Cittadella in B, Venturato: “Questa promozione è l’apice della mia carriera! E per il futuro…”

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Roberto Venturato, la vedremo a Cittadella oggi? «Non credo». Ma come, ci sono problemi sul rinnovo del contratto per la prossima stagione? «Nessun problema, ma sono alle prese con un impegno personale: sto ristrutturando casa a Cremona. Probabilmente passerò in sede a firmare mercoledì. E, se non sarà mercoledì, sarà entro la fine della settimana». Intanto c’è stata la prima mossa di “mercato”, con il rinnovo di Chiaretti, che ha firmato un triennale. Contento? «Lucas ha affrontato la questione prima degli altri perché doveva rientrare in Brasile. Ovviamente mi fa piacere sia per la società che per lui: ha mostrato di possedere qualità importanti, ma sono convinto che possa crescere ancora». Di quanti innesti ha bisogno il Cittadella per essere competitivo in Serie B? «Non trovo giusto parlare di innesti, dal momento che ancora non sappiamo quanti rimarranno. Per quanto riguarda gli obiettivi, da neo-promossi non possiamo che puntare a mantenere la categoria. Servirà umiltà e occorrerà azzerare tutto ciò che è stato fatto sin qui, con la consapevolezza che affronteremo un campionato molto più difficile». Farlo con un Litteri in più in attacco sarebbe un buon primo passo. «Gianluca è una punta di valore, che ha dato molto a questa squadra e che mi piacerebbe poter allenare ancora. Ma era in prestito dal Latina e, come sapete, ancora non è stata affrontata la sua situazione». Parliamo allora di un nome “caldo”, quello di Misuraca, in uscita dal Bassano. «Non conosco la sua posizione contrattuale. Posso dire che è bravo, ma, come ha chiarito il direttore, prima si valuteranno rinnovi e prestiti e poi si penserà agli arrivi». Nella costruzione del Cittadella 2016/17 bisognerà tener conto dei paletti posti dalla Lega di B, secondo la quale le rose avranno al massimo 18 giocatori over 21 e 2 calciatori “bandiera”, che abbiano militato per almeno 4 stagioni nella stessa squadra. Per assurdo, anche volendo, non sarebbe possibile confermare per intero la rosa della scorsa stagione, che presentava 21 over 18. «Indubbiamente queste regole condizioneranno le scelte. Personalmente ritengo che abbia poco senso che un giocatore del ’94 sia considerato a tutti gli effetti “vecchio”. Anche a 22 o 23 anni si è calciatori giovani. Si può non essere d’accordo, ma le norme vanno rispettate». Di sicuro, intanto, c’è che la preparazione ripartirà intorno al 12-13 luglio. «Ci ritroveremo al Tombolato alcuni giorni prima della partenza per Lavarone, per i consueti test fisici. Intanto è bene che i ragazzi “stacchino” dopo una stagione lunga e dispendiosa. Dopodiché, a tutti sarà consegnato un piano di lavoro elaborato con il preparatore Andrea Redigolo per farsi trovare pronti».

(Fonte: Mattino di Padova)

La rivincita di Roberto Venturato. Nel calcio, si dice spesso, dare e avere si compensano quando arriva il momento di tirare le somme, e l’allenatore dopo aversi visto sfuggire la promozione in serie B nella finale di Cremona del 2008 (era il vice di Emiliano Mondonico) beffato dal Cittadella, si è rifatto con gli interessi proprio guidando la squadra granata al termine di una stagione strepitosa, condita dal record di vittorie consecutive. L’anno prossimo affronterà la serie B da protagonista, ne è certo Stefano Marchetti che l’ha detto chiaramente nei giorni scorsi. Uno dei pregi dell’allenatore è stato quello di aver amalgamato un gruppo e uno spogliatoio davvero uniti. «La nostra forza è stata questa, l’ho sempre detto. Il Cittadella è una squadra a tutto tondo, dove si sono coniugati lavoro, crescita individuale e qualità tecniche dei singoli. Il grande affiatamento collettivo, infine, ci ha permesso di vincere». Quanto tempo ha impiegato nel costruire una “macchina” quasi perfetta? «Tutto nasce giorno per giorno, ma la differenza alla fine la fa la qualità delle persone. Se c’è la disponibilità di tutti, riesci nei tuoi intenti». È stata la sua promozione più bella? «Quando vinci un campionato hai raggiunto il massimo obiettivo. L’ultimo risultato ottenuto è quello che resta più vivo, e la promozione in serie B rappresenta l’apice della mia carriera da allenatore, ho vinto in serie D e in C2, ma la cadetteria l’avevo finora soltanto sfiorata». Adesso è già tempo di programmare la serie B. Dopo Chiaretti sarà il momento di Bizzotto: quanti degli attuali giocatori vedremo l’anno prossimo? «Purtroppo non dipenderà soltanto da noi. Le dinamiche del mercato saranno determinanti nelle scelte societarie, poi ci sono i limiti di età imposti dal regolamento. Da parte nostra siamo orientati ad avere una base che ricalchi l’ultima». Il livello della categoria sarà ben più impegnativo: dove deve migliorare il Cittadella? «È una squadra che può crescere tanto, i coefficienti di difficoltà saranno molto più alti e noi dovremo porci obiettivi ben precisi. Ci sarà da migliorare sotto ogni aspetto, nella fase difensiva, al momento della costruzione della manovra, nella finalizzazione». Tanti degli attuali giocatori non si sono mai confrontati in serie B. Uno svantaggio? «L’entusiasmo della prima volta sarà molto importante, dovremo fare leva su questo, coniugando il tutto con l’esperienza di coloro che la serie B la conoscono bene. Il prossimo sarà un campionato lungo e logorante, con diversi turni infrasettimanali. Servirà l’aiuto di tutti». Venturato proseguirà con il 4-4-2 a rombo? «Dipenderà anche dai calciatori che avremo in rosa, dalle loro caratteristiche. L’idea di gioco ce l’ho, è quella di difenderci in undici, di coprire tutti gli spazi in campo, di essere sempre propositivi. Vedremo poi quale sarà la tattica migliore da praticare». Ogni tecnico ha il pallino per questo o quel giocatore. Ha fatto qualche nome a Marchetti? «Le idee ce le avrei, bisogna vedere se sono o meno fattibili per il Cittadella. Valuteremo tutto con calma e attenzione, perché vogliamo costruire una squadra con determinati valori, umani e tecnici, per affrontare al meglio il campionato cadetto». Non è ancora tempo di vacanza, quindi. «In questo periodo sicuramente no, c’è da plasmare il nuovo Cittadella. Vedrò di staccare la spina dopo metà giugno, andrò al mare a ricaricare le pile».

(Fonte: Gazzettino)




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