Cittadella in B, Iori: “Il rinnovo? Lo volevamo entrambi. E zero proclami per il futuro perché…”

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Il capitano sarà ancora sulla plancia di comando. Manuel Iori è passato ieri pomeriggio in sede e ne è uscito pochi minuti dopo. Giusto il tempo per apporre la firma sul contratto che lo legherà al Cittadella per la prossima stagione, quella del ritorno in Serie B. Iori, era una formalità, no? «Beh, di scontato non c’è mai niente. Però è bastato poco tempo, perché le volontà, mia e della società, coincidevano». Resta da capire se, con questo accordo, il Cittadella, oltre a essersi assicurato un signor regista in mezzo al campo, ha pure risolto la grana dei giocatori “bandiera”: in Lega si sta discutendo per rivedere la regola che prevede che ogni società abbia in rosa almeno due elementi tesserati da quattro stagioni consecutive, facendo in modo che a uno dei due bastino tre stagioni. Se non sarà così, occorrerà puntare sui rientri di almeno uno fra Busellato o Pellizzer dopo una stagione trascorsa in prestito. «A quanto mi risulta soltanto Paolucci risponde ai requisiti nella rosa attuale. Spero che si arrivi a una revisione della norma o si trovi una soluzione. Per quanto mi riguarda non mi vedo come una bandiera ma come un under 18…». È il secondo giocatore a rinnovare il contratto, dopo Chiaretti. «E spero che, dopo di me, in tanti vengano riconfermati. Sarebbe una base importante per ricominciare e un grosso vantaggio rispetto alla scorsa estate, quando, in un certo senso, siamo partiti da zero». Si aspetta un campionato in cui lottare per salvarsi o promette qualcosa di più ai tifosi? «Non ci sentirete mai lanciare proclami: li lasciamo agli altri, come è accaduto anche nella scorsa stagione. Quello che prometto è che continueremo a lavorare allo stesso modo, sulla scia dell’entusiasmo per la promozione, ma allo stesso tempo con l’umiltà di chi si affaccia a una categoria più difficile». Come sarà l’estate di Manuel Iori? «Dobbiamo ancora programmare le vacanze. Di sicuro la prima tappa, obbligata, sarà a Valencia, a visitare il biparco, che mi dicono uno dei migliori al mondo: l’ho promesso a mio figlio Gabriele. Poi deciderò con mia mia moglie Barbara». In famiglia non comanda il capitano? «No – ride – in casa le decisioni si prendono assieme».

(Fonte: Mattino di Padova)

Sentimenti contrastanti. Sono quelli che accompagnano Manuel Iori e Alessandro Sgrigna. Il primo ha prolungato ieri il contratto con la società granata; il fantasista romano, invece, sembra destinato a lasciare la squadra. Stefano Marchetti mette quindi un’altra spunta nella sua agenda al capitolo “rinnovi”: dopo quello di Lucas Chiaretti è arrivato il turno di capitan Iori, che si è legato al Cittadella per la prossima stagione. Una firma al volo, il connubio Iori-Cittadella è quasi naturale. «Ho firmato per i prossimi dieci anni…» esordisce il giocatore, che dopo spiega: «Era quello che volevamo entrambi. C’è voluto davvero poco tempo per trovare l’intesa, la volontà di continuare a Cittadella c’era da parte mia e anche dalla società. Abbiamo fatto alla svelta». Con che spirito si sta preparando per il ritorno in serie B? «Con lo stesso con il quale sono arrivato un anno fa. La situazione attuale è diametralmente opposta rispetto a quella della scorsa stagione: allora si arrivava da una retrocessione, questa volta invece si riparte dalla vittoria in campionato. L’entusiasmo è davvero forte, dovrà essere la nostra arma in più». Da grande capitano qual’è, Manuel Iori mette tutti in guardia: «È giusto festeggiare la promozione in serie B, abbiamo disputato una grande annata, ma a luglio si riparte da zero. Il Cittadella dovrà resettare tutto e mettersi a lavorare a testa bassa. Fame e umiltà dovranno essere le stesse della stagione appena conclusa, specie in un campionato lungo e difficile come quello cadetto». Ripartire, quindi, magari dalla base dell’attuale rosa. «Credo sia un aspetto molto importante, l’anno di lavoro in gruppo non può che giovarci, si partirebbe da uno scalino più in alto. Mi auguro, spero che la società possa confermare tanta più gente possibile». Bisognerà però fare i conti con il limite di età imposto dalla Federcalcio: soltanto 18 giocatori in rosa over 21 anni. «È il regolamento, andrà a incidere sulle scelte, inevitabilmente. Purtroppo qualcuno ci lascerà – prosegue con un velo di tristezza Iori – mi spiace sin d’ora per i compagni di squadra che non ritroverò nel nuovo anno. Lasciamo lavorare la dirigenza serenamente, è attesa da un compito difficile e gravoso». Firmato il contratto, pronte le vacanze. «In questo week end andrò a Valencia. L’avevo promesso a mio figlio Gabriele, che non vede l’ora di ammirare l’acquario oceanografico. Poi vedremo come trascorrere il resto delle ferie, non ho ancora deciso».

(Fonte: Gazzettino)




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