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Ore 20.30 – (Corriere delle Alpi) A pranzo con Borghetto. Il direttore sportivo del Belluno Augusto Fardin ha incontrato il ragazzo, classe 1999, della Liventina e ha limato i dettagli per l’arrivo al Polisportivo. Ancora non c’è nulla di ufficiale, manca il nero su bianco, ma ormai l’arrivo dell’estremo difensore al Polisportivo sembra imminente. «Non c’è niente di sicuro fino a che non ci sarà la firma», commenta il dirigente del Belluno Fardin, «è vero però che è molto probabile che Borghetto arrivi da noi. Non posso dirlo con certezza, perché non è ufficiale e perché non voglio rischiare di dire cose non vere. Il ragazzo l’ho incontrato e fa al caso nostro, ma fino a che non c’è il nero su bianco non c’è nulla di deciso. L’accordo con la Liventina? Con la società di Motta di Livenza non ci sono problemi, il ragazzo in ogni caso arriverà in prestito». A che punto siete invece con Menegazzo del Pordenone? «Abbiamo un accordo sulla parola anche con lui», spiega Fardin, «e la trattativa con il Pordenone è definita. Anche per lui però manca l’ufficialità. Per quanto riguarda il difensore lo stiamo ancora cercando e siamo in alto mare. Fino al 15 luglio la situazione sarà questa e non possiamo farci niente. Quarzago? È ancora un giocatore del Belluno, ha più di un’offerta ma bisogna aspettare ancora per capire cosa succederà. Se dovesse rimanere, sarei contento, sarebbe un ottimo fuoriquota per la prossima stagione e me lo terrei volentieri. La situazione in questo momento però è complicata. Se lui resterà, con due portieri e un difensore la rosa sarà al completo e saremo pronti per partire». Un fuoriquota in prova. Il 22 luglio al Polisportivo arriverà Francesco Grando, attaccante classe 1997, che inizierà la preparazione con i gialloblù. Dopo un’attenta valutazione da parte di mister Vecchiato e del suo staff, sarà presa una decisione se tenerlo o meno. Il ragazzo è di proprietà del Domio, squadra di Prima categoria friulana, con la quale la scorsa stagione Grando ha segnato 14 reti. Il 22 luglio ci sarà anche il ritorno di Gianmarco Brotto, che in passato ha vestito la maglia del Belluno altre due volte. Ciao Pellicanò. Il direttore sportivo del Venezia, Giorgio Perinetti, ha annunciato per la prima volta l’arrivo dell’ormai ex difensore del Belluno alla corte di mister Inzaghi. Il nuovo tecnico del Venezia, che ha accettato di tornare in panchina dopo un anno di stop, avrà il compito di guidare la squadra in un campionato difficile come quello della Lega Pro, che l’anno prossimo sarà composta da tre gironi, con venti squadre ciascuno.
Ore 20.00 – (Alto Adige) Venerdì, giorno di mercato. Manca ormai poco al suono della campanella che darà il via ufficiale alle contrattazioni, utili a ridefinire gli organici in vista degli impegni agonistici. Il mercato, però, è ufficiosamente già iniziato, visto che da giorni i dirigenti delle varie società hanno preso impegni e sigillato accordi che abbisognano soltanto del deposito. L’Alto Adige, come sappiamo, dopo aver definito la griglia dei sicuri partenti, sta valutando i possibili rinnovi. In primis quelli di Gliozzi e Bassoli, ai quali è stata già illustrata la proposta, si attendono risposte. Per il resto, la strategia del ds Piazzi è quella di valorizzare la rosa a disposizione di mister Viali con l’innesto di giovani di qualità, come quello del diciannovenne centrocampista Lorenzo Vasco. In attesa dei primi acuti in chiave biancorossa, il mercato delle altre consorelle segnala numerosi movimenti. La parte del leone, manco a dirlo, la sta svolgendo il Venezia di mister Inzaghi. Il presidente Joe Tacopina non è uno abituato a perdere tempo, così in sintonia con il ds Perinetti ha praticamente chiuso (o quasi) la campagna acquisti avendo messo sotto contratto i centrocampisti Tortori (ex Feralpisalò), Domizzi (ex Udinese), Basso (ex Trapani) e il nazionale sloveno under 21 Leo Stulac. In Laguna sono anche approdati il terzino Baldanzeddu (ex Latina) e l’attaccante Francesco Virdis (ex Savona). Per chiudere il cerchio Pippo Inzaghi attende l’arrivo del trentenne centrale difensivo Elia Legati (ex Pro Vercelli). Il Bassano ha portato a casa Julien Rantier, attaccante che nella passata stagione aveva puntellato l’attacco del Pro Piacenza del neo tecnico biancorosso Viali. Panchina rimasta ancora vuota, in attesa che i dirigenti rossoneri decidano la figura del nuovo tecnico, mentre circolano i nomi di Fulvio Pea e Ivan Javorcic. I “cugini” del Piacenza, invece, hanno chiuso con il terzino Alessandro Castellana (ex Santarcangelo), e con i giovani difensori Sciacca (ex Renate) ed Eguelfi (ex Prato). Il Padova sarà un’altra delle protagoniste annunciate della prossima stagione. La società biancoscudata ha coperto le prime caselle con gli arrivi del trentatreenne centrocampista Dettori (ex Carrarese), il collega di reparto Madonna, rientrato nella città del Santo dopo un anno in cadetteria con la maglia del Como. Dal prestito rientra anche il centrocampista brasiliano Felipe Gomes Ribeiro (ex Partizan Tirana). E sempre nella zona nevralgica andrà ad inserirsi il mediano Loviso (ex Alessandria). Il Pordenone di mister Tedino al momento ha concluso la trattiva con il centrocampista Burrai (ex Robur Siena). Dai contratti alle marche da bollo il passo è breve. Parliamo di iscrizioni al prossimo torneo e già si paventano rischi per Como e Pavia, compagini che comunque non dovrebbero finire nel girone dell’Alto Adige. La procura federale ha richiesto il fallimento del club lariano, notizia che ha lasciato sbigottiti i dirigenti lombardi che, nel frattempo, hanno ufficializzato la presenza di mister Gallo su quella panchina. Soffiano venti di crisi in casa del Pavia. La società non ha ottemperato a saldare parte dei debiti della scorsa stagione (quelli sino al mese di maggio). Il mancato pagamento non compromette comunque l’iscrizione al prossimo campionato ma solo un punto di penalizzazione.
Ore 19.30 – (La Provincia Pavese) Corsa contro il tempo per le speranze di rivedere il Pavia calcio in campo nella prossima stagione ancora in Lega Pro. Serve il miracolo, o il colpo di scena finale, per permettere al club di via Alzaia di iscriversi alla prossima stagione seppur con diversi punti di penalizzazione per inadempienze rispetto alle scadenze previste dai regolamenti federali. C’è tempo fino alle 19 di domani per mettersi in regola. Ieri sera la crisi del Pavia è stata affrontata a Palazzo Mezzabarba nell’ambito della seduta del Consiglio comunale. Una serata aperta all’insegna dei colori azzurri con la premiazione della squadra Allievi Nazionali allenata da mister Omar Nordi, che ha compiuto l’impresa di conquistare il titolo italiano Under 17 di Lega Pro. Il sindaco Massimo Depaoli, l’assessore allo sport Davide Lazzari e il Consiglio hanno accolto i promettenti calciatori azzurri festeggiati dai presenti e da una rappresentanza dei tifosi. Al sindaco e all’assessore sono state consegnate due maglie del Pavia con lo scudetto tricolore e le firme dei calciatori campioni d’Italia. Poi la parola al dg azzurro Nicola Bignotti. «Serve un assegno da 35mila euro da presentare entro domani, e la proprietà non ci ha dato disponibilità a versarli. Siamo riusciti comunque a raccogliere 20mila euro e speriamo in queste ultime 48 ore di arrivare a trovarne altri 15mila perché la scadenza inderogabile è quella del 30 giugno. La documentazione da presentare a Firenze è pronta, manca la copertura economica per farlo». Bignotti ha poi fornito alcuni dati sulla situazione societaria e debitoria. «Al 30 giugno si concluderà il bilancio dell’annata con un debito di 4 milione e mezzo di euro», ha sintetizzato dopo aver elencato quanto non pagato, a partire dai contributi Inps e Irpef che sono stati rateizzati. Per il mese di marzo gli stipendi saranno pagati ai calciatori attraverso l’escussione di una parte della garanzia fideiussoria presentata ad inizio stagione. Quindi gli interventi degli amministratori. Luigi Furini (Pd) ha parlato di «continui arrivi di giocatori, dirigenti e allenatori, con esborsi notevoli a fronte di incassi non certo esaltanti». Alessandro Cattaneo (Forza Italia) a sua volta ha contestato la posizione di Furini dicendo che «non è possibile prendersela con i pavesi». Il consigliere comunale Francesco Brendolise ha poi ricordato come «c’erano debiti precedenti l’ultima gestione del Pavia». Altri interventi si sono succeduti in serata. Sul futuro i tifosi presenti sono apparsi scettici: non sono mancati i momenti di tensione. Per quanto concerne il futuro occorre che si trovi un accordo tra l’attuale proprietà cinese e la cordata guidata dal manager bresciano Abele Lanzanova, secondo quanto ribadito ieri dal dg Bignotti. Ci sarebbero, però, difficoltà a trovare un’intesa con il presidente Zhu, che non accetterebbe le condizioni proposte dai possibili acquirenti interessati. O le intenzioni della proprietà cinese cambieranno nelle ultime ore oppure difficilmente si potrà sperare in un salvataggio in extremis.
Ore 19.00 – (Gazzetta di Reggio) In questa fase iniziale del mercato il ds granata Andrea Grammatica è vigile su due fronti ben precisi, con uno sguardo particolare a quello che succede oltre il Secchia, con il Modena che sta attraversando una situazione molto delicata sul proprio futuro e che potrebbe portare sviluppi interessanti per la Reggiana. All’interno della società gialloblù il clima non è certamente dei più distesi, tutti i tesserati sono in silenzio stampa finché non verrà fatta chiarezza sul futuro e tutta questa incertezza potrebbe proprio favorire la Reggiana nel provare a raggiungere due suoi obiettivi per la prossima stagione. Il primo, Simone Gozzi, è da tempo sulla bocca di tutti e in cima alla lista del tecnico Leonardo Colucci, che lo conosce bene per aver disputato insieme a lui due stagioni proprio a Modena e del quale vorrebbe farne un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Gozzi è legato al Modena da un altro anno di contratto, ma proprio le vicende legate al futuro della società gialloblù potrebbero liberarlo a parametro zero. Il secondo nome che il ds sta seguendo con attenzione è quello di Francesco Stanco, attaccante classe 1987 che nell’ultima stagione ha collezionato 13 presenze e 3 gol in serie B e anche lui fu compagno di squadra di Colucci nella stagione 2010-11. Non sono solo rivolti verso Modena gli occhi del ds, ma anche al mercato dei giovani che Grammatica conosce bene per aver lavorato diversi anni nel Settore Giovanile della Virtus Entella. E’ ormai vicino l’arrivo a Reggio di Mattia Bonetto, centrocampista e capitano della Primavera dell’Inter nell’ultima stagione. Il club continua a monitorare anche la situazione di Lorenzo Staiti, centrocampista in scadenza di contratto con la Virtus Entella che Grammatica conosce bene e, grazie a questo, potrà superare la concorrenza del Mantova che ha messo gli occhi sul giocatore.
Ore 18.30 – (Gazzetta di Reggio) Sul mercato granata è tornato forte il nome di Marco Sansovini, dopo che l’attaccante e la Reggiana erano già stati ad un passo dal trovare l’accordo durante la sessione invernale del calcio mercato, prima che il giocatore si accasasse alla Cremonese (14 presenze e 6 reti). Terminato il campionato e avendo fatto ritorno temporaneamente al Pescara il giocatore è tornato ad essere inserito sul taccuino di Grammatica. Danilo Caravello, procuratore di Sansovini, fa luce sul futuro del “Sindaco”. «Sansovini in questo momento è rientrato al Pescara poiché a Cremona era solamente in prestito, ma siamo consapevoli che non si fermerà in Abruzzo considerato anche il fatto che i biancoazzurri disputeranno la serie A. Un giocatore come lui oggi rappresenta ancora uno dei migliori attaccanti che possono militare in Lega Pro, nonstante i 36 anni di età. Ha ancora tanta voglia di giocare e di fare parte di un progetto ambizioso». Tra le formazioni che hanno richiesto informazioni sul giocatore pare esserci anche la Reggiana. «Abbiamo ricevuto molti apprezzamenti da diverse squadre di Lega Pro, con il giocatore che non ha ancora preso una decisione definitiva sul suo futuro. Con la Reggiana non c’è stato ancora nulla di concreto, quindi in questo momento direi che sono più avvantaggiate altre formazioni, ma nel mercato può succedere di tutto». Quanto furono vicine le parti a gennaio? «Moltissimo, la Reggiana era sicuramente la favorita numero uno. La Cremonese ha però formulato un’offerta che non si poteva rifiutare». Il giocatore non chiuderebbe quindi le porte ad una possibile riapertura della trattativa? «Assolutamente no. Se si presentasse l’occasione il giocatore non avrebbe nessun tipo di problema a trasferirsi in una squadra così». A Reggio con l’arrivo di Mike Piazza sono cresciute le ambizioni può essere una sfida interessante per un giocatore come lui? «La Reggiana era già prima una società importante e ora con l’arrivo di nuovi capitali lo diventa ancora di più, avendo così la possibilità di allestire una formazione in grado di lottare per i piani alti della classifica». E’ stato anche il procuratore di Simone Perilli, si aspettava una crescita simile da parte sua? «Sì, perché i giovani vanno aspettati e gli va data fiducia, facendoli giocare e continuando a farlo anche se sbagliano. Sono contentissimo per lui, perché insieme a Raffaele Ferrara sono stato il fautore del suo arrivo alla Reggiana e credo che nei prossimi anni potrà essere protagonista anche nelle categorie superiori, magari sempre con la maglia granata». Ci sono altri giocatori da lei seguiti che potrebbero essere utili alla causa della Reggiana? «Consiglierei due terzini bravissimi per la categoria come Formigoni o Crialese entrambi della Cremonese che hanno sempre fatto parte di formazioni importanti. In attacco Masucci, che Grammatica conosce bene è sicuramente in grado di spostare gli equilibri, ma non so se l’Entella lo metterà sul mercato».
Ore 18.00 – (Gazzetta di Mantova) Nel tourbillon della giornata bresciana non potevano mancare le voci concernenti il futuro societario. Stando a fonti vicine alla dirigenza bresciana il professor Corrado Calabrò, presidente di Sdl Centro Servizi, starebbe acquisendo la disponibilità da parte di un gruppo di imprenditori di origine parmense, che potrebbero costituire un appoggio fondamentale per il futuro del Mantova. E se come pare la composizione societaria non verrà integrata da Roberto Masiero il gruppo emiliano fungerebbe senza dubbio da supporto operativo per le scelte societarie. Lo stesso presidente Musso ha reso noto come proprio ieri mattina gli sia giunta la disponibilità ad un contributo da parte di due giovani imprenditori bresciani. Sul fronte del mercato dopo la promozione di Matteo Togni al ruolo di dg perdono quota le possibilità che l’ex Cittadella e Padova De Poli e l’ex Verona Gibellini possano sostituire Pelliccioni. La partenza del ds di San Marino viene data per sicura nonostante il contratto in scadenza nel 2018.
Ore 17.30 – (Gazzetta di Mantova) Se la candidatura di Roberto Masiero sta gradatamente riassumendo contorni sempre più vaghi, al di là delle promesse più o meno ventilate delle ultime ore, l’atteggiamento dell’attuale dirigenza biancorossa par quasi essere divenuto più in sintonia con le attese della piazza. In questo si spiega l’atteggiamento del patron Serafino Di Loreto, che ha scoperto alle 14.15 da Sandro Musso dell’indisponibilità di Masiero a presentarsi per versare la cifra necessaria all’acquisto del Mantova. «Avevamo un appuntamento – ha sillabato Di Loreto, con l’umore in simbiosi col colore dell’abito – e ci è stato spostato a domattina (oggi, ndr). Siccome i tempi per l’iscrizione non vengono fissati dagli aspiranti acquirenti stamattina abbiamo predisposto la fidejussione, abbiamo versato la parte rimanente dei contributi e abbiamo predisposto gli assegni circolari che nelle prossime ore Matteo Togni porterà a Firenze. La società c’è, va dato atto anche ai soci mantovani del loro impegno; è stato versato un milione. Masiero si dice disponibile a venire nelle prossime ore in Sdl? Lo vedremo».
Ore 17.00 – (Gazzetta di Mantova) Una dilazione continua e ammorbante, sorella del silenzio che caratterizzò i giorni del dicembre 2001 quando Roberto Masiero entrò al lunedì pomeriggio nell’Acm come direttore tecnico e ne uscì al martedì mattino, contornato dalla voci più disparate, nessuna delle quali di segno positivo sulla sua persona. Anche ieri (giorno del summit) l’uomo che da un mese dice di volere e potere prendere il Mantova, trovando facilissima esca nello staff dirigenziale biancorosso che si era detto disponibile ad accogliere l’eventualità di una trattativa, ha tergiversato fino alle 14,15 per poi rispondere alla chiamata di Musso con poche parole il cui senso è il seguente: «Vengo domattina a Brescia, oggi non posso». Per tutto il pomeriggio, a intervalli di un’ora, l’imprenditore ha preso tempo finchè poco dopo le 20 anche i più pazienti si sono arresi e si sono dati appuntamento per la mattinata odierna, ultimissima opportunità per portare a termine una trattativa che già oggi vede Masiero in pesante e poco giustificabile ritardo nella copertura dei pagamenti. Se il Mantova avesse atteso Masiero, piaccia o meno, starebbe vivendo un gravissimo rischio di penalizzazione per non avere provveduto al pagamento delle spese indispensabili all’iscrizione. Più di qualsiasi altra dichiarazione è questa la cosa che fa volgere il parere degli sportivi in favore di chi ha garantito la continuazione dell’attività, magari col muso lungo ma non con vuoti proclami ritardati all’inverosimile. Indipendentemente dall’esito del presunto incontro odierno nella sede Sdl diventa perlomeno problematico pensare che il Mantova sia ancora acquistabile alla modica cifra di 400.000 euro; è estremamente probabile che anche se stamane Masiero snocciolerà sull’augusto tavolo del salone Sdl uno per uno tutti i soldini pattuiti e promessi sino alla noia riceverà in cambio un cortese rifiuto a considerare suo il Mantova, che nel frattempo è stato oggetto di nuovi investimenti inconfutabili.
Ore 16.30 – (Gazzetta di Mantova) Luca Prina ed il Mantova stanno per rinnovare le “promesse di matrimonio”, le nozze verranno celebrate probabilmente sabato quando il mister avrà posto in chiaro insieme ai dirigenti quegli aspetti che ancora vanno perfezionati, che comunque non sono tanti nè insormontabili. È questo, in sintesi, il succo dell’incontro (anticipato di 24 ore grazie al solito forfeit del signor Roberto Masiero) che Prina ha avuto in Sdl con il presidente Sandro Musso, il consigliere Pietro Raccagni ed il direttore generale (sempre più probabilmente direttore sportivo full time) Matteo Togni. Il mister, tirato a lucido e visibilmente ansioso di ricominciare, ha varcato la soglia del Centro studi Sdl alle 17,18 e si è trattenuto fino alle 19,10. Dopo un primo momento di attesa, nel corso del quale Prina ha visitato gli uffici insieme a Raccagni, l’incontro vero e proprio si è svolto nell’ufficio adiacente al bar gestito dalla signora Cristina Musso, affabile consorte del presidente. Prina ha ascoltato con attenzione le intenzioni della società: «L’ho trovato come mi attendevo – sottolinea Sandro Musso – voglioso di ricominciare e motivato a lavorare. È il profilo che serve a questo Mantova, crediamo nella possibilità di fare bene con il mister e pensiamo nel giro di pochi giorni di mettere fine alla trattativa, avviando definitivamente il progetto di allestimento del nuovo Mantova, che sarà fondato sui giovani e che avrà dai quattro ai sei giocatori esperti con i quali puntare ad una stagione in cui non si debba raggiungere la salvezza con i brividi. Ciò che ci rende sulla strada giusta per rinnovare la collaborazione è la notevole unità d’intenti, avremo la possibilità di avere anche figure dirigenziali in grado di aiutarci nel reperire quegli elementi affamati di successo, con i quali impostare la squadra. Il mister ha già le idee chiare, da parte nostra riteniamo che una persona come Enrico Dalè (ds del Rezzato, ndr») abbia le caratteristiche giuste per operare in sintonia con mister Prina. Nei prossimi giorni vedremo di mettere a punto l’accordo, siamo fiduciosi nell’esito positivo». Da parte sua Prina si limita a poche considerazioni: «Un incontro costruttivo – sottolinea – del resto è noto che per me è un piacere lavorare con questi dirigenti. Ci rivedremo entro breve tempo». Nelle dichiarazioni di Musso e di Prina non c’è stata una sola sillaba rivolta a Roberto Masietro, tema evitato accuratamente da Prina che è apparso pronto ad impostare la squadra del futuro in sintonia con le ambizioni delle dirigenza biancorossa attualmente al vertice.
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) In attesa dei due colpi d’attacco, che popoleranno le giornate di oggi e probabilmente di venerdì, ecco il pugno alzato del capitano. Mirko Stefani, ora è ufficiale, rimarrà alla guida del Pordenone. Il sì definitivo era solo una questione di tempo, ed è arrivato ieri mattina. Stefani ha messo la firma su un biennale che lo legherà al Pordenone fino al 2018. Il giocatore trentino, classe ’84, era arrivato in neroverde nell’estate 2015. Nello storico campionato 2015-16 (secondo posto e semifinale playoff) ha indossato la fascia di capitano e dato un contributo fondamentale ai successi della squadra. Ha disputato 33 gare su 34 (più 3 su 3 nella post season, mai sostituito) e realizzato una rete, su rigore, a Cremona. Dopo un’annata da insostituibile, il capitano prosegue con grande entusiasmo l’esperienza in neroverde, prolungando il contratto in essere da giugno 2017 a giugno 2018. «È un grande – commenta – attestato di stima della società, sono molto riconoscente al presidente Mauro Lovisa. Sono felice di aver scelto il Pordenone e ringrazio chi mi ha scelto e ha creduto in me l’estate scorsa». Nativo di Borgo Valsugana, Stefani in città ha trovato l’ambiente ideale: «A Pordenone mi trovo benissimo, come a casa», conferma. Dal recente passato, con lo storico secondo posto e la semifinale playoff con il Pisa, al futuro, alla nuova annata: «Sono orgoglioso di proseguire il percorso cominciato. Abbiamo realizzato, grazie a società, squadra, staff e tifosi, qualcosa di straordinario. L’obiettivo sarà confermarsi protagonisti in un campionato che si annuncia ancora più difficile». PORTA – Ma le buone notizie, ieri, sono arrivate anche dalla porta. Dopo Matteo Tomei ha rinnovato anche Marco D’Arsiè, il giovane estremo difensore che partirà alle spalle del portierone pordenonese. Il classe 1993, mai impiegato in campionato nella scorsa stagione, ha firmato un prolungamento annuale. «Ringrazio la società per la fiducia che mi ha dimostrato con la conferma – dice D’Arsiè -. Proseguo l’esperienza al Bottecchia con grande entusiasmo e voglia di lavorare sodo con lo staff e gli altri portieri, facendomi trovare pronto quando necessario. Sono orgoglioso di restare in un gruppo affiatato, che tanto bene ha fatto in un’indimenticabile annata». ATTACCO – Oggi sarà il giorno di Paulo “Dentello” Azzi. L’attaccante brasiliano del Pavia arriverà in città per firmare un biennale. Anche lui è in cerca di rilancio, come molti elementi arrivati l’anno scorso e poi esplosi con la maglia neroverde. Venerdì, salvo sorprese, dovrebbe essere il giorno del colpaccio: atteso Rachid Arma, «mister media-gol». Arriverà dalla Reggiana. LE ALTRE – Si rafforza la Cremonese, che prende in un colpo solo Luca Belingheri, Giuseppe Gemiti e Simone Salviato. Un tris d’acquisti dalla serie B che conferma le ambizioni del club lombardo. La stagione dev’essere quella giusta, dopo tanti tentativi andati a vuoto.
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone blinda il suo Chiellini. Nell’attesa ormai agli sgoccioli dello sbarco in neroverde dell’attaccante Paulo Dentello Azzi (’94), di fatto un nuovo giocatore neroverde, il club del presidente Lovisa ha annunciato di aver prolungato di un anno l’accordo con il capitano, nonché perno della difesa, Mirko Stefani (’84). Il contratto del centrale ex Milan scadeva nel giugno del 2017: tutto rinviato di anno, ovvero all’estate del 2018. Europeo. Un segnale inequivocabile: Stefani sarà la pietra su cui costruire le future fortune neroverdi. E in tempo di grande entusiasmo azzurro, l’accostamento col centrale della nazionale che sta sbalordendo agli Europei francesi non è affatto campato in aria. Stefani e Chiellini, infatti, hanno vinto un Europeo assieme nel 2003. Era l’Italia under 19 allenata da Paolo Berrettini. Si giocò anche allora in Francia, e gli azzurrini s’imposero (2-0) nella finale di Tolone con il Portogallo, grazie alle reti di Della Rocca e Pazzini. Era una selezione composta dalla covata dell’84, che oltre ai protagonisti citati, annoverava i vari Aquilani, Lodi, Padoin e Palladino. Colonna. La scorsa stagione, quella dell’ormai storica semifinale playoff col Pisa, 33 presenze su 34. Mai sostituito. Numeri eloquenti sull’importanza che Mirko Stefani riveste nelle scelte di Bruno Tedino. «Questo prolungamento – ha commentato il capitano neroverde – è un grande attestato di stima della società. Sono molto riconoscente al presidente Lovisa e a chi ha creduto in me la scorsa estate, e sono pure felice di aver scelto il Pordenone, dove mi trovo benissimo, come a casa». Quindi uno sguardo al futuro: «Abbiamo realizzato qualcosa di straordinario. L’obiettivo sarà confermarsi protagonisti in un campionato che si preannuncia ancora più difficile». Insidie toscane. In difesa, intanto, blindato pure il giovane portiere Marco D’Arsiè (classe ’93), promettente secondo di Matteo Tomei, che ha rinnovato il contratto per un anno. Prossimi obiettivi due giovani esterni e un centrale d’esperienza. Sul secondo versante novità poco piacevoli da Arezzo. Il club toscano sarebbe a un passo da Alex Sirri (’91), difensore dell’Alessandria su cui aveva messo gli occhi anche il Pordenone. Gli amaranto si sarebbero intromessi pure nella trattativa per l’attaccante marocchino Rachid Arma (’85), ex Reggiana, ma in questo caso il vantaggio neroverde pare incolmabile. Saltato Sirri, l’attenzione potrebbe tornare a spostarsi su Mauro Belotti (’84), forte centrale del Lumezzane.
Ore 15.00 – (Giornale di Vicenza) Quando pareva fossero finiti giù in cantina nel ripostiglio degli oggetti dimenticati, tornano in auge le candidature di Mattia Minesso ed Alessandro Sgrigna. Sì perchè il Bassano non perde di vista queste due candidature per potenziare la trequarti. L’ingresso di Rantier non preclude quello dei due ex Cittadella. La regola in vigore dal prossimo torneo impone che ogni squadra non schieri in rosa più di 16 over (nati cioè prima dell’1 gennaio 1994), ma in questo senso Bassano viaggia sereno e tranquillo poiché i veterani della comitiva sono davvero pochi. Chi? Al momento questi: Rossi, Bizzotto, Cenetti, Proietti, Falzerano, Candido, Laurenti e Maistrello, oltrechè ovviamente Rantier, nove in tutto. Tra gli under c’è sicuramente l’altro arrivo, Dimitri Bisoli e sempre in quota giovani ci sono Stevanin, Barison e Fabbro. Come dire che Seeber ha almeno altri sette visti da spendere tra quelli più esperti. Se poi confermerà uno dei due se non entrambi fra Pietribiasi e Germinale i posti per quelli più navigati sarebbero sempre 5 o 6, mica pochi. Uno di questi è previsto nel pack arretrato e altri due giostreranno fra mediana e prima linea. Ma non è affatto automatico che in via Piave imbottiscano necessariamente di tutte e 16 le caselle over l’organico. Anzi, da sempre l’orientamento della proprietà e del management è quello di rinfrescare i ranghi e proprio questa politica ha garantito non solo risultati ma anche liquidità in cassa coi denari previsti dai contributi di Lega per l’impiego dei giovanotti. Un gruzzoletto che combinato a qualche felice plusvalenza precedente (quanto introitato per la cessione di Iocolano, ad esempio) consente ai comandanti virtussini un discreto margine di manovra da reinvestire sul mercato senza pesare esageratamente sulle tasche dei soci. Almeno per questa estate. Infine la Samb, inserita presumibilmente nel girone col Bassano, ha ingaggiato l’ex numero 1 del Lane, Frison.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tacopina esulta per gli Azzurri e regala a Inzaghi uno staff di serie A per fare grande il Venezia. L’Italia volata ai quarti di Euro 2016 battendo la favorita Spagna ha esaltato il presidente arancioneroverde Joe Tacopina, il quale da New York ha twittato «Lezione magistrale da parte di Conte. Abbiamo ancora i migliori tattici al mondo. Il meglio deve ancora venire!». E proprio il lavoro tattico godrà di una particolare attenzione nel Venezia di mister Pippo Inzaghi, che nella sua «squadra» potrà contare su «alte professionalità di spicco ed esperienza» per usare le parole del ds Giorgio Perinetti. Del nuovo staff tecnico lagunare fa parte, tanto per cominciare, il «preparatore tattico» Angelo Castellazzi, 44enne ben noto a Inzaghi dati i comuni trascorsi al Milan: in rossonero Castellazzi ha allenato le squadre giovanili, ha lavorato con Max Allegri e Leonardo (seguito pure all’Inter) per poi affiancare Carlo Ancelotti e Laurent Blanc al Paris Saint Germain e Hernan Crespo nella Primavera del Parma. Il ruolo di vice allenatore sarà ricoperto invece dal 47enne Maurizio D’Angelo, ex icona del miracolo-Chievo e in campo nel Napoli di Perinetti, già braccio destro di Gigi Delneri sulle panchine di Chievo, Genoa, Juventus e, nell’ultima serie A, all’Hellas Verona. Nello staff confermatissima la bandiera arancioneroverde Massimo Lotti che continuerà a prendersi cura dei portieri: 47 anni «Vasco» ha vissuto gli ultimi dieci da veneziano adottato in campo e fuori. Confermati anche il team manager Alessandro Servi e il video analyst Claudio Damiani. Giovane ma già quotato il preparatore atletico Luca Alimonta, classe ’78 in serie A con Genoa, Juventus e fino a poche settimane fa Verona, mentre del «recupero infortunati» si occuperà Daniele Cenci, già preparatore atletico in Figc della Nazionale Under 17. Per la squadra primi test fisici lunedì 11 e martedì 12 luglio al Taliercio con partenza mercoledì 13 per Piancavallo. Dal 26 preparazione a Norcia fino al 7 agosto, con il Venezia che potrebbe chiedere di esordire il 14 in Coppa Italia.
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sarà Maurizio D’Angelo l’allenatore in seconda di mister Inzaghi. Il Venezia ha ufficializzato l’intero staff tecnico che avrà alcuni elementi aggiuntivi rispetto al normale organico, come richiesto dallo stesso Inzaghi. «Siamo molto felici di aver allestito uno staff di qualità ed esperienza», è il commento del direttore sportivo Giorgio Perinetti. «Rispetto allo staff precedente, c’è un collaboratore tecnico in più e un assistente incaricato del recupero degli infortunati, come richiestoci da mister Inzaghi», ha precisato il ds riferendosi ad Angelo Castellazzi, collaboratore tecnico con trascorsi tra Milan e Inter, e a Daniele Cenci per il recupero degli infortunati. D’Angelo, nato a Napoli nel 1969, ha una lunga carriera da giocatore alle spalle, mentre da allenatore è stato capoallenatore al SudTirol (2008) ed è stato collaboratore tecnico alla Juventus nel 2010-2011 con Luigi Delneri, seguendolo poi al Genoa (2012-2013) e al Verona (2015-2016). Angelo Castellazzi proviene invece dall’ambiente del Milan, dove è stato allenatore delle giovanili (2003-2009) e poi viceallenatore con Leonardo e Allegri. E’ passato poi all’Inter (2010-2011) seguendo Leonardo, per poi affiancare Ancelotti al Paris St. Germain. Due anni fa è stato invece vice di Crespo al Parma. Lo staff tecnico si completa infine con i confermati Luca Alimonta (preparatore atletico), Massimo Lotti (preparatore dei portieri), Alessandro Servi (team manager) e Claudio Damiani (video analist). Ieri intanto la società ha provveduto a completare l’iscrizione alla Lega Pro: il segretario Davide Brendolin ha depositato presso gli uffici della Lega Pro di Firenze i documenti necessari, a cominciare dalla domanda d’iscrizione con firma autenticata in precedenza dal notaio del presidente Joe Tacopina. Sono stati inoltre depositati i due assegni circolari, uno di 70mila euro intestato alla Lega Italiana Calcio Professionistico e uno da 10mila euro intestato alla Calcio Servizi Lega Pro, più la fideiussione bancaria di 350mila euro.
Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Il Venezia Fc ha depositato ieri l’incartamento completo per la stagione 2016-2017 a Firenze, comprensivo delle tasse di iscrizione di 95 mila euro (quota partecipativa di 45 mila euro e quota associativa di 50 mila, prima tranche un assegno di 70 mila euro), della fideiussione di 350 mila euro e secondo assegno di 10 mila euro alla Calcio Servizi Lega Pro. Ma la notizia è la definizione dello staff tecnico che affiancherà Filippo Inzaghi, che continuerà ad avvalersi della collaborazione di Massimo Lotti (preparatore dei portieri) e di Claudio Damiani (Video Analyst). La squadra completa sarà composta da Maurizio D’Angelo (vice allenatore), Angelo Castellazzi (collaboratore tecnico), Luca Alimonta (preparatore atletico) e Daniele Cenci (recupero infortunati), oltre ai citati Lotti e Damiani (video analist), Alessandro Servi confermato come team manager. Il vice allenatore sarà Maurizio D’Angelo, 45enne nato a Napoli ma trasferitosi bambino in Veneto, uno che ha legato la carriera di calciatore al Chievo (1991-2003), conquistando la promozione in serie B nel 1994 con Malesani e in serie A nel 2001 con Del Neri, duellando con il Venezia di Prandelli. Nel gennaio 2003 una parentesi di qualche mese al Napoli, prima di chiudere la carriera (2004) ancora nel Chievo. In gialloblù inizia anche la carriera di allenatore con 3 presenze in serie A e poi 11 in Seconda Divisione al Sudtirol. Vice di Beretta e Pillon al Chievo, nel 2010 Del Neri lo porta alla Juventus,poi passa al Genoa e nella passata stagione al Verona. Poi c’è Angelo Castellazzi, 44 anni, porta al Venezia l’esperienza internazionale maturata al PsG tra il 2011 e il 2013, portato da Leonardo di cui è stato vice e tattico sia al Milan che all’Inter, poi di Ancelotti a Parigi, ultime due stagioni al Parma. Il preparatore atletico è Luca Alimonta, 37 anni, anche lui nello staff di Del Neri alla Juventus, al Genoa e al Verona, e con Malesani in Grecia al Panathinikos. Il recupero infortunati sarà affidato a Daniele Cenci, ultime due stagioni all’Ancona.
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) È fissato per venerdì l’appuntamento, che stavolta si spera sia definitivo, tra l’entourage del difensore nigeriano Daniel Adejo e i vertici del Vicenza calcio per definire il prolungamento del contratto che dovrebbe legare l’ex centrale della Reggina al club berico per altri due stagioni. «Adejo tornerà giovedì dalle vacanze e venerdì dovremo vederci subito per chiudere l’accordo – precisa il direttore sportivo del Vicenza Antonio Tesoro – non dovrebbero esserci grandi problemi nel mettere il tutto nero su bianco ma nel mercato finchè non c’è la forma sui contratti è bene non dare mai niente per scontato». In attesa di chiudere per Adejo, in casa biancorossa non si registrano novità per Salvatore D’Elia, finito nel mirino del Chievo Verona e del Frosinone, per Lorenzo Laverone che potrebbe essere ceduto alla Salernitana, e per Filip Raicevic, seguito sempre dal Cagliari e dal Napoli, e che nei giorni scorsi è stato avvicinato dal Grasshopers. Finora però le offerte sono state giudicate non adeguate dalla dirigenza berica e quindi è probabile che l’attaccante montenegrino parta per il ritiro estivo, in programma dal 17 luglio ad Andalo, con il Vicenza. Un gruppo che vedrà a disposizione di Franco Lerda tanti giovani promettenti, con i vari Cernigoi, Giusti, e Zivkov che daranno il massimo per meritare la conferma nella rosa di mister Lerda. Un altro giovane interessante è Francesco Orlando che si è messo in luce nella Maceratese dell’ex biancorosso Cristian Bucchi. Giocatore brevilineo, dotato di ottimo dribbling, e di grande velocità di esecuzione, è un mancino che nel 4-2-3-1 può coprire tutti i tre ruoli dietro alla punta centrale. Un giovane che ha notevoli margini di miglioramento e che potrebbe essere, nella rosa di Lerda, la riserva naturale di Galano, se l’ex barese resterà in biancorosso oppure, nel ruolo di esterno offensivo, di Giacomelli.
Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Il giorno è deciso: mercoledì 27 luglio, a Cesena, si scoprirà il calendario della prossima Serie B. È questa una delle principali notizie che arrivano da Milano, dove ieri si è svolta l’assemblea della Lega di B. Per il Vicenza, all’appuntamento erano presenti il presidente Alfredo Pastorelli assieme al figlio Nicola, il d.g. Andrea Gazzoli e Dario Cassingena. «Sono stato accolto molto bene – ha fatto sapere il numero uno biancorosso, alla prima uscita ufficiale -, soprattutto dal presidente Abodi che ho invitato personalmente a Vicenza nelle prossime settimane». L’incontro, che dovrebbe avere al centro numerose tematiche tra cui la questione stadio, potrebbe esserci già nella seconda settimana di luglio.ASSEMBLEA – Ieri, intanto, è stato deciso che nella prossima Assemblea verrà eletto il nuovo Consiglio di Lega dopo la decadenza di cinque membri su sei dell’attuale a seguito dei naturali meccanismi di promozione e retrocessione. Dopo le premiazioni a Cagliari e Crotone, rispettivamente, dei premi Rispetto Fair play, per la tifoseria più corretta, e Disciplina per la squadra meno sanzionata, e di Trapani e Bari per i migliori terreni di gioco sintetico e misto della stagione appena conclusa, la riunione è entrata nel vivo con il presidente Andrea Abodi che ha annunciato l’invio nei prossimi giorni di una lettera al presidente della Figc Carlo Tavecchio contenente la proposta, già presentata nei mesi scorsi, della Lega B sulla riforma dei campionati. Una bozza nella quale verrà individuata la metodologia per arrivare nel giro di due stagioni alla riduzione a 20 squadre, prevedendo nei medesimi campionati cinque retrocessioni nella Lega Pro. L’Assemblea ha aderito ai principi strategici della VAR (Video assistance referee)con l’analisi dei costi, dell’implementazione tecnologica e organizzativa che saranno valutate nella prossima riunione di luglio. Presentate le modifiche del progetto di marketing centralizzato B Club che amplia la sua sfera di intervento, oltre che a quello dello stadio, a quella senza confini del digitale.
Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Monitorare giocatori prima dell’apertura ufficiale del mercato l’1 luglio è fondamentale, insomma meglio essere pronti ma soprattutto avere le idee chiare.E una cosa è certa: il Vicenza che si sta costruendo di sicuro necessita di innesti di peso a centrocampo dove Signori e Urso, quest’ultimo potrebbe anche partire, non possono bastare. In quest’ottica dunque rientra una voce trapelata ieri e che riguarda il mercato estero. Al Vicenza piacerebbe Migjen Basha, classe 1987, svizzero, ma naturalizzato albanese. Il giocatore l’anno scorso ha giocato al Como a cui era stato dato in prestito dal Lucerna. Basha, alto 1.80, è un centrocampista centrale, ma molto duttile tanto che ha giocato pure in mediana e perfino terzino di fascia destra. Nella sua carriera, per sua stessa ammissione, un posto particolare lo ha il Torino dove era approdato una prima volta nel 2011 e dove è tornato nella stagione 2012-13.Ma sempre per restare al mercato estero, e al ruolo di centrocampista, il Vicenza avrebbe seguito con interesse anche Tomasz Kupisz, classe 1990, polacco, lo scorso campionato dato dal Chievo, che è proprietario del cartellino, in prestito al Brescia. Kupisz, alto 1.80, è arrivato in Italia nel settembre del 2013 acquistato dal Chievo che lo aveva prelevato dalla società polacca del Jagiellonia, è un centrocampista che può giocare anche nel ruolo di ala destra.Più defilata invece la posizione di Filippo Falco, classe 1992, di proprietà del Bologna che lo scorso anno lo ha dato in prestito al Cesena. Falco è un centrocampista offensivo, mancino, alto 1.71, cresciuto nelle giovanili del Lecce. Per quanto riguarda i giocatori in uscita ieri c’è stato un ulteriore contatto con il Chievo per Salvatore D’Elia, ma le parti sembrano davvero molto distanti tra tra domanda e offerta, quindi probabile alla fine non se ne faccia nulla. Anche il Pescara, che si era fatto avanti per il difensore, ora sembra essersi raffreddato. Dovrebbe invece andare in porto il passaggio di Lorenzo Laverone, in scadenza di contratto col Vicenza nel 2017, alla Salernitana. Nei prossimi giorni è previsto un ulteriore contatto ed entro fine settimana si potrebbe chiudere.Infine per quanto riguarda il rinnovo del contratto di Daniel Adejo, di cui si parla ormai da qualche settimana, si è in attesa dell’arrivo a Vicenza del difensore che dovrebbe essere in città giovedì, dunque al massimo per il fine settimana la trattativa stavolta dovrebbe arrivare ad una conclusione. Per Adejo pronto un biennale.
Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) Un occhio a destra e l’altro a sinistra. Perché cominciano a farsi grosse le voci di una partenza da ambo i lati della difesa biancorossa. Il primo pezzo pregiato che sta per staccarsi dal puzzle biancorosso è quello di Mario Sampirisi, 24 anni a ottobre, che ha conquistato il neo-promosso Pescara di Massimo Oddo. Sulla fascia opposta potrebbe invece partire Marco Pinato (’95), sul quale si sono posati insistentemente gli occhi del Latina senza tralasciare l’interesse di Ascoli e Novara. IL SALTO DI SAMPI. «Voliamo con i piedi per terrA», slogan sognante della stagione della quasi Serie A, portava il copywright di Mario Sampirisi. Ed è uno strano incrocio di fatalità quello che porterebbe proprio in A – e proprio con la maglia del Pescara – il terzino Made in Caltagirone. Spiace ricordarlo, perché fa male a tutti e soprattutto a lui: ma quella sera del 2 giugno 2015 fu proprio il piedone di «Sampi» a svirgolare il cross di Zampano alle spalle di Vigorito. Poi finirà 2-2, e Pescara in finale (persa col Bologna). Cerchiamo di sorridere: il Pescara, a posteriori, si sarà ricordato di lui… Ma soprattutto per quanto di buono ha fatto vedere anche quest’anno: 38 presenze da terzino destro, all’occorrenza traslato al centro e anche a sinistra. Con il Pescara si stanno definendo i dettagli, ma la chiusura dell’affare parrebbe ormai una formalità. PINATO E L’INGAGGIO. Per quanto riguarda Pinato, acquistato lo scorso anno dal Milan, c’è un contratto che lo lega al Vicenza fino al giugno 2018. Nell’ultima stagione è stato impiegato a fasi alterne in biancorosso, un po’ per scelta tecnica (la maglia da titolare viaggiava sulle spalle di Salvatore D’Elia) e un po’ per l’infortunio che ha costretto il ragazzo a un lungo stop. In caso di cessione, però, va ricordato che i rossoneri vanterebbero il riconoscimento del 50% sulla vendita. Vincenzo Vivarini, nuovo tecnico nerazzurro, ha già studiato a fondo le qualità del ragazzo: il nodo principale è però rappresentato dall’ingaggio del giocatore, considerato al momento oltre il limite della disponibilità della società laziale. Un’operazione, quella del Latina, che sarebbe supportata anche dalla partenza di Marco Calderoni (esterno sinistro classe 1989) che si è accasato al Novara.MODIC-ASCOLI? Anche se non è più affar biancorosso, dal momento che in via Schio è stato deciso di non esercitare il diritto di riscatto, Andrej Modic sembra avere due estimatori nella serie cadetta: il neo promosso Pisa di Rino Gattuso e l’Ascoli.
Ore 11.50 – (Gazzettino) Dopo Simone Pasa, un altro giocatore trova l’accordo con il Cittadella e resta in attesa soltanto dell’annuncio ufficiale. È Marco Martin, esterno sinistro difensivo, di proprietà del Pavia ma negli ultimi sei mesi in forza al Pordenone. 28 anni e una lunga esperienza tra serie C e Lega Pro, Martin dovrebbe legarsi ai colori granata per le prossime due stagioni. Sarà lui a prendere l’eredità di Benedetti – rientrato dal prestito al Chievo Verona che ne detiene i diritti sportivi – è un terzino di corsa, abile negli inserimenti. Non è un difensore «da gol» ma nell’ultimo campionato è riuscito a mettere a segno la bellezza di sei assist: davvero niente male. Con Pedrelli da una parte, e Martin dall’altra, il Cittadella ha in pratica completato il reparto difensivo, potendo attualmente contare su gente come Cappelletti e De Leidi che possono giocare all’esterno, al pari del giovane Amato che fa già parte della rosa della prima squadra. In attesa di trovare l’accordo per Gianluca Litteri con il Latina – le parti si troveranno in settimana per cercare l’accordo definitivo – il Cittadella sta riempendo tutte le “caselline” a disposizione per gli over 21 anni. Il regolamento nella composizione delle rose dei giocatori, infatti, pone dei limiti ben precisi, non sono ammessi oltre 18 calciatori oltre i 21 anni – più due cosiddette “bandiere” -. I granata, conteggiando anche Litteri – sinora hanno 14 giocatori over 21 (senza mettere nel computo le due «bandiere»), quindi i margini di movimento senza limiti di età stanno diventando sempre più stretti per il direttore generale Stefano Marchetti. Ecco allora perché certe operazioni come quella che conduce a Gianvito Misuraca – centrocampista jolly in scadenza di contratto con il Bassano – per il momento sono state messe in stand-by, al pari dei rinnovi di alcuni giocatori, l’icona Claudio Coralli in primis. Stefano Marchetti sta parlando poi con il Cosenza per Andrea Arrighini, centravanti che gode della stima del dirigente del Cittadella, e nello stesso tempo si sta concentrando sui giovani da scovare per definire la rosa da consegnare a Roberto Venturato. CENTRO DI COORDINAMENTO – Stasera alle 20.30 nella sala stampa del Tombolato è stata convocata dai responsabili societari del Cittadella Silvio Bizzotto (responsabile Gos-Slo) e Federico Cerantola (responsabile marketing) una assemblea generale con i rappresentanti del Centro di coordinamento dei Club Granata e il gruppo “Support Cittadella” per discutere e programmare la “Sesta Festa del Tifoso” di domenica 24 luglio a Lavarone, sede del ritiro del Cittadella. Avvenimento sempre molto seguito, negli ultimi anni ha fatto registrare una media di 500 persone presenti sotto le tendostrutture. BERRETTI – Stasera alle 20.30 in Piazza Pierobon a Cittadella i ragazzi di Giulio Giacomin saranno premiati dall’amministrazione comunale per aver vinto il campionato italiano di categoria nelle «Final Four» di Roma al termine di una stagione davvero esaltante, che ha fatto il paio con quella della prima squadra di Venturato.
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) «Valido, giovane, ma già esperto». Stefano Marchetti definisce così Alberto Paleari, di fatto ammettendo che il Cittadella è davvero ad un passo dall’assicurarsi il 23enne portiere che, dal gennaio 2015, ha difeso i pali della Giana Erminio. «Lo stiamo trattando e siamo vicini, credo che al 99% sarà nostro», si sbilancia poi il direttore generale granata. È, dunque, lui l’uomo individuato come potenziale alternativa ad Enrico Alfonso, che già ha rinnovato il contratto per la prossima stagione. Dopo un anno in cui i ruoli di titolare e riserva erano definiti, il Citta, che si separerà da Vaccarecci – estremo difensore di riserva nel corso dell’ultimo campionato – punta così su due elementi in grado entrambi di vestire la maglia da titolare, scelta quasi naturale di fronte ad un torneo lungo e fitto d’impegni come quello di Serie B. Assente nel corso della partita d’andata a causa di una frattura al dito che lo tenne fuori causa per una decina di giornate, Paleari, alto 192 centimetri e cresciuto nelle giovanili del Milan, è stato fra i migliori in campo nella sfida di ritorno, a Gorgonzola, vinta soltanto per 1-0 dai granata, in gol con una conclusione a botta sicura di Schenetti. Una curiosità: nel 2015 assieme a Cappelletti ha vestito la maglia della Nazionale azzurra impegnata alle Universiadi in Corea del Sud, infilando al collo la medaglia d’oro. Da aggiornare c’è poi l’ormai consueto “capitolo Litteri”. Contrariamente a quanto filtrato nelle scorse ore, ieri non c’è stato alcun summit con il Latina per definire la posizione del centravanti. Ma è lo stesso d.g. a precisare come sia messa la questione: «Non c’è bisogno di nuovi incontri, i contatti telefonici sono continui. E comunque la nostra offerta l’abbiamo formulata, sta al Latina rispondere». Sempre per quanto riguarda il reparto offensivo, spunta una nuova pista da seguire con attenzione e porta dritta alle giovanili del Milan: obiettivo Patrick Cutrone, bomber comasco 18enne della Primavera, con la quale nell’ultima stagione ha messo a segno 14 gol in 19 presenze, pur avendo saltato la prima parte di campionato per un infortunio che lo ha tenuto fuori più di due mesi. Sul baby attaccante rossonero ci sarebbe anche il Brescia. Marchetti, a riguardo, ammette sino a un certo punto: «È un buon giocatore, ma non abbiamo approfondito la trattativa». Come anticipato negli scorsi giorni, è invece ben più avanti quella intavolata con Marco Martin, terzino sinistro di proprietà del Pavia, nell’annata da poco conclusa in prestito al Pordenone: già nelle prossime ore potrebbe arrivare la firma su un biennale. Chi invece saluterà la compagnia è Mattia Minesso, come conferma il direttore generale: «È bravo, ma, essendo un’ala pura è penalizzato dal modulo con il trequartista. Non eserciteremo il diritto di riscatto, che scade il 30 giugno».
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Stamattina è attesa la firma e poi potrebbe essere data l’ufficialità. Il Cittadella è a un passo dall’assicurarsi le prestazioni sportive di Marco Martin, terzino sinistro classe 1987, che ha raggiunto l’accordo con la società granata. Il direttore generale Stefano Marchetti è riuscito a limare i dettagli con il giocatore e a meno di clamorose sorprese, dovrebbe portare a termine l’operazione. Un colpo di mano quello dell’uomo che tira le fila di tutta le gestione tecnica del «Citta» e che garantirà qualità nel reparto arretrato. Martin, reduce da una stagione positiva, con gli ultimi sei mesi trascorsi a Pordenone dove ha ben figurato, è di proprietà del Pavia che detiene il suo cartellino. La società lombarda è in gravi difficoltà economiche e non sa ancora se riuscirà a iscriversi al campionato di Lega Pro, così il dg è riuscito ad assicurarsi l’atleta a costo irrisorio. Venturato può considerarsi a posto nella fascia sinistra. Le trattative in casa granata comunque non si fermano e come in tutte le squadre si lavora a ritmo serrato per giungere alla partenza del ritiro con un organico su cui lavorare. Nella costruzione della squadra che l’anno prossimo giocherà in serie B, bollono in pentola diversi altri colpi con tempistiche legate alle differenti situazioni. Resta in piedi, ma è difficile da concludersi l’affare Gianluca Litteri, con il giocatore che vorrebbe accasarsi di nuovo nella società della città murata. Ieri si era diffusa la voce che Marchetti fosse a mediare con la società laziale ma lo stesso ha smentito. La trattativa col Latina è lunga e allora Marchetti sta provando a virare sull’attaccante Andrea Arrighini dopo il vizio di forma che gli impedirà di finire a Cosenza. Una pista che i granata hanno sempre seguito, anche quando sembrava tramontata l’ipotesi di vederlo al Cittadella. Per la porta, oltre al confermatissimo Alfonso, si parla di Alberto Paleari, estremo difensore classe 1992, che nell’ultima stagione ha vestito la maglia della Giana Erminio. Sul portiere ha messo gli occhi anche la Ternana che è interessata ad affidare i pali all’atleta scuola Milan.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Anche se il suo cartellino è di proprietà del Cagliari, e un’eventuale operazione in questa direzione sarebbe abbastanza onerosa dato che il giocatore ha un contratto importante con i sardi, che dovrebbero quindi contribuire all’ingaggio. Senza dimenticare, poi, che sulle sue tracce si sono mosse altre società. Della serie, non gli mancano le richieste, anche dalla serie B. SOCIETÀ. È la Tiemme costruzioni edili di Loreggia, già sponsor dei biancoscudati, l’azienda che è in procinto di entrare nel pacchetto azionario del Padova con una quota del dieci per cento. L’incontro tra l’amministratore delegato Roberto Bonetto e Angelo Marcon, fondatore della Tiemme nel 1983, è andato in scena sabato e nei prossimi giorni dovrebbe essere perfezionata l’operazione. AICB. Va in scena oggi alle 21 nella sede della Croce Verde in via Nazareth 23 l’assemblea dei soci dell’Aicb. È la prima riunione plenaria convocata dal nuovo presidente Ilario Baldon per discutere alcune iniziative, tra le quali quelle relative alla prossima campagna abbonamenti e per organizzare il sostegno alla squadra durante il ritiro a Mezzano di Primiero che scatterà domenica 10 luglio.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Quanto al suo curriculum, se nell’ultima stagione non ha trovato spazio nel Perugia e a gennaio è stato girato in prestito al Partizani Tirana che avrebbe voluto tenerlo anche in vista del prossimo campionato, non si può dimenticare che sempre con gli umbri era stato uno dei protagonisti della promozione in serie B nella stagione 2013-2014. Fabiano, dicevamo. Il difensore non ha ancora dato una risposta alla proposta di rinnovo del club articolata in parte fissa e parte variabile degli emolumenti legata a presenze e prestazioni, e anche su questo fronte si attendono novità. Nel frattempo, comunque, il diggì sta sondando anche qualche altra pista (almeno un altro centrale esperto arriverà a prescindere da Fabiano) e non è un mistero che tra i profili che piacciono ci sia anche Rigione del Lanciano. Per quanto riguarda il reparto avanzato, Neto Pereira e Altinier sono al momento le certezze. Un’altra punta navigata per la categoria sarà ingaggiata, mentre tra i giovani un nome sul taccuino di Zamuner è quello di Alessandro Capello che nell’ultimo campionato si è messo in luce con il Prato realizzando dodici sigilli.
Ore 10.20 – (Gazzettino) È ormai in dirittura d’arrivo la trattativa per il regista Filipe Gomes Ribeiro del Perugia, tanto che la fumata bianca dovrebbe essere annunciata a stretto giro di posta. Giorgio Zamuner è arrivato a chiudere il cerchio con il club umbro, che cederà il giocatore a titolo definitivo e contribuirà in maniera sostanziosa al suo ingaggio per i prossimi due anni, dato che questa sarà la durata del suo contratto con i biancoscudati. È proprio il cosiddetto “incentivo all’esodo” che deve essere messo a punto a livello di documenti tra il brasiliano e il Perugia, dopodiché arriveranno le firme. Filipe, quindi, è pronto a sposare la causa biancoscudata, dove ritroverà Oscar Brevi che lo ha già allenato per una stagione al Como e di sicuro c’è stato anche il benestare del tecnico sull’operazione. Tra l’altro, all’ombra del Santo ritroverà alcuni connazionali con i quali ha già condiviso altre esperienze essendo stato compagno di Neto Pereira al Varese, e di Diniz e di Fabiano al Lecce.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Diversa, invece, la situazione di Nicola Petrilli, attualmente in stand-by dopo essere stato ufficialmente messo sul mercato. Il suo procuratore è stato avvisato che, con l’avvento di Brevi e il passaggio al 3-5-2, l’esterno d’attacco torinese non rientrerebbe più nei piani tecnici del nuovo Padova, e che per questo può considerarsi libero di trovare un’altra sistemazione. Il problema, di non poco conto, è che a differenza degli altri giocatori in predicato di uscire, i vari Dionisi, Ilari e Giandonato, Petrilli è legato al Padova da altri due anni di contratto: il rinnovo esercitato lo scorso gennaio, con il senno di poi, non fa che complicare la sua situazione. Al momento non sono ancora giunte offerte al giocatore, e bisognerà probabilmente attendere agosto per avere un quadro più chiaro. Occhio ai giovani. A Mezzano di Primiero, insieme alla prima squadra, saliranno anche due elementi del vivaio, oltre ovviamente al giovanissimo Oleg Turea: si tratta di Andrea Bottalico, che nell’ultima stagione si è allenato quasi sempre con la prima squadra, e Davide Marcandella, che invece rientra dal prestito all’Este e verrà valutato da Brevi. Filippo Pittarello e Fabio Busetto, infine, dovrebbero essere lasciati liberi.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Gli agenti del regista oggi saranno a Perugia, quindi in serata (o al massimo domani) si potrebbe già attendere l’ufficialità del suo arrivo a Padova. In uscita. Dal 1º luglio, ovvero tra due giorni, aprirà ufficialmente la sessione di mercato estivo vera e propria, e si comincerà quindi a valutare anche la situazione dei possibili movimenti in uscita. Fra oggi e domani rientrerà in città Lazar Petkovic, atteso ad un controllo medico in vista del ritiro pre-campionato. Pare che il giovane portiere serbo sia clinicamente guarito dal problema che lo ha messo k.o. da febbraio in poi, ma questo non esclude comunque una sua partenza: la giovane età e le sue qualità, nonostante i problemi fisici che hanno complicato alcune piste che l’agente dell’estremo difensore, l’ex portiere Silvano Martina, aveva battuto nell’ultima stagione, potrebbero comunque renderlo un uomo-mercato, e in presenza di un’offerta sostanziosa il Padova non lo considererebbe di certo incedibile.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il terzo acquisto è ormai imminente. A meno di due settimane dalla partenza per il ritiro di Mezzano di Primiero (Trento), il Padova è già riuscito a concludere positivamente le trattative che hanno portato in biancoscudato la mezzala sinistra Francesco Dettori, arrivato dalla Carrarese, e l’esterno di destra Nicola Madonna, che dopo essersi liberato del contratto in scadenza con lo Spezia ed aver firmato un accordo biennale con il club biancoscudato dovrebbe essere presentato ufficialmente all’Euganeo venerdì, quando rientrerà in Italia dalle vacanze. Nelle prossime ore, però, il direttore generale Giorgio Zamuner potrebbe riuscire a regalare a mister Oscar Brevi anche il tanto inseguito regista di centrocampo. Il brasiliano Filipe, di proprietà del Perugia, è infatti vicino a vestire la maglia biancoscudata: oggi dovrebbero essere limati gli ultimi dettagli, ieri il Padova e l’entourage del giocatore hanno raggiunto l’intesa su tutta la linea per il trasferimento in Veneto del giocatore, e pare che sia imminente anche l’intesa con il club umbro, che per liberarsi del contratto di Filipe – sarebbe durato per altre due stagioni – gli verserà una buonuscita dando così anche una mano alla società veneta.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Questa sera, alle ore 21, nella sede della Croce Verde, in via Nazareth 23, è convocata l’assemblea dell’Aicb. È la prima riunione plenaria indetta dal neo-presidente Ilario Baldon per discutere insieme alcune iniziative relative alla campagna abbonamenti, per organizzare un momento di sostegno e festeggiamento della squadra nel ritiro di Mezzano di Primiero (Trento) e soprattutto per pianificare alcune iniziative tese a rafforzare il rapporto tra la città e la squadra avvicinando il più possibile i ragazzi, le donne e le famiglie, “in piena sintonia con lo spirito dell’Aicb, che da sempre si batte per un tifo sano e senza eccessi di alcun tipo”, come precisa un comunicato dell’Associazione. Alla riunione sono stati invitati anche i rappresentanti di quei club che nella passata stagione avevano espresso posizioni discordanti.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Sulla costruzione della squadra, il dg Giorgio Zamuner e l’allenatore Oscar Brevi stanno definendo i particolari per l’acquisizione del mediano brasiliano Filipe Gomez Ribeiro, 27enne del Perugia che da gennaio ha giocato in prestito al Partizan Tirana. Già oggi potrebbe arrivare la firma, per la quale siamo ai dettagli. Il Padova ha l’accordo col giocatore, i suoi agenti stanno sistemando le ultime cose con i grifoni e poi si potrà brindare ad un altro arrivo dopo quelli di Dettori e Madonna. Se giungesse la fumata bianca, i biancoscudati molleranno la presa per Loviso, centrocampista dell’Alessandria che aveva suscitato l’interesse della società di viale Nereo Rocco. Altri nomi sul taccuino del dg? In primis quelli dell’attaccante Andrea Ferretti di proprietà del Pavia e di Michele Marconi dell’Alessandria. Nelle ultime ore, sarebbe stato fatto un sondaggio anche per Alessandro Capello, 20 anni, di proprietà del Cagliari e che nella passata stagione ha segnato 12 gol a Prato. «E’ un profilo che non mi dispiace- spiega Zamuner – ma non sarà una trattativa così semplice». In uscita partirà almeno uno tra Ilari, Dionisi e Petrilli. Il primo si è già detto disponibile a restare, anche dopo l’arrivo di Madonna, mentre per gli altri due si cercano destinazioni valide. «Prima di lavorare alle partenze, voglio finire gli innesti- conclude Zamuner- penso che verranno tutti in ritiro con noi e poi valuteremo con calma il da farsi».
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Sono due i fronti su cui si lavora nel Calcio Padova. Andando con ordine, tra le notizie più calde, quella sull’ingresso di nuovi soci nel sodalizio comandato dal presidente Giuseppe Bergamin e dall’amministratore delegato Roberto Bonetto, sta calamitando l’attenzione dei tifosi e degli addetti ai lavori. Dopo le tante voci che si sono rincorse, ieri ha trovato conferma quella che riguarda il primo dei due nuovi soci che andranno a rafforzare un sodalizio che cerca basi granitiche per il futuro. Si tratta dell’ingresso nella compagine di Tiemme Costruzioni, azienda di Loreggia nata nel 1983 operante nel settore edile e che già l’anno scorso faceva da sponsor al Padova. L’azienda dovrebbe prelevare una quota del 10% del totale del capitale che sarà quindi redistribuito. Un operazione che alla fine porterà i due soci di maggioranza (ancora mistero sul secondo ingresso) a cedere il 20% delle loro quote. Non cambierà molto a livello organizzativo, con Bergamin che resterà alla presidenza, Bonetto senior alla direzione generale e il figlio Edoardo come vice-presidente, ma che garantisce una solida base per il futuro. «Abbiamo parlato con loro come con altri, c’è un discorso messo in piedi da qualche tempo. Da qui a dire che è chiuso comunque ne passa, anche perché ancora non c’è la firma. Tiemme ha un fondamento, ma non ha ancora dato al 100% la sua adesione. Ci sono buone basi. Tempo una settimana e saprete tutto. Intanto pensiamo ai giocatori», spiega l’amministratore delegato Bonetto.