I protagonisti del week end sono loro, i giocatori della Berretti che sabato a Roma si sono laureati campioni d’Italia di categoria. Un successo storico per il Cittadella, che incorona una stagione straordinaria per i colori granata: vittoria in campionato e promozione per la prima squadra, scudetto per la Berretti di Giulio Giacomin. Il diggì Stefano Marchetti tesse le lodi al grande lavoro portato avanti nel settore giovanile: «I ragazzi di Giacomin hanno fatto qualcosa di straordinario, per me e per la società è motivo di grande orgoglio. Si chiude così un’annata irripetibile per i nostri colori, i complimenti vanno a Lucio Fasolato, il responsabile del settore giovanile, ad Alberto Toso, il segretario sportivo, quindi a Giulio Giacomin, ai suoi tecnici e a tutti i collaboratori che gravitano attorno alla realtà giovanile. E un grosso applauso va ai ragazzi: in campo hanno interpretato lo spirito combattivo che contraddistingue il Cittadella». Qualcuno sarà “premiato” andando in ritiro con la prima squadra. «Questi ragazzi vanno monitorati, seguiti e testati. Al pari dei giocatori di Venturato sono cresciuti strada facendo, acquisendo consapevolezza nei propri mezzi, e il lavoro di Giacomin in questo senso è stato determinante. Qualcuno è stato provato in Coppa Italia, vedremo chi portare a Lavarone». Arriviamo alla prima squadra: in settimana ha firmato un attaccante, Luca Strizzolo, e un difensore, Ivan Pedrelli. «Strizzolo è cresciuto molto in stagione, è ancora giovane e in avanti può interpretare più ruoli, ha caratteristiche da prima e seconda punta, ha gamba. Pedrelli è un difensore esperto, conosce la serie B, è un jolly che può giocare a destra, sinistra e anche da mezzala. Aveva parecchie richieste, ho dovuto accelerare per chiudere la trattativa. Ha scelto il Cittadella e mi fa piacere, significa che abbiamo un certo appeal». Due giocatori che possono ben figurare nello scacchiere di Roberto Venturato. «Credo, spero proprio di sì. Io devo lavorare in questo modo, dare opportunità a giovani di prospettiva, e puntare su qualche elemento esperto». E Gianvito Misuraca è giocatore da Cittadella? «È forte, mi piace, ma in questo momento devo pensare a costruire una lista di 18 giocatori over 21 anni. Se chiudo tutti gli spazi, rischio poi di non potermi più muovere sul mercato». Tante le posizioni ancora incerte. «Jallow e Bobb inizialmente saranno testati da Maran, anche il Chievo deve tenere conto delle regole nella composizione della rosa, magari torneranno più avanti. Sul fronte Litteri è ancora tutto fermo, non ci sono interlocutori con i quali trattare». Zaccagni? «Penso sia un discorso chiuso. Lo riscatteremo, ma credo che il Verona eserciterà il controriscatto». Serviranno giovani, qualche ex Primavera. «Ho visto tutte le finali, qualcuno di bravo c’è, ma sono elementi che escono dalle giovanili, la serie B è un’altra cosa. Ho altre priorità adesso». Nella sua agenda settimanale, cosa c’è scritto? «Mille cose da fare. In settimana mi ritroverò per qualche rinnovo. Avrò colloqui con Alfonso, Salvi, Schenetti: hanno dimostrato qualità e spirito giusto». Le necessità della rosa del Cittadella? «Da valutare a seconda di chi resterà. Ho fatto l’esempio di Litteri, ci piace, lo vorremmo tenere e siamo d’accordo con il giocatore, ma non dipende solo da noi».
(Fonte: Gazzettino)
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«Non bisogna avere fretta». Stefano Marchetti lo ripete spesso, ben consapevole di come ogni trattativa di mercato in vista della prossima stagione «sarà complicata dai paletti imposti a livello federale nella costruzione delle rose». Non solo per l’ormai nota questione del tetto massimo di 18 giocatori sopra i 21 anni in Serie B, ma anche per via delle nuove norme imposte alle squadre di A, che dovranno avere in rosa 4 elementi formati nel proprio vivaio e 4 nel vivaio di un club italiano, mentre gli under 21 possono essere tesserati in libertà. Per chiarire, per quanto riguarda il Chievo Benedetti è uno dei pochi elementi a rientrare potenzialmente nella prima categoria, Bobb nella terza. «E prima di definire le loro posizioni con noi, la società veronese dovrà avere nel complesso il quadro più chiaro sulle proprie mosse». Pedrelli e Nava. E allora, come mai gli affari Strizzolo e Pedrelli sono stati chiusi così celermente? Semplice, perché c’era da bruciare la concorrenza. «Strizzolo è un attaccante di grande fisicità e con importanti margini di crescita, era in scadenza di contratto e lo inseguivano in tanti. Pedrelli è un terzino già strutturato, che tenevo d’occhio da tempo, ha “gamba”, gioca a destra ma può stare anche a sinistra. E se non mi fossi mosso velocemente, si sarebbe accordato con il Parma», spiega Marchetti. Il suo arrivo sembra allontanare la permanenza di Nava. «Era in prestito dall’Atalanta, dobbiamo ancora parlare della sua situazione, ma ha molte richieste». Pellizzer e Busellato. Intanto sembra ormai prossimo l’addio definitivo a Pellizzer, fra i migliori nelle file dell’Entella nella scorsa stagione. Il presidente dei liguri Gozzi ha chiarito che l’ex capitano granata è uno dei pilastri su cui sarà costruita la squadra del prossimo anno ed è quindi pronto a esercitare il diritto di riscatto, fissato a 300 mila euro. Diverso il caso di Busellato, altro “ex” Citta che si è comportato molto bene lontano dalle mura, alla Ternana. Il club umbro può riscattarlo a 350 mila euro entro il 30 giugno, ma in attesa di ufficializzare il nuovo ds, che dovrebbe essere Larini, ancora non si è mosso.
(Fonte: Mattino di Padova)