Centrocampista o centrale difensivo? Per Simone Pasa non fa differenza, è nato e cresciuto giocando in mezzo al campo, ma il Cittadella l’ha preso dal Pordenone per impiegarlo in difesa. E fargli indossare i panni del regista arretrato. Sì, perché Simone – figlio d’arte, il papà Daniele ha giocato per tanti anni in serie B, anche con il Padova – oltre che essere il classico «jolly» da utilizzare in più ruoli, è prima di tutto un calciatore dai piedi buoni, con un’ottima visione. E Venturato nel suo gioco ideale chiede che la manovra nasca e si sviluppi proprio dalla difesa. Simone Pasa è reduce da una buonissima annata a Pordenone, dove è riuscito a conquistare definitivamente Stefano Marchetti, che l’ha fortemente voluto a Cittadella. Non sarà la prima volta tra i cadetti, ma è come se lo fosse, dal momento che Pasa la serie B l’ha soltanto accarezzata, un tocco veloce e basta: «Ho giocato quattro partite tra Padova e Varese, soltanto spezzoni di gare. Non ho avuto l’occasione per confrontarmi con la categoria», ricorda il giocatore, che adesso è pronto e maturo per raccogliere la nuova sfida: «Dovevo staccare un pò la spina, ora non vedo l’ora di iniziare l’avventura con il Cittadella». Pasa è appena tornato dalle vacanze: «Ho chiuso tardi la stagione a Pordenone con i playoff, mi ci voleva una settimana di relax, l’ho trascorsa a Formentera». Le offerte non mancavano, ma cosa ha fatto scegliere la maglia granata? «Ho sempre visto quella dei Gabrielli come una società solida, organizzata e con progetti ben precisi. Niente è lasciato al caso, e non ha mai fatto i passi oltre le proprie possibilità. Cittadella è notoriamente una piazza che esalta i giovani, dove possono trovare stimoli e ambiente giusti per crescere ancora». Pasa non rientra negli under 21 – è nato a Montebelluna il 21 gennaio 1994 – ma sa che Marchetti e Venturato si aspettano tanto da lui: «Marchetti è stato molto chiaro con me. Mi ha spiegato come funziona l’universo-Cittadella, prima di tutto, poi mi ha detto che mi vede come difensore centrale e questo dovrebbe essere il mio ruolo nella squadra di Venturato, l’idea di partenza è questa. Il posto me lo dovrò conquistare al pari di tutti, il direttore ha fiducia in me e io non lo voglio deludere. Le sfide poi a me piacciono». Come si vede come centrale? «Posso dare tanto in questo ruolo se la squadra cerca sempre di giocare, e il Cittadella mi sembra sia così. Se c’è da imbastire la manovra mi ritengo all’altezza, so di dover migliorare in alcuni aspetti difensivi e mi impegnerò al massimo per riuscirvi». A Cittadella conosce già qualcuno: «Con Iori ho giocato a Padova, sono stato avversario di Lora nelle giovanili, Strizzolo era mio compagno di squadra a Pordenone». Il messaggio ai suoi nuovi tifosi? «Sono un giocatore che in campo dà sempre tutto. Ho visto grande entusiasmo nel pubblico con la promozione in serie B, spero di vedere un Tombolato sempre pieno di gente».
(Fonte: Gazzettino)