“Penzo senza Barriere”: la proposta dell’associazione “Venezia United” alla società lagunare

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(Questa la proposta avanzata dall’associazione “Venezia United” al Venezia – dopo una serie di incontri con la dirigenza della società lagunare alla presenza di Joe Tacopina – per l’eliminazione delle barriere allo stadio “Penzo”)

“Da diverso tempo vi sono, in varie parti d’Italia, istanze che provengono dalle tifoserie affinchè gli stadi possano, attraverso adeguati percorsi di condivisione tra società, forze dell’ordine e tifosi, vedere eliminate le barriere che separano il campo da gioco dai settori nei quali prende posto il pubblico che assiste alle partite. La riqualificazione degli stadi italiani, il miglioramento del comfort offerto ai tifosi e dell’atmosfera che essi stessi possono creare, sono temi ampiamente condivisi anche dall’estabilishment calcistico italiano tanto che FIGC e le varie Leghe hanno promosso progetti per incentivare l’eliminazione delle barriere, a cui hanno aderito numerosi club. Gli esempi in questo senso vanno diffondendosi rapidamente in Italia, sulla scorta delle esperienze maturate in Europa, in particolare negli stadi britannici, e realizzazioni e progetti riguardano sia impianti sportivi di nuova costruzione che interventi su strutture esistenti come nel caso di Bergamo, Firenze, Cesena, Perugia, L’Aquila, Pesaro, solo per citarne alcune di categorie diverse.

Senza barriere significa permettere di godere dello spettacolo nella maniera migliore e trasmettere una sensazione di tranquillità che favorisce un approccio sereno allo spettacolo calcistico. Elementi che potrebbero permettere al VeneziaFC di promuovere con efficacia la propria immagine di club proiettato nel futuro ed attento alle esigenze dei propri tifosi. L’eliminazione di barriere e recinzioni tra spettatori e campo da gioco potrebbe inoltre contribuire a valorizzare la centenaria storia dello stadio Penzo, proiettando il più antico (non ce ne vogliano a Genova, sponda rossoblu) stadio italiano direttamente nel terzo millennio, tramutandolo in uno straordinario elemento di marketing promozionale.

Il ritorno in Lega Pro consentirebbe inoltre al VeneziaFC di aderire al progetto STADI SENZA BARRIERE promosso dalla stessa Lega Pro che prevede canali di finanziamento e un disciplinare condiviso con le autorità preposte alla sicurezza per le procedure autorizzative. Tale progettualità prevede inoltre dei benefici per quelle società sportive che aderiranno, sul fronte del superamento degli obblighi derivati dall’iniziativa di fidelizzazione denominata Supporter- Card in tema di trasferte e accesso allo stadio di tifosi non fidelizzati. Non va dimenticato, tuttavia, che in Italia vi sono questioni legate all’ordine pubblico negli stadi che, da un lato fanno registrare soprattutto nelle serie minori ancora svariati incidenti tra tifosi, dall’altro consentono all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive di poter disporre divieti di accesso e chiusure di settori, sia in forma preventiva che sanzionatoria.

I presupposti perchè l’eliminazione delle barriere tra tifosi e campo da gioco possa dare i risultati attesi su questo fronte, non possono che passare:

a) attraverso un percorso di responsabilizzazione degli stessi supporters e

b) per lo sviluppo di buone pratiche tra i soggetti coinvolti o interessati;

il club calcistico, la tifoseria organizzata, le autorità di P.S., la Lega Calcio, l’amministrazione comunale, proprietaria dell’impianto, sono i partner naturali di questo processo virtuoso.

Nel caso, il progetto potrebbe anche procedere per gradi, iniziando dai settori Tribuna e Distinti, senza forzature e misurando di volta in volta gli esiti di una riduzione dei sistemi di sicurezza presenti allo stadio. Il continuo monitoraggio del meccanismo di responsabilizzazione dei tifosi e la sua implementazione attraverso campagne di educazione e sensibilizzazione della tifoseria e nelle scuole, diventano in quest’ottica garanzia di buona riuscita della sperimentazione.

Per questi motivi VeneziaUnited propone quindi alla società VeneziaFC di sviluppare senza indugio un progetto che possa consentire l’eliminazione delle barriere anche allo stadio Penzo, dove la squadra giocherà certamente i prossimi campionati”.




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