«Sono Luca Strizzolo e mi manda capitan Manuel Iori». Non dice proprio così, il nuovo attaccante del Cittadella, ma, in fondo, è come se le parole fossero queste. La firma che lo lega alla società granata per le prossime due stagioni è finalmente arrivata ieri, ma non si può nemmeno parlare di un “tira e molla” con il d.g. Stefano Marchetti, perché che il matrimonio s’avesse da fare era certo da diversi giorni. Ventiquattr’anni, nell’ultimo campionato di Lega Pro fra i protagonisti della cavalcata playoff del Pordenone, questo ragazzo di Udine («Anzi, di un paesino che si chiama Bicinicco», precisa lui) prima del “sì” ha appunto avuto modo di confrontarsi telefonicamente con Iori. «Lo conosco di persona per esserci stato in ritiro assieme al Pisa. Mi ha detto che sarà contento di rivedermi e che questa è una società organizzata e seria: il posto ideale in cui un giovane può crescere». Nel corso dell’ultima stagione Strizzolo ha totalizzato 30 presenze, condite da 9 gol e 6 assist, giocando sia come prima che come seconda punta. «Bruno Tedino, che mi ha allenato a Pordenone, parla di me come di un “attaccante moderno”. È lui a dirlo, per carità, ma credo che lo sostenga perché non mi risparmio nella fase difensiva, aiutando molto i compagni. Posso giocare in tutt’e due i ruoli, e so di potermi esprimere al meglio quando ho l’opportunità di attaccare gli spazi». Il suo arrivo non va valutato come uno stop alla trattativa per trattenere Gianluca Litteri, che rimarrà in stand-by sino a quando non emergerà il nome del nuovo tecnico del Latina (Christian Panucci il favorito). Sulle sue tracce c’erano almeno altri tre club: il Pordenone, che voleva tenerlo, ma che è stato costretto a cederlo a parametro zero, Trapani e Padova. «Ma il Cittadella è stato l’unico a fare sul serio. Per me sarà il debutto in Serie B, un campionato che sono curioso di affrontare. Non mi sono fatto un’idea di come sarà, ma so che con l’impegno e la determinazione potrò dire la mia anche in questa categoria». A leggere certe dichiarazioni, Strizzolo non si è lasciato benissimo con il patron del Pordenone Lovisa, che si aspettava che rinnovasse con i “ramarri” friulani. «C’è stata qualche incomprensione, ma oggi voglio ringraziare lui, la società, mister Tedino e i tifosi, oltre al mio procuratore Francioni, che mi ha dato modo di approdare al Citta».
(Fonte: Mattino di Padova)
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Si è fatto attendere qualche giorno di troppo, ma finalmente ieri è arrivato l’annuncio ufficiale: Luca Strizzolo è un giocatore del Cittadella. Dopo il difensore Ivan Pedrelli, la società granata mette così a segno il secondo rinforzo stagionale. Strizzolo, nato a Udine nel 1992, si affaccerà per la prima volta alla serie B. «È un passo importante anche per me. Il Cittadella è una società bene costruita, dalle solide fondamenta, organizzata davvero bene. Ho optato per questa scelta perché sono ancora relativamente giovane e voglio, devo crescere ancora, e notoriamente a Cittadella si lavora bene, serenamente, si matura come calciatore». Strizzolo ha un parlare spigliato, sa quello che dice e quello che vuole. A 24 anni giocherà in serie B: è l’età giusta per spiccare il volo? «Me lo auguro proprio. Ci sono calciatori che fanno il salto di categoria anche più vecchi di me, voglio dare il massimo per questa nuova maglia, e ricompensare la fiducia che mi è stata concessa». Il Cittadella l’ha seguita per buona parte dell’anno: quand’è iniziata la trattativa? «Ho saputo dell’interesse sul finire della stagione, ma i colloqui veri e propri sono iniziati a bocce ferme, a campionato concluso. Prima di aprire una trattativa con il Cittadella, comunque, ho parlato con il Pordenone». Che non ha preso bene la sua scelta di non rinnovare. «Mi volevano tenere a tutti i costi, non ci siamo lasciati nel modo migliore». C’erano altre squadre che la cercavano? «Ho letto del Trapani, ma a me non è mai stato riferito niente. So che il Padova si è interessato». Cosa chiede alla prossima annata? «Spero, anzi voglio fare del mio meglio. Ringrazio chi mi ha fatto crescere e voluto bene nell’ultimo anno: i tifosi del Pordenone, l’allenatore Tedino, i miei ex compagni di squadra, tutta la dirigenza». In maglia neroverde ha realizzato 9 gol e sfornato 6 assist: una buonissima annata. Che tipo di attaccante si definirebbe? «Tedino mi ha detto che sono una punta moderna, che non si risparmia nella fase difensiva ed è sempre pronto in quella offensiva. Mi ha dato questa definizione, credo sia corretta. So fare sia la prima che la seconda punta, indifferentemente». A Cittadella c’è un certo Litteri che ha lasciato un segno profondo nella promozione finale. In attesa di conoscere il suo futuro, lei si vedrebbe bene in coppia con lui? «Siamo simili, ma non uguali. Secondo me la coesistenza è fattibile». Il messaggio ai suoi nuovi tifosi: «Non mi risparmierò mai, darò tutto me stesso lavorando sodo per ripagare chi ha creduto in me».
(Fonte: Gazzettino)