sergiu Suciu (classe ’90), mister 70 presenze in serie B. Nella categoria cadetta ha vestito le maglie di Torino, Juve Stabia e Crotone. La scorsa stagione era in prestito alla Cremonese. Ora con la stessa formula arriverà dal Torino alla corte di Tedino, che l’ha fortemente voluto per sigillare il centrocampo (orfano di Mandorlini, ormai praticamente del Padova). Suciu, giocatore di origini rumene, si è aggregato già ieri sera al resto del gruppo al lavoro nel fresco di Arta Terme. L’ufficialità del suo ingaggio dovrebbe arrivare oggi, assieme a quella del talentuoso Jeremie Broh-Tonye (’97), anch’egli già a disposizione del tecnico neroverde nel ritiro in Carnia. L’acquisto di Suciu è giunto al termine di una giornata ricca di colpi di scena. Sembrava, infatti, ormai cosa fatta l’approdo in neroverde del forte centrocampista Tommaso Bellazzini (’87), svincolatosi dal Pavia. La notizia, rimbalzata su tutti i principali siti di calciomercato, veniva tuttavia smentita in serata. Il motivo? Il Pordenone aveva puntato forte su Bellazzini dopo che la strada per Suciu si era messa in salita. A causa del prepotente ritorno della Cremonese. Attilio Tesser, nuovo tecnico grigiorosso, subentrato a Fabio Rossitto, ne aveva caldeggiato il rinnovo del prestito. E la proposta dalla Lombardia sembrava destinata ad avere la meglio. La risposta del Pordenone, però, non si è fatta attendere. Tedino ha chiamato il Torino e sbloccato l’affare. Arriva Suciu, resta al palo (per ora) l’ipotesi Bellazzini. Anche per un motivo strettamente tattico: il primo garantisce copertura a un centrocampo già ricco di giocatori offensivi. Garanzia che il secondo (9 reti due stagioni fa a Venezia) non offriva.
Ore 18.47 – Fischio finale: Lazio-Padova 2-1.
Ore 18.01 – Inizia il secondo tempo.
Ore 17.50 – Fine primo tempo: Lazio-Padova 2-1.
Ore 17.05 – Inizia Lazio-Padova.
Ore 16.55 – Almeno 300 ora i tifosi Biancoscudati presenti.
Ore 16.50 – Attimi di tensione tra tifosi, tutto prontamente risolto.
Ore 16.40 – Circa 150 tifosi Biancoscudati sinora presenti.
Ore 16.30 – Squadre in campo per il riscaldamento, sole splendido e temperatura di 30 gradi circa.
Ore 16.20 – LAZIO-PADOVA, LE FORMAZIONI UFFICIALI:
LAZIO (4-3-3): 99 Berisha; 8 Basta, 3 De Vrij, 2 Hoedt, 26 Radu; 23 Onazi, 5 Cataldi, 19 Lulic; 7 Kishna, 9 Djordjevic, 14 Keita. A disposizione: 41 Borrelli, 55 Vargic, 1 Strakosha, 4 Patric, 33 Mauricio, 44 Prce, 97 Germoni, 21 Milinkovic, 96 Murgia, 11 Morrison, 80 Javorcic, 25 Lombardi, 77 Palombi, 70 Oikonomidis. All. Simone Inzaghi.
PADOVA (3-5-2): Bindi; Sbraga, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Filipe, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier. A disposizione: Favaro, Tentardini, Giandonato, Dionisi, Ferro, Brentan, Scevola, Tentardini, Giandonato, Mazzocco, Ilari, Petrilli, Bottalico, Marcandella, Scevola, Cisco. All. Oscar Brevi.
Ore 15.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il suo arrivo è passato quasi sotto silenzio, ma almeno per la prima parte della stagione Elia Bastianoni sarà il titolare della porta del Bassano. Lo ha spiegato il dg Werner Seeber, lo ribadisce il diretto interessato: «Rossi dovrà recuperare, quando rientrerà per me sarà uno stimolo ulteriore. Sarei venuto qui gratis, penso che Bassano sia una svolta per la mia carriera. Avevo fatto bene a Varese, poi mi sono infortunato allo scafoide a Livorno. Sono ripartito da Catania, ma la prossima per me sarà la stagione fondamentale». Passano i giorni, prosegue il lavoro di Asiago e si avvicina il momento della presentazione. Domenica è in programma il primo test stagionale contro l’Unione Calcio Settecomuni allo stadio Zotti. A seguire alle ore 18.30, in piazza II Risorgimento, la presentazione della squadra. il 28 luglio alle 17 il Bassano affronterà il team Verona Stars.
Ore 15.30 – (Giornale di Vicenza) Sfumato l’obiettivo Caio De Cenco (da ieri nel ritiro del Trapani e salvo rivoluzioni non si muoverà da lì), nelle ultime ventiquattro ore il Bassano ha dovuto dire addio anche a Matteo Chinellato, una delle alternative offensive nel taccuino di Seeber. Il centravanti trevigiano ha firmato con il Como. Beninteso, mentre De Cenco è stata una rinuncia dolorosa (ma lì il pallino in mano ce l’aveva il Trapani e in quel caso Bassano ha fatto il possibile e pure qualcosa oltre), riguardo a Chinellato, un marcantonio di un metro e 90 il Soccer Team ha operato una rinuncia consapevole. Nel senso che non ha insistito per il ragazzo e così si è inserito il Como che l’ha messo sotto contratto. Poiché se avesse voluto la Virtus avrebbe potuto mettere entrambe le mani sull’ex punta del Cuneo che proprio da 20 giorni si è svincolato dal Milan che ne deteneva il controllo e ha potuto scegliere la destinazione più gradita. Diversamente Bassano non avrebbe faticato a scritturare l’ex numero nove piemontese, ma in via Piave hanno optato per battere strade differenti per l’attacco. Ricordiamo che anche il Padova e la Cremonese avevano fatto un pensierino su Chinellato, non solo il Bassano e alla fine tutte quante si sono indirizzate altrove. In realtà D’Angelo è alla ricerca di un profilo che non sia uno sfondatore classico (c’ha già Maistrello nel ruolo) ma una pedina che sappia interpretare con successo la parte sia di attaccante centrale che di seconda freccia sottoporta.
Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) La buona notizia è che Bassano ha accelerato per Simone Perico sul quale era già in vantaggio e prima del week-end potrebbe chiudere col terzino destro della Giana Ermino, autore di ben 6 reti nell’ultimo torneo. Sul ragazzo si sono inseriti altri club di Lega Pro e Bassano ha dovuto respingere l’assalto.Era il primo nome nel taccuino di Seeber, normale che un difensore goleador attirasse le attenzioni di mezza serie C. Se in via Piave riusciranno a perfezionare l’ingaggio di Perico avranno davvero messo a segno un gran colpo.La brutta notizia (al di là del mancato arrivo di Chinellato di cui leggete a fianco) è che Caio De Cenco si è accordato per un triennale al Trapani con cui si sta già allenando.Ora i siciliani là in prima linea sono ben forniti e qualora Cosmi scegliesse tra un mesetto di sfoltire il parco attaccanti è evidente che Bassano sarebbe in primissima fila.Ma è palese che qua non possono certo attendere Ferragosto per arruolare il centravanti titolare. Ecco perchè fatalmente il profilo più gettonato torna a essere quello di Francesco Grandolfo, pugliese di un metro e 83 lo scorso anno all’Andria con cui ha bollato 6 reti. D’Angelo si fida a occhi chiusi di questo giocatore di 24 anni che salvo la parentesi in D con la Correggese (22 reti all’attivo), dopo il debutto boom in A col Bari (tripletta all’esordio) di reti ne ha sempre fatte poche, pur sbattendosi mirabilmente per la comunità. Seeber vigila anche su Ciccio Coralli, il cannoniere di Coppa del Cittadella, rincorso anche da Livorno (voluto dal suo ex precettore Foscarini) e dalla Lucchese. Coralli che ormai ha messo radici in zona, verrebbe di corsa al Bassano e a dirla tutta gli unici dubbi virtussini riguardano l’anagrafe e lo scorso torneo la domenica non scendeva quasi mai in campo venendo impiegato solamente nei mercoledì di Coppa Italia, peraltro con successo visto che la imbucava sempre. In ballo tuttavia c’è un terzo identikit top secret. Nel frattempo, detto che il Padova pensa a Momentè e che il Como, dopo Chinellato, ha ingaggiato dalla Spal il centrocampista Di Quinzio, la prima uscita per la truppa di D’Angelo è in carnet domenica alle 16.30 ad Asiago contro la locale formazione dei Settecomuni. Poi, alle 18.30, presentazione della squadra nella centralissima piazza di Asiago. E giovedì 21 luglio, alle 17, secondo test in altura con il Verona Stars.
Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Nessuna retromarcia sul format a 60 squadre per una Lega Pro che però continua a perdere i pezzi. Nessuna certezza in più per il Venezia dopo che ieri il Consiglio federale si è di fatto limitato ad ufficializzare domenica 28 agosto come data d’inizio del campionato, mentre il presidente di Lega Pro Gabriele Gravina nei giorni scorsi aveva dichiarato «Il 4 agosto indirò un Consiglio di Lega per la composizione dei gironi e, spero, di poter presentare i calendari l’8 agosto». Nessun cenno neppure alla Coppa Italia che, in teoria, dovrebbe cominciare domenica 7 agosto con la prima delle tre giornate dei gironi triangolari (14 e 21 le altre date, ma se saltasse il 7 potrebbe subentrare un infrasettimanale mercoledì 24). Per il resto il Consiglio federale «preso atto della mancata iscrizione in Lega Pro di Bellinzago, Martina, Pavia, Rimini e Lanciano, ha accolto i ricorsi di Casertana, Lucchese, Maceratese e Siena ed ha votato a maggioranza il non accoglimento del ricorso della Paganese». Con la bocciatura del club campano la strada per arrivare alle Lega Pro a 60 squadre è diventata ancor più in salita, data la necessità di ricorrere addirittura a 12 ripescaggi, visto che dalle 54 squadre di partenza attualmente il totale è sceso a 48. Intanto casa arancioneroverde il tecnico Filippo Inzaghi continua a torchiare i suoi nel ritiro di Piancavallo, lavorando in particolare su possesso palla e uno contro uno. Da segnalare che l’amichevole di sabato (ore17) con il Real Vicenza/Verona Stars si giocherà ad Aviano anziché a Piancavallo. Al termine il primo rompete le righe per Soligo e compagni che si ritroveranno martedì 26 per partire dal Taliercio alla volta di Jesi; definiti inoltre i dettagli dell’amichevole con i pari categoria della Sambenedettese che si giocherà domenica 31 luglio (ore 18) al campo Country House di Cascia (Perugia). Questa mattina a Marghera (ore 11 al Volta Pagina di via Beccaria) l’associazione VeneziaUnited premierà l’ex bomber arancioneroverde Matteo Serafini come «Match on the season» del vittorioso campionato di serie D.
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Cambiano luogo e nominativo dell’avversario per l’amichevole di sabato: il Venezia giocherà ancora ad Aviano, e non più a Piancavallo, contro il Real Vicenza che, dopo il passaggio di proprietà, si è unito al Verona Stars, indicato in precedenza come avversario della squadra arancioneroverde. Il Real è infatti stato ceduto da Lino Diquigiovanni a Davide Sannazzaro, già presidente di Verona Stars di cui ha assorbito il progetto. Da un paio di giorni è iniziato lo stage formativo a Tonezza del Cimone, sotto il marchio Real Vicenza, ma con le modalità del Verona Stars ovvero un periodo di formazione per giocatori provenienti dai più diversi campionati, anche esteri. In panchina, nel ruolo di direttore tecnico, l’ex stella del Genoa, il ceco Tomas Skuhravy. Intanto il Venezia di mister Inzaghi ha ripreso gli allenamenti, dopo una mezza giornata di riposo. La squadra ha lavorato con la palla, in varie combinazioni, fino alla partitella finale. Sempre a parte Geijo, Baldanzeddu e Basso che proseguiranno con il lavoro differenziato. Al termine dell’amichevole di sabato, la squadra farà ritorno e avrà due giornate libere. Il successivo ritrovo è fissato per il 26 luglio al Taliercio, quando gli arancioneroverdi partiranno per Jesi. Qui, il 27 (ore 20,30), amichevole con la Jesina. Dal giorno successivo inizierà il ritiro di Norcia, con tre amichevoli: il 31 si giocherà a Cascia, con la Sambenedettese (ore 18), poi il 3 agosto a Norcia con il Porto d’Ascoli e infine il 6 agosto a Fermo con la Fermana. Ieri il Consiglio federale ha ufficializzato le date della prossima stagione e la Lega Pro inizierà il 28 agosto. Il Venezia giocherà quasi certamente in casa, visto che la domenica successiva, in concomitanza con la Regata Storica, la squadra sarà in trasferta per evitare sovrapposizioni. Al momento le squadre iscritte sono 48: saranno dunque 12 le squadre da ripescare per arrivare al numero prefissato di 60.
Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) La Lega Pro fa 48: cinque mancate iscrizioni (Sporting Bellinzago e Martina in prima battuta al 30 giugno, Virtus Lanciano, Pavia e Rimini strada facendo) e un ricorso respinto (Paganese). Il Consiglio Federale ha accolto quelli presentati da Pisa (serie B), Casertana, Lucchese, Robur Siena e Maceratese (Lega Pro), mentre ha respinto a maggioranza (7 astenuti e 1 contrario) il ricorso della Paganese. Il club campano, però, non molla e ha già preannunciato per oggi la presentazione del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per ottenere la riammissione in Lega Pro. Al momento, sono 48 le società ammesse alla prossima Lega Pro, e non sarà semplice arrivare al format di 60 squadre auspicato dal presidente Gravina. Il posto dello Sporting Bellinzago sarà preso dalla Caronnese: non si tratterà di un ripescaggio, ma di una ammissione, come un anno fa con il Monopoli al posto del Castiglione, quindi la squadra lombarda non dovrà pagare i 250 mila euro a fondo perduto e potrà avere anche la deroga per il campo da gioco per una stagione. Solo il 4 agosto saranno definiti gironi e calendari. Votata e approvata la modifica dei playoff di Lega Pro (28 squadre impegnate). Confermato l’inizio della Lega Pro il 28 agosto. L’amichevole di sabato 23 con il Real Vicenza (ex Verona Stars) non si giocherà a Piancavallo come inizialmente previsto, ma ad Aviano (ore 17). Piccola modifica nel programma: al termine del test, il Venezia ritornerà a casa, domenica e lunedì giocatori in libertà, ritrovo martedì al Taliercio per partire per Jesi, da giovedì inizierà a Norcia la seconda parte del ritiro precampionato. L’amichevole con la Sambenedettese (31 luglio) si giocherà a Cascia (ore 18).
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Continua a lavorare agli impianti sportivi di Andalo il Vicenza guidato da Franco Lerda, con i tanti giovani convocati in ritiro che stanno dando il massimo per guadagnarsi una conferma nella rosa del Vicenza che giocherà il prossimo campionato. In via Schio intanto il presidente Alfredo Pastorelli ieri ha chiuso mettendo nero su bianco l’acquisto di Giuseppe Rizzo dal Pergia, operazione perfezionata con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore del Vicenza. Rizzo era, con l’ex granata Migjen Basha , il primo della lista nel taccuino del direttore sportivo Antonio Tesoro, che con l’arrivo del mediano di Messina ha puntellato il centrocampo del Vicenza; nelle intenzioni di mister Lerda Rizzo dovrebbe comporre, insieme a Signori, il tandem in mediana capace di interdire e di costruire la manovra, un compito duro nel 4-2-3-1 che il tecnico ha in mente di riproporre. A centrocampo, in attesa di vedere l’ex mediano di Inter e Bologna Gaby Mudingayi , che dovrebbe raggiungere Andalo la settimana prossima, e Diego Otero che invece sta già sudando con i possibili nuovi compagni, si sta valutando la cessione di Francesco Urso che piace a Salernitana e Benevento. Partenza che, se dovesse concretizzarsi, dopo l’arrivo di Rizzo verrebbe colmata con un giovane di prospettiva con la candidatura di Diego Giacomarro sempre possibile. Detto del centrocampo, ci sono grandi manovre in corso anche nel reparto arretrato. Partito Mario Sampirisi per Crotone è quasi definito l’acquisto di Raffaele Pucino che è stato scelto come il sostituto naturale di Sampirisi. Pucino arriverà in biancorosso dal Chievo con la formula del prestito, andando a colmare una evidente lacuna che il giovane Andrea Beduchi da solo non poteva colmare. Un po’ a sorpresa, però, la situazione più difficile da sbrigliare per la dirigenza berica è quella del capitano Nicolò Brighenti che, dopo aver firmato l’adeguamento del contratto pochi giorni prima della partenza per il ritiro, ora è tentato dal Chievo Verona che gli darebbe la possibilità si tornare a casa e di giocare nella massima serie. Al momento l’offerta della società veronese — poco più di 500mila euro — è giudicata bassa dal Vicenza ma nelle prossime ore il Chievo potrebbe rilanciare e aprire al passaggio di Brighenti. Ipotesi tutt’altro che impossibile visto che la dirigenza biancorossa avrebbe già preso contatti con Nicolò Cherubin che nella scorsa stagione ha giocato nell’Atalanta, ma con cartellino di proprietà del Bologna.
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) L’ideale è mettergliela sulla testa, ma anche con i piedi Iacopo Cernigoi, nuova prima punta del Vicenza, non se la cava male. Alto, altissimo (1 metro e 92 centimetri) ti guarda dall’alto in basso – e ci mancherebbe, anche perchè il suo interlocutore arriva a malapena al metro e 62 – e nonostante la giovane età (21 anni) parla da veterano. «Non sono uno che pone obiettivi prima di iniziare. Sono felice di essere al Vicenza, mi auguro di avere spazio per dimostrare le mie caratteristiche e spero che la squadra faccia un bel campionato». Le caratteristiche le enuncia proprio Cernigoi. «Magari non si direbbe vista la mia altezza, ma sono agile e veloce e di testa la butto dentro. Lo scorso anno ho segnato parecchio. Che dire, aspetto assist…». E intanto elogia il gruppo, che è al lavoro da qualche giorno. «Mi sono subito trovato bene, anche se è ancora presto. Il ritiro ci aiuta ancor di più a conoscerci e Lerda ci fa capire che cosa vuole da noi. Già conoscevo Pinato, mio compagno nella Primavera del Milan, e pure Bianchi, che è di Mantova come me». Il lungo virgiliano, che avrebbe incontrato fortuna anche nella pallacanestro – supponiamo noi – non vede l’ora di iniziare. «Già l’impatto col Menti è stato ottimo. Allenarsi qui, dove sono passati grandi campioni e dove c’è una storia, fa venire i brividi». Tra le esperienze che hanno formato Cernigoi, anche quella maturata alla Virtus Vecomp, in D, agli ordini di Gigi Fresco. «Indimenticabile – spiega – Avevo un gruppo straordinario e poi Fresco è una bella persona. Finito il campionato noi della Virtus siamo andati a Cuba, con Fresco a farci da Cicerone. Là è così: ogni volta che si conclude la stagione si viaggia insieme». E intanto comincia il viaggio in biancorosso di Cernigoi… In bocca al lupo!
Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) Cari tifosi, lo sapevate che…? Raicevic si ricorda bene, anzi benissimo, come si fa a segnare. Lerda ha investito Pozzi di una carica importante: in allenamento lo chiama “Bomber”, quando aspetta il pallone, lo serve ai compagni, taglia verso l’area di rigore. Zivkov, il giovane esterno mancino prelevato dal Rapallo Bogliasco, s’è già dovuto fermare per una contrattura al quadricipite della gamba destra. Ad Andalo, dove il Vicenza da lunedì ha cominciato il ritiro estivo, si fa già sul serio. Oggi, alle 17, il Vicenza disputerà la prima amichevole sul campo dell’Andalo Life Park contro l’Arco, formazione di Promozione. Nel frattempo i biancorossi corrono, fanno gol, conquistano elogi e anche qualche rimprovero dal “sergente di ferro” Lerda, che non lascia nulla al caso e preferisce il fare al dire. Ieri pomeriggio – seduta numero 2 della giornata – durante la partitella 11 contro 11 giocata dopo una prima parte dedicata al riscaldamento e ad un’esercitazione tattica per l’attacco, il tecnico s’è fatto sentire: «Giocate, basta parlare. Qui tutti parlano». Ma anche molti «bravo, bene così, è giusta». L’allenatore, in particolare, sembra aver trovato un bel feeling con Pozzi, il “Bomber”. Da ex attaccante che in carriera ha gonfiato la rete soprattutto a Cesena e Cuneo, Lerda, all’attaccante di un presente tutto da ritrovare, con un passato luminoso e in parte molto sfortunato a causa dei ripetuti infortuni, fornisce una bella iniezione di fiducia e stima. Il clima è positivo, gli attaccanti si dimostrano ispirati. Raicevic, autore di due gol nella partitella, Galano, a bersaglio su rigore, e Pozzi, molto reattivo, su tutti. Anche Urso è in forma: pregevole la botta su punizione che non ha dato scampo a Benussi, il portiere che prima di cominciare la seduta ha firmato un bel po’ di autografi (circa cinquanta le persone che hanno seguito i biancorossi dagli spalti). L’unica nota infelice, anche se dovrebbe trattarsi di una contrattura niente più, riguarda Zivkov che effettuando un passaggio ha sentito indurirsi il quadricipite e ha dovuto abbandonare il campo. D’Elia è stato il primo ieri ad uscire dallo spogliatoio. Per lui solo mezz’ora di corsa assieme al preparatore Bresciani. Ha lavorato a parte Maritato e non ha svolto la seduta insieme al gruppo nemmeno il gigante Cernigoi.Questa mattina è prevista una sgambata, visto che nel pomeriggio l’impegno sarà più intenso e comunque di altro valore con l’Arco. Verso sera si aggregherà alla squadra Rizzo, il nuovo acquisto. E nei prossimi giorni Andalo potrebbe accogliere o salutare qualche altro giocatore. Così va d’estate. L’importante è… Àndale! Àndale!
Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Esplode il caso-Brighenti, il giocatore simbolo del Vicenza, il capitano, un leader del gruppo di Franco Lerda, beniamino dei tifosi, considerato un punto fermo inamovibile del nuovo Vicenza è finito al centro di una questione di mercato innescata dalla richiesta presentata pochi giorni fa dal Chievo.Sembra che la società scaligera abbia messo sul piatto 500 mila euro per il cartellino di Nicolò Brighenti, un’offerta che il Vicenza ha respinto perché comunque considerata assolutamente inadeguata al valore e all’importanza del giocatore. Ma adesso la domanda che tiene banco tra il popolo biancorosso è una sola: Brighenti è ancora un incedibile, il capitano di mille battaglie, una delle certezze su cui costruire la squadra della prossima stagione? E se il Chievo dell’ex Rolando Maran, vista anche la norma che impone alle squadre di serie A di avere quattro giocatori cresciuti nel proprio vivaio, dovesse alzare l’offerta cosa potrebbe succedere? Una domanda che per la verità i tifosi del Vicenza non immaginavano neppure di doversi porre dopo che il presidente Alfredo Pastorelli solo pochi giorni fa aveva comunicato, con soddisfazione, di aver concordato con Brighenti l’adeguamento economico del contratto, in scadenza nel 2018, concesso malgrado le ristrettezze di cassa proprio in virtù della speciale considerazione per l’uomo oltre che per il giocatore, che la stessa società aveva detto di valutare come incedibile. Invece ecco scoppiare il caso-Brighenti che è seguito con estrema attenzione anche dal tecnico Lerda che in più circostanze ha manifestato tutta la sua stima per il difensore centrale, candidato a restare il pilastro della difesa. Ma in queste vicende, inutile negarlo, pesa molto anche il parere del giocatore. Stabilito che la dedizione alla causa biancorossa da parte di Nicolò Brighenti è fuori di dubbio, per lui parlano i fatti, al punto che i tifosi ne hanno fatto un beniamino. Ma se si fa avanti una squadra di serie A che in più propone il ritorno a casa può essere che anche uno come Brighenti sia lusingato dall’idea. Come andrà a finire? Per ora difficile dirlo, intanto il Vicenza si è guardato in giro nel caso di una partenza di Brighenti e ha individuato un possibile sostituto nel vicentino Nicolò Cherubin, che al momento però non vorrebbe scendere di categoria dopo essere rientrato al Bologna per fine prestito. Ieri intanto c’è stato l’incontro tra i dirigenti biancorossi e Giuseppe Rizzo: tutto come previsto, il centrocampista ha firmato, oggi farà le visite mediche e poi andrà in ritiro. Rizzo arriva in prestito dal Perugia con diritto di riscatto in favore del Vicenza. Tutto a posto anche con Raffaele Pucino: il difensore arriva in prestito dal Chievo.Infine c’è da registrare un interessamento per il centrocampista Francesco Urso da parte del Matera, che milita in Lega Pro, e del Benevento neo promosso in serie B.
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Vacanze finite pure per l’Este, seconda squadra padovana di Serie D al via. Dopo il Campodarsego, che si è radunato lunedì, oggi toccherà ai giallorossi, convocati alle 16 al Nuovo Stadio di via Monte Cero dal nuovo tecnico Michele Florindo. Risveglio muscolare, foto di rito e primi test atletici: questo il programma dell’allenamento del pomeriggio (che avrà inizio alle 17.15), al quale seguiranno, nei prossimi giorni, altri test per valutare le condizioni fisiche dei giocatori. Oltre ai nuovi acquisti Tessari, Longato, Munarini, Busatto, Pittarello, Dei Poli, Maistrello e Cavallini, ci saranno alcuni giocatori in prova (soprattutto fuori quota nati nel 1998 e 1999), e altri giovani della Juniores atestina. Nell’occasione verrà presentato ufficialmente Florindo, ingaggiato dopo l’addio di Andrea Pagan (ora tecnico dell’Altovicentino), che in questi due mesi si è occupato del mercato in coppia con il vicepresidente Stefano Marchetti. L’Este – che proprio oggi potrebbe annunciare un ulteriore acquisto per il reparto avanzato – si allenerà per tutta la settimana allo stadio, poi proseguirà la preparazione nel “quartier generale” di Galzignano Terme.
Ore 12.00 – (Gazzettino) Giulio Bizzotto lascia il Cittadella. Solo momentaneamente, almeno questa è l’intenzione del giocatore e della società granata. Il capocannoniere dell’ultima edizione della Tim Cup da ieri è ufficialmente un giocatore della Feralpisalò, in prestito per un anno. Una decisione condivisa da tutti, da Bizzotto e dal suo agente, da Stefano Marchetti. «Abbiamo deciso sia meglio fare così», racconta il giovane attaccante, che spiega com’è nato il trasferimento: «Qualche giorno fa ci siamo confrontati tutti assieme: io, il mio procuratore Andrea Modora e Stefano Marchetti, e di comune accordo abbiamo optato per questa soluzione. Si sta parlando della mia crescita personale, e a vent’anni è giusto accettare questo tipo di sfide». Non ha ricevuto garanzie del posto fisso in squadra. «E nemmeno le volevo, sinceramente. So di potermela giocare alla pari con tutti gli altri, voglio provare questa nuova esperienza per ritagliarmi un ruolo da protagonista, se dovessi meritarmelo sul campo. Adesso tocca a me». Il Cittadella osserverà Bizzotto da vicino, pronto a riprenderselo. «È quello che vorremmo tutti. Faccio questo per tornare più utile e maturo l’anno prossimo: dentro di me sentivo che anche in serie B potevo dare subito qualcosa, ma per la mia crescita personale è meglio andare in prestito». Scelta condivisa da Marchetti. «Assolutamente sì, il direttore ci ha seguito, dandoci la massima disponibilità da parte sua». Conferma il dirigente granata: «Era un’idea che avevo in testa da un po’ di tempo. È giusto che Bizzotto faccia un percorso di crescita». Anche nelle intenzioni di Marchetti per Bizzotto si tratta di un arrivederci. «Sono sicuro possa fare un anno da protagonista, lo ritroverò maturato al termine di questa esperienza, pronto per il Cittadella». Un giocatore in meno davanti quindi, certamente almeno un arrivo ci sarà per completare il reparto. «Vedremo, io credo molto anche in Fasolo (promosso dalla Berretti campione d’Italia, ndr). Lo osserveremo molto attentamente in ritiro, secondo me ha grosse qualità. Lo vedo abbastanza maturo». Il tutto in attesa poi del ritorno di Lamin Jallow. La sera della presentazione lo stesso Marchetti ha confidato che l’operazione è fattibile: «In questo momento non so ancora se Jallow possa o meno diventare un giocatore del Cittadella, non vi sono certezze in merito. Tutti parlano di lui ma non c’è soltanto il nome di Jallow scritto nel mio taccuino». Il direttore generale del Cittadella sta infatti sta monitorando altre due piste: quelle che portano al milanista Patrick Cutrone, 18 anni, e allo juventino Nicolò Pozzebon, 19 anni. Il primo obiettivo, per tutta una serie di ragioni, resta comunque Jallow, ma sino a quanto è disposto ad attenderlo Marchetti? «Dipende, perché se domani mattina dovessi trovare un giocatore che mi piace, Jallow resterebbe dov’è adesso». Un messaggio al Chievo? «No, il Chievo si comporta bene, ma è la legge del mercato. Jallow mi piace, l’ho sempre detto e continuo a ripeterlo, però non posso fermarmi ad aspettarlo all’infinito».
Ore 11.50 – (Gazzettino) Oggi, con inizio alle 17, a Lavarone il Cittadella affronterà in amichevole l’Altovicentino, formazione che partecipa al campionato di serie D. Due partite in tre giorni di ritiro: Roberto Venturato vuole vedere i suoi giocatori in campo per valutare i progressi del gruppo, giorno dopo giorno. Anche il livello di difficoltà si alza, ecco che le indicazioni di oggi saranno ben più significative del primo test. TIFOSI. Ancora qualche giorno di tempo per gli ultimi ritardatari che volessero partecipare alla “Festa del Tifoso” di domenica prossima. La tendostruttura di Lavarone può contenere sino a 500 unità: le iscrizioni – salvo esaurimento dei posti disponibili – si potranno fare sino a venerdì, anche per prenotare i pullman (nelle precedenti edizioni sono stati cinque). La partenza è fissata alle 8.30 dal piazzale del Tombolato, il pranzo alle 12.30 e a seguire l’amichevole del Cittadella. ABBONAMENTI. Aperta la campagna abbonamenti per tutti, in qualsiasi settore dello stadio. I vari club granata stanno promuovendo l’iniziativa puntando molto sui prezzi ridotti per gli over 60, le donne e i ragazzi.
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Uno è partito, l’altro è destinato (almeno per ora) a rimanere. Eppure, paradossalmente, il primo si sente più coinvolto nel “progetto Cittadella” del secondo. È lo strano destino di Giulio Bizzotto e Massimiliano Busellato. Il 19enne attaccante di Nove, capocannoniere nella scorsa edizione della Coppa Italia, ieri pomeriggio ha lasciato il ritiro granata di Lavarone per trasferirsi (con la formula del prestito sino a giugno 2017) in quello della FeralpiSalò, a Mezzana, in Val di Sole. Il suo procuratore, Andrea Modora, dello Studio Assist & Partners, spiega: «La scelta del club è dettata dalla volontà di far giocare con regolarità Bizzotto, anche alla luce del grave infortunio patito nel finale della scorsa stagione. Non è mancanza di fiducia da parte del club, con cui oltretutto si è legato da poco firmando il suo primo contratto da professionista per tre anni, più l’ opzione su altri due. Al contrario: proprio perché il Cittadella crede molto in Giulio, gli dà modo di crescere ulteriormente in Lega Pro». Una decisione, peraltro, che di fatto conferma quanto sia vicino il rientro di Jallow in prestito dal Chievo, a completare un reparto che già annovera Litteri, Arrighini e Strizzolo e di cui, almeno in questa fase, fa parte il giovane Fasolo, aggregato dalla Berretti campione d’Italia. Ben diversa la situazione di Busellato. La sua è l’unica faccia scura nell’entusiasmo generale di questi giorni. E le ragioni le spiega lui stesso: «Non so cosa succederà. Se dovesse arrivare un’offerta, la valuteremo, in caso contrario resterò senza problemi. Non nascondo, però, che mi sarebbe piaciuto rimanere alla Ternana, dove mi sono trovato bene, anche se avevo capito che difficilmente sarei stato riscattato, perché sono rimasti vacanti a lungo sia il d.s. che l’allenatore: non c’era nessuno che potesse prendere una decisione sul mio futuro. E io ero l’ultimo a sapere le cose. Pensate che ero convinto che gli umbri avessero tempo sino al 30 giugno per confermarmi, invece ho saputo soltanto più tardi che i termini per farlo erano scaduti il 22». In linea teorica ad ostacolare una sua cessione ci sono due fattori: assieme a Paolucci Busellato è una delle due “bandiere” in rosa. In più, per caratteristiche tecniche, si presta benissimo al 4-3-1-2 adottato da mister Venturato. «Sulla questione “bandiera” non so che dire, riguarda più il d.g. Marchetti che me. Per quanto riguarda il modulo, non so quanto spazio avrò. Siamo in diversi a poter giocare mezzala: Paolucci e Schenetti sono elementi di categoria, Lora è cresciuto moltissimo e Valzania è un giovane di grandi prospettive. Mi sembra che la rosa sia coperta, anche senza di me. E con Venturato non ho ancora parlato». Intanto, oggi pomeriggio alle 17, seconda amichevole per Iori & C a Lavarone, contro l’Altovicentino, test ben più probante rispetto al 10-1 rifilato all’esordio agli amatori del Lovadina.
Ore 11.15 – PadovaGoal news: E’ Francesco Tavano il vero obiettivo di mercato di Giorgio Zamuner. Dopo giorni di depistaggi e smentite, è questa la grossa novità raccolta da Padovagoal in arrivo in mattinata da Avellino, da dove emerge che il 37enne attaccante potrebbe presto rescindere il contratto con il club irpino. Ingaggio elevatissimo (220mila euro fra contratto e bonus), tentativo importante, quello del Padova, che però oltre certi parametri non può andare. Per cui tutto dipende dalla rescissione contrattuale che opererà lo stesso Tavano, probabilmente entro il fine settimana secondo fonti irpine. Se andrà a buon fine, le possibilità cresceranno esponenzialmente, altrimenti si virerà su altri obiettivi. Tavano è stato cercato da Foggia e Ancona, ma vorrebbe una squadra del centro nord per chiudere la carriera. Da non escludere nemmeno la sua permanenza alla corte di Domenico Toscano, che sta tentando di rivitalizzarlo, ma la società sembra non sentirci da questo orecchio e lo ritiene in partenza. La Spal lo aveva sondato senza affondare il colpo, Tavano aspetta la B, ma se scenderà in Lega Pro il Padova è l’unica soluzione che al momento accetterebbe in caso (probabile) di addio.
Ore 11.10 – (Gazzettino) Un occhio di riguardo, come detto, sarà rivolto alla fase di non possesso tanto che il tecnico ha iniziato a dare qualche input in più ai giocatori in questo senso. «Oggi (ieri, ndr) ho suddiviso la squadra in due gruppi per lavorare nelle due fasi, ed è un percorso che durerà a lungo. Già con la Lazio, che possiede giocatori di grande qualità, voglio iniziare a vedere alcune situazioni a livello tattico, un lavoro che richiede l’aiuto di tutti a cominciare dagli attaccanti che devono partecipare anche alla fase di copertura indirizzando gli avversari in un certo modo. Sono comunque molto contento di come i ragazzi mi stanno seguendo mettendoci grande disponibilità e partecipazione». Passando alla formazione, il tecnico lascia intuire che per qualche elemento potrebbe essere riservato un minutaggio più elevato. «Può essere che da questa partita qualcuno resti in campo più a lungo. Piano piano dobbiamo portare più giocatori possibile ad avere nelle gambe i novanta minuti, e più avanti faremo anche altre amichevoli per dare a tutti un minutaggio adeguato». Due i biancoscudati che sono in dubbio per oggi, e le cui condizioni saranno rivalutate nelle prossime ore: Turea, che lamenta un affaticamento, e Dettori che ha rimediato domenica una ginocchiata che non preoccupa, ma potrebbe essere lasciato per precauzione a riposo.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Così il tecnico Oscar Brevi si avvicina alla sfida: «Se domenica avevo chiesto ai ragazzi un atteggiamento offensivo, nel senso di tenere gli avversari costantemente nella loro metà campo e di segnare il più possibile, questa volta avendo di fronte una squadra di serie A chiederò, oltre a mantenere sempre un atteggiamento propositivo per cercare di metterli in difficoltà, una disponibilità da parte di tutti nella fase difensiva e nell’aggressione dell’avversario. Dobbiamo cominciare a metterci la giusta cattiveria agonistica che è importante non solo in questa partita, ma anche per intraprendere un certo tipo di mentalità che mi interessa. Il tutto comunque sapendo che non potremo avere brillantezza nella gambe alla luce del lavoro che stiamo svolgendo». Curioso di vedere all’opera il suo Padova in questo primo vero banco di prova? «Diciamo che c’è la curiosità di vedere come la squadra approccia le varie partite, non solo questa. Più amichevoli si fanno e meglio è, e in ciascuna mi aspetto sempre dei segnali in termini di miglioramento».
Ore 10.50 – (Gazzettino) Dopo la scorpacciata di gol nella prima uscita con il Primiero, per il Padova è arrivato il momento di affrontare il primo vero impegnativo test della stagione. L’appuntamento è alle 17 per la sfida con la Lazio ad Auronzo di Cadore, quartiere generale in quota degli “aquilotti” che come i biancoscudati sono alle prese con la seconda settimana di preparazione. Per i tifosi che vogliono assistere alla gara, il costo del biglietto è di 12 euro. Sicuramente è lecito parlare di amichevole di lusso con un avversario di caratura superiore, nella quale Neto Pereira e compagni sono desiderosi di fare bella figura e compiere un ulteriore passo avanti nell’amalgama di squadra, pur tenendo conto dei pesanti carichi di lavoro nelle gambe, tanto che anche questa mattina effettueranno un allenamento.
Ore 10.30 – Qui Mezzano: terminata la mini rifinitura pre-Lazio. Già pronto a partire il pullman per Auronzo di Cadore.
Ore 10.15 – Qui Mezzano: arrivato il pullman che porterà la squadra ad Auronzo di Cadore.
Ore 10.00 – Qui Mezzano: lavoro atletico, non si allena Turea. Ok Dettori.
Ore 09.45 – Qui Mezzano: iniziata da circa cinque minuti la seduta di lavoro mattutina.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A dispetto della giornata infrasettimanale, è atteso in Cadore almeno un centinaio di tifosi biancoscudati: la “Tribuna Fattori” ha chiamato a raccolta i supporter, e viaggerà con mezzi propri alla volta di Auronzo partendo alle 14 dallo stadio Euganeo, mentre alcuni tifosi dell’Aicb si muoveranno autonomamente. Il biglietto d’ingresso allo stadio costa 12 euro. Qui Lazio. Sinora è stato un ritiro caratterizzato da polemiche e contestazioni, quello biancoceleste. Tensioni che la prematura “fuga” di Marcelo Bielsa, l’allenatore protagonista del clamoroso dietrofront a due giorni dalla partenza per il Bellunese, non ha fatto altro che accentuare. Non sono mancati striscioni, scritte sui muri di Auronzo e cori polemici nei confronti di Claudio Lotito, mentre la società, ancora ferma “al palo” sul fronte del mercato in entrata, ha anche dovuto far fronte ai “mal di pancia” di alcuni giocatori come Keita, che oggi potrebbe prendere parte ad uno scampolo di gara, e Felipe Anderson, già rientrato a Roma per partire verso il Brasile per le Olimpiadi. Gli occhi, quindi, saranno puntati soprattutto sul difensore olandese De Vrij, al rientro dopo svariati mesi ai box per un brutto infortunio: è di certo lui una delle “stelle” cui i biancoscudati dovranno stare maggiormente attenti. Se per il Padova si tratta del secondo test, per la Lazio quella odierna è la terza amichevole dall’inizio del ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo, dopo la goleada rifilata all’Auronzo, un pesante 19-0, e il 6-0 ai danni di una selezione di giocatori brasiliani svincolati, contraddistinto dai gol dei tanti giovani in rosa compreso il capitano d’occasione, il centrocampista dell’Under 21 azzurra Danilo Cataldi. Probabili formazioni. LAZIO (4-3-3): Berisha; Patric, De Vrij, Hoedt, Radu; Onazi, Cataldi, Lulic; Lombardi, Djordjevic, Oikonomidis. All. S. Inzaghi. PADOVA (3-5-2): Bindi; Sbraga, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Filipe, Dettori, Favalli; Altinier, Neto Pereira. All. O. Brevi.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Mentre il mercato vive qualche giorno di stallo, a meno di due settimane dal primo impegno ufficiale in Tim Cup l’attenzione oggi si sposta tutta sul campo di gioco. Alle ore 17 il Padova di Oscar Brevi è atteso ad Auronzo di Cadore per il secondo test amichevole di questo ritiro precampionato. E sarà un banco di prova decisamente meno morbido di quello di domenica: di fronte, infatti, Neto Pereira e compagni troveranno la Lazio di Simone Inzaghi, che, sia pure decimata dalle assenze dei nazionali, ancora in vacanza dopo gli Europei, metterà comunque a dura prova l’impianto difensivo dei veneti, i cui primi dettami sono stati impartiti dal nuovo tecnico in dieci giorni di lavoro. La partita. Lazio-Padova si gioca allo stadio Zandegiacomo, e non è affatto una prima volta: all’inizio della stagione 2008/09, che avrebbe poi visto la squadra di Delio Rossi aggiudicarsi la Coppa Italia e quella di Carlo Sabatini conquistare la promozione in Serie B, i laziali vinsero per 3-0 con le reti di Mauri, Makinwa e Pandev. L’obiettivo, oggi, è essenzialmente testare prima di tutto la tenuta difensiva della sua squadra: non ci saranno Candreva e Felipe Anderson, ma di fronte a giocatori come Djordjevic, Lulic, Cataldi e Milinkovic, per Sbraga e compagni sarà certamente un test da prendere con la massima attenzione. Senza dimenticare che il Padova, che parte con l’obiettivo di fare comunque bella figura, chiederà anche a Neto Pereira e Altinier di fare il possibile contro la retroguardia biancoceleste, probabilmente il reparto più attrezzato dei romani. Brevi farà presumibilmente ruotare tutti gli uomini a sua disposizione, ma potrebbe anche questa volta, come avvenuto contro il Primiero, lanciare in campo almeno in partenza un undici molto simile a quello che potrebbe vedersi dal 31 luglio in poi, quando scatteranno con la Tim Cup i primi impegni ufficiali. Come seguirla. Avversario d’eccezione, e vetrina ugualmente degna. Lazio-Padova sarà trasmessa in diretta tv su Lazio Style Channel (can. 233 della piattaforma Sky), il canale tematico a pagamento gestito direttamente dalla società biancoceleste.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) E infatti si può sbloccare da un momento all’altro la trattativa col Pordenone per Matteo Mandorlini. Il giocatore ha abbandonato il ritiro di Arta Terme ma il Pordenone dovrebbe concedere comunque il via libera a stretto giro di posta. Per l’attacco ancora top secret il nome del giocatore che potrebbe affiancare Altinier e Neto Pereira, ma il cerchio sembra stringersi. Chinellato è andato a Como, Germinale viene tenuto in stand-by ma ci sono dubbi per via del recente infortunio, Momentè non interessa, smentite sono arrivate su diversi nomi, fra cui quello di Giulio Ebagua , che non ha rinnovato il proprio contratto a Vicenza e sondato dalla Major League Soccer con i Dallas. In difesa si avvicina l’accordo con Cappelletti . E questa con la Lazio sarà pure la partita di Andrea Sbraga, cresciuto nel settore giovanile biancoceleste: «Non è andata come avrei voluto – ammette il difensore a Padovagoal.it – se la mia carriera ha preso una certa direzione anche io ho le mie colpe. Ma anche loro come gestione dei giovani ne hanno… Sarà un piacere affrontare di nuovo la mia ex squadra, anche se non so bene chi ci sarà in campo. Ho letto della situazione di Keita con cui avevo e ho tuttora ottimi rapporti, conosco bene Cataldi e Onazi. In quella Primavera c’erano tanti giocatori forti, siamo arrivati in finale. Il risultato non conta, speriamo di fare bella figura e lo spero anche io personalmente».
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Splende il sole e fa caldo, a Mezzano di Primiero. Sugli spalti pochi tifosi, la «sbornia» del weekend sembra ormai alle spalle, ma oggi alle 17 ci sarà un altro appuntamento da cerchiare in rosso per il Padova di Oscar Brevi. Sul campo di Auronzo ecco la Lazio di Claudio Lotito, nella bufera dopo lo scontro con Marcelo Bielsa, la rivolta dei tifosi e mille polemiche che hanno trasformato l’ambiente in una polveriera. Sarà indubbiamente una bella vetrina per i biancoscudati, che stanno studiando il 3-5-2 di Brevi in lunghe sedute di allenamento in cui, almeno ieri, si è privilegiata la tattica alla corsa. Nella prima settimana si è pestato duro con i ritmi di lavoro, adesso un minimo di taratura è necessaria. «La Lazio non ha bisogno di presentazioni — dice Brevi — ha così tanti giocatori forti che ci sarà solo l’imbarazzo della scelta per Inzaghi. Da giocatore mi legano pessimi ricordi alla Lazio… Persi 4-1 in casa col Como e, se non ricordo male, ne presi altri tre quando vestivo la maglia del Torino. Noi stiamo abbastanza bene, l’unico un po’ in dubbio è Dettori, ha preso una botta nella prima amichevole. Abbiamo lavorato tanto, dovremo gestire molto la fase di non possesso palla. Il mercato? Noi siamo quasi al completo ma quello che so nei prossimi giorni qualcosa potrebbe succedere».