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Ore 21.30 – (Gazzetta di Reggio) Gianfranco Medici ieri era a Villa Minozzo per seguire di persona le prime fatiche in altura di Spanò e compagni. Con lui il nuovo socio granata Nunzio Annovi. Da pochi giorni uscito dal consiglio d’amministrazione della Reggiana, Medici resta comunque in prima linea e spiega le buone impressioni che ha ricevuto dai giocatori e dall’ambiente che circonda la squadra affidata a Leonardo Colucci. Come mai è uscito dal consiglio d’amministrazione granata? «Sono e resto dentro la società in quanto socio di Stefano Compagni, con una percentuale abbastanza importante. C’erano sette posti, nelal nuova compagine societaria, suddivisi in quattro per la maggioranza e tre per la minoranza perciò si è deciso per l’ingresso di Perin, Tamelli e ovviamente Compagni. Sono sempre aggiornatissimo e tutti loro passano sempre parola a me di quello che succede o che si decide di fare, praticamente è come se fossi lì fisicamente anche se non lo sono». Quindi non ci sono state vedute diverse tra lei e Compagni? «Neanche per sogno, eravamo e restiamo in perfetta sintonia». La nuova squadra come le sembra? «Sinceramente li sto vedendo all’opera per la prima volta perciò non riesco ad esprimermi, è prematuro. Però mi piace l’idea con la quale il nostro nuovo direttore Andrea Grammatica ha impostato il lavoro e sono molto fiducioso. Io sono convinto che ci divertiremo, quest’anno». Grammatica è una… scoperta sua o di Compagni? «Di tutti e due. Tempo fa qualcuno dello scouting ci aveva messo la pulce nell’orecchio dicendoci che c’era la possibilità di avvalersi di qu3esta figura professionale per il futuro. L’abbiamo chiamato, in tempi non sospetti e ci siamo incontrati un paio di volte in una cena a tre. Ci ha fatto una bellissima impressione. Lui vuole dimostrare qualcosa di più ed ha capito che qua c’era un progetto interessante anche per lui, con un incarico che lo potesse mettere in mostra in un ruolo più responsabile». L’avventura granata di Giancarlo Corradini è chiusa? «Lui è un nostro amico, può darsi che abbiamo fatto qualche sbaglio ma quando ci sono dei cambiamenti societari tutto è possibile. Però garantisco che non c’è assolutamente nulla di storto, tra noi».
Ore 21.10 – (Gazzetta di Mantova) L’ambiziosa Alessandria ha piazzato un altro di mercato per rinforzare la difesa: in grigio arriva infatti il 30enne Simone Gozzi (nella foto), ex capitano del Modena in serie B. A sua volta il Modena annuncia l’ingaggio del 20enne attaccante Antonio Loi (ex Reggiana), che ha risolto il suo legame con il Cagliari. La FeralpiSalò si assicura due giovani promettenti: si tratta del 19enne terzino sinistro Luca Ruffini, protagonista di un’ottima stagione nel Pro Piacenza e del 17enne portiere Enrico Romeda, in prestito dal Lumezzane. L’Ancona si rivolge al “mercato estero” e ingaggia con un contratto triennale il 21enne terzino sinistro ungherese David Petar Forgacs. Il ragazzo, in realtà, proviene dalla scuola Atalanta e nella scorsa stagione ha giocato in Lega Pro con il Pisa.
Ore 21.00 – (Gazzetta di Mantova) Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli e domani pomeriggio (ore 17.30) il Mantova comincerà al Martelli la sua nuova stagione con il primo allenamento agli ordini di mister Luca Prina. Il vero volto della squadra biancorossa si conoscerà però soltanto più avanti, quando le tante cessioni previste andranno in porto e il club potrà quindi completare la rosa con gli acquisti del caso. Già domani, comunque, sul campo si vedrà qualche volto nuovo, come l’attaccante Maccabiti arrivato dal Rezzato e potrebbe esserci la “sorpresa” Boniperti (vedi altro articolo in pagina). Nei giorni successivi, poi, dovrebbe aggregarsi il giovane dell’Entella Ibrahima Sene Pape e di certo ci saranno nuovi arrivi. Il programma stilato da mister Prina per la prima settimana di lavoro, che verrà ufficializzato domani, prevede per martedì e mercoledì allenamenti mattutini (ore 9.30) e per giovedì e venerdì doppie sedute. Sabato, poi, al mattino i biancorossi si alleneranno e nel pomeriggio (ore 17) debutteranno al Martelli nell’amichevole contro una selezione di giocatori mantovani di Prima categoria e Promozione. Restando in tema amichevoli, c’è da dire che il secondo impegno dell’Acm è fissato per mercoledì 27, sempre al Martelli ma alle ore 18, contro una selezione di calciatori bresciani di Prima categoria e Promozione. Sabato 30, poi, il Mantova giocherà la terza amichevole, ma l’avversario non è stato ancora ufficializzato: potrebbe trattarsi del Rezzato di Eccellenza o del Vigasio di serie D. Per quanto riguarda i convocati, c’è da dire che domani dovranno essere valutate le condizioni di Enzo Di Santantonio. Il mediano francese, infatti, non avrebbe ancora recuperato dall’infortunio alla caviglia subìto nel finale di campionato. Fari poi puntati ovviamente su Francesco Ruopolo, che è guarito dopo l’intervento alla cartilagine del ginocchio ma deve verificare la risposta dell’articolazione ai carichi di lavoro. Per concludere, questo l’elenco dei 25 convocati diffuso dal Mantova, nel quale ci sono 8 ragazzi della Berretti aggregati. Portieri: Bonato, Pane, Errera, Gollini. Difensori: Carini, Cristini, Menini, Sereni, Giacomi, Gambardella, Donkor. Centrocampisti: Raggio Garibaldi, Di Santantonio, Perpetuini, Zammarini, Boccalari, Rigon. Attaccanti: Caridi, Maccabiti, Marchi, Ruopolo, Tripoli, Cavalli, Momentè e De Respinis. Gli ultimi due, Momentè e De Respinis, si aggregheranno martedì – informa l’Acm – per agevolare i test atletici dei primi due giorni.
Ore 20.50 – (Gazzetta di Mantova) Domani l’attaccante Filippo Boniperti sarà a Mantova per firmare il contratto con l’Acm, destinazione che ha voluto a tutti i costi rinunciando a buona parte del sostanzioso ingaggio che aveva all’Alessandria, dove nell’ultima stagione ha totalizzato 11 presenze e messo a segno 2 gol. Al riguardo, il ds dei grigi (l’ex biancorosso Magalini) conferma che Boniperti ha rescisso il contratto con il club piemontese: nulla dunque ostacola più la firma con il Mantova, che ci sarà appunto domani, in coincidenza con il via alla nuova stagione dell’Acm. La giornata di domani potrebbe essere decisiva anche per altri affari, in uscita e in entrata. La società è infatti vicinissima alla rescissione consensuale del contratto con il portiere Pane (richiesto dall’Akragas e da altre squadre al Sud) e con il centravanti Anastasi, nel mirino del Fano. I due calciatori dovrebbero firmare la rescissione con l’Acm (che darà loro una buonuscita), per poi accasarsi altrove. Si attende inoltre che Perpetuini valuti le offerte in campo da parte della Lucchese e della Pistoiese, che offrirebbe in cambio il 26enne centrocampista Loris Damonte, gradito a mister Prina. In entrata, poi, potrebbe andare in porto l’ingaggio del 22enne terzino sinistro Giuseppe Nicolao, lo scorso anno vittima di un grave infortunio al ginocchio dopo le prime nove gare giocate nel Melfi. Il ragazzo è del Napoli, che sembra intenzionato ad agevolare il suo trasferimento all’Acm. Per il 20enne centrocampista senegalese Ibrahima Sene Pape dell’Entella si aspetta invece soltanto la firma, attesa nelle prossime 24-48 ore in coincidenza con il rientro del ragazzo dall’Africa. Sempre domani ci sarà un colloquio con il procuratore di Andrea Trainotti: il Mantova ha intenzione di tenere il difensore (che avrebbe un preaccordo con il Padova), il quale sta recuperando dopo l’intervento al ginocchio per la ricostruzione del legamento crociato. Domani si verificherà se ci sono le condizioni economiche per farlo. Condizioni che per ora non permettono di sbilanciarsi sulla permanenza in biancorosso di Juri Gonzi, altro elemento svincolatosi al 30 giugno e del quale Prina non vorrebbe privarsi, a patto che questo non significhi sforare il rigido budget fissato dalla società. Restando in tema di ex, ci sono poi i due “big” che Viale Te vorrebbe riportare a casa: il difensore Angelo Siniscalchi che si svincola vista la mancata iscrizione del Pavia in Lega Pro e il regista Matteo Paro, libero dopo l’ultima stagione in B giocata a Crotone. Entrambi hanno ingaggi in linea con la categoria ma un po’ “pesanti” per la politica attuale dell’Acm: ma con un minimo di buona volontà da entrambe le parti l’impressione è che un accordo alla fine si troverà. Per quanto riguarda i giovani, il Mantova tiene sempre nel mirino il 22enne esterno dell’Entella Stefano Lanini (19 presenze e un gol nella Pistoiese) e il 20enne Luca Zanon (5 gare in B nell’Entella) della Fiorentina, sul quale c’è anche il Parma. Si valuta inoltre il 20enne dell’Inter Enrico Baldini (21 gare e 6 gol in Primavera). Per la difesa piace il 21enne Giacomo Lucarini del Genoa, ma l’obiettivo primario resta il 22enne Agostino Camigliano dell’Udinese, reduce da un’esperienza non esaltante (3 presenze) in B col Trapani.
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Dopo Gerbaudo, ecco Parodi. Il Pordenone attende il terzo “juventino” in due anni. La strada l’ha asfaltata Stefano Beltrame, protagonista della seconda parte della stagione con la maglia neroverde (6 mesi in crescendo per il talento di Biella) e ora sono in due pronti a raccogliere il testimone. La mezzala Gerbaudo ha già raggiunto i nuovi compagni di squadra in ritiro ad Arta Terme. È fatta anche per il difensore barese classe 1997: la trattativa è andata a buon fine, e nei prossimi giorni il ragazzo si presenterà agli ordini di Bruno Tedino. Il tecnico neroverde, che lo ha fortemente voluto, avrà il compito di valorizzarlo. D’altronde in questo è un maestro: l’operazione gli è già riuscita più volte in carriera e il De Marchi è diventata una meta di lusso per i talenti in erba. A 15 anni Parodi giocava nel Bari. Poi è passato alla Juventus, prima in prestito e quindi a titolo definitivo, diventando protagonista con la Primavera. Alto quasi un metro e 90, rinforzerà il pacchetto arretrato dei ramarri, completando il mercato in quel settore. Non è invece finita la campagna acquisti per il centrocampo e in queste ore si deve registrare il rallentamento di tre trattative intavolate: Bellazzini, Grbac e Baccolo. Tre giocatori che interessano, è vero, ma per i quali il Pordenone non è disposto a fare follie. Risultato? Si dovrà attendere. La partenza di Matteo Mandorlini, destinato al Padova, ha creato un buco in mezzo, ma coprirlo immediatamente non è una priorità assoluta. Il ritiro può proseguire anche con i soli Burrai (regista), Buratto e Gerbaudo. Di certo il Pordenone rimarrà vigile, provando a piazzare la zampata. Magari nei primi giorni di agosto, quando il mercato si spalanca e le pretese di giocatori e procuratori iniziano a calare rispetto alle sparate iniziali. Non c’è fretta, insomma. Il colpo a centrocampo sarà ponderato, non frettoloso e dettato magari dalla delusione di aver perso Mandorlini. L’ormai ex neroverde, intanto, non ha ancora trovato l’accordo finale con il Padova, anche se l’affare sembra certo.
Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Non è sera, ma è comunque festa verdenera, esaltata dai poker di Arma, Azzi e Raffini. Sono 200 i supporter naoniani giunti fino alla Val But per vedere la “prima” del nuovo Pordenone, opposto alla Selezione locale. Ovviamente tutto va riportato al valore dell’avversario (bravi, volonterosi e soprattutto corretti, i ragazzi di mister Radina), ma il gruppo messo insieme da Tedino, mister-manager, regala già momenti di spettacolo. Bruno mischia le carte e, come anticipato, mette in campo due undici equilibrati, mix entrambi di giovani e vecchi. Gli ultrà non fanno nemmeno in tempo ad appoggiare il bicchiere di birra che Arma (1’) va già in gol. È il primo dei quattro che il maghrebino realizzerà nei 40’ della frazione iniziale. Metà bottino del Pordenone 1. L’altro mattatore del primo tempo è Pietribiasi, autore del secondo, quarto e sesto centro dei ramarri. Tra i due nuovi bomber, che come quelli della ripresa già fanno sognare il popolo neroverde, si è “intromesso” in chiusura Zavan (classe 1999), un prodotto del vivaio, che con un perentorio colpo di testa ha infilato la sfera alle spalle del pur ottimo D’Orlando (almeno quattro le paratone per l’estremo di casa). Nella ripresa Tedino cambia 10 undicesimni della formazione. Resta inizialmente in campo il solo Pellegrini, poi sostituito da Zavan, che ancora rientra. Cambiano i protagonisti, ma non la musica. Anzi. I nuovi, freschi, hanno voglia di mettersi in mostra, mentre i padroni di casa (praticamente gli stessi della frazione iniziale) tirano il fiato. Vanno in gol con facilità quattro volte a testa Azzi (per il 22enne brasiliano torta di compleanno al Gortani, con “banchetto” di reti nel test) e Raffini, mentre Martignago firma “soltanto” una tripletta. L’allenatore a fine gara si dichiara «molto soddisfatto dello spirito mostrato dal gruppo». Tedino ha troppa esperienza per crogiolarsi nei gol dell’estate: gli interessavano ben altri riscontri. Comunque hanno segnato tutte le punte e la squadra si è mossa bene. «C’è stata – approfondisce – la partecipazione di tutti per offrire una bella prestazione ai nostri fan. Ho visto la volontà di giocare insieme da parte dei ragazzi, aiutandosi e muovendosi in sincronia. Da squadra, insomma. E poi non mi aspettavo 200 tifosi quassù a metà luglio: trovare tanto calore ed entusiasmo non soltanto ci fa piacere, ma ci aiuta a lavorare sempre meglio». Non sono scesi sul rettangolo Semenzato, De Agostini, Valente e Finocchio. Il terzino soffre i postumi di un infortunio a un tendine, il mancino risente ancora della brutta botta subita con il Pisa, mentre gli altri due sono in uscita: meglio non rischiarli. La festa verdenera è proseguita in serata davanti al Grand Hotel Gortani, fra canti, chioschi e musica. La parte del protagonista, applauditissimo, l’ha fatta il presidente Mauro Lovisa.
Ore 19.50 – (Messaggero Veneto) Jeremie Delphin Broh-Tonye. Nome lungo, si dirà. Certo, ma che potrebbe diventare in breve tempo molto familiare ai tifosi del Pordenone. É infatti il talento della Costa d’Avorio (classe ’97), ma naturalizzato italiano, il nome nuovo per il centrocampo neroverde. Il giocatore, che ha già debuttato in serie A con la maglia del Parma, lanciato dall’allora tecnico ducale, Roberto Donadoni, nella sfida con la Fiorentina del 18 maggio 2015, è di proprietà del Sassuolo, ma si sta già allenando agli ordini di Bruno Tedino nel ritiro di Arta Terme. Si dice che il tecnico dei “ramarri” straveda per questo giovane che incarna appieno le caratteristiche del centrocampista moderno. Può infatti occupare tutti i ruoli di un eventuale reparto a tre come quello che ha in mente l’allenatore del Pordenone. A Parma si è fatto conoscere non soltanto per essere un inesauribile recupera palloni, ma pure per le sue doti in fase di impostazione e per la facilità negli inserimenti in avanti. É un elemento che ha già vestito la maglia azzurra under 18 e proprio allora, Tedino, che ha fatto parte del club Italia, “scoprendo”, tra gli altri, il baby portiere fenomeno Gianluigi Donnarumma del Milan, ha potuto cominciare ad apprezzarne le qualità. Che sia Broh-Tonye il sostituto di Mandorlini? L’affare è dato ormai ufficiosamente concluso, con il club di Squinzi disposto a concedere il centrocampista per un anno in prestito al Pordenone. E così la società neroverde metterebbe a segno un vero e proprio colpaccio, considerata la concorrenza di diverse squadre di serie B. L’arrivo di Broh, in ogni caso, non preclude le altre piste Baccolo, Bellazzini e Grbac.
Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) Un attacco stellare. Lo si era detto in sede di mercato. Lo ha confermato il primo assaggio di campo. Sia chiaro, non è il test di ieri con l’Arta Cedarchis, 19-0 per i neroverdi, ad alimentare facili entusiasmi. É la considerazione, cui anche la prima sgambata con la selezione carnica ha dato il suo contributo, che Tedino abbia davvero confezionato un reparto offensivo ben assortito. Con molteplici soluzioni a propria disposizione. Tridente. Nel primo tempo dell’amichevole di ieri il tecnico neroverde si è affidato a quello che, sulla carta, potrebbe essere il tridente titolare, composto da Berrettoni e dai due nuovi arrivi Arma e Pietribiasi. E ne ha subito ricavato risposte importanti: Arma di testa è un’iradiddio. É rimasto particolarmente negli occhi dei tifosi che hanno popolato la tribuna dello stadio Zuliani il gol realizzato in elevazione, dopo un pregevole cross dalla destra di Buratto. Nel complesso, il bomber marocchino ha firmato una cinquina, risultando il più prolifico nell’annunciata vendemmia neroverde, in cui si sono distinti pure Raffini (4), Azzi (4), Martignago (3), Pietribiasi (2) e il giovane difensore Zavan (1). Regia. Nel primo tempo, oltre ad Arma, tanti applausi per Pietribiasi, autore di una doppietta da vero opportunista. In mezzo al campo ottime sensazioni ha destato l’esordio di Burrai nelle vesti di nuovo Pederzoli. Il regista ex Siena ha i piedi e le idee per non far rimpiangere l’Alex approdato a Venezia. Promessa. Nel secondo tempo, in cui Tedino ha rivoluzionato per dieci undicesimi (unico rimasto, il laterale Pellegrini) la formazione di partenza, la scena è stata soprattutto di Simone Raffini. Non è un caso che il ventenne ex Cesena sia stato blindato con un triennale. Attaccante vero, con tocco di palla da categoria superiore. Assieme alla velocità e all’imprevedibilità del carioca Azzi ha composto un mix spettacolare. Le doti di Martignago, già note al popolo neroverde, hanno rifinito l’opera. Primo undici. Inizialmente Tedino ha schierato Tomei in porta, Pellegrini e Uliari sugli esterni, capitan Stefani e Zavan al centro della difesa, Burrai in regia con ai lati Buratto e Cattaneo (già tra i più in forma), Berrettoni, Arma e Pietribiasi di punta. In serata per tutti la presentazione in grande stile nel parco Savoia di Arta. Si riparte dall’entusiasmo contagioso del presidente Lovisa e da una squadra che ha mutato pelle, ma senza perdere sostanza.
Ore 19.10 – (Giornale di Vicenza) Rossi, guardiano designato, è in riparazione sino all’autunno. E allora tra i pali ecco Elia Bastianoni, 25 anni, un metro e 85 per 82 kg, ligure di S. Margherita. Tifa moderatamente Samp («Come mio babbo, eppoi son nato nell’anno del loro scudetto»), pure lui segue il tennis come molti dei nuovi (il suo preferito è il braccio armato di Murray) e il suo modello è Mirante, numero uno del Bologna («È anche mio amico»). Èdi stanza a Livorno ormai da anni per amore, e un paio di stagioni fa (salvo una partita dispari proprio col Vicenza), pareva dover spaccare il mondo in B a Varese. E invece si è spaccato lui.«Mi aveva appena preso il Livorno dopo l’annata positiva di Varese – racconta – l’altro portiere era Mazzoni, tra l’altro mio cognato. Invece mi sono rotto lo scafoide del polso nel momento cruciale del campionato. Dovevo giocare la sfida clou per accedere ai playoff per la A col Pescara, anche mio cognato era fuori uso, è andato dentro un ragazzino e gli spareggi li ha fatti il Pescara. Dopo son dovuto ripartire lo scorso torneo a Catania ma è soltanto ora che la mia carriera riparte per davvero».Bassano allora è la sua occasione…La mia occasione? Bassano è la svolta della mia vita agonistica. Qui vorrei tornare a essere come e meglio di prima. Non avete idea della voglia che ho addosso. Sinora il mio limite è stato un po’ la continuità: se avverto fiducia poi rendo di conseguenza e magari mi esalto. Se invece le cose non girano tendo un po’ ad abbattermi. Questo è un aspetto su cui devo sicuramente lavorare.Di lei si dice: reattivo e atletico tra i pali, meno nelle uscite alte. È corretto?Direi proprio di sì. Fermo restando che le uscite alte sono l’aspetto più difficile del ruolo, io mi sento forte e sicuro tra i pali, sicché non azzardo le uscite aeree se non per stretta necessità. Certo, se c’è solo l’attaccante in area allora esco, ci mancherebbe. Poi non sono un portiere di un metro e 95 che esce per antonomasia. IL BALLO DELLE PUNTE. Il Bassano nel frattempo è sempre alla ricerca del centravanti. Il primo della lista resta l’italobrasiliano Caio De Cenco ma ora che il Pavia, titolare del suo cartellino, è andato a pallino, facilissimo che il ragazzo accetti il triennale propostogli dal Trapani in B dov’era negli ultimi 6 mesi. In alternativa è rispuntato Francesco Grandolfo, centravanti dell’Andria lo scorso anno con D’Angelo (a cui non dispiace affatto). L’attaccante pugliese è stato proposto sia al Padova (non particolarmente convinto) che al Bassano, pure se piace a Catanzaro e Teramo.
Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In cammino verso la Lega Pro, oggi ad Aviano (ore 17.30) la prima uscita del Venezia di Pippo Inzaghi. Inizia questo pomeriggio allo stadio Cecchella – 600 posti disponibili, ingresso a 5 euro – la stagione degli arancioneroverdi chiamati, a conclusione della prima settimana di preparazione tra Mestre e Piancavallo, a segnare i primi gol sul campo di un Aviano militante nella Seconda categoria friulana (giunto ai playoff nell’ultimo campionato). L’amichevole consentirà di vedere all’opera i tanti volti nuovi che mister Inzaghi schiererà in partenza con l’annunciato 4-3-3. Ad oggi la formazione candidata titolare vedrebbe Facchin tra i pali, in difesa i terzini Baldanzeddu e Garofalo con i centrali Domizzi e Malomo, in regia Pederzoli affiancato da Fabris e Bentivoglio, con lo spagnolo Geijo al centro dell’attacco supportato dagli esterni Tortori a sinistra e Basso o Fabiano a destra, con quest’ultimo unico superstiti nell’undici di partenza del Venezia promosso dalla serie D. Va da sè che Inzaghi potrebbe mescolare ampiamente le carte, ferma restando la necessità di tenere nel caso a riposo alcuni elementi affaticati dai primi carichi di lavoro atletico. Intanto venerdì Soligo e compagni hanno trascorso la serata contendendosi le maglie per la Lega Pro, visto che dal 2016/17 in «terza serie» faranno la loro comparsa numeri personali e cognomi sulle spalle. Da regolamento i tre portieri si sono spartiti il numero uno, al sandonatese Facchin, con il 22 a Vicario e il 12 a Sambo, mentre la 9 «di Inzaghi» è andata a Virdis e Fabiano ha difeso il suo 10. Questa la numerazione ufficiale: 1 Facchin, 2 Luciani, 3 Galli, 4 Pederzoli, 5 Malomo, 6 Domizzi, 7 Bentivoglio, 8 Soligo, 9 Virdis, 10 Fabiano, 11 Tortori, 12 Sambo, 13 Modolo, 14 Pellicanò, 15 Stulac, 16 Marsura, 17 Chicchiarelli, 18 Basso, 19 Geijo, 20 Ferrari, 21 Acquadro, 22 Vicario, 23 Baldanzeddu, 24 Fabris, 25 Cernuto, 26 Garofalo. Sul fronte iscrizioni la situazione in Lega Pro resta complicata: al 30 giugno 52 delle 54 aventi diritto avevano presentato la domanda di ammissione (tranne Bellinzago e Martina), ma altri 7 club sono stati bocciati al primo esame della Covisoc: di questi Lanciano, Pavia e Rimini non hanno presentato ricorso, a differenza di Casertana, Lucchese, Maceratese e Paganese. L’esame dei ricorsi sarà completato domani, lunedì 18 luglio, poi martedì il Consiglio Federale ufficializzerà il format definitivo della Lega Pro (a 60 squadre?) per il 2016/17. Da quel momento si saprà il numero definitivo dei possibili ripescaggi fermo restando che l’organico federale sarà completato solo il 4 agosto. Di conseguenza sembra scontato il posticipo della prima giornata della Coppa Italia di Lega Pro in agenda per domenica 7 agosto.
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Anche quando apparentemente tutto è fermo, il mercato del Venezia regala sempre qualche novità. Come quella di ieri su Alessandro Cesarini, 24 gol negli ultimi due anni a Pavia e che pareva a un passo dal trasferimento in laguna prima dell’arrivo di Filippo Inzaghi in panchina. Nuovi rumors e nuove smentite, che stavolta sembrano credibili. Il cambio di modulo e di prospettive ha allontanato l’arrivo del trequartista, seconda punta che ha fatto le fortune della squadra lombarda prima del crack finanziario. Per Cesarini l’approdo più probabile è in una fra Alessandria, Salernitana e Spal, mentre il Brescia ha abbandonato il tavolo delle trattative. Sul piede di partenza c’è sempre Marco Modolo e al suo posto potrebbe arrivare un centrale, mentre la settimana prossima è attesa la risposta della Lega sulla richiesta di riconoscimento dello status di giocatore bandiera a Francesco Cernuto. Nel frattempo non si conosce ancora la composizione dei gironi di Lega Pro, ma venerdì sera a cena nel ritiro di Piancavallo i giocatori del Venezia si sono scelti i numeri di maglia per la prossima stagione. Non sono mancate le sorprese da sottolineare. Il primo è quello legato alla «9» e alla «10», assegnate a a Francesco Virdis e Gianni Fabiano. Geijo ha scelto il 19, Ferrari il 20, il 6 è andato a Domizzi e il 4 a Pederzoli.
Ore 18.10 – (La Nuova Venezia) Quinto giorno in quota, a Piancavallo, e sono in arrivo i primi gol per il Venezia, mentre i giocatori “danno i numeri” e Joe Tacopina vola verso le montagne del Colorado. Primo test per la squadra di Filippo Inzaghi che nel tardo pomeriggio scenderà ad Aviano (sbalzo di oltre mille metri) per affrontare allo stadio “Amadio Cecchella” (ore 17.30) la formazione locale del Calcio Aviano, che ha chiuso al secondo posto nel campionato di Seconda categoria friulana, perdendo poi la semifinale playoff. Tradizionale partitella d’apertura della stagione con il tecnico che distribuirà più o meno equamente il minutaggio tra tutti i giocatori della rosa. Sarà l’occasione per vedere all’opera, da parte dei tifosi, tutti i nuovi giocatori portati al Venezia da Perinetti, ma anche per andare alla scoperta dei giovani, a cominciare da Leo Stulac, il promettente talento sloveno prelevato dal Koper, per il quale si attende solo il transfer internazionale. Prima volta con la maglia del Venezia per il veneziano Nicola Sambo, mentre dopo nove anni tornerà ad indossare la casacca arancioneroverde Alex Pederzoli. Il Venezia tornerà poi in campo sabato, a Piancavallo, contro la selezione del Verona Stars. Una delle novità della prossima stagione in Lega Pro è la personalizzazione delle maglie e il Venezia, avendo già definito l’organico ha anticipato i tempi, così venerdì sera dopo cena i giocatori si sono “giocati” i numeri che porteranno per tutto l’anno. Tra Geijo, Ferrari e Virdis, i tre bomber, il 9 è andato al centravanti sardo, l’ex udinese ha puntato sul 19, l’ultimo arrivato dal Lanciano sul 20. Standard, e obbligate, le scelte dei tre portieri Facchin (1), Sambo (12) e Vicario (22), il numero più ambito (10) è stato conquistato da Gianni Fabiano, l’ultimo (26) da Garofalo. Nessuna sorpresa per Pederzoli (4), Malomo (5) e Domizzi (6), numero alto (23) per Baldanzeddu, Bentivoglio ha optato per il 7. Questa la lista completa dei numeri scelti dai ventisei giocatori che compongono la rosa di Inzaghi: 1 Facchin, 2 Luciani, 3 Galli, 4 Pederzoli, 5 Malomo, 6 Domizzi, 7 Bentivoglio, 8 Soligo, 9 Virdis, 10 Fabiano, 11 Tortori, 12 Sambo, 13 Modolo, 14 Pellicanò, 15 Stulac, 16 Marsura, 17 Chicchiarelli, 18 Basso, 19 Geijo, 20 Ferrari, 21 Acquadro, 22 Vicario, 23 Baldanzeddu, 24 Fabris, 25 Cernuto, 26 Garofalo. Infine il presidente Joe Tacopina, dopo il blitz a Piancavallo, ha fatto ritorno negli Stati Uniti e oggi sarà ad Aspen (Colorado) al Global Sports Summit, dove incontrerà i proprietari di numerosi club di Nfl, Nba, Mlb, Nhl e Mls, oltre ad alcune società europee, con Andrea Agnelli e Adriano Galliani a rappresentare Juventus e Milan.
Ore 17.40 – Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico Oscar Brevi al termine dell’amichevole: “Ho visto l’impegno e lo spirito giusto, abbiamo cercato di sviluppare le situazioni su cui stiamo lavorando da giorni ed i ragazzi hanno risposto bene nonostante i carichi pesanti di lavoro e considerando l’avversario. C’è però ancora da lavorare, perché siamo solo all’inizio! Abbiamo sviluppato la fase offensiva chiamando in causa i centrocampisti, mercoledì avremo il test con la Lazio e quindi proveremo maggiormente anche la fase di Bobo possesso contro un avversario importante. È giusto che in questo periodo vengano provati dei giocatori in ruoli diversi, ed è giusto che ci sia concorrenza”.
Ore 17.20 – Qui Mezzano, fischio finale: Padova-Primiero 15-0.
Ore 16.35 – Qui Mezzano: inizia la ripresa.
Ore 16.20 – Qui Mezzano: fine primo tempo, Padova-Primiero 7-0.
Ore 15.30 – Qui Mezzano: inizia l’amichevole tra Padova e Us Primiero.
Ore 15.10 – Qui Mezzano: tutto pronto per l’amichevole con l’Us Primiero, presenti oltre 500 tifosi!
Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Si parte. Questa mattina il nuovo Vicenza targato Vi.Fin. raggiungerà il ritiro di Andalo dove Franco Lerda lavorerà con un gruppo ancora incompleto, con tanti giovani da valutare e qualche ruolo da coprire. «La società sa che dovrà intervenire da qui a fine mercato per allestire una rosa competitiva – spiega l’allenatore del Vicenza – abbiamo già una base che vorremmo confermare e poi aggiungere qualche elemento. Quello che è certo è che dobbiamo puntellare l’organico perché c’è una salvezza da conquistare, ma su questo c’è piena sintonia con la società e quindi sono molto tranquillo». Sereno è anche il direttore sportivo Antonio Tesoro che fa un esame della situazione del mercato. «Finora abbiamo perso un giocatore importante come Sampirisi – sottolinea –, sapevano che c’era questa possibilità perché il ragazzo merita l’opportunità di giocare in A e c’era purtroppo una clausola risolutiva nel contratto che prevedeva che lui potesse andarsene a una cifra fissata. Cercheremo di sostituirlo al meglio». Tesoro non fa nomi ma dalla vicina Verona, sponda Chievo, circola quello di Raffaele Pucino che gli scaligeri hanno inserito nella lista dei partenti. Oltre al terzino destro, Tesoro sta cercando un centrocampista con Rizzo e Della Rocca del Perugia, e Acampora dello Spezia che potrebbero fare al caso del Vicenza. «I nomi sono quelli – conferma il dirigente dei berici – abbiamo qualche difficoltà nel concretizzare la trattativa perché c’è differenza tra domanda ed offerta, contiamo di chiudere entro una decina di giorni». In difesa si è raggiunto un accordo di adeguamento del contratto con Brighenti, e nel reparto offensivo Raicevic non è detto che debba essere per forza ceduto. «Siamo felicissimi di ripartire da Brighenti – precisa Tesoro – è un leader in campo e fuori. Per quanto riguarda Raicevic sta bene, è un nostro punto fermo, e lo cederemo solo di fronte a una richiesta importante».
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Le basi per non avere poi brutte sorprese in campionato si mettono durante la sessione estiva del mercato e in questo senso il direttore sportivo Antonio Tesoro sta lavorando. L’intento è mantenere parte della struttura della squadra che tanto bene ha fatto nella fase finale del campionato, ma anche di puntare su giovani di prospettiva e a tal proposito il diesse ha spiegato:«La volontà è di non elemosinare prestiti dalle altre Primavere e visto che la nostra lo scorso anno non è andata bene abbiamo deciso di puntare su questi giovani che sono delle scommesse e tra i quali speriamo ci possa essere qualche bella sorpresa, certo non c’è la presunzione di costruire il Vicenza solo con ragazzi che provengono da categorie inferiori».Dei giocatori importanti della passata stagione si è salutato Mario Sampirisi, una perdita non da poco.Era prevedibile finisse in serie A, la merita, purtroppo nel suo contratto c’era una clausola che prevedeva che poteva andarsene anche senza l’assenso della società, cercheremo di sostituirlo al meglio.Adesso potrebbe partire pure D’Elia?È naturale che un giocatore voglia migliorarsi, ma ad oggi c’è stato solo un sondaggio del Pescara che però non si è concretizzato, per me ci sono grandi possibilità che possa rimanere, ma faremo in modo di trattenere a Vicenza gli elementi di maggior valore.A centrocampo, individuati i giocatori, poi ci si è scontrati con richieste di ingaggio non in linea con le possibilità del Vicenza .Non rifaccio il discorso del budget a disposizione perchè ormai annoia, è naturale che in questa zona abbiamo delle lacune e dunque bisognerà aggiungere due centrocampisti, ci sono delle trattative in essere.Con Giuseppe Rizzo pareva discorso chiuso, invece?È sempre stato la nostra prima scelta con Basha, c’è stata una trattativa, col Perugia si sarebbe trovato anche l’accordo, ma col giocatore c’è ancora distanza per quanto riguarda il suo ingaggio, adesso deciderà il presidente Pastorelli.L’Avellino ha chiesto Galano?Per me non può avere la potenzialità economica per arrivare a Galano che per noi è giocatore pregiato.Comunque una notizia positiva è stato l’aver blindato il capitano Nicolò Brighenti, lui sì è incedibile.Siamo felicissimi di ripartire da lui, perchè è un leader e dà credibilità al nostro progetto. La società ha fatto un grande sforzo per andare incontro alle sue richieste di adeguamento dell’ingaggio, ma lui ha ridimensionato le sue aspettative.In attacco ci saranno altri inserimenti?Raicevic è in grande spolvero, pensavo di trovarlo meno motivato dopo le voci di mercato ed invece è stato in questi primi giorni una sorpresa positiva, dunque penso lo cederemo solo se arriverà un’offerta soddisfacente altrimenti sarà lui il nostro attaccante anche perchè ha dimostrato che ha le qualità per farlo.Quindi è Tesoro ad aggiungere: Fatemi dire però che Di Piazza, oggi sottovalutato, è un attaccante vero che l’anno scorso in Lega Pro ha segnato 14 gol, inoltre il tecnico Lerda ha deciso di valutare Maritato rientrato dal prestito.E Pozzi?Si sta allenando col gruppo senza problemi, purtroppo invece Mudingay ha avuto un piccolo stiramento e quindi lo riavremo tra 15 giorni.Chi si sta muovendo meglio sul mercato fino ad ora? Il Benevento, ma non avevo dubbi perchè conosco la proprietà che è seria ed ambiziosa, per me rischia di essere il nuovo Sassuolo.
Ore 14.20 – (Giornale di Vicenza) Franco Lerda è uomo di campo, pratico. Ha le idee chiare il tecnico biancorosso e l’obiettivo è trasmetterle senza dare adito a confusione. Ieri alla conferenza stampa, alla vigilia della partenza per il ritiro, ha ribadito alcuni concetti. Uno su tutti.«Stabilito che la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno – ha spiegato Lerda – è anche vero che se alleni giocatori sani di mente e di corpo, motivati e che hanno gamba cioè sono atleticamente reattivi, sei già sulla buona strada, perchè questi sono tre requisiti fondamentali».Stavolta la macchina la guida dall’inizio il tecnico biancorosso, dovrebbe essere più facile.È senza dubbio meglio, perchè hai la possibilità di lavorare assieme fin da subito e c’è più tempo per creare un buon gruppo, inoltre tanti dei ragazzi erano qui l’anno scorso e anche questo è un vantaggio. Non solo, avremo pure la possibilità di inserire i nuovi arrivati nel giusto modo, però di facile non c’è mai niente.Ancora più motivato, se possibile, rispetto alla passata esperienza?Certo, se l’anno scorso avevo l’adrenalina di uno che era fuori dal giro da un anno e mezzo adesso in più ho la consapevolezza di lavorare in un ambiente che ha una grande tradizione, oggi so che aria si respira al Menti e la mia aspirazione è di fare ancora meglio.Come ha trovato i giocatori dopo le vacanze?Bene, anche i nuovi si sono presentati tutti a posto e poi ormai i ragazzi hanno più cultura rispetto a queste cose, così come li vedo già motivati.Il mercato svolto fino ad ora la soddisfa?Si sono inseriti molti ragazzi che vengono da categorie inferiori e dunque andranno valutati, ma la società sa che deve immettere, da qui al 30 agosto, altri elementi per riuscire ad avere una rosa competitiva.Lei aveva detto al nostro giornale che dovevano arrivare due centrocampisti e due esterni.Lo ripeto: strada facendo vedremo di colmare le situazioni che necessitano, se ci sarà insomma bisogno di qualche operazione verrà fatta, stiamo a vedere intanto come va il ritiro.Ma un’idea ce l’avrà su quali operazioni restano ancora da ancora fare.Beh come detto adesso bisognerà trovare il sostituto di Sampirisi e non sarà facile, a centrocampo siamo proprio contati quindi si deve per forza inserire qualcuno e davanti bisogna valutare bene i tanti elementi che abbiamo a disposizione. Sono queste di massima le regole da seguire, quando avremo tutti i parametri di riferimento ci muoveremo.Certo lavorare in ritiro con una rosa e poi magari vedersela stravolta gli ultimi giorni di mercato non è il massimo.Ma l’intenzione non è di arrivare agli ultimi giorni di mercato per fare le cose e poi noi una base l’abbiamo già e dunque a questa andranno aggiunti degli elementi. Certo abbiamo perso Sampirisi, che era un giocatore importante per il nostro scacchiere, ma ora si cercherà un sostituto. Comunque per me non ci saranno rivoluzioni, la rosa va puntellata, ma la base c’è.Lei sembra abbastanza sicuro che il nocciolo duro della squadra della passata stagione verrà mantenuto.Bisogna anche essere fiduciosi, certo nel calcio può succedere di tutto, ma io so che l’intenzione della società è di avere un gruppo di giocatori capace di sostenere un campionato difficile come quello che ci attende.E se arriva l’offerta irrinunciabile?Ovvio verrà valutata, poi io dico la mia da un punto di vista tecnico, per quanto riguarda l’aspetto economico sta alla società decidere, ma posso assicurare che nei programmi l’intenzione è di proseguire il lavoro impostato nella parte finale dello scorso campionato, poi l’imponderabile può sempre succedere.Ad esempio se arriva un’offerta per Galano?Su Cristian per ora non sono arrivate, lui è contento di stare qui e gli piace giocare a Vicenza, sta bene col gruppo e penso anche con me, dunque non c’è nessun problema.Della passata stagione chiusa in modo così positivo lei pensa di portarsi dietro soprattutto…Ogni annata fa storia a sé, ma sempre si riparte dal gruppo e dai suoi valori e siccome il nostro ha basi solide sono fiducioso.Ad inizio stagione si chiede sempre: obiettivi?Troppo presto, rifatemi la domanda il primo settembre a mercato chiuso, però una cosa è certa, in questo momento in cui la vita di molte società di calcio è cambiata il mantenimento della categoria è fondamentale, in aggiunta vorremmo pure toglierci qualche soddisfazione.
Ore 14.10 – (Giornale di Vicenza) «Àndale, àndale!», gridava il topolino Speedy Gonzalez nei cartoni animati di qualche decennio fa, per darsi la carica e correre più velocemente. Chissà, allora, che il ritiro del Vicenza proprio ad Andalo e Fai della Paganella possa aiutare la squadra biancorossa a trovare rapidamente l’amalgama e la condizione giuste in vista del prossimo campionato. «Àndale, àndale”!», sarà l’esortazione ricorrente del tecnico Franco Lerda, del vice Giacomo Chini, del preparatore Marco Bresciani e dello staff che per due settimane lavorerà tra le montagne trentine per plasmare il gruppo di giocatori in partenza stamattina alle 9 dal piazzale di via Schio. VUOTI DA COLMARE. Risulta evidente, scorrendo l’elenco dei 28 convocati, che la rosa a disposizione dell’allenatore per questo primo periodo di preparazione non può considerarsi completa. Rispetto al campionato chiuso l’anno scorso con una sofferta salvezza, figlia soprattutto dell’accelerazione finale ottenuta con il cambio di guida tecnica, il Vicenza che si presenta all’inizio del ritiro è un gruppo con tanti giovani di belle speranze che verranno valutati, ma anche con alcuni vuoti che dovranno per forza essere colmati. Basta ad esempio scorrere lo scarnissimo elenco alla voce “centrocampisti” (Francesco Signori e Francesco Urso, più Nicola Bellomo reduce dalla rottura del legamento crociato al ginocchio sinistro e il ragazzino classe 1998 della Primavera Alessio Bertaso, nato nel 1998, e Mohamed Coulibaly, del ’97) per capire che il direttore sportivo Antonio Tesoro è atteso ancora da un lavoro lungo e tutt’altro che semplice per completare la rosa. È altrettanto chiaro che pure negli altri reparti le partenze di Sampirisi ed Ebagua, attualmente non sono state adeguatamente compensate. DUE OBIETTIVI. La nuova proprietà ha onestamente messo subito in chiaro che l’obiettivo primario sarà il consolidamento del bilancio: sul mercato non si potranno fare spese folli, e in caso di richieste davvero importanti non ci saranno giocatori incedibili. Sacrosanto. Altrettanto prioritario, però, sarà mettere la squadra nelle condizioni tecniche di mantenere la categoria, perché un’eventuale retrocessione comprometterebbe enormemente anche la possibilità di far quadrare i conti. Raggiungere il secondo obiettivo è dunque essenziale per perseguire il primo: e allora, almeno per alcuni giocatori di particolare valenza nell’ossatura della squadra, da mantenere o da inserire in rosa, sarà opportuno valutare anche un piccolo “sacrificio” economico inziale al fine di allestire un organico adeguatamente attrezzato per ottenere la salvezza, tornaconto vitale nel medio e lungo periodo. È questo anche l’auspicio dei tanti tifosi che in questi giorni hanno voluto seguire di persona i primi allenamenti al Menti: per tutti loro, la speranza è quella di vivere un campionato meno tribolato di quelli che troppo spesso hanno caratterizzato l’ultimo decennio. PUGLIA NEL CUORE. Beninteso, si parla sempre di sofferenze sportive che scompaiono di fronte alle notizie veramente drammatiche che in questi giorni arrivano dall’Italia e dal resto del mondo. Proprio ieri, mentre il gruppo effettuava gli ultimi allenamenti e le visite che hanno caratterizzato i tre giorni di “preritiro”, si stavano anche celebrando i funerali per le vittime del disastro ferroviario in Puglia. Una tragedia che ha scosso tutti, a maggior ragione chi come il ds Tesoro, Cristian Galano e Nicola Bellomo viene proprio da quella regione. «La mia compagna conosceva anche una delle vittime, una ragazza giovane che gestiva un centro estetico – ha raccontato Bellomo -. Anche a me è capitato qualche volta di percorrere quella tratta in treno. È stata una notizia tremenda, che mi ha scosso ancora di più perché sono diventato da poco papà, e purtroppo nel disastro sono stati coinvolti tanti bambini. Terribile, poi, leggere certi commenti su facebook da parte di persone che, oltre ad essere prive di cervello, devono anche essere senza cuore per scrivere che “è una gioia vedere che sono morti dei terroni”…». Come dargli torto?
Ore 13.40 – (Gazzettino) Con la presentazione ufficiale di ieri in piazza Pierobon si è chiusa la prima settimana di lavoro del Cittadella. Cinque giorni di allenamento al Tombolato intervallati dalle visite mediche, oggi si comincerà la preparazione vera e propria con il ritiro di Lavarone (Trento) dove la squadra di Roberto Venturato lavorerà fino a sabato 30 luglio. Il Cittadella arriverà in ritiro giusto in tempo per prendere possesso delle camere all’hotel Cimone, quindi il pranzo e un paio di ore di riposo. Poi i giocatori scenderanno agli impianti sportivi della cittadina per il primo test del precampionato: alle 17 affronteranno in amichevole con i dilettanti del Lovadina. Ovviamente le indicazioni per Roberto Venturato saranno minime, con così pochi giorni di allenamento sulle gambe, più che altro sarà l’occasione giusta per prendere confidenza con il pallone. Tutti e 27 i giocatori in organico sono a disposizione del tecnico, l’unico che sta lavorando “a secco”, senza palla, è Bizzotto, reduce dall’infortunio di fine campionato scorso.
Ore 13.20 – (Gazzettino) Un migliaio di persone hanno assistito ieri sera alla presentazione ufficiale del nuovo Cittadella. Nella suggestiva cornice di Piazza Pierobon – stessa ambientazione della festa di fine maggio per la vittoria in campionato – Gianluca Di Marzio e Federica Masolin hanno condotto la serata che si è aperta con il gruppo «La Cittadella del Musical» e la canzone «Medley Blues Brothers». I primi a salire sul palco sono il sindaco Luca Pierobon e l’assessore allo sport Diego Galli: «La squadra granata ci rappresenta in tutto il Paese, è un motivo di orgoglio per tutti», le parole del sindaco, che ricorda il grande tifoso granata Enrico Busatto: «Sarebbe stato qui con noi, era un grande sportivo e un appassionato di questi colori». Pierobon cede il microfono al vicepresidente Giancarlo Pavin che ricorda tra le altre cose la grande annata conclusasi con la promozione in serie B. È quindi la volta del presidente Andrea Gabrielli: «La presentazione in piazza l’abbiamo voluta per dire alla gente che siamo qui, in mezzo a voi, e vi aspettiamo allo stadio per vivere assieme una grande stagione», poi il direttore generale Stefano Marchetti: «La prima cosa che mi sento di fare è ringraziare il gruppo dell’anno scorso, che ha fatto qualcosa di strepitoso restituendo al Cittadella la serie B. Abbiamo stravinto il campionato e segnato record». Marchetti spiega come ha costruito il nuovo Cittadella: «Mi sono mosso sul mercato cercando il giusto mix di giovani e giocatori già affermati che abbiamo tanta fame di vittorie, perché soltanto con questi presupposti puoi fare bene in serie B». È la volta di Roberto Venturato, alla sua prima esperienza tra i cadetti: «Nel calcio bisogna essere fortunati a trovare il posto giusto dove poter lavorare serenamente, io sono stato scelto dal Cittadella e ne sono orgoglioso. Ho visto tanta passione tra la gente, come testimonia il pubblico di stasera». Un anno fa, la sera della presentazione della squadra Marchetti aveva portato Manuel Iori, questa volta il «colpo» è Lamin Jallow, vicinissimo al ritorno: «La telefonata che ho ricevuto questa sera è molto più positiva di quella di ieri», confida sul palco il dirigente granata. Dopo un altro intermezzo musicale, è la volta delle nuove maglie, indossate da quattro modelle della selezione veneta del concorso «Miss Stella del Mare»: lo sponsor tecnico è sempre la Garman, accanto alla classica colore granata (Ocsa e Gruppo Gabrielli gli sponsor ufficiali, sul retro Metalservice, sul pantaloncino Veneta Nastri), troviamo la gialla e la bianca (sponsor Gavinox e Gruppo Gabrielli). Federica Masolin ha presentato la nuova campagna abbonamenti: dopo il periodo di prelazione, da domani i posti saranno liberi per tutti, in ogni settore. Si è ricordata la «Festa del Tifoso» di domenica prossima a Lavarone, quando sono attese 500 persone sotto la tendostruttura che sarà allestita agli impianti sportivi. Il clou della serata alle 22.30 con la chiamata sul palco dei giocatori, in rigoroso ordine alfabetico. Non c’è più l’idolo Claudio Coralli, ma gli applausi sono stati copiosi, per tutti.
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Pronti, via e c’è subito una partita da giocare. Capitan Iori e compagni si ritroveranno stamattina alle 10.30, al Tombolato, per raggiungere in pullman il ritiro di Lavarone, in località Bertoldi, base granata per le prossime due settimane di preparazione. Già nel pomeriggio ci sarà la prima amichevole, alle ore 17, contro gli amatori trevigiani del Lovadina, già affrontati nelle ultime stagioni (l’anno scorso il test terminò 16-0 per gli uomini di Venturato). La curiosità è legata soprattutto ai nuovi arrivati Paleari, Martin, Pelagatti, Pasa, Pedrelli e Arrighini, con il tecnico di Atherton che concederà spazio a gran parte della rosa a disposizione. Mercoledì 20 è in programma la seconda uscita ufficiale, sempre a Lavarone, con l’Altovicentino, mentre domenica prossima, nell’ambito dell’ormai consueta “Festa del tifoso”, è inserito il test con il Levico Terme.
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Tre mesi dopo, l’entusiasmo è rimasto lo stesso. A fine aprile si presentarono in Piazza Pierobon in trattore e con il cappello di paglia calato in testa, per prendere in giro chi li aveva considerati “i cugini di campagna”. Adesso la tenuta è più formale, ma il clima è quello, solo che alla voglia di festeggiare la promozione si è sostituita quella di ripartire. Verso la ritrovata Serie B. Eccolo qui, il Cittadella versione 2016-2017, sul palco della piazza più importante del centro, a chiudere la prima mini-fase della preparazione, iniziata al Tombolato martedì pomeriggio, prima di salire, già stamattina, in ritiro a Lavarone. Il ritrovo è fissato per le 20.30 e i tifosi cominciano ad assembrarsi per tempo, ma si comincia dopo le 21. Tocca allo stato maggiore granata aprire sul serio le danze, con in prima fila il presidente Andrea Gabrielli e il vice Giancarlo Pavin, oltre al sindaco Luca Pierobon e all’assessore Diego Galli. A chiamarli in causa Gianluca Di Marzio e Federica Masolin di Sky, che trasmetterà le partite del prossimo campionato cadetto (con la diramazione dei calendari fissata per il 3 agosto e il via al torneo nell’ultimo week end del mese). Tra i momenti più attesi, la presentazione delle nuove maglie, che mantengono i colori “storici”, rosso granata per la prima, bianco e giallo per quelle di riserva, griffate Ocsa e Gavinox, aziende del Gruppo Gabrielli. Ad indossarle quattro modelle precettate per l’occasione, miss del circuito “Stella del mare”. Per ultimi salgono sul palco loro, i veri protagonisti, uno a uno, dal portiere Enrico Alfonso al giovane Marco Varnier. Fra i più applauditi capitan Manuel Iori, che l’anno scorso era stato l’ospite a sorpresa della presentazione ufficiale, dopo essersi svincolato soltanto poche ore prima dal Pisa. Stavolta sorprese del genere non ce ne sono, anche perché, come spiega il direttore generale Stefano Marchetti, «vedo girare tanti nomi, ma l’unico giocatore che aspettiamo veramente è Lamin Jallow, se il Chievo ce lo girerà nuovamente in prestito. Non dovesse arrivare lui, allora cercheremo un giovane, ma senza ansia». Niente proclami roboanti, com’è giusto che sia nella serata, scandita dalle note del gruppo “La Cittadella del musical”. La filosofia del team la riassume bene un altro fra gli elementi più applauditi, il centravanti della promozione Gianluca Litteri, la cui conferma è stata il vero “colpo” del mercato estivo: «L’obiettivo è la salvezza e non è assolutamente il caso di pensare ad altro. Tutto quello che arriverà in più sarà bene accetto, ma occorre rimanere con i piedi ben piantati per terra». È, in fondo, quanto sottolinea Roberto Venturato: «Vedo nel gruppo una grande voglia di ricominciare. Adesso comincia la parte più difficile, con la consapevolezza che dal ritiro di Lavarone inizieremo a lavorare con maggiore intensità. Dobbiamo essere contenti per quanto realizzato nella passata stagione, ma allo stesso tempo è necessario azzerare tutto e ripartire con grande determinazione», afferma il tecnico. «I ragazzi sono stati bravi e si sono presentati in ritiro già in buone condizioni, l’unico per forza di cose più indietro è Bizzotto, che deve riprendersi dall’infortunio patito nel finale della scorsa stagione (lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, ndr) e che ha ancora qualche problema nei cambi di direzione in corsa». Ma di tempo per recuperare ce n’è. E la voglia di sicuro non manca.
Ore 12.20 – (Corriere del Veneto) Il clima dei giorni migliori, la festa promozione in B che sembra ieri e invece sono passati più di due mesi, il calore di piazza Pierobon. La presentazione ufficiale del Cittadella prima della partenza per Lavarone è tutto questo: «Ci siamo ripresi la categoria dopo un anno – ha detto il presidente Andrea Gabrielli – siamo felici e cercheremo di fare un campionato all’altezza». Tanti applausi per Stefano Marchetti, per Roberto Venturato e per i giocatori. Le ovazioni maggiori a Enrico Alfonso, a Gianluca Litteri e a Manuel Iori.
Ore 11.50 – (Gazzettino) Nel frattempo sono arrivati Bindi e Russo. In che condizioni si trovano? «Bindi ha finito da poco il campionato con il Pisa, ma lo conosco e so che cura molto ogni aspetto, compresa l’alimentazione, per cui sta già abbastanza bene. Quanto a Russo, per caratteristiche fisiche, essendo un longilineo non ha grosse difficoltà. Con un programma di tre o quattro giorno potrà avvicinare i carichi degli altri». Cosa si attende dall’amichevole di oggi pomeriggio (calcio d’inizio alle 15.30) con il Primiero? «Visto che sulla carta l’avversario non dovrebbe metterci in difficoltà, preferiamo concentrarci anche in mattinata sul lavoro. I ragazzi in realtà non lo sanno ancora (era prevista una mezza giornata libera, ndr), ma poi seguirà un lunedì di riposo e scarico e mercoledì ci attende la più impegnativa partita con la Lazio a cui dobbiamo arrivare con i giusti carichi». A seguire l’amichevole sono previsti almeno 500 tifosi e quelli dell’Aicb arriveranno anche con un pullman. Dalle 11 animazione per i bambini e un torneo di calcio a 5 (in campo anche una rappresentanza del Padova) e poi si potrà pranzare nel tendone allestito dal Comune.
Ore 11.40 – (Gazzettino) Poi il tecnico fa il punto su questa prima parte di preparazione in altura: «La settimana è stata positiva sia sul piano organizzativo che della location. Stiamo lavorando molto bene e la struttura che ci ospita è ottima. Sotto l’aspetto del campo ho trovato nella squadra grande disponibilità e impegno, e questo mi rende soddisfatto». Alla vigilia della partenza predicava, oltre alla disponibilità, rispetto e voglia di lavorare. Che risposta ha avuto finora dal gruppo? «I ragazzi stanno interpretando bene questi concetti, fermo restando che non dovranno farlo solo per qualche giorno. Tale mentalità non deve venire meno, specialmente nei momenti meno positivi perché sono convinto che alla lunga sia un atteggiamento che paga». Come procede il lavoro tattico? «Finora ci siamo concentrati maggiormente sulle capacità aerobiche, dando concetti generali sia sulla fase difensiva che su quella offensiva. Più in là andremo maggiormente sullo specifico in entrambe le situazioni, magari dividendo in gruppi per reparti. Inoltre ci sarà da lavorare molto sul possesso palla e su come rispondere ai diversi assetti tattici degli avversari».
Ore 11.30 – (Gazzettino) A Mezzano è un sabato tipicamente estivo, con il sole che picchia e nessuna nuvola all’orizzonte. La squadra ha appena terminato la seduta mattutina, iniziata in palestra e proseguita sul campo, specialmente svolgendo lavoro atletico agli ordini del preparatore Fabio Martinelli. Nella sede del ritiro i tifosi arrivati da Padova per la due giorni di festa aumentano di minuto in minuto, in un contesto che appaga tutti i sensi. Sullo sfondo si possono ammirare le Pale di San Martino, nell’aria il profumo delle salsicce cucinate nel chiosco degli ultras per il pranzo, in sottofondo una delle canzoni più famose di Franco Battiato, il cui titolo, “Centro di gravità permanente”, rappresenta proprio quello che il Padova sta cercando in questi giorni nel ritiro, giunto a metà del suo percorso. Con che risultato? «Al momento l’abbiamo trovato e sono contento – risponde l’allenatore Oscar Brevi – dato che la società ha operato bene e posso contare già su gran parte della squadra, cosa che ci permette di lavorare su vari concetti».
Ore 11.00 – Qui Mezzano: inizia il triangolare tra staff tecnico Calcio Padova, Tribuna Fattori ed Aicb.
Ore 10.40 – Qui Mezzano: terminato l’allenamento.
Ore 10.20 – Qui Mezzano: pienone alla festa dei tifosi, già moltissimi i sostenitori Biancoscudati presenti al campo sportivo.
Ore 10.00 – Qui Mezzano: Biancoscudati in campo già da mezz’ora per l’allenamento.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Da domani, quando la squadra riposerà per la prima volta, eccetto i giocatori che hanno raggiunto il gruppo a ritiro già iniziato, comincerà una nuova fase di preparazione. Su cosa verterà? «Grazie al buon lavoro della società, che mi ha messo a disposizione gran parte della squadra, abbiamo già iniziato ad immettere alcuni concetti tattici. In questa prima settimana ci siamo concentrati maggiormente sulle capacità aerobiche, dalla prossima inizierò ad entrare più nello specifico. Divideremo il gruppo per reparti, lavorando prima sulla fase di possesso palla, quindi su quella di non possesso, a seconda dei vari modi in cui potranno attaccarci le squadre avversarie». La festa. Già ieri sono iniziati ad arrivare i primi tifosi, circa 200, per dare il via al week end biancoscudato. Oggi giungerà il resto del plotone, e in mattinata verrà disputato il mini-torneo di calcio a 5 che metterà di fronte lo staff tecnico, le autorità locali e gli stessi tifosi. Dopo il pranzo collettivo sotto il tendone al campo sportivo, inizierà la partita. Ma alla fine che Padova vedremo? «Un Padova che sta privilegiando il lavoro atletico, anche in considerazione della gara che avremo contro la Lazio mercoledì. Quello, a mio modo di vedere, sarà un allenamento tosto. Quando giochi con squadre di Serie A, metti sempre qualcosa in più, anche perché hai di fronte maggiore qualità e devi rincorrere l’avversario. E ovviamente sia domani (oggi, ndr) che mercoledì non mi concentrerò sul risultato».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «C’è chi non vuole caricare troppo, in modo da partire subito forte ed essere brillante fin dall’inizio. C’è chi cerca di mantenere una forma accettabile, senza particolari picchi, per tutto l’anno e chi vuole caricare molto per risultare brillante nei mesi conclusivi della stagione. Ecco, io credo proprio che i campionati vengano decisi in marzo e aprile, per questo è importante avere una condizione che cresca man mano. Va da sé che non potremo essere scintillanti nelle prime uscite. Io credo nel lavoro, anche se a volte per un allenatore sarebbe più facile far partire forte la squadra per bene impressionare». E la squadra come ha risposto? C’è stanchezza, ma ci sono anche sorrisi, in tutto il gruppo. Brevi osserva molto i suoi e fa lavorare un bel po’ il preparatore atletico Martinelli. «È stata una buona prima settimana, la struttura è ottima e ho trovato grande disponibilità e impegno nei ragazzi. Dobbiamo continuare così non solo adesso, ma anche quando arriveranno i momenti più complicati della stagione. Non dovranno mai mancare impegno e disponibilità».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È il giorno in cui si svela per la prima volta il nuovo Padova. Questo pomeriggio, alle 15.30, sul campo di Mezzano i biancoscudati affronteranno in amichevole la rappresentativa Primiero. Non prima, però, di essersi “spaccati” i polmoni con una seduta atletica mattutina. Un allenamento non previsto: «Infatti i ragazzi lo scopriranno solo in mattinata», scherza il tecnico Oscar Brevi, al quale basta una battuta per far intuire un paio dei princìpi sui quali ha basato questa prima parte di ritiro: tenere il gruppo il più possibile sulla corda e caricare di lavoro fisico la squadra in queste due settimane in altura, al costo anche di risultare poco brillante nelle prime uscite stagionali. La preparazione. Non sembrano esserci dubbi, infatti, sul tipo di lavoro che ha voluto impostare il tecnico lombardo. Carichi pesanti in campo, sulle salite di montagna e in palestra, con un obiettivo specifico: arrivare a fine stagione con più benzina rispetto alla concorrenza. «Ci sono varie filosofie per quanto riguarda la preparazione», ha spiegato Brevi.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Nel frattempo sul mercato il direttore generale Giorgio Zamuner attende il momento buono per piazzare tre colpi in entrata, uno per reparto. Nelle ultime ore c’è stato un sondaggio per Ernesto Torregrossa, nella scorsa stagione a Trapani e ora di proprietà del Verona. Per la difesa l’obiettivo principale è Lino Marzorati, svincolatosi dal Modena, mentre Gozzi ha rescisso ieri ma è finito all’Alessandria. Per il centrocampo la prossima settimana sarà decisiva per capire se andrà a buon fine o meno l’offensiva per Matteo Mandorlini. E arrivano novità importanti su due protagonisti della passata stagione, Rosario Bucolo e Fabiano Medina Da Silva. Il centrocampista siciliano, dopo essere stato a lungo accostato al Cosenza, ha raggiunto un accordo con il Catanzaro, che verrà annunciato ufficialmente a breve. Fabiano, invece, ha rifiutato per il secondo anno consecutivo l’offerta della Juve Stabia, è stato cercato dal Monza, ma con ogni probabilità potrebbe chiudere la carriera in Brasile. La moglie spinge per questa soluzione e il difensore brasiliano, dopo aver declinato la proposta al ribasso (ma nemmeno poi tanto) del Padova, si sta convincendo di non tornare in Italia. Perfezionata la cessione del giovane Dell’Andrea al Mestre, mentre si sta valutando la posizione di Dionisi e Ilari. Petrilli non prende in considerazione il corteggiamento della Lucchese, mentre Mazzocco dovrebbe essere tenuto come rincalzo dei titolari.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) L’invasione di Mezzano di Primiero è cominciata ieri pomeriggio, con una carovana di tifosi biancoscudati che ha raggiunto la sede del ritiro del Padova per il primo weekend da trascorrere assieme alla squadra. Ieri alle 17 l’allenamento pomeridiano è andato in scena di fronte a 300 sostenitori accorsi per l’occasione dalla città e che, fra un coro e l’altro, hanno sostenuto la squadra nella sgambata organizzata da Oscar Brevi. Sempre ieri sera, poi, ecco la presentazione ufficiale, a partire dalle 21, della squadra e del nuovo staff tecnico ai tifosi nel centro di Mezzano, in piazza Orler, a cui è seguito un concerto. Clima festoso, pacche sulle spalle e applausi per tutti, mentre oggi alle 11 si svolgerà al campo di allenamento un quadrangolare di calcio a 5 che vedrà sfidarsi lo staff tecnico del Padova, i rappresentanti di Tribuna Fattori e Aicb e ad una rappresentativa composta dalle autorità locali per scaldare l’atmosfera in vista di quanto succederà a partire dal pomeriggio. È stato organizzato anche il pranzo al costo di 12 euro, a cui seguirà la prima amichevole stagionale del Padova, che alle 15.30 sfiderà una Rappresentativa locale del Primiero: «Sono contento – ha detto Brevi – perché abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi di mercato che ci eravamo prefissati, adesso speriamo sia possibile completare l’opera e chiudere l’organico. Sono soddisfatto sia dei giocatori che mi sono stati messi a disposizione, sia del lavoro che abbiamo fatto sinora in ritiro. Ho trovato grande disponibilità, i ragazzi hanno lavorato duro e abbiamo seguito la tabella che ci eravamo prefissati. La prima amichevole? Sarà un primo test, in attesa della sfida di mercoledì prossimo alla Lazio ad Auronzo di Cadore, che sarà davvero una bella vetrina per tutti noi».