Il mare della Sardegna, le vacanze con la famiglia, un po’ di relax e il telefono sempre in linea diretta con il dg Giorgio Zamuner. La quiete prima della tempesta verrebbe da dire, con Oscar Brevi che si gode alcuni giorni di tranquillità in attesa di immergersi nella nuova avventura alla guida del Padova. Il tecnico, dopo venti giorni da allenatore dei biancoscudati, traccia un primo bilancio tra gli arrivi già sicuri di Francesco Dettori e di Nicola Madonna, quello imminente di Filipe e un raduno (8 luglio) alle porte. «Ho iniziato a conoscere l’ambiente e ho trovato una società molto disponibile — spiega il tecnico — tutte le persone in sede mi hanno fatto una bella impressione. Mi sono concesso un giro in città, è bella come tutto il Veneto. Ho incrociato qualche tifoso, sono una componente importante e noi siamo convinti del buon lavoro che stiamo iniziando. Tutte le perplessità le voglio abbattere con il sudore, il rispetto e dando il massimo».
A lui, il dg Giorgio Zamuner e la società, consegneranno una rosa di tutto rispetto. Poi si caricherà il gruppo sulle spalle dal ritiro di Mezzano, provando a forgiarlo dalle prime sudate con vista sulle Pale di San Martino. «Il mercato sta andando come volevamo. Dettori l’ho già allenato, ha caratteristiche che mi piacciono, viene a Padova con tanto entusiasmo. Preferisco giocatori a cui magari manca qualcosa tecnicamente, ma che abbiano voglia e determinazione. Lui sa coprire diversi ruoli, soprattutto a centrocampo. Madonna è un elemento duttile, da fascia destra e sinistra, ha corsa, qualità tecniche e caratteriale. Filipe? E’ un giocatore che sa fare il centrocampo a due, è abile davanti alla difesa, sa tirare i corner e le punizioni».
Fin qui il nuovo, poi il mister manda un pensiero anche a quei giocatori che sulla carta potrebbero trovare fortuna lontano da Padova (vedi i vari Dionisi, Ilari o Petrilli): «Io non prendo o mando via nessuno. Dal ritiro saranno tutti uguali, non ho preclusioni su chi potrà essere utile alla causa e chi no. Io esprimo le mie idee e cosa vorrei, saranno decisivi i giorni a Mezzano. Sono importantissimi soprattutto se, come me, sei nuovo e devi conoscere i giocatori e trovare feeling con loro. Si stringono amicizie, ci si conosce. Serve unione dai primi giorni: società, squadra, tifosi, sono tutte componenti decisive». In attesa che la Lega stabilisca calendari e gironi, si pensa già a qualche amichevole di spessore nel periodo di preparazione in altura. Molto probabile che il 20 luglio, allo stadio di Auronzo, il Padova scenda in campo contro la Lazio di Marcelo Bielsa.
(Fonte: Corriere del Veneto, Andrea Pistore)